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Cristianesimo : Pentateuco
La Bibbia di Gerusalemme
Antico Testamento
Il Pentateuco
Genesi
1

1In principio Dio creò il cielo e la terra. 2Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo

spirito di Dio aleggiava sulle acque.

3Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. 4Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre 5e chiamò

la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.

6Dio disse: "Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque". 7Dio fece il firmamento e

separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. 8Dio

chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno.

9Dio disse: "Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto". E così avvenne.

10Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. 11E Dio disse: "La terra

produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno

secondo la sua specie". E così avvenne: 12la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la

propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona.

13E fu sera e fu mattina: terzo giorno.

14Dio disse: "Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le

stagioni, per i giorni e per gli anni 15e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra". E così

avvenne: 16Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte,

e le stelle. 17Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra 18e per regolare giorno e notte e per separare

la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. 19E fu sera e fu mattina: quarto giorno.

20Dio disse: "Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo".

21Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro

specie, e tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. 22Dio li benedisse: "Siate

fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra". 23E fu sera e fu mattina:

quinto giorno.

24Dio disse: "La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la

loro specie". E così avvenne: 25Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria

specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona.

26E Dio disse: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli

del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra".

27Dio creò l'uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò.
28Dio li benedisse e disse loro:
"Siate fecondi e moltiplicatevi,
riempite la terra;
soggiogatela e dominate
sui pesci del mare
e sugli uccelli del cielo
e su ogni essere vivente,
che striscia sulla terra".

29Poi Dio disse: "Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto,

che produce seme: saranno il vostro cibo. 30A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri

che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde". E così avvenne. 31Dio vide quanto

aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.

2

1Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. 2Allora Dio, nel settimo giorno portò a

termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. 3Dio benedisse il settimo giorno e lo

consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. 4a Queste le origini del cielo e

della terra, quando vennero creati.

4bQuando il Signore Dio fece la terra e il cielo, 5nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre

era spuntata - perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo 6e faceva salire

dalla terra l'acqua dei canali per irrigare tutto il suolo - 7allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e

soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.

8Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato. 9Il Signore Dio

fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l'albero della vita in

mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. 10Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino,

poi di lì si divideva e formava quattro corsi. 11Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre intorno a tutto il paese di

Avìla, dove c'è l'oro 12e l'oro di quella terra è fine; qui c'è anche la resina odorosa e la pietra d'ònice. 13Il secondo

fiume si chiama Ghicon: esso scorre intorno a tutto il paese d'Etiopia. 14Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre ad

oriente di Assur. Il quarto fiume è l'Eufrate.

15Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.

16Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: "Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, 17ma dell'albero

della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti".

18Poi il Signore Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto che gli sia simile". 19Allora il

Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per

vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello

doveva essere il suo nome. 20Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le

bestie selvatiche, ma l'uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. 21Allora il Signore Dio fece scendere un torpore

sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. 22Il Signore Dio plasmò

con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. 23Allora l'uomo disse:

"Questa volta essa
è carne dalla mia carne
e osso dalle mie ossa.
La si chiamerà donna
perché dall'uomo è stata tolta".

24Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne. 25Ora

tutti e due erano nudi, l'uomo e sua moglie, ma non ne provavano vergogna.

3

1Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: "È vero che Dio

ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?". 2Rispose la donna al serpente: "Dei frutti degli alberi

del giardino noi possiamo mangiare, 3ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne

dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete". 4Ma il serpente disse alla donna: "Non morirete

affatto! 5Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio,

conoscendo il bene e il male". 6Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e

desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei,

e anch'egli ne mangiò. 7Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di

fico e se ne fecero cinture.

8Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero

dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. 9Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: "Dove sei?".

10Rispose: "Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto".

11Riprese: "Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non

mangiare?".

12Rispose l'uomo: "La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato". 13Il Signore

Dio disse alla donna: "Che hai fatto?". Rispose la donna: "Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato".

14Allora il Signore Dio disse al serpente:
"Poiché tu hai fatto questo,
sii tu maledetto più di tutto il bestiame
e più di tutte le bestie selvatiche;
sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
15Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stripe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno".
16Alla donna disse:
"Moltiplicherò
i tuoi dolori e le tue gravidanze,
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
ma egli ti dominerà".

17All'uomo disse: "Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero, di cui ti avevo comandato:

Non ne devi mangiare,
maledetto sia il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.
18Spine e cardi produrrà per te
e mangerai l'erba campestre.
19Con il sudore del tuo volto mangerai il pane;
finché tornerai alla terra,
perché da essa sei stato tratto:
polvere tu sei e in polvere tornerai!".

20L'uomo chiamò la moglie Eva, perché essa fu la madre di tutti i viventi.

21Il Signore Dio fece all'uomo e alla donna tuniche di pelli e le vestì. 22Il Signore Dio disse allora: "Ecco l'uomo è

diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda

anche dell'albero della vita, ne mangi e viva sempre!". 23Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché

lavorasse il suolo da dove era stato tratto. 24Scacciò l'uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la

fiamma della spada folgorante, per custodire la via all'albero della vita.

4

1Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: "Ho acquistato un uomo dal Signore". 2Poi

partorì ancora suo fratello Abele. Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo.

3Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; 4anche Abele offrì primogeniti del suo

gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, 5ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu

molto irritato e il suo volto era abbattuto. 6Il Signore disse allora a Caino: "Perché sei irritato e perché è abbattuto il

tuo volto? 7Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua

porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dòminalo". 8Caino disse al fratello Abele: "Andiamo in campagna!". Mentre

erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. 9Allora il Signore disse a Caino: "Dov'è

Abele, tuo fratello?". Egli rispose: "Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?". 10Riprese: "Che hai fatto?

La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! 11Ora sii maledetto lungi da quel suolo che per opera della

tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello. 12Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo

e fuggiasco sarai sulla terra". 13Disse Caino al Signore: "Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono? 14Ecco,

tu mi scacci oggi da questo suolo e io mi dovrò nascondere lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e

chiunque mi incontrerà mi potrà uccidere". 15Ma il Signore gli disse: "Però chiunque ucciderà Caino subirà la

vendetta sette volte!". Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato.

16Caino si allontanò dal Signore e abitò nel paese di Nod, ad oriente di Eden.

17Ora Caino si unì alla moglie che concepì e partorì Enoch; poi divenne costruttore di una città, che chiamò Enoch,

dal nome del figlio. 18A Enoch nacque Irad; Irad generò Mecuiaèl e Mecuiaèl generò Metusaèl e Metusaèl generò

Lamech. 19Lamech si prese due mogli: una chiamata Ada e l'altra chiamata Zilla. 20Ada partorì Iabal: egli fu il padre

di quanti abitano sotto le tende presso il bestiame. 21Il fratello di questi si chiamava Iubal: egli fu il padre di tutti i

suonatori di cetra e di flauto. 22Zilla a sua volta partorì Tubalkàin, il fabbro, padre di quanti lavorano il rame e il

ferro. La sorella di Tubalkàin fu Naama.
23Lamech disse alle mogli:
"Ada e Zilla, ascoltate la mia voce;
mogli di Lamech, porgete l'orecchio al mio dire:
Ho ucciso un uomo per una mia scalfittura
e un ragazzo per un mio livido.
24 Sette volte sarà vendicato Caino
ma Lamech settantasette".

25Adamo si unì di nuovo alla moglie, che partorì un figlio e lo chiamò Set. "Perché - disse - Dio mi ha concesso

un'altra discendenza al posto di Abele, poiché Caino l'ha ucciso".

26Anche a Set nacque un figlio, che egli chiamò Enos. Allora si cominciò ad invocare il nome del Signore.

5

1Questo è il libro della genealogia di Adamo. Quando Dio creò l'uomo, lo fece a somiglianza di Dio; 2maschio e

femmina li creò, li benedisse e li chiamò uomini quando furono creati. 3Adamo aveva centotrenta anni quando

generò a sua immagine, a sua somiglianza, un figlio e lo chiamò Set. 4Dopo aver generato Set, Adamo visse ancora

ottocento anni e generò figli e figlie. 5L'intera vita di Adamo fu di novecentotrenta anni; poi morì.

6Set aveva centocinque anni quando generò Enos; 7dopo aver generato Enos, Set visse ancora ottocentosette anni e

generò figli e figlie. 8L'intera vita di Set fu di novecentododici anni; poi morì.

9Enos aveva novanta anni quando generò Kenan; 10Enos, dopo aver generato Kenan, visse ancora ottocentoquindici

anni e generò figli e figlie. 11L'intera vita di Enos fu di novecentocinque anni; poi morì.

12Kenan aveva settanta anni quando generò Maalaleèl; 13Kenan dopo aver generato Maalaleèl visse ancora

ottocentoquaranta anni e generò figli e figlie. 14L'intera vita di Kenan fu di novecentodieci anni; poi morì.

15Maalaleèl aveva sessantacinque anni quando generò Iared; 16Maalaleèl dopo aver generato Iared, visse ancora

ottocentrenta anni e generò figli e figlie. 17L'intera vita di Maalaleèl fu di ottocentonovantacinque anni; poi morì.

18Iared aveva centosessantadue anni quando generò Enoch; 19Iared, dopo aver generato Enoch, visse ancora

ottocento anni e generò figli e figlie. 20L'intera vita di Iared fu di novecentosessantadue anni; poi morì.

21Enoch aveva sessantacinque anni quando generò Matusalemme. 22Enoch camminò con Dio; dopo aver generato

Matusalemme, visse ancora per trecento anni e generò figli e figlie. 23L'intera vita di Enoch fu di

trecentosessantacique anni. 24Poi Enoch cammino con Dio e non fu più perché Dio l'aveva preso.

25Matusalemme aveva centottantasette anni quando generò Lamech; 26Matusalemme, dopo aver generato Lamech,

visse ancora settecentottantadue anni e generò figli e figlie. 27L'intera vita di Matusalemme fu di

novecentosessantanove anni; poi morì.

28Lamech aveva centottantadue anni quando generò un figlio 29e lo chiamò Noè, dicendo: "Costui ci consolerà del

nostro lavoro e della fatica delle nostre mani, a causa del suolo che il Signore ha maledetto". 30Lamech, dopo aver

generato Noè, visse ancora cinquecentonovantacinque anni e generò figli e figlie. 31L'intera vita di Lamech fu di

settecentosettantasette anni; poi morì.

32Noè aveva cinquecento anni quando generò Sem, Cam e Iafet.

6

1Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, 2i figli di Dio videro che le figlie

degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. 3Allora il Signore disse: "Il mio spirito non resterà

sempre nell'uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni".

4C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e

queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi.

5Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non

era altro che male. 6E il Signore si pentì di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo. 7Il Singore

disse: "Sterminerò dalla terra l'uomo che ho creato: con l'uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo,

perché sono pentito d'averli fatti". 8Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore.

9Questa è la storia di Noè. Noè era uomo giusto e integro tra i suoi contemporanei e camminava con Dio. 10Noè

generò tre figli: Sem, Cam, e Iafet. 11Ma la terra era corrotta davanti a Dio e piena di violenza.

12Dio guardò la terra ed ecco essa era corrotta, perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra.

13Allora Dio disse a Noè: "È venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza;

ecco, io li distruggerò insieme con la terra. 14Fatti un'arca di legno di cipresso; dividerai l'arca in scompartimenti e la

spalmerai di bitume dentro e fuori. 15Ecco come devi farla: l'arca avrà trecento cubiti di lunghezza, cinquanta di

larghezza e trenta di altezza. 16Farai nell'arca un tetto e a un cubito più sopra la terminerai; da un lato metterai la

porta dell'arca. La farai a piani: inferiore, medio e superiore.

17Ecco io manderò il diluvio, cioè le acque, sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne, in cui è alito di vita;

quanto è sulla terra perirà. 18Ma con te io stabilisco la mia alleanza. Entrerai nell'arca tu e con te i tuoi figli, tua

moglie e le mogli dei tuoi figli. 19Di quanto vive, di ogni carne, introdurrai nell'arca due di ogni specie, per

conservarli in vita con te: siano maschio e femmina. 20Degli uccelli secondo la loro specie, del bestiame secondo la

propria specie e di tutti i rettili della terra secondo la loro specie, due d'ognuna verranno con te, per essere conservati

in vita. 21Quanto a te, prenditi ogni sorta di cibo da mangiare e raccoglilo presso di te: sarà di nutrimento per te e per

loro". 22Noè eseguì tutto; come Dio gli aveva comandato, così egli fece.

7

1Il Signore disse a Noè: "Entra nell'arca tu con tutta la tua famiglia, perché ti ho visto giusto dinanzi a me in questa

generazione. 2D'ogni animale mondo prendine con te sette paia, il maschio e la sua femmina; degli animali che non

sono mondi un paio, il maschio e la sua femmina. 3Anche degli uccelli mondi del cielo, sette paia, maschio e

femmina, per conservarne in vita la razza su tutta la terra. 4Perché tra sette giorni farò piovere sulla terra per

quaranta giorni e quaranta notti; sterminerò dalla terra ogni essere che ho fatto". 5Noè fece quanto il Signore gli

aveva comandato.

6Noè aveva seicento anni, quando venne il diluvio, cioè le acque sulla terra. 7Noè entrò nell'arca e con lui i suoi figli,

sua moglie e le mogli dei suoi figli, per sottrarsi alle acque del diluvio. 8Degli animali mondi e di quelli immondi,

degli uccelli e di tutti gli esseri che strisciano sul suolo 9entrarono a due a due con Noè nell'arca, maschio e

femmina, come Dio aveva comandato a Noè.

10Dopo sette giorni, le acque del diluvio furono sopra la terra; 11nell'anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo

mese, il diciassette del mese, proprio in quello stesso giorno, eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le

cateratte del cielo si aprirono. 12Cadde la pioggia sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti. 13In quello stesso

giorno entrò nell'arca Noè con i figli Sem, Cam e Iafet, la moglie di Noè, le tre mogli dei suoi tre figli: 14essi e tutti i

viventi secondo la loro specie e tutto il bestiame secondo la sua specie e tutti i rettili che strisciano sulla terra

secondo la loro specie, tutti i volatili secondo la loro specie, tutti gli uccelli, tutti gli esseri alati. 15Vennero dunque a

Noè nell'arca, a due a due, di ogni carne in cui è il soffio di vita. 16Quelli che venivano, maschio e femmina d'ogni

carne, entrarono come gli aveva comandato Dio: il Signore chiuse la porta dietro di lui.

17Il diluvio durò sulla terra quaranta giorni: le acque crebbero e sollevarono l'arca che si innalzò sulla terra. 18Le

acque divennero poderose e crebbero molto sopra la terra e l'arca galleggiava sulle acque. 19Le acque si innalzarono

sempre più sopra la terra e coprirono tutti i monti più alti che sono sotto tutto il cielo. 20Le acque superarono in

altezza di quindici cubiti i monti che avevano ricoperto.

21Perì ogni essere vivente che si muove sulla terra, uccelli, bestiame e fiere e tutti gli esseri che brulicano sulla terra

e tutti gli uomini. 22Ogni essere che ha un alito di vita nelle narici, cioè quanto era sulla terra asciutta morì.

23Così fu sterminato ogni essere che era sulla terra: con gli uomini, gli animali domestici, i rettili e gli uccelli del

cielo; essi furono sterminati dalla terra e rimase solo Noè e chi stava con lui nell'arca.

24Le acque restarono alte sopra la terra centocinquanta giorni.

8

1Dio si ricordò di Noè, di tutte le fiere e di tutti gli animali domestici che erano con lui nell'arca. Dio fece passare un

vento sulla terra e le acque si abbassarono. 2Le fonti dell'abisso e le cateratte del cielo furono chiuse e fu trattenuta la

pioggia dal cielo; 3le acque andarono via via ritirandosi dalla terra e calarono dopo centocinquanta giorni. 4Nel

settimo mese, il diciasette del mese, l'arca si posò sui monti dell'Ararat. 5Le acque andarono via via diminuendo fino

al decimo mese. Nel decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le cime dei monti.

6Trascorsi quaranta giorni, Noè aprì la finestra che aveva fatta nell'arca e fece uscire un corvo per vedere se le acque

si fossero ritirate. 7Esso uscì andando e tornando finché si prosciugarono le acque sulla terra. 8Noè poi fece uscire

una colomba, per vedere se le acque si fossero ritirate dal suolo; 9ma la colomba, non trovando dove posare la pianta

del piede, tornò a lui nell'arca, perché c'era ancora l'acqua su tutta la terra. Egli stese la mano, la prese e la fece

rientrare presso di sé nell'arca. 10Attese altri sette giorni e di nuovo fece uscire la colomba dall'arca 11e la colomba

tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco un ramoscello di ulivo. Noè comprese che le acque si erano

ritirate dalla terra. 12Aspettò altri sette giorni, poi lasciò andare la colomba; essa non tornò più da lui.

13L'anno seicentouno della vita di Noè, il primo mese, il primo giorno del mese, le acque si erano prosciugate sulla

terra; Noè tolse la copertura dell'arca ed ecco la superficie del suolo era asciutta. 14Nel secondo mese, il ventisette

del mese, tutta la terra fu asciutta.

15Dio ordinò a Noè: 16"Esci dall'arca tu e tua moglie, i tuoi figli e le mogli dei tuoi figli con te. 17Tutti gli animali

d'ogni specie che hai con te, uccelli, bestiame e tutti i rettili che strisciano sulla terra, falli uscire con te, perché

possano diffondersi sulla terra, siano fecondi e si moltiplichino su di essa".

18Noè uscì con i figli, la moglie e le mogli dei figli. 19Tutti i viventi e tutto il bestiame e tutti gli uccelli e tutti i rettili

che strisciano sulla terra, secondo la loro specie, uscirono dall'arca. 20Allora Noè edificò un altare al Signore; prese

ogni sorta di animali mondi e di uccelli mondi e offrì olocausti sull'altare. 21Il Signore ne odorò la soave fragranza e

pensò: "Non maledirò più il suolo a causa dell'uomo, perché l'istinto del cuore umano è incline al male fin dalla

adolescenza; né colpirò più ogni essere vivente come ho fatto.

22 Finché durerà la terra,
seme e messe,
freddo e caldo,
estate e inverno,
giorno e notte
non cesseranno".
9

1Dio benedisse Noè e i suoi figli e disse loro: "Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra. 2Il timore e il terrore

di voi sia in tutte le bestie selvatiche e in tutto il bestiame e in tutti gli uccelli del cielo. Quanto striscia sul suolo e

tutti i pesci del mare sono messi in vostro potere. 3Quanto si muove e ha vita vi servirà di cibo: vi dò tutto questo,

come già le verdi erbe. 4Soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè il suo sangue. 5Del sangue vostro anzi,

ossia della vostra vita, io domanderò conto; ne domanderò conto ad ogni essere vivente e domanderò conto della vita

dell'uomo all'uomo, a ognuno di suo fratello.
6 Chi sparge il sangue dell'uomo
dall'uomo il suo sangue sarà sparso,
perché ad immagine di Dio
Egli ha fatto l'uomo.
7 E voi, siate fecondi e moltiplicatevi,
siate numerosi sulla terra e dominatela".

8Dio disse a Noè e ai sui figli con lui: 9"Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza coni vostri discendenti dopo

di voi; 10con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e bestie selvatiche, con tutti gli animali che sono

usciti dall'arca. 11Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutto nessun vivente dalle acque del diluvio,

né più il diluvio devasterà la terra".
12Dio disse:
"Questo è il segno dell'alleanza,
che io pongo tra me e voi
e tra ogni essere vivente che è con voi
per le generazioni eterne.
13 Il mio arco pongo sulle nubi
ed esso sarà il segno dell'alleanza
tra me e la terra.
14 Quando radunerò le nubi sulla terra
e apparirà l'arco sulle nubi
15 ricorderò la mia alleanza
che è tra me e voi
e tra ogni essere che vive in ogni carne
e non ci saranno più le acque
per il diluvio, per distruggere ogni carne.
16 L'arco sarà sulle nubi
e io lo guarderò per ricordare l'alleanza eterna
tra Dio e ogni essere che vive in ogni carne
che è sulla terra".

17Disse Dio a Noè: "Questo è il segno dell'alleanza che io ho stabilito tra me e ogni carne che è sulla terra".

18I figli di Noè che uscirono dall'arca furono Sem, Cam e Iafet; Cam è il padre di Canaan. 19Questi tre sono i figli di

Noè e da questi fu popolata tutta la terra.

20Ora Noè, coltivatore della terra, cominciò a piantare una vigna. 21Avendo bevuto il vino, si ubriacò e giacque

scoperto all'interno della sua tenda. 22Cam, padre di Canaan, vide il padre scoperto e raccontò la cosa ai due fratelli

che stavano fuori. 23Allora Sem e Iafet presero il mantello, se lo misero tutti e due sulle spalle e, camminando a

ritroso, coprirono il padre scoperto; avendo rivolto la faccia indietro, non videro il padre scoperto.

24Quando Noè si fu risvegliato dall'ebbrezza, seppe quanto gli aveva fatto il figlio minore; 25allora disse:

"Sia maledetto Canaan!
Schiavo degli schiavi
sarà per i suoi fratelli!".
26Disse poi:
"Benedetto il Signore, Dio di Sem,
Canaan sia suo schiavo!
27 Dio dilati Iafet
e questi dimori nelle tende di Sem,
Canaan sia suo schiavo!".

28Noè visse, dopo il diluvio, trecentocinquanta anni. L'intera vita di Noè fu di novecentocinquanta anni, poi morì.

10

1Questa è la discendenza dei figli di Noè: Sem, Cam e Iafet, ai quali nacquero figli dopo il diluvio.

2I figli di Iafet: Gomer, Magog, Madai, Iavan, Tubal, Mesech e Tiras.

3I figli di Gomer: Àskenaz, Rifat e Togarma.

4I figli di Iavan: Elisa, Tarsis, quelli di Cipro e quelli di Rodi.

5Da costoro derivarono le nazioni disperse per le isole nei loro territori, ciascuno secondo la propria lingua e

secondo le loro famiglie, nelle loro nazioni.
6I figli di Cam: Etiopia, Egitto, Put e Canaan.

7I figli di Etiopia: Seba, Avìla, Sabta, Raama e Sàbteca.

I figli di Raama: Saba e Dedan.

8Ora Etiopia generò Nimrod: costui cominciò a essere potente sulla terra.

9Egli era valente nella caccia davanti al Signore, perciò si dice: "Come Nimrod, valente cacciatore davanti al

Signore". 10L'inizio del suo regno fu Bábele, Uruch, Accad e Calne, nel paese di Sennaar. 11Da quella terra si portò

ad Assur e costruì Ninive, Recobot-Ir e Càlach 12e Resen tra Ninive e Càlach; quella è la grande città.

13Egitto generò quelli di Lud, Anam, Laab, Naftuch, 14Patros, Casluch e Caftor, da dove uscirono i Filistei.

15Canaan generò Sidone, suo primogenito, e Chet 16e il Gebuseo, l'Amorreo, il Gergeseo, 17l'Eveo, l'Archita e il

Sineo, 18l'Arvadita, il Semarita e l'Amatita. In seguito si dispersero le famiglie dei Cananei. 19Il confine dei Cananei

andava da Sidone in direzione di Gerar fino a Gaza, poi in direzione di Sòdoma, Gomorra, Adma e Zeboim, fino a

Lesa. 20Questi furono i figli di Cam secondo le loro famiglie e le loro lingue, nei loro territori e nei loro popoli.

21Anche a Sem, padre di tutti i figli di Eber, fratello maggiore di Jafet, nacque una dicendenza.

22I figli di Sem: Elam, Assur, Arpacsad, Lud e Aram.

23I figli di Aram: Uz, Cul, Gheter e Mas.

24Arpacsad generò Selach e Selach generò Eber. 25A Eber nacquero due figli: uno si chiamò Peleg, perché ai suoi

tempi fu divisa la terra, e il fratello si chiamò Joktan.

26Joktan generò Almodad, Selef, Ascarmavet, Jerach, 27Adòcam, Uzal, Dikla, 28Obal, Abimaèl, Saba, 29Ofir, Avìla e

Ibab. Tutti questi furono i figli di Joktan; 30la loro sede era sulle montagne dell'oriente, da Mesa in direzione di

Sefar.

31Questi furono i figli di Sem secondo le loro famiglie e le loro lingue, nei loro territori, secondo i loro popoli.

32Queste furono le famiglie dei figli di Noè secondo le loro generazioni, nei loro popoli. Da costoro si dispersero le

nazioni sulla terra dopo il diluvio.
11

1Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. 2Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura

nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. 3Si dissero l'un l'altro: "Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco". Il

mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. 4Poi dissero: "Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui

cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra". 5Ma il Signore scese a vedere la città

e la torre che gli uomini stavano costruendo. 6Il Signore disse: "Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una

lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile.

7Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro". 8Il Signore

li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. 9Per questo la si chiamò Bábele, perché là il

Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.

10Questa è la discendenza di Sem: Sem aveva cento anni quando generò Arpacsad, due anni dopo il diluvio; 11Sem,

dopo aver generato Arpacsad, visse cinquecento anni e generò figli e figlie.

12Arpacsad aveva trentacinque anni quando generò Selach; 13Arpacsad, dopo aver generato Selach, visse

quattrocentotrè anni e generò figli e figlie.

14Selach aveva trent'anni quando generò Eber; 15Selach, dopo aver generato Eber, visse quattrocentotrè anni e generò

figli e figlie.

16Eber aveva trentaquattro anni quando generò Peleg; 17Eber, dopo aver generato Peleg, visse quattrocentotrenta anni

e generò figli e figlie.

18Peleg aveva trent'anni quando generò Reu; 19Peleg, dopo aver generato Reu, visse duecentonove anni e generò figli

e figlie.

20Reu aveva trentadue anni quando generò Serug; 21Reu, dopo aver generato Serug, visse duecentosette anni e

generò figli e figlie.

22Serug aveva trent'anni quando generò Nacor; 23Serug, dopo aver generato Nacor, visse duecento anni e generò figli

e figlie.

24Nacor aveva ventinove anni quando generò Terach; 25Nacor, dopo aver generato Terach, visse centodiciannove

anni e generò figli e figlie.

26Terach aveva settant'anni quando generò Abram, Nacor e Aran.

27Questa è la posterità di Terach: Terach generò Abram, Nacor e Aran: Aran generò Lot. 28Aran poi morì alla

presenza di suo padre Terach nella sua terra natale, in Ur dei Caldei. 29Abram e Nacor si presero delle mogli; la

moglie di Abram si chiamava Sarai e la moglie di Nacor Milca, ch'era figlia di Aran, padre di Milca e padre di Isca.

30Sarai era sterile e non aveva figli.

31Poi Terach prese Abram, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, figlio cioè del suo figlio, e Sarai sua nuora, moglie di

Abram suo figlio, e uscì con loro da Ur dei Caldei per andare nel paese di Canaan. Arrivarono fino a Carran e vi si

stabilirono.

32L'età della vita di Terach fu di duecentocinque anni; Terach morì in Carran.

12
1Il Signore disse ad Abram:
"Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria
e dalla casa di tuo padre,
verso il paese che io ti indicherò.
2 Farò di te un grande popolo
e ti benedirò,
renderò grande il tuo nome
e diventerai una benedizione.
3 Benedirò coloro che ti benediranno
e coloro che ti malediranno maledirò
e in te si diranno benedette
tutte le famiglie della terra".

4Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abram aveva settantacinque anni

quando lasciò Carran. 5Abram dunque prese la moglie Sarai, e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano

acquistati in Carran e tutte le persone che lì si erano procurate e si incamminarono verso il paese di Canaan.

Arrivarono al paese di Canaan 6e Abram attraversò il paese fino alla località di Sichem, presso la Quercia di More.

Nel paese si trovavano allora i Cananei.

7Il Signore apparve ad Abram e gli disse: "Alla tua discendenza io darò questo paese". Allora Abram costruì in quel

posto un altare al Signore che gli era apparso. 8Di là passò sulle montagne a oriente di Betel e piantò la tenda,

avendo Betel ad occidente e Ai ad oriente. Lì costruì un altare al Signore e invocò il nome del Signore. 9Poi Abram

levò la tenda per accamparsi nel Negheb.

10Venne una carestia nel paese e Abram scese in Egitto per soggiornarvi, perché la carestia gravava sul paese.

11Ma, quando fu sul punto di entrare in Egitto, disse alla moglie Sarai: "Vedi, io so che tu sei donna di aspetto

avvenente. 12Quando gli Egiziani ti vedranno, penseranno: Costei è sua moglie, e mi uccideranno, mentre lasceranno

te in vita. 13Di' dunque che tu sei mia sorella, perché io sia trattato bene per causa tua e io viva per riguardo a te".

14Appunto quando Abram arrivò in Egitto, gli Egiziani videro che la donna era molto avvenente. 15La osservarono

gli ufficiali del faraone e ne fecero le lodi al faraone; così la donna fu presa e condotta nella casa del faraone. 16Per

riguardo a lei, egli trattò bene Abram, che ricevette greggi e armenti e asini, schiavi e schiave, asine e cammelli.

17Ma il Signore colpì il faraone e la sua casa con grandi piaghe, per il fatto di Sarai, moglie di Abram. 18Allora il

faraone convocò Abram e gli disse: "Che mi hai fatto? Perché non mi hai dichiarato che era tua moglie? 19Perché hai

detto: È mia sorella, così che io me la sono presa in moglie? E ora eccoti tua moglie: prendila e vàttene!". 20Poi il

faraone lo affidò ad alcuni uomini che lo accompagnarono fuori della frontiera insieme con la moglie e tutti i suoi

averi.
13

1Dall'Egitto Abram ritornò nel Negheb con la moglie e tutti i suoi averi; Lot era con lui. 2Abram era molto ricco in

bestiame, argento e oro. 3Poi di accampamento in accampamento egli dal Negheb si portò fino a Betel, fino al luogo

dove era stata già prima la sua tenda, tra Betel e Ai, 4al luogo dell'altare, che aveva là costruito prima: lì Abram

invocò il nome del Signore. 5Ma anche Lot, che andava con Abram, aveva greggi e armenti e tende. 6Il territorio non

consentiva che abitassero insieme, perché avevano beni troppo grandi e non potevano abitare insieme. 7Per questo

sorse una lite tra i mandriani di Abram e i mandriani di Lot, mentre i Cananei e i Perizziti abitavano allora nel paese.

8Abram disse a Lot: "Non vi sia discordia tra me e te, tra i miei mandriani e i tuoi, perché noi siamo fratelli. 9Non sta

forse davanti a te tutto il paese? Sepàrati da me. Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; se tu vai a destra, io andrò a

sinistra".

10Allora Lot alzò gli occhi e vide che tutta la valle del Giordano era un luogo irrigato da ogni parte - prima che il

Signore distruggesse Sòdoma e Gomorra -; era come il giardino del Signore, come il paese d'Egitto, fino ai pressi di

Zoar. 11Lot scelse per sé tutta la valle del Giordano e trasportò le tende verso oriente. Così si separarono l'uno

dall'altro: 12Abram si stabilì nel paese di Canaan e Lot si stabilì nelle città della valle e piantò le tende vicino a

Sòdoma. 13Ora gli uomini di Sòdoma erano perversi e peccavano molto contro il Signore.

14Allora il Signore disse ad Abram, dopo che Lot si era separato da lui: "Alza gli occhi e dal luogo dove tu stai

spingi lo sguardo verso il settentrione e il mezzogiorno, verso l'oriente e l'occidente. 15Tutto il paese che tu vedi, io

lo darò a te e alla tua discendenza per sempre. 16Renderò la tua discendenza come la polvere della terra: se uno può

contare la polvere della terra, potrà contare anche i tuoi discendenti. 17Alzati, percorri il paese in lungo e in largo,

perché io lo darò a te". 18Poi Abram si spostò con le sue tende e andò a stabilirsi alle Querce di Mamre, che sono ad

Ebron, e vi costruì un altare al Signore.
14

1Al tempo di Amrafel re di Sennaar, di Arioch re di Ellasar, di Chedorlaomer re dell'Elam e di Tideal re di Goim,

2costoro mossero guerra contro Bera re di Sòdoma, Birsa re di Gomorra, Sinab re di Adma, Semeber re di Zeboim, e

contro il re di Bela, cioè Zoar. 3Tutti questi si concentrarono nella valle di Siddim, cioè il Mar Morto. 4Per dodici

anni essi erano stati sottomessi a Chedorlaomer, ma il tredicesimo anno si erano ribellati. 5Nell'anno quattordicesimo

arrivarono Chedorlaomer e i re che erano con lui e sconfissero i Refaim ad Astarot-Karnaim, gli Zuzim ad Am, gli

Emim a Save-Kiriataim 6e gli Hurriti sulle montagne di Seir fino a El-Paran, che è presso il deserto. 7Poi mutarono

direzione e vennero a En-Mispat, cioè Kades, e devastarono tutto il territorio degli Amaleciti e anche degli Amorrei

che abitavano in Azazon-Tamar. 8Allora il re di Sòdoma, il re di Gomorra, il re di Adma, il re di Zeboim e il re di

Bela, cioè Zoar, uscirono e si schierarono a battaglia nella valle di Siddim contro di esso, 9e cioè contro

Chedorlaomer re dell'Elam, Tideal re di Goim, Amrafel re di Sennaar e Arioch re di Ellasar: quattro re contro

cinque. 10Ora la valle di Siddim era piena di pozzi di bitume; mentre il re di Sòdoma e il re di Gomorra si davano

alla fuga, alcuni caddero nei pozzi e gli altri fuggirono sulle montagne. 11Gli invasori presero tutti i beni di Sòdoma

e Gomorra e tutti i loro viveri e se ne andarono. 12Andandosene catturarono anche Lot, figlio del fratello di Abram, e

i suoi beni: egli risiedeva appunto in Sòdoma.

13Ma un fuggiasco venne ad avvertire Abram l'Ebreo che si trovava alle Querce di Mamre l'Amorreo, fratello di

Escol e fratello di Aner i quali erano alleati di Abram. 14Quando Abram seppe che il suo parente era stato preso

prigioniero, organizzò i suoi uomini esperti nelle armi, schiavi nati nella sua casa, in numero di trecentodiciotto, e si

diede all'inseguimento fino a Dan. 15Piombò sopra di essi di notte, lui con i suoi servi, li sconfisse e proseguì

l'inseguimento fino a Coba, a settentrione di Damasco. 16Ricuperò così tutta la roba e anche Lot suo parente, i suoi

beni, con le donne e il popolo.

17Quando Abram fu di ritorno, dopo la sconfitta di Chedorlaomer e dei re che erano con lui, il re di Sòdoma gli uscì

incontro nella Valle di Save, cioè la Valle del re. 18Intanto Melchisedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote

del Dio altissimo 19e benedisse Abram con queste parole:

"Sia benedetto Abram dal Dio altissimo,
creatore del cielo e della terra,
20 e benedetto sia il Dio altissimo,
che ti ha messo in mano i tuoi nemici".
Abram gli diede la decima di tutto.

21Poi il re di Sòdoma disse ad Abram: "Dammi le persone; i beni prendili per te". 22Ma Abram disse al re di Sòdoma:

"Alzo la mano davanti al Signore, il Dio altissimo, creatore del cielo e della terra: 23nè un filo, né un legaccio di

sandalo, niente io prenderò di ciò che è tuo; non potrai dire: io ho arricchito Abram. 24Per me niente, se non quello

che i servi hanno mangiato; quanto a ciò che spetta agli uomini che sono venuti con me, Escol, Aner e Mamre, essi

stessi si prendano la loro parte".
15

1Dopo tali fatti, questa parola del Signore fu rivolta ad Abram in visione: "Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo;

la tua ricompensa sarà molto grande". 2Rispose Abram: "Mio Signore Dio, che mi darai? Io me ne vado senza figli e

l'erede della mia casa è Eliezer di Damasco". 3Soggiunse Abram: "Ecco a me non hai dato discendenza e un mio

domestico sarà mio erede". 4Ed ecco gli fu rivolta questa parola dal Signore: "Non costui sarà il tuo erede, ma uno

nato da te sarà il tuo erede". 5Poi lo condusse fuori e gli disse: "Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle"

e soggiunse: "Tale sarà la tua discendenza". 6Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia. 7E gli

disse: "Io sono il Signore che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questo paese". 8Rispose:

"Signore mio Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?". 9Gli disse: "Prendimi una giovenca di tre anni, una

capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un piccione". 10Andò a prendere tutti questi animali, li divise in

due e collocò ogni metà di fronte all'altra; non divise però gli uccelli. 11Gli uccelli rapaci calavano su quei cadaveri,

ma Abram li scacciava. 12Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco un oscuro terrore

lo assalì. 13Allora il Signore disse ad Abram: "Sappi che i tuoi discendenti saranno forestieri in un paese non loro;

saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni. 14Ma la nazione che essi avranno servito, la

giudicherò io: dopo, essi usciranno con grandi ricchezze. 15Quanto a te, andrai in pace presso i tuoi padri; sarai

sepolto dopo una vecchiaia felice. 16Alla quarta generazione torneranno qui, perché l'iniquità degli Amorrei non ha

ancora raggiunto il colmo".

17Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un forno fumante e una fiaccola ardente passarono in mezzo

agli animali divisi. 18In quel giorno il Signore concluse questa alleanza con Abram:

"Alla tua discendenza
io do questo paese
dal fiume d'Egitto
al grande fiume, il fiume Eufrate;

19il paese dove abitano i Keniti, i Kenizziti, i Kadmoniti, 20gli Hittiti, i Perizziti, i Refaim, 21gli Amorrei, i Cananei, i

Gergesei, gli Evei e i Gebusei".
16

1Sarai, moglie di Abram, non gli aveva dato figli. Avendo però una schiava egiziana chiamata Agar, 2Sarai disse ad

Abram: "Ecco, il Signore mi ha impedito di aver prole; unisciti alla mia schiava: forse da lei potrò avere figli".

Abram ascoltò la voce di Sarai. 3Così, al termine di dieci anni da quando Abram abitava nel paese di Canaan, Sarai,

moglie di Abram, prese Agar l'egiziana, sua schiava e la diede in moglie ad Abram, suo marito. 4Egli si unì ad Agar,

che restò incinta. Ma, quando essa si accorse di essere incinta, la sua padrona non contò più nulla per lei. 5Allora

Sarai disse ad Abram: "L'offesa a me fatta ricada su di te! Io ti ho dato in braccio la mia schiava, ma da quando si è

accorta d'essere incinta, io non conto più niente per lei. Il Signore sia giudice tra me e te!". 6Abram disse a Sarai:

"Ecco, la tua schiava è in tuo potere: falle ciò che ti pare". Sarai allora la maltrattò tanto che quella si allontanò. 7La

trovò l'angelo del Signore presso una sorgente d'acqua nel deserto, la sorgente sulla strada di Sur, 8e le disse: "Agar,

schiava di Sarai, da dove vieni e dove vai?". Rispose: "Vado lontano dalla mia padrona Sarai". 9Le disse l'angelo del

Signore: "Ritorna dalla tua padrona e restale sottomessa". 10Le disse ancora l'angelo del Signore: "Moltiplicherò la

tua discendenza e non si potrà contarla per la sua moltitudine". 11Soggiunse poi l'angelo del Signore:

"Ecco, sei incinta: partorirai un figlio
e lo chiamarai Ismaele,
perché il Signore ha ascoltato la tua afflizione.
12 Egli sarà come un ònagro;
la sua mano sarà contro tutti
e la mano di tutti contro di lui
e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli".

13Agar chiamò il Signore, che le aveva parlato: "Tu sei il Dio della visione", perché diceva: "Qui dunque sono

riuscita ancora a vedere, dopo la mia visione?". 14Per questo il pozzo si chiamò Pozzo di Lacai-Roi; è appunto quello

che si trova tra Kades e Bered. 15Agar partorì ad Abram un figlio e Abram chiamò Ismaele il figlio che Agar gli

aveva partorito. 16Abram aveva ottantasei anni quando Agar gli partorì Ismaele.

17

1Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse:

"Io sono Dio onnipotente:
cammina davanti a me e sii integro.
2 Porrò la mia alleanza tra me e te
e ti renderò numeroso molto, molto".

3Subito Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui:

4 "Eccomi: la mia alleanza è con te
e sarai padre di una moltitudine di popoli.
5 Non ti chiamerai più Abram
ma ti chiamerai Abraham
perché padre di una moltitudine
di popoli ti renderò.

6E ti renderò molto, molto fecondo; ti farò diventare nazioni e da te nasceranno dei re. 7Stabilirò la mia alleanza con

te e con la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e

della tua discendenza dopo di te. 8Darò a te e alla tua discendenza dopo di te il paese dove sei straniero, tutto il paese

di Canaan in possesso perenne; sarò il vostro Dio".

9Disse Dio ad Abramo: "Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te di

generazione in generazione. 10Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua

discendenza dopo di te: sia circonciso tra di voi ogni maschio. 11Vi lascerete circoncidere la carne del vostro

membro e ciò sarà il segno dell'alleanza tra me e voi. 12Quando avrà otto giorni, sarà circonciso tra di voi ogni

maschio di generazione in generazione, tanto quello nato in casa come quello comperato con denaro da qualunque

straniero che non sia della tua stirpe. 13Deve essere circonciso chi è nato in casa e chi viene comperato con denaro;

così la mia alleanza sussisterà nella vostra carne come alleanza perenne. 14Il maschio non circonciso, di cui cioè non

sarà stata circoncisa la carne del membro, sia eliminato dal suo popolo: ha violato la mia alleanza". 15Dio aggiunse

ad Abramo: "Quanto a Sarai tua moglie, non la chiamerai più Sarai, ma Sara. 16Io la benedirò e anche da lei ti darò

un figlio; la benedirò e diventerà nazioni e re di popoli nasceranno da lei".

17Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e rise e pensò: "Ad uno di cento anni può nascere un figlio? E Sara

all'età di novanta anni potrà partorire?". 18Abramo disse a Dio: "Se almeno Ismaele potesse vivere davanti a te!". 19E

Dio disse: "No, Sara, tua moglie, ti partorirà un figlio e lo chiamerai Isacco. Io stabilirò la mia alleanza con lui come

alleanza perenne, per essere il Dio suo e della sua discendenza dopo di lui. 20Anche riguardo a Ismaele io ti ho

esaudito: ecco, io lo benedico e lo renderò fecondo e molto, molto numeroso: dodici principi egli genererà e di lui

farò una grande nazione. 21Ma stabilirò la mia alleanza con Isacco, che Sara ti partorirà a questa data l'anno

venturo". 22Dio terminò così di parlare con lui e, salendo in alto, lasciò Abramo.

23Allora Abramo prese Ismaele suo figlio e tutti i nati nella sua casa e tutti quelli comperati con il suo denaro, tutti i

maschi appartenenti al personale della casa di Abramo, e circoncise la carne del loro membro in quello stesso

giorno, come Dio gli aveva detto. 24Ora Abramo aveva novantanove anni, quando si fece circoncidere la carne del

membro. 25Ismaele suo figlio aveva tredici anni quando gli fu circoncisa la carne del membro. 26In quello stesso

giorno furono circoncisi Abramo e Ismaele suo figlio. 27E tutti gli uomini della sua casa, i nati in casa e i comperati

con denaro dagli stranieri, furono circoncisi con lui.

18

1Poi il Signore apparve a lui alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tenda nell'ora più calda del

giorno. 2Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro

dall'ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, 3dicendo: "Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non

passar oltre senza fermarti dal tuo servo. 4Si vada a prendere un po' di acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto

l'albero. 5Permettete che vada a prendere un boccone di pane e rinfrancatevi il cuore; dopo, potrete proseguire,

perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo". Quelli dissero: "Fa' pure come hai detto". 6Allora

Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: "Presto, tre staia di fior di farina, impastala e fanne focacce".

7All'armento corse lui stesso, Abramo, prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a

prepararlo. 8Prese latte acido e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse a loro. Così,

mentr'egli stava in piedi presso di loro sotto l'albero, quelli mangiarono. 9Poi gli dissero: "Dov'è Sara, tua moglie?".

Rispose: "È là nella tenda". 10Il Signore riprese: "Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie,

avrà un figlio". Intanto Sara stava ad ascoltare all'ingresso della tenda ed era dietro di lui. 11Abramo e Sara erano

vecchi, avanti negli anni; era cessato a Sara ciò che avviene regolarmente alle donne. 12Allora Sara rise dentro di sé e

disse: "Avvizzita come sono dovrei provare il piacere, mentre il mio signore è vecchio!". 13Ma il Signore disse ad

Abramo: "Perché Sara ha riso dicendo: Potrò davvero partorire, mentre sono vecchia? 14C'è forse qualche cosa

impossibile per il Signore? Al tempo fissato tornerò da te alla stessa data e Sara avrà un figlio". 15Allora Sara negò:

"Non ho riso!", perché aveva paura; ma quegli disse: "Sì, hai proprio riso".

16Quegli uomini si alzarono e andarono a contemplare Sòdoma dall'alto, mentre Abramo li accompagnava per

congedarli. 17Il Signore diceva: "Devo io tener nascosto ad Abramo quello che sto per fare, 18mentre Abramo dovrà

diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra? 19Infatti io l'ho scelto,

perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui ad osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e

diritto, perché il Signore realizzi per Abramo quanto gli ha promesso". 20Disse allora il Signore: "Il grido contro

Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. 21Voglio scendere a vedere se proprio hanno

fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!".

22Quegli uomini partirono di lì e andarono verso Sòdoma, mentre Abramo stava ancora davanti al Signore. 23Allora

Abramo gli si avvicinò e gli disse: "Davvero sterminerai il giusto con l'empio? 24Forse vi sono cinquanta giusti nella

città: davvero li vuoi sopprimere? E non perdonerai a quel luogo per riguardo ai cinquanta giusti che vi si trovano?

25Lungi da te il far morire il giusto con l'empio, così che il giusto sia trattato come l'empio; lungi da te! Forse il

giudice di tutta la terra non praticherà la giustizia?". 26Rispose il Signore: "Se a Sòdoma troverò cinquanta giusti

nell'ambito della città, per riguardo a loro perdonerò a tutta la città".

27Abramo riprese e disse: "Vedi come ardisco parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere... 28Forse ai

cinquanta giusti ne mancheranno cinque; per questi cinque distruggerai tutta la città?". Rispose: "Non la distruggerò,

se ve ne trovo quarantacinque". 29Abramo riprese ancora a parlargli e disse: "Forse là se ne troveranno quaranta".

Rispose: "Non lo farò, per riguardo a quei quaranta". 30Riprese: "Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora: forse là

se ne troveranno trenta". Rispose: "Non lo farò, se ve ne troverò trenta". 31Riprese: "Vedi come ardisco parlare al

mio Signore! Forse là se ne troveranno venti". Rispose: "Non la distruggerò per riguardo a quei venti". 32Riprese:

"Non si adiri il mio Signore, se parlo ancora una volta sola; forse là se ne troveranno dieci". Rispose: "Non la

distruggerò per riguardo a quei dieci". 33Poi il Signore, come ebbe finito di parlare con Abramo, se ne andò e

Abramo ritornò alla sua abitazione.
19

1I due angeli arrivarono a Sòdoma sul far della sera, mentre Lot stava seduto alla porta di Sòdoma. Non appena li

ebbe visti, Lot si alzò, andò loro incontro e si prostrò con la faccia a terra. 2E disse: "Miei signori, venite in casa del

vostro servo: vi passerete la notte, vi laverete i piedi e poi, domattina, per tempo, ve ne andrete per la vostra strada".

Quelli risposero: "No, passeremo la notte sulla piazza". 3Ma egli insistette tanto che vennero da lui ed entrarono

nella sua casa. Egli preparò per loro un banchetto, fece cuocere gli azzimi e così mangiarono. 4Non si erano ancora

coricati, quand'ecco gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sòdoma, si affollarono intorno alla casa, giovani e

vecchi, tutto il popolo al completo. 5Chiamarono Lot e gli dissero: "Dove sono quegli uomini che sono entrati da te

questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!". 6Lot uscì verso di loro sulla porta e, dopo aver chiuso

il battente dietro di sé, 7disse: "No, fratelli miei, non fate del male! 8Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora

conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi

uomini, perché sono entrati all'ombra del mio tetto". 9Ma quelli risposero: "Tirati via! Quest'individuo è venuto qui

come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a loro!". E spingendosi violentemente contro

quell'uomo, cioè contro Lot, si avvicinarono per sfondare la porta. 10Allora dall'interno quegli uomini sporsero le

mani, si trassero in casa Lot e chiusero il battente; 11quanto agli uomini che erano alla porta della casa, essi li

colpirono con un abbaglio accecante dal più piccolo al più grande, così che non riuscirono a trovare la porta.

12Quegli uomini dissero allora a Lot: "Chi hai ancora qui? Il genero, i tuoi figli, le tue figlie e quanti hai in città, falli

uscire da questo luogo. 13Perché noi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro di loro davanti al

Signore è grande e il Signore ci ha mandati a distruggerli". 14Lot uscì a parlare ai suoi generi, che dovevano sposare

le sue figlie, e disse: "Alzatevi, uscite da questo luogo, perché il Signore sta per distruggere la città!". Ma parve ai

suoi generi che egli volesse scherzare. 15Quando apparve l'alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: "Su, prendi

tua moglie e le tue figlie che hai qui ed esci per non essere travolto nel castigo della città". 16Lot indugiava, ma

quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, per un grande atto di misericordia del Signore

verso di lui; lo fecero uscire e lo condussero fuori della città. 17Dopo averli condotti fuori, uno di loro disse: "Fuggi,

per la tua vita. Non guardare indietro e non fermarti dentro la valle: fuggi sulle montagne, per non essere travolto!".

18Ma Lot gli disse: "No, mio Signore! 19Vedi, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai usato una grande

misericordia verso di me salvandomi la vita, ma io non riuscirò a fuggire sul monte, senza che la sciagura mi

raggiunga e io muoia. 20Vedi questa città: è abbastanza vicina perché mi possa rifugiare là ed è piccola cosa! Lascia

che io fugga lassù - non è una piccola cosa? - e così la mia vita sarà salva". 21Gli rispose: "Ecco, ti ho favorito anche

in questo, di non distruggere la città di cui hai parlato. 22Presto, fuggi là perché io non posso far nulla, finché tu non

vi sia arrivato". Perciò quella città si chiamò Zoar.

23Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Zoar, 24quand'ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e

sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore. 25Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti

delle città e la vegetazione del suolo. 26Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale.

27Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato davanti al Signore; 28contemplò dall'alto Sòdoma e

Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.

29Così, quando Dio distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre

distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato.

30Poi Lot partì da Zoar e andò ad abitare sulla montagna, insieme con le due figlie, perché temeva di restare in Zoar,

e si stabilì in una caverna con le sue due figlie. 31Ora la maggiore disse alla più piccola: "Il nostro padre è veccho e

non c'è nessuno in questo territorio per unirsi a noi, secondo l'uso di tutta la terra. 32Vieni, facciamo bere del vino a

nostro padre e poi corichiamoci con lui, così faremo sussistere una discendenza da nostro padre". 33Quella notte

fecero bere del vino al loro padre e la maggiore andò a coricarsi con il padre; ma egli non se ne accorse, né quando

essa si coricò, né quando essa si alzò. 34All'indomani la maggiore disse alla più piccola: "Ecco, ieri io mi sono

coricata con nostro padre: facciamogli bere del vino anche questa notte e va' tu a coricarti con lui; così faremo

sussistere una discendenza da nostro padre". 35Anche quella notte fecero bere del vino al loro padre e la più piccola

andò a coricarsi con lui; ma egli non se ne accorse, né quando essa si coricò, né quando essa si alzò. 36Così le due

figlie di Lot concepirono dal loro padre. 37La maggiore partorì un figlio e lo chiamò Moab. Costui è il padre dei

Moabiti che esistono fino ad oggi. 38Anche la più piccola partorì un figlio e lo chiamò "Figlio del mio popolo".

Costui è il padre degli Ammoniti che esistono fino ad oggi.

20

1Abramo levò le tende di là, dirigendosi nel Negheb, e si stabilì tra Kades e Sur; poi soggiornò come straniero a

Gerar. 2Siccome Abramo aveva detto della moglie Sara: "È mia sorella", Abimèlech, re di Gerar, mandò a prendere

Sara. 3Ma Dio venne da Abimèlech di notte, in sogno, e gli disse: "Ecco stai per morire a causa della donna che tu

hai presa; essa appartiene a suo marito". 4Abimèlech, che non si era ancora accostato a lei, disse: "Mio Signore, vuoi

far morire anche la gente innocente? 5Non mi ha forse detto: È mia sorella? E anche lei ha detto: È mio fratello. Con

retta coscienza e mani innocenti ho fatto questo". 6Gli rispose Dio nel sogno: "Anch'io so che con retta coscienza hai

fatto questo e ti ho anche impedito di peccare contro di me: perciò non ho permesso che tu la toccassi. 7Ora

restituisci la donna di quest'uomo: egli è un profeta: preghi egli per te e tu vivrai. Ma se tu non la restituisci, sappi

che sarai degno di morte con tutti i tuoi". 8Allora Abimèlech si alzò di mattina presto e chiamò tutti i suoi servi, ai

quali riferì tutte queste cose, e quegli uomini si impaurirono molto. 9Poi Abimèlech chiamò Abramo e gli disse:

"Che ci hai fatto? E che colpa ho commesso contro di te, perché tu abbia esposto me e il mio regno ad un peccato

tanto grande? Tu hai fatto a mio riguardo azioni che non si fanno". 10Poi Abimèlech disse ad Abramo: "A che miravi

agendo in tal modo?". 11Rispose Abramo: "Io mi sono detto: certo non vi sarà timor di Dio in questo luogo e mi

uccideranno a causa di mia moglie. 12Inoltre essa è veramente mia sorella, figlia di mio padre, ma non figlia di mia

madre, ed è divenuta mia moglie. 13Allora, quando Dio mi ha fatto errare lungi dalla casa di mio padre, io le dissi:

Questo è il favore che tu mi farai: in ogni luogo dove noi arriveremo dirai di me: è mio fratello". 14Allora Abimèlech

prese greggi e armenti, schiavi e schiave, li diede ad Abramo e gli restituì la moglie Sara. 15Inoltre Abimèlech disse:

"Ecco davanti a te il mio territorio: va' ad abitare dove ti piace!". 16A Sara disse: "Ecco, ho dato mille pezzi d'argento

a tuo fratello: sarà per te come un risarcimento di fronte a quanti sono con te. Così tu sei in tutto riabilitata".

17Abramo pregò Dio e Dio guarì Abimèlech, sua moglie e le sue serve, sì che poterono ancora partorire. 18Perché il

Signore aveva reso sterili tutte le donne della casa di Abimèlech, per il fatto di Sara, moglie di Abramo.

21

1Il Signore visitò Sara, come aveva detto, e fece a Sara come aveva promesso. 2Sara concepì e partorì ad Abramo un

figlio nella vecchiaia, nel tempo che Dio aveva fissato. 3Abramo chiamò Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli

aveva partorito. 4Abramo circoncise suo figlio Isacco, quando questi ebbe otto giorni, come Dio gli aveva

comandato. 5Abramo aveva cento anni, quando gli nacque il figlio Isacco. 6Allora Sara disse: "Motivo di lieto riso

mi ha dato Dio: chiunque lo saprà sorriderà di me!". 7Poi disse: "Chi avrebbe mai detto ad Abramo: Sara deve

allattare figli! Eppure gli ho partorito un figlio nella sua vecchiaia!".

8Il bambino crebbe e fu svezzato e Abramo fece un grande banchetto quando Isacco fu svezzato. 9Ma Sara vide che

il figlio di Agar l'Egiziana, quello che essa aveva partorito ad Abramo, scherzava con il figlio Isacco. 10Disse allora

ad Abramo: "Scaccia questa schiava e suo figlio, perché il figlio di questa schiava non deve essere erede con mio

figlio Isacco". 11La cosa dispiacque molto ad Abramo per riguardo a suo figlio. 12Ma Dio disse ad Abramo: "Non ti

dispiaccia questo, per il fanciullo e la tua schiava: ascolta la parola di Sara in quanto ti dice, ascolta la sua voce,

perché attraverso Isacco da te prenderà nome una stirpe. 13Ma io farò diventare una grande nazione anche il figlio

della schiava, perché è tua prole". 14Abramo si alzò di buon mattino, prese il pane e un otre di acqua e li diede ad

Agar, caricandoli sulle sue spalle; le consegnò il fanciullo e la mandò via. Essa se ne andò e si smarrì per il deserto

di Bersabea. 15Tutta l'acqua dell'otre era venuta a mancare. Allora essa depose il fanciullo sotto un cespuglio 16e

andò a sedersi di fronte, alla distanza di un tiro d'arco, perché diceva: "Non voglio veder morire il fanciullo!".

Quando gli si fu seduta di fronte, egli alzò la voce e pianse. 17Ma Dio udì la voce del fanciullo e un angelo di Dio

chiamò Agar dal cielo e le disse: "Che hai, Agar? Non temere, perché Dio ha udito la voce del fanciullo là dove si

trova. 18Alzati, prendi il fanciullo e tienilo per mano, perché io ne farò una grande nazione". 19Dio le aprì gli occhi

ed essa vide un pozzo d'acqua. Allora andò a riempire l'otre e fece bere il fanciullo. 20E Dio fu con il fanciullo, che

crebbe e abitò nel deserto e divenne un tiratore d'arco. 21Egli abitò nel deserto di Paran e sua madre gli prese una

moglie del paese d'Egitto.

22In quel tempo Abimèlech con Picol, capo del suo esercito, disse ad Abramo: "Dio è con te in quanto fai. 23Ebbene,

giurami qui per Dio che tu non ingannerai né me né i miei figli né i miei discendenti: come io ho agito

amichevolmente con te, così tu agirai con me e con il paese nel quale sei forestiero". 24Rispose Abramo: "Io lo

giuro". 25Ma Abramo rimproverò Abimèlech a causa di un pozzo d'acqua, che i servi di Abimèlech avevano

usurpato. 26Abimèlech disse: "Io non so chi abbia fatto questa cosa: né tu me ne hai informato, né io ne ho sentito

parlare se non oggi". 27Allora Abramo prese alcuni capi del gregge e dell'armento, li diede ad Abimèlech: tra loro

due conclusero un'alleanza. 28Poi Abramo mise in disparte sette agnelle del gregge. 29Abimèlech disse ad Abramo:

"Che significano quelle sette agnelle che hai messe in disparte?". 30Rispose: "Tu accetterai queste sette agnelle dalla

mia mano, perché ciò mi valga di testimonianza che io ho scavato questo pozzo". 31Per questo quel luogo si chiamò

Bersabea, perché là fecero giuramento tutti e due. 32E dopo che ebbero concluso l'alleanza a Bersabea, Abimèlech si

alzò con Picol, capo del suo esercito, e ritornarono nel paese dei Filistei. 33Abramo piantò un tamerice in Bersabea, e

lì invocò il nome del Signore, Dio dell'eternità. 34E fu forestiero nel paese dei Filistei per molto tempo.

22

1Dopo queste cose, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: "Abramo, Abramo!". Rispose: "Eccomi!". 2Riprese:

"Prendi tuo figlio, il tuo unico figlio che ami, Isacco, va' nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su di un monte

che io ti indicherò". 3Abramo si alzò di buon mattino, sellò l'asino, prese con sé due servi e il figlio Isacco, spaccò la

legna per l'olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato. 4Il terzo giorno Abramo alzò gli

occhi e da lontano vide quel luogo. 5Allora Abramo disse ai suoi servi: "Fermatevi qui con l'asino; io e il ragazzo

andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi". 6Abramo prese la legna dell'olocausto e la caricò sul

figlio Isacco, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutt'e due insieme. 7Isacco si rivolse al padre

Abramo e disse: "Padre mio!". Rispose: "Eccomi, figlio mio". Riprese: "Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov'è

l'agnello per l'olocausto?". 8Abramo rispose: "Dio stesso provvederà l'agnello per l'olocausto, figlio mio!".

Proseguirono tutt'e due insieme; 9così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l'altare,

collocò la legna, legò il figlio Isacco e lo depose sull'altare, sopra la legna. 10Poi Abramo stese la mano e prese il

coltello per immolare suo figlio. 11Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: "Abramo, Abramo!".

Rispose: "Eccomi!". 12L'angelo disse: "Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli alcun male! Ora so che tu

temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio". 13Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete

impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l'ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio.

14Abramo chiamò quel luogo: "Il Signore provvede", perciò oggi si dice: "Sul monte il Signore provvede". 15Poi

l'angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta 16e disse: "Giuro per me stesso, oracolo del

Signore: perché tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio, 17io ti benedirò con ogni

benedizione e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del

mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. 18Saranno benedette per la tua discendenza tutte le

nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce".

19Poi Abramo tornò dai suoi servi; insieme si misero in cammino verso Bersabea e Abramo abitò a Bersabea.

20Dopo queste cose, ad Abramo fu portata questa notizia: "Ecco, Milca ha partorito figli a Nacor tuo fratello": 21Uz,

il primogenito, e suo fratello Buz e Kamuèl il padre di Aram 22e Chesed, Azo, Pildas, Idlaf e Betuèl; 23Betuèl generò

Rebecca: questi otto figli partorì Milca a Nacor, fratello di Abramo. 24Anche la sua concubina, chiamata Reuma,

partorì figli: Tebach, Gacam, Tacas e Maaca.
23

1Gli anni della vita di Sara furono centoventisette: questi furono gli anni della vita di Sara. 2Sara morì a Kiriat-Arba,

cioè Ebron, nel paese di Canaan, e Abramo venne a fare il lamento per Sara e a piangerla. 3Poi Abramo si staccò dal

cadavere di lei e parlò agli Hittiti: 4"Io sono forestiero e di passaggio in mezzo a voi. Datemi la proprietà di un

sepolcro in mezzo a voi, perché io possa portar via la salma e seppellirla". 5Allora gli Hittiti risposero: 6"Ascolta noi,

piuttosto, signore: tu sei un principe di Dio in mezzo a noi: seppellisci il tuo morto nel migliore dei nostri sepolcri.

Nessuno di noi ti proibirà di seppellire la tua defunta nel suo sepolcro". 7Abramo si alzò, si prostrò davanti alla gente

del paese, davanti agli Hittiti e parlò loro: 8"Se è secondo il vostro desiderio che io porti via il mio morto e lo

seppellisca, ascoltatemi e insistete per me presso Efron, figlio di Zocar, 9perché mi dia la sua caverna di Macpela,

che è all'estremità del suo campo. Me la ceda per il suo prezzo intero come proprietà sepolcrale in mezzo a voi".

10Ora Efron stava seduto in mezzo agli Hittiti. Efron l'Hittita rispose ad Abramo, mentre lo ascoltavano gli Hittiti,

quanti entravano per la porta della sua città, e disse: 11"Ascolta me, piuttosto, mio signore: ti cedo il campo con la

caverna che vi si trova, in presenza dei figli del mio popolo te la cedo: seppellisci il tuo morto". 12Allora Abramo si

prostrò a lui alla presenza della gente del paese. 13Parlò ad Efron, mentre lo ascoltava la gente del paese, e disse: "Se

solo mi volessi ascoltare: io ti do il prezzo del campo. Accettalo da me, così io seppellirò là il mio morto". 14Efron

rispose ad Abramo: 15"Ascolta me piuttosto, mio signore: un terreno del valore di quattrocento sicli d'argento che

cosa è mai tra me e te? Seppellisci dunque il tuo morto".

16Abramo accettò le richieste di Efron e Abramo pesò ad Efron il prezzo che questi aveva detto, mentre lo

ascoltavano gli Hittiti, cioè quattrocento sicli d'argento, nella moneta corrente sul mercato. 17Così il campo di Efron

che si trovava in Macpela, di fronte a Mamre, il campo e la caverna che vi si trovava e tutti gli alberi che erano

dentro il campo e intorno al suo limite, 18passarono in proprietà ad Abramo, alla presenza degli Hittiti, di quanti

entravano nella porta della città. 19Dopo, Abramo seppellì Sara, sua moglie, nella caverna del campo di Macpela di

fronte a Mamre, cioè Ebron, nel paese di Canaan. 20Il campo e la caverna che vi si trovava passarono dagli Hittiti ad

Abramo in proprietà sepolcrale.
24

1Abramo era ormai vecchio, avanti negli anni, e il Signore lo aveva benedetto in ogni cosa. 2Allora Abramo disse al

suo servo, il più anziano della sua casa, che aveva potere su tutti i suoi beni: "Metti la mano sotto la mia coscia 3e ti

farò giurare per il Signore, Dio del cielo e Dio della terra, che non prenderai per mio figlio una moglie tra le figlie

dei Cananei, in mezzo ai quali abito, 4ma che andrai al mio paese, nella mia patria, a scegliere una moglie per mio

figlio Isacco". 5Gli disse il servo: "Se la donna non mi vuol seguire in questo paese, dovrò forse ricondurre tuo figlio

al paese da cui tu sei uscito?". 6Gli rispose Abramo: "Guardati dal ricondurre là mio figlio! 7Il Signore, Dio del cielo

e Dio della terra, che mi ha tolto dalla casa di mio padre e dal mio paese natio, che mi ha parlato e mi ha giurato:

Alla tua discendenza darò questo paese, egli stesso manderà il suo angelo davanti a te, perché tu possa prendere di là

una moglie per il mio figlio. 8Se la donna non vorrà seguirti, allora sarai libero dal giuramento a me fatto; ma non

devi ricondurre là il mio figlio".

9Allora il servo mise la mano sotto la coscia di Abramo, suo padrone, e gli prestò giuramento riguardo a questa cosa.

10Il servo prese dieci cammelli del suo padrone e, portando ogni sorta di cose preziose del suo padrone, si mise in

viaggio e andò nel Paese dei due fiumi, alla città di Nacor. 11Fece inginocchiare i cammelli fuori della città, presso il

pozzo d'acqua, nell'ora della sera, quando le donne escono ad attingere. 12E disse: "Signore, Dio del mio padrone

Abramo, concedimi un felice incontro quest'oggi e usa benevolenza verso il mio padrone Abramo! 13Ecco, io sto

presso la fonte dell'acqua, mentre le fanciulle della città escono per attingere acqua. 14Ebbene, la ragazza alla quale

dirò: Abbassa l'anfora e lasciami bere, e che risponderà: Bevi, anche ai tuoi cammelli darò da bere, sia quella che tu

hai destinata al tuo servo Isacco; da questo riconoscerò che tu hai usato benevolenza al mio padrone". 15Non aveva

ancora finito di parlare, quand'ecco Rebecca, che era nata a Betuèl figlio di Milca, moglie di Nacor, fratello di

Abramo, usciva con l'anfora sulla spalla. 16La giovinetta era molto bella d'aspetto, era vergine, nessun uomo le si era

unito. Essa scese alla sorgente, riempì l'anfora e risalì. 17Il servo allora le corse incontro e disse: "Fammi bere un po'

d'acqua dalla tua anfora". 18Rispose: "Bevi, mio signore". In fretta calò l'anfora sul braccio e lo fece bere. 19Come

ebbe finito di dargli da bere, disse: "Anche per i tuoi cammelli ne attingerò, finché finiranno di bere". 20In fretta

vuotò l'anfora nell'abbeveratoio, corse di nuovo ad attingere al pozzo e attinse per tutti i cammelli di lui. 21Intanto

quell'uomo la contemplava in silenzio, in attesa di sapere se il Signore avesse o no concesso buon esito al suo

viaggio. 22Quando i cammelli ebbero finito di bere, quell'uomo prese un pendente d'oro del peso di mezzo siclo e

glielo pose alle narici e le pose sulle braccia due braccialetti del peso di dieci sicli d'oro. 23E disse: "Di chi sei figlia?

Dimmelo. C'è posto per noi in casa di tuo padre, per passarvi la notte?". 24Gli rispose: "Io sono figlia di Betuèl, il

figlio che Milca partorì a Nacor". 25E soggiunse: "C'è paglia e foraggio in quantità da noi e anche posto per passare

la notte".

26Quell'uomo si inginocchiò e si prostrò al Signore 27e disse: "Sia benedetto il Signore, Dio del mio padrone

Abramo, che non ha cessato di usare benevolenza e fedeltà verso il mio padrone. Quanto a me, il Signore mi ha

guidato sulla via fino alla casa dei fratelli del mio padrone". 28La giovinetta corse ad annunziare alla casa di sua

madre tutte queste cose. 29Ora Rebecca aveva un fratello chiamato Làbano e Làbano corse fuori da quell'uomo al

pozzo. 30Egli infatti, visti il pendente e i braccialetti alle braccia della sorella e udite queste parole di Rebecca, sua

sorella: "Così mi ha parlato quell'uomo", venne da costui che ancora stava presso i cammelli vicino al pozzo. 31Gli

disse: "Vieni, benedetto dal Signore! Perché te ne stai fuori, mentre io ho preparato la casa e un posto per i

cammelli?". 32Allora l'uomo entrò in casa e quegli tolse il basto ai cammelli, fornì paglia e foraggio ai cammelli e

acqua per lavare i piedi a lui e ai suoi uomini . 33Quindi gli fu posto davanti da mangiare, ma egli disse; "Non

mangerò, finché non avrò detto quello che devo dire". Gli risposero: "Di' pure". 34E disse: "Io sono un servo di

Abramo. 35Il Signore ha benedetto molto il mio padrone, che è diventato potente: gli ha concesso greggi e armenti,

argento e oro, schiavi e schiave, cammelli e asini. 36Sara, la moglie del mio padrone, gli ha partorito un figlio,

quando ormai era vecchio, al quale egli ha dato tutti i suoi beni. 37E il mio padrone mi ha fatto giurare: Non devi

prendere per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, in mezzo ai quali abito, 38ma andrai alla casa di mio

padre, alla mia famiglia, a prendere una moglie per mio figlio. 39Io dissi al mio padrone: Forse la donna non mi

seguirà. 40Mi rispose: Il Signore, alla cui presenza io cammino, manderà con te il suo angelo e darà felice esito al tuo

viaggio, così che tu possa prendere una moglie per il mio figlio dalla mia famiglia e dalla casa di mio padre. 41Solo

quando sarai andato alla mia famiglia, sarai esente dalla mia maledizione; se non volessero cedertela, sarai esente

dalla mia maledizione. 42Così oggi sono arrivato alla fonte e ho detto: Signore, Dio del mio padrone Abramo, se stai

per dar buon esito al viaggio che sto compiendo, 43ecco, io sto presso la fonte d'acqua; ebbene, la giovane che uscirà

ad attingere, alla quale io dirò: Fammi bere un po' d'acqua dalla tua anfora, 44e mi risponderà: Bevi tu; anche per i

tuoi cammelli attingerò, quella sarà la moglie che il Signore ha destinata al figlio del mio padrone. 45Io non avevo

ancora finito di pensare, quand'ecco Rebecca uscire con l'anfora sulla spalla; scese alla fonte, attinse; io allora le

dissi: Fammi bere. 46Subito essa calò l'anfora e disse: Bevi; anche ai tuoi cammelli darò da bere. Così io bevvi ed

essa diede da bere anche ai cammelli. 47E io la interrogai: Di chi sei figlia? Rispose: Sono figlia di Betuèl, il figlio

che Milca ha partorito a Nacor. Allora le posi il pendente alle narici e i braccialetti alle braccia. 48Poi mi inginocchiai

e mi prostrai al Signore e benedissi il Signore, Dio del mio padrone Abramo, il quale mi aveva guidato per la via

giusta a prendere per suo figlio la figlia del fratello del mio padrone. 49Ora, se intendete usare benevolenza e lealtà

verso il mio padrone, fatemelo sapere; se no, fatemelo sapere ugualmente, perché io mi rivolga altrove".

50Allora Làbano e Betuèl risposero: "Dal Signore la cosa procede, non possiamo dirti nulla. 51Ecco Rebecca davanti

a te: prendila e va' e sia la moglie del figlio del tuo padrone, come ha parlato il Signore".

52Quando il servo di Abramo udì le loro parole, si prostrò a terra davanti al Signore. 53Poi il servo tirò fuori oggetti

d'argento e oggetti d'oro e vesti e li diede a Rebecca; doni preziosi diede anche al fratello e alla madre di lei. 54Poi

mangiarono e bevvero lui e i suoi uomini e passarono la notte. Quando si alzarono alla mattina, egli disse:

"Lasciatemi andare dal mio padrone". 55Ma il fratello e la madre di lei dissero: "Rimanga la giovinetta con noi

qualche tempo, una decina di giorni; dopo, te ne andrai". 56Rispose loro: "Non trattenetemi, mentre il Signore ha

concesso buon esito al mio viaggio. Lasciatemi partire per andare dal mio padrone!". 57Dissero allora: "Chiamiamo

la giovinetta e domandiamo a lei stessa". 58Chiamarono dunque Rebecca e le dissero: "Vuoi partire con

quest'uomo?". Essa rispose: "Andrò". 59Allora essi lasciarono partire Rebecca con la nutrice, insieme con il servo di

Abramo e i suoi uomini. 60Benedissero Rebecca e le dissero:

"Tu, sorella nostra,
diventa migliaia di miriadi
e la tua stirpe conquisti
la porta dei suoi nemici!".

61Così Rebecca e le sue ancelle si alzarono, montarono sui cammelli e seguirono quell'uomo. Il servo prese con sé

Rebecca e partì. 62Intanto Isacco rientrava dal pozzo di Lacai-Roi; abitava infatti nel territorio del Negheb. 63Isacco

uscì sul fare della sera per svagarsi in campagna e, alzando gli occhi, vide venire i cammelli. 64Alzò gli occhi anche

Rebecca, vide Isacco e scese subito dal cammello. 65E disse al servo: "Chi è quell'uomo che viene attraverso la

campagna incontro a noi?". Il servo rispose: "È il mio padrone". Allora essa prese il velo e si coprì. 66Il servo

raccontò ad Isacco tutte le cose che aveva fatte. 67Isacco introdusse Rebecca nella tenda che era stata di sua madre

Sara; si prese in moglie Rebecca e l'amò. Isacco trovò conforto dopo la morte della madre.

25

1Abramo prese un'altra moglie: essa aveva nome Chetura. 2Essa gli partorì Zimran, Ioksan, Medan, Madian, Isbak e

Suach. 3Ioksan generò Saba e Dedan e i figli di Dedan furono gli Asurim, i Letusim e i Leummim. 4I figli di Madian

furono Efa, Efer, Enoch, Abida ed Eldaa. Tutti questi sono i figli di Chetura.

5Abramo diede tutti i suoi beni a Isacco. 6Quanto invece ai figli delle concubine, che Abramo aveva avute, diede loro

doni e, mentre era ancora in vita, li licenziò, mandandoli lontano da Isacco suo figlio, verso il levante, nella regione

orientale.

7La durata della vita di Abramo fu di centosettantacinque anni. 8Poi Abramo spirò e morì in felice canizie, vecchio e

sazio di giorni, e si riunì ai suoi antenati. 9Lo seppellirono i suoi figli, Isacco e Ismaele, nella caverna di Macpela,

nel campo di Efron, figlio di Zocar, l'Hittita, di fronte a Mamre. 10È appunto il campo che Abramo aveva comperato

dagli Hittiti: ivi furono sepolti Abramo e sua moglie Sara. 11Dopo la morte di Abramo, Dio benedisse il figlio di lui

Isacco e Isacco abitò presso il pozzo di Lacai-Roi.

12Questa è la discendenza di Ismaele, figlio di Abramo, che gli aveva partorito Agar l'Egiziana, schiava di Sara.

13Questi sono i nomi dei figli d'Ismaele, con il loro elenco in ordine di generazione: il primogenito di Ismaele è

Nebaiòt, poi Kedar, Adbeèl, Mibsam, 14Misma, Duma, Massa, 15Adad, Tema, Ietur, Nafis e Kedma. 16Questi sono

gli Ismaeliti e questi sono i loro nomi secondo i loro recinti e accampamenti. Sono i dodici principi delle rispettive

tribù. 17La durata della vita di Ismaele fu di centotrentasette anni; poi morì e si riunì ai suoi antenati. 18Egli abitò da

Avìla fino a Sur, che è lungo il confine dell'Egitto in direzione di Assur; egli si era stabilito di fronte a tutti i suoi

fratelli.

19Questa è la discendenza di Isacco, figlio di Abramo. Abramo aveva generato Isacco. 20Isacco aveva quarant'anni

quando si prese in moglie Rebecca, figlia di Betuèl l'Arameo, da Paddan-Aram, e sorella di Làbano l'Arameo.

21Isacco supplicò il Signore per sua moglie, perché essa era sterile e il Signore lo esaudì, così che sua moglie

Rebecca divenne incinta. 22Ora i figli si urtavano nel suo seno ed essa esclamò: "Se è così, perché questo?". Andò a

consultare il Signore. 23Il Signore le rispose:
"Due nazioni sono nel tuo seno
e due popoli dal tuo grembo si disperderanno;
un popolo sarà più forte dell'altro
e il maggiore servirà il più piccolo".

24Quando poi si compì per lei il tempo di partorire, ecco due gemelli erano nel suo grembo. 25Uscì il primo, rossiccio

e tutto come un mantello di pelo, e fu chiamato Esaù. 26Subito dopo, uscì il fratello e teneva in mano il calcagno di

Esaù; fu chiamato Giacobbe. Isacco aveva sessant'anni quando essi nacquero.

27I fanciulli crebbero ed Esaù divenne abile nella caccia, un uomo della steppa, mentre Giacobbe era un uomo

tranquillo, che dimorava sotto le tende. 28Isacco prediligeva Esaù, perché la cacciagione era di suo gusto, mentre

Rebecca prediligeva Giacobbe.

29Una volta Giacobbe aveva cotto una minestra di lenticchie; Esaù arrivò dalla campagna ed era sfinito. 30Disse a

Giacobbe: "Lasciami mangiare un po' di questa minestra rossa, perché io sono sfinito" - Per questo fu chiamato

Edom -. 31Giacobbe disse: "Vendimi subito la tua primogenitura". 32Rispose Esaù: "Ecco sto morendo: a che mi

serve allora la primogenitura?". 33Giacobbe allora disse: "Giuramelo subito". Quegli lo giurò e vendette la

primogenitura a Giacobbe. 34Giacobbe diede ad Esaù il pane e la minestra di lenticchie; questi mangiò e bevve, poi

si alzò e se ne andò. A tal punto Esaù aveva disprezzato la primogenitura.

26

1Venne una carestia nel paese oltre la prima che era avvenuta ai tempi di Abramo, e Isacco andò a Gerar presso

Abimèlech, re dei Filistei. 2Gli apparve il Signore e gli disse: "Non scendere in Egitto, abita nel paese che io ti

indicherò. 3Rimani in questo paese e io sarò con te e ti benedirò, perché a te e alla tua discendeza io concederò tutti

questi territori, e manterrò il giuramento che ho fatto ad Abramo tuo padre. 4Renderò la tua discendenza numerosa

come le stelle del cielo e concederò alla tua discendenza tutti questi territori: tutte le nazioni della terra saranno

benedette per la tua discendenza; 5per il fatto che Abramo ha obbedito alla mia voce e ha osservato ciò che io gli

avevo prescritto: i miei comandamenti, le mie istituzioni e le mie leggi".

6Così Isacco dimorò in Gerar. 7Gli uomini del luogo lo interrogarono intorno alla moglie ed egli disse: "È mia

sorella"; infatti aveva timore di dire: "È mia moglie", pensando che gli uomini del luogo lo uccidessero per causa di

Rebecca, che era di bell'aspetto.

8Era là da molto tempo, quando Abimèlech, re dei Filistei, si affacciò alla finestra e vide Isacco scherzare con la

propria moglie Rebecca. 9Abimèlech chiamò Isacco e disse: "Sicuramente essa è tua moglie. E perché tu hai detto: È

mia sorella?". Gli rispose Isacco: "Perché mi son detto: io non muoia per causa di lei!". 10Riprese Abimèlech: "Che

ci hai fatto? Poco ci mancava che qualcuno del popolo si unisse a tua moglie e tu attirassi su di noi una colpa".

11Abimèlech diede quest'ordine a tutto il popolo: "Chi tocca questo uomo o la sua moglie sarà messo a morte!".

12Poi Isacco fece una semina in quel paese e raccolse quell'anno il centuplo. Il Signore infatti lo aveva benedetto. 13E

l'uomo divenne ricco e crebbe tanto in ricchezze fino a divenire ricchissimo: 14possedeva greggi di piccolo e di

grosso bestiame e numerosi schiavi e i Filistei cominciarono ad invidiarlo.

15Tutti i pozzi che avevano scavati i servi di suo padre ai tempi del padre Abramo, i Filistei li avevano turati

riempiendoli di terra. 16Abimèlech disse ad Isacco: "Vàttene via da noi, perché tu sei molto più potente di noi".

17Isacco andò via di là, si accampò sul torrente di Gerar e vi si stabilì. 18Isacco tornò a scavare i pozzi d'acqua, che

avevano scavati i servi di suo padre, Abramo, e che i Filistei avevano turati dopo la morte di Abramo, e li chiamò

come li aveva chiamati suo padre. 19I servi di Isacco scavarono poi nella valle e vi trovarono un pozzo di acqua viva.

20Ma i pastori di Gerar litigarono con i pastori di Isacco, dicendo: "L'acqua è nostra!".

Allora egli chiamò Esech il pozzo, perché quelli avevano litigato con lui. 21Scavarono un altro pozzo, ma quelli

litigarono anche per questo ed egli lo chiamò Sitna. 22Allora si mosse di là e scavò un altro pozzo, per il quale non

litigarono; allora egli lo chiamò Recobòt e disse: "Ora il Signore ci ha dato spazio libero perché noi prosperiamo nel

paese". 23Di là andò a Bersabea. 24E in quella notte gli apparve il Signore e disse:

"Io sono il Dio di Abramo, tuo padre;
non temere perché io sono con te.
Ti benedirò e moltiplicherò la tua discendenza
per amore di Abramo, mio servo".

25Allora egli costruì in quel luogo un altare e invocò il nome del Signore; lì piantò la tenda. E i servi di Isacco

scavarono un pozzo.

26Intanto Abimèlech da Gerar era andato da lui, insieme con Acuzzat, suo amico, e Picol, capo del suo esercito.

27Isacco disse loro: "Perché siete venuti da me, mentre voi mi odiate e mi avete scacciato da voi?". 28Gli risposero:

"Abbiamo visto che il Signore è con te e abbiamo detto: vi sia un giuramento tra di noi, tra noi e te, e concludiamo

un'alleanza con te: 29tu non ci farai alcun male, come noi non ti abbiamo toccato e non ti abbiamo fatto se non il

bene e ti abbiamo lasciato andare in pace. Tu sei ora un uomo benedetto dal Signore". 30Allora imbandì loro un

convito e mangiarono e bevvero. 31Alzatisi di buon mattino, si prestarono giuramento l'un l'altro, poi Isacco li

congedò e partirono da lui in pace. 32Proprio in quel giorno arrivarono i servi di Isacco e lo informarono a proposito

del pozzo che avevano scavato e gli dissero: "Abbiamo trovato l'acqua". 33Allora egli lo chiamò Sibea: per questo la

città si chiama Bersabea fino ad oggi.

34Quando Esaù ebbe quarant'anni, prese in moglie Giudit, figlia di Beeri l'Hittita, e Basemat, figlia di Elon l'Hittita.

35Esse furono causa d'intima amarezza per Isacco e per Rebecca.

27

1Isacco era vecchio e gli occhi gli si erano così indeboliti che non ci vedeva più. Chiamò il figlio maggiore, Esaù, e

gli disse: "Figlio mio". Gli rispose: "Eccomi". 2Riprese: "Vedi, io sono vecchio e ignoro il giorno della mia morte.

3Ebbene, prendi le tue armi, la tua farètra e il tuo arco, esci in campagna e prendi per me della selvaggina. 4Poi

preparami un piatto di mio gusto e portami da mangiare, perché io ti benedica prima di morire". 5Ora Rebecca

ascoltava, mentre Isacco parlava al figlio Esaù. Andò dunque Esaù in campagna a caccia di selvaggina da portare a

casa. 6Rebecca disse al figlio Giacobbe: "Ecco, ho sentito tuo padre dire a tuo fratello Esaù: 7Portami la selvaggina e

preparami un piatto, così mangerò e poi ti benedirò davanti al Signore prima della morte. 8Ora, figlio mio, obbedisci

al mio ordine: 9Va' subito al gregge e prendimi di là due bei capretti; io ne farò un piatto per tuo padre, secondo il

suo gusto. 10Così tu lo porterai a tuo padre che ne mangerà, perché ti benedica prima della sua morte". 11Rispose

Giacobbe a Rebecca sua madre: "Sai che mio fratello Esaù è peloso, mentre io ho la pelle liscia. 12Forse mio padre

mi palperà e si accorgerà che mi prendo gioco di lui e attirerò sopra di me una maledizione invece di una

benedizione". 13Ma sua madre gli disse: "Ricada su di me la tua maledizione, figlio mio! Tu obbedisci soltanto e

vammi a prendere i capretti". 14Allora egli andò a prenderli e li portò alla madre, così la madre ne fece un piatto

secondo il gusto di suo padre. 15Rebecca prese i vestiti migliori del suo figlio maggiore, Esaù, che erano in casa

presso di lei, e li fece indossare al figlio minore, Giacobbe; 16con le pelli dei capretti rivestì le sue braccia e la parte

liscia del collo. 17Poi mise in mano al suo figlio Giacobbe il piatto e il pane che aveva preparato.

18Così egli venne dal padre e disse: "Padre mio". Rispose: "Eccomi; chi sei tu, figlio mio?". 19Giacobbe rispose al

padre: "Io sono Esaù, il tuo primogenito. Ho fatto come tu mi hai ordinato. Alzati dunque, siediti e mangia la mia

selvaggina, perché tu mi benedica". 20Isacco disse al figlio: "Come hai fatto presto a trovarla, figlio mio!". Rispose:

"Il Signore me l'ha fatta capitare davanti". 21Ma Isacco gli disse: "Avvicinati e lascia che ti palpi, figlio mio, per

sapere se tu sei proprio il mio figlio Esaù o no". 22Giacobbe si avvicinò ad Isacco suo padre, il quale lo tastò e disse:

"La voce è la voce di Giacobbe, ma le braccia sono le braccia di Esaù". 23Così non lo riconobbe, perché le sue

braccia erano pelose come le braccia di suo fratello Esaù, e perciò lo benedisse. 24Gli disse ancora: "Tu sei proprio il

mio figlio Esaù?". Rispose: "Lo sono". 25Allora disse: "Porgimi da mangiare della selvaggina del mio figlio, perché

io ti benedica". Gliene servì ed egli mangiò, gli portò il vino ed egli bevve. 26Poi suo padre Isacco gli disse:

"Avvicinati e baciami, figlio mio!". 27Gli si avvicinò e lo baciò. Isacco aspirò l'odore degli abiti di lui e lo benedisse:

"Ecco l'odore del mio figlio
come l'odore di un campo
che il Signore ha benedetto.
28 Dio ti conceda rugiada del cielo
e terre grasse
e abbondanza di frumento e di mosto.
29 Ti servano i popoli
e si prostrino davanti a te le genti.
Sii il signore dei tuoi fratelli
e si prostrino davanti a te i figli di tua madre.
Chi ti maledice sia maledetto
e chi ti benedice sia benedetto!".

30Isacco aveva appena finito di benedire Giacobbe e Giacobbe si era allontanato dal padre Isacco, quando arrivò

dalla caccia Esaù suo fratello. 31Anch'egli aveva preparato un piatto, poi lo aveva portato al padre e gli aveva detto:

"Si alzi mio padre e mangi la selvaggina di suo figlio, perché tu mi benedica". 32Gli disse suo padre Isacco: "Chi sei

tu?". Rispose: "Io sono il tuo figlio primogenito Esaù". 33Allora Isacco fu colto da un fortissimo tremito e disse: "Chi

era dunque colui che ha preso la selvaggina e me l'ha portata? Io ho mangiato di tutto prima che tu venissi, poi l'ho

benedetto e benedetto resterà". 34Quando Esaù sentì le parole di suo padre, scoppiò in alte, amarissime grida. Egli

disse a suo padre: "Benedici anche me, padre mio!". 35Rispose: "È venuto tuo fratello con inganno e ha carpito la tua

benedizione". 36Riprese: "Forse perché si chiama Giacobbe mi ha soppiantato già due volte? Già ha carpito la mia

primogenitura ed ecco ora ha carpito la mia benedizione!". Poi soggiunse: "Non hai forse riservato qualche

benedizione per me?". 37Isacco rispose e disse a Esaù: "Ecco, io l'ho costituito tuo signore e gli ho dato come servi

tutti i suoi fratelli; l'ho provveduto di frumento e di mosto; per te che cosa mai potrò fare, figlio mio?". 38Esaù disse

al padre: "Hai una sola benedizione padre mio? Benedici anche me, padre mio!". Ma Isacco taceva ed Esaù alzò la

voce e pianse. 39Allora suo padre Isacco prese la parola e gli disse:

"Ecco, lungi dalle terre grasse
sarà la tua sede
e lungi dalla rugiada del cielo dall'alto.
40 Vivrai della tua spada
e servirai tuo fratello;
ma poi, quando ti riscuoterai,
spezzerai il suo giogo dal tuo collo".

41Esaù perseguitò Giacobbe per la benedizione che suo padre gli aveva dato. Pensò Esaù: "Si avvicinano i giorni del

lutto per mio padre; allora ucciderò mio fratello Giacobbe". 42Ma furono riferite a Rebecca le parole di Esaù, suo

figlio maggiore, ed essa mandò a chiamare il figlio minore Giacobbe e gli disse: "Esaù tuo fratello vuol vendicarsi di

te uccidendoti. 43Ebbene, figlio mio, obbedisci alla mia voce: su, fuggi a Carran da mio fratello Làbano. 44Rimarrai

con lui qualche tempo, finché l'ira di tuo fratello si sarà placata; 45finché si sarà placata contro di te la collera di tuo

fratello e si sarà dimenticato di quello che gli hai fatto. Allora io manderò a prenderti di là. Perché dovrei venir

privata di voi due in un sol giorno?".

46Poi Rebecca disse a Isacco: "Ho disgusto della mia vita a causa di queste donne hittite: se Giacobbe prende moglie

tra le hittite come queste, tra le figlie del paese, a che mi giova la vita?".

28

1Allora Isacco chiamò Giacobbe, lo benedisse e gli diede questo comando: "Tu non devi prender moglie tra le figlie

di Canaan. 2Su, va' in Paddan-Aram, nella casa di Betuèl, padre di tua madre, e prenditi di là la moglie tra le figlie di

Làbano, fratello di tua madre. 3Ti benedica Dio onnipotente, ti renda fecondo e ti moltiplichi, sì che tu divenga una

assemblea di popoli. 4Conceda la benedizione di Abramo a te e alla tua discendenza con te, perché tu possieda il

paese dove sei stato forestiero, che Dio ha dato ad Abramo". 5Così Isacco fece partire Giacobbe, che andò in

Paddan-Aram presso Làbano, figlio di Betuèl, l'Arameo, fratello di Rebecca, madre di Giacobbe e di Esaù.

6Esaù vide che Isacco aveva benedetto Giacobbe e l'aveva mandato in Paddan-Aram per prendersi una moglie di là e

che, mentre lo benediceva, gli aveva dato questo comando: "Non devi prender moglie tra le Cananee". 7Giacobbe

aveva obbedito al padre e alla madre ed era partito per Paddan-Aram. 8Esaù comprese che le figlie di Canaan non

erano gradite a suo padre Isacco. 9Allora si recò da Ismaele e, oltre le mogli che aveva, si prese in moglie Macalat,

figlia di Ismaele, figlio di Abramo, sorella di Nebaiòt.

10Giacobbe partì da Bersabea e si diresse verso Carran. 11Capitò così in un luogo, dove passò la notte, perché il sole

era tramontato; prese una pietra, se la pose come guanciale e si coricò in quel luogo. 12Fece un sogno: una scala

poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di

essa. 13Ecco il Signore gli stava davanti e disse: "Io sono il Signore, il Dio di Abramo tuo padre e il Dio di Isacco. La

terra sulla quale tu sei coricato la darò a te e alla tua discendenza. 14La tua discendenza sarà come la polvere della

terra e ti estenderai a occidente e ad oriente, a settentrione e a mezzogiorno. E saranno benedette per te e per la tua

discendenza tutte le nazioni della terra. 15Ecco io sono con te e ti proteggerò dovunque tu andrai; poi ti farò ritornare

in questo paese, perché non ti abbandonerò senza aver fatto tutto quello che t'ho detto". 16Allora Giacobbe si svegliò

dal sonno e disse: "Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo". 17Ebbe timore e disse: "Quanto è terribile

questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo". 18Alla mattina presto Giacobbe si alzò,

prese la pietra che si era posta come guanciale, la eresse come una stele e versò olio sulla sua sommità. 19E chiamò

quel luogo Betel, mentre prima di allora la città si chiamava Luz. 20Giacobbe fece questo voto: "Se Dio sarà con me

e mi proteggerà in questo viaggio che sto facendo e mi darà pane da mangiare e vesti per coprirmi, 21se ritornerò

sano e salvo alla casa di mio padre, il Signore sarà il mio Dio. 22Questa pietra, che io ho eretta come stele, sarà una

casa di Dio; di quanto mi darai io ti offrirò la decima".

29

1Poi Giacobbe si mise in cammino e andò nel paese degli orientali. 2Vide nella campagna un pozzo e tre greggi di

piccolo bestiame, accovacciati vicino, perché a quel pozzo si abbeveravano i greggi, ma la pietra sulla bocca del

pozzo era grande. 3Quando tutti i greggi si erano radunati là, i pastori rotolavano la pietra dalla bocca del pozzo e

abbeveravano il bestiame; poi rimettevano la pietra al posto sulla bocca del pozzo. 4Giacobbe disse loro: "Fratelli

miei, di dove siete?". Risposero: "Siamo di Carran". 5Disse loro: "Conoscete Làbano, figlio di Nacor?". Risposero:

"Lo conosciamo". 6Disse loro: "Sta bene?". Risposero: "Sì; ecco la figlia Rachele che viene con il gregge". 7Riprese:

"Eccoci ancora in pieno giorno: non è tempo di radunare il bestiame. Date da bere al bestiame e andate a

pascolare!". 8Risposero: "Non possiamo, finché non siano radunati tutti i greggi e si rotoli la pietra dalla bocca del

pozzo; allora faremo bere il gregge".

9Egli stava ancora parlando con loro, quando arrivò Rachele con il bestiame del padre, perché era una pastorella.

10Quando Giacobbe vide Rachele, figlia di Làbano, fratello di sua madre, insieme con il bestiame di Làbano, fratello

di sua madre, Giacobbe, fattosi avanti, rotolò la pietra dalla bocca del pozzo e fece bere le pecore di Làbano, fratello

di sua madre. 11Poi Giacobbe baciò Rachele e pianse ad alta voce. 12Giacobbe rivelò a Rachele che egli era parente

del padre di lei, perché figlio di Rebecca. Allora essa corse a riferirlo al padre. 13Quando Làbano seppe che era

Giacobbe, il figlio di sua sorella, gli corse incontro, lo abbracciò, lo baciò e lo condusse nella sua casa. Ed egli

raccontò a Làbano tutte le sue vicende. 14Allora Làbano gli disse: "Davvero tu sei mio osso e mia carne!". Così

dimorò presso di lui per un mese.

15Poi Làbano disse a Giacobbe: "Poiché sei mio parente, mi dovrai forse servire gratuitamente? Indicami quale deve

essere il tuo salario". 16Ora Làbano aveva due figlie; la maggiore si chiamava Lia e la più piccola si chiamava

Rachele. 17Lia aveva gli occhi smorti, mentre Rachele era bella di forme e avvenente di aspetto, 18perciò Giacobbe

amava Rachele. Disse dunque: "Io ti servirò sette anni per Rachele, tua figlia minore". 19Rispose Làbano: "Preferisco

darla a te piuttosto che a un estraneo. Rimani con me". 20Così Giacobbe servì sette anni per Rachele: gli sembrarono

pochi giorni tanto era il suo amore per lei. 21Poi Giacobbe disse a Làbano: "Dammi la mia sposa, perché il mio

tempo è compiuto e voglio unirmi a lei". 22Allora Làbano radunò tutti gli uomini del luogo e diede un banchetto.

23Ma quando fu sera, egli prese la figlia Lia e la condusse da lui ed egli si unì a lei. 24Làbano diede la propria schiava

Zilpa alla figlia Lia, come schiava. 25Quando fu mattina... ecco era Lia! Allora Giacobbe disse a Làbano: "Che mi

hai fatto? Non è forse per Rachele che sono stato al tuo servizio? Perché mi hai ingannato?". 26Rispose Làbano:

"Non si usa far così nel nostro paese, dare, cioè, la più piccola prima della maggiore. 27Finisci questa settimana

nuziale, poi ti darò anche quest'altra per il servizio che tu presterai presso di me per altri sette anni". 28Giacobbe fece

così: terminò la settimana nuziale e allora Làbano gli diede in moglie la figlia Rachele. 29Làbano diede alla figlia

Rachele la propria schiava Bila, come schiava. 30Egli si unì anche a Rachele e amò Rachele più di Lia. Fu ancora al

servizio di lui per altri sette anni.

31Ora il Signore, vedendo che Lia veniva trascurata, la rese feconda, mentre Rachele rimaneva sterile. 32Così Lia

concepì e partorì un figlio e lo chiamò Ruben, perché disse: "Il Signore ha visto la mia umiliazione; certo, ora mio

marito mi amerà". 33Poi concepì ancora un figlio e disse: "Il Signore ha udito che io ero trascurata e mi ha dato

anche questo". E lo chiamò Simeone. 34Poi concepì ancora e partorì un figlio e disse: "Questa volta mio marito mi si

affezionerà, perché gli ho partorito tre figli". Per questo lo chiamò Levi. 35Concepì ancora e partorì un figlio e disse:

"Questa volta loderò il Signore". Per questo lo chiamò Giuda. Poi cessò di avere figli.

30

1Rachele, vedendo che non le era concesso di procreare figli a Giacobbe, divenne gelosa della sorella e disse a

Giacobbe: "Dammi dei figli, se no io muoio!". 2Giacobbe s'irritò contro Rachele e disse: "Tengo forse io il posto di

Dio, il quale ti ha negato il frutto del grembo?". 3Allora essa rispose: "Ecco la mia serva Bila: unisciti a lei, così che

partorisca sulle mie ginocchia e abbia anch'io una mia prole per mezzo di lei". 4Così essa gli diede in moglie la

propria schiava Bila e Giacobbe si unì a lei. 5Bila concepì e partorì a Giacobbe un figlio. 6Rachele disse: "Dio mi ha

fatto giustizia e ha anche ascoltato la mia voce, dandomi un figlio". Per questo essa lo chiamò Dan. 7Poi Bila, la

schiava di Rachele, concepì ancora e partorì a Giacobbe un secondo figlio. 8Rachele disse: "Ho sostenuto contro mia

sorella lotte difficili e ho vinto!". Perciò lo chiamò Nèftali.

9Allora Lia, vedendo che aveva cessato di aver figli, prese la propria schiava Zilpa e la diede in moglie e Giacobbe.

10Zilpa, la schiava di Lia, partorì a Giacobbe un figlio. 11Lia disse: "Per fortuna!" e lo chiamò Gad. 12Poi Zilpa, la

schiava di Lia, partorì un secondo figlio a Giacobbe. 13Lia disse: "Per mia felicità! Perché le donne mi diranno

felice". Perciò lo chiamò Aser.

14Al tempo della mietitura del grano, Ruben uscì e trovò mandragore, che portò alla madre Lia. Rachele disse a Lia:

"Dammi un po' delle mandragore di tuo figlio". 15Ma Lia rispose: "È forse poco che tu mi abbia portato via il marito

perché voglia portar via anche le mandragore di mio figlio?". Riprese Rachele: "Ebbene, si corichi pure con te

questa notte, in cambio delle mandragore di tuo figlio". 16Alla sera, quando Giacobbe arrivò dalla campagna, Lia gli

uscì incontro e gli disse: "Da me devi venire, perché io ho pagato il diritto di averti con le mandragore di mio figlio".

Così egli si coricò con lei quella notte. 17Il Signore esaudì Lia, la quale concepì e partorì a Giacobbe un quinto figlio.

18Lia disse: "Dio mi ha dato il mio salario, per avere io dato la mia schiava a mio marito". Perciò lo chiamò Ìssacar.

19Poi Lia concepì e partorì ancora un sesto figlio a Giacobbe. 20Lia disse: "Dio mi ha fatto un bel regalo: questa volta

mio marito mi preferirà, perché gli ho partorito sei figli". Perciò lo chiamò Zàbulon. 21In seguito partorì una figlia e

la chiamò Dina.

22Poi Dio si ricordò anche di Rachele; Dio la esaudì e la rese feconda. 23Essa concepì e partorì un figlio e disse: "Dio

ha tolto il mio disonore". 24E lo chiamò Giuseppe dicendo: "Il Signore mi aggiunga un altro figlio!".

25Dopo che Rachele ebbe partorito Giuseppe, Giacobbe disse a Làbano: "Lasciami andare e tornare a casa mia, nel

mio paese. 26Dammi le mogli, per le quali ti ho servito, e i miei bambini perché possa partire: tu conosci il servizio

che ti ho prestato". 27Gli disse Làbano: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi... Per divinazione ho saputo che il Signore

mi ha benedetto per causa tua". 28E aggiunse: "Fissami il tuo salario e te lo darò". 29Gli rispose: "Tu stesso sai come

ti ho servito e quanti sono diventati i tuoi averi per opera mia. 30Perché il poco che avevi prima della mia venuta è

cresciuto oltre misura e il Signore ti ha benedetto sui miei passi. Ma ora, quando lavorerò anch'io per la mia casa?".

31Riprese Làbano: "Che ti devo dare?". Giacobbe rispose: "Non mi devi nulla; se tu farai per me quanto ti dico,

ritornerò a pascolare il tuo gregge e a custodirlo. 32Oggi passerò fra tutto il tuo bestiame; metti da parte ogni capo di

colore scuro tra le pecore e ogni capo chiazzato e punteggiato tra le capre: sarà il mio salario. 33In futuro la mia

stessa onestà risponderà per me; quando verrai a verificare il mio salario, ogni capo che non sarà punteggiato o

chiazzato tra le capre e di colore scuro tra le pecore, se si troverà presso di me, sarà come rubato". 34Làbano disse:

"Bene, sia come tu hai detto!". 35In quel giorno mise da parte i capri striati e chiazzati e tutte le capre punteggiate e

chiazzate, ogni capo che aveva del bianco e ogni capo di colore scuro tra le pecore. Li affidò ai suoi figli 36e stabilì

una distanza di tre giorni di cammino tra sé e Giacobbe, mentre Giacobbe pascolava l'altro bestiame di Làbano.

37Ma Giacobbe prese rami freschi di pioppo, di mandorlo e di platano, ne intagliò la corteccia a strisce bianche,

mettendo a nudo il bianco dei rami. 38Poi egli mise i rami così scortecciati nei truogoli agli abbeveratoi dell'acqua,

dove veniva a bere il bestiame, proprio in vista delle bestie, le quali si accoppiavano quando venivano a bere. 39Così

le bestie si accoppiarono di fronte ai rami e le capre figliarono capretti striati, punteggiati e chiazzati. 40Quanto alle

pecore, Giacobbe le separò e fece sì che le bestie avessero davanti a sé gli animali striati e tutti quelli di colore scuro

del gregge di Làbano. E i branchi che si era così costituiti per conto suo, non li mise insieme al gregge di Làbano.

41Ogni qualvolta si accoppiavano bestie robuste, Giacobbe metteva i rami nei truogoli in vista delle bestie, per farle

concepire davanti ai rami. 42Quando invece le bestie erano deboli, non li metteva. Così i capi di bestiame deboli

erano per Làbano e quelli robusti per Giacobbe. 43Egli si arricchì oltre misura e possedette greggi in grande quantità,

schiave e schiavi, cammelli e asini.
31

1Ma Giacobbe venne a sapere che i figli di Làbano dicevano: "Giacobbe si è preso quanto era di nostro padre e con

quanto era di nostro padre si è fatta tutta questa fortuna". 2Giacobbe osservò anche la faccia di Làbano e si accorse

che non era più verso di lui come prima. 3Il Signore disse a Giacobbe: "Torna al paese dei tuoi padri, nella tua patria

e io sarò con te". 4Allora Giacobbe mandò a chiamare Rachele e Lia, in campagna presso il suo gregge 5e disse loro:

"Io mi accorgo dal volto di vostro padre che egli verso di me non è più come prima; eppure il Dio di mio padre è

stato con me. 6Voi stesse sapete che io ho servito vostro padre con tutte le forze, 7mentre vostro padre si è beffato di

me e ha cambiato dieci volte il mio salario; ma Dio non gli ha permesso di farmi del male. 8Se egli diceva: Le bestie

punteggiate saranno il tuo salario, tutto il gregge figliava bestie punteggiate; se diceva: Le bestie striate saranno il

tuo salario, allora tutto il gregge figliava bestie striate. 9Così Dio ha sottratto il bestiame a vostro padre e l'ha dato a

me. 10Una volta, quando il piccolo bestiame va in calore, io in sogno alzai gli occhi e vidi che i capri in procinto di

montare le bestie erano striati, punteggiati e chiazzati. 11L'angelo di Dio mi disse in sogno: Giacobbe! Risposi:

Eccomi. 12Riprese: Alza gli occhi e guarda: tutti i capri che montano le bestie sono striati, punteggiati e chiazzati,

perché ho visto quanto Làbano ti fa. 13Io sono il Dio di Betel, dove tu hai unto una stele e dove mi hai fatto un voto.

Ora alzati, parti da questo paese e torna nella tua patria!". 14Rachele e Lia gli risposero: "Abbiamo forse ancora una

parte o una eredità nella casa di nostro padre? 15Non siamo forse tenute in conto di straniere da parte sua, dal

momento che ci ha vendute e si è anche mangiato il nostro danaro? 16Tutta la ricchezza che Dio ha sottratto a nostro

padre è nostra e dei nostri figli. Ora fa' pure quanto Dio ti ha detto".

17Allora Giacobbe si alzò, caricò i figli e le mogli sui cammelli 18e condusse via tutto il bestiame e tutti gli averi che

si era acquistati, il bestiame che si era acquistato in Paddan-Aram, per ritornare da Isacco, suo padre, nel paese di

Canaan. 19Làbano era andato a tosare il gregge e Rachele rubò gli idoli che appartenevano al padre. 20Giacobbe eluse

l'attenzione di Làbano l'Arameo, non avvertendolo che stava per fuggire; 21così potè andarsene con tutti i suoi averi.

Si alzò dunque, passò il fiume e si diresse verso le montagne di Gàlaad.

22Al terzo giorno fu riferito a Làbano che Giacobbe era fuggito. 23Allora egli prese con sé i suoi parenti, lo inseguì

per sette giorni di cammino e lo raggiunse sulle montagne di Gàlaad. 24Ma Dio venne da Làbano l'Arameo in un

sogno notturno e gli disse: "Bada di non dir niente a Giacobbe, proprio nulla!". 25Làbano andò dunque a raggiungere

Giacobbe; ora Giacobbe aveva piantato la tenda sulle montagne e Làbano si era accampato con i parenti sulle

montagne di Gàlaad. 26Disse allora Làbano a Giacobbe: "Che hai fatto? Hai eluso la mia attenzione e hai condotto

via le mie figlie come prigioniere di guerra! 27Perché sei fuggito di nascosto, mi hai ingannato e non mi hai

avvertito? Io ti avrei congedato con festa e con canti, a suon di timpani e di cetre! 28E non mi hai permesso di baciare

i miei figli e le mie figlie! Certo hai agito in modo insensato. 29Sarebbe in mio potere di farti del male, ma il Dio di

tuo padre mi ha parlato la notte scorsa: Bada di non dir niente a Giacobbe, né in bene né in male! 30Certo, sei partito

perché soffrivi di nostalgia per la casa di tuo padre; ma perché mi hai rubato i miei dèi?". 31Giacobbe rispose a

Làbano e disse: "Perché avevo paura e pensavo che mi avresti tolto con la forza le tue figlie. 32Ma quanto a colui

presso il quale tu troverai i tuoi dèi, non resterà in vita! Alla presenza dei nostri parenti riscontra quanto vi può

essere di tuo presso di me e prendilo". Giacobbe non sapeva che li aveva rubati Rachele. 33Allora Làbano entrò nella

tenda di Giacobbe e poi nella tenda di Lia e nella tenda delle due schiave, ma non trovò nulla. Poi uscì dalla tenda di

Lia ed entrò nella tenda di Rachele. 34Rachele aveva preso gli idoli e li aveva messi nella sella del cammello, poi vi

si era seduta sopra, così Làbano frugò in tutta la tenda, ma non li trovò. 35Essa parlò al padre: "Non si offenda il mio

signore se io non posso alzarmi davanti a te, perché ho quello che avviene di regola alle donne". Làbano cercò

dunque il tutta la tenda e non trovò gli idoli.

36Giacobbe allora si adirò e apostrofò Làbano, al quale disse: "Qual è il mio delitto, qual è il mio peccato, perché ti

sia messo a inseguirmi? 37Ora che hai frugato tra tutti i miei oggetti, che hai trovato di tutte le robe di casa tua?

Mettilo qui davanti ai miei e tuoi parenti e siano essi giudici tra noi due. 38Vent'anni ho passato con te: le tue pecore

e le tue capre non hanno abortito e i montoni del tuo gregge non ho mai mangiato. 39Nessuna bestia sbranata ti ho

portato: io ne compensavo il danno e tu reclamavi da me ciò che veniva rubato di giorno e ciò che veniva rubato di

notte. 40Di giorno mi divorava il caldo e di notte il gelo e il sonno fuggiva dai miei occhi. 41Vent'anni sono stato in

casa tua: ho servito quattordici anni per le tue due figlie e sei anni per il tuo gregge e tu hai cambiato il mio salario

dieci volte. 42Se non fosse stato con me il Dio di mio padre, il Dio di Abramo e il Terrore di Isacco, tu ora mi avresti

licenziato a mani vuote; ma Dio ha visto la mia afflizione e la fatica delle mie mani e la scorsa notte egli ha fatto da

arbitro".

43Làbano allora rispose e disse a Giacobbe: "Queste figlie sono mie figlie e questi figli sono miei figli; questo

bestiame è il mio bestiame e quanto tu vedi è mio. E che potrei fare oggi a queste mie figlie o ai figli che esse hanno

messi al mondo? 44Ebbene, vieni, concludiamo un'alleanza io e te e ci sia un testimonio tra me e te". 45Giacobbe

prese una pietra e la eresse come una stele. 46Poi disse ai suoi parenti: "Raccogliete pietre", e quelli presero pietre e

ne fecero un mucchio. Poi mangiarono là su quel mucchio. 47Làbano lo chiamò Iegar-Saaduta, mentre Giacobbe lo

chiamò Gal-Ed. 48Làbano disse: "Questo mucchio sia oggi un testimonio tra me e te"; per questo lo chiamò Gal-Ed

49e anche Mizpa, perché disse: "Il Signore starà di vedetta tra me e te, quando noi non ci vedremo più l'un l'altro.

50Se tu maltratterai le mie figlie e se prenderai altre mogli oltre le mie figlie, non un uomo sarà con noi, ma bada,

Dio sarà testimonio tra me e te". 51Soggiunse Làbano a Giacobbe: "Ecco questo mucchio ed ecco questa stele, che io

ho eretta tra me e te. 52Questo mucchio è testimonio e questa stele è testimonio che io giuro di non oltrepassare

questo mucchio dalla tua parte e che tu giuri di non oltrepassare questo mucchio e questa stele dalla mia parte per

fare il male. 53Il Dio di Abramo e il Dio di Nacor siano giudici tra di noi". Giacobbe giurò per il Terrore di suo padre

Isacco. 54Poi offrì un sacrificio sulle montagne e invitò i suoi parenti a prender cibo. Essi mangiarono e passarono la

notte sulle montagne.
32

1Alla mattina per tempo Làbano si alzò, baciò i figli e le figlie e li benedisse. Poi partì e ritornò a casa.

2Mentre Giacobbe continuava il viaggio, gli si fecero incontro gli angeli di Dio. 3Giacobbe al vederli disse: "Questo

è l'accampamento di Dio" e chiamò quel luogo Macanaim.

4Poi Giacobbe mandò avanti a sé alcuni messaggeri al fratello Esaù, nel paese di Seir, la campagna di Edom. 5Diede

loro questo comando: "Direte al mio signore Esaù: Dice il tuo servo Giacobbe: Sono stato forestiero presso Làbano e

vi sono restato fino ad ora. 6Sono venuto in possesso di buoi, asini e greggi, di schiavi e schiave. Ho mandato ad

informarne il mio signore, per trovare grazia ai suoi occhi". 7I messaggeri tornarono da Giacobbe, dicendo: "Siamo

stati da tuo fratello Esaù; ora egli stesso sta venendoti incontro e ha con sé quattrocento uomini". 8Giacobbe si

spaventò molto e si sentì angosciato; allora divise in due accampamenti la gente che era con lui, il gregge, gli

armenti e i cammelli. 9Pensò infatti: "Se Esaù raggiunge un accampamento e lo batte, l'altro accampamento si

salverà". 10Poi Giacobbe disse: "Dio del mio padre Abramo e Dio del mio padre Isacco, Signore, che mi hai detto:

Ritorna al tuo paese, nella tua patria e io ti farò del bene, 11io sono indegno di tutta la benevolenza e di tutta la

fedeltà che hai usato verso il tuo servo. Con il mio bastone soltanto avevo passato questo Giordano e ora sono

divenuto tale da formare due accampamenti. 12Salvami dalla mano del mio fratello Esaù, perché io ho paura di lui:

egli non arrivi e colpisca me e tutti, madre e bambini! 13Eppure tu hai detto: Ti farò del bene e renderò la tua

discendenza come la sabbia del mare, tanto numerosa che non si può contare". 14Giacobbe rimase in quel luogo a

passare la notte. Poi prese, di ciò che gli capitava tra mano, di che fare un dono al fratello Esaù: 15duecento capre e

venti capri, duecento pecore e venti montoni, 16trenta cammelle allattanti con i loro piccoli, quaranta giovenche e

dieci torelli, venti asine e dieci asinelli. 17Egli affidò ai suoi servi i singoli branchi separatamente e disse loro:

"Passate davanti a me e lasciate un certo spazio tra un branco e l'altro". 18Diede questo ordine al primo: "Quando ti

incontrerà Esaù, mio fratello, e ti domanderà: Di chi sei tu? Dove vai? Di chi sono questi animali che ti camminano

davanti?, 19tu risponderai: Del tuo fratello Giacobbe: è un dono inviato al mio signore Esaù; ecco egli stesso ci

segue". 20Lo stesso ordine diede anche al secondo e anche al terzo e a quanti seguivano i branchi: "Queste parole voi

rivolgerete ad Esaù quando lo troverete; 21gli direte: Anche il tuo servo Giacobbe ci segue". Pensava infatti: "Lo

placherò con il dono che mi precede e in seguito mi presenterò a lui; forse mi accoglierà con benevolenza". 22Così il

dono passò prima di lui, mentr'egli trascorse quella notte nell'accampamento.

23Durante quella notte egli si alzò, prese le due mogli, le due schiave, i suoi undici figli e passò il guado dello

Iabbok. 24Li prese, fece loro passare il torrente e fece passare anche tutti i suoi averi. 25Giacobbe rimase solo e un

uomo lottò con lui fino allo spuntare dell'aurora. 26Vedendo che non riusciva a vincerlo, lo colpì all'articolazione del

femore e l'articolazione del femore di Giacobbe si slogò, mentre continuava a lottare con lui. 27Quegli disse:

"Lasciami andare, perché è spuntata l'aurora". Giacobbe rispose: "Non ti lascerò, se non mi avrai benedetto!". 28Gli

domandò: "Come ti chiami?". Rispose: "Giacobbe". 29Riprese: "Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché

hai combattuto con Dio e con gli uomini e hai vinto!". 30Giacobbe allora gli chiese: "Dimmi il tuo nome". Gli

rispose: "Perché mi chiedi il nome?". E qui lo benedisse. 31Allora Giacobbe chiamò quel luogo Penuel "Perché -

disse - ho visto Dio faccia a faccia, eppure la mia vita è rimasta salva". 32Spuntava il sole, quando Giacobbe passò

Penuel e zoppicava all'anca. 33Per questo gli Israeliti, fino ad oggi, non mangiano il nervo sciatico, che è sopra

l'articolazione del femore, perché quegli aveva colpito l'articolazione del femore di Giacobbe nel nervo sciatico.

33

1Poi Giacobbe alzò gli occhi e vide arrivare Esaù che aveva con sé quattrocento uomini. Allora distribuì i figli tra

Lia, Rachele e le due schiave; 2mise in testa le schiave con i loro figli, più indietro Lia con i suoi figli e più indietro

Rachele e Giuseppe. 3Egli passò davanti a loro e si prostrò sette volte fino a terra, mentre andava avvicinandosi al

fratello. 4Ma Esaù gli corse incontro, lo abbracciò, gli si gettò al collo, lo baciò e piansero. 5Poi alzò gli occhi e vide

le donne e i fanciulli e disse: "Chi sono questi con te?". Rispose: "Sono i figli di cui Dio ha favorito il tuo servo".

6Allora si fecero avanti le schiave con i loro figli e si prostrarono. 7Poi si fecero avanti anche Lia e i suoi figli e si

prostrarono e infine si fecero avanti Rachele e Giuseppe e si prostrarono. 8Domandò ancora: "Che è tutta questa

carovana che ho incontrata?". Rispose: "È per trovar grazia agli occhi del mio signore". 9Esaù disse: "Ne ho

abbastanza del mio, fratello, resti per te quello che è tuo!". 10Ma Giacobbe disse: "No, se ho trovato grazia ai tuoi

occhi, accetta dalla mia mano il mio dono, perché appunto per questo io sono venuto alla tua presenza, come si viene

alla presenza di Dio, e tu mi hai gradito. 11Accetta il mio dono augurale che ti è stato presentato, perché Dio mi ha

favorito e sono provvisto di tutto!". Così egli insistette e quegli accettò.

12Poi Esaù disse: "Leviamo l'accampamento e mettiamoci in viaggio: io camminerò davanti a te". 13Gli rispose: "Il

mio signore sa che i fanciulli sono delicati e che ho a mio carico i greggi e gli armenti che allattano: se si affaticano

anche un giorno solo, tutte le bestie moriranno. 14Il mio signore passi prima del suo servo, mentre io mi sposterò a

tutto mio agio, al passo di questo bestiame che mi precede e al passo dei fanciulli, finché arriverò presso il mio

signore a Seir". 15Disse allora Esaù: "Almeno possa lasciare con te una parte della gente che ho con me!". Rispose:

"Ma perché? Possa io solo trovare grazia agli occhi del mio signore!". 16Così in quel giorno stesso Esaù ritornò sul

suo cammino verso Seir. 17Giacobbe invece si trasportò a Succot, dove costruì una casa per sé e fece capanne per il

gregge. Per questo chiamò quel luogo Succot.

18Giacobbe arrivò sano e salvo alla città di Sichem, che è nel paese di Canaan, quando tornò da Paddan-Aram e si

accampò di fronte alla città. 19Poi acquistò dai figli di Camor, padre di Sichem, per cento pezzi d'argento, quella

porzione di campagna dove aveva piantato la tenda. 20Ivi eresse un altare e lo chiamò "El, Dio d'Israele".

34

1Dina, la figlia che Lia aveva partorita a Giacobbe, uscì a vedere le ragazze del paese. 2Ma la vide Sichem, figlio di

Camor l'Eveo, principe di quel paese, e la rapì, si unì a lei e le fece violenza. 3Egli rimase legato a Dina, figlia di

Giacobbe; amò la fanciulla e le rivolse parole di conforto. 4Poi disse a Camor suo padre: "Prendimi in moglie questa

ragazza". 5Intanto Giacobbe aveva saputo che quegli aveva disonorato Dina, sua figlia, ma i suoi figli erano in

campagna con il suo bestiame. Giacobbe tacque fino al loro arrivo.

6Venne dunque Camor, padre di Sichem, da Giacobbe per parlare con lui. 7Quando i figli di Giacobbe tornarono

dalla campagna, sentito l'accaduto, ne furono addolorati e s'indignarono molto, perché quelli aveva commesso

un'infamia in Israele, unendosi alla figlia di Giacobbe: così non si doveva fare!

8Camor disse loro: "Sichem, mio figlio, è innamorato della vostra figlia; dategliela in moglie! 9Anzi, alleatevi con

noi: voi darete a noi le vostre figlie e vi prenderete per voi le nostre figlie. 10Abiterete con noi e il paese sarà a vostra

disposizione; risiedetevi, percorretelo in lungo e in largo e acquistate proprietà in esso". 11Poi Sichem disse al padre

e ai fratelli di lei: "Possa io trovare grazia agli occhi vostri; vi darò quel che mi direte. 12Alzate pure molto a mio

carico il prezzo nuziale e il valore del dono; vi darò quanto mi chiederete, ma datemi la giovane in moglie!".

13Allora i figli di Giacobbe risposero a Sichem e a suo padre Camor e parlarono con astuzia, perché quegli aveva

disonorato la loro sorella Dina. 14Dissero loro: "Non possiamo fare questo, dare cioè la nostra sorella ad un uomo

non circonciso, perché ciò sarebbe un disonore per noi. 15Solo a questa condizione acconsentiremo alla vostra

richiesta, se cioè voi diventerete come noi, circoncidendo ogni vostro maschio. 16Allora noi vi daremo le nostre

figlie e ci prenderemo le vostre, abiteremo con voi e diventeremo un solo popolo. 17Ma se voi non ci ascoltate a

proposito della nostra circoncisione, allora prenderemo la nostra figlia e ce ne andremo".

18Le loro parole piacquero a Camor e a Sichem, figlio di Camor. 19Il giovane non indugiò ad eseguire la cosa, perché

amava la figlia di Giacobbe; d'altra parte era il più onorato di tutto il casato di suo padre. 20Vennero dunque Camor e

il figlio Sichem alla porta della loro città e parlarono agli uomini della città: 21"Questi uomini sono gente pacifica:

abitino pure con noi nel paese e lo percorrano in lungo e in largo; esso è molto ampio per loro in ogni direzione. Noi

potremo prendere per mogli le loro figlie e potremo dare a loro le nostre. 22Ma solo ad una condizione questi uomini

acconsentiranno ad abitare con noi, a diventare un sol popolo: se cioè noi circoncidiamo ogni nostro maschio come

loro stessi sono circoncisi. 23I loro armenti, la loro ricchezza e tutto il loro bestiame non saranno forse nostri?

Accontentiamoli dunque e possano abitare con noi!". 24Allora quanti avevano accesso alla porta della sua città

ascoltarono Camor e il figlio Sichem: tutti i maschi, quanti avevano accesso alla porta della città, si fecero

circoncidere.

25Ma il terzo giorno, quand'essi erano sofferenti, i due figli di Giacobbe, Simeone e Levi, i fratelli di Dina, presero

ciascuno una spada, entrarono nella città con sicurezza e uccisero tutti i maschi. 26Passarono così a fil di spada

Camor e suo figlio Sichem, portarono via Dina dalla casa di Sichem e si allontanarono. 27I figli di Giacobbe si

buttarono sui cadaveri e saccheggiarono la città, perché quelli avevano disonorato la loro sorella. 28Presero così i

loro greggi e i loro armenti, i loro asini e quanto era nella città e nella campagna. 29Portarono via come bottino tutte

le loro ricchezze, tutti i loro bambini e le loro donne e saccheggiarono quanto era nelle case. 30Allora Giacobbe disse

a Simeone e a Levi: "Voi mi avete messo in difficoltà, rendendomi odioso agli abitanti del paese, ai Cananei e ai

Perizziti, mentre io ho pochi uomini; essi si raduneranno contro di me, mi vinceranno e io sarò annientato con la mia

casa". 31Risposero: "Si tratta forse la nostra sorella come una prostituta?".

35

1Dio disse a Giacobbe: "Alzati, va' a Betel e abita là; costruisci in quel luogo un altare al Dio che ti è apparso quando

fuggivi Esaù, tuo fratello". 2Allora Giacobbe disse alla sua famiglia e a quanti erano con lui: "Eliminate gli dèi

stranieri che avete con voi, purificatevi e cambiate gli abiti. 3Poi alziamoci e andiamo a Betel, dove io costruirò un

altare al Dio che mi ha esaudito al tempo della mia angoscia e che è stato con me nel cammino che ho percorso".

4Essi consegnarono a Giacobbe tutti gli dèi stranieri che possedevano e i pendenti che avevano agli orecchi;

Giacobbe li sotterrò sotto la quercia presso Sichem.

5Poi levarono l'accampamento e un terrore molto forte assalì i popoli che stavano attorno a loro, così che non

inseguirono i figli di Giacobbe. 6Giacobbe e tutta la gente ch'era con lui arrivarono a Luz, cioè Betel, che è nel paese

di Canaan. 7Qui egli costruì un altare e chiamò quel luogo "El-Betel", perché là Dio gli si era rivelato, quando

sfuggiva al fratello. 8Allora morì Dèbora, la nutrice di Rebecca, e fu sepolta al disotto di Betel, ai piedi della quercia,

che perciò si chiamò Quercia del Pianto.

9Dio apparve un'altra volta a Giacobbe, quando tornava da Paddan-Aram, e lo benedisse. 10Dio gli disse:

"Il tuo nome è Giacobbe.
Non ti chiamerai più Giacobbe,
ma Israele sarà il tuo nome".
Così lo si chiamò Israele. 11Dio gli disse:
"Io sono Dio onnipotente.
Sii fecondo e diventa numeroso,
popolo e assemblea di popoli
verranno da te,
re usciranno dai tuoi fianchi.
12 Il paese che ho concesso
ad Abramo e a Isacco darò a te
e alla tua stirpe dopo di te
darò il paese".

13Dio scomparve da lui, nel luogo dove gli aveva parlato. 14Allora Giacobbe eresse una stele, dove gli aveva parlato,

una stele di pietra, e su di essa fece una libazione e versò olio. 15Giacobbe chiamò Betel il luogo dove Dio gli aveva

parlato.

16Poi levarono l'accampamento da Betel. Mancava ancora un tratto di cammino per arrivare ad Èfrata, quando

Rachele partorì ed ebbe un parto difficile. 17Mentre penava a partorire, la levatrice le disse: "Non temere: anche

questo è un figlio!". 18Mentre esalava l'ultimo respiro, perché stava morendo, essa lo chiamò Ben-Oni, ma suo padre

lo chiamò Beniamino. 19Così Rachele morì e fu sepolta lungo la strada verso Èfrata, cioè Betlemme. 20Giacobbe

eresse sulla sua tomba una stele. Questa stele della tomba di Rachele esiste fino ad oggi.

21Poi Israele levò l'accampamento e piantò la tenda al di là di Migdal-Eder. 22Mentre Israele abitava in quel paese,

Ruben andò a unirsi con Bila, concubina del padre, e Israele lo venne a sapere.

I figli di Giacobbe furono dodici. 23I figli di Lia: il primogenito di Giacobbe, Ruben, poi Simeone, Levi, Giuda,

Ìssacar e Zàbulon. 24I figli di Rachele: Giuseppe e Beniamino. 25I figli di Bila, schiava di Rachele: Dan e Nèftali. 26I

figli di Zilpa, schiava di Lia: Gad e Aser. Questi sono i figli di Giacobbe che gli nacquero in Paddan-Aram.

27Poi Giacobbe venne da suo padre Isacco a Mamre, a Kiriat-Arba, cioè Ebron, dove Abramo e Isacco avevano

soggiornato come forestieri. 28Isacco raggiunse l'età di centottat'anni. 29Poi Isacco spirò, morì e si riunì al suo

parentado, vecchio e sazio di giorni. Lo seppellirono i suoi figli Esaù e Giacobbe.

36

1Questa è la discendenza di Esaù, cioè Edom. 2Esaù prese le mogli tra le figlie dei Cananei: Ada, figlia di Elon,

l'Hittita; Oolibama, figlia di Ana, figlio di Zibeon, l'Hurrita; 3Basemat, figlia di Ismaele, sorella di Nebaiòt. 4Ada

partorì ad Esaù Elifaz, Basemat partorì Reuel, 5Oolibama partorì Ieus, Iaalam e Core. Questi sono i figli di Esaù, che

gli nacquero nel paese di Canaan.

6Poi Esaù prese le mogli e i figli e le figlie e tutte le persone della sua casa, il suo gregge e tutto il suo bestiame e

tutti i suoi beni che aveva acquistati nel paese di Canaan e andò nel paese di Seir, lontano dal fratello Giacobbe.

7Infatti i loro possedimenti erano troppo grandi perché essi potessero abitare insieme e il territorio, dove essi

soggiornavano, non poteva sostenerli per causa del loro bestiame. 8Così Esaù si stabilì sulle montagne di Seir. Ora

Esaù è Edom.

9Questa è la discendenza di Esaù, padre degli Idumei, nelle montagne di Seir. 10Questi sono i nomi dei figli di Esaù:

Elifaz, figlio di Ada, moglie di Esaù; Reuel, figlio di Basemat, moglie di Esaù. 11I figli di Elifaz furono: Teman,

Omar, Zefo, Gatam, Kenaz. 12Elifaz, figlio di Esaù, aveva per concubina Timna, la quale ad Elifaz partorì Amalek.

Questi sono i figli di Ada, moglie di Esaù. 13Questi sono i figli di Reuel: Naat e Zerach, Samma e Mizza. Questi

furono i figli di Basemat, moglie di Esaù. 14Questi furono i figli di Oolibama, moglie di Esaù, figlia di Ana, figlio di

Zibeon; essa partorì a Esaù Ieus, Iaalam e Core.

15Questi sono i capi dei figli di Esaù: i figli di Elifaz primogenito di Esaù: il capo di Teman, il capo di Omar, il capo

di Zefo, il capo di Kenaz, 16il capo di Core, il capo di Gatam, il capo di Amalek. Questi sono i capi di Elifaz nel

paese di Edom: questi sono i figli di Ada.

17Questi i figli di Reuel, figlio di Esaù: il capo di Naat, il capo di Zerach, il capo di Samma, il capo di Mizza. Questi

sono i capi di Reuel nel paese di Edom; questi sono i figli di Basemat, moglie di Esaù.

18Questi sono i figli di Oolibama, moglie di Esaù: il capo di Ieus, il capo di Iaalam, il capo di Core. Questi sono i

capi di Oolibama, figlia di Ana, moglie di Esaù.

19Questi sono i figli di Esaù e questi i loro capi. Egli è Edom.

20Questi sono i figli di Seir l'Hurrita, che abitano il paese: Lotan, Sobal, Zibeon, Ana, 21Dison, Eser e Disan. Questi

sono i capi degli Hurriti, figli di Seir, nel paese di Edom. 22I figli di Lotan furono Ori e Emam e la sorella di Lotan

era Timna. 23I figli di Sobal sono Alvan, Manacat, Ebal, Sefo e Onam. 24I figli di Zibeon sono Aia e Ana; questo è

l'Ana che trovò le sorgenti calde nel deserto, mentre pascolava gli asini del padre Zibeon. 25I figli di Ana sono Dison

e Oolibama, figlia di Ana. 26I figli di Dison sono Emdam, Esban, Itran e Cheran. 27I figli di Eser sono Bilan, Zaavan

e Akan. 28I figli di Disan sono Uz e Aran. 29Questi sono i capi degli Hurriti: il capo di Lotan, il capo di Sobal, il capo

di Zibeon, il capo di Ana, 30il capo di Dison, il capo di Eser, il capo di Disan. Questi sono i capi degli Hurriti,

secondo le loro tribù nel paese di Seir.

31Questi sono i re che regnarono nel paese di Edom, prima che regnasse un re degli Israeliti. 32Regnò dunque in

Edom Bela, figlio di Beor, e la sua città si chiama Dinaba. 33Poi morì Bela e regnò al suo posto Iobab, figlio di

Zerach, da Bosra. 34Poi morì Iobab e regnò al suo posto Usam, del territorio dei Temaniti. 35Poi morì Usam e regnò

al suo posto Adad, figlio di Bedad, colui che vinse i Madianiti nelle steppe di Moab; la sua città si chiama Avit.

36Poi morì Adad e regnò al suo posto Samla da Masreka. 37Poi morì Samla e regnò al suo posto Saul da Recobot-

Naar. 38Poi morì Saul e regnò al suo posto Baal-Canan, figlio di Acbor. 39Poi morì Baal-Canan, figlio di Acbor, e

regnò al suo posto Adar: la sua città si chiama Pau e la moglie si chiamava Meetabel, figlia di Matred, da Me-Zaab.

40Questi sono i nomi dei capi di Esaù, secondo le loro famiglie, le loro località, con i loro nomi: il capo di Timna, il

capo di Alva, il capo di Ietet, 41il capo di Oolibama, il capo di Ela, il capo di Pinon, 42il capo di Kenan, il capo di

Teman, il capo di Mibsar, 43il capo di Magdiel, il capo di Iram. Questi sono i capi di Edom secondo le loro sedi nel

territorio di loro proprietà. È appunto questo Esaù il padre degli Idumei.

37

1Giacobbe si stabilì nel paese dove suo padre era stato forestiero, nel paese di Canaan.

2Questa è la storia della discendenza di Giacobbe.

Giuseppe all'età di diciassette anni pascolava il gregge con i fratelli. Egli era giovane e stava con i figli di Bila e i

figli di Zilpa, mogli di suo padre. Ora Giuseppe riferì al loro padre i pettegolezzi sul loro conto. 3Israele amava

Giuseppe più di tutti i suoi figli, perché era il figlio avuto in vecchiaia, e gli aveva fatto una tunica dalle lunghe

maniche. 4I suoi fratelli, vedendo che il loro padre amava lui più di tutti i suoi figli, lo odiavano e non potevano

parlargli amichevolmente. 5Ora Giuseppe fece un sogno e lo raccontò ai fratelli, che lo odiarono ancor di più. 6Disse

dunque loro: "Ascoltate questo sogno che ho fatto. 7Noi stavamo legando covoni in mezzo alla campagna,

quand'ecco il mio covone si alzò e restò diritto e i vostri covoni vennero intorno e si prostrarono davanti al mio".

8Gli dissero i suoi fratelli: "Vorrai forse regnare su di noi o ci vorrai dominare?". Lo odiarono ancora di più a causa

dei suoi sogni e delle sue parole.

9Egli fece ancora un altro sogno e lo narrò al padre e ai fratelli e disse: "Ho fatto ancora un sogno, sentite: il sole, la

luna e undici stelle si prostravano davanti a me". 10Lo narrò dunque al padre e ai fratelli e il padre lo rimproverò e gli

disse: "Che sogno è questo che hai fatto! Dovremo forse venire io e tua madre e i tuoi fratelli a prostrarci fino a terra

davanti a te?".

11I suoi fratelli perciò erano invidiosi di lui, ma suo padre tenne in mente la cosa.

12I suoi fratelli andarono a pascolare il gregge del loro padre a Sichem. 13Israele disse a Giuseppe: "Sai che i tuoi

fratelli sono al pascolo a Sichem? Vieni, ti voglio mandare da loro". Gli rispose: "Eccomi!". 14Gli disse: "Va' a

vedere come stanno i tuoi fratelli e come sta il bestiame, poi torna a riferirmi". Lo fece dunque partire dalla valle di

Ebron ed egli arrivò a Sichem. 15Mentr'egli andava errando per la campagna, lo trovò un uomo, che gli domandò:

"Che cerchi?". 16Rispose: "Cerco i miei fratelli. Indicami dove si trovano a pascolare". 17Quell'uomo disse: "Hanno

tolto le tende di qui, infatti li ho sentiti dire: Andiamo a Dotan". Allora Giuseppe andò in cerca dei suoi fratelli e li

trovò a Dotan. 18Essi lo videro da lontano e, prima che giungesse vicino a loro, complottarono di farlo morire. 19Si

dissero l'un l'altro: "Ecco, il sognatore arriva! 20Orsù, uccidiamolo e gettiamolo in qualche cisterna! Poi diremo: Una

bestia feroce l'ha divorato! Così vedremo che ne sarà dei suoi sogni!". 21Ma Ruben sentì e volle salvarlo dalle loro

mani, dicendo: "Non togliamogli la vita". 22Poi disse loro: "Non versate il sangue, gettatelo in questa cisterna che è

nel deserto, ma non colpitelo con la vostra mano"; egli intendeva salvarlo dalle loro mani e ricondurlo a suo padre.

23Quando Giuseppe fu arrivato presso i suoi fratelli, essi lo spogliarono della sua tunica, quella tunica dalle lunghe

maniche ch'egli indossava, 24poi lo afferrarono e lo gettarono nella cisterna: era una cisterna vuota, senz'acqua. 25Poi

sedettero per prendere cibo. Quando ecco, alzando gli occhi, videro arrivare una carovana di Ismaeliti provenienti da

Galaad, con i cammelli carichi di resina, di balsamo e di laudano, che andavano a portare in Egitto. 26Allora Giuda

disse ai fratelli: "Che guadagno c'è ad uccidere il nostro fratello e a nasconderne il sangue? 27Su, vendiamolo agli

Ismaeliti e la nostra mano non sia contro di lui, perché è nostro fratello e nostra carne". I suoi fratelli lo ascoltarono.

28Passarono alcuni mercanti madianiti; essi tirarono su ed estrassero Giuseppe dalla cisterna e per venti sicli

d'argento vendettero Giuseppe agli Ismaeliti. Così Giuseppe fu condotto in Egitto. 29Quando Ruben ritornò alla

cisterna, ecco Giuseppe non c'era più. Allora si stracciò le vesti, 30tornò dai suoi fratelli e disse: "Il ragazzo non c'è

più, dove andrò io?". 31Presero allora la tunica di Giuseppe, scannarono un capro e intinsero la tunica nel sangue.

32Poi mandarono al padre la tunica dalle lunghe maniche e gliela fecero pervenire con queste parole: "L'abbiamo

trovata; riscontra se è o no la tunica di tuo figlio". 33Egli la riconobbe e disse: "È la tunica di mio figlio! Una bestia

feroce l'ha divorato. Giuseppe è stato sbranato". 34Giacobbe si stracciò le vesti, si pose un cilicio attorno ai fianchi e

fece lutto sul figlio per molti giorni. 35Tutti i suoi figli e le sue figlie vennero a consolarlo, ma egli non volle essere

consolato dicendo: "No, io voglio scendere in lutto dal figlio mio nella tomba". E il padre suo lo pianse. 36Intanto i

Madianiti lo vendettero in Egitto a Potifar, consigliere del faraone e comandante delle guardie.

38

1In quel tempo Giuda si separò dai suoi fratelli e si stabilì presso un uomo di Adullam, di nome Chira. 2Qui Giuda

vide la figlia di un Cananeo chiamato Sua, la prese in moglie e si unì a lei. 3Essa concepì e partorì un figlio e lo

chiamò Er. 4Poi concepì ancora e partorì un figlio e lo chiamò Onan. 5Ancora un'altra volta partorì un figlio e lo

chiamò Sela. Essa si trovava in Chezib, quando lo partorì.

6Giuda prese una moglie per il suo primogenito Er, la quale si chiamava Tamar. 7Ma Er, primogenito di Giuda, si

rese odioso al Signore e il Signore lo fece morire. 8Allora Giuda disse a Onan: "Unisciti alla moglie del fratello,

compi verso di lei il dovere di cognato e assicura così una posterità per il fratello". 9Ma Onan sapeva che la prole

non sarebbe stata considerata come sua; ogni volta che si univa alla moglie del fratello, disperdeva per terra, per non

dare una posterità al fratello. 10Ciò che egli faceva non fu gradito al Signore, il quale fece morire anche lui. 11Allora

Giuda disse alla nuora Tamar: "Ritorna a casa da tuo padre come vedova fin quando il mio figlio Sela sarà

cresciuto". Perché pensava: "Che non muoia anche questo come i suoi fratelli!". Così Tamar se ne andò e ritornò alla

casa del padre.

12Passarono molti giorni e morì la figlia di Sua, moglie di Giuda. Quando Giuda ebbe finito il lutto, andò a Timna da

quelli che tosavano il suo gregge e con lui vi era Chira, il suo amico di Adullam. 13Fu portata a Tamar questa

notizia: "Ecco, tuo suocero va a Timna per la tosatura del suo gregge". 14Allora Tamar si tolse gli abiti vedovili, si

coprì con il velo e se lo avvolse intorno, poi si pose a sedere all'ingresso di Enaim, che è sulla strada verso Timna.

Aveva visto infatti che Sela era ormai cresciuto, ma che lei non gli era stata data in moglie. 15Giuda la vide e la

credette una prostituta, perché essa si era coperta la faccia. 16Egli si diresse su quella strada verso di lei e disse:

"Lascia che io venga con te!". Non sapeva infatti che quella fosse la sua nuora. Essa disse: "Che mi darai per venire

con me?". 17Rispose: "Io ti manderò un capretto del gregge". Essa riprese: "Mi dai un pegno fin quando me lo avrai

mandato?". 18Egli disse: "Qual è il pegno che ti devo dare?". Rispose: "Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che

hai in mano". Allora glieli diede e le si unì. Essa concepì da lui. 19Poi si alzò e se ne andò; si tolse il velo e rivestì gli

abiti vedovili. 20Giuda mandò il capretto per mezzo del suo amico di Adullam, per riprendere il pegno dalle mani di

quella donna, ma quegli non la trovò. 21Domandò agli uomini di quel luogo: "Dov'è quella prostituta che stava in

Enaim sulla strada?". Ma risposero: "Non c'è stata qui nessuna prostituta". 22Così tornò da Giuda e disse: "Non l'ho

trovata; anche gli uomini di quel luogo dicevano: Non c'è stata qui nessuna prostituta". 23Allora Giuda disse: "Se li

tenga! Altrimenti ci esponiamo agli scherni. Vedi che le ho mandato questo capretto, ma tu non l'hai trovata".

24Circa tre mesi dopo, fu portata a Giuda questa notizia: "Tamar, la tua nuora, si è prostituita e anzi è incinta a causa

della prostituzione". Giuda disse: "Conducetela fuori e sia bruciata!". 25Essa veniva già condotta fuori, quando

mandò a dire al suocero: "Dell'uomo a cui appartengono questi oggetti io sono incinta". E aggiunse: "Riscontra,

dunque, di chi siano questo sigillo, questi cordoni e questo bastone". 26Giuda li riconobbe e disse: "Essa è più giusta

di me, perché io non l'ho data a mio figlio Sela". E non ebbe più rapporti con lei.

27Quand'essa fu giunta al momento di partorire, ecco aveva nel grembo due gemelli. 28Durante il parto, uno di essi

mise fuori una mano e la levatrice prese un filo scarlatto e lo legò attorno a quella mano, dicendo: "Questi è uscito

per primo". 29Ma, quando questi ritirò la mano, ecco uscì suo fratello. Allora essa disse: "Come ti sei aperta una

breccia?" e lo si chiamò Perez. 30Poi uscì suo fratello, che aveva il filo scarlatto alla mano, e lo si chiamò Zerach.

39

1Giuseppe era stato condotto in Egitto e Potifar, consigliere del faraone e comandante delle guardie, un Egiziano, lo

acquistò da quegli Ismaeliti che l'avevano condotto laggiù. 2Allora il Signore fu con Giuseppe: a lui tutto riusciva

bene e rimase nella casa dell'Egiziano, suo padrone. 3Il suo padrone si accorse che il Signore era con lui e che quanto

egli intraprendeva il Signore faceva riuscire nelle sue mani. 4Così Giuseppe trovò grazia agli occhi di lui e divenne

suo servitore personale; anzi quegli lo nominò suo maggiordomo e gli diede in mano tutti i suoi averi. 5Da quando

egli lo aveva fatto suo maggiordomo e incaricato di tutti i suoi averi, il Signore benedisse la casa dell'Egiziano per

causa di Giuseppe e la benedizione del Signore fu su quanto aveva, in casa e nella campagna. 6Così egli lasciò tutti i

suoi averi nelle mani di Giuseppe e non gli domandava conto di nulla, se non del cibo che mangiava. Ora Giuseppe

era bello di forma e avvenente di aspetto.

7Dopo questi fatti, la moglie del padrone gettò gli occhi su Giuseppe e gli disse: "Unisciti a me!". 8Ma egli rifiutò e

disse alla moglie del suo padrone: "Vedi, il mio signore non mi domanda conto di quanto è nella sua casa e mi ha

dato in mano tutti i suoi averi. 9Lui stesso non conta più di me in questa casa; non mi ha proibito nulla, se non te,

perché sei sua moglie. E come potrei fare questo grande male e peccare contro Dio?". 10E, benché ogni giorno essa

ne parlasse a Giuseppe, egli non acconsentì di unirsi, di darsi a lei.

11Ora un giorno egli entrò in casa per fare il suo lavoro, mentre non c'era nessuno dei domestici. 12Essa lo afferrò per

la veste, dicendo: "Unisciti a me!". Ma egli le lasciò tra le mani la veste, fuggì e uscì. 13Allora essa, vedendo ch'egli

le aveva lasciato tra le mani la veste ed era fuggito fuori, 14chiamò i suoi domestici e disse loro: "Guardate, ci ha

condotto in casa un Ebreo per scherzare con noi! Mi si è accostato per unirsi a me, ma io ho gridato a gran voce.

15Egli, appena ha sentito che alzavo la voce e chiamavo, ha lasciato la veste accanto a me, è fuggito ed è uscito".

16Ed essa pose accanto a sé la veste di lui finché il padrone venne a casa. 17Allora gli disse le stesse cose: "Quel

servo ebreo, che tu ci hai condotto in casa, mi si è accostato per scherzare con me. 18Ma appena io ho gridato e ho

chiamato, ha abbandonato la veste presso di me ed è fuggito fuori". 19Quando il padrone udì le parole di sua moglie

che gli parlava: "Proprio così mi ha fatto il tuo servo!", si accese d'ira.

20Il padrone di Giuseppe lo prese e lo mise nella prigione, dove erano detenuti i carcerati del re.

22Così il comandante della prigione affidò a Giuseppe tutti i carcerati che erano nella prigione e quanto c'era da fare

là dentro, lo faceva lui. 23Il comandante della prigione non si prendeva cura più di nulla di quanto gli era affidato,

perché il Signore era con lui e quello che egli faceva il Signore faceva riuscire.

40

1Dopo queste cose il coppiere del re d'Egitto e il panettiere offesero il loro padrone, il re d'Egitto. 2Il faraone si adirò

contro i suoi due eunuchi, contro il capo dei coppieri e contro il capo dei panettieri, 3e li fece mettere in carcere nella

casa del comandante delle guardie, nella prigione dove Giuseppe era detenuto. 4Il comandante delle guardie assegnò

loro Giuseppe, perché li servisse. Così essi restarono nel carcere per un certo tempo.

5Ora, in una medesima notte, il coppiere e il panettiere del re d'Egitto, che erano detenuti nella prigione, ebbero tutti

e due un sogno, ciascuno il suo sogno, che aveva un significato particolare.

6Alla mattina Giuseppe venne da loro e vide che erano afflitti. 7Allora interrogò gli eunuchi del faraone che erano

con lui in carcere nella casa del suo padrone e disse: "Perché quest'oggi avete la faccia così triste?". 8Gli dissero:

"Abbiamo fatto un sogno e non c'è chi lo interpreti". Giuseppe disse loro: "Non è forse Dio che ha in suo potere le

interpretazioni? Raccontatemi dunque".

9Allora il capo dei coppieri raccontò il suo sogno a Giuseppe e gli disse: "Nel mio sogno, ecco mi stava davanti una

vite, 10sulla quale erano tre tralci; non appena essa cominciò a germogliare, apparvero i fiori e i suoi grappoli

maturarono gli acini. 11Io avevo in mano il calice del faraone; presi gli acini, li spremetti nella coppa del faraone e

diedi la coppa in mano al faraone".

12Giuseppe gli disse: "Eccone la spiegazione: i tre tralci sono tre giorni. 13Fra tre giorni il faraone solleverà la tua

testa e ti restituirà nella tua carica e tu porgerai il calice al faraone, secondo la consuetudine di prima, quando eri suo

coppiere. 14Ma se, quando sarai felice, ti vorrai ricordare che io sono stato con te, fammi questo favore: parla di me

al faraone e fammi uscire da questa casa. 15Perché io sono stato portato via ingiustamente dal paese degli Ebrei e

anche qui non ho fatto nulla perché mi mettessero in questo sotterraneo".

16Allora il capo dei panettieri, vedendo che aveva dato un'interpretazione favorevole, disse a Giuseppe: "Quanto a

me, nel mio sogno mi stavano sulla testa tre canestri di pane bianco 17e nel canestro che stava di sopra era ogni sorta

di cibi per il faraone, quali si preparano dai panettieri. Ma gli uccelli li mangiavano dal canestro che avevo sulla

testa".

18Giuseppe rispose e disse: "Questa è la spiegazione: i tre canestri sono tre giorni. 19Fra tre giorni il faraone solleverà

la tua testa e ti impiccherà ad un palo e gli uccelli ti mangeranno la carne addosso".

20Appunto al terzo giorno - era il giorno natalizio del faraone - egli fece un banchetto a tutti i suoi ministri e allora

sollevò la testa del capo dei coppieri e la testa del capo dei panettieri in mezzo ai suoi ministri. 21Restituì il capo dei

coppieri al suo ufficio di coppiere, perché porgesse la coppa al faraone, 22e invece impiccò il capo dei panettieri,

secondo l'interpretazione che Giuseppe aveva loro data. 23Ma il capo dei coppieri non si ricordò di Giuseppe e lo

dimenticò.
41

1Al termine di due anni, il faraone sognò di trovarsi presso il Nilo. 2Ed ecco salirono dal Nilo sette vacche, belle di

aspetto e grasse e si misero a pascolare tra i giunchi. 3Ed ecco, dopo quelle, sette altre vacche salirono dal Nilo,

brutte di aspetto e magre, e si fermarono accanto alle prime vacche sulla riva del Nilo. 4Ma le vacche brutte di

aspetto e magre divorarono le sette vacche belle di aspetto e grasse. E il faraone si svegliò.

5Poi si addormentò e sognò una seconda volta: ecco sette spighe spuntavano da un unico stelo, grosse e belle. 6Ma

ecco sette spighe vuote e arse dal vento d'oriente spuntavano dopo quelle. 7Le spighe vuote inghiottirono le sette

spighe grosse e piene. Poi il faraone si svegliò: era stato un sogno.

8Alla mattina il suo spirito ne era turbato, perciò convocò tutti gli indovini e tutti i saggi dell'Egitto. Il faraone

raccontò loro il sogno, ma nessuno lo sapeva interpretare al faraone.

9Allora il capo dei coppieri parlò al faraone: "Io devo ricordare oggi le mie colpe. 10Il faraone si era adirato contro i

suoi servi e li aveva messi in carcere nella casa del capo delle guardie, me e il capo dei panettieri. 11Noi facemmo un

sogno nella stessa notte, io e lui; ma avemmo ciascuno un sogno con un significato particolare. 12Ora era là con noi

un giovane ebreo, schiavo del capo delle guardie; noi gli raccontammo i nostri sogni ed egli ce li interpretò, dando a

ciascuno spiegazione del suo sogno. 13Proprio come ci aveva interpretato, così avvenne: io fui restituito alla mia

carica e l'altro fu impiccato".

14Allora il faraone convocò Giuseppe. Lo fecero uscire in fretta dal sotterraneo ed egli si rase, si cambiò gli abiti e si

presentò al faraone. 15Il faraone disse a Giuseppe: "Ho fatto un sogno e nessuno lo sa interpretare; ora io ho sentito

dire di te che ti basta ascoltare un sogno per interpretarlo subito".

16Giuseppe rispose al faraone: "Non io, ma Dio darà la risposta per la salute del faraone!". 17Allora il faraone disse a

Giuseppe: "Nel mio sogno io mi trovavo sulla riva del Nilo. 18Quand'ecco salirono dal Nilo sette vacche grasse e

belle di forma e si misero a pascolare tra i giunchi. 19Ed ecco sette altre vacche salirono dopo quelle, deboli, brutte di

forma e magre: non ne vidi mai di così brutte in tutto il paese d'Egitto. 20Le vacche magre e brutte divorarono le

prime sette vacche, quelle grasse. 21Queste entrarono nel loro corpo, ma non si capiva che vi fossero entrate, perché

il loro aspetto era brutto come prima. E mi svegliai.

22Poi vidi nel sogno che sette spighe spuntavano da un solo stelo, piene e belle. 23Ma ecco sette spighe secche, vuote

e arse dal vento d'oriente, spuntavano dopo quelle. 24Le spighe vuote inghiottirono le sette spighe belle. Ora io l'ho

detto agli indovini, ma nessuno mi da' la spiegazione".

25Allora Giuseppe disse al faraone: "Il sogno del faraone è uno solo: quello che Dio sta per fare, lo ha indicato al

faraone. 26Le sette vacche belle sono sette anni e le sette spighe belle sono sette anni: è un solo sogno. 27E le sette

vacche magre e brutte, che salgono dopo quelle, sono sette anni e le sette spighe vuote, arse dal vento d'oriente, sono

sette anni: vi saranno sette anni di carestia. 28È appunto ciò che ho detto al faraone: quanto Dio sta per fare, l'ha

manifestato al faraone. 29Ecco stanno per venire sette anni, in cui sarà grande abbondanza in tutto il paese d'Egitto.

30Poi a questi succederanno sette anni di carestia; si dimenticherà tutta quella abbondanza nel paese d'Egitto e la

carestia consumerà il paese. 31Si dimenticherà che vi era stata l'abbondanza nel paese a causa della carestia venuta in

seguito, perché sarà molto dura. 32Quanto al fatto che il sogno del faraone si è ripetuto due volte, significa che la

cosa è decisa da Dio e che Dio si affretta ad eseguirla.

33Ora il faraone pensi a trovare un uomo intelligente e saggio e lo metta a capo del paese d'Egitto. 34Il faraone inoltre

proceda ad istituire funzionari sul paese, per prelevare un quinto sui prodotti del paese d'Egitto durante i sette anni di

abbondanza. 35Essi raccoglieranno tutti i viveri di queste annate buone che stanno per venire, ammasseranno il grano

sotto l'autorità del faraone e lo terranno in deposito nelle città. 36Questi viveri serviranno al paese di riserva per i

sette anni di carestia che verranno nel paese d'Egitto; così il paese non sarà distrutto dalla carestia".

37La cosa piacque al faraone e a tutti i suoi ministri. 38Il faraone disse ai ministri: "Potremo trovare un uomo come

questo, in cui sia lo spirito di Dio?". 39Poi il faraone disse a Giuseppe: "Dal momento che Dio ti ha manifestato tutto

questo, nessuno è intelligente e saggio come te. 40Tu stesso sarai il mio maggiordomo e ai tuoi ordini si schiererà

tutto il mio popolo: solo per il trono io sarò più grande di te".

41Il faraone disse a Giuseppe: "Ecco, io ti metto a capo di tutto il paese d'Egitto". 42Il faraone si tolse di mano l'anello

e lo pose sulla mano di Giuseppe; lo rivestì di abiti di lino finissimo e gli pose al collo un monile d'oro. 43Poi lo fece

montare sul suo secondo carro e davanti a lui si gridava: "Abrech". E così lo si stabilì su tutto il paese d'Egitto. 44Poi

il faraone disse a Giuseppe: "Sono il faraone, ma senza il tuo permesso nessuno potrà alzare la mano o il piede in

tutto il paese d'Egitto". 45E il faraone chiamò Giuseppe Zafnat-Paneach e gli diede in moglie Asenat, figlia di

Potifera, sacerdote di On. Giuseppe uscì per tutto il paese d'Egitto. 46Giuseppe aveva trent'anni quando si presentò al

faraone re d'Egitto.

Poi Giuseppe si allontanò dal faraone e percorse tutto il paese d'Egitto. 47Durante i sette anni di abbondanza la terra

produsse a profusione. 48Egli raccolse tutti i viveri dei sette anni, nei quali vi era stata l'abbondanza nel paese

d'Egitto, e ripose i viveri nelle città, cioè in ogni città ripose i viveri della campagna circostante. 49Giuseppe

ammassò il grano come la sabbia del mare, in grandissima quantità, così che non se ne fece più il computo, perché

era incalcolabile.

50Intanto nacquero a Giuseppe due figli, prima che venisse l'anno della carestia; glieli partorì Asenat, figlia di

Potifera, sacerdote di On. 51Giuseppe chiamò il primogenito Manasse, "perché - disse - Dio mi ha fatto dimenticare

ogni affanno e tutta la casa di mio padre". 52E il secondo lo chiamò Efraim, "perché - disse - Dio mi ha reso fecondo

nel paese della mia afflizione".

53Poi finirono i sette anni di abbondanza nel paese d'Egitto 54e cominciarono i sette anni di carestia, come aveva

detto Giuseppe. Ci fu carestia in tutti i paesi, ma in tutto l'Egitto c'era il pane.

55Poi tutto il paese d'Egitto cominciò a sentire la fame e il popolo gridò al faraone per avere il pane. Allora il faraone

disse a tutti gli Egiziani: "Andate da Giuseppe; fate quello che vi dirà". 56La carestia dominava su tutta la terra.

Allora Giuseppe aprì tutti i depositi in cui vi era grano e vendette il grano agli Egiziani, mentre la carestia si

aggravava in Egitto. 57E da tutti i paesi venivano in Egitto per acquistare grano da Giuseppe, perché la carestia

infieriva su tutta la terra.
42

1Ora Giacobbe seppe che in Egitto c'era il grano; perciò disse ai figli: "Perché state a guardarvi l'un l'altro?". 2E

continuò: "Ecco, ho sentito dire che vi è il grano in Egitto. Andate laggiù e compratene per noi, perché possiamo

conservarci in vita e non morire". 3Allora i dieci fratelli di Giuseppe scesero per acquistare il frumento in Egitto.

4Ma quanto a Beniamino, fratello di Giuseppe, Giacobbe non lo mandò con i fratelli perché diceva: "Non gli succeda

qualche disgrazia!". 5Arrivarono dunque i figli d'Israele per acquistare il grano, in mezzo ad altri che pure erano

venuti, perché nel paese di Canaan c'era la carestia.

6Ora Giuseppe aveva autorità sul paese e vendeva il grano a tutto il popolo del paese. Perciò i fratelli di Giuseppe

vennero da lui e gli si prostrarono davanti con la faccia a terra. 7Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma fece

l'estraneo verso di loro, parlò duramente e disse: "Di dove siete venuti?". Risposero: "Dal paese di Canaan per

comperare viveri". 8Giuseppe riconobbe dunque i fratelli, mentre essi non lo riconobbero. 9Si ricordò allora

Giuseppe dei sogni che aveva avuti a loro riguardo e disse loro: "Voi siete spie! Voi siete venuti a vedere i punti

scoperti del paese". 10Gli risposero: "No, signore mio; i tuoi servi sono venuti per acquistare viveri. 11Noi siamo tutti

figli di un solo uomo. Noi siamo sinceri. I tuoi servi non sono spie!". 12Ma egli disse loro: "No, voi siete venuti a

vedere i punti scoperti del paese!". 13Allora essi dissero: "Dodici sono i tuoi servi, siamo fratelli, figli di un solo

uomo, nel paese di Canaan; ecco il più giovane è ora presso nostro padre e uno non c'è più". 14Giuseppe disse loro:

"Le cose stanno come vi ho detto: voi siete spie. 15In questo modo sarete messi alla prova: per la vita del faraone,

non uscirete di qui se non quando vi avrà raggiunto il vostro fratello più giovane. 16Mandate uno di voi a prendere il

vostro fratello; voi rimarrete prigionieri. Siano così messe alla prova le vostre parole, per sapere se la verità è dalla

vostra parte. Se no, per la vita del faraone, voi siete spie!". 17E li tenne in carcere per tre giorni.

18Al terzo giorno Giuseppe disse loro: "Fate questo e avrete salva la vita; io temo Dio! 19Se voi siete sinceri, uno dei

vostri fratelli resti prigioniero nel vostro carcere e voi andate a portare il grano per la fame delle vostre case. 20Poi mi

condurrete qui il vostro fratello più giovane. Allora le vostre parole si dimostreranno vere e non morirete". Essi

annuirono. 21Allora si dissero l'un l'altro: "Certo su di noi grava la colpa nei riguardi di nostro fratello, perché

abbiamo visto la sua angoscia quando ci supplicava e non lo abbiamo ascoltato. Per questo ci è venuta addosso

quest'angoscia". 22Ruben prese a dir loro: "Non ve lo avevo detto io: Non peccate contro il ragazzo? Ma non mi

avete dato ascolto. Ecco ora ci si domanda conto del suo sangue". 23Non sapevano che Giuseppe li capiva, perché tra

lui e loro vi era l'interprete.

24Allora egli si allontanò da loro e pianse. Poi tornò e parlò con essi. Scelse tra di loro Simeone e lo fece incatenare

sotto i loro occhi.

25Quindi Giuseppe diede ordine che si riempissero di grano i loro sacchi e si rimettesse il denaro di ciascuno nel suo

sacco e si dessero loro provviste per il viaggio. E così venne loro fatto.

26Essi caricarono il grano sugli asini e partirono di là. 27Ora in un luogo dove passavano la notte uno di essi aprì il

sacco per dare il foraggio all'asino e vide il proprio denaro alla bocca del sacco. 28Disse ai fratelli: "Mi è stato

restituito il denaro: eccolo qui nel mio sacco!". Allora si sentirono mancare il cuore e tremarono, dicendosi l'un

l'altro: "Che è mai questo che Dio ci ha fatto?".

29Arrivati da Giacobbe loro padre, nel paese di Canaan, gli riferirono tutte le cose che erano loro capitate:

30"Quell'uomo che è il signore del paese ci ha parlato duramente e ci ha messi in carcere come spie del paese.

31Allora gli abbiamo detto: Noi siamo sinceri; non siamo spie! 32Noi siamo dodici fratelli, figli di nostro padre: uno

non c'è più e il più giovane è ora presso nostro padre nel paese di Canaan. 33Ma l'uomo, signore del paese, ci ha

risposto: In questo modo io saprò se voi siete sinceri: lasciate qui con me uno dei vostri fratelli, prendete il grano

necessario alle vostre case e andate. 34Poi conducetemi il vostro fratello più giovane; così saprò che non siete spie,

ma che siete sinceri; io vi renderò vostro fratello e voi potrete percorrere il paese in lungo e in largo".

35Mentre vuotavano i sacchi, ciascuno si accorse di avere la sua borsa di denaro nel proprio sacco. Quando essi e il

loro padre videro le borse di denaro, furono presi dal timore. 36E il padre loro Giacobbe disse: "Voi mi avete privato

dei figli! Giuseppe non c'è più, Simeone non c'è più e Beniamino me lo volete prendere. Su di me tutto questo

ricade!".

37Allora Ruben disse al padre: "Farai morire i miei due figli, se non te lo ricondurrò. Affidalo a me e io te lo

restituirò". 38Ma egli rispose: "Il mio figlio non verrà laggiù con voi, perché suo fratello è morto ed egli è rimasto

solo. Se gli capitasse una disgrazia durante il viaggio che volete fare, voi fareste scendere con dolore la mia canizie

negli inferi".
43

1La carestia continuava a gravare sul paese. 2Quando ebbero finito di consumare il grano che avevano portato

dall'Egitto, il padre disse loro: "Tornate là e acquistate per noi un po' di viveri". 3Ma Giuda gli disse: "Quell'uomo ci

ha dichiarato severamente: Non verrete alla mia presenza, se non avrete con voi il vostro fratello! 4Se tu sei disposto

a lasciar partire con noi nostro fratello, andremo laggiù e ti compreremo il grano. 5Ma se tu non lo lasci partire, noi

non ci andremo, perché quell'uomo ci ha detto: Non verrete alla mia presenza, se non avrete con voi il vostro

fratello!". 6Israele disse: "Perché mi avete fatto questo male, cioè far sapere a quell'uomo che avevate ancora un

fratello?". 7Risposero: "Quell'uomo ci ha interrogati con insistenza intorno a noi e alla nostra parentela: È ancora

vivo vostro padre? Avete qualche fratello? e noi abbiamo risposto secondo queste domande. Potevamo sapere ch'egli

avrebbe detto: Conducete qui vostro fratello?".

8Giuda disse a Israele suo padre: "Lascia venire il giovane con me; partiremo subito per vivere e non morire, noi, tu

e i nostri bambini. 9Io mi rendo garante di lui: dalle mie mani lo reclamerai. Se non te lo ricondurrò, se non te lo

riporterò, io sarò colpevole contro di te per tutta la vita. 10Se non avessimo indugiato, ora saremmo già di ritorno per

la seconda volta". 11Israele loro padre rispose: "Se è così, fate pure: mettete nei vostri bagagli i prodotti più scelti del

paese e portateli in dono a quell'uomo: un po' di balsamo, un po' di miele, resina e laudano, pistacchi e mandorle.

12Prendete con voi doppio denaro, il denaro cioè che è stato rimesso nella bocca dei vostri sacchi lo porterete

indietro: forse si tratta di un errore. 13Prendete anche vostro fratello, partite e tornate da quell'uomo. 14Dio

onnipotente vi faccia trovare misericordia presso quell'uomo, così che vi rilasci l'altro fratello e Beniamino. Quanto

a me, una volta che non avrò più i miei figli, non li avrò più...!".

15Presero dunque i nostri uomini questo dono e il doppio del denaro e anche Beniamino, partirono, scesero in Egitto

e si presentarono a Giuseppe.

16Quando Giuseppe ebbe visto Beniamino con loro, disse al suo maggiordomo: "Conduci questi uomini in casa,

macella quello che occorre e prepara, perché questi uomini mangeranno con me a mezzogiorno". 17Il maggiordomo

fece come Giuseppe aveva ordinato e introdusse quegli uomini nella casa di Giuseppe. 18Ma quegli uomini si

spaventarono, perché venivano condotti in casa di Giuseppe, e dissero: "A causa del denaro, rimesso nei nostri

sacchi l'altra volta, ci si vuol condurre là: per assalirci, piombarci addosso e prenderci come schiavi con i nostri

asini".

19Allora si avvicinarono al maggiordomo della casa di Giuseppe e parlarono con lui all'ingresso della casa; 20dissero:

"Mio signore, noi siamo venuti già un'altra volta per comperare viveri. 21Quando fummo arrivati ad un luogo per

passarvi la notte, aprimmo i sacchi ed ecco il denaro di ciascuno si trovava alla bocca del suo sacco: proprio il nostro

denaro con il suo peso esatto. Allora noi l'abbiamo portato indietro 22e, per acquistare i viveri, abbiamo portato con

noi altro denaro. Non sappiamo chi abbia messo nei sacchi il nostro denaro!". 23Ma quegli disse: "State in pace, non

temete! Il vostro Dio e il Dio dei padri vostri vi ha messo un tesoro nei sacchi; il vostro denaro è pervenuto a me". E

portò loro Simeone.

24Quell'uomo fece entrare gli uomini nella casa di Giuseppe, diede loro acqua, perché si lavassero i piedi e diede il

foraggio ai loro asini. 25Essi prepararono il dono nell'attesa che Giuseppe arrivasse a mezzogiorno, perché avevano

saputo che avrebbero preso cibo in quel luogo. 26Quando Giuseppe arrivò a casa, gli presentarono il dono, che

avevano con sé, e si prostrarono davanti a lui con la faccia a terra. 27Egli domandò loro come stavano e disse: "Sta

bene il vostro vecchio padre, di cui mi avete parlato? Vive ancora?". 28Risposero: "Il tuo servo, nostro padre, sta

bene, è ancora vivo" e si inginocchiarono prostrandosi. 29Egli alzò gli occhi e guardò Beniamino, suo fratello, il

figlio di sua madre, e disse: "È questo il vostro fratello più giovane, di cui mi avete parlato?" e aggiunse: "Dio ti

conceda grazia, figlio mio!". 30Giuseppe uscì in fretta, perché si era commosso nell'intimo alla presenza di suo

fratello e sentiva il bisogno di piangere; entrò nella sua camera e pianse. 31Poi si lavò la faccia, uscì e, facendosi

forza, ordinò: "Servite il pasto". 32Fu servito per lui a parte, per loro a parte e per i commensali egiziani a parte,

perché gli Egiziani non possono prender cibo con gli Ebrei: ciò sarebbe per loro un abominio. 33Presero posto

davanti a lui dal primogenito al più giovane, ciascuno in ordine di età ed essi si guardavano con meraviglia l'un

l'altro. 34Egli fece portare loro porzioni prese dalla propria mensa, ma la porzione di Beniamino era cinque volte più

abbondante di quella di tutti gli altri. E con lui bevvero fino all'allegria.

44

1Diede poi questo ordine al maggiordomo della sua casa: "Riempi i sacchi di quegli uomini di tanti viveri quanti ne

possono contenere e metti il denaro di ciascuno alla bocca del suo sacco. 2Insieme metterai la mia coppa, la coppa

d'argento, alla bocca del sacco del più giovane, con il denaro del suo grano". Quegli fece secondo l'ordine di

Giuseppe. 3Al mattino, fattosi chiaro, quegli uomini furono fatti partire con i loro asini. 4Erano appena usciti dalla

città e ancora non si erano allontanati, quando Giuseppe disse al maggiordomo della sua casa: "Su, insegui quegli

uomini, raggiungili e di' loro: Perché avete reso male per bene? 5Non è forse questa la coppa in cui beve il mio

signore e per mezzo della quale egli suole trarre i presagi? Avete fatto male a fare così". 6Egli li raggiunse e ripetè

loro queste parole. 7Quelli gli dissero: "Perché il mio signore dice queste cose? Lungi dai tuoi servi il fare una tale

cosa! 8Ecco, il denaro che abbiamo trovato alla bocca dei nostri sacchi te lo abbiamo riportato dal paese di Canaan e

come potremmo rubare argento od oro dalla casa del tuo padrone? 9Quello dei tuoi servi, presso il quale si troverà,

sarà messo a morte e anche noi diventeremo schiavi del mio signore". 10Rispose: "Ebbene, come avete detto, così

sarà: colui, presso il quale si troverà, sarà mio schiavo e voi sarete innocenti". 11Ciascuno si affrettò a scaricare a

terra il suo sacco e lo aprì. 12Quegli li frugò dal maggiore al più piccolo, e la coppa fu trovata nel sacco di

Beniamino. 13Allora essi si stracciarono le vesti, ricaricarono ciascuno il proprio asino e tornarono in città. 14Giuda e

i suoi fratelli vennero nella casa di Giuseppe, che si trovava ancora là, e si gettarono a terra davanti a lui. 15Giuseppe

disse loro: "Che azione avete commessa? Non sapete che un uomo come me è capace di indovinare?". 16Giuda disse:

"Che diremo al mio signore? Come parlare? Come giustificarci? Dio ha scoperto la colpa dei tuoi servi... Eccoci

schiavi del mio signore, noi e colui che è stato trovato in possesso della coppa". 17Ma egli rispose: "Lungi da me il

far questo! L'uomo trovato in possesso della coppa, lui sarà mio schiavo: quanto a voi, tornate in pace da vostro

padre".

18Allora Giuda gli si fece innanzi e disse: "Mio signore, sia permesso al tuo servo di far sentire una parola agli

orecchi del mio signore; non si accenda la tua ira contro il tuo servo, perché il faraone è come te! 19Il mio signore

aveva interrogato i suoi servi: Avete un padre o un fratello? 20E noi avevamo risposto al mio signore: Abbiamo un

padre vecchio e un figlio ancor giovane natogli in vecchiaia, suo fratello è morto ed egli è rimasto il solo dei figli di

sua madre e suo padre lo ama. 21Tu avevi detto ai tuoi servi: Conducetelo qui da me, perché lo possa vedere con i

miei occhi. 22Noi avevamo risposto al mio signore: Il giovinetto non può abbandonare suo padre: se lascerà suo

padre, questi morirà. 23Ma tu avevi soggiunto ai tuoi servi: Se il vostro fratello minore non verrà qui con voi, non

potrete più venire alla mia presenza. 24Quando dunque eravamo ritornati dal tuo servo, mio padre, gli riferimmo le

parole del mio signore. 25E nostro padre disse: Tornate ad acquistare per noi un po' di viveri. 26E noi rispondemmo:

Non possiamo ritornare laggiù: se c'è con noi il nostro fratello minore, andremo; altrimenti, non possiamo essere

ammessi alla presenza di quell'uomo senza avere con noi il nostro fratello minore. 27Allora il tuo servo, mio padre, ci

disse: Voi sapete che due figli mi aveva procreato mia moglie. 28Uno partì da me e dissi: certo è stato sbranato! Da

allora non l'ho più visto. 29Se ora mi porterete via anche questo e gli capitasse una disgrazia, voi fareste scendere con

dolore la mia canizie nella tomba. 30Ora, quando io arriverò dal tuo servo, mio padre, e il giovinetto non sarà con

noi, mentre la vita dell'uno è legata alla vita dell'altro, 31appena egli avrà visto che il giovinetto non è con noi, morirà

e i tuoi servi avranno fatto scendere con dolore negli inferi la canizie del tuo servo, nostro padre.

32Ma il tuo servo si è reso garante del giovinetto presso mio padre: Se non te lo ricondurrò, sarò colpevole verso mio

padre per tutta la vita. 33Ora, lascia che il tuo servo rimanga invece del giovinetto come schiavo del mio signore e il

giovinetto torni lassù con i suoi fratelli! 34Perché, come potrei tornare da mio padre senz'avere con me il giovinetto?

Ch'io non veda il male che colpirebbe mio padre!".

45

1Allora Giuseppe non potè più contenersi dinanzi ai circostanti e gridò: "Fate uscire tutti dalla mia presenza!". Così

non restò nessuno presso di lui, mentre Giuseppe si faceva conoscere ai suoi fratelli. 2Ma diede in un grido di pianto

e tutti gli Egiziani lo sentirono e la cosa fu risaputa nella casa del faraone. 3Giuseppe disse ai fratelli: "Io sono

Giuseppe! Vive ancora mio padre?". Ma i suoi fratelli non potevano rispondergli, perché atterriti dalla sua presenza.

4Allora Giuseppe disse ai fratelli: "Avvicinatevi a me!". Si avvicinarono e disse loro: "Io sono Giuseppe, il vostro

fratello, che voi avete venduto per l'Egitto. 5Ma ora non vi rattristate e non vi crucciate per avermi venduto quaggiù,

perché Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita. 6Perché già da due anni vi è la carestia nel paese

e ancora per cinque anni non vi sarà né aratura né mietitura. 7Dio mi ha mandato qui prima di voi, per assicurare a

voi la sopravvivenza nel paese e per salvare in voi la vita di molta gente. 8Dunque non siete stati voi a mandarmi

qui, ma Dio ed Egli mi ha stabilito padre per il faraone, signore su tutta la sua casa e governatore di tutto il paese

d'Egitto. 9Affrettatevi a salire da mio padre e ditegli: Dice il tuo figlio Giuseppe: Dio mi ha stabilito signore di tutto

l'Egitto. Vieni quaggiù presso di me e non tardare. 10Abiterai nel paese di Gosen e starai vicino a me tu, i tuoi figli e

i figli dei tuoi figli, i tuoi greggi e i tuoi armenti e tutti i tuoi averi. 11Là io ti darò sostentamento, poiché la carestia

durerà ancora cinque anni, e non cadrai nell'indigenza tu, la tua famiglia e quanto possiedi. 12Ed ecco, i vostri occhi

lo vedono e lo vedono gli occhi di mio fratello Beniamino: è la mia bocca che vi parla! 13Riferite a mio padre tutta la

gloria che io ho in Egitto e quanto avete visto; affrettatevi a condurre quaggiù mio padre". 14Allora egli si gettò al

collo di Beniamino e pianse. Anche Beniamino piangeva stretto al suo collo. 15Poi baciò tutti i fratelli e pianse

stringendoli a sé. Dopo, i suoi fratelli si misero a conversare con lui.

16Intanto nella casa del faraone si era diffusa la voce: "Sono venuti i fratelli di Giuseppe!" e questo fece piacere al

faraone e ai suoi ministri. 17Allora il faraone disse a Giuseppe: "Di' ai tuoi fratelli: Fate questo: caricate le

cavalcature, partite e andate nel paese di Canaan. 18Poi prendete vostro padre e le vostre famiglie e venite da me e io

vi darò il meglio del paese d'Egitto e mangerete i migliori prodotti della terra. 19Quanto a te, da' loro questo

comando: Fate questo: prendete con voi dal paese d'Egitto carri per i vostri bambini e le vostre donne, prendete

vostro padre e venite. 20Non abbiate rincrescimento per la vostra roba, perché il meglio di tutto il paese sarà vostro".

21Così fecero i figli di Israele. Giuseppe diede loro carri secondo l'ordine del faraone e diede loro una provvista per il

viaggio. 22Diede a tutti una muta di abiti per ciascuno, ma a Beniamino diede trecento sicli d'argento e cinque mute

di abiti. 23Allo stesso modo mandò al padre dieci asini carichi dei migliori prodotti dell'Egitto e dieci asine cariche di

grano, pane e viveri per il viaggio del padre. 24Poi congedò i fratelli e, mentre partivano, disse loro: "Non litigate

durante il viaggio!".

25Così essi ritornarono dall'Egitto e arrivarono nel paese di Canaan, dal loro padre Giacobbe 26e subito gli riferirono:

"Giuseppe è ancora vivo, anzi governa tutto il paese d'Egitto!". Ma il suo cuore rimase freddo, perché non poteva

credere loro. 27Quando però essi gli riferirono tutte le parole che Giuseppe aveva detto loro ed egli vide i carri che

Giuseppe gli aveva mandati per trasportarlo, allora lo spirito del loro padre Giacobbe si rianimò. 28Israele disse:

"Basta! Giuseppe, mio figlio, è vivo. Andrò a vederlo prima di morire!".

46

1Israele dunque levò le tende con quanto possedeva e arrivò a Bersabea, dove offrì sacrifici al Dio di suo padre

Isacco. 2Dio disse a Israele in una visione notturna: "Giacobbe, Giacobbe!". Rispose: "Eccomi!". 3Riprese: "Io sono

Dio, il Dio di tuo padre. Non temere di scendere in Egitto, perché laggiù io farò di te un grande popolo. 4Io scenderò

con te in Egitto e io certo ti farò tornare. Giuseppe ti chiuderà gli occhi".

5Giacobbe si alzò da Bersabea e i figli di Israele fecero salire il loro padre Giacobbe, i loro bambini e le loro donne

sui carri che il faraone aveva mandati per trasportarlo. 6Essi presero il loro bestiame e tutti i beni che avevano

acquistati nel paese di Canaan e vennero in Egitto; Giacobbe cioè e con lui tutti i suoi discendenti; 7i suoi figli e i

nipoti, le sue figlie e le nipoti, tutti i suoi discendenti egli condusse con sé in Egitto.

8Questi sono i nomi dei figli d'Israele che entrarono in Egitto: Giacobbe e i suoi figli, il primogenito di Giacobbe,

Ruben. 9I figli di Ruben: Enoch, Pallu, Chezron e Carmi. 10I figli di Simeone: Iemuel, Iamin, Oad, Iachin, Socar e

Saul, figlio della Cananea. 11I figli di Levi: Gherson, Keat e Merari. 12I figli di Giuda: Er, Onan, Sela, Perez e

Zerach; ma Er e Onan morirono nel paese di Canaan. Furono figli di Perez: Chezron e Amul. 13I figli di Ìssacar:

Tola, Puva, Giobbe e Simron. 14I figli di Zàbulon: Sered, Elon e Iacleel. 15Questi sono i figli che Lia partorì a

Giacobbe in Paddan-Aram insieme con la figlia Dina; tutti i suoi figli e le sue figlie erano trentatrè persone.

16I figli di Gad: Zifion, Agghi, Suni, Esbon, Eri, Arodi e Areli. 17I figli di Aser: Imma, Isva, Isvi, Beria e la loro

sorella Serach. I figli di Beria: Eber e Malchiel. 18Questi sono i figli di Zilpa, che Làbano aveva dato alla figlia Lia;

essa li partorì a Giacobbe: sono sedici persone.

19I figli di Rachele, moglie di Giacobbe: Giuseppe e Beniamino. 20A Giuseppe nacquero in Egitto Efraim e Manasse,

che gli partorì Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On. 21I figli di Beniamino: Bela, Becher e Asbel, Ghera,

Naaman, Echi, Ros, Muppim, Uppim e Arde. 22Questi sono i figli che Rachele partorì a Giacobbe; in tutto sono

quattordici persone.

23I figli di Dan: Usim. 24I figli di Nèftali: Iacseel, Guni, Ieser e Sillem. 25Questi sono i figli di Bila, che Làbano diede

alla figlia Rachele, ed essa li partorì a Giacobbe; in tutto sette persone.

26Tutte le persone che entrarono con Giacobbe in Egitto, uscite dai suoi fianchi, senza le mogli dei figli di Giacobbe,

sono sessantasei. 27I figli che nacquero a Giuseppe in Egitto sono due persone. Tutte le persone della famiglia di

Giacobbe, che entrarono in Egitto, sono settanta.

28Ora egli aveva mandato Giuda avanti a sé da Giuseppe, perché questi desse istruzioni in Gosen prima del suo

arrivo. Poi arrivarono al paese di Gosen. 29Allora Giuseppe fece attaccare il suo carro e salì in Gosen incontro a

Israele, suo padre. Appena se lo vide davanti, gli si gettò al collo e pianse a lungo stretto al suo collo. 30Israele disse

a Giuseppe: "Posso anche morire, questa volta, dopo aver visto la tua faccia, perché sei ancora vivo". 31Allora

Giuseppe disse ai fratelli e alla famiglia del padre: "Vado ad informare il faraone e a dirgli: I miei fratelli e la

famiglia di mio padre, che erano nel paese di Canaan, sono venuti da me. 32Ora questi uomini sono pastori di greggi,

si occupano di bestiame, e hanno condotto i loro greggi, i loro armenti e tutti i loro averi. 33Quando dunque il

faraone vi chiamerà e vi domanderà: Qual è il vostro mestiere?, 34voi risponderete: Gente dedita al bestiame sono

stati i tuoi servi, dalla nostra fanciullezza fino ad ora, noi e i nostri padri. Questo perché possiate risiedere nel paese

di Gosen". Perché tutti i pastori di greggi sono un abominio per gli Egiziani.

47

1Giuseppe andò ad informare il faraone dicendogli: "Mio padre e i miei fratelli con i loro greggi e armenti e con tutti

i loro averi sono venuti dal paese di Canaan; eccoli nel paese di Gosen". 2Intanto prese cinque uomini dal gruppo dei

suoi fratelli e li presentò al faraone. 3Il faraone disse ai suoi fratelli: "Qual è il vostro mestiere?". Essi risposero al

faraone: "Pastori di greggi sono i tuoi servi, noi e i nostri padri". 4Poi dissero al faraone: "Siamo venuti per

soggiornare come forestieri nel paese perché non c'è più pascolo per il gregge dei tuoi servi; infatti è grave la

carestia nel paese di Canaan. E ora lascia che i tuoi servi risiedano nel paese di Gosen!".

5Allora il faraone disse a Giuseppe: "Tuo padre e i tuoi fratelli sono dunque venuti da te. 6Ebbene, il paese d'Egitto è

a tua disposizione: fa' risiedere tuo padre e i tuoi fratelli nella parte migliore del paese. Risiedano pure nel paese di

Gosen. Se tu sai che vi sono tra di loro uomini capaci, costituiscili sopra i miei averi in qualità di sovrintendenti al

bestiame". 7Poi Giuseppe introdusse Giacobbe, suo padre, e lo presentò al faraone e Giacobbe benedisse il faraone.

8Il faraone domandò a Giacobbe: "Quanti anni hai?". 9Giacobbe rispose al faraone: "Centotrenta di vita errabonda,

pochi e tristi sono stati gli anni della mia vita e non hanno raggiunto il numero degli anni dei miei padri, al tempo

della loro vita nomade". 10Poi Giacobbe benedisse il faraone e si allontanò dal faraone.

11Giuseppe fece risiedere suo padre e i suoi fratelli e diede loro una proprietà nel paese d'Egitto, nella parte migliore

del paese, nel territorio di Ramses, come aveva comandato il faraone. 12Giuseppe diede il sostentamento al padre, ai

fratelli e a tutta la famiglia di suo padre, fornendo pane secondo il numero dei bambini.

13Ora non c'era pane in tutto il paese, perché la carestia era molto grave: il paese d'Egitto e il paese di Canaan

languivano per la carestia. 14Giuseppe raccolse tutto il denaro che si trovava nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan

in cambio del grano che essi acquistavano; Giuseppe consegnò questo denaro alla casa del faraone.

15Quando fu esaurito il denaro del paese di Egitto e del paese di Canaan, tutti gli Egiziani vennero da Giuseppe a

dire: "Dacci il pane! Perché dovremmo morire sotto i tuoi occhi? Infatti non c'è più denaro". 16Rispose Giuseppe:

"Cedetemi il vostro bestiame e io vi darò pane in cambio del vostro bestiame, se non c'è più denaro". 17Allora

condussero a Giuseppe il loro bestiame e Giuseppe diede loro il pane in cambio dei cavalli e delle pecore, dei buoi e

degli asini; così in quell'anno li nutrì di pane in cambio di tutto il loro bestiame.

18Passato quell'anno, vennero a lui l'anno dopo e gli dissero: "Non nascondiamo al mio signore che si è esaurito il

denaro e anche il possesso del bestiame è passato al mio signore, non rimane più a disposizione del mio signore se

non il nostro corpo e il nostro terreno. 19Perché dovremmo perire sotto i tuoi occhi, noi e la nostra terra? Acquista

noi e la nostra terra in cambio di pane e diventeremo servi del faraone noi con la nostra terra; ma dacci di che

seminare, così che possiamo vivere e non morire e il suolo non diventi un deserto!". 20Allora Giuseppe acquistò per

il faraone tutto il terreno dell'Egitto, perché gli Egiziani vendettero ciascuno il proprio campo, tanto infieriva su di

loro la carestia. Così la terra divenne proprietà del faraone. 21Quanto al popolo, egli lo fece passare nelle città da un

capo all'altro della frontiera egiziana. 22Soltanto il terreno dei sacerdoti egli non acquistò, perché i sacerdoti avevano

un'assegnazione fissa da parte del faraone e si nutrivano dell'assegnazione che il faraone passava loro; per questo

non vendettero il loro terreno.

23Poi Giuseppe disse al popolo: "Vedete, io ho acquistato oggi per il faraone voi e il vostro terreno. Eccovi il seme:

seminate il terreno. 24Ma quando vi sarà il raccolto, voi ne darete un quinto al faraone e quattro parti saranno vostre,

per la semina dei campi, per il nutrimento vostro e di quelli di casa vostra e per il nutrimento dei vostri bambini".

25Gli risposero: "Ci hai salvato la vita! Ci sia solo concesso di trovar grazia agli occhi del mio signore e saremo servi

del faraone!". 26Così Giuseppe fece di questo una legge che vige fino ad oggi sui terreni d'Egitto, per la quale si deve

dare la quinta parte al faraone. Soltanto i terreni dei sacerdoti non divennero del faraone.

27Gli Israeliti intanto si stabilirono nel paese d'Egitto, nel territorio di Gosen, ebbero proprietà e furono fecondi e

divennero molto numerosi.

28Giacobbe visse nel paese d'Egitto diciassette anni e gli anni della sua vita furono centoquarantasette. 29Quando fu

vicino il tempo della sua morte, Israele chiamò il figlio Giuseppe e gli disse: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi,

metti la mano sotto la mia coscia e usa con me bontà e fedeltà: non seppellirmi in Egitto! 30Quando io mi sarò

coricato con i miei padri, portami via dall'Egitto e seppelliscimi nel loro sepolcro". Rispose: "Io agirò come hai

detto". 31Riprese: "Giuramelo!". E glielo giurò; allora Israele si prostrò sul capezzale del letto.

48

1Dopo queste cose, fu riferito a Giuseppe: "Ecco, tuo padre è malato!". Allora egli condusse con sé i due figli

Manasse ed Efraim. 2Fu riferita la cosa a Giacobbe: "Ecco, tuo figlio Giuseppe è venuto da te". Allora Israele

raccolse le forze e si mise a sedere sul letto. 3Giacobbe disse a Giuseppe: "Dio onnipotente mi apparve a Luz, nel

paese di Canaan, e mi benedisse 4dicendomi: Ecco, io ti rendo fecondo: ti moltiplicherò e ti farò diventare un

insieme di popoli e darò questo paese alla tua discendenza dopo di te in possesso perenne. 5Ora i due figli che ti sono

nati nel paese d'Egitto prima del mio arrivo presso di te in Egitto, sono miei: Efraim e Manasse saranno miei come

Ruben e Simeone. 6Invece i figli che tu avrai generati dopo di essi, saranno tuoi: saranno chiamati con il nome dei

loro fratelli nella loro eredità. 7Quanto a me, mentre giungevo da Paddan, Rachele, tua madre, mi morì nel paese di

Canaan durante il viaggio, quando mancava un tratto di cammino per arrivare a Efrata, e l'ho sepolta là lungo la

strada di Efrata, cioè Betlemme". 8Poi Israele vide i figli di Giuseppe e disse: "Chi sono questi?". 9Giuseppe disse al

padre: "Sono i figli che Dio mi ha dati qui". Riprese: "Portameli perché io li benedica!". 10Ora gli occhi di Israele

erano offuscati dalla vecchiaia: non poteva più distinguere. Giuseppe li avvicinò a lui, che li baciò e li abbracciò.

11Israele disse a Giuseppe: "Io non pensavo più di vedere la tua faccia ed ecco, Dio mi ha concesso di vedere anche

la tua prole!". 12Allora Giuseppe li ritirò dalle sue ginocchia e si prostrò con la faccia a terra. 13Poi li prese tutti e

due, Efraim con la sua destra, alla sinistra di Israele, e Manasse con la sua sinistra, alla destra di Israele, e li avvicinò

a lui. 14Ma Israele stese la mano destra e la pose sul capo di Efraim, che pure era il più giovane, e la sua sinistra sul

capo di Manasse, incrociando le braccia, benché Manasse fosse il primogenito. 15E così benedisse Giuseppe:

"Il Dio, davanti al quale hanno camminato
i miei padri Abramo e Isacco,

il Dio che è stato il mio pastore da quando esisto

fino ad oggi,
16l'angelo che mi ha liberato da ogni male,
benedica questi giovinetti!
Sia ricordato in essi il mio nome
e il nome dei miei padri Abramo e Isacco
e si moltiplichino in gran numero
in mezzo alla terra!".

17Giuseppe notò che il padre aveva posato la destra sul capo di Efraim e ciò gli spiacque. Prese dunque la mano del

padre per toglierla dal capo di Efraim e porla sul capo di Manasse. 18Disse al padre: "Non così, padre mio: è questo

il primogenito, posa la destra sul suo capo!". 19Ma il padre ricusò e disse: "Lo so, figlio mio, lo so: anch'egli

diventerà un popolo, anch'egli sarà grande, ma il suo fratello minore sarà più grande di lui e la sua discendenza

diventerà una moltitudine di nazioni". 20E li benedisse in quel giorno:

"Di voi si servirà Israele
per benedire, dicendo:
Dio ti renda come Efraim e come Manasse!".
Così pose Efraim prima di Manasse.

21Poi Israele disse a Giuseppe: "Ecco, io sto per morire, ma Dio sarà con voi e vi farà tornare al paese dei vostri

padri.

22Quanto a me, io do a te, più che ai tuoi fratelli, un dorso di monte, che io ho conquistato dalle mani degli Amorrei

con la spada e l'arco".
49

1Quindi Giacobbe chiamò i figli e disse: "Radunatevi, perché io vi annunzi quello che vi accadrà nei tempi futuri.

2Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe,
ascoltate Israele, vostro padre!
3Ruben, tu sei il mio primogenito,
il mio vigore e la primizia della mia virilità,
esuberante in fierezza ed esuberante in forza!
4Bollente come l'acqua, tu non avrai preminenza,
perché hai invaso il talamo di tuo padre
e hai violato il mio giaciglio su cui eri salito.
5Simeone e Levi sono fratelli,
strumenti di violenza sono i loro coltelli.
6Nel loro conciliabolo non entri l'anima mia,
al loro convegno non si unisca il mio cuore.
Perché con ira hanno ucciso gli uomini
e con passione hanno storpiato i tori.
7Maledetta la loro ira, perché violenta,
e la loro collera, perché crudele!
Io li dividerò in Giacobbe
e li disperderò in Israele.
8Giuda, te loderanno i tuoi fratelli;
la tua mano sarà sulla nuca dei tuoi nemici;

davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre.

9Un giovane leone è Giuda:
dalla preda, figlio mio, sei tornato;
si è sdraiato, si è accovacciato come un leone
e come una leonessa; chi oserà farlo alzare?
10Non sarà tolto lo scettro da Giuda
né il bastone del comando tra i suoi piedi,
finché verra colui al quale esso appartiene
e a cui è dovuta l'obbedienza dei popoli.
11Egli lega alla vite il suo asinello
e a scelta vite il figlio della sua asina,
lava nel vino la veste
e nel sangue dell'uva il manto;
12lucidi ha gli occhi per il vino
e bianchi i denti per il latte.
13Zàbulon abiterà lungo il lido del mare
e sarà l'approdo delle navi,
con il fianco rivolto a Sidòne.
14Issacar è un asino robusto,
accovacciato tra un doppio recinto.
15Ha visto che il luogo di riposo era bello,
che il paese era ameno;
ha piegato il dorso a portar la soma
ed è stato ridotto ai lavori forzati.
16Dan giudicherà il suo popolo
come ogni altra tribù d'Israele.
17Sia Dan un serpente sulla strada,
una vipera cornuta sul sentiero,
che morde i garretti del cavallo
e il cavaliere cade all'indietro.
18Io spero nella tua salvezza, Signore!
19Gad, assalito da un'orda,
ne attacca la retroguardia.
20Aser, il suo pane è pingue:
egli fornisce delizie da re.
21Nèftali è una cerva slanciata
che da' bei cerbiatti.
22Germoglio di ceppo fecondo è Giuseppe;
germoglio di ceppo fecondo presso una fonte,
i cui rami si stendono sul muro.
23Lo hanno esasperato e colpito,
lo hanno perseguitato i tiratori di frecce.
24Ma è rimasto intatto il suo arco
e le sue braccia si muovon veloci
per le mani del Potente di Giacobbe,
per il nome del Pastore, Pietra d'Israele.
25Per il Dio di tuo padre - egli ti aiuti!
e per il Dio onnipotente - egli ti benedica!
Con benedizioni del cielo dall'alto,
benedizioni dell'abisso nel profondo,
benedizioni delle mammelle e del grembo.
26Le benedizioni di tuo padre sono superiori
alle benedizioni dei monti antichi,
alle attrattive dei colli eterni.
Vengano sul capo di Giuseppe
e sulla testa del principe tra i suoi fratelli!
27Beniamino è un lupo che sbrana:
al mattino divora la preda
e alla sera spartisce il bottino.

28Tutti questi formano le dodici tribù d'Israele, questo è ciò che disse loro il loro padre, quando li ha benedetti;

ognuno egli benedisse con una benedizione particolare.

29Poi diede loro quest'ordine: "Io sto per essere riunito ai miei antenati: seppellitemi presso i miei padri nella caverna

che è nel campo di Efron l'Hittita, 30nella caverna che si trova nel campo di Macpela di fronte a Mamre, nel paese di

Canaan, quella che Abramo acquistò con il campo di Efron l'Hittita come proprietà sepolcrale. 31Là seppellirono

Abramo e Sara sua moglie, là seppellirono Isacco e Rebecca sua moglie e là seppellii Lia. 32La proprietà del campo e

della caverna che si trova in esso proveniva dagli Hittiti".

33Quando Giacobbe ebbe finito di dare questo ordine ai figli, ritrasse i piedi nel letto e spirò e fu riunito ai suoi

antenati.
50

1Allora Giuseppe si gettò sulla faccia di suo padre, pianse su di lui e lo baciò. 2Poi Giuseppe ordinò ai suoi medici di

imbalsamare suo padre. I medici imbalsamarono Israele 3e vi impiegarono quaranta giorni, perché tanti ne occorrono

per l'imbalsamazione. Gli Egiziani lo piansero settanta giorni. 4Passati i giorni del lutto, Giuseppe parlò alla casa del

faraone: "Se ho trovato grazia ai vostri occhi, vogliate riferire agli orecchi del faraone queste parole: 5Mio padre mi

ha fatto giurare: Ecco, io sto per morire: tu devi seppellirmi nel sepolcro che mi sono scavato nel paese di Canaan.

Ora, possa io andare a seppellire mio padre e tornare". 6Il faraone rispose: "Va' e seppellisci tuo padre com'egli ti ha

fatto giurare". 7Allora Giuseppe andò a seppellire suo padre e con lui andarono tutti i ministri del faraone, gli anziani

della sua casa, tutti gli anziani del paese d'Egitto, 8tutta la casa di Giuseppe e i suoi fratelli e la casa di suo padre.

Soltanto i loro bambini e i loro greggi e i loro armenti essi lasciarono nel paese di Gosen. 9Andarono con lui anche i

carri da guerra e la cavalleria, così da formare una carovana imponente. 10Quando arrivarono all'Aia di Atad, che è al

di là del Giordano, fecero un lamento molto grande e solenne ed egli celebrò per suo padre un lutto di sette giorni.

11I Cananei che abitavano il paese videro il lutto alla Aia di Atad e dissero: "È un lutto grave questo per gli

Egiziani". Per questo la si chiamò Abel-Mizraim, che si trova al di là del Giordano. 12Poi i suoi figli fecero per lui

così come aveva loro comandato. 13I suoi figli lo portarono nel paese di Canaan e lo seppellirono nella caverna del

campo di Macpela, quel campo che Abramo aveva acquistato, come proprietà sepolcrale, da Efron l'Hittita, e che si

trova di fronte a Mamre. 14Dopo aver sepolto suo padre, Giuseppe tornò in Egitto insieme con i suoi fratelli e con

quanti erano andati con lui a seppellire suo padre.

15Ma i fratelli di Giuseppe cominciarono ad aver paura, dato che il loro padre era morto, e dissero: "Chissà se

Giuseppe non ci tratterà da nemici e non ci renderà tutto il male che noi gli abbiamo fatto?". 16Allora mandarono a

dire a Giuseppe: "Tuo padre prima di morire ha dato quest'ordine: 17Direte a Giuseppe: Perdona il delitto dei tuoi

fratelli e il loro peccato, perché ti hanno fatto del male! Perdona dunque il delitto dei servi del Dio di tuo padre!".

Giuseppe pianse quando gli si parlò così. 18E i suoi fratelli andarono e si gettarono a terra davanti a lui e dissero:

"Eccoci tuoi schiavi!". 19Ma Giuseppe disse loro: "Non temete. Sono io forse al posto di Dio? 20Se voi avevate

pensato del male contro di me, Dio ha pensato di farlo servire a un bene, per compiere quello che oggi si avvera: far

vivere un popolo numeroso. 21Dunque non temete, io provvederò al sostentamento per voi e per i vostri bambini".

Così li consolò e fece loro coraggio. 22Ora Giuseppe con la famiglia di suo padre abitò in Egitto; Giuseppe visse

centodieci anni. 23Così Giuseppe vide i figli di Efraim fino alla terza generazione e anche i figli di Machir, figlio di

Manasse, nacquero sulle ginocchia di Giuseppe. 24Poi Giuseppe disse ai fratelli: "Io sto per morire, ma Dio verrà

certo a visitarvi e vi farà uscire da questo paese verso il paese ch'egli ha promesso con giuramento ad Abramo, a

Isacco e a Giacobbe". 25Giuseppe fece giurare ai figli di Israele così: "Dio verrà certo a visitarvi e allora voi

porterete via di qui le mie ossa".

26Poi Giuseppe morì all'età di centodieci anni; lo imbalsamarono e fu posto in un sarcofago in Egitto.

Esodo
1

1Questi sono i nomi dei figli d'Israele entrati in Egitto con Giacobbe e arrivati ognuno con la sua famiglia: 2Ruben,

Simeone, Levi e Giuda, 3Issacar, Zàbulon e Beniamino, 4Dan e Nèftali, Gad e Aser. 5Tutte le persone nate da

Giacobbe erano settanta, Giuseppe si trovava già in Egitto.

6Giuseppe poi morì e così tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione. 7I figli d'Israele prolificarono e crebbero,

divennero numerosi e molto potenti e il paese ne fu ripieno.

8Allora sorse sull'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. 9E disse al suo popolo: "Ecco che il

popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più forte di noi. 10Prendiamo provvedimenti nei suoi riguardi per impedire

che aumenti, altrimenti, in caso di guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà contro di noi e poi partirà dal

paese". 11Allora vennero imposti loro dei sovrintendenti ai lavori forzati per opprimerli con i loro gravami, e così

costruirono per il faraone le città-deposito, cioè Pitom e Ramses. 12Ma quanto più opprimevano il popolo, tanto più

si moltiplicava e cresceva oltre misura; si cominciò a sentire come un incubo la presenza dei figli d'Israele. 13Per

questo gli Egiziani fecero lavorare i figli d'Israele trattandoli duramente. 14Resero loro amara la vita costringendoli a

fabbricare mattoni di argilla e con ogni sorta di lavoro nei campi: e a tutti questi lavori li obbligarono con durezza.

15 Poi il re d'Egitto disse alle levatrici degli Ebrei, delle quali una si chiamava Sifra e l'altra Pua: 16"Quando assistete

al parto delle donne ebree, osservate quando il neonato è ancora tra le due sponde del sedile per il parto: se è un

maschio, lo farete morire; se è una femmina, potrà vivere". 17Ma le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva

loro ordinato il re d'Egitto e lasciarono vivere i bambini. 18Il re d'Egitto chiamò le levatrici e disse loro: "Perché

avete fatto questo e avete lasciato vivere i bambini?". 19Le levatrici risposero al faraone: "Le donne ebree non sono

come le egiziane: sono piene di vitalità: prima che arrivi presso di loro la levatrice, hanno già partorito!". 20Dio

beneficò le levatrici. Il popolo aumentò e divenne molto forte. 21E poiché le levatrici avevano temuto Dio, egli diede

loro una numerosa famiglia. 22Allora il faraone diede quest'ordine a tutto il suo popolo: "Ogni figlio maschio che

nascerà agli Ebrei, lo getterete nel Nilo, ma lascerete vivere ogni figlia".

2

1Un uomo della famiglia di Levi andò a prendere in moglie una figlia di Levi. 2La donna concepì e partorì un figlio;

vide che era bello e lo tenne nascosto per tre mesi. 3Ma non potendo tenerlo nascosto più oltre, prese un cestello di

papiro, lo spalmò di bitume e di pece, vi mise dentro il bambino e lo depose fra i giunchi sulla riva del Nilo. 4La

sorella del bambino si pose ad osservare da lontano che cosa gli sarebbe accaduto. 5Ora la figlia del faraone scese al

Nilo per fare il bagno, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo la sponda del Nilo. Essa vide il cestello fra i

giunchi e mandò la sua schiava a prenderlo. 6L'aprì e vide il bambino: ecco, era un fanciullino che piangeva. Ne

ebbe compassione e disse: "È un bambino degli Ebrei". 7La sorella del bambino disse allora alla figlia del faraone:

"Devo andarti a chiamare una nutrice tra le donne ebree, perché allatti per te il bambino?". 8"Va'", le disse la figlia

del faraone. La fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. 9La figlia del faraone le disse: "Porta con te questo

bambino e allattalo per me; io ti darò un salario". La donna prese il bambino e lo allattò. 10Quando il bambino fu

cresciuto, lo condusse alla figlia del faraone. Egli divenne un figlio per lei ed ella lo chiamò Mosè, dicendo: "Io l'ho

salvato dalle acque!".

11In quei giorni, Mosè, cresciuto in età, si recò dai suoi fratelli e notò i lavori pesanti da cui erano oppressi. Vide un

Egiziano che colpiva un Ebreo, uno dei suoi fratelli. 12Voltatosi attorno e visto che non c'era nessuno, colpì a morte

l'Egiziano e lo seppellì nella sabbia. 13Il giorno dopo, uscì di nuovo e, vedendo due Ebrei che stavano rissando, disse

a quello che aveva torto: "Perché percuoti il tuo fratello?". 14Quegli rispose: "Chi ti ha costituito capo e giudice su di

noi? Pensi forse di uccidermi, come hai ucciso l'Egiziano?". Allora Mosè ebbe paura e pensò: "Certamente la cosa si

è risaputa". 15Poi il faraone sentì parlare di questo fatto e cercò di mettere a morte Mosè. Allora Mosè si allontanò

dal faraone e si stabilì nel paese di Madian e sedette presso un pozzo.

16Ora il sacerdote di Madian aveva sette figlie. Esse vennero ad attingere acqua per riempire gli abbeveratoi e far

bere il gregge del padre. 17Ma arrivarono alcuni pastori e le scacciarono. Allora Mosè si levò a difenderle e fece bere

il loro bestiame. 18Tornate dal loro padre Reuel, questi disse loro: "Perché oggi avete fatto ritorno così in fretta?".

19Risposero: "Un Egiziano ci ha liberate dalle mani dei pastori; è stato lui che ha attinto per noi e ha dato da bere al

gregge". 20Quegli disse alle figlie: "Dov'è? Perché avete lasciato là quell'uomo? Chiamatelo a mangiare il nostro

cibo!". 21Così Mosè accettò di abitare con quell'uomo, che gli diede in moglie la propria figlia Zippora. 22Ella gli

partorì un figlio ed egli lo chiamò Gherson, perché diceva: "Sono un emigrato in terra straniera!".

23Nel lungo corso di quegli anni, il re d'Egitto morì. Gli Israeliti gemettero per la loro schiavitù, alzarono grida di

lamento e il loro grido dalla schiavitù salì a Dio. 24Allora Dio ascoltò il loro lamento, si ricordò della sua alleanza

con Abramo e Giacobbe. 25Dio guardò la condizione degli Israeliti e se ne prese pensiero.

3

1Ora Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, e condusse il bestiame oltre il

deserto e arrivò al monte di Dio, l'Oreb. 2L'angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco in mezzo a un

roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva nel fuoco, ma quel roveto non si consumava. 3Mosè pensò: "Voglio

avvicinarmi a vedere questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?". 4Il Signore vide che si era avvicinato

per vedere e Dio lo chiamò dal roveto e disse: "Mosè, Mosè!". Rispose: "Eccomi!". 5Riprese: "Non avvicinarti!

Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è una terra santa!". 6E disse: "Io sono il Dio di tuo padre, il

Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe". Mosè allora si velò il viso, perché aveva paura di guardare

verso Dio.

7Il Signore disse: "Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi

sorveglianti; conosco infatti le sue sofferenze. 8Sono sceso per liberarlo dalla mano dell'Egitto e per farlo uscire da

questo paese verso un paese bello e spazioso, verso un paese dove scorre latte e miele, verso il luogo dove si trovano

il Cananeo, l'Hittita, l'Amorreo, il Perizzita, l'Eveo, il Gebuseo. 9Ora dunque il grido degli Israeliti è arrivato fino a

me e io stesso ho visto l'oppressione con cui gli Egiziani li tormentano. 10Ora va'! Io ti mando dal faraone. Fa' uscire

dall'Egitto il mio popolo, gli Israeliti!". 11Mosè disse a Dio: "Chi sono io per andare dal faraone e per far uscire

dall'Egitto gli Israeliti?". 12Rispose: "Io sarò con te. Eccoti il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire

il popolo dall'Egitto, servirete Dio su questo monte".

13Mosè disse a Dio: "Ecco io arrivo dagli Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma mi

diranno: Come si chiama? E io che cosa risponderò loro?". 14Dio disse a Mosè: "Io sono colui che sono!". Poi disse:

"Dirai agli Israeliti: Io-Sono mi ha mandato a voi". 15Dio aggiunse a Mosè: "Dirai agli Israeliti: Il Signore, il Dio dei

vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi. Questo è il mio nome per

sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione.

16Va'! Riunisci gli anziani d'Israele e di' loro: Il Signore, Dio dei vostri padri, mi è apparso, il Dio di Abramo, di

Isacco, di Giacobbe, dicendo: Sono venuto a vedere voi e ciò che vien fatto a voi in Egitto. 17E ho detto: Vi farò

uscire dalla umiliazione dell'Egitto verso il paese del Cananeo, dell'Hittita, dell'Amorreo, del Perizzita, dell'Eveo e

del Gebuseo, verso un paese dove scorre latte e miele. 18Essi ascolteranno la tua voce e tu e gli anziani d'Israele

andrete dal re di Egitto e gli riferirete: Il Signore, Dio degli Ebrei, si è presentato a noi. Ci sia permesso di andare nel

deserto a tre giorni di cammino, per fare un sacrificio al Signore, nostro Dio. 19Io so che il re d'Egitto non vi

permetterà di partire, se non con l'intervento di una mano forte. 20Stenderò dunque la mano e colpirò l'Egitto con

tutti i prodigi che opererò in mezzo ad esso, dopo egli vi lascerà andare.

21Farò sì che questo popolo trovi grazia agli occhi degli Egiziani: quando partirete, non ve ne andrete a mani vuote.

22Ogni donna domanderà alla sua vicina e all'inquilina della sua casa oggetti di argento e oggetti d'oro e vesti; ne

caricherete i vostri figli e le vostre figlie e spoglierete l'Egitto".

4

1Mosè rispose: "Ecco, non mi crederanno, non ascolteranno la mia voce, ma diranno: Non ti è apparso il Signore!".

2Il Signore gli disse: "Che hai in mano?". Rispose: "Un bastone". 3Riprese: "Gettalo a terra!". Lo gettò a terra e il

bastone diventò un serpente, davanti al quale Mosè si mise a fuggire. 4Il Signore disse a Mosè: "Stendi la mano e

prendilo per la coda!". Stese la mano, lo prese e diventò di nuovo un bastone nella sua mano. 5"Questo perché

credano che ti è apparso il Signore, il Dio dei loro padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe". 6Il

Signore gli disse ancora: "Introduci la mano nel seno!". Egli si mise in seno la mano e poi la ritirò: ecco la sua mano

era diventata lebbrosa, bianca come la neve. 7Egli disse: "Rimetti la mano nel seno!". Rimise in seno la mano e la

tirò fuori: ecco era tornata come il resto della sua carne. 8"Dunque se non ti credono e non ascoltano la voce del

primo segno, crederanno alla voce del secondo! 9Se non credono neppure a questi due segni e non ascolteranno la

tua voce, allora prenderai acqua del Nilo e la verserai sulla terra asciutta: l'acqua che avrai presa dal Nilo diventerà

sangue sulla terra asciutta".

10Mosè disse al Signore: "Mio Signore, io non sono un buon parlatore; non lo sono mai stato prima e neppure da

quando tu hai cominciato a parlare al tuo servo, ma sono impacciato di bocca e di lingua". 11Il Signore gli disse:

"Chi ha dato una bocca all'uomo o chi lo rende muto o sordo, veggente o cieco? Non sono forse io, il Signore? 12Ora

va'! Io sarò con la tua bocca e ti insegnerò quello che dovrai dire". 13Mosè disse: "Perdonami, Signore mio, manda

chi vuoi mandare!". 14Allora la collera del Signore si accese contro Mosè e gli disse: "Non vi è forse il tuo fratello

Aronne, il levita? Io so che lui sa parlar bene. Anzi sta venendoti incontro. Ti vedrà e gioirà in cuor suo. 15Tu gli

parlerai e metterai sulla sua bocca le parole da dire e io sarò con te e con lui mentre parlate e vi suggerirò quello che

dovrete fare. 16Parlerà lui al popolo per te: allora egli sarà per te come bocca e tu farai per lui le veci di Dio. 17Terrai

in mano questo bastone, con il quale tu compirai i prodigi".

18Mosè partì, tornò da Ietro suo suocero e gli disse: "Lascia che io parta e torni dai miei fratelli che sono in Egitto,

per vedere se sono ancora vivi!". Ietro disse a Mosè: "Va' pure in pace!". 19Il Signore disse a Mosè in Madian: "Va',

torna in Egitto, perché sono morti quanti insidiavano la tua vita!". 20Mosè prese la moglie e i figli, li fece salire

sull'asino e tornò nel paese di Egitto. Mosè prese in mano anche il bastone di Dio.

21Il Signore disse a Mosè: "Mentre tu parti per tornare in Egitto, sappi che tu compirai alla presenza del faraone tutti

i prodigi che ti ho messi in mano; ma io indurirò il suo cuore ed egli non lascerà partire il mio popolo. 22Allora tu

dirai al faraone: Dice il Signore: Israele è il mio figlio primogenito. 23Io ti avevo detto: lascia partire il mio figlio

perché mi serva! Ma tu hai rifiutato di lasciarlo partire. Ecco io faccio morire il tuo figlio primogenito!".

24Mentre si trovava in viaggio, nel luogo dove pernottava, il Signore gli venne contro e cercò di farlo morire.

25Allora Zippora prese una selce tagliente, recise il prepuzio del figlio e con quello gli toccò i piedi e disse: "Tu sei

per me uno sposo di sangue". 26Allora si ritirò da lui. Essa aveva detto sposo di sangue a causa della circoncisione.

27Il Signore disse ad Aronne: "Va' incontro a Mosè nel deserto!". Andò e lo incontrò al monte di Dio e lo baciò.

28Mosè riferì ad Aronne tutte le parole con le quali il Signore lo aveva inviato e tutti i segni con i quali l'aveva

accreditato.

29Mosè e Aronne andarono e adunarono tutti gli anziani degli Israeliti. 30Aronne parlò al popolo, riferendo tutte le

parole che il Signore aveva dette a Mosè, e compì i segni davanti agli occhi del popolo. 31Allora il popolo credette.

Essi intesero che il Signore aveva visitato gli Israeliti e che aveva visto la loro afflizione; si inginocchiarono e si

prostrarono.
5

1Dopo, Mosè e Aronne vennero dal Faraone e gli annunziarono: "Dice il Signore, il Dio d'Israele: Lascia partire il

mio popolo perché mi celebri una festa nel deserto!". 2Il faraone rispose: "Chi è il Signore, perché io debba ascoltare

la sua voce per lasciar partire Israele? Non conosco il Signore e neppure lascerò partire Israele!". 3Ripresero: "Il Dio

degli Ebrei si è presentato a noi. Ci sia dunque concesso di partire per un viaggio di tre giorni nel deserto e celebrare

un sacrificio al Signore, nostro Dio, perché non ci colpisca di peste o di spada!". 4Il re di Egitto disse loro: "Perché,

Mosè e Aronne, distogliete il popolo dai suoi lavori? Tornate ai vostri lavori!". 5Il faraone aggiunse: "Ecco, ora sono

numerosi più del popolo del paese, voi li vorreste far cessare dai lavori forzati!".

6In quel giorno il faraone diede questi ordini ai sorveglianti del popolo e ai suoi scribi: "7Non darete più la paglia al

popolo per fabbricare i mattoni come facevate prima. Si procureranno da sé la paglia. 8Però voi dovete esigere il

numero di mattoni che facevano prima, senza ridurlo. Perché sono fannulloni; per questo protestano: Vogliamo

partire, dobbiamo sacrificare al nostro Dio! 9Pesi dunque il lavoro su questi uomini e vi si trovino impegnati; non

diano retta a parole false!".

10I sorveglianti del popolo e gli scribi uscirono e parlarono al popolo: "Ha ordinato il faraone: Io non vi dò più

paglia. 11Voi stessi andate a procurarvela dove ne troverete, ma non diminuisca il vostro lavoro".

12Il popolo si disperse in tutto il paese d'Egitto a raccattare stoppie da usare come paglia. 13Ma i sorveglianti li

sollecitavano dicendo: "Porterete a termine il vostro lavoro; ogni giorno il quantitativo giornaliero, come quando vi

era la paglia". 14Bastonarono gli scribi degli Israeliti, quelli che i sorveglianti del faraone avevano costituiti loro

capi, dicendo: "Perché non avete portato a termine anche ieri e oggi, come prima, il vostro numero di mattoni?".

15Allora gli scribi degli Israeliti vennero dal faraone a reclamare, dicendo: "Perché tratti così i tuoi servi? 16Paglia

non vien data ai tuoi servi, ma i mattoni - ci si dice - fateli! Ed ecco i tuoi servi sono bastonati e la colpa è del tuo

popolo!". 17Rispose: "Fannulloni siete, fannulloni! Per questo dite: Vogliamo partire, dobbiamo sacrificare al

Signore. 18Ora andate, lavorate! Non vi sarà data paglia, ma voi darete lo stesso numero di mattoni".

19Gli scribi degli Israeliti si videro ridotti a mal partito, quando fu loro detto: "Non diminuirete affatto il numero

giornaliero dei mattoni". 20Quando, uscendo dalla presenza del faraone, incontrarono Mosè e Aronne che stavano ad

aspettarli, 21dissero loro: "Il Signore proceda contro di voi e giudichi; perché ci avete resi odiosi agli occhi del

faraone e agli occhi dei suoi ministri, mettendo loro in mano la spada per ucciderci!".

22Allora Mosè si rivolse al Signore e disse: "Mio Signore, perché hai maltrattato questo popolo? Perché dunque mi

hai inviato? 23Da quando sono venuto dal faraone per parlargli in tuo nome, egli ha fatto del male a questo popolo e

tu non hai per nulla liberato il tuo popolo!".
6

1Il Signore disse a Mosè: "Ora vedrai quello che sto per fare al faraone con mano potente, li lascerà andare, anzi con

mano potente li caccerà dal suo paese!".

2Dio parlò a Mosè e gli disse: "Io sono il Signore! 3Sono apparso ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe come Dio

onnipotente, ma con il mio nome di Signore non mi son manifestato a loro. 4Ho anche stabilito la mia alleanza con

loro, per dar loro il paese di Canaan, quel paese dov'essi soggiornarono come forestieri. 5Sono ancora io che ho udito

il lamento degli Israeliti asserviti dagli Egiziani e mi sono ricordato della mia alleanza. 6Per questo di' agli Israeliti:

Io sono il Signore! Vi sottrarrò ai gravami degli Egiziani, vi libererò dalla loro schiavitù e vi libererò con braccio

teso e con grandi castighi. 7Io vi prenderò come mio popolo e diventerò il vostro Dio. Voi saprete che io sono il

Signore, il vostro Dio, che vi sottrarrà ai gravami degli Egiziani. 8Vi farò entrare nel paese che ho giurato a mano

alzata di dare ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, e ve lo darò in possesso: io sono il Signore!".

9Mosè parlò così agli Israeliti, ma essi non ascoltarono Mosè, perché erano all'estremo della sopportazione per la

dura schiavitù.

10Il Signore parlò a Mosè: 11"Va' e parla al faraone re d'Egitto, perché lasci partire dal suo paese gli Israeliti!".

12Mosè disse alla presenza del Signore: "Ecco gli Israeliti non mi hanno ascoltato: come vorrà ascoltarmi il faraone,

mentre io ho la parola impacciata?". 13Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne e diede loro un incarico presso gli

Israeliti e presso il faraone re d'Egitto, per far uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto.

14Questi sono i capi delle loro famiglie. Figli di Ruben, primogenito d'Israele: Enoch, Pallu, Chezron e Carmi; queste

sono le famiglie di Ruben.

15Figli di Simeone: Iemuel, Iamin, Oad, Iachin, Socar e Saul, figlio della Cananea; queste sono le famiglie di

Simeone.

16Questi sono i nomi dei figli di Levi secondo le loro generazioni: Gherson, Keat, Merari. Ora gli anni della vita di

Levi furono centotrentasette.

17Figli di Gherson: Libni e Simei secondo le loro famiglie.

18Figli di Keat: Amran, Isear, Ebron e Uzziel. Ora gli anni della vita di Keat furono centotrentatrè.

19Figli di Merari: Macli e Musi; queste sono le famiglie di Levi secondo le loro generazioni.

20Amram prese in moglie Iochebed, sua zia, la quale gli partorì Aronne e Mosè. Ora gli anni della vita di Amram

furono centotrentasette.
21Figli di Isear: Core, Nefeg e Zicri.
22Figli di Uzziel: Misael, Elsafan, Sitri.

23Aronne prese in moglie Elisabetta, figlia di Amminadab, sorella di Nacason, dalla quale ebbe i figli Nadab, Abiu,

Eleazaro e Itamar.

24Figli di Core: Assir, Elkana e Abiasaf; queste sono le famiglie dei Coreiti.

25Eleazaro, figlio di Aronne, prese in moglie una figlia di Putiel, la quale gli partorì Pincas. Questi sono i capi delle

casate dei leviti, ordinati con le loro famiglie.

26Sono questi quell'Aronne e quel Mosè ai quali il Signore disse: "Fate uscire dal paese d'Egitto gli Israeliti, secondo

le loro schiere!".

27Questi dissero al faraone re d'Egitto di lasciar uscire dall'Egitto gli Israeliti: Sono Mosè e Aronne.

28Questo avvenne quando il Signore parlò a Mosè nel paese di Egitto: 29il Signore disse a Mosè: "Io sono il Signore!

Riferisci al faraone, re d'Egitto, quanto io ti dico". 30Mosè disse alla presenza del Signore: "Ecco ho la parola

impacciata e come il faraone vorrà ascoltarmi?".
7

1Il Signore disse a Mosè: "Vedi, io ti ho posto a far le veci di Dio per il faraone: Aronne, tuo fratello, sarà il tuo

profeta. 2Tu gli dirai quanto io ti ordinerò: Aronne, tuo fratello, parlerà al faraone perché lasci partire gli Israeliti dal

suo paese. 3Ma io indurirò il cuore del faraone e moltiplicherò i miei segni e i miei prodigi nel paese d'Egitto. 4Il

faraone non vi ascolterà e io porrò la mano contro l'Egitto e farò così uscire dal paese d'Egitto le mie schiere, il mio

popolo degli Israeliti, con l'intervento di grandi castighi. 5Allora gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando

stenderò la mano contro l'Egitto e farò uscire di mezzo a loro gli Israeliti!".

6Mosè e Aronne eseguirono quanto il Signore aveva loro comandato; operarono esattamente così. 7Mosè aveva

ottant'anni e Aronne ottantatrè, quando parlarono al faraone.

8Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: 9"Quando il faraone vi chiederà: Fate un prodigio a vostro sostegno! tu dirai

ad Aronne: Prendi il bastone e gettalo davanti al faraone e diventerà un serpente!". 10Mosè e Aronne vennero dunque

dal faraone ed eseguirono quanto il Signore aveva loro comandato: Aronne gettò il bastone davanti al faraone e

davanti ai suoi servi ed esso divenne un serpente. 11Allora il faraone convocò i sapienti e gli incantatori, e anche i

maghi dell'Egitto, con le loro magie, operarono la stessa cosa. 12Gettarono ciascuno il suo bastone e i bastoni

divennero serpenti. Ma il bastone di Aronne inghiottì i loro bastoni. 13Però il cuore del faraone si ostinò e non diede

loro ascolto, secondo quanto aveva predetto il Signore.

14Poi il Signore disse a Mosè: "Il cuore del faraone è irremovibile: si è rifiutato di lasciar partire il popolo. 15Va' dal

faraone al mattino quando uscirà verso le acque. Tu starai davanti a lui sulla riva del Nilo, tenendo in mano il

bastone che si è cambiato in serpente. 16Gli riferirai: Il Signore, il Dio degli Ebrei, mi ha inviato a dirti: Lascia

partire il mio popolo, perché possa servirmi nel deserto; ma tu finora non hai obbedito. 17Dice il Signore: Da questo

fatto saprai che io sono il Signore; ecco, con il bastone che ho in mano io batto un colpo sulle acque che sono nel

Nilo: esse si muteranno in sangue. 18I pesci che sono nel Nilo moriranno e il Nilo ne diventerà fetido, così che gli

Egiziani non potranno più bere le acque del Nilo!". 19Il Signore disse a Mosè: "Comanda ad Aronne: Prendi il tuo

bastone e stendi la mano sulle acque degli Egiziani, sui loro fiumi, canali, stagni, e su tutte le loro raccolte di acqua;

diventino sangue, e ci sia sangue in tutto il paese d'Egitto, perfino nei recipienti di legno e di pietra!".

20Mosè e Aronne eseguirono quanto aveva ordinato il Signore: Aronne alzò il bastone e percosse le acque che erano

nel Nilo sotto gli occhi del faraone e dei suoi servi. Tutte le acque che erano nel Nilo si mutarono in sangue. 21I pesci

che erano nel Nilo morirono e il Nilo ne divenne fetido, così che gli Egiziani non poterono più berne le acque. Vi fu

sangue in tutto il paese d'Egitto. 22Ma i maghi dell'Egitto, con le loro magie, operarono la stessa cosa. Il cuore del

faraone si ostinò e non diede loro ascolto, secondo quanto aveva predetto il Signore. 23Il faraone voltò le spalle e

rientrò nella sua casa e non tenne conto neppure di questo fatto. 24Tutti gli Egiziani scavarono allora nei dintorni del

Nilo per attingervi acqua da bere, perché non potevano bere le acque del Nilo. 25Sette giorni trascorsero dopo che il

Signore aveva colpito il Nilo.

26Poi il Signore disse a Mosè: "Va' a riferire al faraone: Dice il Signore: Lascia andare il mio popolo perché mi possa

servire! 27Se tu rifiuti di lasciarlo andare, ecco, io colpirò tutto il tuo territorio con le rane: 28il Nilo comincerà a

pullulare di rane; esse usciranno, ti entreranno in casa, nella camera dove dormi e sul tuo letto, nella casa dei tuoi

ministri e tra il tuo popolo, nei tuoi forni e nelle tue madie. 29Contro di te e contro tutti i tuoi ministri usciranno le

rane".
8

1Il Signore disse a Mosè: "Comanda ad Aronne: Stendi la mano con il tuo bastone sui fiumi, sui canali e sugli stagni

e fa' uscire le rane sul paese d'Egitto!". 2Aronne stese la mano sulle acque d'Egitto e le rane uscirono e coprirono il

paese d'Egitto.

3Ma i maghi, con le loro magie, operarono la stessa cosa e fecero uscire le rane sul paese d'Egitto. 4Il faraone fece

chiamare Mosè e Aronne e disse: "Pregate il Signore, perché allontani le rane da me e dal mio popolo; io lascerò

andare il popolo, perché possa sacrificare al Signore!". 5Mosè disse al faraone: "Fammi l'onore di comandarmi per

quando io devo pregare in favore tuo e dei tuoi ministri e del tuo popolo, per liberare dalle rane te e le tue case, in

modo che ne rimangano soltanto nel Nilo". 6Rispose: "Per domani". Riprese: "Secondo la tua parola! Perché tu

sappia che non esiste nessuno pari al Signore, nostro Dio, 7le rane si ritireranno da te e dalle tue case, dai tuoi

servitori e dal tuo popolo: ne rimarranno soltanto nel Nilo". 8Mosè e Aronne si allontanarono dal faraone e Mosè

supplicò il Signore riguardo alle rane, che aveva mandate contro il faraone. 9Il Signore operò secondo la parola di

Mosè e le rane morirono nelle case, nei cortili e nei campi. 10Le raccolsero in tanti mucchi e il paese ne fu

ammorbato. 11Ma il faraone vide ch'era intervenuto il sollievo, si ostinò e non diede loro ascolto, secondo quanto

aveva predetto il Signore.

12Quindi il Signore disse a Mosè: "Comanda ad Aronne: Stendi il tuo bastone, percuoti la polvere della terra: essa si

muterà in zanzare in tutto il paese d'Egitto". 13Così fecero: Aronne stese la mano con il suo bastone, colpì la polvere

della terra e infierirono le zanzare sugli uomini e sulle bestie; tutta la polvere del paese si era mutata in zanzare in

tutto l'Egitto. 14I maghi fecero la stessa cosa con le loro magie, per produrre zanzare, ma non riuscirono e le zanzare

infierivano sugli uomini e sulle bestie. 15Allora i maghi dissero al faraone: "È il dito di Dio!". Ma il cuore del

faraone si ostinò e non diede ascolto, secondo quanto aveva predetto il Signore.

16Poi il Signore disse a Mosè: "Alzati di buon mattino e presentati al faraone quando andrà alle acque; gli riferirai:

Dice il Signore: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire! 17Se tu non lasci partire il mio popolo, ecco

manderò su di te, sui tuoi ministri, sul tuo popolo e sulle tue case i mosconi: le case degli Egiziani saranno piene di

mosconi e anche il suolo sul quale essi si trovano. 18Ma in quel giorno io eccettuerò il paese di Gosen, dove dimora

il mio popolo, in modo che là non vi siano mosconi, perché tu sappia che io, il Signore, sono in mezzo al paese!

19Così farò distinzione tra il mio popolo e il tuo popolo. Domani avverrà questo segno".

20Così fece il Signore: una massa imponente di mosconi entrò nella casa del faraone, nella casa dei suoi ministri e in

tutto il paese d'Egitto; la regione era devastata a causa dei mosconi. 21Il faraone fece chiamare Mosè e Aronne e

disse: "Andate a sacrificare al vostro Dio nel paese!". 22Ma rispose Mosè: "Non è opportuno far così perché quello

che noi sacrifichiamo al Signore, nostro Dio, è abominio per gli Egiziani. Se noi facciamo un sacrificio abominevole

agli Egiziani sotto i loro occhi, forse non ci lapideranno? 23Andremo nel deserto, a tre giorni di cammino, e

sacrificheremo al Signore, nostro Dio, secondo quanto egli ci ordinerà!". 24Allora il faraone replicò: "Vi lascerò

partire e potrete sacrificare al Signore nel deserto. Ma non andate troppo lontano e pregate per me". 25Rispose Mosè:

"Ecco, uscirò dalla tua presenza e pregherò il Signore; domani i mosconi si ritireranno dal faraone, dai suoi ministri

e dal suo popolo. Però il faraone cessi di burlarsi di noi, non lasciando partire il popolo, perché possa sacrificare al

Signore!". 26Mosè si allontanò dal faraone e pregò il Signore. 27Il Signore agì secondo la parola di Mosè e allontanò i

mosconi dal faraone, dai suoi ministri e dal suo popolo: non ne restò neppure uno. 28Ma il faraone si ostinò anche

questa volta e non lasciò partire il popolo.
9

1Allora il Signore si rivolse a Mosè: "Va' a riferire al faraone: Dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il

mio popolo, perché mi possa servire! 2Se tu rifiuti di lasciarlo partire e lo trattieni ancora, 3ecco la mano del Signore

viene sopra il tuo bestiame che è nella campagna, sopra i cavalli, gli asini, i cammelli, sopra gli armenti e le greggi,

con una peste assai grave! 4Ma il Signore farà distinzione tra il bestiame di Israele e quello degli Egiziani, così che

niente muoia di quanto appartiene agli Israeliti". 5Il Signore fissò la data, dicendo: "Domani il Signore compirà

questa cosa nel paese!". 6Appunto il giorno dopo, il Signore compì questa cosa: morì tutto il bestiame degli Egiziani,

ma del bestiame degli Israeliti non morì neppure un capo. 7Il faraone mandò a vedere ed ecco neppur un capo era

morto del bestiame d'Israele. Ma il cuore del faraone rimase ostinato e non lasciò partire il popolo.

8Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: "Procuratevi una manciata di fuliggine di fornace: Mosè la getterà in aria sotto

gli occhi del faraone. 9Essa diventerà un pulviscolo diffuso su tutto il paese d'Egitto e produrrà, sugli uomini e sulle

bestie, un'ulcera con pustole, in tutto il paese d'Egitto". 10Presero dunque fuliggine di fornace, si posero alla presenza

del faraone, Mosè la gettò in aria ed essa produsse ulcere pustolose, con eruzioni su uomini e bestie. 11I maghi non

poterono stare alla presenza di Mosè a causa delle ulcere che li avevano colpiti come tutti gli Egiziani. 12Ma il

Signore rese ostinato il cuore del faraone, il quale non diede loro ascolto, come il Signore aveva predetto a Mosè.

13Poi il Signore disse a Mosè: "Alzati di buon mattino, presentati al faraone e annunziagli: Dice il Signore, il Dio

degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire! 14Perché questa volta io mando tutti i miei flagelli

contro di te, contro i tuoi ministri e contro il tuo popolo, perché tu sappia che nessuno è come me su tutta la terra.

15Se fin da principio io avessi steso la mano per colpire te e il tuo popolo con la peste, tu saresti ormai cancellato

dalla terra; 16invece ti ho lasciato vivere, per dimostrarti la mia potenza e per manifestare il mio nome in tutta la

terra. 17Ancora ti opponi al mio popolo e non lo lasci partire! 18Ecco, io faccio cadere domani a questa stessa ora una

grandine violentissima come non c'era mai stata in Egitto dal giorno della sua fondazione fino ad oggi. 19Manda

dunque fin d'ora a mettere al riparo il tuo bestiame e quanto hai in campagna. Su tutti gli uomini e su tutti gli animali

che si trovano in campagna e che non saranno ricondotti in casa, scenderà la grandine ed essi moriranno". 20Chi tra i

ministri del faraone temeva il Signore fece ricoverare nella casa i suoi schiavi e il suo bestiame; 21chi invece non

diede retta alla parola del Signore lasciò schiavi e bestiame in campagna. 22Il Signore disse a Mosè: "Stendi la mano

verso il cielo: vi sia grandine in tutto il paese di Egitto, sugli uomini, sulle bestie e su tutte le erbe dei campi nel

paese di Egitto!". 23Mosè stese il bastone verso il cielo e il Signore mandò tuoni e grandine; un fuoco guizzò sul

paese e il Signore fece piovere grandine su tutto il paese d'Egitto. 24Ci furono grandine e folgori in mezzo alla

grandine: grandinata così violenta non vi era mai stata in tutto il paese d'Egitto, dal tempo in cui era diventato

nazione! 25La grandine colpì, in tutto il paese d'Egitto, quanto era nella campagna: uomini e bestie; la grandine colpì

anche tutta l'erba della campagna e schiantò tutti gli alberi della campagna. 26Soltanto nel paese di Gosen, dove

stavano gli Israeliti, non vi fu grandine. 27Allora il faraone mandò a chiamare Mosè e Aronne e disse loro: "Questa

volta ho peccato: il Signore ha ragione; io e il mio popolo siamo colpevoli. 28Pregate il Signore: basta con i tuoni e la

grandine! Vi lascerò partire e non resterete qui più oltre". 29Mosè gli rispose: "Quando sarò uscito dalla città,

stenderò le mani verso il Signore: i tuoni cesseranno e non vi sarà più grandine, perché tu sappia che la terra è del

Signore. 30Ma quanto a te e ai tuoi ministri, io so che ancora non temerete il Signore Dio". 31Ora il lino e l'orzo erano

stati colpiti, perché l'orzo era in spiga e il lino in fiore; 32ma il grano e la spelta non erano stati colpiti, perché tardivi.

33Mosè si allontanò dal faraone e dalla città; stese allora le mani verso il Signore: i tuoni e la grandine cessarono e la

pioggia non si rovesciò più sulla terra. 34Il faraone vide che la pioggia era cessata, come anche la grandine e i tuoni,

e allora continuò a peccare e si ostinò, insieme con i suoi ministri. 35Il cuore del faraone si ostinò ed egli non lasciò

partire gli Israeliti, come aveva predetto il Signore per mezzo di Mosè.

10

1Allora il Signore disse a Mosè: "Va' dal faraone, perché io ho reso irremovibile il suo cuore e il cuore dei suoi

ministri, per operare questi miei prodigi in mezzo a loro 2e perché tu possa raccontare e fissare nella memoria di tuo

figlio e di tuo nipote come io ho trattato gli Egiziani e i segni che ho compiuti in mezzo a loro e così saprete che io

sono il Signore!". 3Mosè e Aronne entrarono dal faraone e gli dissero: "Dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Fino a

quando rifiuterai di piegarti davanti a me? Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire. 4Se tu rifiuti di

lasciar partire il mio popolo, ecco io manderò da domani le cavallette sul tuo territorio. 5Esse copriranno il paese,

così da non potersi più vedere il suolo: divoreranno ciò che è rimasto, che vi è stato lasciato dalla grandine, e

divoreranno ogni albero che germoglia nella vostra campagna. 6Riempiranno le tue case, le case di tutti i tuoi

ministri e le case di tutti gli Egiziani, cosa che non videro i tuoi padri, né i padri dei tuoi padri, da quando furono su

questo suolo fino ad oggi!". Poi voltarono le spalle e uscirono dalla presenza del faraone. 7I ministri del faraone gli

dissero: "Fino a quando costui resterà tra noi come una trappola? Lascia partire questa gente perché serva il Signore

suo Dio! Non sai ancora che l'Egitto va in rovina?".

8Mosè e Aronne furono richiamati presso il faraone, che disse loro: "Andate, servite il Signore, vostro Dio! Ma chi

sono quelli che devono partire?". 9Mosè disse: "Andremo con i nostri giovani e i nostri vecchi, con i figli e le figlie,

con il nostro bestiame e le nostre greggi perché per noi è una festa del Signore". 10Rispose: "Il Signore sia con voi,

come io intendo lasciar partire voi e i vostri bambini! Ma badate che voi avete di mira un progetto malvagio. 11Così

non va! Partite voi uomini e servite il Signore, se davvero voi cercate questo!". Li allontanarono dal faraone.

12Allora il Signore disse a Mosè: "Stendi la mano sul paese d'Egitto per mandare le cavallette: assalgano il paese

d'Egitto e mangino ogni erba di quanto la grandine ha risparmiato!". 13Mosè stese il bastone sul paese di Egitto e il

Signore diresse sul paese un vento d'oriente per tutto quel giorno e tutta la notte. Quando fu mattina, il vento di

oriente aveva portato le cavallette. 14Le cavallette assalirono tutto il paese d'Egitto e vennero a posarsi in tutto il

territorio d'Egitto. Fu una cosa molto grave: tante non ve n'erano mai state prima, né vi furono in seguito. 15Esse

coprirono tutto il paese, così che il paese ne fu oscurato; divorarono ogni erba della terra e ogni frutto d'albero che la

grandine aveva risparmiato: nulla di verde rimase sugli alberi e delle erbe dei campi in tutto il paese di Egitto. 16Il

faraone allora convocò in fretta Mosè e Aronne e disse: "Ho peccato contro il Signore, vostro Dio, e contro di voi.

17Ma ora perdonate il mio peccato anche questa volta e pregate il Signore vostro Dio perché almeno allontani da me

questa morte!".

18Egli si allontanò dal faraone e pregò il Signore. 19Il Signore cambiò la direzione del vento e lo fece soffiare dal

mare con grande forza: esso portò via le cavallette e le abbattè nel Mare Rosso; neppure una cavalletta rimase in

tutto il territorio di Egitto. 20Ma il Signore rese ostinato il cuore del faraone, il quale non lasciò partire gli Israeliti.

21Poi il Signore disse a Mosè: "Stendi la mano verso il cielo: verranno tenebre sul paese di Egitto, tali che si

potranno palpare!". 22Mosè stese la mano verso il cielo: vennero dense tenebre su tutto il paese d'Egitto, per tre

giorni. 23Non si vedevano più l'un l'altro e per tre giorni nessuno si potè muovere dal suo posto. Ma per tutti gli

Israeliti vi era luce là dove abitavano.

24Allora il faraone convocò Mosè e disse: "Partite, servite il Signore! Solo rimanga il vostro bestiame minuto e

grosso! Anche i vostri bambini potranno partire con voi". 25Rispose Mosè: "Anche tu metterai a nostra disposizione

sacrifici e olocausti e noi li offriremo al Signore nostro Dio. 26Anche il nostro bestiame partirà con noi: neppure

un'unghia ne resterà qui. Perché da esso noi dobbiamo prelevare le vittime per servire il Signore, nostro Dio, e noi

non sapremo come servire il Signore finché non saremo arrivati in quel luogo". 27Ma il Signore rese ostinato il cuore

del faraone, il quale non volle lasciarli partire. 28Gli rispose dunque il faraone: "Vattene da me! Guardati dal

ricomparire davanti a me, perché quando tu rivedrai la mia faccia morirai". 29Mosè disse: "Hai parlato bene: non

vedrò più la tua faccia!".
11

1Il Signore disse a Mosè: "Ancora una piaga manderò contro il faraone e l'Egitto; dopo, egli vi lascerà partire di qui.

Vi lascerà partire senza restrizione, anzi vi caccerà via di qui. 2Di' dunque al popolo, che ciascuno dal suo vicino e

ciascuna dalla sua vicina si facciano dare oggetti d'argento e oggetti d'oro".

3Ora il Signore fece sì che il popolo trovasse favore agli occhi degli Egiziani. Inoltre Mosè era un uomo assai

considerato nel paese d'Egitto, agli occhi dei ministri del faraone e del popolo.

4Mosè riferì: "Dice il Signore: Verso la metà della notte io uscirò attraverso l'Egitto: 5morirà ogni primogenito nel

paese di Egitto, dal primogenito del faraone che siede sul trono fino al primogenito della schiava che sta dietro la

mola, e ogni primogenito del bestiame. 6Un grande grido si alzerà in tutto il paese di Egitto, quale non vi fu mai e

quale non si ripeterà mai più. 7Ma contro tutti gli Israeliti neppure un cane punterà la lingua, né contro uomini, né

contro bestie, perché sappiate che il Signore fa distinzione tra l'Egitto e Israele.

8Tutti questi tuoi servi scenderanno a me e si prostreranno davanti a me, dicendo: Esci tu e tutto il popolo che ti

segue! Dopo, io uscirò!". Mosè acceso di collera, si allontanò dal faraone.

9Il Signore aveva appunto detto a Mosè: "Il faraone non vi ascolterà, perché si moltiplichino i miei prodigi nel paese

d'Egitto". 10Mosè e Aronne avevano fatto tutti questi prodigi davanti al faraone; ma il Signore aveva reso ostinato il

cuore del faraone, il quale non lasciò partire gli Israeliti dal suo paese.

12

1Il Signore disse a Mosè e ad Aronne nel paese d'Egitto: 2"Questo mese sarà per voi l'inizio dei mesi, sarà per voi il

primo mese dell'anno. 3Parlate a tutta la comunità di Israele e dite: Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un

agnello per famiglia, un agnello per casa. 4Se la famiglia fosse troppo piccola per consumare un agnello, si assocerà

al suo vicino, al più prossimo della casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l'agnello,

secondo quanto ciascuno può mangiarne. 5Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell'anno; potrete

sceglierlo tra le pecore o tra le capre 6e lo serberete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l'assemblea della

comunità d'Israele lo immolerà al tramonto. 7Preso un po' del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull'architrave

delle case, in cui lo dovranno mangiare. 8In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno

con azzimi e con erbe amare. 9Non lo mangerete crudo, né bollito nell'acqua, ma solo arrostito al fuoco con la testa,

le gambe e le viscere. 10Non ne dovete far avanzare fino al mattino: quello che al mattino sarà avanzato lo brucerete

nel fuoco. 11Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete

in fretta. È la pasqua del Signore! 12In quella notte io passerò per il paese d'Egitto e colpirò ogni primogenito nel

paese d'Egitto, uomo o bestia; così farò giustizia di tutti gli dèi dell'Egitto. Io sono il Signore! 13Il sangue sulle vostre

case sarà il segno che voi siete dentro: io vedrò il sangue e passerò oltre, non vi sarà per voi flagello di sterminio,

quando io colpirò il paese d'Egitto. 14Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del

Signore: di generazione in generazione, lo celebrerete come un rito perenne.

15Per sette giorni voi mangerete azzimi.

Già dal primo giorno farete sparire il lievito dalle vostre case, perché chiunque mangerà del lievitato dal giorno

primo al giorno settimo, quella persona sarà eliminata da Israele.

16Nel primo giorno avrete una convocazione sacra; nel settimo giorno una convocazione sacra: durante questi giorni

non si farà alcun lavoro; potrà esser preparato solo ciò che deve essere mangiato da ogni persona.

17Osservate gli azzimi, perché in questo stesso giorno io ho fatto uscire le vostre schiere dal paese d'Egitto;

osserverete questo giorno di generazione in generazione come rito perenne. 18Nel primo mese, il giorno quattordici

del mese, alla sera, voi mangerete azzimi fino al ventuno del mese, alla sera.

19Per sette giorni non si troverà lievito nelle vostre case, perché chiunque mangerà del lievito, sarà eliminato dalla

comunità di Israele, forestiero o nativo del paese. 20Non mangerete nulla di lievitato; in tutte le vostre dimore

mangerete azzimi".

21Mosè convocò tutti gli anziani d'Israele e disse loro: "Andate a procurarvi un capo di bestiame minuto per ogni

vostra famiglia e immolate la pasqua. 22Prenderete un fascio di issòpo, lo intingerete nel sangue che sarà nel catino e

spruzzerete l'architrave e gli stipiti con il sangue del catino. Nessuno di voi uscirà dalla porta della sua casa fino al

mattino. 23Il Signore passerà per colpire l'Egitto, vedrà il sangue sull'architrave e sugli stipiti: allora il Signore

passerà oltre la porta e non permetterà allo sterminatore di entrare nella vostra casa per colpire. 24Voi osserverete

questo comando come un rito fissato per te e per i tuoi figli per sempre. 25Quando poi sarete entrati nel paese che il

Signore vi darà, come ha promesso, osserverete questo rito. 26Allora i vostri figli vi chiederanno: Che significa

questo atto di culto? 27Voi direte loro: È il sacrificio della pasqua per il Signore, il quale è passato oltre le case degli

Israeliti in Egitto, quando colpì l'Egitto e salvò le nostre case".

Il popolo si inginocchiò e si prostrò.

28Poi gli Israeliti se ne andarono ed eseguirono ciò che il Signore aveva ordinato a Mosè e ad Aronne; in tal modo

essi fecero.

29A mezzanotte il Signore percosse ogni primogenito nel paese d'Egitto, dal primogenito del faraone che siede sul

trono fino al primogenito del prigioniero nel carcere sotterraneo, e tutti i primogeniti del bestiame. 30Si alzò il

faraone nella notte e con lui i suoi ministri e tutti gli Egiziani; un grande grido scoppiò in Egitto, perché non c'era

casa dove non ci fosse un morto!

31Il faraone convocò Mosè e Aronne nella notte e disse: "Alzatevi e abbandonate il mio popolo, voi e gli Israeliti!

Andate a servire il Signore come avete detto. 32Prendete anche il vostro bestiame e le vostre greggi, come avete

detto, e partite! Benedite anche me!". 33Gli Egiziani fecero pressione sul popolo, affrettandosi a mandarli via dal

paese, perché dicevano: "Stiamo per morire tutti!". 34Il popolo portò con sé la pasta prima che fosse lievitata,

recando sulle spalle le madie avvolte nei mantelli.

35Gli Israeliti eseguirono l'ordine di Mosè e si fecero dare dagli Egiziani oggetti d'argento e d'oro e vesti. 36Il Signore

fece sì che il popolo trovasse favore agli occhi degli Egiziani, i quali annuirono alle loro richieste. Così essi

spogliarono gli Egiziani.

37Gli Israeliti partirono da Ramses alla volta di Succot, in numero di seicentomila uomini capaci di camminare,

senza contare i bambini. 38Inoltre una grande massa di gente promiscua partì con loro e insieme greggi e armenti in

gran numero. 39Fecero cuocere la pasta che avevano portata dall'Egitto in forma di focacce azzime, perché non era

lievitata: erano infatti stati scacciati dall'Egitto e non avevano potuto indugiare; neppure si erano procurati provviste

per il viaggio.

40Il tempo durante il quale gli Israeliti abitarono in Egitto fu di quattrocentotrent'anni. 41Al termine dei

quattrocentotrent'anni, proprio in quel giorno, tutte le schiere del Signore uscirono dal paese d'Egitto. 42Notte di

veglia fu questa per il Signore per farli uscire dal paese d'Egitto. Questa sarà una notte di veglia in onore del Signore

per tutti gli Israeliti, di generazione in generazione.

43Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: "Questo è il rito della pasqua: nessun straniero ne deve mangiare.

44Quanto a ogni schiavo acquistato con denaro, lo circonciderai e allora ne potrà mangiare.

45L'avventizio e il mercenario non ne mangeranno.

46In una sola casa si mangerà: non ne porterai la carne fuori di casa; non ne spezzerete alcun osso.

47Tutta la comunità d'Israele la celebrerà. 48Se un forestiero è domiciliato presso di te e vuol celebrare la pasqua del

Signore, sia circonciso ogni suo maschio: allora si accosterà per celebrarla e sarà come un nativo del paese. Ma

nessun non circonciso ne deve mangiare.

49Vi sarà una sola legge per il nativo e per il forestiero, che è domiciliato in mezzo a voi".

50Tutti gli Israeliti fecero così; come il Signore aveva ordinato a Mosè e ad Aronne, in tal modo operarono.

51Proprio in quel giorno il Signore fece uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto, ordinati secondo le loro schiere.

13

1Il Signore disse a Mosè: 2"Consacrami ogni primogenito, il primo parto di ogni madre tra gli Israeliti - di uomini o

di animali -: esso appartiene a me".

3Mosè disse al popolo: "Ricordati di questo giorno, nel quale siete usciti dall'Egitto, dalla condizione servile, perché

con mano potente il Signore vi ha fatti uscire di là: non si mangi ciò che è lievitato. 4Oggi voi uscite nel mese di

Abib. 5Quando il Signore ti avrà fatto entrare nel paese del Cananeo, dell'Hittita, dell'Amorreo, dell'Eveo e del

Gebuseo, che ha giurato ai tuoi padri di dare a te, terra dove scorre latte e miele, allora tu compirai questo rito in

questo mese.
6Per sette giorni mangerai azzimi.

Nel settimo vi sarà una festa in onore del Signore.

7Nei sette giorni si mangeranno azzimi e non ci sarà presso di te ciò che è lievitato; non ci sarà presso di te il lievito,

entro tutti i tuoi confini.

8In quel giorno tu istruirai tuo figlio: È a causa di quanto ha fatto il Signore per me, quando sono uscito dall'Egitto.

9Sarà per te segno sulla tua mano e ricordo fra i tuoi occhi, perché la legge del Signore sia sulla tua bocca. Con mano

potente infatti il Signore ti ha fatto uscire dall'Egitto. 10Osserverai questo rito alla sua ricorrenza ogni anno.

11Quando il Signore ti avrà fatto entrare nel paese del Cananeo, come ha giurato a te e ai tuoi padri, e te lo avrà dato

in possesso, 12tu riserverai per il Signore ogni primogenito del seno materno; ogni primo parto del bestiame, se di

sesso maschile, appartiene al Signore. 13Riscatterai ogni primo parto dell'asino mediante un capo di bestiame

minuto; se non lo riscatti, gli spaccherai la nuca. Riscatterai ogni primogenito dell'uomo tra i tuoi figli. 14Quando tuo

figlio domani ti chiederà: Che significa ciò?, tu gli risponderai: Con braccio potente il Signore ci ha fatti uscire

dall'Egitto, dalla condizione servile. 15Poiché il faraone si ostinava a non lasciarci partire, il Signore ha ucciso ogni

primogenito nel paese d'Egitto, i primogeniti degli uomini e i primogeniti del bestiame. Per questo io sacrifico al

Signore ogni primo frutto del seno materno, se di sesso maschile, e riscatto ogni primogenito dei miei figli. 16Questo

sarà un segno sulla tua mano, sarà un ornamento fra i tuoi occhi, per ricordare che con braccio potente il Signore ci

ha fatti uscire dall'Egitto".

17Quando il faraone lasciò partire il popolo, Dio non lo condusse per la strada del paese dei Filistei, benché fosse più

corta, perché Dio pensava: "Altrimenti il popolo, vedendo imminente la guerra, potrebbe pentirsi e tornare in

Egitto". 18Dio guidò il popolo per la strada del deserto verso il Mare Rosso. Gli Israeliti, ben armati uscivano dal

paese d'Egitto. 19Mosè prese con sé le ossa di Giuseppe, perché questi aveva fatto giurare solennemente gli Israeliti:

"Dio, certo, verrà a visitarvi; voi allora vi porterete via le mie ossa". 20Partirono da Succot e si accamparono a Etam,

sul limite del deserto. 21Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via

da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco per far loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte. 22Di

giorno la colonna di nube non si ritirava mai dalla vista del popolo, né la colonna di fuoco durante la notte.

14

1Il Signore disse a Mosè: 2"Comanda agli Israeliti che tornino indietro e si accampino davanti a Pi-Achirot, tra

Migdol e il mare, davanti a Baal-Zefon; di fronte ad esso vi accamperete presso il mare. 3Il faraone penserà degli

Israeliti: Vanno errando per il paese; il deserto li ha bloccati! 4Io renderò ostinato il cuore del faraone ed egli li

inseguirà; io dimostrerò la mia gloria contro il faraone e tutto il suo esercito, così gli Egiziani sapranno che io sono il

Signore!".
Essi fecero in tal modo.

5Quando fu riferito al re d'Egitto che il popolo era fuggito, il cuore del faraone e dei suoi ministri si rivolse contro il

popolo. Dissero: "Che abbiamo fatto, lasciando partire Israele, così che più non ci serva!".

6Attaccò allora il cocchio e prese con sé i suoi soldati.

7Prese poi seicento carri scelti e tutti i carri di Egitto con i combattenti sopra ciascuno di essi. 8Il Signore rese

ostinato il cuore del faraone, re di Egitto, il quale inseguì gli Israeliti mentre gli Israeliti uscivano a mano alzata. 9Gli

Egiziani li inseguirono e li raggiunsero, mentre essi stavano accampati presso il mare: tutti i cavalli e i carri del

faraone, i suoi cavalieri e il suo esercito si trovarono presso Pi-Achirot, davanti a Baal-Zefon.

10Quando il faraone fu vicino, gli Israeliti alzarono gli occhi: ecco, gli Egiziani muovevano il campo dietro di loro!

Allora gli Israeliti ebbero grande paura e gridarono al Signore. 11Poi dissero a Mosè: "Forse perché non c'erano

sepolcri in Egitto ci hai portati a morire nel deserto? Che hai fatto, portandoci fuori dall'Egitto? 12Non ti dicevamo in

Egitto: Lasciaci stare e serviremo gli Egiziani, perché è meglio per noi servire l'Egitto che morire nel deserto?".

13Mosè rispose: "Non abbiate paura! Siate forti e vedrete la salvezza che il Signore oggi opera per voi; perché gli

Egiziani che voi oggi vedete, non li rivedrete mai più! 14Il Signore combatterà per voi, e voi starete tranquilli".

15Il Signore disse a Mosè: "Perché gridi verso di me? Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino. 16Tu intanto alza

il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel mare all'asciutto. 17Ecco io rendo

ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo

esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri. 18Gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia

gloria contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri".

19L'angelo di Dio, che precedeva l'accampamento d'Israele, cambiò posto e passò indietro. Anche la colonna di nube

si mosse e dal davanti passò indietro. 20Venne così a trovarsi tra l'accampamento degli Egiziani e quello d'Israele.

Ora la nube era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono avvicinarsi

agli altri durante tutta la notte.

21Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte, risospinse il mare con un forte vento

d'oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. 22Gli Israeliti entrarono nel mare asciutto, mentre le acque erano

per loro una muraglia a destra e a sinistra. 23Gli Egiziani li inseguirono con tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i

suoi cavalieri, entrando dietro di loro in mezzo al mare.

24Ma alla veglia del mattino il Signore dalla colonna di fuoco e di nube gettò uno sguardo sul campo degli Egiziani e

lo mise in rotta. 25Frenò le ruote dei loro carri, così che a stento riuscivano a spingerle. Allora gli Egiziani dissero:

"Fuggiamo di fronte a Israele, perché il Signore combatte per loro contro gli Egiziani!".

26Il Signore disse a Mosè: "Stendi la mano sul mare: le acque si riversino sugli Egiziani, sui loro carri e i loro

cavalieri".

27Mosè stese la mano sul mare e il mare, sul far del mattino, tornò al suo livello consueto, mentre gli Egiziani,

fuggendo, gli si dirigevano contro. Il Signore li travolse così in mezzo al mare. 28Le acque ritornarono e sommersero

i carri e i cavalieri di tutto l'esercito del faraone, che erano entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure

uno. 29Invece gli Israeliti avevano camminato sull'asciutto in mezzo al mare, mentre le acque erano per loro una

muraglia a destra e a sinistra. 30In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani e Israele vide gli

Egiziani morti sulla riva del mare; 31Israele vide la mano potente con la quale il Signore aveva agito contro l'Egitto e

il popolo temette il Signore e credette in lui e nel suo servo Mosè.

15

1Allora Mosè e gli Israeliti cantarono questo canto al Signore e dissero:

"Voglio cantare in onore del Signore:
perché ha mirabilmente trionfato,
ha gettato in mare cavallo e cavaliere.
2Mia forza e mio canto è il Signore,
egli mi ha salvato.
È il mio Dio e lo voglio lodare,
è il Dio di mio padre e lo voglio esaltare!
3Il Signore è prode in guerra,
si chiama Signore.
4I carri del faraone e il suo esercito
ha gettato nel mare
e i suoi combattenti scelti
furono sommersi nel Mare Rosso.
5Gli abissi li ricoprirono,
sprofondarono come pietra.
6La tua destra, Signore,
terribile per la potenza,
la tua destra, Signore,
annienta il nemico;
7con sublime grandezza
abbatti i tuoi avversari,
scateni il tuo furore
che li divora come paglia.
8Al soffio della tua ira
si accumularono le acque,
si alzarono le onde come un argine,
si rappresero gli abissi
in fondo al mare.
9Il nemico aveva detto:
Inseguirò, raggiungerò,
spartirò il bottino,
se ne sazierà la mia brama;
sfodererò la spada,
li conquisterà la mia mano!
10Soffiasti con il tuo alito:
il mare li coprì,
sprofondarono come piombo
in acque profonde.
11Chi è come te fra gli dèi, Signore?
Chi è come te, maestoso in santità,
tremendo nelle imprese,
operatore di prodigi?
12Stendesti la destra:
la terra li inghiottì.
13Guidasti con il tuo favore
questo popolo che hai riscattato,
lo conducesti con forza
alla tua santa dimora.
14Hanno udito i popoli e tremano;
dolore incolse gli abitanti della Filistea.
15Già si spaventano i capi di Edom,
i potenti di Moab li prende il timore;
tremano tutti gli abitanti di Canaan.
16Piombano sopra di loro
la paura e il terrore;
per la potenza del tuo braccio
restano immobili come pietra,
finché sia passato il tuo popolo, Signore,
finché sia passato questo tuo popolo
che ti sei acquistato.
17Lo fai entrare e lo pianti
sul monte della tua eredità,
luogo che per tua sede,
Signore, hai preparato,
santuario che le tue mani,
Signore, hanno fondato.
18Il Signore regna in eterno e per sempre!".

19Quando infatti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri furono entrati nel mare, il Signore fece tornare

sopra di essi le acque del mare, mentre gli Israeliti avevano camminato sull'asciutto in mezzo al mare. 20Allora

Maria, la profetessa, sorella di Aronne, prese in mano un timpano: dietro a lei uscirono le donne con i timpani,

formando cori di danze. 21Maria fece loro cantare il ritornello:

"Cantate al Signore
perché ha mirabilmente trionfato:
ha gettato in mare
cavallo e cavaliere!".

22Mosè fece levare l'accampamento di Israele dal Mare Rosso ed essi avanzarono verso il deserto di Sur.

Camminarono tre giorni nel deserto e non trovarono acqua. 23Arrivarono a Mara, ma non potevano bere le acque di

Mara, perché erano amare. Per questo erano state chiamate Mara. 24Allora il popolo mormorò contro Mosè: "Che

berremo?". 25Egli invocò il Signore, il quale gli indicò un legno. Lo gettò nell'acqua e l'acqua divenne dolce. In quel

luogo il Signore impose al popolo una legge e un diritto; in quel luogo lo mise alla prova. 26Disse: "Se tu ascolterai

la voce del Signore tuo Dio e farai ciò che è retto ai suoi occhi, se tu presterai orecchio ai suoi ordini e osserverai

tutte le sue leggi, io non t'infliggerò nessuna delle infermità che ho inflitte agli Egiziani, perché io sono il Signore,

colui che ti guarisce!". 27Poi arrivarono a Elim, dove sono dodici sorgenti di acqua e settanta palme. Qui si

accamparono presso l'acqua.
16

1Levarono l'accampamento da Elim e tutta la comunità degli Israeliti arrivò al deserto di Sin, che si trova tra Elim e

il Sinai, il quindici del secondo mese dopo la loro uscita dal paese d'Egitto.

2Nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne. 3Gli Israeliti dissero loro:

"Fossimo morti per mano del Signore nel paese d'Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne,

mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatti uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa

moltitudine".

4Allora il Signore disse a Mosè: "Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne

ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina secondo la mia legge o no.

5Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che dovranno portare a casa, sarà il doppio di ciò che

raccoglieranno ogni altro giorno".

6Mosè e Aronne dissero a tutti gli Israeliti: "Questa sera saprete che il Signore vi ha fatti uscire dal paese d'Egitto;

7domani mattina vedrete la Gloria del Signore; poiché egli ha inteso le vostre mormorazioni contro di lui. Noi infatti

che cosa siamo, perché mormoriate contro di noi?". 8Mosè disse: "Quando il Signore vi darà alla sera la carne da

mangiare e alla mattina il pane a sazietà, sarà perché il Signore ha inteso le mormorazioni, con le quali mormorate

contro di lui. Noi infatti che cosa siamo? Non contro di noi vanno le vostre mormorazioni, ma contro il Signore".

9Mosè disse ad Aronne: "Dà questo comando a tutta la comunità degli Israeliti: Avvicinatevi alla presenza del

Signore, perché egli ha inteso le vostre mormorazioni!". 10Ora mentre Aronne parlava a tutta la comunità degli

Israeliti, essi si voltarono verso il deserto: ed ecco la Gloria del Signore apparve nella nube.

11Il Signore disse a Mosè: 12"Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: Al tramonto mangerete carne

e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore vostro Dio". 13Ora alla sera le quaglie salirono e

coprirono l'accampamento; al mattino vi era uno strato di rugiada intorno all'accampamento. 14Poi lo strato di

rugiada svanì ed ecco sulla superficie del deserto vi era una cosa minuta e granulosa, minuta come è la brina sulla

terra. 15Gli Israeliti la videro e si dissero l'un l'altro: "Man hu: che cos'è?", perché non sapevano che cosa fosse.

Mosè disse loro: "È il pane che il Signore vi ha dato in cibo.

16Ecco che cosa comanda il Signore: Raccoglietene quanto ciascuno può mangiarne, un omer a testa, secondo il

numero delle persone con voi. Ne prenderete ciascuno per quelli della propria tenda".

17Così fecero gli Israeliti. Ne raccolsero chi molto chi poco. 18Si misurò con l'omer: colui che ne aveva preso di più,

non ne aveva di troppo, colui che ne aveva preso di meno non ne mancava: avevano raccolto secondo quanto

ciascuno poteva mangiarne. 19Poi Mosè disse loro: "Nessuno ne faccia avanzare fino al mattino". 20Essi non

obbedirono a Mosè e alcuni ne conservarono fino al mattino; ma vi si generarono vermi e imputridì. Mosè si irritò

contro di loro.

21Essi dunque ne raccoglievano ogni mattina secondo quanto ciascuno mangiava; quando il sole cominciava a

scaldare, si scioglieva.

22Nel sesto giorno essi raccolsero il doppio di quel pane, due omer a testa. Allora tutti i principi della comunità

vennero ad informare Mosè. 23E disse loro: "È appunto ciò che ha detto il Signore: Domani è sabato, riposo assoluto

consacrato al Signore. Ciò che avete da cuocere, cuocetelo; ciò che avete da bollire, bollitelo; quanto avanza,

tenetelo in serbo fino a domani mattina".

24Essi lo misero in serbo fino al mattino, come aveva ordinato Mosè, e non imputridì, né vi si trovarono vermi.

25Disse Mosè: "Mangiatelo oggi, perché è sabato in onore del Signore: oggi non lo troverete nella campagna. 26Sei

giorni lo raccoglierete, ma il settimo giorno è sabato: non ve ne sarà".

27Nel settimo giorno alcuni del popolo uscirono per raccoglierne, ma non ne trovarono. 28Disse allora il Signore a

Mosè: "Fino a quando rifiuterete di osservare i miei ordini e le mie leggi? 29Vedete che il Signore vi ha dato il

sabato! Per questo egli vi dà al sesto giorno il pane per due giorni. Restate ciascuno al proprio posto! Nel settimo

giorno nessuno esca dal luogo dove si trova".
30Il popolo dunque riposò nel settimo giorno.

31La casa d'Israele la chiamò manna. Era simile al seme del coriandolo e bianca; aveva il sapore di una focaccia con

miele.

32Mosè disse: "Questo ha ordinato il Signore: Riempitene un omer e conservatelo per i vostri discendenti, perché

vedano il pane che vi ho dato da mangiare nel deserto, quando vi ho fatti uscire dal paese d'Egitto".

33Mosè disse quindi ad Aronne: "Prendi un'urna e mettici un omer completo di manna; deponila davanti al Signore e

conservala per i vostri discendenti".

34Secondo quanto il Signore aveva ordinato a Mosè, Aronne la depose per conservarla davanti alla Testimonianza.

35Gli Israeliti mangiarono la manna per quarant'anni, fino al loro arrivo in una terra abitata, mangiarono cioè la

manna finché furono arrivati ai confini del paese di Canaan. 36L'omer è la decima parte di un efa.

17

1Tutta la comunità degli Israeliti levò l'accampamento dal deserto di Sin, secondo l'ordine che il Signore dava di

tappa in tappa, e si accampò a Refidim. Ma non c'era acqua da bere per il popolo. 2Il popolo protestò contro Mosè:

"Dateci acqua da bere!". Mosè disse loro: "Perché protestate con me? Perché mettete alla prova il Signore?". 3In quel

luogo dunque il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo mormorò contro Mosè e disse: "Perché ci

hai fatti uscire dall'Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?". 4Allora Mosè invocò l'aiuto

del Signore, dicendo: "Che farò io per questo popolo? Ancora un poco e mi lapideranno!". 5Il Signore disse a Mosè:

"Passa davanti al popolo e prendi con te alcuni anziani di Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il

Nilo, e va'! 6Ecco, io starò davanti a te sulla roccia, sull'Oreb; tu batterai sulla roccia: ne uscirà acqua e il popolo

berrà". Mosè così fece sotto gli occhi degli anziani d'Israele. 7Si chiamò quel luogo Massa e Meriba, a causa della

protesta degli Israeliti e perché misero alla prova il Signore, dicendo: "Il Signore è in mezzo a noi sì o no?".

8Allora Amalek venne a combattere contro Israele a Refidim. 9Mosè disse a Giosuè: "Scegli per noi alcuni uomini ed

esci in battaglia contro Amalek. Domani io starò ritto sulla cima del colle con in mano il bastone di Dio". 10Giosuè

eseguì quanto gli aveva ordinato Mosè per combattere contro Amalek, mentre Mosè, Aronne, e Cur salirono sulla

cima del colle. 11Quando Mosè alzava le mani, Israele era il più forte, ma quando le lasciava cadere, era più forte

Amalek. 12Poiché Mosè sentiva pesare le mani dalla stanchezza, presero una pietra, la collocarono sotto di lui ed egli

vi sedette, mentre Aronne e Cur, uno da una parte e l'altro dall'altra, sostenevano le sue mani. Così le sue mani

rimasero ferme fino al tramonto del sole. 13Giosuè sconfisse Amalek e il suo popolo passandoli poi a fil di spada.

14Allora il Signore disse a Mosè: "Scrivi questo per ricordo nel libro e mettilo negli orecchi di Giosuè: io cancellerò

del tutto la memoria di Amalek sotto il cielo!".

15Allora Mosè costruì un altare, lo chiamò "Il Signore è il mio vessillo" 16e disse:

"Una mano s'è levata sul trono del Signore:
vi sarà guerra del Signore contro Amalek
di generazione in generazione!".
18

1Ietro, sacerdote di Madian, suocero di Mosè, venne a sapere quanto Dio aveva operato per Mosè e per Israele, suo

popolo, come il Signore aveva fatto uscire Israele dall'Egitto. 2Allora Ietro prese con sé Zippora, moglie di Mosè,

che prima egli aveva rimandata, 3e insieme i due figli di lei, uno dei quali si chiamava Gherson, perché egli aveva

detto: "Sono un emigrato in terra straniera", 4e l'altro si chiamava Eliezer, perché "Il Dio di mio padre è venuto in

mio aiuto e mi ha liberato dalla spada del faraone". 5Ietro dunque, suocero di Mosè, con i figli e la moglie di lui

venne da Mosè nel deserto, dove era accampato, presso la montagna di Dio. 6Egli fece dire a Mosè: "Sono io, Ietro,

tuo suocero, che vengo da te con tua moglie e i suoi due figli!". 7Mosè andò incontro al suocero, si prostrò davanti a

lui e lo baciò; poi si informarono l'uno della salute dell'altro ed entrarono sotto la tenda. 8Mosè raccontò al suocero

quanto il Signore aveva fatto al faraone e agli Egiziani per Israele, tutte le difficoltà loro capitate durante il viaggio,

dalle quali il Signore li aveva liberati. 9Ietro gioì di tutti i benefici che il Signore aveva fatti a Israele, quando lo

aveva liberato dalla mano degli Egiziani. 10Disse Ietro: "Benedetto sia il Signore, che vi ha liberati dalla mano degli

Egiziani e dalla mano del faraone: egli ha strappato questo popolo dalla mano dell'Egitto! 11Ora io so che il Signore

è più grande di tutti gli dèi, poiché egli ha operato contro gli Egiziani con quelle stesse cose di cui essi si

vantavano". 12Poi Ietro, suocero di Mosè, offrì un olocausto e sacrifici a Dio. Vennero Aronne e tutti gli anziani

d'Israele e fecero un banchetto con il suocero di Mosè davanti a Dio.

13Il giorno dopo Mosè sedette a render giustizia al popolo e il popolo si trattenne presso Mosè dalla mattina fino alla

sera. 14Allora Ietro, visto quanto faceva per il popolo, gli disse: "Che cos'è questo che fai per il popolo? Perché siedi

tu solo, mentre il popolo sta presso di te dalla mattina alla sera?". 15Mosè rispose al suocero: "Perché il popolo viene

da me per consultare Dio. 16Quando hanno qualche questione, vengono da me e io giudico le vertenze tra l'uno e

l'altro e faccio conoscere i decreti di Dio e le sue leggi". 17Il suocero di Mosè gli disse: "Non va bene quello che fai!

18Finirai per soccombere, tu e il popolo che è con te, perché il compito è troppo pesante per te; tu non puoi

attendervi da solo. 19Ora ascoltami: ti voglio dare un consiglio e Dio sia con te! Tu sta' davanti a Dio in nome del

popolo e presenta le questioni a Dio. 20A loro spiegherai i decreti e le leggi; indicherai loro la via per la quale

devono camminare e le opere che devono compiere. 21Invece sceglierai tra tutto il popolo uomini integri che temono

Dio, uomini retti che odiano la venalità e li costituirai sopra di loro come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di

cinquantine e capi di decine. 22Essi dovranno giudicare il popolo in ogni circostanza; quando vi sarà una questione

importante, la sottoporranno a te, mentre essi giudicheranno ogni affare minore. Così ti alleggerirai il peso ed essi lo

porteranno con te. 23Se tu fai questa cosa e se Dio te la comanda, potrai resistere e anche questo popolo arriverà in

pace alla sua mèta".

24Mosè ascoltò la voce del suocero e fece quanto gli aveva suggerito. 25Mosè dunque scelse uomini capaci in tutto

Israele e li costituì alla testa del popolo come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di decine.

26Essi giudicavano il popolo in ogni circostanza: quando avevano affari difficili li sottoponevano a Mosè, ma

giudicavano essi stessi tutti gli affari minori. 27Poi Mosè congedò il suocero, il quale tornò al suo paese.

19

1Al terzo mese dall'uscita degli Israeliti dal paese di Egitto, proprio in quel giorno, essi arrivarono al deserto del

Sinai. 2Levato l'accampamento da Refidim, arrivarono al deserto del Sinai, dove si accamparono; Israele si accampò

davanti al monte.

3Mosè salì verso Dio e il Signore lo chiamò dal monte, dicendo: "Questo dirai alla casa di Giacobbe e annuncerai

agli Israeliti: 4Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all'Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatti

venire fino a me. 5Ora, se vorrete ascoltare la mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me la proprietà

tra tutti i popoli, perché mia è tutta la terra! 6Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa. Queste

parole dirai agli Israeliti".

7Mosè andò, convocò gli anziani del popolo e riferì loro tutte queste parole, come gli aveva ordinato il Signore.

8Tutto il popolo rispose insieme e disse: "Quanto il Signore ha detto, noi lo faremo!". Mosè tornò dal Signore e riferì

le parole del popolo.

9Il Signore disse a Mosè: "Ecco, io sto per venire verso di te in una densa nube, perché il popolo senta quando io

parlerò con te e credano sempre anche a te".
Mosè riferì al Signore le parole del popolo.

10Il Signore disse a Mosè: "Va' dal popolo e purificalo oggi e domani: lavino le loro vesti 11e si tengano pronti per il

terzo giorno, perché nel terzo giorno il Signore scenderà sul monte Sinai alla vista di tutto il popolo. 12Fisserai per il

popolo un limite tutto attorno, dicendo: Guardatevi dal salire sul monte e dal toccare le falde. Chiunque toccherà il

monte sarà messo a morte.

13Nessuna mano però dovrà toccare costui: dovrà essere lapidato o colpito con tiro di arco.

Animale o uomo non dovrà sopravvivere.

Quando suonerà il corno, allora soltanto essi potranno salire sul monte".

14Mosè scese dal monte verso il popolo; egli fece purificare il popolo ed essi lavarono le loro vesti. 15Poi disse al

popolo: "Siate pronti in questi tre giorni: non unitevi a donna".

16Appunto al terzo giorno, sul far del mattino, vi furono tuoni, lampi, una nube densa sul monte e un suono

fortissimo di tromba: tutto il popolo che era nell'accampamento fu scosso da tremore.

17Allora Mosè fece uscire il popolo dall'accampamento incontro a Dio. Essi stettero in piedi alle falde del monte.

18Il monte Sinai era tutto fumante, perché su di esso era sceso il Signore nel fuoco e il suo fumo saliva come il fumo

di una fornace: tutto il monte tremava molto. 19Il suono della tromba diventava sempre più intenso: Mosè parlava e

Dio gli rispondeva con voce di tuono.

20Il Signore scese dunque sul monte Sinai, sulla vetta del monte, e il Signore chiamò Mosè sulla vetta del monte.

Mosè salì.

21Poi il Signore disse a Mosè: "Scendi, scongiura il popolo di non irrompere verso il Signore per vedere, altrimenti

ne cadrà una moltitudine! 22Anche i sacerdoti, che si avvicinano al Signore, si tengano in stato di purità, altrimenti il

Signore si avventerà contro di loro!".

23Mosè disse al Signore: "Il popolo non può salire al monte Sinai, perché tu stesso ci hai avvertiti dicendo: Fissa un

limite verso il monte e dichiaralo sacro".

24Il Signore gli disse: "Va', scendi, poi salirai tu e Aronne con te. Ma i sacerdoti e il popolo non si precipitino per

salire verso il Signore, altrimenti egli si avventerà contro di loro!".

25Mosè scese verso il popolo e parlò.
20
1Dio allora pronunciò tutte queste parole:

2"Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù: 3non avrai altri

dèi di fronte a me. 4Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla

terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. 5Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore,

sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per

coloro che mi odiano, 6ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i

miei comandi.

7Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo

nome invano.

8Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: 9sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; 10ma il settimo giorno è

il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo,

né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. 11Perché in sei giorni il Signore ha fatto

il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il

giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro.

12Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio.

13Non uccidere.
14Non commettere adulterio.
15Non rubare.

16Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.

17Non desiderare la casa del tuo prossimo.

Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né

alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo".

18Tutto il popolo percepiva i tuoni e i lampi, il suono del corno e il monte fumante. Il popolo vide, fu preso da

tremore e si tenne lontano.

19Allora dissero a Mosè: "Parla tu a noi e noi ascolteremo, ma non ci parli Dio, altrimenti moriremo!".

20Mosè disse al popolo: "Non abbiate timore: Dio è venuto per mettervi alla prova e perché il suo timore vi sia

sempre presente e non pecchiate".

21Il popolo si tenne dunque lontano, mentre Mosè avanzò verso la nube oscura, nella quale era Dio.

22Il Signore disse a Mosè: "Dirai agli Israeliti: Avete visto che vi ho parlato dal cielo! 23Non fate dèi d'argento e dèi

d'oro accanto a me: non fatene per voi! 24Farai per me un altare di terra e, sopra, offrirai i tuoi olocausti e i tuoi

sacrifici di comunione, le tue pecore e i tuoi buoi; in ogni luogo dove io vorrò ricordare il mio nome, verrò a te e ti

benedirò. 25Se tu mi fai un altare di pietra, non lo costruirai con pietra tagliata, perché alzando la tua lama su di essa,

tu la renderesti profana. 26Non salirai sul mio altare per mezzo di gradini, perché là non si scopra la tua nudità.

21
1Queste sono le norme che tu esporrai loro.

2Quando tu avrai acquistato uno schiavo ebreo, egli ti servirà per sei anni e nel settimo potrà andarsene libero, senza

riscatto. 3Se è entrato solo, uscirà solo; se era coniugato, sua moglie se ne andrà con lui. 4Se il suo padrone gli ha

dato moglie e questa gli ha partorito figli o figlie, la donna e i suoi figli saranno proprietà del padrone ed egli se ne

andrà solo. 5Ma se lo schiavo dice: Io sono affezionato al mio padrone, a mia moglie, ai miei figli; non voglio

andarmene in libertà, 6allora il suo padrone lo condurrà davanti a Dio, lo farà accostare al battente o allo stipite della

porta e gli forerà l'orecchio con la lesina; quegli sarà suo schiavo per sempre.

7Quando un uomo venderà la figlia come schiava, essa non se ne andrà come se ne vanno gli schiavi. 8Se essa non

piace al padrone, che così non se la prende come concubina, la farà riscattare. Comunque egli non può venderla a

gente straniera, agendo con frode verso di lei. 9Se egli la vuol dare come concubina al proprio figlio, si comporterà

nei suoi riguardi secondo il diritto delle figlie. 10Se egli ne prende un'altra per sé, non diminuirà alla prima il

nutrimento, il vestiario, la coabitazione. 11Se egli non fornisce a lei queste cose, essa potrà andarsene, senza che sia

pagato il prezzo del riscatto.

12Colui che colpisce un uomo causandone la morte, sarà messo a morte. 13Però per colui che non ha teso insidia, ma

che Dio gli ha fatto incontrare, io ti fisserò un luogo dove potrà rifugiarsi. 14Ma, quando un uomo attenta al suo

prossimo per ucciderlo con inganno, allora lo strapperai anche dal mio altare, perché sia messo a morte.

15Colui che percuote suo padre o sua madre sarà messo a morte.

16Colui che rapisce un uomo e lo vende, se lo si trova ancora in mano a lui, sarà messo a morte.

17Colui che maledice suo padre o sua madre sarà messo a morte.

18Quando alcuni uomini rissano e uno colpisce il suo prossimo con una pietra o con il pugno e questi non è morto,

ma debba mettersi a letto, 19se poi si alza ed esce con il bastone, chi lo ha colpito sarà ritenuto innocente, ma dovrà

pagare il riposo forzato e procurargli le cure.

20Quando un uomo colpisce con il bastone il suo schiavo o la sua schiava e gli muore sotto le sue mani, si deve fare

vendetta. 21Ma se sopravvive un giorno o due, non sarà vendicato, perché è acquisto del suo denaro.

22Quando alcuni uomini rissano e urtano una donna incinta, così da farla abortire, se non vi è altra disgrazia, si

esigerà un'ammenda, secondo quanto imporrà il marito della donna, e il colpevole pagherà attraverso un arbitrato.

23Ma se segue una disgrazia, allora pagherai vita per vita: 24occhio per occhio, dente per dente, mano per mano,

piede per piede, 25bruciatura per bruciatura, ferita per ferita, livido per livido.

26Quando un uomo colpisce l'occhio del suo schiavo o della sua schiava e lo acceca, gli darà la libertà in compenso

dell'occhio. 27Se fa cadere il dente del suo schiavo o della sua schiava, gli darà la libertà in compenso del dente.

28Quando un bue cozza con le corna contro un uomo o una donna e ne segue la morte, il bue sarà lapidato e non se

ne mangerà la carne. Però il proprietario del bue è innocente.

29Ma se il bue era solito cozzare con le corna già prima e il padrone era stato avvisato e non lo aveva custodito, se ha

causato la morte di un uomo o di una donna, il bue sarà lapidato e anche il suo padrone dev'essere messo a morte.

30Se invece gli viene imposta una compensazione, egli pagherà il riscatto della propria vita, secondo quanto gli verrà

imposto. 31Se cozza con le corna contro un figlio o se cozza contro una figlia, si procederà nella stessa maniera.

32Se il bue colpisce con le corna uno schiavo o una schiava, si pagheranno al padrone trenta sicli d'argento e il bue

sarà lapidato.

33Quando un uomo lascia una cisterna aperta oppure quando un uomo scava una cisterna e non la copre, se vi cade

un bue o un asino, 34il proprietario della cisterna deve dare l'indennizzo: verserà il denaro al padrone della bestia e

l'animale morto gli apparterrà.

35Quando il bue di un uomo cozza contro il bue del suo prossimo e ne causa la morte, essi venderanno il bue vivo e

se ne divideranno il prezzo; si divideranno anche la bestia morta. 36Ma se è notorio che il bue cozzava già prima e il

suo padrone non lo ha custodito, egli dovrà dare come indennizzo bue per bue e la bestia morta gli apparterrà.

37Quando un uomo ruba un bue o un montone e poi lo scanna o lo vende, darà come indennizzo cinque capi di

grosso bestiame per il bue e quattro capi di bestiame per il montone.

22

1Se un ladro viene sorpreso mentre sta facendo una breccia in un muro e viene colpito e muore, non vi è vendetta di

sangue. 2Ma se il sole si era già alzato su di lui, a suo riguardo vi è vendetta di sangue.

Il ladro dovrà dare l'indennizzo: se non avrà di che pagare, sarà venduto in compenso dell'oggetto rubato. 3Se si

trova ancora in vita e in suo possesso ciò che è stato rubato, si tratti di bue, di asino o di montone, restituirà il

doppio.

4Quando un uomo usa come pascolo un campo o una vigna e lascia che il suo bestiame vada a pascolare nel campo

altrui, deve dare l'indennizzo con il meglio del suo campo e con il meglio della sua vigna.

5Quando un fuoco si propaga e si attacca ai cespugli spinosi, se viene bruciato un mucchio di covoni o il grano in

spiga o il grano in erba, colui che ha provocato l'incendio darà l'indennizzo.

6Quando un uomo dà in custodia al suo prossimo argento od oggetti e poi nella casa di questo uomo viene

commesso un furto, se si trova il ladro, restituirà il doppio. 7Se il ladro non si trova, il padrone della casa si accosterà

a Dio per giurare che non ha allungato la mano sulla proprietà del suo prossimo.

8Qualunque sia l'oggetto di una frode, si tratti di un bue, di un asino, di un montone, di una veste, di qualunque

oggetto perduto, di cui uno dice: "È questo!", la causa delle due parti andrà fino a Dio: colui che Dio dichiarerà

colpevole restituirà il doppio al suo prossimo.

9Quando un uomo dà in custodia al suo prossimo un asino o un bue o un capo di bestiame minuto o qualsiasi bestia,

se la bestia è morta o si è prodotta una frattura o è stata rapita senza testimone, 10tra le due parti interverrà un

giuramento per il Signore, per dichiarare che il depositario non ha allungato la mano sulla proprietà del suo

prossimo. Il padrone della bestia accetterà e l'altro non dovrà restituire. 11Ma se la bestia è stata rubata quando si

trovava presso di lui, pagherà l'indennizzo al padrone di essa. 12Se invece è stata sbranata, la porterà in testimonianza

e non dovrà dare l'indennizzo per la bestia sbranata.

13Quando un uomo prende in prestito dal suo prossimo una bestia e questa si è prodotta una frattura o è morta in

assenza del padrone, dovrà pagare l'indennizzo. 14Ma se il padrone si trova presente, non deve restituire; se si tratta

di una bestia presa a nolo, la sua perdita è compensata dal prezzo del noleggio.

15Quando un uomo seduce una vergine non ancora fidanzata e pecca con lei, ne pagherà la dote nuziale ed essa

diverrà sua moglie. 16Se il padre di lei si rifiuta di dargliela, egli dovrà versare una somma di denaro pari alla dote

nuziale delle vergini.
17Non lascerai vivere colei che pratica la magìa.

18Chiunque si abbrutisce con una bestia sia messo a morte.

19Colui che offre un sacrificio agli dèi, oltre al solo Signore, sarà votato allo sterminio.

20Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri nel paese d'Egitto.

21Non maltratterai la vedova o l'orfano. 22Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l'aiuto, io ascolterò il suo grido,

23la mia collera si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.

24Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all'indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio:

voi non dovete imporgli alcun interesse.

25Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai al tramonto del sole, 26perché è la sua sola coperta,

è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando invocherà da me l'aiuto, io

ascolterò il suo grido, perché io sono pietoso.

27Non bestemmierai Dio e non maledirai il principe del tuo popolo.

28Non ritarderai l'offerta di ciò che riempie il tuo granaio e di ciò che stilla dal tuo frantoio.

Il primogenito dei tuoi figli lo darai a me.

29Così farai per il tuo bue e per il tuo bestiame minuto: sette giorni resterà con sua madre, l'ottavo giorno me lo

darai.

30Voi sarete per me uomini santi: non mangerete la carne di una bestia sbranata nella campagna, la getterete ai cani.

23

1Non spargerai false dicerie; non presterai mano al colpevole per essere testimone in favore di un'ingiustizia. 2Non

seguirai la maggioranza per agire male e non deporrai in processo per deviare verso la maggioranza, per falsare la

giustizia.

3Non favorirai nemmeno il debole nel suo processo.

4Quando incontrerai il bue del tuo nemico o il suo asino dispersi, glieli dovrai ricondurre. 5Quando vedrai l'asino del

tuo nemico accasciarsi sotto il carico, non abbandonarlo a se stesso: mettiti con lui ad aiutarlo.

6Non farai deviare il giudizio del povero, che si rivolge a te nel suo processo.

7Ti terrai lontano da parola menzognera. Non far morire l'innocente e il giusto, perché io non assolvo il colpevole.

8Non accetterai doni, perché il dono acceca chi ha gli occhi aperti e perverte anche le parole dei giusti.

9Non opprimerai il forestiero: anche voi conoscete la vita del forestiero, perché siete stati forestieri nel paese

d'Egitto.

10Per sei anni seminerai la tua terra e ne raccoglierai il prodotto, 11ma nel settimo anno non la sfrutterai e la lascerai

incolta: ne mangeranno gli indigenti del tuo popolo e ciò che lasceranno sarà divorato dalle bestie della campagna.

Così farai per la tua vigna e per il tuo oliveto.

12Per sei giorni farai i tuoi lavori, ma nel settimo giorno farai riposo, perché possano goder quiete il tuo bue e il tuo

asino e possano respirare i figli della tua schiava e il forestiero.

13Farete attenzione a quanto vi ho detto: non pronunciate il nome di altri dèi; non si senta sulla tua bocca!

14Tre volte all'anno farai festa in mio onore:

15Osserverai la festa degli azzimi: mangerai azzimi durante sette giorni, come ti ho ordinato, nella ricorrenza del

mese di Abib, perché in esso sei uscito dall'Egitto.

Non si dovrà comparire davanti a me a mani vuote.

16Osserverai la festa della mietitura, delle primizie dei tuoi lavori, di ciò che semini nel campo; la festa del raccolto,

al termine dell'anno, quando raccoglierai il frutto dei tuoi lavori nei campi.

17Tre volte all'anno ogni tuo maschio comparirà alla presenza del Signore Dio.

18Non offrirai con pane lievitato il sangue del sacrificio in mio onore e il grasso della vittima per la mia festa non

starà fino al mattino.

19Il meglio delle primizie del tuo suolo lo porterai alla casa del Signore, tuo Dio.

Non farai cuocere un capretto nel latte di sua madre.

20Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato.

21Abbi rispetto della sua presenza, ascolta la sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra

trasgressione, perché il mio nome è in lui. 22Se tu ascolti la sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi

nemici e l'avversario dei tuoi avversari.

23Quando il mio angelo camminerà alla tua testa e ti farà entrare presso l'Amorreo, l'Hittita, il Perizzita, il Cananeo,

l'Eveo e il Gebuseo e io li distruggerò, 24tu non ti prostrerai davanti ai loro dèi e non li servirai; tu non ti comporterai

secondo le loro opere, ma dovrai demolire e dovrai frantumare le loro stele.

25Voi servirete al Signore, vostro Dio. Egli benedirà il tuo pane e la tua acqua. Terrò lontana da te la malattia. 26Non

vi sarà nel tuo paese donna che abortisca o che sia sterile. Ti farò giungere al numero completo dei tuoi giorni.

27Manderò il mio terrore davanti a te e metterò in rotta ogni popolo in mezzo al quale entrerai; farò voltar le spalle a

tutti i tuoi nemici davanti a te.

28Manderò i calabroni davanti a te ed essi scacceranno dalla tua presenza l'Eveo, il Cananeo e l'Hittita. 29Non li

scaccerò dalla tua presenza in un solo anno, perché il paese non resti deserto e le bestie selvatiche si moltiplichino

contro di te. 30A poco a poco li scaccerò dalla tua presenza, finché avrai tanti figli da occupare il paese.

31Stabilirò il tuo confine dal Mare Rosso fino al mare dei Filistei e dal deserto fino al fiume, perché ti consegnerò in

mano gli abitanti del paese e li scaccerò dalla tua presenza. 32Ma tu non farai alleanza con loro e con i loro dèi; 33essi

non abiteranno più nel tuo paese, altrimenti ti farebbero peccare contro di me, perché tu serviresti i loro dèi e ciò

diventerebbe una trappola per te".
24

1Aveva detto a Mosè: "Sali verso il Signore tu e Aronne, Nadab e Abiu e insieme settanta anziani d'Israele; voi vi

prostrerete da lontano, 2poi Mosè avanzerà solo verso il Signore, ma gli altri non si avvicineranno e il popolo non

salirà con lui".

3Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose insieme e disse:

"Tutti i comandi che ha dati il Signore, noi li eseguiremo!".

4Mosè scrisse tutte le parole del Signore, poi si alzò di buon mattino e costruì un altare ai piedi del monte, con dodici

stele per le dodici tribù d'Israele. 5Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi

come sacrifici di comunione, per il Signore.

6Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l'altra metà sull'altare.

7Quindi prese il libro dell'alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: "Quanto il Signore ha ordinato, noi lo

faremo e lo eseguiremo!".

8Allora Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: "Ecco il sangue dell'alleanza, che il Signore ha

concluso con voi sulla base di tutte queste parole!".

9Poi Mosè salì con Aronne, Nadab, Abiu e i settanta anziani di Israele. 10Essi videro il Dio d'Israele: sotto i suoi

piedi vi era come un pavimento in lastre di zaffiro, simile in purezza al cielo stesso. 11Contro i privilegiati degli

Israeliti non stese la mano: essi videro Dio e tuttavia mangiarono e bevvero.

12Il Signore disse a Mosè: "Sali verso di me sul monte e rimani lassù: io ti darò le tavole di pietra, la legge e i

comandamenti che io ho scritto per istruirli".

13Mosè si alzò con Giosuè, suo aiutante, e Mosè salì sul monte di Dio. 14Agli anziani aveva detto: "Restate qui ad

aspettarci, fin quando torneremo da voi; ecco avete con voi Aronne e Cur: chiunque avrà una questione si rivolgerà a

loro".

15Mosè salì dunque sul monte e la nube coprì il monte.

16La Gloria del Signore venne a dimorare sul monte Sinai e la nube lo coprì per sei giorni. Al settimo giorno il

Signore chiamò Mosè dalla nube.

17La Gloria del Signore appariva agli occhi degli Israeliti come fuoco divorante sulla cima della montagna. 18Mosè

entrò dunque in mezzo alla nube e salì sul monte. Mosè rimase sul monte quaranta giorni e quaranta notti.

25

1Il Signore disse a Mosè: 2"Ordina agli Israeliti che raccolgano per me un'offerta. La raccoglierete da chiunque sia

generoso di cuore. 3Ed ecco che cosa raccoglierete da loro come contributo: oro, argento e rame, 4tessuti di porpora

viola e rossa, di scarlatto, di bisso e di pelo di capra, 5pelle di montone tinta di rosso, pelle di tasso e legno di acacia,

6olio per il candelabro, balsami per unguenti e per l'incenso aromatico, 7pietre di ònice e pietre da incastonare

nell'efod e nel pettorale. 8Essi mi faranno un santuario e io abiterò in mezzo a loro. 9Eseguirete ogni cosa secondo

quanto ti mostrerò, secondo il modello della Dimora e il modello di tutti i suoi arredi.

10Faranno dunque un'arca di legno di acacia: avrà due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza,

un cubito e mezzo di altezza. 11La rivestirai d'oro puro: dentro e fuori la rivestirai e le farai intorno un bordo d'oro.

12Fonderai per essa quattro anelli d'oro e li fisserai ai suoi quattro piedi: due anelli su di un lato e due anelli sull'altro.

13Farai stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro. 14Introdurrai le stanghe negli anelli sui due lati dell'arca per

trasportare l'arca con esse. 15Le stanghe dovranno rimanere negli anelli dell'arca: non verranno tolte di lì. 16Nell'arca

collocherai la Testimonianza che io ti darò.

17Farai il coperchio, o propiziatorio, d'oro puro; avrà due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di

larghezza. 18Farai due cherubini d'oro: li farai lavorati a martello sulle due estremità del coperchio. 19Fa' un

cherubino ad una estremità e un cherubino all'altra estremità. Farete i cherubini tutti di un pezzo con il coperchio alle

sue due estremità. 20I cherubini avranno le due ali stese di sopra, proteggendo con le ali il coperchio; saranno rivolti

l'uno verso l'altro e le facce dei cherubini saranno rivolte verso il coperchio. 21Porrai il coperchio sulla parte

superiore dell'arca e collocherai nell'arca la Testimonianza che io ti darò.

22Io ti darò convegno appunto in quel luogo: parlerò con te da sopra il propiziatorio, in mezzo ai due cherubini che

saranno sull'arca della Testimonianza, ti darò i miei ordini riguardo agli Israeliti.

23Farai una tavola di legno di acacia: avrà due cubiti di lunghezza, un cubito di larghezza, un cubito e mezzo di

altezza. 24La rivestirai d'oro puro e le farai intorno un bordo d'oro. 25Le farai attorno una cornice di un palmo e farai

un bordo d'oro per la cornice. 26Le farai quattro anelli d'oro e li fisserai ai quattro angoli che costituiranno i suoi

quattro piedi. 27Gli anelli saranno contigui alla cornice e serviranno a inserire le stanghe destinate a trasportare la

tavola. 28Farai le stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro; con esse si trasporterà la tavola. 29Farai anche i suoi

accessori, piatti, coppe, anfore e tazze per le libazioni: li farai d'oro puro. 30Sulla tavola collocherai i pani

dell'offerta: saranno sempre alla mia presenza.

31Farai anche un candelabro d'oro puro. Il candelabro sarà lavorato a martello, il suo fusto e i suoi bracci; i suoi

calici, i suoi bulbi e le sue corolle saranno tutti di un pezzo.

32Sei bracci usciranno dai suoi lati: tre bracci del candelabro da un lato e tre bracci del candelabro dall'altro lato.

33Vi saranno su di un braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla e così anche sull'altro

braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla. Così sarà per i sei bracci che usciranno dal

candelabro. 34Il fusto del candelabro avrà quattro calici in forma di fiore di mandorlo, con i loro bulbi e le loro

corolle: 35un bulbo sotto i due bracci che si dipartano da esso e un bulbo sotto gli altri due bracci e un bulbo sotto i

due altri bracci che si dipartano da esso; così per tutti i sei bracci che escono dal candelabro. 36I bulbi e i relativi

bracci saranno tutti di un pezzo: il tutto sarà formato da una sola massa d'oro puro lavorata a martello.

37Farai le sue sette lampade: vi si collocheranno sopra in modo da illuminare lo spazio davanti ad esso. 38I suoi

smoccolatoi e i suoi portacenere saranno d'oro puro. 39Lo si farà con un talento di oro puro, esso con tutti i suoi

accessori.

40Guarda ed eseguisci secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte.

26

1Quanto alla Dimora, la farai con dieci teli di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto. Vi farai

figure di cherubini, lavoro d'artista. 2Lunghezza di un telo: ventotto cubiti; larghezza: quattro cubiti per un telo; la

stessa dimensione per tutti i teli. 3Cinque teli saranno uniti l'uno all'altro e anche gli altri cinque saranno uniti l'uno

all'altro. 4Farai cordoni di porpora viola sull'orlo del primo telo all'estremità della sutura; così farai sull'orlo del telo

estremo nella seconda sutura. 5Farai cinquanta cordoni al primo telo e farai cinquanta cordoni all'estremità della

seconda sutura: i cordoni corrisponderanno l'uno all'altro. 6Farai cinquanta fibbie d'oro e unirai i teli l'uno all'altro

mediante le fibbie, così il tutto formerà una sola Dimora. 7Farai poi teli di pelo di capra per costituire la tenda al di

sopra della Dimora. Ne farai undici teli. 8Lunghezza di un telo: trenta cubiti; larghezza: quattro cubiti per un telo. La

stessa dimensione per gli undici teli. 9Unirai insieme cinque teli a parte e sei teli a parte. Piegherai indietro il sesto

telo raddoppiandolo sulla parte anteriore della tenda. 10Farai cinquanta cordoni sull'orlo del primo telo, che è

all'estremità della sutura, e cinquanta cordoni sull'orlo del telo della seconda sutura. 11Farai cinquanta fibbie di rame,

introdurrai le fibbie nei cordoni e unirai insieme la tenda; così essa formerà un tutto unico. 12La parte che pende in

eccedenza nei teli della tenda, la metà cioè di un telo che sopravanza, penderà sulla parte posteriore della Dimora.

13Il cubito in eccedenza da una parte, come il cubito in eccedenza dall'altra parte, nel senso della lunghezza dei teli

della tenda, ricadranno sui due lati della Dimora per coprirla da una parte e dall'altra. 14Farai poi per la tenda una

copertura di pelli di montone tinte di rosso e al di sopra una copertura di pelli di tasso.

15Poi farai per la Dimora le assi di legno di acacia, da porsi verticali. 16Dieci cubiti la lunghezza di un'asse e un

cubito e mezzo la larghezza. 17Ogni asse avrà due sostegni, congiunti l'uno all'altro da un rinforzo. Così farai per

tutte le assi della Dimora. 18Farai dunque le assi per la Dimora: venti assi sul lato verso il mezzogiorno, a sud.

19Farai anche quaranta basi d'argento sotto le venti assi, due basi sotto un'asse, per i suoi due sostegni e due basi

sotto l'altra asse per i suoi sostegni. 20Per il secondo lato della Dimora, verso il settentrione, venti assi, 21come anche

le loro quaranta basi d'argento, due basi sotto un'asse e due basi sotto l'altra asse. 22Per la parte posteriore della

Dimora, verso occidente, farai sei assi. 23Farai inoltre due assi per gli angoli della Dimora sulla parte posteriore.

24Esse saranno formate ciascuna da due pezzi uguali abbinati e perfettamente congiunti dal basso fino alla cima,

all'altezza del primo anello. Così sarà per ambedue: esse formeranno i due angoli. 25Vi saranno dunque otto assi con

le loro basi d'argento: sedici basi, due basi sotto un'asse e due basi sotto l'altra asse. 26Farai inoltre traverse di legno

di acacia: cinque per le assi di un lato della Dimora 27e cinque traverse per le assi dell'altro lato della Dimora e

cinque traverse per le assi della parte posteriore, verso occidente. 28La traversa mediana, a mezza altezza delle assi,

le attraverserà da una estremità all'altra. 29Rivestirai d'oro le assi, farai in oro i loro anelli, che serviranno per inserire

le traverse, e rivestirai d'oro anche le traverse. 30Costruirai la Dimora nel modo che ti è stato mostrato sul monte.

31Farai il velo di porpora viola, di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto. Lo si farà con figure di cherubini,

lavoro di disegnatore. 32Lo appenderai a quattro colonne di acacia, rivestite d'oro, con uncini d'oro e poggiate su

quattro basi d'argento.

33Collocherai il velo sotto le fibbie e là, nell'interno oltre il velo, introdurrai l'arca della Testimonianza. Il velo sarà

per voi la separazione tra il Santo e il Santo dei santi. 34Porrai il coperchio sull'arca della Testimonianza nel Santo

dei santi.

35Collocherai la tavola fuori del velo e il candelabro di fronte alla tavola sul lato meridionale della Dimora;

collocherai la tavola sul lato settentrionale. 36Poi farai una cortina all'ingresso della tenda, di porpora viola e di

porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto, lavoro di ricamatore. 37Farai per la cortina cinque colonne di acacia e le

rivestirai d'oro. I loro uncini saranno d'oro e fonderai per esse cinque basi di rame.

27

1Farai l'altare di legno di acacia: avrà cinque cubiti di lunghezza e cinque cubiti di larghezza. L'altare sarà quadrato e

avrà l'altezza di tre cubiti. 2Farai ai suoi quattro angoli quattro corni e saranno tutti di un pezzo. Lo rivestirai di rame.

3Farai i suoi recipienti per raccogliere le ceneri, le sue pale, i suoi vasi per la aspersione, le sue forchette e i suoi

bracieri. Farai di rame tutti questi accessori. 4Farai per esso una graticola di rame alle sue quattro estremità. 5La

porrai sotto la cornice dell'altare, in basso: la rete arriverà a metà dell'altezza dell'altare. 6Farai anche stanghe per

l'altare: saranno stanghe di legno di acacia e le rivestirai di rame. 7Si introdurranno queste stanghe negli anelli e le

stanghe saranno sui due lati dell'altare quando lo si trasporta. 8Lo farai di tavole, vuoto nell'interno: lo si farà come ti

fu mostrato sul monte.

9Farai poi il recinto della Dimora. Sul lato meridionale, verso sud, il recinto avrà tendaggi di bisso ritorto, per la

lunghezza di cento cubiti sullo stesso lato. 10Vi saranno venti colonne con venti basi di rame. Gli uncini delle

colonne e le loro aste trasversali saranno d'argento. 11Allo stesso modo sul lato rivolto a settentrione: tendaggi per

cento cubiti di lunghezza, le relative venti colonne con le venti basi di rame, gli uncini delle colonne e le aste

trasversali d'argento. 12La larghezza del recinto verso occidente avrà cinquanta cubiti di tendaggi, con le relative

dieci colonne e le dieci basi. 13La larghezza del recinto sul lato orientale verso levante sarà di cinquanta cubiti:

14quindici cubiti di tendaggi con le relative tre colonne e le tre basi alla prima ala; 15all'altra ala quindici cubiti di

tendaggi, con le tre colonne e le tre basi. 16Alla porta del recinto vi sarà una cortina di venti cubiti, lavoro di

ricamatore, di porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto, con le relative quattro colonne e le quattro basi.

17Tutte le colonne intorno al recinto saranno fornite di aste trasversali d'argento: i loro uncini saranno d'argento e le

loro basi di rame. 18La lunghezza del recinto sarà di cento cubiti, la larghezza di cinquanta, l'altezza di cinque cubiti;

di bisso ritorto, con le basi di rame. 19Tutti gli arredi della Dimora per tutti i suoi servizi e tutti i picchetti come

anche i picchetti del recinto saranno di rame.

20Tu ordinerai agli Israeliti che ti procurino olio puro di olive schiacciate per il candelabro, per tener sempre accesa

una lampada. 21Nella tenda del convegno, al di fuori del velo che sta davanti alla Testimonianza, Aronne e i suoi

figli la prepareranno, perché dalla sera alla mattina essa sia davanti al Signore: rito perenne presso gli Israeliti di

generazione in generazione.
28

1Tu fa' avvicinare a te tra gli Israeliti, Aronne tuo fratello e i suoi figli con lui, perché siano miei sacerdoti; Aronne e

Nadab, Abiu, Eleazaro, Itamar, figli di Aronne.

2Farai per Aronne, tuo fratello, abiti sacri, che esprimano gloria e maestà. 3Tu parlerai a tutti gli artigiani più esperti,

ai quali io ho dato uno spirito di saggezza, ed essi faranno gli abiti di Aronne per la sua consacrazione e per

l'esercizio del sacerdozio in mio onore. 4Ed ecco gli abiti che faranno: il pettorale e l'efod, il manto, la tunica

damascata, il turbante e la cintura. Faranno vesti sacre per Aronne tuo fratello e per i suoi figli, perché esercitino il

sacerdozio in mio onore. 5Essi dovranno usare oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso.

6Faranno l'efod con oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto, artisticamente lavorati. 7Avrà due

spalline attaccate alle due estremità e in tal modo formerà un pezzo ben unito. 8La cintura per fissarlo e che sta sopra

di esso sarà della stessa fattura e sarà d'un sol pezzo: sarà intessuta d'oro, di porpora viola e porpora rossa, scarlatto e

bisso ritorto. 9Prenderai due pietre di ònice e inciderai su di esse i nomi degli Israeliti: 10sei dei loro nomi sulla prima

pietra e gli altri sei nomi sulla seconda pietra, in ordine di nascita. 11Inciderai le due pietre con i nomi degli Israeliti,

seguendo l'arte dell'intagliatore di pietre per l'incisione di un sigillo; le inserirai in castoni d'oro. 12Fisserai le due

pietre sulle spalline dell'efod, come pietre che ricordino presso di me gli Israeliti; così Aronne porterà i loro nomi

sulle sue spalle davanti al Signore, come un memoriale. 13Farai anche i castoni d'oro 14e due catene d'oro in forma di

cordoni, con un lavoro d'intreccio; poi fisserai le catene a intreccio sui castoni.

15Farai il pettorale del giudizio, artisticamente lavorato, di fattura uguale a quella dell'efod: con oro, porpora viola,

porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto. 16Sarà quadrato, doppio; avrà una spanna di lunghezza e una spanna di

larghezza. 17Lo coprirai con una incastonatura di pietre preziose, disposte in quattro file. Una fila: una cornalina, un

topazio e uno smeraldo: così la prima fila. 18La seconda fila: un turchese, uno zaffìro e un berillo. 19La terza fila: un

giacinto, un'àgata e un'ametista. 20La quarta fila: un crisòlito, un ònice e un diaspro. Saranno inserite nell'oro

mediante i loro castoni. 21Le pietre corrisponderanno ai nomi degli Israeliti: dodici, secondo i loro nomi, e saranno

incise come sigilli, ciascuna con il nome corrispondente, secondo le dodici tribù. 22Poi farai sul pettorale catene in

forma di cordoni, lavoro d'intreccio d'oro puro. 23Farai sul pettorale due anelli d'oro e metterai i due anelli alle

estremità del pettorale. 24Metterai le due catene d'oro sui due anelli alle estremità del pettorale. 25Quanto alle due

altre estremità delle catene, le fisserai sui due castoni e le farai passare sulle due spalline dell'efod nella parte

anteriore. 26Farai due anelli d'oro e li metterai sulle due estremità del pettorale sul suo bordo che è dalla parte

dell'efod, verso l'interno. 27Farai due altri anelli d'oro e li metterai sulle due spalline dell'efod in basso, sul suo lato

anteriore, in vicinanza del punto di attacco, al di sopra della cintura dell'efod. 28Si legherà il pettorale con i suoi

anelli agli anelli dell'efod mediante un cordone di porpora viola, perché stia al di sopra della cintura dell'efod e

perché il pettorale non si distacchi dall'efod. 29Così Aronne porterà i nomi degli Israeliti sul pettorale del giudizio,

sopra il suo cuore, quando entrerà nel Santo, come memoriale davanti al Signore per sempre. 30Unirai al pettorale

del giudizio gli urim e i tummim. Saranno così sopra il cuore di Aronne quando entrerà alla presenza del Signore:

Aronne porterà il giudizio degli Israeliti sopra il suo cuore alla presenza del Signore per sempre.

31Farai il manto dell'efod, tutto di porpora viola 32con in mezzo una scollatura per la testa; il bordo attorno alla

scollatura sarà un lavoro di tessitore come la scollatura di una corazza, che non si lacera. 33Farai sul suo lembo

melagrane di porpora viola, di porpora rossa e di scarlatto, intorno al suo lembo, e in mezzo porrai sonagli d'oro:

34un sonaglio d'oro e una melagrana, un sonaglio d'oro e una melagrana intorno all'orlo del manto. 35Esso rivestirà

Aronne nelle funzioni sacerdotali e se ne sentirà il suono quando egli entrerà nel Santo alla presenza del Signore e

quando ne uscirà; così non morirà.

36Farai una lamina d'oro puro e vi inciderai, come su di un sigillo: "Sacro al Signore". 37L'attaccherai con un cordone

di porpora viola al turbante, sulla parte anteriore. 38Starà sulla fronte di Aronne; Aronne porterà il carico delle colpe

che potranno commettere gli Israeliti, in occasione delle offerte sacre da loro presentate. Aronne la porterà sempre

sulla sua fronte, per attirare su di essi il favore del Signore.

39Tesserai la tunica di bisso. Farai un turbante di bisso e una cintura, lavoro di ricamo.

40Per i figli di Aronne farai tuniche e cinture. Per essi farai anche berretti a gloria e decoro. 41Farai indossare queste

vesti ad Aronne, tuo fratello, e ai suoi figli. Poi li ungerai, darai loro l'investitura e li consacrerai, perché esercitino il

sacerdozio in mio onore. 42Farai loro inoltre calzoni di lino, per coprire la loro nudità; dovranno arrivare dai fianchi

fino alle cosce. 43Aronne e i suoi figli li indosseranno quando entreranno nella tenda del convegno o quando si

avvicineranno all'altare per officiare nel santuario, perché non incorrano in una colpa che li farebbe morire. È una

prescrizione rituale perenne per lui e per i suoi discendenti.

29

1Osserverai questo rito per consacrarli al mio sacerdozio. Prendi un giovenco e due arieti senza difetto; 2poi pani

azzimi, focacce azzime impastate con olio e schiacciate azzime cosparse di olio: di fior di farina di frumento. 3Le

disporrai in un solo canestro e le offrirai nel canestro insieme con il giovenco e i due arieti.

4Farai avvicinare Aronne e i suoi figli all'ingresso della tenda del convegno e li farai lavare con acqua. 5Prenderai le

vesti e rivestirai Aronne della tunica, del manto dell'efod, dell'efod e del pettorale; lo cingerai con la cintura

dell'efod; 6gli porrai sul capo il turbante e fisserai il diadema sacro sopra il turbante. 7Poi prenderai l'olio

dell'unzione, lo verserai sul suo capo e lo ungerai. 8Quanto ai suoi figli, li farai avvicinare, li rivestirai di tuniche; 9li

cingerai con la cintura e legherai loro i berretti. Il sacerdozio apparterrà loro per decreto perenne. Così darai

l'investitura ad Aronne e ai suoi figli.

10Farai poi avvicinare il giovenco davanti alla tenda del convegno. Aronne e i suoi figli poseranno le mani sulla sua

testa. 11Immolerai il giovenco davanti al Signore, all'ingresso della tenda del convegno. 12Prenderai parte del suo

sangue e con il dito lo spalmerai sui corni dell'altare. Il resto del sangue lo verserai alla base dell'altare. 13Prenderai

tutto il grasso che avvolge le viscere, il lobo del fegato, i reni con il grasso che vi è sopra, e li farai ardere in

sacrificio sull'altare. 14Ma la carne del giovenco, la sua pelle e i suoi escrementi, li brucerai fuori del campo, perché

si tratta di un sacrificio per il peccato.

15Prenderai poi uno degli arieti; Aronne e i suoi figli poseranno le mani sulla sua testa. 16Immolerai l'ariete, ne

raccoglierai il sangue e lo spargerai intorno all'altare. 17Poi farai a pezzi l'ariete, ne laverai le viscere e le zampe e le

disporrai sui quarti e sulla testa. 18Allora brucerai in soave odore sull'altare tutto l'ariete. È un olocausto in onore del

Signore, un profumo gradito, una offerta consumata dal fuoco per il Signore.

19Poi prenderai il secondo ariete; Aronne e i suoi figli poseranno le mani sulla sua testa. 20Lo immolerai, prenderai

parte del suo sangue e ne porrai sul lobo dell'orecchio destro di Aronne, sul lobo dell'orecchio destro dei suoi figli,

sul pollice della loro mano destra e sull'alluce del loro piede destro; poi spargerai il sangue intorno all'altare.

21Prenderai di questo sangue dall'altare e insieme un po' d'olio dell'unzione e ne spruzzerai Aronne e le sue vesti, i

figli di Aronne e le loro vesti: così sarà consacrato lui con le sue vesti e insieme con lui i suoi figli con le loro vesti.

22Poi prenderai il grasso dell'ariete: la coda, il grasso che copre le viscere, il lobo del fegato, i due reni con il grasso

che vi è sopra, e la coscia destra, perché è l'ariete dell'investitura. 23Prenderai anche un pane rotondo, una focaccia

all'olio e una schiacciata dal canestro di azzimi deposto davanti al Signore. 24Metterai il tutto sulle palme di Aronne

e sulle palme dei suoi figli e farai compiere il gesto di presentazione proprio dell'offerta agitata davanti al Signore.

25Poi riprenderai ogni cosa dalle loro mani e la brucerai in odore soave sull'altare, sopra l'olocausto, come profumo

gradito davanti al Signore: è un'offerta consumata dal fuoco in onore del Signore.

26Prenderai il petto dell'ariete dell'investitura di Aronne e compirai il gesto di presentazione dell'offerta, agitandola

davanti al Signore: sarà la tua porzione. 27Consacrerai il petto, presentato con il gesto dell'offerta, e la coscia del

contributo, prelevati dall'ariete dell'investitura: queste cose saranno di Aronne e dei suoi figli. 28Dovranno

appartenere ad Aronne e ai suoi figli come porzione loro riservata dagli Israeliti in forza di legge perenne. Perché è

un contributo, un prelevamento cioè che gli Israeliti dovranno operare in tutti i loro sacrifici di comunione, un

prelevamento dovuto al Signore.

29Le vesti sacre di Aronne passeranno, dopo di lui, ai suoi figli, che se ne rivestiranno per ricevere l'unzione e

l'investitura. 30Quello dei figli di Aronne, che gli succederà nel sacerdozio ed entrerà nella tenda del convegno per

officiare nel santuario, porterà queste vesti per sette giorni.

31Poi prenderai l'ariete dell'investitura e ne cuocerai le carni in luogo santo. 32Aronne e i suoi figli mangeranno la

carne dell'ariete e il pane contenuto nel canestro all'ingresso della tenda del convegno. 33Mangeranno così ciò che

sarà servito per fare la espiazione, nel corso della loro investitura e consacrazione. Nessun estraneo ne deve

mangiare, perché sono cose sante. 34Nel caso che al mattino ancora restasse carne del sacrificio d'investitura e del

pane, brucerai questo avanzo nel fuoco. Non lo si mangerà: è cosa santa.

35Farai dunque ad Aronne e ai suoi figli secondo quanto ti ho comandato. Per sette giorni ne farai l'investitura.

36In ciascun giorno offrirai un giovenco in sacrificio per il peccato, in espiazione; toglierai il peccato dall'altare

facendo per esso il sacrificio espiatorio e in seguito lo ungerai per consacrarlo. 37Per sette giorni farai il sacrificio

espiatorio per l'altare e lo consacrerai. Diverrà allora una cosa santissima e quanto toccherà l'altare sarà santo.

38Ecco ciò che tu offrirai sull'altare: due agnelli di un anno ogni giorno, per sempre. 39Offrirai uno di questi agnelli al

mattino, il secondo al tramonto. 40Con il primo agnello offrirai un decimo di efa di fior di farina impastata con un

quarto di hin di olio vergine e una libazione di un quarto di hin di vino. 41Offrirai il secondo agnello al tramonto con

un'oblazione e una libazione come quelle del mattino: profumo soave, offerta consumata dal fuoco in onore del

Signore. 42Questo è l'olocausto perenne per le vostre generazioni, all'ingresso della tenda del convegno, alla presenza

del Signore, dove io vi darò convegno per parlare con te.

43Io darò convegno agli Israeliti in questo luogo, che sarà consacrato dalla mia Gloria. 44Consacrerò la tenda del

convegno e l'altare. Consacrerò anche Aronne e i suoi figli, perché siano miei sacerdoti. 45Abiterò in mezzo agli

Israeliti e sarò il loro Dio. 46Sapranno che io sono il Signore, il loro Dio, che li ho fatti uscire dal paese d'Egitto, per

abitare in mezzo a loro, io il Signore, loro Dio.
30

1Farai poi un altare sul quale bruciare l'incenso: lo farai di legno di acacia. 2Avrà un cubito di lunghezza e un cubito

di larghezza, sarà cioè quadrato; avrà due cubiti di altezza e i suoi corni saranno tutti di un pezzo. 3Rivestirai d'oro

puro il suo piano, i suoi lati, i suoi corni e gli farai intorno un bordo d'oro. 4Farai anche due anelli d'oro al di sotto

del bordo, sui due fianchi, ponendoli cioè sui due lati opposti: serviranno per inserire le stanghe destinate a

trasportarlo. 5Farai le stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro. 6Porrai l'altare davanti al velo che nasconde

l'arca della Testimonianza, di fronte al coperchio che è sopra la Testimonianza, dove io ti darò convegno. 7Aronne

brucerà su di esso l'incenso aromatico: lo brucerà ogni mattina quando riordinerà le lampade 8e lo brucerà anche al

tramonto, quando Aronne riempirà le lampade: incenso perenne davanti al Signore per le vostre generazioni. 9Non vi

offrirete sopra incenso estraneo, né olocausto, né oblazione; né vi verserete libazione. 10Una volta all'anno Aronne

farà il rito espiatorio sui corni di esso: con il sangue del sacrificio per il peccato vi farà sopra una volta all'anno il

rito espiatorio per le vostre generazioni. È cosa santissima per il Signore".

11Il Signore parlò a Mosè e gli disse: 12"Quando per il censimento farai la rassegna degli Israeliti, ciascuno di essi

pagherà al Signore il riscatto della sua vita all'atto del censimento, perché non li colpisca un flagello in occasione del

loro censimento. 13Chiunque verrà sottoposto al censimento, pagherà un mezzo siclo, computato secondo il siclo del

santuario, il siclo di venti ghera. Questo mezzo siclo sarà un'offerta prelevata in onore del Signore. 14Ogni persona

sottoposta al censimento, dai venti anni in su, paghi l'offerta prelevata per il Signore. 15Il ricco non darà di più e il

povero non darà di meno di mezzo siclo, per soddisfare all'offerta prelevata per il Signore, a riscatto delle vostre

vite. 16Prenderai il denaro di questo riscatto ricevuto dagli Israeliti e lo impiegherai per il servizio della tenda del

convegno. Esso sarà per gli Israeliti come un memoriale davanti al Signore per il riscatto delle vostre vite".

17Il Signore parlò a Mosè: 18"Farai una conca di rame con il piedestallo di rame, per le abluzioni; la collocherai tra la

tenda del convegno e l'altare e vi metterai acqua. 19Aronne e i suoi figli vi attingeranno per lavarsi le mani e i piedi.

20Quando entreranno nella tenda del convegno, faranno una abluzione con l'acqua, perché non muoiano; così quando

si avvicineranno all'altare per officiare, per bruciare un'offerta da consumare con il fuoco in onore del Signore, 21si

laveranno le mani e i piedi e non moriranno. È una prescrizione rituale perenne per lui e per i suoi discendenti, in

tutte le loro generazioni".

22Il Signore parlò a Mosè: 23"Procùrati balsami pregiati: mirra vergine per il peso di cinquecento sicli, cinnamòmo

odorifero, la metà, cioè duecentocinquanta sicli, canna odorifera, duecentocinquanta, 24cassia, cinquecento sicli,

secondo il siclo del santuario, e un hin d'olio d'oliva. 25Ne farai l'olio per l'unzione sacra, un unguento composto

secondo l'arte del profumiere: sarà l'olio per l'unzione sacra. 26Con esso ungerai la tenda del convegno, l'arca della

Testimonianza, 27la tavola e tutti i suoi accessori, il candelabro con i suoi accessori, l'altare del profumo, 28l'altare

degli olocausti e tutti i suoi accessori; la conca e il suo piedestallo. 29Consacrerai queste cose, le quali diventeranno

santissime: quanto le toccherà sarà santo.

30Ungerai anche Aronne e i suoi figli e li consacrerai perché esercitino il mio sacerdozio. 31Agli Israeliti dirai:

Questo sarà per voi l'olio dell'unzione sacra per le vostre generazioni. 32Non si dovrà versare sul corpo di nessun

uomo e di simile a questo non ne dovrete fare: è una cosa santa e santa la dovrete ritenere. 33Chi ne farà di simile a

questo o ne porrà sopra un uomo estraneo sarà eliminato dal suo popolo".

34Il Signore disse a Mosè: "Procùrati balsami: storàce, ònice, galbano come balsami e incenso puro: il tutto in parti

uguali. 35Farai con essi un profumo da bruciare, una composizione aromatica secondo l'arte del profumiere, salata,

pura e santa. 36Ne pesterai un poco riducendola in polvere minuta e ne metterai davanti alla Testimonianza, nella

tenda del convegno, dove io ti darò convegno. Cosa santissima sarà da voi ritenuta. 37Non farete per vostro uso alcun

profumo di composizione simile a quello che devi fare: lo riterrai una cosa santa in onore del Signore. 38Chi ne farà

di simile per sentirne il profumo sarà eliminato dal suo popolo".

31

1Il Signore parlò a Mosè e gli disse: 2"Vedi, ho chiamato per nome Bezaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribù di

Giuda. 3L'ho riempito dello spirito di Dio, perché abbia saggezza, intelligenza e scienza in ogni genere di lavoro,

4per concepire progetti e realizzarli in oro, argento e rame, 5per intagliare le pietre da incastonare, per scolpire il

legno e compiere ogni sorta di lavoro. 6Ed ecco gli ho dato per compagno Ooliab, figlio di Achisamach, della tribù

di Dan. Inoltre nel cuore di ogni artista ho infuso saggezza, perché possano eseguire quanto ti ho comandato: 7la

tenda del convegno, l'arca della Testimonianza, il coperchio sopra di essa e tutti gli accessori della tenda; 8la tavola

con i suoi accessori, il candelabro puro con i suoi accessori, l'altare dei profumi 9e l'altare degli olocausti con tutti i

suoi accessori, la conca con il suo piedestallo, 10le vesti ornamentali, le vesti sacre del sacerdote Aronne e le vesti

dei suoi figli per esercitare il sacerdozio; 11l'olio dell'unzione e il profumo degli aromi per il santuario. Essi

eseguiranno ogni cosa secondo quanto ti ho ordinato".

12Il Signore disse a Mosè: 13"Quanto a te, parla agli Israeliti e riferisci loro: In tutto dovrete osservare i miei sabati,

perché il sabato è un segno tra me e voi, per le vostre generazioni, perché si sappia che io sono il Signore che vi

santifica. 14Osserverete dunque il sabato, perché lo dovete ritenere santo. Chi lo profanerà sarà messo a morte;

chiunque in quel giorno farà qualche lavoro, sarà eliminato dal suo popolo. 15Durante sei giorni si lavori, ma il

settimo giorno vi sarà riposo assoluto, sacro al Signore. Chiunque farà un lavoro di sabato sarà messo a morte. 16Gli

Israeliti osserveranno il sabato, festeggiando il sabato nelle loro generazioni come un'alleanza perenne. 17Esso è un

segno perenne fra me e gli Israeliti, perché il Signore in sei giorni ha fatto il cielo e la terra, ma nel settimo ha

cessato e si è riposato".

18Quando il Signore ebbe finito di parlare con Mosè sul monte Sinai, gli diede le due tavole della Testimonianza,

tavole di pietra, scritte dal dito di Dio.
32

1Il popolo, vedendo che Mosè tardava a scendere dalla montagna, si affollò intorno ad Aronne e gli disse: "Facci un

dio che cammini alla nostra testa, perché a quel Mosè, l'uomo che ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo

che cosa sia accaduto". 2Aronne rispose loro: "Togliete i pendenti d'oro che hanno agli orecchi le vostre mogli e le

vostre figlie e portateli a me". 3Tutto il popolo tolse i pendenti che ciascuno aveva agli orecchi e li portò ad Aronne.

4Egli li ricevette dalle loro mani e li fece fondere in una forma e ne ottenne un vitello di metallo fuso. Allora dissero:

"Ecco il tuo Dio, o Israele, colui che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto!". 5Ciò vedendo, Aronne costruì un altare

davanti al vitello e proclamò: "Domani sarà festa in onore del Signore". 6Il giorno dopo si alzarono presto, offrirono

olocausti e presentarono sacrifici di comunione. Il popolo sedette per mangiare e bere, poi si alzò per darsi al

divertimento.

7Allora il Signore disse a Mosè: "Va', scendi, perché il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d'Egitto, si è

pervertito. 8Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicata! Si son fatti un vitello di metallo

fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: Ecco il tuo Dio, Israele; colui che ti

ha fatto uscire dal paese di Egitto".

9Il Signore disse inoltre a Mosè: "Ho osservato questo popolo e ho visto che è un popolo dalla dura cervice. 10Ora

lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li distrugga. Di te invece farò una grande nazione".

11Mosè allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: "Perché, Signore, divamperà la tua ira contro il tuo popolo, che

tu hai fatto uscire dal paese d'Egitto con grande forza e con mano potente? 12Perché dovranno dire gli Egiziani: Con

malizia li ha fatti uscire, per farli perire tra le montagne e farli sparire dalla terra? Desisti dall'ardore della tua ira e

abbandona il proposito di fare del male al tuo popolo. 13Ricòrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali

hai giurato per te stesso e hai detto: Renderò la vostra posterità numerosa come le stelle del cielo e tutto questo

paese, di cui ho parlato, lo darò ai tuoi discendenti, che lo possederanno per sempre".

14Il Signore abbandonò il proposito di nuocere al suo popolo.

15Mosè ritornò e scese dalla montagna con in mano le due tavole della Testimonianza, tavole scritte sui due lati, da

una parte e dall'altra. 16Le tavole erano opera di Dio, la scrittura era scrittura di Dio, scolpita sulle tavole.

17Giosuè sentì il rumore del popolo che urlava e disse a Mosè: "C'è rumore di battaglia nell'accampamento". 18Ma

rispose Mosè:
"Non è il grido di chi canta: Vittoria!
Non è il grido di chi canta: Disfatta!
Il grido di chi canta a due cori
io sento".

19Quando si fu avvicinato all'accampamento, vide il vitello e le danze. Allora si accese l'ira di Mosè: egli scagliò

dalle mani le tavole e le spezzò ai piedi della montagna. 20Poi afferrò il vitello che quelli avevano fatto, lo bruciò nel

fuoco, lo frantumò fino a ridurlo in polvere, ne sparse la polvere nell'acqua e la fece trangugiare agli Israeliti.

21Mosè disse ad Aronne: "Che ti ha fatto questo popolo, perché tu l'abbia gravato di un peccato così grande?".

22Aronne rispose: "Non si accenda l'ira del mio signore; tu stesso sai che questo popolo è inclinato al male. 23Mi

dissero: Facci un dio, che cammini alla nostra testa, perché a quel Mosè, l'uomo che ci ha fatti uscire dal paese

d'Egitto, non sappiamo che cosa sia capitato. 24Allora io dissi: Chi ha dell'oro? Essi se lo sono tolto, me lo hanno

dato; io l'ho gettato nel fuoco e ne è uscito questo vitello".

25Mosè vide che il popolo non aveva più freno, perché Aronne gli aveva tolto ogni freno, così da farne il ludibrio dei

loro avversari. 26Mosè si pose alla porta dell'accampamento e disse: "Chi sta con il Signore, venga da me!". Gli si

raccolsero intorno tutti i figli di Levi. 27Gridò loro: "Dice il Signore, il Dio d'Israele: Ciascuno di voi tenga la spada

al fianco. Passate e ripassate nell'accampamento da una porta all'altra: uccida ognuno il proprio fratello, ognuno il

proprio amico, ognuno il proprio parente".

28I figli di Levi agirono secondo il comando di Mosè e in quel giorno perirono circa tremila uomini del popolo.

29Allora Mosè disse: "Ricevete oggi l'investitura dal Signore; ciascuno di voi è stato contro suo figlio e contro suo

fratello, perché oggi Egli vi accordasse una benedizione".

30Il giorno dopo Mosè disse al popolo: "Voi avete commesso un grande peccato; ora salirò verso il Signore: forse

otterrò il perdono della vostra colpa".

31Mosè ritornò dal Signore e disse: "Questo popolo ha commesso un grande peccato: si sono fatti un dio d'oro. 32Ma

ora, se tu perdonassi il loro peccato... E se no, cancellami dal tuo libro che hai scritto!".

33Il Signore disse a Mosè: "Io cancellerò dal mio libro colui che ha peccato contro di me. 34Ora va', conduci il popolo

là dove io ti ho detto. Ecco il mio angelo ti precederà; ma nel giorno della mia visita li punirò per il loro peccato".

35Il Signore percosse il popolo, perché aveva fatto il vitello fabbricato da Aronne.

33

1Il Signore parlò a Mosè: "Su, esci di qui tu e il popolo che hai fatto uscire dal paese d'Egitto, verso la terra che ho

promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, dicendo: Alla tua discendenza la darò. 2Manderò

davanti a te un angelo e scaccerò il Cananeo, l'Amorreo, l'Hittita, il Perizzita, l'Eveo e il Gebuseo. 3Va' pure verso la

terra dove scorre latte e miele... Ma io non verrò in mezzo a te, per non doverti sterminare lungo il cammino, perché

tu sei un popolo di dura cervice".

4Il popolo udì questa triste notizia e tutti fecero lutto: nessuno più indossò i suoi ornamenti.

5Il Signore disse a Mosè: "Riferisci agli Israeliti: Voi siete un popolo di dura cervice; se per un momento io venissi

in mezzo a te, io ti sterminerei. Ora togliti i tuoi ornamenti e poi saprò che cosa dovrò farti".

6Gli Israeliti si spogliarono dei loro ornamenti dal monte Oreb in poi.

7Mosè a ogni tappa prendeva la tenda e la piantava fuori dell'accampamento, ad una certa distanza

dall'accampamento, e l'aveva chiamata tenda del convegno; appunto a questa tenda del convegno, posta fuori

dell'accampamento, si recava chiunque volesse consultare il Signore.

8Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava in piedi, stando ciascuno all'ingresso della sua

tenda: guardavano passare Mosè, finché fosse entrato nella tenda. 9Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la

colonna di nube e restava all'ingresso della tenda. Allora il Signore parlava con Mosè. 10Tutto il popolo vedeva la

colonna di nube, che stava all'ingresso della tenda e tutti si alzavano e si prostravano ciascuno all'ingresso della

propria tenda. 11Così il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla con un altro. Poi questi

tornava nell'accampamento, mentre il suo inserviente, il giovane Giosuè figlio di Nun, non si allontanava dall'interno

della tenda.

12Mosè disse al Signore: "Vedi, tu mi ordini: Fa' salire questo popolo, ma non mi hai indicato chi manderai con me;

eppure hai detto: Ti ho conosciuto per nome, anzi hai trovato grazia ai miei occhi. 13Ora, se davvero ho trovato

grazia ai tuoi occhi, indicami la tua via, così che io ti conosca, e trovi grazia ai tuoi occhi; considera che questa gente

è il tuo popolo".

14Rispose: "Io camminerò con voi e ti darò riposo". 15Riprese: "Se tu non camminerai con noi, non farci salire di qui.

16Come si saprà dunque che ho trovato grazia ai tuoi occhi, io e il tuo popolo, se non nel fatto che tu cammini con

noi? Così saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla terra".

17Disse il Signore a Mosè: "Anche quanto hai detto io farò, perché hai trovato grazia ai miei occhi e ti ho conosciuto

per nome".
18Gli disse: "Mostrami la tua Gloria!".

19Rispose: "Farò passare davanti a te tutto il mio splendore e proclamerò il mio nome: Signore, davanti a te. Farò

grazia a chi vorrò far grazia e avrò misericordia di chi vorrò aver misericordia". 20Soggiunse: "Ma tu non potrai

vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo". 21Aggiunse il Signore: "Ecco un luogo vicino

a me. Tu starai sopra la rupe: 22quando passerà la mia Gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la

mano finché sarò passato. 23Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo si può vedere".

34

1Poi il Signore disse a Mosè: "Taglia due tavole di pietra come le prime. Io scriverò su queste tavole le parole che

erano sulle tavole di prima, che hai spezzate. 2Tieniti pronto per domani mattina: domani mattina salirai sul monte

Sinai e rimarrai lassù per me in cima al monte. 3Nessuno salga con te, nessuno si trovi sulla cima del monte e lungo

tutto il monte; neppure armenti o greggi vengano a pascolare davanti a questo monte".

4Mosè tagliò due tavole di pietra come le prime; si alzò di buon mattino e salì sul monte Sinai, come il Signore gli

aveva comandato, con le due tavole di pietra in mano.

5Allora il Signore scese nella nube, si fermò là presso di lui e proclamò il nome del Signore. 6Il Signore passò

davanti a lui proclamando: "Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco di grazia e di

fedeltà, 7che conserva il suo favore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non

lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta

generazione".

8Mosè si curvò in fretta fino a terra e si prostrò. 9Disse: "Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, mio Signore, che il

Signore cammini in mezzo a noi. Sì, è un popolo di dura cervice, ma tu perdona la nostra colpa e il nostro peccato:

fa' di noi la tua eredità".

10Il Signore disse: "Ecco io stabilisco un'alleanza: in presenza di tutto il tuo popolo io farò meraviglie, quali non

furono mai compiute in nessun paese e in nessuna nazione: tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedrà l'opera del

Signore, perché terribile è quanto io sto per fare con te.

11Osserva dunque ciò che io oggi ti comando. Ecco io scaccerò davanti a te l'Amorreo, il Cananeo, l'Hittita, il

Perizzita, l'Eveo e il Gebuseo. 12Guardati bene dal far alleanza con gli abitanti del paese nel quale stai per entrare,

perché ciò non diventi una trappola in mezzo a te. 13Anzi distruggerete i loro altari, spezzerete le loro stele e

taglierete i loro pali sacri. 14Tu non devi prostrarti ad altro Dio, perché il Signore si chiama Geloso: egli è un Dio

geloso. 15Non fare alleanza con gli abitanti di quel paese, altrimenti, quando si prostituiranno ai loro dèi e faranno

sacrifici ai loro dèi, inviteranno anche te: tu allora mangeresti le loro vittime sacrificali. 16Non prendere per mogli

dei tuoi figli le loro figlie, altrimenti, quando esse si prostituiranno ai loro dèi, indurrebbero anche i tuoi figli a

prostituirsi ai loro dèi.
17Non ti farai un dio di metallo fuso.

18Osserverai la festa degli azzimi. Per sette giorni mangerai pane azzimo, come ti ho comandato, nel tempo stabilito

del mese di Abib; perché nel mese di Abib sei uscito dall'Egitto.

19Ogni essere che nasce per primo dal seno materno è mio: ogni tuo capo di bestiame maschio, primogenito del

bestiame grosso e minuto. 20Il primogenito dell'asino riscatterai con un altro capo di bestiame e, se non lo vorrai

riscattare, gli spaccherai la nuca. Ogni primogenito dei tuoi figli lo dovrai riscattare.

Nessuno venga davanti a me a mani vuote.

21Per sei giorni lavorerai, ma nel settimo riposerai; dovrai riposare anche nel tempo dell'aratura e della mietitura.

22Celebrerai anche la festa della settimana, la festa cioè delle primizie della mietitura del frumento e la festa del

raccolto al volgere dell'anno.

23Tre volte all'anno ogni tuo maschio compaia alla presenza del Signore Dio, Dio d'Israele. 24Perché io scaccerò le

nazioni davanti a te e allargherò i tuoi confini; così quando tu, tre volte all'anno, salirai per comparire alla presenza

del Signore tuo Dio, nessuno potrà desiderare di invadere il tuo paese.

25Non sacrificherai con pane lievitato il sangue della mia vittima sacrificale; la vittima sacrificale della festa di

pasqua non dovrà rimanere fino alla mattina.

26Porterai alla casa del Signore, tuo Dio, la primizia dei primi prodotti della tua terra.

Non cuocerai un capretto nel latte di sua madre".

27Il Signore disse a Mosè: "Scrivi queste parole, perché sulla base di queste parole io ho stabilito un'alleanza con te e

con Israele".

28Mosè rimase con il Signore quaranta giorni e quaranta notti senza mangiar pane e senza bere acqua. Il Signore

scrisse sulle tavole le parole dell'alleanza, le dieci parole.

29Quando Mosè scese dal monte Sinai - le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè mentre

egli scendeva dal monte - non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con

lui. 30Ma Aronne e tutti gli Israeliti, vedendo che la pelle del suo viso era raggiante, ebbero timore di avvicinarsi a

lui. 31Mosè allora li chiamò e Aronne, con tutti i capi della comunità, andò da lui. Mosè parlò a loro. 32Si

avvicinarono dopo di loro tutti gli Israeliti ed egli ingiunse loro ciò che il Signore gli aveva ordinato sul monte Sinai.

33Quando Mosè ebbe finito di parlare a loro, si pose un velo sul viso. 34Quando entrava davanti al Signore per

parlare con lui, Mosè si toglieva il velo, fin quando fosse uscito. Una volta uscito, riferiva agli Israeliti ciò che gli

era stato ordinato. 35Gli Israeliti, guardando in faccia Mosè, vedevano che la pelle del suo viso era raggiante. Poi egli

si rimetteva il velo sul viso, fin quando fosse di nuovo entrato a parlare con lui.

35

1Mosè radunò tutta la comunità degli Israeliti e disse loro: "Queste sono le cose che il Signore ha comandato di fare:

2Per sei giorni si lavorerà, ma il settimo sarà per voi un giorno santo, un giorno di riposo assoluto, sacro al Signore.

Chiunque in quel giorno farà qualche lavoro sarà messo a morte. 3Non accenderete il fuoco in giorno di sabato, in

nessuna delle vostre dimore".

4Mosè disse a tutta la comunità degli Israeliti: "Questo il Signore ha comandato: 5Prelevate su quanto possedete un

contributo per il Signore. Quanti hanno cuore generoso, portino questo contributo volontario per il Signore: oro,

argento e rame, 6tessuti di porpora viola e rossa, di scarlatto, di bisso e di pelo di capra, 7pelli di montone tinte di

rosso, pelli di tasso e legno di acacia, 8olio per l'illuminazione, balsami per unguenti e per l'incenso aromatico,

9pietre di ònice e pietre da incastonare nell'efod e nel pettorale. 10Tutti gli artisti che sono tra di voi vengano ed

eseguiscano quanto il Signore ha comandato: 11la Dimora, la sua tenda, la sua copertura, le sue fibbie, le sue assi, le

sue traverse, le sue colonne e le sue basi, 12l'arca e le sue stanghe, il coperchio e il velo che lo nasconde, 13la tavola

con le sue stanghe e tutti i suoi accessori e i pani dell'offerta, 14il candelabro per illuminare con i suoi accessori, le

sue lampade e l'olio per l'illuminazione, 15l'altare dei profumi con le sue stanghe, l'olio dell'unzione e il profumo

aromatico, la cortina d'ingresso alla porta della Dimora, 16l'altare degli olocausti con la sua graticola, le sue sbarre e

tutti i suoi accessori, la conca con il suo piedestallo, 17i tendaggi del recinto, le sue colonne e le sue basi e la cortina

alla porta del recinto, 18i picchetti della Dimora, i picchetti del recinto e le loro corde, 19le vesti liturgiche per

officiare nel santuario, le vesti sacre per il sacerdote Aronne e le vesti dei suoi figli per esercitare il sacerdozio".

20Allora tutta la comunità degli Israeliti si ritirò dalla presenza di Mosè. 21Poi quanti erano di cuore generoso ed

erano mossi dal loro spirito, vennero a portare l'offerta per il Signore, per la costruzione della tenda del convegno,

per tutti i suoi oggetti di culto e per le vesti sacre. 22Vennero uomini e donne, quanti erano di cuore generoso, e

portarono fermagli, pendenti, anelli, collane, ogni sorta di gioielli d'oro: quanti volevano presentare un'offerta di oro

al Signore la portarono. 23Quanti si trovavano in possesso di tessuti di porpora viola e rossa, di scarlatto, di bisso, di

pelo di capra, di pelli di montone tinte di rosso e di pelli di tasso ne portarono. 24Quanti potevano offrire un'offerta in

argento o rame ne offrirono per il Signore. Così anche quanti si trovavano in possesso di legno di acacia per qualche

opera della costruzione, ne portarono.

25Inoltre tutte le donne esperte filarono con le mani e portarono filati di porpora viola e rossa, di scarlatto e di bisso.

26Tutte le donne che erano di cuore generoso, secondo la loro abilità, filarono il pelo di capra. 27I capi portarono le

pietre di ònice e le pietre preziose da incastonare nell'efod e nel pettorale, 28balsami e olio per l'illuminazione, per

l'olio dell'unzione e per l'incenso aromatico. 29Così tutti, uomini e donne, che erano di cuore generoso a portare

qualche cosa per la costruzione che il Signore per mezzo di Mosè aveva comandato di fare, la portarono: gli Israeliti

portarono la loro offerta volontaria al Signore.

30Mosè disse agli Israeliti: "Vedete, il Signore ha chiamato per nome Bezaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribù

di Giuda. 31L'ha riempito dello spirito di Dio, perché egli abbia saggezza, intelligenza e scienza in ogni genere di

lavoro, 32per concepire progetti e realizzarli in oro, argento, rame, 33per intagliare le pietre da incastonare, per

scolpire il legno e compiere ogni sorta di lavoro ingegnoso. 34Gli ha anche messo nel cuore il dono di insegnare e

così anche ha fatto con Ooliab, figlio di Achisamach, della tribù di Dan. 35Li ha riempiti di saggezza per compiere

ogni genere di lavoro d'intagliatore, di disegnatore, di ricamatore in porpora viola, in porpora rossa, in scarlatto e in

bisso, e di tessitore: capaci di realizzare ogni sorta di lavoro e ideatori di progetti".

36

1Bezaleel, Ooliab e tutti gli artisti che il Signore aveva dotati di saggezza e d'intelligenza, perché fossero in grado di

eseguire i lavori della costruzione del santuario, fecero ogni cosa secondo ciò che il Signore aveva ordinato.

2Mosè chiamò Bezaleel, Ooliab e tutti gli artisti, nel cuore dei quali il Signore aveva messo saggezza, quanti erano

portati a prestarsi per l'esecuzione dei lavori. 3Essi ricevettero da Mosè ogni contributo portato dagli Israeliti per il

lavoro della costruzione del santuario. Ma gli Israeliti continuavano a portare ogni mattina offerte volontarie. 4Allora

tutti gli artisti, che eseguivano i lavori per il santuario, lasciarono il lavoro che stavano facendo 5e vennero a dire a

Mosè: "Il popolo porta più di quanto è necessario per il lavoro che il Signore ha ordinato". 6Mosè allora fece

proclamare nel campo: "Nessuno, uomo o donna, offra più alcuna cosa come contributo per il santuario". Così si

impedì al popolo di portare altre offerte; 7perché quanto il popolo aveva già offerto era sufficiente, anzi

sovrabbondante, per l'esecuzione di tutti i lavori.

8Tutti gli artisti addetti ai lavori fecero la Dimora. Bezaleel la fece con dieci teli di bisso ritorto, di porpora viola, di

porpora rossa e di scarlatto. La fece con figure di cherubini artisticamente lavorati. 9Lunghezza di ciascun telo

ventotto cubiti; larghezza quattro cubiti per ciascun telo; la stessa dimensione per tutti i teli. 10Unì cinque teli l'uno

all'altro e anche i cinque altri teli unì l'uno all'altro. 11Fece cordoni di porpora viola sull'orlo del primo telo

all'estremità della sutura e fece la stessa cosa sull'orlo del primo telo all'estremità della sutura e fece la stessa cosa

sull'orlo del telo estremo nella seconda sutura. 12Fece cinquanta cordoni al primo telo e fece anche cinquanta cordoni

all'estremità del telo della seconda sutura: i cordoni corrispondevano l'uno all'altro. 13Fece cinquanta fibbie d'oro e

unì i teli l'uno all'altro mediante le fibbie; così il tutto venne a formare una sola Dimora. 14Fece poi teli di peli di

capra per costituire la tenda al di sopra della Dimora. Ne fece undici teli. 15Lunghezza di un telo trenta cubiti;

larghezza quattro cubiti per un telo; la stessa dimensione per gli undici teli. 16Unì insieme cinque teli a parte e sei teli

a parte. 17Fece cinquanta cordoni sull'orlo del telo della seconda sutura. 18Fece cinquanta fibbie di rame, per unire

insieme la tenda, così da formare un tutto unico. 19Fece poi per la tenda una copertura di pelli di montone tinte di

rosso e al di sopra una copertura di pelli di tasso.

20Poi fece per la Dimora assi di legno di acacia, verticali. 21Dieci cubiti la lunghezza di un asse e un cubito e mezzo

la larghezza. 22Ogni asse aveva due sostegni, congiunti l'uno all'altro da un rinforzo. Così fece per tutte le assi della

Dimora. 23Fece dunque le assi per la Dimora: venti assi sul lato verso il mezzogiorno, a sud. 24Fece anche quaranta

basi d'argento sotto le venti assi, due basi sotto un'asse per i suoi due sostegni e due basi sotto l'altra asse per i suoi

due sostegni. 25Per il secondo lato della Dimora, verso il settentrione, venti assi, 26come le loro quaranta basi

d'argento, due basi sotto un'asse e due basi sotto l'altra asse. 27Per la parte posteriore della Dimora, verso occidente,

fece sei assi. 28Fece inoltre due assi per gli angoli della Dimora nella parte posteriore. 29Esse erano formate ciascuna

da due pezzi uguali, abbinati e perfettamente congiunti dal basso fino alla cima, all'altezza del primo anello. Così

fece per ambedue: esse vennero a formare i due angoli. 30Vi erano dunque otto assi con le loro basi d'argento: sedici

basi, due basi sotto un'asse e due basi sotto l'altra asse. 31Fece inoltre traverse di legno di acacia: cinque per le assi di

un lato della Dimora, 32cinque traverse per le assi dell'altro lato della Dimora e cinque traverse per le assi della parte

posteriore, verso occidente. 33Fece la traversa mediana che, a mezza altezza delle assi, le attraversava da una

estremità all'altra. 34Rivestì d'oro le assi, fece in oro i loro anelli, che servivano per inserire le traverse, e rivestì d'oro

anche le traverse.

35Fece il velo di porpora viola e di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto. Lo fece con figure di cherubini,

lavoro di disegnatore. 36Fece per esso quattro colonne di acacia, le rivestì d'oro; anche i loro uncini erano d'oro e

fuse per esse quattro basi d'argento. 37Fecero poi una cortina per l'ingresso della tenda, di porpora viola e di porpora

rossa, di scarlatto e di bisso ritorto, lavoro di ricamatore; 38le sue cinque colonne con i loro uncini. Rivestì d'oro i

loro capitelli e le loro aste trasversali e fece le loro cinque basi di rame.

37

1Bezaleel fece l'arca di legno di acacia: aveva due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza, un

cubito e mezzo di altezza. 2La rivestì d'oro puro, dentro e fuori. Le fece intorno un bordo d'oro. 3Fuse per essa

quattro anelli d'oro e li fissò ai suoi quattro piedi: due anelli su di un lato e due anelli sull'altro. 4Fece stanghe di

legno di acacia e le rivestì d'oro. 5Introdusse le stanghe negli anelli sui due lati dell'arca per trasportare l'arca.

6Fece il coperchio d'oro puro: aveva due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza. 7Fece due

cherubini d'oro: li fece lavorati a martello sulle due estremità del coperchio: 8un cherubino ad una estremità e un

cherubino all'altra estremità. Fece i cherubini tutti di un pezzo con il coperchio, alle sue due estremità. 9I cherubini

avevano le due ali stese di sopra, proteggendo con le ali il coperchio; erano rivolti l'uno verso l'altro e le facce dei

cherubini erano rivolte verso il coperchio.

10Fece la tavola di legno di acacia: aveva due cubiti di lunghezza, un cubito di larghezza, un cubito e mezzo di

altezza. 11La rivestì d'oro puro e le fece intorno un bordo d'oro. 12Le fece attorno una cornice di un palmo e un bordo

d'oro per la cornice. 13Fuse per essa quattro anelli d'oro e li fissò ai quattro angoli che costituivano i suoi quattro

piedi. 14Gli anelli erano fissati alla cornice e servivano per inserire le stanghe destinate a trasportare la tavola. 15Fece

le stanghe di legno di acacia e le rivestì d'oro. 16Fece anche gli accessori della tavola: piatti, coppe, anfore e tazze per

le libazioni; li fece di oro puro.

17Fece il candelabro d'oro puro; lo fece lavorato a martello, il suo fusto e i suoi bracci; i suoi calici, i suoi bulbi e le

sue corolle facevano corpo con esso. 18Sei bracci uscivano dai suoi lati: tre bracci del candelabro da un lato e tre

bracci del candelabro dall'altro. 19Vi erano su un braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla;

anche sull'altro braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla. Così era per i sei bracci che

uscivano dal candelabro. 20Il fusto del candelabro aveva quattro calici in forma di fiore di mandorlo, con i loro bulbi

e le loro corolle: 21un bulbo sotto due bracci che si dipartivano da esso, e un bulbo sotto i due altri bracci che si

dipartivano da esso, e un bulbo sotto i due altri bracci che si dipartivano da esso; così per tutti i sei bracci che

uscivano dal candelabro. 22I bulbi e i relativi bracci facevano corpo con esso: il tutto era formato da una sola massa

d'oro puro lavorata a martello. 23Fece le sue sette lampade, i suoi smoccolatoi e i suoi portacenere d'oro puro.

24Impiegò un talento d'oro puro per esso e per tutti i suoi accessori.

25Fece l'altare per bruciare l'incenso, di legno di acacia; aveva un cubito di lunghezza e un cubito di larghezza, era

cioè quadrato; aveva due cubiti di altezza e i suoi corni erano di un sol pezzo.

26Rivestì d'oro puro il suo piano, i suoi lati, i suoi corni e gli fece intorno un orlo d'oro. 27Fece anche due anelli d'oro

sotto l'orlo, sui due fianchi, cioè sui due lati opposti; servivano per inserire le stanghe destinate a trasportarlo. 28Fece

le stanghe di legno di acacia e le rivestì d'oro.

29Preparò l'olio dell'unzione sacra e il profumo aromatico da bruciare, puro, secondo l'arte del profumiere.

38

1Fece l'altare di legno di acacia: aveva cinque cubiti di lunghezza e cinque cubiti di larghezza, era cioè quadrato, e

aveva l'altezza di tre cubiti. 2Fece i suoi corni ai suoi quattro angoli: i suoi corni erano tutti di un pezzo; lo rivestì di

rame. 3Fece anche tutti gli accessori dell'altare: i recipienti per raccogliere le ceneri, le sue pale, i suoi vasi per

aspersione, le sue forchette e i bracieri: fece di rame tutti i suoi accessori. 4Fece per l'altare una graticola, lavorata a

forma di rete, di rame, e la pose sotto la cornice dell'altare in basso: la rete arrivava a metà altezza dell'altare. 5Fuse

quattro anelli e li pose alle quattro estremità della graticola di rame, per inserirvi le stanghe. 6Fece anche le stanghe

di legno di acacia e le rivestì di rame. 7Introdusse le stanghe negli anelli sui lati dell'altare: servivano a trasportarlo.

Fece l'altare di tavole, vuoto all'interno.

8Fece la conca di rame e il suo piedestallo di rame, impiegandovi gli specchi delle donne, che nei tempi stabiliti

venivano a prestar servizio all'ingresso della tenda del convegno.

9Fece il recinto: sul lato meridionale, verso sud, il recinto aveva tendaggi di bisso ritorto, per la lunghezza di cento

cubiti sullo stesso lato. 10Vi erano le loro venti colonne con le venti basi di rame. Gli uncini delle colonne e le loro

aste trasversali erano d'argento. 11Anche sul lato rivolto a settentrione vi erano tendaggi per cento cubiti di

lunghezza, le relative venti colonne con le venti basi di rame, gli uncini delle colonne e le aste trasversali d'argento.

12Sul lato verso occidente vi erano cinquanta cubiti di tendaggi, con le relative dieci colonne e le dieci basi, 13i

capitelli delle colonne e i loro uncini d'argento. Sul lato orientale, verso levante, vi erano cinquanta cubiti: 14quindici

cubiti di tendaggi, con le relative tre colonne e le tre basi alla prima ala; 15all'altra ala quindici cubiti di tendaggi, con

le tre colonne e le tre basi. 16Tutti i tendaggi che delimitavano il recinto erano di bisso ritorto. 17Le basi delle colonne

erano di rame, gli uncini delle colonne e le aste trasversali erano d'argento; il rivestimento dei loro capitelli era

d'argento e tutte le colonne del recinto avevano aste trasversali d'argento. 18Alla porta del recinto vi era una cortina,

lavoro di ricamatore, di porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto: la sua lunghezza era di venti cubiti, la

sua altezza, nel senso della larghezza, era di cinque cubiti, come i tendaggi del recinto. 19Le colonne relative erano

quattro, con le quattro basi di rame, i loro uncini d'argento, il rivestimento dei loro capitelli e le loro aste trasversali

d'argento. 20Tutti i picchetti della Dimora e del recinto circostante erano di rame.

21Questo è il computo dei metalli impiegati per la Dimora, la Dimora della Testimonianza, redatto per ordine di

Mosè e per opera dei leviti, sotto la direzione d'Itamar, figlio del sacerdote Aronne.

22Bezaleel, figlio di Uri, figlio di Cur, della tribù di Giuda, eseguì quanto il Signore aveva ordinato a Mosè;

23insieme con lui Ooliab, figlio di Achisamach della tribù di Dan, intagliatore, decoratore e ricamatore di porpora

viola, porpora rossa, scarlatto e bisso.

24Totale dell'oro impiegato per il lavoro, cioè per tutto il lavoro del santuario - era l'oro presentato in offerta -:

ventinove talenti e settecentotrenta sicli, in sicli del santuario. 25L'argento raccolto, in occasione del censimento della

comunità, pesava cento talenti e millesettecentosettantacinque sicli, in sicli del santuario, 26cioè un beka a testa, vale

a dire mezzo siclo, secondo il siclo del santuario, per ciascuno di coloro che furono sottoposti al censimento, dai

vent'anni in su. Erano seicentotremilacinquecentocinquanta. 27Cento talenti di argento servirono a fondere le basi del

santuario e le basi del velo: cento basi per cento talenti, cioè un talento per ogni base. 28Con i

millesettecentosettantacinque sicli fece gli uncini delle colonne, rivestì i loro capitelli e le riunì con le aste

trasversali. 29Il rame presentato in offerta assommava a settanta talenti e duemilaquattrocento sicli. 30Con esso fece

le basi per l'ingresso della tenda del convegno, l'altare di rame con la sua graticola di rame e tutti gli accessori

dell'altare, 31le basi del recinto, le basi della porta del recinto, tutti i picchetti della Dimora e tutti i picchetti del

recinto.
39

1Con porpora viola e porpora rossa, con scarlatto e bisso fece le vesti liturgiche per officiare nel santuario. Fecero le

vesti sacre di Aronne, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

2Fecero l'efod con oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto. 3Fecero placche d'oro battuto e le

tagliarono in striscie sottili, per intrecciarle con la porpora viola, la porpora rossa, lo scarlatto e il bisso, lavoro

d'artista. 4Fecero all'efod due spalline, che vennero attaccate alle sue due estremità; così ne risultò un pezzo tutto

unito. 5La cintura, che lo teneva legato e che stava sopra di esso, era della stessa fattura ed era di un sol pezzo: era

intessuta d'oro, di porpora viola e porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto, come il Signore aveva ordinato a

Mosè.

6Lavorarono le pietre di ònice, inserite in castoni d'oro, incise con i nomi degli Israeliti, secondo l'arte d'incidere i

sigilli. 7Fissarono le due pietre sulle spalline dell'efod, come pietre a ricordo degli Israeliti, come il Signore aveva

ordinato a Mosè.

8Fecero il pettorale, lavoro d'artista, come l'efod: con oro, porpora viola, porpora rossa, scarlatto e bisso ritorto. 9Era

quadrato e lo fecero doppio; aveva una spanna di lunghezza e una spanna di larghezza. 10Lo coprirono con una

incastonatura di pietre preziose, disposte in quattro file di pietre. Una fila: una cornalina, un topazio e uno smeraldo,

così la prima fila. 11La seconda fila: un turchese, uno zaffìro e un berillo. 12La terza fila: un giacinto, un'àgata e una

ametista. 13La quarta fila: un crisòlito, un ònice e un diaspro. Erano inserite nell'oro mediante i loro castoni. 14Le

pietre corrispondevano ai nomi degli Israeliti: dodici, secondo i loro nomi ed erano incise come i sigilli, ciascuna

con il nome corrispondente, secondo le dodici tribù. 15Fecero sul pettorale catene in forma di cordoni, lavoro

d'intreccio d'oro puro. 16Fecero due castoni d'oro e due anelli d'oro e misero i due anelli alle due estremità del

pettorale. 17Misero le due catene d'oro sui due anelli alle due estremità del pettorale. 18Quanto alle due altre estremità

delle catene, le fissarono sui due castoni e le fecero passare sulle spalline dell'efod, nella parte anteriore. 19Fecero

due altri anelli d'oro e li collocarono alle due estremità del pettorale sull'orlo che era dalla parte dell'efod, verso

l'interno. 20Fecero due altri anelli d'oro e li posero sulle due spalline dell'efod in basso, sul suo lato anteriore, in

vicinanza del punto di attacco, al di sopra della cintura dell'efod. 21Poi legarono il pettorale con i suoi anelli agli

anelli dell'efod mediante un cordone di porpora viola, perché stesse al di sopra della cintura dell'efod e perché il

pettorale non si distaccasse dall'efod, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

22Fece il manto dell'efod, lavoro di tessitore, tutto di porpora viola; 23la scollatura del manto, in mezzo, era come la

scollatura di una corazza: intorno aveva un bordo, perché non si lacerasse. 24Fecero sul lembo del manto melagrane

di porpora viola, di porpora rossa, di scarlatto e di bisso ritorto. 25Fecero sonagli d'oro puro e collocarono i sonagli in

mezzo alle melagrane, intorno all'orlo del manto: 26un sonaglio e una melagrana, un sonaglio e una melagrana lungo

tutto il giro del lembo del manto, per l'esercizio del ministero, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

27Fecero le tuniche di bisso, lavoro di tessitore, per Aronne e per i suoi figli; 28il turbante di bisso, gli ornamenti dei

berretti di bisso e i calzoni di lino di bisso ritorto; 29la cintura di bisso ritorto, di porpora viola, di porpora rossa e di

scarlatto, lavoro di ricamatore, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

30Fecero la lamina, il diadema sacro d'oro puro, e vi scrissero sopra a caratteri incisi come un sigillo: "Sacro al

Signore". 31Vi fissarono un cordone di porpora viola per porre il diadema sopra il turbante, come il Signore aveva

ordinato a Mosè.

32Così fu finito tutto il lavoro della Dimora, della tenda del convegno. Gli Israeliti eseguirono ogni cosa come il

Signore aveva ordinato a Mosè: così essi fecero.

33Portarono dunque a Mosè la Dimora, la tenda e tutti i suoi accessori: le sue fibbie, le sue assi, le sue traverse, le sue

colonne e le sue basi, 34la copertura di pelli di montone tinte di rosso, la copertura di pelli di tasso e il velo per far da

cortina, 35l'arca della Testimonianza con le sue stanghe e il coperchio, 36la tavola con tutti i suoi accessori e i pani

dell'offerta, 37il candelabro d'oro puro con le sue lampade, le lampade cioè che dovevano essere collocate sopra di

esso, con tutti i suoi accessori, e l'olio per l'illuminazione, 38l'altare d'oro, l'olio dell'unzione, il profumo aromatico da

bruciare e la cortina per l'ingresso della tenda. 39L'altare di rame con la sua graticola di rame, le sue stanghe e tutti i

suoi accessori, la conca e il suo piedestallo, 40i tendaggi del recinto, le sue colonne, le sue basi e la cortina per la

porta del recinto, le sue corde, i suoi picchetti e tutti gli arredi del servizio della Dimora, per la tenda del convegno,

41le vesti liturgiche per officiare nel santuario, le vesti sacre del sacerdote Aronne e le vesti dei suoi figli per

l'esercizio del sacerdozio. 42Secondo quanto il Signore aveva ordinato a Mosè, gli Israeliti avevano eseguito ogni

lavoro. 43Mosè vide tutta l'opera e riscontrò che l'avevano eseguita come il Signore aveva ordinato. Allora Mosè li

benedisse.
40

1Il Signore parlò a Mosè e gli disse: 2"Il primo giorno del primo mese erigerai la Dimora, la tenda del convegno.

3Dentro vi collocherai l'arca della Testimonianza, davanti all'arca tenderai il velo. 4Vi introdurrai la tavola e

disporrai su di essa ciò che vi deve essere disposto; introdurrai anche il candelabro e vi preparerai sopra le sue

lampade. 5Metterai l'altare d'oro per i profumi davanti all'arca della Testimonianza e metterai infine la cortina

all'ingresso della tenda. 6Poi metterai l'altare degli olocausti di fronte all'ingresso della Dimora, della tenda del

convegno. 7Metterai la conca fra la tenda del convegno e l'altare e vi porrai l'acqua. 8Disporrai il recinto tutt'attorno e

metterai la cortina alla porta del recinto. 9Poi prenderai l'olio dell'unzione e ungerai con esso la Dimora e quanto vi

sarà dentro e la consacrerai con tutti i suoi arredi; così diventerà cosa santa. 10Ungerai anche l'altare degli olocausti e

tutti i suoi arredi; consacrerai l'altare e l'altare diventerà cosa santissima. 11Ungerai anche la conca con il suo

piedestallo e la consacrerai. 12Poi farai avvicinare Aronne e i suoi figli all'ingresso della tenda del convegno e li

laverai con acqua. 13Farai indossare ad Aronne le vesti sacre, lo ungerai, lo consacrerai e così egli eserciterà il mio

sacerdozio. 14Farai avvicinare anche i suoi figli e farai loro indossare le tuniche. 15Li ungerai, come il loro padre, e

così eserciteranno il mio sacerdozio; in tal modo la loro unzione conferirà loro un sacerdozio perenne, per le loro

generazioni".

16Mosè fece in tutto secondo quanto il Signore gli aveva ordinato. Così fece: 17nel secondo anno, nel primo giorno

del primo mese fu eretta la Dimora. 18Mosè eresse la Dimora: pose le sue basi, dispose le assi, vi fissò le traverse e

rizzò le colonne; 19poi stese la tenda sopra la Dimora e sopra ancora mise la copertura della tenda, come il Signore

gli aveva ordinato.

20Prese la Testimonianza, la pose dentro l'arca; mise le stanghe all'arca e pose il coperchio sull'arca; 21poi introdusse

l'arca nella Dimora, collocò il velo che doveva far da cortina e lo tese davanti all'arca della Testimonianza, come il

Signore aveva ordinato a Mosè.

22Nella tenda del convegno collocò la tavola, sul lato settentrionale della Dimora, al di fuori del velo. 23Dispose su di

essa il pane in focacce sovrapposte alla presenza del Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

24Collocò inoltre il candelabro nella tenda del convegno, di fronte alla tavola sul lato meridionale della Dimora, 25e

vi preparò sopra le lampade davanti al Signore, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

26Collocò poi l'altare d'oro nella tenda del convegno, davanti al velo, 27e bruciò su di esso il profumo aromatico,

come il Signore aveva ordinato a Mosè. 28Mise infine la cortina all'ingresso della Dimora. 29Poi collocò l'altare degli

olocausti all'ingresso della Dimora, della tenda del convegno, e offrì su di esso l'olocausto e l'offerta, come il

Signore aveva ordinato a Mosè.

30Collocò la conca fra la tenda del convegno e l'altare e vi mise dentro l'acqua per le abluzioni. 31Mosè, Aronne e i

suoi figli si lavavano con essa le mani e i piedi: 32quando entravano nella tenda del convegno e quando si

accostavano all'altare, essi si lavavano, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

33Infine eresse il recinto intorno alla Dimora e all'altare e mise la cortina alla porta del recinto. Così Mosè terminò

l'opera.

34Allora la nube coprì la tenda del convegno e la Gloria del Signore riempì la Dimora. 35Mosè non potè entrare nella

tenda del convegno, perché la nube dimorava su di essa e la Gloria del Signore riempiva la Dimora.

36Ad ogni tappa, quando la nube s'innalzava e lasciava la Dimora, gli Israeliti levavano l'accampamento. 37Se la nube

non si innalzava, essi non partivano, finché non si fosse innalzata. 38Perché la nube del Signore durante il giorno

rimaneva sulla Dimora e durante la notte vi era in essa un fuoco, visibile a tutta la casa d'Israele, per tutto il tempo

del loro viaggio.
Levitico
1

1Il Signore chiamò Mosè e dalla tenda del convegno gli disse: 2"Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando uno di voi

vorrà fare un'offerta al Signore, offrirete bestiame grosso o minuto. 3Se l'offerta è un olocausto di grosso bestiame,

egli offrirà un maschio senza difetto; l'offrirà all'ingresso della tenda del convegno, per ottenere il favore del

Signore. 4Poserà la mano sulla testa della vittima, che sarà accettata in suo favore per fare il rito espiatorio per lui.

5Poi immolerà il capo di grosso bestiame davanti al Signore, e i sacerdoti, figli di Aronne, offriranno il sangue e lo

spargeranno intorno all'altare, che è all'ingresso della tenda del convegno. 6Scorticherà la vittima e la taglierà a

pezzi. 7I figli del sacerdote Aronne porranno il fuoco sull'altare e metteranno la legna sul fuoco, 8poi sulla legna e sul

fuoco che è sull'altare disporranno i pezzi, la testa e il grasso. 9Laverà con acqua le interiora e le zampe; poi il

sacerdote brucerà il tutto sull'altare come olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore.

10Se la sua offerta è un olocausto di bestiame minuto, pecora o capra, egli offrirà un maschio senza difetto. 11Lo

immolerà dal lato settentrionale dell'altare davanti al Signore e i sacerdoti, figli di Aronne, spargeranno il sangue

attorno all'altare. 12Lo taglierà a pezzi, con la testa e il grasso, e il sacerdote li disporrà sulla legna, collocata sul

fuoco dell'altare. 13Laverà con acqua le interiora e le zampe; poi il sacerdote offrirà il tutto e lo brucerà sull'altare:

olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore.

14Se la sua offerta al Signore è un olocausto di uccelli, offrirà tortore o colombi. 15Il sacerdote li offrirà all'altare, ne

staccherà la testa, che farà bruciare sull'altare, e il sangue sarà spruzzato sulla parete dell'altare. 16Poi toglierà il

gozzo con le sue immondezze e lo getterà al lato orientale dell'altare, dov'è il luogo delle ceneri. 17Dividerà l'uccello

in due metà prendendolo per le ali, ma senza separarlo, e il sacerdote lo brucerà sull'altare, sulla legna che è sul

fuoco, come olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore.

2

1Se qualcuno presenterà al Signore un'oblazione, la sua offerta sarà di fior di farina, sulla quale verserà olio e porrà

incenso. 2La porterà ai figli di Aronne, i sacerdoti; il sacerdote prenderà da essa una manciata di fior di farina e

d'olio, con tutto l'incenso, e lo brucerà sull'altare come memoriale: è un sacrificio consumato dal fuoco, profumo

soave per il Signore. 3Il resto dell'offerta di oblazione sarà per Aronne e per i suoi figli, cosa santissima, proveniente

dai sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. 4Quando offrirai una oblazione cotta nel forno, essa

consisterà in focacce azzime di fior di farina impastata con olio e anche di schiacciate azzime spalmate di olio. 5Se la

tua offerta sarà un'oblazione cotta sulla teglia, sarà di fior di farina, azzima e impastata con olio; 6la farai a pezzi e

sopra vi verserai olio: è un'oblazione. 7Se la tua offerta sarà una oblazione cotta nella pentola, sarà fatta con fior di

farina nell'olio: 8porterai al Signore l'oblazione così preparata e la presenterai al sacerdote, che la offrirà sull'altare.

9Il sacerdote preleverà dall'oblazione il memoriale e lo brucerà sull'altare: sacrificio consumato dal fuoco, profumo

soave per il Signore. 10Il resto dell'oblazione sarà per Aronne e per i suoi figli, cosa santissima, proveniente dai

sacrifici consumati dal fuoco per il Signore.

11Nessuna delle oblazioni che offrirete al Signore sarà lievitata: non brucerete né lievito, né miele come sacrificio

consumato dal fuoco in onore del Signore; 12potrete offrire queste cose al Signore come offerta di primizie, ma non

saliranno sull'altare a titolo di profumo soave. 13Dovrai salare ogni tua offerta di oblazione: nella tua oblazione non

lascerai mancare il sale dell'alleanza del tuo Dio; sopra ogni tua offerta offrirai del sale.

14Se offrirai al Signore una oblazione di primizie, offrirai come tua oblazione di primizie spighe di grano fresche

abbrustolite sul fuoco e chicchi pestati di grano nuovo. 15Verserai olio sopra di essa, vi metterai incenso: è una

oblazione. 16Il sacerdote brucerà come memoriale una parte dei chicchi e dell'olio insieme con tutto l'incenso: è un

sacrificio consumato dal fuoco per il Signore.
3

1Nel caso che la sua offerta sia un sacrificio di comunione e se offre un capo di bestiame grosso, sarà un maschio o

una femmina, senza difetto; l'offrirà davanti al Signore, 2poserà la mano sulla testa della vittima e la immolerà

all'ingresso della tenda del convegno e i figli di Aronne, i sacerdoti, spargeranno il sangue attorno all'altare. 3Di

questo sacrificio di comunione offrirà come sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore il grasso che

avvolge le viscere e tutto quello che vi è sopra, 4i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del

fegato, che distaccherà al di sopra dei reni; 5i figli di Aronne lo bruceranno sull'altare, sopra l'olocausto, posto sulla

legna che è sul fuoco: è un sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore.

6Se la sua offerta di sacrificio di comunione per il Signore è di bestiame minuto sarà un maschio o una femmina,

senza difetto. 7Se presenta una pecora in offerta, la offrirà davanti al Signore; 8poserà la mano sulla testa della

vittima e la immolerà davanti alla tenda del convegno; i figli di Aronne ne spargeranno il sangue attorno all'altare;

9di questo sacrificio di comunione offrirà quale sacrificio consumato dal fuoco per il Signore il grasso e cioè l'intiera

coda presso l'estremità della spina dorsale, il grasso che avvolge le viscere e tutto quello che vi è sopra, 10i due reni

con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato, che distaccherà al di sopra dei reni; 11il sacerdote li

brucerà sull'altare: è un alimento consumato dal fuoco per il Signore.

12Se la sua offerta è una capra, la offrirà davanti al Signore; 13poserà la mano sulla sua testa e la immolerà davanti

alla tenda del convegno; i figli di Aronne ne spargeranno il sangue attorno all'altare. 14Di essa preleverà, come

offerta consumata dal fuoco in onore del Signore, il grasso che avvolge le viscere, tutto quello che vi è sopra, 15i due

reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato, che distaccherà al di sopra dei reni; 16il

sacerdote li brucerà sull'altare: è un cibo consumato dal fuoco per il Signore.

Ogni parte grassa appartiene al Signore. 17È una prescrizione rituale perenne per le vostre generazioni in ogni vostra

dimora: non dovrete mangiare né grasso né sangue".

4

1Il Signore disse a Mosè: "Riferisci agli Israeliti: 2Quando un uomo inavvertitamente trasgredisce un qualsiasi

divieto della legge del Signore, facendo una cosa proibita: 3se chi ha peccato è il sacerdote che ha ricevuto l'unzione

e così ha reso colpevole il popolo, offrirà al Signore per il peccato da lui commesso un giovenco senza difetto come

sacrificio di espiazione. 4Condurrà il giovenco davanti al Signore all'ingresso della tenda del convegno; poserà la

mano sulla testa del giovenco e l'immolerà davanti al Signore. 5Il sacerdote che ha ricevuto l'unzione prenderà il

sangue del giovenco e lo porterà nell'interno della tenda del convegno; 6intingerà il dito nel sangue e farà sette

aspersioni davanti al Signore di fronte al velo del santuario. 7Bagnerà con il sangue i corni dell'altare dei profumi

che bruciano davanti al Signore nella tenda del convegno; verserà il resto del sangue alla base dell'altare degli

olocausti, che si trova all'ingresso della tenda del convegno. 8Poi dal giovenco del sacrificio toglierà tutto il grasso: il

grasso che avvolge le viscere, tutto quello che vi è sopra, 9i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e

al lobo del fegato, che distaccherà al di sopra dei reni. 10Farà come si fa per il giovenco del sacrificio di comunione e

brucerà il tutto sull'altare degli olocausti. 11Ma la pelle del giovenco, la carne con la testa, le viscere, le zampe e gli

escrementi, 12cioè tutto il giovenco, egli lo porterà fuori dell'accampamento in luogo puro, dove si gettano le ceneri,

e lo brucerà sulla legna: dovrà essere bruciato sul mucchio delle ceneri.

13Se tutta la comunità d'Israele ha commesso una inavvertenza, senza che tutta l'assemblea la conosca, violando così

un divieto della legge del Signore e rendendosi colpevole, 14quando il peccato commesso sarà conosciuto,

l'assemblea offrirà come sacrificio espiatorio un giovenco, un capo di grosso bestiame senza difetto e lo condurrà

davanti alla tenda del convegno. 15Gli anziani della comunità poseranno le mani sulla testa del giovenco e lo si

immolerà davanti al Signore. 16Il sacerdote che ha ricevuto l'unzione porterà il sangue del giovenco nell'interno della

tenda del convegno; 17intingerà il dito nel sangue, e farà sette aspersioni davanti al Signore di fronte al velo.

18Bagnerà con il sangue i corni dell'altare che è davanti al Signore nella tenda del convegno e verserà il resto del

sangue alla base dell'altare degli olocausti, all'ingresso della tenda del convegno. 19Toglierà al giovenco tutte le parti

grasse, per bruciarle sull'altare. 20Farà di questo giovenco come di quello offerto in sacrificio di espiazione: tutto allo

stesso modo. Il sacerdote farà per loro il rito espiatorio e sarà loro perdonato. 21Poi porterà il giovenco fuori del

campo e lo brucerà come ha bruciato il primo: è il sacrificio di espiazione per l'assemblea.

22Se è un capo chi ha peccato, violando per inavvertenza un divieto del Signore suo Dio e così si è reso colpevole,

23quando conosca il peccato commesso, porterà come offerta un capro maschio senza difetto. 24Poserà la mano sulla

testa del capro e lo immolerà nel luogo dove si immolano gli olocausti davanti al Signore: è un sacrificio espiatorio.

25Il sacerdote prenderà con il dito il sangue del sacrificio espiatorio e bagnerà i corni dell'altare degli olocausti;

verserà il resto del sangue alla base dell'altare degli olocausti. 26Poi brucerà sull'altare ogni parte grassa, come il

grasso del sacrificio di comunione. Il sacerdote farà per lui il rito espiatorio per il suo peccato e gli sarà perdonato.

27Se chi ha peccato è stato qualcuno del popolo, violando per inavvertenza un divieto del Signore, e così si è reso

colpevole, 28quando conosca il peccato commesso, porti come offerta una capra femmina, senza difetto, in

espiazione del suo peccato. 29Poserà la mano sulla testa della vittima di espiazione e la immolerà nel luogo dove si

immolano gli olocausti. 30Il sacerdote prenderà con il dito un po' di sangue di essa e bagnerà i corni dell'altare degli

olocausti; poi verserà il resto del sangue alla base dell'altare. 31Preleverà tutte le parti grasse, come si preleva il

grasso del sacrificio di comunione, e il sacerdote le brucerà sull'altare, profumo soave in onore del Signore. Il

sacerdote farà per lui il rito espiatorio e gli sarà perdonato. 32Se porta una pecora come offerta per il peccato, porterà

una femmina senza difetto. 33Poserà la mano sulla testa della vittima espiatoria e la immolerà in espiazione nel luogo

dove si immolano gli olocausti. 34Il sacerdote prenderà con il dito un po' di sangue della vittima espiatoria e bagnerà

i corni dell'altare degli olocausti; poi verserà il resto del sangue alla base dell'altare. 35Preleverà tutte le parti grasse,

come si preleva il grasso della pecora del sacrificio di comunione e il sacerdote le brucerà sull'altare sopra le vittime

consumate dal fuoco in onore del Signore. Il sacerdote farà per lui il rito espiatorio per il peccato commesso e gli

sarà perdonato.
5

1Se una persona pecca perché nulla dichiara, benché abbia udito la formula di scongiuro e sia essa stessa testimone o

abbia visto o sappia, sconterà la sua iniquità. 2Oppure quando qualcuno, senza avvedersene, tocca una cosa

immonda, come il cadavere d'una bestia o il cadavere d'un animale domestico o quello d'un rettile, rimarrà egli

stesso immondo e colpevole. 3Oppure quando, senza avvedersene, tocca una immondezza umana - una qualunque

delle cose per le quali l'uomo diviene immondo - quando verrà a saperlo, sarà colpevole. 4Oppure quando uno, senza

badarvi, parlando con leggerezza, avrà giurato, con uno di quei giuramenti che gli uomini proferiscono alla leggera,

di fare qualche cosa di male o di bene, se lo saprà, ne sarà colpevole.

5Quando uno dunque si sarà reso colpevole d'una di queste cose, confesserà il peccato commesso; 6porterà al

Signore, come riparazione della sua colpa per il peccato commesso, una femmina del bestiame minuto, pecora o

capra, come sacrificio espiatorio; il sacerdote farà per lui il rito espiatorio per il suo peccato.

7Se non ha mezzi per procurarsi una pecora o una capra, porterà al Signore, come riparazione della sua colpa per il

suo peccato, due tortore o due colombi: uno come sacrificio espiatorio, l'altro come olocausto. 8Li porterà al

sacerdote, il quale offrirà prima quello per l'espiazione: gli spaccherà la testa vicino alla nuca, ma senza staccarla;

9poi spargerà il sangue del sacrificio per il peccato sopra la parete dell'altare e ne spremerà il resto alla base

dell'altare. Questo è un sacrificio espiatorio. 10Dell'altro uccello offrirà un olocausto, secondo le norme stabilite.

Così il sacerdote farà per lui il rito espiatorio per il peccato che ha commesso e gli sarà perdonato.

11Ma se non ha mezzi per procurarsi due tortore o due colombi, porterà, come offerta per il peccato commesso, un

decimo di efa di fior di farina, come sacrificio espiatorio; non vi metterà né olio né incenso, perché è un sacrificio

per il peccato. 12Porterà la farina al sacerdote, che ne prenderà una manciata come memoriale, facendola bruciare

sull'altare sopra le vittime consumate dal fuoco in onore del Signore. È un sacrificio espiatorio. 13Così il sacerdote

farà per lui il rito espiatorio per il peccato commesso in uno dei casi suddetti e gli sarà perdonato. Il resto sarà per il

sacerdote, come nell'oblazione".

14Il Signore aggiunse a Mosè: 15"Se qualcuno commetterà una mancanza e peccherà per errore riguardo a cose

consacrate al Signore, porterà al Signore, in sacrificio di riparazione, un ariete senza difetto, preso dal gregge, che

valuterai in sicli d'argento in base al siclo del santuario; 16risarcirà il danno fatto al santuario, aggiungendovi un

quinto, e lo darà al sacerdote, il quale farà per lui il rito espiatorio con l'ariete offerto come sacrificio di riparazione e

gli sarà perdonato. 17Quando uno peccherà facendo, senza saperlo, una cosa vietata dal Signore, sarà colpevole e

dovrà scontare la mancanza. 18Presenterà al sacerdote, come sacrificio di riparazione, un ariete senza difetto, preso

dal bestiame minuto, secondo la tua stima; il sacerdote farà per lui il rito espiatorio per l'errore commesso per

ignoranza e gli sarà perdonato. 19È un sacrificio di riparazione; quell'individuo si era certo reso colpevole verso il

Signore".

20Il Signore disse a Mosè: 21"Quando uno peccherà e commetterà una mancanza verso il Signore, rifiutando al suo

prossimo un deposito da lui ricevuto o un pegno consegnatogli o una cosa rubata o estorta con frode 22o troverà una

cosa smarrita, mentendo a questo proposito e giurando il falso circa qualcuna delle cose per cui un uomo può

peccare, 23se avrà così peccato e si sarà reso colpevole, restituirà la cosa rubata o estorta con frode o il deposito che

gli era stato affidato o l'oggetto smarrito che aveva trovato 24o qualunque cosa per cui abbia giurato il falso. Farà la

restituzione per intero, aggiungendovi un quinto e renderà ciò al proprietario il giorno stesso in cui offrirà il

sacrificio di riparazione. 25Porterà al sacerdote, come sacrificio di riparazione in onore del Signore, un ariete senza

difetto, preso dal bestiame minuto secondo la tua stima. 26Il sacerdote farà il rito espiatorio per lui davanti al Signore

e gli sarà perdonato, qualunque sia la mancanza di cui si è reso colpevole".

6

1Il Signore disse ancora a Mosè: 2"Da' quest'ordine ad Aronne e ai suoi figli: Questa è la legge per l'olocausto.

L'olocausto rimarrà acceso sul braciere sopra l'altare tutta la notte, fino al mattino; il fuoco dell'altare sarà tenuto

acceso. 3Il sacerdote, indossata la tunica di lino e vestiti i calzoni di lino, toglierà la cenere, in cui il fuoco avrà

ridotto l'olocausto sull'altare, e la deporrà al fianco dell'altare. 4Poi, spogliatosi delle vesti e indossatene altre, porterà

la cenere fuori del campo, in un luogo mondo. 5Il fuoco sarà tenuto acceso sull'altare e non si lascerà spegnere; il

sacerdote vi brucerà legna ogni mattina, vi disporrà sopra l'olocausto e vi brucerà sopra il grasso dei sacrifici. 6Il

fuoco dev'esser sempre tenuto acceso sull'altare, senza lasciarlo spegnere.

7Questa è la legge dell'oblazione. I figli di Aronne la offriranno al Signore, dinanzi all'altare. 8Il sacerdote preleverà

una manciata di fior di farina con il suo olio e con tutto l'incenso che è sopra l'offerta e brucerà ogni cosa sull'altare

con soave profumo in ricordo del Signore. 9Aronne e i suoi figli mangeranno quel che rimarrà dell'oblazione; lo si

mangerà senza lievito, in luogo santo, nel recinto della tenda del convegno. 10Non si cuocerà con lievito; è la parte

che ho loro assegnata delle offerte a me bruciate con il fuoco. È cosa santissima come il sacrificio espiatorio. 11Ogni

maschio tra i figli di Aronne potrà mangiarne. È un diritto perenne delle vostre generazioni sui sacrifici consumati

dal fuoco in onore del Signore. Tutto ciò che verrà a contatto con queste cose sarà sacro".

12Il Signore aggiunse a Mosè: 13"L'offerta che Aronne e i suoi figli faranno al Signore il giorno in cui riceveranno

l'unzione è questa: un decimo di efa di fior di farina, come oblazione perpetua, metà la mattina e metà la sera. 14Essa

sarà preparata con olio, nella teglia: la presenterai in una misura stemperata; l'offrirai in pezzi, come profumo soave

per il Signore. 15Anche il sacerdote che, tra i figli di Aronne, sarà unto per succedergli, farà questa offerta; è una

prescrizione perenne: sarà bruciata tutta in onore del Signore. 16Ogni oblazione del sacerdote sarà bruciata tutta; non

se ne potrà mangiare".

17Il Signore disse ancora a Mosè: 18"Parla ad Aronne e ai suoi figli e di' loro: Questa è la legge del sacrificio

espiatorio. Nel luogo dove si immola l'olocausto sarà immolata davanti al Signore la vittima per il peccato. È cosa

santissima. 19La mangerà il sacerdote che l'offrirà per il peccato; dovrà mangiarla in luogo santo, nel recinto della

tenda del convegno. 20Qualunque cosa ne toccherà le carni sarà sacra; se parte del suo sangue schizza sopra una

veste, il posto dove sarà schizzato il sangue lo laverai in luogo santo. 21Ma il vaso di terra, che sarà servito a

cuocerla, sarà spezzato; che se è stata cotta in un vaso di rame, questo sarà strofinato bene e sciacquato con acqua.

22Ogni maschio di famiglia sacerdotale ne potrà mangiare; è cosa santissima. 23Ma non si potrà mangiare alcuna

vittima espiatoria, il cui sangue va portato nella tenda del convegno, per il rito espiatorio nel santuario. Essa sarà

bruciata nel fuoco.
7

1Questa è la legge del sacrificio di riparazione; è cosa santissima. 2Nel luogo, dove si immola l'olocausto, si

immolerà la vittima di riparazione; se ne spargerà il sangue attorno all'altare 3e se ne offrirà tutto il grasso: la coda, il

grasso che copre le viscere, 4i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato che si

distaccherà sopra i reni. 5Il sacerdote brucerà tutto questo sull'altare come sacrificio consumato dal fuoco in onore

del Signore. Questo è un sacrificio di riparazione. 6Ogni maschio di famiglia sacerdotale ne potrà mangiare; lo si

mangerà in luogo santo; è cosa santissima.

7Il sacrificio di riparazione è come il sacrificio espiatorio; la stessa legge vale per ambedue; la vittima sarà del

sacerdote che avrà compiuta l'espiazione. 8Il sacerdote, che avrà fatto l'olocausto per qualcuno, avrà per sé la pelle

dell'olocausto da lui offerto. 9Così anche ogni oblazione, cotta nel forno o preparata nella pentola o nella teglia, sarà

del sacerdote che l'ha offerta. 10Ogni oblazione impastata con olio o asciutta sarà per tutti i figli di Aronne in misura

uguale.

11Questa è la legge del sacrificio di comunione, che si offrirà al Signore. 12Se uno l'offre in ringraziamento, offrirà,

con il sacrificio di comunione, focacce senza lievito intrise con olio, schiacciate senza lievito unte con olio e fior di

farina cotta, in forma di focacce intrise con olio. 13Presenterà anche, come offerta, oltre le dette focacce, focacce di

pan lievitato, insieme con il sacrificio di ringraziamento. 14Di ognuna di queste offerte una parte si presenterà come

oblazione prelevata in onore del Signore; essa sarà del sacerdote che ha sparso il sangue della vittima del sacrificio

di comunione. 15La carne del sacrificio di ringraziamento dovrà mangiarsi il giorno stesso in cui esso viene offerto;

non se ne lascerà nulla fino alla mattina.

16Ma se il sacrificio che uno offre è votivo o volontario, la vittima si mangerà il giorno in cui verrà offerta, il resto

dovrà esser mangiato il giorno dopo; 17ma quel che sarà rimasto della carne del sacrificio fino al terzo giorno, dovrà

bruciarsi nel fuoco.

18Se uno mangia la carne del sacrificio di comunione il terzo giorno, l'offerente non sarà gradito; dell'offerta non gli

sarà tenuto conto; sarà un abominio; chi ne avrà mangiato subirà la pena della sua iniquità. 19La carne che sarà stata

in contatto con qualche cosa di immondo, non si potrà mangiare; sarà bruciata nel fuoco.

20Chiunque sarà mondo potrà mangiare la carne del sacrificio di comunione; ma la persona che, immonda, mangerà

la carne del sacrificio di comunione offerto al Signore sarà eliminata dal suo popolo. 21Se uno toccherà qualsiasi

cosa immonda: un'immondezza umana, un animale immondo o qualsiasi cosa abominevole, immonda, e mangerà la

carne d'un sacrificio di comunione offerto al Signore, quel tale sarà eliminato dal suo popolo".

22Il Signore disse ancora a Mosè: 23"Parla agli Israeliti e riferisci loro: Non mangerete alcun grasso, né di bue, né di

pecora, né di capra. 24Il grasso di una bestia che è morta naturalmente o il grasso d'una bestia sbranata potrà servire

per qualunque altro uso; ma non ne mangerete affatto; 25perché chiunque mangerà il grasso di animali che si

possono offrire in sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore, sarà eliminato dal suo popolo. 26E non

mangerete affatto sangue, né di uccelli né di animali domestici, dovunque abitiate. 27Chiunque mangerà sangue di

qualunque specie sarà eliminato dal suo popolo".

28Il Signore aggiunse a Mosè: 29"Parla agli Israeliti e di' loro: Chi offrirà al Signore il sacrificio di comunione porterà

una offerta al Signore, prelevandola dal sacrificio di comunione. 30Porterà con le proprie mani ciò che deve essere

offerto al Signore con il fuoco: porterà il grasso insieme con il petto, il petto per presentarlo con il rito d'agitazione

davanti al Signore. 31Il sacerdote brucerà il grasso sopra l'altare; il petto sarà di Aronne e dei suoi figli. 32Darete

anche in tributo al sacerdote la coscia destra dei vostri sacrifici di comunione. 33Essa spetterà, come sua parte, al

figlio di Aronne che avrà offerto il sangue e il grasso dei sacrifici di comunione. 34Poiché, dai sacrifici di comunione

offerti dagli Israeliti, io mi riservo il petto della vittima offerta con l'agitazione di rito e la coscia della vittima offerta

con l'elevazione di rito e li dò al sacerdote Aronne e ai suoi figli per legge perenne, che gli Israeliti osserveranno.

35Questa è la parte dovuta ad Aronne e ai suoi figli, dei sacrifici bruciati in onore del Signore, dal giorno in cui

eserciteranno il sacerdozio del Signore. 36Agli Israeliti il Signore ha ordinato di dar loro questo, dal giorno della loro

unzione. È una parte che è loro dovuta per sempre, di generazione in generazione.

37Questa è la legge per l'olocausto, l'oblazione, il sacrificio espiatorio, il sacrificio di riparazione, l'investitura e il

sacrificio di comunione: legge che il Signore ha dato a Mosè sul monte Sinai, quando ordinò agli Israeliti di

presentare le offerte al Signore nel deserto del Sinai".

8

1Il Signore disse ancora a Mosè: 2"Prendi Aronne insieme ai suoi figli, le vesti, l'olio dell'unzione, il giovenco del

sacrificio espiatorio, i due arieti e il cesto dei pani azzimi; 3convoca tutta la comunità all'ingresso della tenda del

convegno". 4Mosè fece come il Signore gli aveva ordinato e la comunità fu convocata all'ingresso della tenda del

convegno. 5Mosè disse alla comunità: "Questo il Signore ha ordinato di fare".

6Mosè fece accostare Aronne e i suoi figli e li lavò con acqua. 7Poi rivestì Aronne della tunica, lo cinse della cintura,

gli pose addosso il manto, gli mise l'efod e lo cinse con la cintura dell'efod, nel quale avvolse l'efod. 8Gli mise anche

il pettorale, e nel pettorale pose gli Urim e i Tummim. 9Poi gli mise in capo il turbante e sul davanti del turbante pose

la lamina d'oro, il sacro diadema, come il Signore aveva ordinato a Mosè. 10Poi Mosè prese l'olio dell'unzione, unse

la Dimora e tutte le cose che vi si trovavano e così le consacrò. 11Fece sette volte l'aspersione sull'altare, unse l'altare

con tutti i suoi accessori, la conca e la sua base, per consacrarli. 12Versò l'olio della unzione sul capo d'Aronne e

unse Aronne, per consacrarlo. 13Poi Mosè fece avvicinare i figli d'Aronne, li vestì di tuniche, li cinse con le cinture e

legò sul loro capo i turbanti, come il Signore aveva ordinato a Mosè.

14Fece quindi accostare il giovenco del sacrificio espiatorio e Aronne e i suoi figli stesero le mani sulla testa del

giovenco del sacrificio espiatorio. 15Mosè lo immolò, ne prese del sangue, bagnò con il dito i corni attorno all'altare

e purificò l'altare; poi sparse il resto del sangue alla base dell'altare e lo consacrò per fare su di esso l'espiazione.

16Poi prese tutto il grasso aderente alle viscere, il lobo del fegato, i due reni con il loro grasso e Mosè bruciò tutto

sull'altare. 17Ma il giovenco, la sua pelle, la sua carne e le feci, bruciò nel fuoco fuori dell'accampamento, come il

Signore gli aveva ordinato.

18Fece quindi avvicinare l'ariete dell'olocausto e Aronne e i suoi figli stesero le mani sulla testa dell'ariete. 19Mosè lo

immolò e ne sparse il sangue attorno all'altare. 20Poi fece a pezzi l'ariete e ne bruciò testa, pezzi e grasso. 21Dopo

averne lavato le viscere e le zampe con acqua, bruciò tutto l'ariete sull'altare: olocausto di soave odore, un sacrificio

consumato dal fuoco in onore del Signore, come il Signore gli aveva ordinato.

22Poi fece accostare il secondo ariete, l'ariete della investitura, e Aronne e i suoi figli stesero le mani sulla testa

dell'ariete. 23Mosè lo immolò, ne prese del sangue e bagnò il lobo dell'orecchio destro di Aronne e il pollice della

mano destra e l'alluce del piede destro. 24Poi Mosè fece avvicinare i figli di Aronne e bagnò con quel sangue il lobo

del loro orecchio destro, il pollice della mano destra e l'alluce del piede destro; sparse il resto del sangue attorno

all'altare. 25Poi prese il grasso, la coda, tutto il grasso aderente alle viscere, il lobo del fegato, i reni con il loro grasso

e la coscia destra; 26dal canestro dei pani azzimi, che era davanti al Signore, prese una focaccia senza lievito, una

focaccia di pasta intrisa nell'olio e una schiacciata e le pose sulle parti grasse e sulla coscia destra. 27Poi mise tutte

queste cose sulle mani di Aronne e sulle mani dei suoi figli e le agitò con l'agitazione rituale davanti al Signore.

28Mosè quindi le prese dalle loro mani e le bruciò sull'altare sopra l'olocausto: sacrificio di investitura, di soave

odore, sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore. 29Poi Mosè prese il petto dell'ariete e lo agitò come

offerta da agitare ritualmente davanti al Signore; questa fu la parte dell'ariete dell'investitura toccata a Mosè, come il

Signore gli aveva ordinato.

30Mosè prese quindi l'olio dell'unzione e il sangue che era sopra l'altare; ne asperse Aronne e le sue vesti, i figli di lui

e le loro vesti; così consacrò Aronne e le sue vesti e similmente i suoi figli e le loro vesti. 31Poi Mosè disse ad

Aronne e ai suoi figli: "Fate cuocere la carne all'ingresso della tenda del convegno e là mangiatela con il pane che è

nel canestro dell'investitura, come mi è stato ordinato. La mangeranno Aronne e i suoi figli. 32Quel che avanza della

carne e del pane, bruciatelo nel fuoco. 33Per sette giorni non uscirete dall'ingresso della tenda del convegno, finché

cioè non siano compiuti i giorni della vostra investitura, perché la vostra investitura durerà sette giorni. 34Come si è

fatto oggi così il Signore ha ordinato che si faccia per compiere il rito espiatorio su di voi. 35Rimarrete sette giorni

all'ingresso della tenda del convegno, giorno e notte, osservando il comandamento del Signore, perché non moriate,

poiché così mi è stato ordinato". 36Aronne e i suoi figli fecero quanto era stato ordinato dal Signore per mezzo di

Mosè.
9

1L'ottavo giorno, Mosè chiamò Aronne, i suoi figli e gli anziani d'Israele 2e disse ad Aronne: "Prendi un vitello per il

sacrificio espiatorio e un ariete per l'olocausto, tutti e due senza difetto, e offrili al Signore. 3Agli Israeliti dirai:

Prendete un capro per il sacrificio espiatorio, un vitello e un agnello, tutti e due di un anno, senza difetto, per

l'olocausto, 4un toro e un ariete per il sacrificio di comunione, per immolarli davanti al Signore, un'oblazione intrisa

nell'olio, perché oggi il Signore si manifesterà a voi".

5Essi dunque condussero davanti alla tenda del convegno quanto Mosè aveva ordinato; tutta la comunità si avvicinò

e stette davanti al Signore. 6Mosè disse: "Ecco ciò che il Signore vi ha ordinato; fatelo e la gloria del Signore vi

apparirà". 7Mosè disse ad Aronne: "Avvicinati all'altare: offri il tuo sacrificio espiatorio e il tuo olocausto e compi il

rito espiatorio per te e per il tuo casato; presenta anche l'offerta del popolo e fa' l'espiazione per esso, come il

Signore ha ordinato".

8Aronne dunque si avvicinò all'altare e immolò il vitello del sacrificio espiatorio, che era per sé. 9I suoi figli gli

porsero il sangue ed egli vi intinse il dito, ne bagnò i corni dell'altare e sparse il resto del sangue alla base dell'altare;

10ma il grasso, i reni e il lobo del fegato della vittima espiatoria li bruciò sopra l'altare come il Signore aveva

ordinato a Mosè. 11La carne e la pelle le bruciò nel fuoco fuori dell'accampamento. 12Poi immolò l'olocausto; i figli

di Aronne gli porsero il sangue ed egli lo sparse attorno all'altare. 13Gli porsero anche la vittima dell'olocausto fatta a

pezzi e la testa e li bruciò sull'altare. 14Lavò le interiora e le gambe e le bruciò sull'olocausto sopra l'altare.

15Poi presentò l'offerta del popolo. Prese il capro destinato al sacrificio espiatorio per il popolo, lo immolò e ne fece

un sacrificio espiatorio, come il precedente.
16Poi offrì l'olocausto secondo il rito.

17Presentò quindi l'oblazione, ne prese una manciata piena e la bruciò sull'altare, oltre l'olocausto della mattina.

18Immolò il toro e l'ariete in sacrificio di comunione per il popolo. I figli di Aronne gli porgevano il sangue ed egli lo

spargeva attorno all'altare. 19Gli porgevano le parti grasse del toro e dell'ariete, la coda, il grasso aderente alle

viscere, i reni e il lobo del fegato: 20mettevano i grassi sui petti ed egli li bruciava sull'altare. 21I petti e la coscia

destra, Aronne li agitava davanti al Signore come offerta da agitare secondo il rito, nel modo che Mosè aveva

ordinato. 22Poi Aronne, alzate le mani verso il popolo, lo benedisse e, dopo aver fatto il sacrificio espiatorio,

l'olocausto e i sacrifici di comunione, scese dall'altare. 23Mosè e Aronne entrarono nella tenda del convegno; poi

uscirono e benedissero il popolo e la gloria del Signore si manifestò a tutto il popolo. 24Un fuoco uscì dalla presenza

del Signore e consumò sull'altare l'olocausto e i grassi; tutto il popolo vide, mandò grida d'esultanza e si prostrò con

la faccia a terra.
10

1Ora Nadab e Abiu, figli di Aronne, presero ciascuno un braciere, vi misero dentro il fuoco e il profumo e offrirono

davanti al Signore un fuoco illegittimo, che il Signore non aveva loro ordinato. 2Ma un fuoco si staccò dal Signore e

li divorò e morirono così davanti al Signore. 3Allora Mosè disse ad Aronne: "Di questo il Signore ha parlato quando

ha detto: A chi si avvicina a me mi mostrerò santo e davanti a tutto il popolo sarò onorato". Aronne tacque.

4Mosè chiamò Misael ed Elsafan, figli di Uziel, zio di Aronne, e disse loro: "Avvicinatevi, portate via questi vostri

congiunti dal santuario, fuori dell'accampamento". 5Essi si avvicinarono e li portarono via con le loro tuniche, fuori

dell'accampamento, come Mosè aveva detto.

6Ad Aronne, a Eleazaro e a Itamar, suoi figli, Mosè disse: "Non vi scarmigliate i capelli del capo e non vi stracciate

le vesti, perché non moriate e il Signore non si adiri contro tutta la comunità; ma i vostri fratelli, tutta la casa

d'Israele, facciano pure lutto a causa della morte fulminea inflitta dal Signore. 7Non vi allontanate dall'ingresso della

tenda del convegno, così che non moriate; perché l'olio dell'unzione del Signore è su di voi". Essi fecero come Mosè

aveva detto.

8Il Signore parlò ad Aronne: 9"Non bevete vino o bevanda inebriante né tu né i tuoi figli, quando dovete entrare nella

tenda del convegno, perché non moriate; sarà una legge perenne, di generazione in generazione; 10questo perché

possiate distinguere ciò che è santo da ciò che è profano e ciò che è immondo da ciò che è mondo 11e possiate

insegnare agli Israeliti tutte le leggi che il Signore ha date loro per mezzo di Mosè".

12Poi Mosè disse ad Aronne, a Eleazaro e a Itamar, figli superstiti di Aronne: "Prendete quel che è avanzato

dell'oblazione dei sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore e mangiatelo senza lievito, presso l'altare;

perché è cosa sacrosanta. 13Dovete mangiarlo in luogo santo, perché è la parte che spetta a te e ai tuoi figli, tra i

sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore: così mi è stato ordinato. 14Il petto della vittima offerta da agitare

secondo il rito e la coscia da elevare secondo il rito, li mangerete tu, i tuoi figli e le tue figlie con te in luogo mondo;

perché vi sono stati dati come parte tua e dei tuoi figli, tra i sacrifici di comunione degli Israeliti. 15Essi

presenteranno, insieme con le parti grasse da bruciare, la coscia della vittima da elevare secondo il rito e il petto da

agitare secondo il rito, perché siano agitati davanti al Signore; questo spetterà a te e ai tuoi figli con te, per diritto

perenne, come il Signore ha ordinato".

16Mosè poi si informò accuratamente circa il capro del sacrificio espiatorio e seppe che era stato bruciato; allora si

sdegnò contro Eleazaro e contro Itamar, figli superstiti di Aronne, dicendo: 17"Perché non avete mangiato la vittima

espiatrice nel luogo santo, trattandosi di cosa sacrosanta? Il Signore ve l'ha data, perché porti l'iniquità della

comunità, perché su di essa compiate l'espiazione davanti al Signore. 18Ecco, il sangue della vittima non è stato

portato dentro il santuario; voi avreste dovuto mangiarla nel santuario, come io avevo ordinato". 19Aronne allora

disse a Mosè: "Ecco, oggi essi hanno offerto il loro sacrificio espiatorio e l'olocausto davanti al Signore; dopo le

cose che mi sono capitate, se oggi avessi mangiato la vittima del sacrificio espiatorio, sarebbe piaciuto al Signore?".

20Quando Mosè udì questo, rimase soddisfatto.
11

1Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: 2"Riferite agli Israeliti: Questi sono gli animali che potrete mangiare fra tutte

le bestie che sono sulla terra. 3Potrete mangiare d'ogni quadrupede che ha l'unghia bipartita, divisa da una fessura, e

che rumina. 4Ma fra i ruminanti e gli animali che hanno l'unghia divisa, non mangerete i seguenti: il cammello,

perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete immondo; 5l'ìrace, perché rumina, ma non ha l'unghia

divisa, lo considererete immondo; 6la lepre, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, la considererete immonda; 7il

porco, perché ha l'unghia bipartita da una fessura, ma non rumina, lo considererete immondo. 8Non mangerete la

loro carne e non toccherete i loro cadaveri; li considererete immondi.

9Questi sono gli animali che potrete mangiare fra tutti quelli acquatici. Potrete mangiare quanti hanno pinne e

squame, sia nei mari, sia nei fiumi. 10Ma di tutti gli animali, che si muovono o vivono nelle acque, nei mari e nei

fiumi, quanti non hanno né pinne né squame, li terrete in abominio. 11Essi saranno per voi in abominio; non

mangerete la loro carne e terrete in abominio i loro cadaveri. 12Tutto ciò che non ha né pinne né squame nelle acque

sarà per voi in abominio.

13Fra i volatili terrete in abominio questi, che non dovrete mangiare, perché ripugnanti: l'aquila, l'ossìfraga e l'aquila

di mare, 14il nibbio e ogni specie di falco, 15ogni specie di corvo, 16lo struzzo, la civetta, il gabbiano e ogni specie di

sparviere, 17il gufo, l'alcione, l'ibis, 18il cigno, il pellicano, la fòlaga, 19la cicogna, ogni specie di airone, l'ùpupa e il

pipistrello.

20Sarà per voi in abominio anche ogni insetto alato, che cammina su quattro piedi. 21Però fra tutti gli insetti alati che

camminano su quattro piedi, potrete mangiare quelli che hanno due zampe sopra i piedi, per saltare sulla terra.

22Perciò potrete mangiare i seguenti: ogni specie di cavalletta, ogni specie di locusta, ogni specie di acrìdi e ogni

specie di grillo. 23Ogni altro insetto alato che ha quattro piedi lo terrete in abominio! 24Per i seguenti animali

diventerete immondi: chiunque toccherà il loro cadavere sarà immondo fino alla sera 25e chiunque trasporterà i loro

cadaveri si dovrà lavare le vesti e sarà immondo fino alla sera. 26Riterrete immondo ogni animale che ha l'unghia,

ma non divisa da fessura, e non rumina: chiunque li toccherà sarà immondo. 27Considererete immondi tutti i

quadrupedi che camminano sulla pianta dei piedi; chiunque ne toccherà il cadavere sarà immondo fino alla sera. 28E

chiunque trasporterà i loro cadaveri si dovrà lavare le vesti e sarà immondo fino alla sera. Tali animali riterrete

immondi.

29Fra gli animali che strisciano per terra riterrete immondi: la talpa, il topo e ogni specie di sauri, 30il toporagno, la

lucertola, il geco, il ramarro, il camaleonte.

31Questi animali, fra quanti strisciano, saranno immondi per voi; chiunque li toccherà morti, sarà immondo fino alla

sera. 32Ogni oggetto sul quale cadrà morto qualcuno di essi, sarà immondo: si tratti di utensili di legno o di veste o

pelle o sacco o qualunque altro oggetto di cui si faccia uso; si immergerà nell'acqua e sarà immondo fino alla sera;

poi sarà mondo. 33Se ne cade qualcuno in un vaso di terra, quanto vi si troverà dentro sarà immondo e spezzerete il

vaso. 34Ogni cibo che serve di nutrimento, sul quale cada quell'acqua, sarà immondo; ogni bevanda di cui si fa uso,

qualunque sia il vaso che la contiene, sarà immonda. 35Ogni oggetto sul quale cadrà qualche parte del loro cadavere,

sarà immondo; il forno o il fornello sarà spezzato: sono immondi e li dovete ritenere tali. 36Però, una fonte o una

cisterna, cioè una raccolta di acqua, sarà monda; ma chi toccherà i loro cadaveri sarà immondo. 37Se qualcosa dei

loro cadaveri cade su qualche seme che deve essere seminato, questo sarà mondo; 38ma se è stata versata acqua sul

seme e vi cade qualche cosa dei loro cadaveri, lo riterrai immondo. 39Se muore un animale, di cui vi potete cibare,

colui che ne toccherà il cadavere sarà immondo fino alla sera. 40Colui che mangerà di quel cadavere si laverà le vesti

e sarà immondo fino alla sera; anche colui che trasporterà quel cadavere si laverà le vesti e sarà immondo fino alla

sera.

41Ogni essere che striscia sulla terra è un abominio; non se ne mangerà. 42Di tutti gli animali che strisciano sulla terra

non ne mangerete alcuno che cammini sul ventre o cammini con quattro piedi o con molti piedi, poiché sono un

abominio. 43Non rendete le vostre persone abominevoli con alcuno di questi animali che strisciano; non vi rendete

immondi per causa loro, in modo da rimaner così contaminati. 44Poiché io sono il Signore, il Dio vostro.

Santificatevi dunque e siate santi, perché io sono santo; non contaminate le vostre persone con alcuno di questi

animali che strisciano per terra. 45Poiché io sono il Signore, che vi ho fatti uscire dal paese d'Egitto, per essere il

vostro Dio; siate dunque santi, perché io sono santo.

46Questa è la legge che riguarda i quadrupedi, gli uccelli, ogni essere vivente che si muove nelle acque e ogni essere

che striscia per terra, 47perché sappiate distinguere ciò che è immondo da ciò che è mondo, l'animale che si può

mangiare da quello che non si deve mangiare".
12

1Il Signore aggiunse a Mosè: "Riferisci agli Israeliti: 2Quando una donna sarà rimasta incinta e darà alla luce un

maschio, sarà immonda per sette giorni; sarà immonda come nel tempo delle sue regole. 3L'ottavo giorno si

circonciderà il bambino. 4Poi essa resterà ancora trentatrè giorni a purificarsi dal suo sangue; non toccherà alcuna

cosa santa e non entrerà nel santuario, finché non siano compiuti i giorni della sua purificazione. 5Ma, se partorisce

una femmina sarà immonda due settimane come al tempo delle sue regole; resterà sessantasei giorni a purificarsi del

suo sangue.

6Quando i giorni della sua purificazione per un figlio o per una figlia saranno compiuti, porterà al sacerdote

all'ingresso della tenda del convegno un agnello di un anno come olocausto e un colombo o una tortora in sacrificio

di espiazione. 7Il sacerdote li offrirà davanti al Signore e farà il rito espiatorio per lei; essa sarà purificata dal flusso

del suo sangue. Questa è la legge relativa alla donna, che partorisce un maschio o una femmina. 8Se non ha mezzi da

offrire un agnello, prenderà due tortore o due colombi: uno per l'olocausto e l'altro per il sacrificio espiatorio. Il

sacerdote farà il rito espiatorio per lei ed essa sarà monda".

13

1Il Signore aggiunse a Mosè e ad Aronne: 2"Quando uno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia

bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da qualcuno dei

sacerdoti, suoi figli. 3Il sacerdote esaminerà la piaga sulla pelle del corpo; se il pelo della piaga è diventato bianco e

la piaga appare depressa rispetto alla pelle del corpo, è piaga di lebbra; il sacerdote, dopo averlo esaminato,

dichiarerà quell'uomo immondo. 4Ma se la macchia sulla pelle del corpo è bianca e non appare depressa rispetto alla

pelle e il suo pelo non è diventato bianco, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga. 5Al settimo

giorno il sacerdote l'esaminerà ancora; se gli parrà che la piaga si sia fermata senza allargarsi sulla pelle, il sacerdote

lo isolerà per altri sette giorni. 6Il sacerdote, il settimo giorno, lo esaminerà di nuovo; se vedrà che la piaga non è più

bianca e non si è allargata sulla pelle, dichiarerà quell'uomo mondo: è una pustola. Quegli si laverà le vesti e sarà

mondo. 7Ma se la pustola si è allargata sulla pelle, dopo che egli si è mostrato al sacerdote per essere dichiarato

mondo, si farà esaminare di nuovo dal sacerdote; 8il sacerdote l'esaminerà e se vedrà che la pustola si è allargata

sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è lebbra.

9Quando uno avrà addosso una piaga di lebbra, sarà condotto al sacerdote, 10ed egli lo esaminerà; se vedrà che sulla

pelle c'è un tumore bianco, che questo tumore ha fatto imbiancare il pelo e che nel tumore si trova carne viva, 11è

lebbra inveterata nella pelle del corpo e il sacerdote lo dichiarerà immondo; non lo terrà isolato, perché certo è

immondo.

12Se la lebbra si propaga sulla pelle in modo da coprire tutta la pelle di colui che ha la piaga, dal capo ai piedi,

dovunque il sacerdote guardi, 13questi lo esaminerà; se vedrà che la lebbra copre tutto il corpo, dichiarerà mondo

colui che ha la piaga: essendo tutto bianco, è mondo. 14Ma quando apparirà in lui carne viva, sarà chiamato

immondo. 15Il sacerdote, vista la carne viva, lo dichiarerà immondo; la carne viva è immonda: è lebbra. 16Ma se la

carne viva ridiventa bianca, egli vada dal sacerdote e il sacerdote lo esaminerà; 17se vedrà che la piaga è ridiventata

bianca, il sacerdote dichiarerà mondo colui che ha la piaga: è mondo.

18Quando uno ha avuto sulla pelle della carne un'ulcera che sia guarita 19e poi, sul luogo dell'ulcera, appaia un

tumore bianco o una macchia bianca, rosseggiante, quel tale si mostrerà al sacerdote, 20il quale l'esaminerà e se

vedrà che la macchia è depressa rispetto alla pelle e che il pelo è diventato bianco, il sacerdote lo dichiarerà

immondo; è una piaga di lebbra che è scoppiata nell'ulcera. 21Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che nella

macchia non ci sono peli bianchi, che non è depressa rispetto alla pelle e che si è attenuata, il sacerdote lo isolerà per

sette giorni. 22Se la macchia si allarga sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è una piaga di lebbra. 23Ma se

la macchia è rimasta allo stesso punto, senza allargarsi, è una cicatrice di ulcera e il sacerdote lo dichiarerà mondo.

24Quando uno ha sulla pelle del corpo una scottatura prodotta da fuoco e su questa appaia una macchia lucida,

bianca, rossastra o soltanto bianca, 25il sacerdote l'esaminerà; se vedrà che il pelo della macchia è diventato bianco e

la macchia appare depressa rispetto alla pelle, è lebbra scoppiata nella scottatura. Il sacerdote lo dichiarerà

immondo: è una piaga di lebbra. 26Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che non c'è pelo bianco nella macchia e

che essa non è depressa rispetto alla pelle e si è attenuata, il sacerdote lo isolerà per sette giorni. 27Al settimo giorno

il sacerdote lo esaminerà e se la macchia si è diffusa sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è una piaga di

lebbra. 28Ma se la macchia è rimasta ferma nella stessa zona e non si è diffusa sulla pelle, ma si è attenuata, è un

tumore di bruciatura; il sacerdote dichiarerà quel tale mondo, perché si tratta di una cicatrice della bruciatura.

29Quando un uomo o una donna ha una piaga sul capo o nella barba, 30il sacerdote esaminerà la piaga; se riscontra

che essa è depressa rispetto alla pelle e che v'è del pelo gialliccio e sottile, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è

tigna, lebbra del capo o della barba. 31Ma se il sacerdote, esaminando la piaga della tigna, riscontra che non è

depressa rispetto alla pelle e che non vi è pelo scuro, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga della

tigna. 32Se il sacerdote, esaminando al settimo giorno la piaga, vedrà che la tigna non si è allargata e che non v'è pelo

gialliccio e che la tigna non appare depressa rispetto alla pelle, 33quel tale si raderà, ma non raderà il luogo dove è la

tigna; il sacerdote lo terrà isolato per altri sette giorni. 34Al settimo giorno, il sacerdote esaminerà la tigna; se

riscontra che la tigna non si è allargata sulla pelle e non appare depressa rispetto alla pelle, il sacerdote lo dichiarerà

mondo; egli si laverà le vesti e sarà mondo. 35Ma se, dichiarato mondo, la tigna si è allargata sulla pelle, 36il

sacerdote l'esaminerà; se nota che la tigna si è allargata sulla pelle, non cercherà se vi è il pelo giallo; quel tale è

immondo. 37Ma se vedrà che la tigna si è fermata e vi è cresciuto il pelo scuro, la tigna è guarita; quel tale è mondo e

il sacerdote lo dichiarerà tale.

38Quando un uomo o una donna ha sulla pelle del corpo macchie lucide, bianche, 39il sacerdote le esaminerà; se

vedrà che le macchie sulla pelle del loro corpo sono di un bianco pallido, è un'eruzione cutanea; quel tale è mondo.

40Chi perde i capelli del capo è calvo, ma è mondo. 41Se i capelli gli sono caduti dal lato della fronte, è calvo davanti,

ma è mondo. 42Ma se sulla calvizie del cranio o della fronte appare una piaga bianca tendente al rosso, è lebbra

scoppiata sulla calvizie del cranio o della fronte; 43il sacerdote lo esaminerà: se riscontra che il tumore della piaga

nella parte calva del cranio o della fronte è bianco tendente al rosso, simile alla lebbra della pelle del corpo, 44quel

tale è un lebbroso; è immondo e lo dovrà dichiarare immondo; la piaga è sul suo capo.

45Il lebbroso colpito dalla lebbra porterà vesti strappate e il capo scoperto, si coprirà la barba e andà gridando:

Immondo! Immondo! 46Sarà immondo finché avrà la piaga; è immondo, se ne starà solo, abiterà fuori

dell'accampamento.

47Quando apparirà una macchia di lebbra su una veste, di lana o di lino, 48nel tessuto o nel manufatto di lino o di

lana, su una pelliccia o qualunque altra cosa di cuoio, 49se la macchia sarà verdastra o rossastra, sulla veste o sulla

pelliccia, sul tessuto o sul manufatto o su qualunque cosa di cuoio, è macchia di lebbra e sarà mostrata al sacerdote.

50Il sacerdote esaminerà la macchia e rinchiuderà per sette giorni l'oggetto che ha la macchia. 51Al settimo giorno

esaminerà la macchia; se la macchia si sarà allargata sulla veste o sul tessuto o sul manufatto o sulla pelliccia o

sull'oggetto di cuoio per qualunque uso, è una macchia di lebbra maligna, è cosa immonda. 52Egli brucerà quella

veste o il tessuto o il manufatto di lana o di lino o qualunque oggetto fatto di pelle, sul quale è la macchia; perché è

lebbra maligna, saranno bruciati nel fuoco. 53Ma se il sacerdote, esaminandola, vedrà che la macchia non si è

allargata sulle vesti o sul tessuto o sul manufatto o su qualunque oggetto di cuoio, 54il sacerdote ordinerà che si lavi

l'oggetto su cui è la macchia e lo rinchiuderà per altri sette giorni. 55Il sacerdote esaminerà la macchia, dopo che sarà

stata lavata; se vedrà che la macchia non ha mutato colore, benché non si sia allargata, è un oggetto immondo; lo

brucerai nel fuoco; vi è corrosione, sia che la parte corrosa si trovi sul diritto o sul rovescio dell'oggetto. 56Se il

sacerdote, esaminandola, vede che la macchia, dopo essere stata lavata, è diventata pallida, la strapperà dalla veste o

dalla pelle o dal tessuto o dal manufatto. 57Se appare ancora sulla veste o sul tessuto o sul manufatto o sull'oggetto di

cuoio, è una eruzione in atto; brucerai nel fuoco l'oggetto su cui è la macchia. 58La veste o il tessuto o il manufatto o

qualunque oggetto di cuoio che avrai lavato e dal quale la macchia sarà scomparsa, si laverà una seconda volta e sarà

mondo. 59Questa è la legge relativa alla macchia di lebbra sopra una veste di lana o di lino, sul tessuto o sul

manufatto o su qualunque oggetto di pelle, per dichiararli mondi o immondi".

14

1Il Signore aggiunse a Mosè: 2"Questa è la legge da applicare per il lebbroso per il giorno della sua purificazione.

Egli sarà condotto al sacerdote. 3Il sacerdote uscirà dall'accampamento e lo esaminerà; se riscontrerà che la piaga

della lebbra è guarita nel lebbroso, 4ordinerà che si prendano, per la persona da purificare, due uccelli vivi, mondi,

legno di cedro, panno scarlatto e issòpo. 5Il sacerdote ordinerà di immolare uno degli uccelli in un vaso di terracotta

con acqua viva. 6Poi prenderà l'uccello vivo, il legno di cedro, il panno scarlatto e l'issòpo e li immergerà, con

l'uccello vivo, nel sangue dell'uccello sgozzato sopra l'acqua viva. 7Ne aspergerà sette volte colui che deve essere

purificato dalla lebbra; lo dichiarerà mondo e lascerà andare libero per i campi l'uccello vivo. 8Colui che è purificato,

si laverà le vesti, si raderà tutti i peli, si laverà nell'acqua e sarà mondo. Dopo questo potrà entrare

nell'accampamento, ma resterà per sette giorni fuori della sua tenda.

9Il settimo giorno si raderà tutti i peli, il capo, la barba, le ciglia, insomma tutti i peli; si laverà le vesti e si bagnerà il

corpo nell'acqua e sarà mondo. 10L'ottavo giorno prenderà due agnelli senza difetto, un'agnella di un anno senza

difetto, tre decimi di efa di fior di farina, intrisa nell'olio, come oblazione, e un log di olio; 11il sacerdote che fa la

purificazione, presenterà l'uomo che si purifica e le cose suddette davanti al Signore, all'ingresso della tenda del

convegno. 12Il sacerdote prenderà uno degli agnelli e l'offrirà come sacrificio di riparazione, con il log d'olio, e li

agiterà come offerta da agitare secondo il rito davanti al Signore. 13Poi immolerà l'agnello nel luogo dove si

immolano le vittime espiatorie e gli olocausti, cioè nel luogo sacro poiché il sacrificio di riparazione è per il

sacerdote, come quello espiatorio: è cosa sacrosanta. 14Il sacerdote prenderà sangue del sacrificio di riparazione e

bagnerà il lobo dell'orecchio destro di colui che si purifica, il pollice della mano destra e l'alluce del piede destro.

15Poi, preso l'olio dal log, lo verserà sulla palma della sua mano sinistra; 16intingerà il dito della destra nell'olio che

ha nella sinistra; con il dito spruzzerà sette volte quell'olio davanti al Signore. 17E del rimanente olio che tiene nella

palma della mano, il sacerdote bagnerà il lobo dell'orecchio destro di colui che si purifica, il pollice della destra e

l'alluce del piede destro, sopra il sangue del sacrificio di riparazione. 18Il resto dell'olio che ha nella palma, il

sacerdote lo verserà sul capo di colui che si purifica; così farà per lui il rito espiatorio davanti al Signore. 19Poi il

sacerdote offrirà il sacrificio espiatorio e compirà l'espiazione per colui che si purifica della sua immondezza; quindi

immolerà l'olocausto. 20Offerto l'olocausto e l'oblazione sull'altare, il sacerdote eseguirà per lui il rito espiatorio e

sarà mondo.

21Se quel tale è povero e non ha mezzi sufficienti, prenderà un agnello come sacrificio di riparazione da offrire con il

rito dell'agitazione e compiere l'espiazione per lui e un decimo di efa di fior di farina intrisa con olio, come

oblazione, e un log di olio. 22Prenderà anche due tortore o due colombi, secondo i suoi mezzi; uno sarà per il

sacrificio espiatorio e l'altro per l'olocausto. 23L'ottavo giorno porterà per la sua purificazione queste cose al

sacerdote, all'ingresso della tenda del convegno, davanti al Signore. 24Il sacerdote prenderà l'agnello del sacrificio di

riparazione e il log d'olio e li agiterà come offerta da agitare ritualmente davanti al Signore. 25Poi immolerà l'agnello

del sacrificio di riparazione, prenderà sangue della vittima di riparazione e bagnerà il lobo dell'orecchio destro di

colui che si purifica, il pollice della mano destra e l'alluce del piede destro. 26Il sacerdote si verserà di quell'olio sulla

palma della mano sinistra. 27Con il dito della sua destra spruzzerà sette volte quell'olio che tiene nella palma sinistra

davanti al Signore. 28Poi bagnerà con l'olio che tiene nella palma, il lobo dell'orecchio destro di colui che si purifica,

il pollice della mano destra e l'alluce del piede destro, sul luogo dove ha messo il sangue del sacrificio di

riparazione. 29Il resto dell'olio che ha nella palma della mano, il sacerdote lo verserà sul capo di colui che si purifica,

per fare espiazione per lui davanti al Signore. 30Poi sacrificherà una delle tortore o uno dei due colombi, che ha

potuto procurarsi; 31delle vittime che ha in mano, una l'offrirà come sacrificio espiatorio e l'altra come olocausto,

insieme con l'oblazione; il sacerdote farà il rito espiatorio davanti al Signore per lui.

32Questa è la legge relativa a colui che è affetto da piaga di lebbra e non ha mezzi per procurarsi ciò che è richiesto

per la sua purificazione".

33Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: 34"Quando sarete entrati nel paese di Canaan, che io sto per darvi in

possesso, qualora io mandi un'infezione di lebbra in una casa del paese di vostra proprietà, 35il padrone della casa

andrà a dichiararlo al sacerdote, dicendo: Mi pare che in casa mia ci sia come della lebbra. 36Allora il sacerdote

ordinerà di sgomberare la casa prima che egli vi entri per esaminare la macchia sospetta perché quanto è nella casa

non diventi immondo. Dopo questo, il sacerdote entrerà per esaminare la casa. 37Esaminerà dunque la macchia; se

vedrà che l'infezione sui muri della casa consiste in cavità verdastre o rossastre, che appaiono più profonde della

superficie della parete, 38il sacerdote uscirà dalla casa, alla porta, e farà chiudere la casa per sette giorni. 39Il settimo

giorno il sacerdote vi tornerà e se, esaminandola, riscontrerà che la macchia si è allargata sulle pareti della casa, 40il

sacerdote ordinerà che si rimuovano le pietre intaccate e si gettino in luogo immondo, fuori di città. 41Farà raschiare

tutto l'interno della casa e butteranno i calcinacci raschiati fuor di città, in luogo immondo. 42Poi si prenderanno altre

pietre e si metteranno al posto delle prime e si intonacherà la casa con altra calce.

43Se l'infezione spunta di nuovo nella casa dopo che le pietre ne sono state rimosse e la casa è stata raschiata e

intonacata, 44il sacerdote entrerà ad esaminare la casa; trovato che la macchia vi si è allargata, nella casa vi è lebbra

maligna; la casa è immonda. 45Perciò si demolirà la casa; pietre, legname e calcinacci si porteranno fuori della città,

in luogo immondo. 46Inoltre chiunque sarà entrato in quella casa mentre era chiusa, sarà immondo fino alla sera.

47Chi avrà dormito in quella casa o chi vi avrà mangiato, si laverà le vesti.

48Se invece il sacerdote che è entrato nella casa e l'ha esaminata, riscontra che la macchia non si è allargata nella

casa, dopo che la casa è stata intonacata, dichiarerà la casa monda, perché la macchia è risanata. 49Poi, per purificare

la casa, prenderà due uccelli, legno di cedro, panno scarlatto e issòpo; 50immolerà uno degli uccelli in un vaso di

terra con dentro acqua viva. 51Prenderà il legno di cedro, l'issòpo, il panno scarlatto e l'uccello vivo e li immergerà

nel sangue dell'uccello immolato e nell'acqua viva e ne aspergerà sette volte la casa. 52Purificata la casa con il

sangue dell'uccello, con l'acqua viva, con l'uccello vivo, con il legno di cedro, con l'issòpo e con lo scarlatto,

53lascerà andare libero l'uccello vivo, fuori città, per i campi; così farà il rito espiatorio per la casa ed essa sarà

monda.

54Questa è la legge per ogni sorta di infezione di lebbra o di tigna, 55la lebbra delle vesti e della casa, 56i tumori, le

pustole e le macchie, 57per insegnare quando una cosa è immonda e quando è monda. Questa è la legge per la

lebbra".
15

1Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: 2"Parlate agli Israeliti e riferite loro: Se un uomo soffre di gonorrea

nella sua carne, la sua gonorrea è immonda. 3Questa è la condizione d'immondezza per la gonorrea: sia che la carne

lasci uscire il liquido, sia che lo trattenga, si tratta d'immondezza. 4Ogni giaciglio sul quale si coricherà chi è affetto

da gonorrea, sarà immondo; ogni oggetto sul quale si siederà sarà immondo. 5Chi toccherà il giaciglio di costui,

dovrà lavarsi le vesti e bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. 6Chi si siederà sopra un oggetto qualunque,

sul quale si sia seduto colui che soffre di gonorrea, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino

alla sera. 7Chi toccherà il corpo di colui che è affetto da gonorrea si laverà le vesti, si bagnerà nell'acqua e sarà

immondo fino alla sera. 8Se colui che ha la gonorrea sputerà sopra uno che è mondo, questi dovrà lavarsi le vesti,

bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. 9Ogni sella su cui monterà chi ha la gonorrea sarà immonda.

10Chiunque toccherà cosa, che sia stata sotto quel tale, sarà immondo fino alla sera. Chi porterà tali oggetti dovrà

lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. 11Chiunque sarà toccato da colui che ha la

gonorrea, se questi non si era lavato le mani, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla

sera. 12Il vaso di terracotta toccato da colui che soffre di gonorrea sarà spezzato; ogni vaso di legno sarà lavato

nell'acqua.

13Quando chi è affetto da gonorrea sarà guarito dal male, conterà sette giorni dalla sua guarigione; poi si laverà le

vesti, bagnerà il suo corpo nell'acqua viva e sarà mondo. 14L'ottavo giorno, prenderà due tortore o due colombi, verrà

davanti al Signore, all'ingresso della tenda del convegno, e li darà al sacerdote, 15il quale ne offrirà uno come

sacrificio espiatorio, l'altro come olocausto; il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio davanti al Signore per la

sua gonorrea.

16L'uomo che avrà avuto un'emissione seminale, si laverà tutto il corpo nell'acqua e sarà immondo fino alla sera.

17Ogni veste o pelle, su cui vi sarà un'emissione seminale, dovrà essere lavata nell'acqua e sarà immonda fino alla

sera.

18La donna e l'uomo che abbiano avuto un rapporto con emissione seminale si laveranno nell'acqua e saranno

immondi fino alla sera.

19Quando una donna abbia flusso di sangue, cioè il flusso nel suo corpo, la sua immondezza durerà sette giorni;

chiunque la toccherà sarà immondo fino alla sera. 20Ogni giaciglio sul quale si sarà messa a dormire durante la sua

immondezza sarà immondo; ogni mobile sul quale si sarà seduta sarà immondo. 21Chiunque toccherà il suo

giaciglio, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. 22Chi toccherà qualunque mobile

sul quale essa si sarà seduta, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. 23Se l'uomo si

trova sul giaciglio o sul mobile mentre essa vi siede, per tale contatto sarà immondo fino alla sera. 24Se un uomo ha

rapporto intimo con essa, l'immondezza di lei lo contamina: egli sarà immondo per sette giorni e ogni giaciglio sul

quale si coricherà sarà immondo.

25La donna che ha un flusso di sangue per molti giorni, fuori del tempo delle regole, o che lo abbia più del normale

sarà immonda per tutto il tempo del flusso, secondo le norme dell'immondezza mestruale. 26Ogni giaciglio sul quale

si coricherà durante tutto il tempo del flusso sarà per lei come il giaciglio sul quale si corica quando ha le regole;

ogni mobile sul quale siederà sarà immondo, come lo è quando essa ha le regole. 27Chiunque toccherà quelle cose

sarà immondo; dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. 28Quando essa sia guarita

dal flusso, conterà sette giorni e poi sarà monda. 29L'ottavo giorno prenderà due tortore o due colombi e li porterà al

sacerdote all'ingresso della tenda del convegno. 30Il sacerdote ne offrirà uno come sacrificio espiatorio e l'altro come

olocausto e farà per lei il rito espiatorio, davanti al Signore, per il flusso che la rendeva immonda.

31Avvertite gli Israeliti di ciò che potrebbe renderli immondi, perché non muoiano per la loro immondezza, quando

contaminassero la mia Dimora che è in mezzo a loro.

32Questa è la legge per colui che ha la gonorrea o un'emissione seminale che lo rende immondo 33e la legge per colei

che è indisposta a causa delle regole, cioè per l'uomo o per la donna che abbia il flusso e per l'uomo che abbia

rapporti intimi con una donna in stato d'immondezza".

16

1Il Signore parlò a Mosè dopo che i due figli di Aronne erano morti mentre presentavano un'offerta davanti al

Signore. 2Il Signore disse a Mosè: "Parla ad Aronne, tuo fratello, e digli di non entrare in qualunque tempo nel

santuario, oltre il velo, davanti al coperchio che è sull'arca; altrimenti potrebbe morire, quando io apparirò nella

nuvola sul coperchio. 3Aronne entrerà nel santuario in questo modo: prenderà un giovenco per il sacrificio espiatorio

e un ariete per l'olocausto. 4Si metterà la tunica sacra di lino, indosserà sul corpo i calzoni di lino, si cingerà della

cintura di lino e si metterà in capo il turbante di lino. Sono queste le vesti sacre che indosserà dopo essersi lavato la

persona con l'acqua. 5Dalla comunità degli Israeliti prenderà due capri per un sacrificio espiatorio e un ariete per un

olocausto. 6Aronne offrirà il proprio giovenco in sacrificio espiatorio e compirà l'espiazione per sé e per la sua casa.

7Poi prenderà i due capri e li farà stare davanti al Signore all'ingresso della tenda del convegno 8e getterà le sorti per

vedere quale dei due debba essere del Signore e quale di Azazel. 9Farà quindi avvicinare il capro che è toccato in

sorte al Signore e l'offrirà in sacrificio espiatorio; 10invece il capro che è toccato in sorte ad Azazel sarà posto vivo

davanti al Signore, perché si compia il rito espiatorio su di lui e sia mandato poi ad Azazel nel deserto.

11Aronne offrirà dunque il proprio giovenco in sacrificio espiatorio per sé e, fatta l'espiazione per sé e per la sua

casa, immolerà il giovenco del sacrificio espiatorio per sé. 12Poi prenderà l'incensiere pieno di brace tolta dall'altare

davanti al Signore e due manciate di incenso odoroso polverizzato; porterà ogni cosa oltre il velo. 13Metterà

l'incenso sul fuoco davanti al Signore, perché la nube dell'incenso copra il coperchio che è sull'arca e così non

muoia. 14Poi prenderà un po' di sangue del giovenco e ne aspergerà con il dito il coperchio dal lato d'oriente e farà

sette volte l'aspersione del sangue con il dito, davanti al coperchio. 15Poi immolerà il capro del sacrificio espiatorio,

quello per il popolo, e ne porterà il sangue oltre il velo; farà con questo sangue quello che ha fatto con il sangue del

giovenco: lo aspergerà sul coperchio e davanti al coperchio.

16Così farà l'espiazione sul santuario per l'impurità degli Israeliti, per le loro trasgressioni e per tutti i loro peccati.

Lo stesso farà per la tenda del convegno che si trova fra di loro, in mezzo alle loro impurità. 17Nella tenda del

convegno non dovrà esserci alcuno, da quando egli entrerà nel santuario per farvi il rito espiatorio, finché egli non

sia uscito e non abbia compiuto il rito espiatorio per sé, per la sua casa e per tutta la comunità d'Israele.

18Uscito dunque verso l'altare, che è davanti al Signore, compirà il rito espiatorio per esso, prendendo il sangue del

giovenco e il sangue del capro e bagnandone intorno i corni dell'altare. 19Farà per sette volte l'aspersione del sangue

con il dito sopra l'altare; così lo purificherà e lo santificherà dalle impurità degli Israeliti.

20Quando avrà finito l'aspersione per il santuario, per la tenda del convegno e per l'altare, farà accostare il capro

vivo. 21Aronne poserà le mani sul capo del capro vivo, confesserà sopra di esso tutte le iniquità degli Israeliti, tutte le

loro trasgressioni, tutti i loro peccati e li riverserà sulla testa del capro; poi, per mano di un uomo incaricato di ciò, lo

manderà via nel deserto. 22Quel capro, portandosi addosso tutte le loro iniquità in una regione solitaria, sarà lasciato

andare nel deserto.

23Poi Aronne entrerà nella tenda del convegno, si toglierà le vesti di lino che aveva indossate per entrare nel

santuario e le deporrà in quel luogo. 24Laverà la sua persona nell'acqua in luogo santo, indosserà le sue vesti e uscirà

ad offrire il suo olocausto e l'olocausto del popolo e a compiere il rito espiatorio per sé e per il popolo. 25E farà

ardere sull'altare le parti grasse del sacrificio espiatorio.

26Colui che avrà lasciato andare il capro destinato ad Azazel si laverà le vesti, laverà il suo corpo nell'acqua; dopo,

rientrerà nel campo.

27Si porterà fuori del campo il giovenco del sacrificio espiatorio e il capro del sacrificio, il cui sangue è stato

introdotto nel santuario per compiere il rito espiatorio, se ne bruceranno nel fuoco la pelle, la carne e gli escrementi.

28Poi colui che li avrà bruciati dovrà lavarsi le vesti e bagnarsi il corpo nell'acqua; dopo, rientrerà nel campo.

29Questa sarà per voi una legge perenne: nel settimo mese, nel decimo giorno del mese, vi umilierete, vi asterrete da

qualsiasi lavoro, sia colui che è nativo del paese, sia il forestiero che soggiorna in mezzo a voi. 30Poiché in quel

giorno si compirà il rito espiatorio per voi, al fine di purificarvi; voi sarete purificati da tutti i vostri peccati, davanti

al Signore. 31Sarà per voi un sabato di riposo assoluto e voi vi umilierete; è una legge perenne. 32Il sacerdote che ha

ricevuto l'unzione ed è rivestito del sacerdozio al posto di suo padre, compirà il rito espiatorio; si vestirà delle vesti

di lino, delle vesti sacre. 33Farà l'espiazione per il santuario, per la tenda del convegno e per l'altare; farà l'espiazione

per i sacerdoti e per tutto il popolo della comunità. 34Questa sarà per voi legge perenne: una volta all'anno, per gli

Israeliti, si farà l'espiazione di tutti i loro peccati".

E si fece come il Signore aveva ordinato a Mosè.
17

1Il Signore disse ancora a Mosè: 2"Parla ad Aronne, ai suoi figli e a tutti gli Israeliti e riferisci loro: Questo il Signore

ha ordinato: 3Qualunque Israelita scanna un bue o un agnello o una capra entro il campo o fuori del campo 4e non lo

conduce all'ingresso della tenda del convegno per presentarlo come offerta al Signore davanti alla Dimora del

Signore, sarà considerato colpevole di delitto di sangue: ha sparso il sangue e questo uomo sarà eliminato dal suo

popolo. 5Perciò gli Israeliti, invece d'immolare, come fanno, le loro vittime nei campi, li portino al Signore,

presentandoli al sacerdote all'ingresso della tenda del convegno, e li offrano al Signore come sacrifici di comunione.

6Il sacerdote ne spanderà il sangue sull'altare del Signore, all'ingresso della tenda del convegno, e brucerà il grasso in

profumo soave per il Signore. 7Essi non offriranno più i loro sacrifici ai satiri, ai quali sogliono prostituirsi. Questa

sarà per loro una legge perenne, di generazione in generazione.

8Dirai loro ancora: Ogni uomo, Israelita o straniero dimorante in mezzo a loro che offrirà un olocausto o un

sacrificio, 9senza portarlo all'ingresso della tenda del convegno per immolarlo al Signore, quest'uomo sarà eliminato

dal suo popolo.

10Ogni uomo, Israelita o straniero dimorante in mezzo a loro, che mangi di qualsiasi specie di sangue, contro di lui,

che ha mangiato il sangue, io volgerò la faccia e lo eliminerò dal suo popolo. 11Poiché la vita della carne è nel

sangue. Perciò vi ho concesso di porlo sull'altare in espiazione per le vostre vite; perché il sangue espia, in quanto è

la vita. 12Perciò ho detto agli Israeliti: Nessuno tra voi mangerà il sangue, neppure lo straniero che soggiorna fra voi

mangerà sangue. 13Se uno qualunque degli Israeliti o degli stranieri che soggiornano fra di loro prende alla caccia un

animale o un uccello che si può mangiare, ne deve spargere il sangue e coprirlo di terra; 14perché la vita di ogni

essere vivente è il suo sangue, in quanto sua vita; perciò ho ordinato agli Israeliti: Non mangerete sangue di alcuna

specie di essere vivente, perché il sangue è la vita d'ogni carne; chiunque ne mangerà sarà eliminato. 15Qualunque

persona, nativa del paese o straniera, che mangerà carne di bestia morta naturalmente o sbranata, dovrà lavarsi le

vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immonda fino alla sera; allora sarà monda. 16Ma se non si lava le vesti e il corpo,

porterà la pena della sua iniquità".
18

1Il Signore disse ancora a Mosè: 2"Parla agli Israeliti e riferisci loro. Io sono il Signore, vostro Dio. 3Non farete come

si fa nel paese d'Egitto dove avete abitato, né farete come si fa nel paese di Canaan dove io vi conduco, né imiterete i

loro costumi. 4Metterete in pratica le mie prescrizioni e osserverete le mie leggi, seguendole. Io sono il Signore,

vostro Dio. 5Osserverete dunque le mie leggi e le mie prescrizioni, mediante le quali, chiunque le metterà in pratica,

vivrà. Io sono il Signore.

6Nessuno si accosterà a una sua consanguinea, per avere rapporti con lei. Io sono il Signore.

7Non recherai oltraggio a tuo padre avendo rapporti con tua madre: è tua madre; non scoprirai la sua nudità. 8Non

scoprirai la nudità della tua matrigna; è la nudità di tuo padre. 9Non scoprirai la nudità di tua sorella, figlia di tuo

padre o figlia di tua madre, sia nata in casa o fuori. 10Non scoprirai la nudità della figlia di tuo figlio o della figlia di

tua figlia, perché è la tua propria nudità. 11Non scoprirai la nudità della figlia della tua matrigna, generata nella tua

casa: è tua sorella. 12Non scoprirai la nudità della sorella di tuo padre; è carne di tuo padre. 13Non scoprirai la nudità

della sorella di tua madre, perché è carne di tua madre. 14Non scoprirai la nudità del fratello di tuo padre, cioè non ti

accosterai alla sua moglie: è tua zia. 15Non scoprirai la nudità di tua nuora: è la moglie di tuo figlio; non scoprirai la

sua nudità. 16Non scoprirai la nudità di tua cognata: è la nudità di tuo fratello.

17Non scoprirai la nudità di una donna e di sua figlia; né prenderai la figlia di suo figlio, né la figlia di sua figlia per

scoprirne la nudità: sono parenti carnali: è un'infamia. 18E quanto alla moglie, non prenderai inoltre la sorella di lei,

per farne una rivale, mentre tua moglie è in vita.

19Non ti accosterai a donna per scoprire la sua nudità durante l'immondezza mestruale.

20Non peccherai con la moglie del tuo prossimo per contaminarti con lei.

21Non lascerai passare alcuno dei tuoi figli a Moloch e non profanerai il nome del tuo Dio. Io sono il Signore.

22Non avrai con maschio relazioni come si hanno con donna: è abominio. 23Non ti abbrutirai con alcuna bestia per

contaminarti con essa; la donna non si abbrutirà con una bestia; è una perversione.

24Non vi contaminate con nessuna di tali nefandezze; poiché con tutte queste cose si sono contaminate le nazioni che

io sto per scacciare davanti a voi. 25Il paese ne è stato contaminato; per questo ho punito la sua iniquità e il paese ha

vomitato i suoi abitanti. 26Voi dunque osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni e non commetterete nessuna di

queste pratiche abominevoli: né colui che è nativo del paese, né il forestiero in mezzo a voi. 27Poiché tutte queste

cose abominevoli le ha commesse la gente che vi era prima di voi e il paese ne è stato contaminato. 28Badate che,

contaminandolo, il paese non vomiti anche voi, come ha vomitato la gente che vi abitava prima di voi. 29Perché

quanti commetteranno qualcuna di queste pratiche abominevoli saranno eliminati dal loro popolo. 30Osserverete

dunque i miei ordini e non imiterete nessuno di quei costumi abominevoli che sono stati praticati prima di voi, né vi

contaminerete con essi. Io sono il Signore, il Dio vostro".

19

1Il Signore disse ancora a Mosè: 2"Parla a tutta la comunità degli Israeliti e ordina loro: Siate santi, perché io, il

Signore, Dio vostro, sono santo.

3Ognuno rispetti sua madre e suo padre e osservi i miei sabati. Io sono il Signore, vostro Dio.

4Non rivolgetevi agli idoli, e non fatevi divinità di metallo fuso. Io sono il Signore, vostro Dio.

5Quando offrirete al Signore una vittima in sacrificio di comunione, offritela in modo da essergli graditi. 6La si

mangerà il giorno stesso che l'avrete immolata o il giorno dopo; ciò che avanzerà fino al terzo giorno, lo brucerete

nel fuoco. 7Se invece si mangiasse il terzo giorno, sarebbe cosa abominevole; il sacrificio non sarebbe gradito.

8Chiunque ne mangiasse, porterebbe la pena della sua iniquità, perché profanerebbe ciò che è sacro al Signore; quel

tale sarebbe eliminato dal suo popolo.

9Quando mieterete la messe della vostra terra, non mieterete fino ai margini del campo, né raccoglierete ciò che resta

da spigolare della messe; 10quanto alla tua vigna, non coglierai i racimoli e non raccoglierai gli acini caduti; li

lascerai per il povero e per il forestiero. Io sono il Signore, vostro Dio.

11Non ruberete né userete inganno o menzogna gli uni a danno degli altri.

12Non giurerete il falso servendovi del mio nome; perché profaneresti il nome del tuo Dio. Io sono il Signore.

13Non opprimerai il tuo prossimo, né lo spoglierai di ciò che è suo; il salario del bracciante al tuo servizio non resti

la notte presso di te fino al mattino dopo.

14Non disprezzerai il sordo, né metterai inciampo davanti al cieco, ma temerai il tuo Dio. Io sono il Signore.

15Non commetterete ingiustizia in giudizio; non tratterai con parzialità il povero, né userai preferenze verso il

potente; ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia. 16Non andrai in giro a spargere calunnie fra il tuo popolo né

coopererai alla morte del tuo prossimo. Io sono il Signore.

17Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimprovera apertamente il tuo prossimo, così non ti caricherai

d'un peccato per lui. 18Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo

prossimo come te stesso. Io sono il Signore.

19Osserverete le mie leggi. Non accoppierai bestie di specie differenti; non seminerai il tuo campo con due sorta di

seme, né porterai veste tessuta di due diverse materie.

20Se un uomo ha rapporti con donna che sia una schiava sposata ad altro uomo, ma non riscattata o affrancata,

saranno tutti e due puniti; ma non messi a morte, perché essa non è libera.

21L'uomo condurrà al Signore, all'ingresso della tenda del convegno, in sacrificio di riparazione, un ariete; 22con

questo ariete il sacerdote farà per lui il rito espiatorio davanti al Signore per il peccato da lui commesso; il peccato

commesso gli sarà perdonato.

23Quando sarete entrati nel paese e vi avrete piantato ogni sorta d'alberi da frutto, ne considererete i frutti come non

circoncisi; per tre anni saranno per voi come non circoncisi; non se ne dovrà mangiare. 24Ma nel quarto anno tutti i

loro frutti saranno consacrati al Signore, come dono festivo. 25Nel quinto anno mangerete il frutto di quegli alberi;

così essi continueranno a fruttare per voi. Io sono il Signore, vostro Dio.

26Non mangerete carne con il sangue.

Non praticherete alcuna sorta di divinazione o di magia.

27Non vi taglierete in tondo i capelli ai lati del capo, né deturperai ai lati la tua barba. 28Non vi farete incisioni sul

corpo per un defunto, né vi farete segni di tatuaggio. Io sono il Signore.

29Non profanare tua figlia, prostituendola, perché il paese non si dia alla prostituzione e non si riempia di infamie.

30Osserverete i miei sabati e porterete rispetto al mio santuario. Io sono il Signore.

31Non vi rivolgete ai negromanti né agli indovini; non li consultate per non contaminarvi per mezzo loro. Io sono il

Signore, vostro Dio.

32Alzati davanti a chi ha i capelli bianchi, onora la persona del vecchio e temi il tuo Dio. Io sono il Signore.

33Quando un forestiero dimorerà presso di voi nel vostro paese, non gli farete torto. 34Il forestiero dimorante fra di

voi lo tratterete come colui che è nato fra di voi; tu l'amerai come tu stesso perché anche voi siete stati forestieri nel

paese d'Egitto. Io sono il Signore, vostro Dio.

35Non commetterete ingiustizie nei giudizi, nelle misure di lunghezza, nei pesi o nelle misure di capacità. 36Avrete

bilance giuste, pesi giusti, efa giusto, hin giusto. Io sono il Signore, vostro Dio, che vi ho fatti uscire dal paese

d'Egitto.

37Osserverete dunque tutte le mie leggi e tutte le mie prescrizioni e le metterete in pratica. Io sono il Signore".

20

1Il Signore disse ancora a Mosè: 2"Dirai agli Israeliti: Chiunque tra gli Israeliti o tra i forestieri che soggiornano in

Israele darà qualcuno dei suoi figli a Moloch, dovrà essere messo a morte; il popolo del paese lo lapiderà. 3Anch'io

volgerò la faccia contro quell'uomo e lo eliminerò dal suo popolo, perché ha dato qualcuno dei suoi figli a Moloch

con l'intenzione di contaminare il mio santuario e profanare il mio santo nome. 4Se il popolo del paese chiude gli

occhi quando quell'uomo dà qualcuno dei suoi figli a Moloch e non lo mette a morte, 5io volgerò la faccia contro

quell'uomo e contro la sua famiglia ed eliminerò dal suo popolo lui con quanti si danno all'idolatria come lui,

abbassandosi a venerare Moloch.

6Se un uomo si rivolge ai negromanti e agli indovini per darsi alle superstizioni dietro a loro, io volgerò la faccia

contro quella persona e la eliminerò dal suo popolo. 7Santificatevi dunque e siate santi, perché io sono il Signore,

vostro Dio.

8Osservate le mie leggi e mettetele in pratica. Io sono il Signore che vi vuole fare santi.

9Chiunque maltratta suo padre o sua madre dovrà essere messo a morte; ha maltrattato suo padre o sua madre: il suo

sangue ricadrà su di lui.

10Se uno commette adulterio con la moglie del suo prossimo, l'adùltero e l'adùltera dovranno esser messi a morte.

11Se uno ha rapporti con la matrigna, egli scopre la nudità del padre; tutti e due dovranno essere messi a morte; il

loro sangue ricadrà su di essi.

12Se uno ha rapporti con la nuora, tutti e due dovranno essere messi a morte; hanno commesso un abominio; il loro

sangue ricadrà su di essi.

13Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere

messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.

14Se uno prende in moglie la figlia e la madre, è un delitto; si bruceranno con il fuoco lui ed esse, perché non ci sia

fra di voi tale delitto.

15L'uomo che si abbrutisce con una bestia dovrà essere messo a morte; dovrete uccidere anche la bestia. 16Se una

donna si accosta a una bestia per lordarsi con essa, ucciderai la donna e la bestia; tutte e due dovranno essere messe

a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.

17Se uno prende la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre, e vede la nudità di lei ed essa vede la

nudità di lui, è un'infamia; tutti e due saranno eliminati alla presenza dei figli del loro popolo; quel tale ha scoperto

la nudità della propria sorella; dovrà portare la pena della sua iniquità.

18Se uno ha un rapporto con una donna durante le sue regole e ne scopre la nudità, quel tale ha scoperto la sorgente

di lei ed essa ha scoperto la sorgente del proprio sangue; perciò tutti e due saranno eliminati dal loro popolo.

19Non scoprirai la nudità della sorella di tua madre o della sorella di tuo padre; chi lo fa scopre la sua stessa carne;

tutti e due porteranno la pena della loro iniquità.

20Se uno ha rapporti con la moglie di suo zio, scopre la nudità di suo zio; tutti e due porteranno la pena del loro

peccato; dovranno morire senza figli.

21Se uno prende la moglie del fratello, è una impurità, egli ha scoperto la nudità del fratello; non avranno figli.

22Osserverete dunque tutte le mie leggi e tutte le mie prescrizioni e le metterete in pratica, perché il paese dove io vi

conduco ad abitare non vi rigetti. 23Non seguirete le usanze delle nazioni che io sto per scacciare dinanzi a voi; esse

hanno fatto tutte quelle cose, perciò le ho in abominio 24e vi ho detto: Voi possiederete il loro paese; ve lo darò in

proprietà; è un paese dove scorre il latte e il miele. Io il Signore vostro Dio vi ho separati dagli altri popoli.

25Farete dunque distinzione tra animali mondi e immondi, fra uccelli immondi e mondi e non vi renderete

abominevoli, mangiando animali, uccelli o esseri che strisciano sulla terra e che io vi ho fatto distinguere come

immondi. 26Sarete santi per me, poiché io, il Signore, sono santo e vi ho separati dagli altri popoli, perché siate miei.

27Se uomo o donna, in mezzo a voi, eserciteranno la negromanzia o la divinazione, dovranno essere messi a morte;

saranno lapidati e il loro sangue ricadrà su di essi".

21

1Il Signore disse a Mosè: "Parla ai sacerdoti, figli di Aronne, e riferisci loro: Un sacerdote non dovrà rendersi

immondo per il contatto con un morto della sua parentela, 2se non per un suo parente stretto, cioè per sua madre, suo

padre, suo figlio, sua figlia, suo fratello 3e sua sorella ancora vergine, che viva con lui e non sia ancora maritata; per

questa può esporsi alla immondezza. 4Signore tra i suoi parenti, non si dovrà contaminare, profanando se stesso.

5I sacerdoti non si faranno tonsure sul capo, né si raderanno ai lati la barba né si faranno incisioni nella carne.

6Saranno santi per il loro Dio e non profaneranno il nome del loro Dio, perché offrono al Signore sacrifici consumati

dal fuoco, pane del loro Dio; perciò saranno santi.

7Non prenderanno in moglie una prostituta o già disonorata; né una donna ripudiata dal marito, perché sono santi per

il loro Dio. 8Tu considererai dunque il sacerdote come santo, perché egli offre il pane del tuo Dio: sarà per te santo,

perché io, il Signore, che vi santifico, sono santo.

9Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, disonora suo padre; sarà arsa con il fuoco.

10Il sacerdote, quello che è il sommo tra i suoi fratelli, sul capo del quale è stato sparso l'olio dell'unzione e ha

ricevuto l'investitura, indossando le vesti sacre, non dovrà scarmigliarsi i capelli né stracciarsi le vesti. 11Non si

avvicinerà ad alcun cadavere; non si renderà immondo neppure per suo padre e per sua madre. 12Non uscirà dal

santuario e non profanerà il santuario del suo Dio, perché la consacrazione è su di lui mediante l'olio dell'unzione del

suo Dio. Io sono il Signore.

13Sposerà una vergine. 14Non potrà sposare né una vedova, né una divorziata, né una disonorata, né una prostituta;

ma prenderà in moglie una vergine della sua gente. 15Così non disonorerà la sua discendenza in mezzo al suo

popolo; poiché io sono il Signore che lo santifico".

16Il Signore disse ancora a Mosè: 17"Parla ad Aronne e digli: Nelle generazioni future nessun uomo della tua stirpe,

che abbia qualche deformità, potrà accostarsi ad offrire il pane del suo Dio; 18perché nessun uomo che abbia qualche

deformità potrà accostarsi: né il cieco, né lo zoppo, né chi abbia il viso deforme per difetto o per eccesso, 19nè chi

abbia una frattura al piede o alla mano, 20nè un gobbo, né un nano, né chi abbia una macchia nell'occhio o la scabbia

o piaghe purulente o sia eunuco. 21Nessun uomo della stirpe del sacerdote Aronne, con qualche deformità, si

accosterà ad offrire i sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. Ha un difetto: non si accosti quindi per

offrire il pane del suo Dio. 22Potrà mangiare il pane del suo Dio, le cose sacrosante e le cose sante; 23ma non potrà

avvicinarsi al velo, né accostarsi all'altare, perché ha una deformità. Non dovrà profanare i miei luoghi santi, perché

io sono il Signore che li santifico".

24Così parlò ad Aronne, ai suoi figli e a tutti gli Israeliti.

22

1Il Signore disse ancora a Mosè: 2"Ordina ad Aronne e ai suoi figli che si astengano dalle cose sante a me consacrate

dagli Israeliti e non profanino il mio santo nome. Io sono il Signore.

3Ordina loro: Qualunque uomo della vostra discendenza che nelle generazioni future si accosterà, in stato

d'immondezza, alle cose sante consacrate dagli Israeliti al Signore, sarà eliminato davanti a me. Io sono il Signore.

4Nessun uomo della stirpe di Aronne, affetto da lebbra o da gonorrea, potrà mangiare le cose sante, finché non sia

mondo. Così sarà di chi abbia toccato qualunque persona immonda per contatto con un cadavere o abbia avuto una

emissione seminale 5o di chi abbia toccato qualsiasi rettile da cui abbia contratto immondezza oppure un uomo che

gli abbia comunicato un'immondezza di qualunque specie. 6La persona che abbia avuto tali contatti sarà immonda

fino alla sera e non mangerà le cose sante prima di essersi lavato il corpo nell'acqua; 7dopo il tramonto del sole sarà

monda e allora potrà mangiare le cose sante, perché esse sono il suo vitto. 8Il sacerdote non mangerà carne di bestia

morta naturalmente o sbranata, per non rendersi immondo. Io sono il Signore. 9Osserveranno dunque ciò che ho

comandato, altrimenti porteranno la pena del loro peccato e moriranno per aver profanato le cose sante. Io sono il

Signore che li santifico.

10Nessun estraneo mangerà le cose sante: né l'ospite di un sacerdote o il salariato potrà mangiare le cose sante. 11Ma

una persona, che il sacerdote avrà comprata con il denaro, ne potrà mangiare: così anche quelli che gli sono nati in

casa: questi potranno mangiare il suo pane. 12La figlia di un sacerdote, sposata con un estraneo, non potrà mangiare

le cose sante offerte mediante il rito dell'elevazione. 13Se invece la figlia del sacerdote è rimasta vedova o è stata

ripudiata e non ha figli, se torna a stare da suo padre come quando era giovane, potrà mangiare il pane del padre;

mentre nessun estraneo al sacerdozio potrà mangiarne.

14Se uno mangia per errore una cosa santa, darà al sacerdote il valore della cosa santa, aggiungendovi un quinto. 15I

sacerdoti non profaneranno dunque le cose sante degli Israeliti, che essi offrono al Signore con la rituale elevazione,

16e non faranno portare loro la pena del peccato di cui si renderebbero colpevoli, mangiando le loro cose sante;

poiché io sono il Signore che le santifico".

17Il Signore disse a Mosè: 18"Parla ad Aronne, ai suoi figli, a tutti gli Israeliti e ordina loro: Chiunque della casa

d'Israele o dei forestieri dimoranti in Israele presenta in olocausto al Signore un'offerta per qualsiasi voto o dono

volontario, 19per essere gradito, dovrà offrire un maschio, senza difetto, di buoi, di pecore o di capre. 20Non offrirete

nulla con qualche difetto, perché non sarebbe gradito. 21Se uno offre al Signore, in sacrificio di comunione, un

bovino o un ovino, sia per sciogliere un voto, sia come offerta volontaria, la vittima, perché sia gradita, dovrà essere

perfetta: senza difetti. 22Non offrirete al Signore nessuna vittima cieca o storpia o mutilata o con ulceri o con la

scabbia o con piaghe purulente; non ne farete sull'altare un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore.

23Come offerta volontaria potrai presentare un bue o una pecora che abbia un membro troppo lungo o troppo corto;

ma come offerta per qualche voto non sarebbe gradita. 24Non offrirete al Signore un animale con i testicoli

ammaccati o schiacciati o strappati o tagliati. Tali cose non farete nel vostro paese, 25nè accetterete dallo straniero

alcuna di queste vittime per offrirla come pane in onore del vostro Dio; essendo mutilate, difettose, non sarebbero

gradite per il vostro bene".

26Il Signore aggiunse a Mosè: 27"Quando nascerà un vitello o un agnello o un capretto, starà sette giorni sotto la

madre; dall'ottavo giorno in poi, sarà gradito come vittima da consumare con il fuoco per il Signore. 28Non

scannerete vacca o pecora lo stesso giorno con il suo piccolo. 29Quando offrirete al Signore un sacrificio di

ringraziamento, offritelo in modo che sia gradito. 30La vittima sarà mangiata il giorno stesso; non ne lascerete nulla

fino al mattino. Io sono il Signore.

31Osserverete dunque i miei comandi e li metterete in pratica. Io sono il Signore.

32Non profanerete il mio santo nome, perché io mi manifesti santo in mezzo agli Israeliti. Io sono il Signore che vi

santifico, 33che vi ho fatto uscire dal paese d'Egitto per essere vostro Dio. Io sono il Signore".

23

1Il Signore disse ancora a Mosè: 2"Parla agli Israeliti e riferisci loro: Ecco le solennità del Signore, che voi

proclamerete come sante convocazioni. Queste sono le mie solennità.

3Durante sei giorni si attenderà al lavoro; ma il settimo giorno è sabato, giorno di assoluto riposo e di santa

convocazione. Non farete in esso lavoro alcuno; è un riposo in onore del Signore in tutti i luoghi dove abiterete.

4Queste sono le solennità del Signore, le sante convocazioni che proclamerete nei tempi stabiliti.

5Il primo mese, al decimoquarto giorno, al tramonto del sole sarà la pasqua del Signore; 6il quindici dello stesso

mese sarà la festa degli azzimi in onore del Signore; per sette giorni mangerete pane senza lievito. 7Il primo giorno

sarà per voi santa convocazione; non farete in esso alcun lavoro servile; 8per sette giorni offrirete al Signore sacrifici

consumati dal fuoco. Il settimo giorno vi sarà la santa convocazione: non farete alcun lavoro servile".

9Il Signore aggiunse a Mosè: 10"Parla agli Israeliti e ordina loro: Quando sarete entrati nel paese che io vi dò e ne

mieterete la messe, porterete al sacerdote un covone, come primizia del vostro raccolto; 11il sacerdote agiterà con

gesto rituale il covone davanti al Signore, perché sia gradito per il vostro bene; il sacerdote l'agiterà il giorno dopo il

sabato. 12Quando farete il rito di agitazione del covone, offrirete un agnello di un anno, senza difetto, in olocausto al

Signore. 13L'oblazione che l'accompagna sarà di due decimi di efa di fior di farina intrisa nell'olio, come sacrificio

consumato dal fuoco, profumo soave in onore del Signore; la libazione sarà di un quarto di hin di vino. 14Non

mangerete pane, né grano abbrustolito, né spighe fresche, prima di quel giorno, prima di aver portato l'offerta al

vostro Dio. È una legge perenne di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete.

15Dal giorno dopo il sabato, cioè dal giorno che avrete portato il covone da offrire con il rito di agitazione, conterete

sette settimane complete. 16Conterete cinquanta giorni fino all'indomani del settimo sabato e offrirete al Signore una

nuova oblazione. 17Porterete dai luoghi dove abiterete due pani per offerta con rito di agitazione, i quali saranno di

due decimi di efa di fior di farina e li farete cuocere lievitati; sono le primizie in onore del Signore. 18Oltre quei pani

offrirete sette agnelli dell'anno, senza difetto, un torello e due arieti: saranno un olocausto per il Signore insieme con

la loro oblazione e le loro libazioni; sarà un sacrificio di soave profumo, consumato dal fuoco in onore del Signore.

19Offrirete un capro come sacrificio espiatorio e due agnelli dell'anno come sacrificio di comunione. 20Il sacerdote

agiterà ritualmente gli agnelli insieme con il pane delle primizie come offerta da agitare davanti al Signore; tanto i

pani, quanto i due agnelli consacrati al Signore saranno riservati al sacerdote. 21In quel medesimo giorno dovrete

indire una festa e avrete la santa convocazione. Non farete alcun lavoro servile. È una legge perenne, di generazione

in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. 22Quando mieterete la messe della vostra terra, non mieterete fino al

margine del campo e non raccoglierai ciò che resta da spigolare del tuo raccolto; lo lascerai per il povero e per il

forestiero. Io sono il Signore, il vostro Dio".

23Il Signore disse a Mosè: 24"Parla agli Israeliti e ordina loro: Nel settimo mese, il primo giorno del mese sarà per

voi riposo assoluto, una proclamazione fatta a suon di tromba, una santa convocazione. 25Non farete alcun lavoro

servile e offrirete sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore".

26Il Signore disse ancora a Mosè: 27"Il decimo giorno di questo settimo mese sarà il giorno dell'espiazione; terrete

una santa convocazione, vi mortificherete e offrirete sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. 28In quel

giorno non farete alcun lavoro; poiché è il giorno dell'espiazione, per espiare per voi davanti al Signore, vostro Dio.

29Ogni persona che non si mortificherà in quel giorno, sarà eliminata dal suo popolo. 30Ogni persona che farà in quel

giorno un qualunque lavoro, io la eliminerò dal suo popolo. 31Non farete alcun lavoro. È una legge perenne di

generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. 32Sarà per voi un sabato di assoluto riposo e dovrete

mortificarvi: il nono giorno del mese, dalla sera alla sera dopo, celebrerete il vostro sabato".

33Il Signore aggiunse a Mosè: 34"Parla agli Israeliti e riferisci loro: Il quindici di questo settimo mese sarà la festa

delle capanne per sette giorni, in onore del Signore. 35Il primo giorno vi sarà una santa convocazione; non farete

alcun lavoro servile. 36Per sette giorni offrirete vittime consumate dal fuoco in onore del Signore. L'ottavo giorno

terrete la santa convocazione e offrirete al Signore sacrifici consumati con il fuoco. È giorno di riunione; non farete

alcun lavoro servile.

37Queste sono le solennità del Signore nelle quali proclamerete sante convocazioni, perché si offrano al Signore

sacrifici consumati dal fuoco, olocausti e oblazioni, vittime e libazioni, ogni cosa nel giorno stabilito, oltre i sabati

del Signore, 38oltre i vostri doni, oltre tutti i vostri voti e tutte le offerte volontarie che presenterete al Signore.

39Ora il quindici del settimo mese, quando avrete raccolto i frutti della terra, celebrerete una festa al Signore per sette

giorni; il primo giorno sarà di assoluto riposo e così l'ottavo giorno. 40Il primo giorno prenderete frutti degli alberi

migliori: rami di palma, rami con dense foglie e salici di torrente e gioirete davanti al Signore vostro Dio per sette

giorni. 41Celebrerete questa festa in onore del Signore, per sette giorni, ogni anno. È una legge perenne di

generazione in generazione. La celebrerete il settimo mese. 42Dimorerete in capanne per sette giorni; tutti i cittadini

d'Israele dimoreranno in capanne, 43perché i vostri discendenti sappiano che io ho fatto dimorare in capanne gli

Israeliti, quando li ho condotti fuori dal paese d'Egitto. Io sono il Signore vostro Dio".

44E Mosè diede così agli Israeliti le istruzioni relative alle solennità del Signore.

24

1Il Signore disse ancora a Mosè: 2"Ordina agli Israeliti che ti portino olio puro di olive schiacciate per il candelabro,

per tenere le lampade sempre accese. 3Aronne lo preparerà nella tenda del convegno, fuori del velo che sta davanti

alla testimonianza, perché le lampade ardano sempre, da sera a mattina, davanti al Signore. È una legge perenne, di

generazione in generazione. 4Egli le disporrà sul candelabro d'oro puro, perché ardano sempre davanti al Signore.

5Prenderai anche fior di farina e ne farai cuocere dodici focacce; ogni focaccia sarà di due decimi di efa. 6Le

disporrai su due pile, sei per pila, sulla tavola d'oro puro davanti al Signore. 7Porrai incenso puro sopra ogni pila e

sarà sul pane come memoriale, come sacrificio espiatorio consumato dal fuoco in onore del Signore. 8Ogni giorno di

sabato si disporranno i pani davanti al Signore sempre; saranno forniti dagli Israeliti; è alleanza. 9I pani saranno

riservati ad Aronne e ai suoi figli: essi li mangeranno in luogo santo; perché saranno per loro cosa santissima tra i

sacrifici in onore del Signore. È una legge perenne".

10Ora il figlio di una donna israelita e di un egiziano uscì in mezzo agli Israeliti; nell'accampamento, fra questo figlio

della donna israelita e un israelita, scoppiò una lite. 11Il figlio della Israelita bestemmiò il nome del Signore,

imprecando; perciò fu condotto da Mosè. La madre di quel tale si chiamava Selòmit, figlia di Dibri, della tribù di

Dan. 12Lo misero sotto sorveglianza, finché fosse deciso che cosa fare per ordine del Signore. 13Il Signore parlò a

Mosè: 14"Conduci quel bestemmiatore fuori dell'accampamento; quanti lo hanno udito posino le mani sul suo capo e

tutta la comunità lo lapiderà. 15Parla agli Israeliti e di' loro:

Chiunque maledirà il suo Dio, porterà la pena del suo peccato. 16Chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere

messo a morte: tutta la comunità lo dovrà lapidare. Straniero o nativo del paese, se ha bestemmiato il nome del

Signore, sarà messo a morte.

17Chi percuote a morte un uomo dovrà essere messo a morte.

18Chi percuote a morte un capo di bestiame lo pagherà: vita per vita.

19Se uno farà una lesione al suo prossimo, si farà a lui come egli ha fatto all'altro: 20frattura per frattura, occhio per

occhio, dente per dente; gli si farà la stessa lesione che egli ha fatta all'altro.

21Chi uccide un capo di bestiame lo pagherà; ma chi uccide un uomo sarà messo a morte.

22Ci sarà per voi una sola legge per il forestiero e per il cittadino del paese; poiché io sono il Signore vostro Dio".

23Mosè ne riferì agli Israeliti ed essi condussero quel bestemmiatore fuori dell'accampamento e lo lapidarono. Così

gli Israeliti eseguirono quello che il Signore aveva ordinato a Mosè.

25

1Il Signore disse ancora a Mosè sul monte Sinai: 2"Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando entrerete nel paese che

io vi dò, la terra dovrà avere il suo sabato consacrato al Signore. 3Per sei anni seminerai il tuo campo e poterai la tua

vigna e ne raccoglierai i frutti; 4ma il settimo anno sarà come sabato, un riposo assoluto per la terra, un sabato in

onore del Signore; non seminerai il tuo campo e non poterai la tua vigna. 5Non mieterai quello che nascerà

spontaneamente dal seme caduto nella tua mietitura precedente e non vendemmierai l'uva della vigna che non avrai

potata; sarà un anno di completo riposo per la terra. 6Ciò che la terra produrrà durante il suo riposo servirà di

nutrimento a te, al tuo schiavo, alla tua schiava, al tuo bracciante e al forestiero che è presso di te; 7anche al tuo

bestiame e agli animali che sono nel tuo paese servirà di nutrimento quanto essa produrrà.

8Conterai anche sette settimane di anni, cioè sette volte sette anni; queste sette settimane di anni faranno un periodo

di quarantanove anni. 9Al decimo giorno del settimo mese, farai squillare la tromba dell'acclamazione; nel giorno

dell'espiazione farete squillare la tromba per tutto il paese. 10Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete

la liberazione nel paese per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e

nella sua famiglia. 11Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina, né mietitura di quanto i

campi produrranno da sé, né farete la vendemmia delle vigne non potate. 12Poiché è il giubileo; esso vi sarà sacro;

potrete però mangiare il prodotto che daranno i campi. 13In quest'anno del giubileo, ciascuno tornerà in possesso del

suo. 14Quando vendete qualche cosa al vostro prossimo o quando acquistate qualche cosa dal vostro prossimo,

nessuno faccia torto al fratello. 15Regolerai l'acquisto che farai dal tuo prossimo in base al numero degli anni

trascorsi dopo l'ultimo giubileo: egli venderà a te in base agli anni di rendita. 16Quanti più anni resteranno, tanto più

aumenterai il prezzo; quanto minore sarà il tempo, tanto più ribasserai il prezzo; perché egli ti vende la somma dei

raccolti. 17Nessuno di voi danneggi il fratello, ma temete il vostro Dio, poiché io sono il Signore vostro Dio.

18Metterete in pratica le mie leggi e osserverete le mie prescrizioni, le adempirete e abiterete il paese tranquilli. 19La

terra produrrà frutti, voi ne mangerete a sazietà e vi abiterete tranquilli. 20Se dite: Che mangeremo il settimo anno, se

non semineremo e non raccoglieremo i nostri prodotti?, 21io disporrò in vostro favore un raccolto abbondante per il

sesto anno ed esso vi darà frutti per tre anni. 22L'ottavo anno seminerete e consumerete il vecchio raccolto fino al

nono anno; mangerete il raccolto vecchio finché venga il nuovo.

23Le terre non si potranno vendere per sempre, perché la terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e

inquilini. 24Perciò, in tutto il paese che avrete in possesso, concederete il diritto di riscatto per quanto riguarda il

suolo. 25Se il tuo fratello, divenuto povero, vende una parte della sua proprietà, colui che ha il diritto di riscatto, cioè

il suo parente più stretto, verrà e riscatterà ciò che il fratello ha venduto. 26Se uno non ha chi possa fare il riscatto,

ma giunge a procurarsi da sé la somma necessaria al riscatto, 27conterà le annate passate dopo la vendita, restituirà al

compratore il valore degli anni che ancora rimangono e rientrerà così in possesso del suo patrimonio. 28Ma se non

trova da sé la somma sufficiente a rimborsarlo, ciò che ha venduto rimarrà in mano al compratore fino all'anno del

giubileo; al giubileo il compratore uscirà e l'altro rientrerà in possesso del suo patrimonio.

29Se uno vende una casa abitabile in una città recinta di mura, ha diritto al riscatto fino allo scadere dell'anno dalla

vendita; il suo diritto di riscatto durerà un anno intero. 30Ma se quella casa, posta in una città recinta di mura, non è

riscattata prima dello scadere di un intero anno, rimarrà sempre proprietà del compratore e dei suoi discendenti; il

compratore non sarà tenuto a uscire al giubileo. 31Però le case dei villaggi non attorniati da mura vanno considerate

come parte dei fondi campestri; potranno essere riscattate e al giubileo il compratore dovrà uscire.

32Quanto alle città dei leviti e alle case che essi vi possederanno, i leviti avranno il diritto perenne di riscatto. 33Se

chi riscatta è un levita, in occasione del giubileo il compratore uscirà dalla casa comprata nella città levitica, perché

le case delle città levitiche sono loro proprietà, in mezzo agli Israeliti. 34Neppure campi situati nei dintorni delle città

levitiche si potranno vendere, perché sono loro proprietà perenne.

35Se il tuo fratello che è presso di te cade in miseria ed è privo di mezzi, aiutalo, come un forestiero e inquilino,

perché possa vivere presso di te. 36Non prendere da lui interessi, né utili; ma temi il tuo Dio e fa' vivere il tuo fratello

presso di te. 37Non gli presterai il denaro a interesse, né gli darai il vitto a usura. 38Io sono il Signore vostro Dio, che

vi ho fatto uscire dal paese d'Egitto, per darvi il paese di Canaan, per essere il vostro Dio.

39Se il tuo fratello che è presso di te cade in miseria e si vende a te, non farlo lavorare come schiavo; 40sia presso di

te come un bracciante, come un inquilino. Ti servirà fino all'anno del giubileo; 41allora se ne andrà da te insieme con

i suoi figli, tornerà nella sua famiglia e rientrerà nella proprietà dei suoi padri. 42Poiché essi sono miei servi, che io

ho fatto uscire dal paese d'Egitto; non debbono essere venduti come si vendono gli schiavi. 43Non lo tratterai con

asprezza, ma temerai il tuo Dio. 44Quanto allo schiavo e alla schiava, che avrai in proprietà, potrete prenderli dalle

nazioni che vi circondano; da queste potrete comprare lo schiavo e la schiava. 45Potrete anche comprarne tra i figli

degli stranieri, stabiliti presso di voi e tra le loro famiglie che sono presso di voi, tra i loro figli nati nel vostro paese;

saranno vostra proprietà. 46Li potrete lasciare in eredità ai vostri figli dopo di voi, come loro proprietà; vi potrete

servire sempre di loro come di schiavi; ma quanto ai vostri fratelli, gli Israeliti, ognuno nei riguardi dell'altro, non lo

tratterai con asprezza.

47Se un forestiero stabilito presso di te diventa ricco e il tuo fratello si grava di debiti con lui e si vende al forestiero

stabilito presso di te o a qualcuno della sua famiglia, 48dopo che si è venduto, ha il diritto di riscatto; lo potrà

riscattare uno dei suoi fratelli 49o suo zio o il figlio di suo zio; lo potrà riscattare uno dei parenti dello stesso suo

sangue o, se ha i mezzi di farlo, potrà riscattarsi da sé. 50Farà il calcolo con il suo compratore, dall'anno che gli si è

venduto all'anno del giubileo; il prezzo da pagare sarà in proporzione del numero degli anni, valutando le sue

giornate come quelle di un bracciante. 51Se vi sono ancora molti anni per arrivare al giubileo, pagherà il riscatto in

ragione di questi anni e in proporzione del prezzo per il quale fu comprato; 52se rimangono pochi anni per arrivare al

giubileo, farà il calcolo con il suo compratore e pagherà il prezzo del suo riscatto in ragione di quegli anni. 53Resterà

presso di lui come un bracciante preso a servizio anno per anno; il padrone non dovrà trattarlo con asprezza sotto i

suoi occhi. 54Se non è riscattato in alcuno di quei modi, se ne andrà libero l'anno del giubileo: lui con i suoi figli.

55Poiché gli Israeliti sono miei servi; miei servi, che ho fatto uscire dal paese d'Egitto. Io sono il Signore vostro

Dio".
26

1"Non vi farete idoli, né vi erigerete immagini scolpite o stele, né permetterete che nel vostro paese vi sia pietra

ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa; poiché io sono il Signore vostro Dio. 2Osserverete i miei sabati e

porterete rispetto al mio santuario. Io sono il Signore.

3Se seguirete le mie leggi, se osserverete i miei comandi e li metterete in pratica, 4io vi darò le piogge alla loro

stagione, la terra darà prodotti e gli alberi della campagna daranno frutti. 5La trebbiatura durerà per voi fino alla

vendemmia e la vendemmia durerà fino alla semina; avrete cibo a sazietà e abiterete tranquilli il vostro paese.

6Io stabilirò la pace nel paese; nessuno vi incuterà terrore; vi coricherete e farò sparire dal paese le bestie nocive e la

spada non passerà per il vostro paese. 7Voi inseguirete i vostri nemici ed essi cadranno dinanzi a voi colpiti di spada.

8Cinque di voi ne inseguiranno cento, cento di voi ne inseguiranno diecimila e i vostri nemici cadranno dinanzi a voi

colpiti di spada.

9Io mi volgerò a voi, vi renderò fecondi e vi moltiplicherò e confermerò la mia alleanza con voi.

10Voi mangerete del vecchio raccolto, serbato a lungo, e dovrete metter via il raccolto vecchio per far posto al

nuovo.

11Stabilirò la mia dimora in mezzo a voi e io non vi respingerò. 12Camminerò in mezzo a voi, sarò vostro Dio e voi

sarete il mio popolo. 13Io sono il Signore vostro Dio, che vi ho fatto uscire dal paese d'Egitto; ho spezzato il vostro

giogo e vi ho fatto camminare a testa alta.

14Ma se non mi ascolterete e se non metterete in pratica tutti questi comandi, 15se disprezzerete le mie leggi e

rigetterete le mie prescrizioni, non mettendo in pratica tutti i miei comandi e infrangendo la mia alleanza, 16ecco che

cosa farò a voi a mia volta: manderò contro di voi il terrore, la consunzione e la febbre, che vi faranno languire gli

occhi e vi consumeranno la vita. Seminerete invano il vostro seme: se lo mangeranno i vostri nemici. 17Volgerò la

faccia contro di voi e voi sarete sconfitti dai nemici; quelli che vi odiano vi opprimeranno e vi darete alla fuga, senza

che alcuno vi insegua.

18Se nemmeno dopo questo mi ascolterete, io vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. 19Spezzerò la vostra

forza superba, renderò il vostro cielo come ferro e la vostra terra come rame. 20Le vostre energie si consumeranno

invano, poiché la vostra terra non darà prodotti e gli alberi della campagna non daranno frutti.

21Se vi opporrete a me e non mi ascolterete, io vi colpirò sette volte di più, secondo i vostri peccati. 22Manderò

contro di voi le bestie selvatiche, che vi rapiranno i figli, stermineranno il vostro bestiame, vi ridurranno a un

piccolo numero e le vostre strade diventeranno deserte.

23Se nonostante questi castighi, non vorrete correggervi per tornare a me, ma vi opporrete a me, anch'io mi opporrò a

voi 24e vi colpirò sette volte di più per i vostri peccati. 25Manderò contro di voi la spada, vindice della mia alleanza;

voi vi raccoglierete nelle vostre città, ma io manderò in mezzo a voi la peste e sarete dati in mano al nemico.

26Quando io avrò spezzato le riserve del pane, dieci donne faranno cuocere il vostro pane in uno stesso forno, ve lo

riporteranno a peso e mangerete, ma non vi sazierete.

27Se, nonostante tutto questo, non vorrete darmi ascolto, ma vi opporrete a me, 28anch'io mi opporrò a voi con furore

e vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. 29Mangerete perfino la carne dei vostri figli e mangerete la carne

delle vostre figlie. 30Devasterò le vostre alture di culto, distruggerò i vostri altari per l'incenso, butterò i vostri

cadaveri sui cadaveri dei vostri idoli e io vi avrò in abominio. 31Ridurrò le vostre città a deserti, devasterò i vostri

santuari e non aspirerò più il profumo dei vostri incensi. 32Devasterò io stesso il vostro paese e i vostri nemici, che vi

prenderanno dimora, ne saranno stupefatti. 33Quanto a voi, vi disperderò fra le nazioni e vi inseguirò con la spada

sguainata; il vostro paese sarà desolato e le vostre città saranno deserte.

34Allora la terra godrà i suoi sabati per tutto il tempo in cui rimarrà desolata e voi sarete nel paese dei vostri nemici;

allora la terra si riposerà e si compenserà dei suoi sabati. 35Finché rimarrà desolata, avrà il riposo che non le fu

concesso da voi con i sabati, quando l'abitavate.

36A quelli che fra di voi saranno superstiti infonderò nel cuore costernazione, nel paese dei loro nemici: il fruscìo di

una foglia agitata li metterà in fuga; fuggiranno come si fugge di fronte alla spada e cadranno senza che alcuno li

insegua. 37Precipiteranno uno sopra l'altro come di fronte alla spada, senza che alcuno li insegua. Non potrete

resistere dinanzi ai vostri nemici. 38Perirete fra le nazioni: il paese dei vostri nemici vi divorerà.

39Quelli che tra di voi saranno superstiti nei paesi dei loro nemici, si consumeranno a causa delle proprie iniquità;

anche a causa delle iniquità dei loro padri periranno. 40Dovranno confessare la loro iniquità e l'iniquità dei loro

padri: per essere stati infedeli nei miei riguardi ed essersi opposti a me; 41peccati per i quali anche io mi sono

opposto a loro e li ho deportati nel paese dei loro nemici. Allora il loro cuore non circonciso si umilierà e allora

sconteranno la loro colpa. 42Io mi ricorderò della mia alleanza con Giacobbe, dell'alleanza con Isacco e dell'alleanza

con Abramo e mi ricorderò del paese. 43Quando dunque il paese sarà abbandonato da loro e godrà i suoi sabati,

mentre rimarrà deserto, senza di loro, essi sconteranno la loro colpa, per avere disprezzato le mie prescrizioni ed

essersi stancati delle mie leggi.

44Nonostante tutto questo, quando saranno nel paese dei loro nemici, io non li rigetterò e non mi stancherò di essi

fino al punto d'annientarli del tutto e di rompere la mia alleanza con loro; poiché io sono il Signore loro Dio; 45ma

per loro amore mi ricorderò dell'alleanza con i loro antenati, che ho fatto uscire dal paese d'Egitto davanti alle

nazioni, per essere il loro Dio. Io sono il Signore". 46Questi sono gli statuti, le prescrizioni e le leggi che il Signore

stabilì fra sé e gli Israeliti, sul monte Sinai, per mezzo di Mosè.

27

1Il Signore disse ancora a Mosè: 2"Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando uno deve soddisfare un voto, per la

stima che dovrai fare delle persone votate al Signore, 3la tua stima sarà: per un maschio dai venti ai sessant'anni,

cinquanta sicli d'argento, secondo il siclo del santuario; 4invece per una donna, la tua stima sarà di trenta sicli. 5Dai

cinque ai venti anni, la tua stima sarà di venti sicli per un maschio e di dieci sicli per una femmina. 6Da un mese a

cinque anni, la tua stima sarà di cinque sicli d'argento per un maschio e di tre sicli d'argento per una femmina. 7Dai

sessant'anni in su, la tua stima sarà di quindici sicli per un maschio e di dieci sicli per una femmina. 8Se colui che ha

fatto il voto è troppo povero per pagare la somma fissata da te, sarà presentato al sacerdote e il sacerdote ne farà la

stima. Il sacerdote farà la stima in proporzione dei mezzi di colui che ha fatto il voto.

9Se si tratta di animali che possono essere presentati in offerta al Signore, ogni animale ceduto al Signore sarà cosa

santa. 10Non lo si potrà commutare; né si potrà sostituire uno buono con uno cattivo né uno cattivo con uno buono;

se anche uno vuole sostituire un animale all'altro, i due animali saranno cosa sacra. 11Se invece si tratta di qualunque

animale immondo di cui non si può fare offerta al Signore, l'animale sarà presentato davanti al sacerdote; 12egli ne

farà la stima, secondo che l'animale sarà buono o cattivo e si starà alla stima stabilita dal sacerdote. 13Ma se uno lo

vuole riscattare, aggiungerà un quinto alla stima.

14Se uno consacra la sua casa come cosa sacra al Signore, il sacerdote ne farà la stima secondo che essa sarà buona o

cattiva; si starà alla stima stabilita dal sacerdote. 15Se colui che ha consacrato la sua casa la vuole riscattare,

aggiungerà un quinto al pezzo della stima e sarà sua.

16Se uno consacra al Signore un pezzo di terra di sua proprietà ereditaria, ne farai la stima in ragione della semente:

cinquanta sicli d'argento per un homer di seme d'orzo. 17Se consacra la sua terra dall'anno del giubileo, il prezzo

resterà intero secondo la stima; 18ma se la consacra dopo il giubileo, il sacerdote ne valuterà il prezzo in ragione

degli anni che rimangono fino al giubileo e si farà una detrazione dalla stima. 19Se colui che ha consacrato il pezzo

di terra lo vuole riscattare, aggiungerà un quinto al prezzo della stima e resterà suo. 20Se non riscatta il pezzo di terra

e lo vende ad un altro, non lo si potrà più riscattare; 21ma quel pezzo di terra, quando al giubileo il compratore ne

uscirà, sarà sacro al Signore, come un campo votato allo sterminio, e diventerà proprietà del sacerdote. 22Se uno

consacra al Signore un pezzo di terra comprato, che non fa parte della sua proprietà ereditaria, 23il sacerdote valuterà

la misura del prezzo fino all'anno del giubileo; quel tale pagherà il giorno stesso il prezzo fissato, come cosa

consacrata al Signore. 24Nell'anno del giubileo la terra tornerà a colui da cui fu comprata e del cui patrimonio faceva

parte.

25Tutte le tue stime si faranno in sicli del santuario; il siclo è di venti ghera.

26Tuttavia nessuno potrà consacrare i primogeniti del bestiame, i quali appartengono già al Signore, perché

primogeniti: sia esso di grosso bestiame o di bestiame minuto, appartiene al Signore. 27Se si tratta di un animale

immondo, lo si riscatterà al prezzo di stima, aggiungendovi un quinto; se non è riscattato, sarà venduto al prezzo di

stima.

28Nondimeno quanto uno avrà consacrato al Signore con voto di sterminio, fra le cose che gli appartengono:

persona, animale o pezzo di terra del suo patrimonio, non potrà essere né venduto né riscattato; ogni cosa votata allo

sterminio è cosa santissima, riservata al Signore. 29Nessuna persona votata allo sterminio potrà essere riscattata;

dovrà essere messa a morte.

30Ogni decima della terra, cioè delle granaglie del suolo, dei frutti degli alberi, appartiene al Signore; è cosa

consacrata al Signore. 31Se uno vuole riscattare una parte della sua decima, vi aggiungerà il quinto. 32Ogni decima

del bestiame grosso o minuto, e cioè il decimo capo di quanto passa sotto la verga del pastore, sarà consacrata al

Signore. 33Non si farà cernita fra animale buono e cattivo, né si faranno sostituzioni; né si sostituisce un animale

all'altro, tutti e due saranno cosa sacra; non si potranno riscattare".

34Questi sono i comandi che il Signore diede a Mosè per gli Israeliti, sul monte Sinai.

Numeri
1

1Il Signore parlò a Mosè, nel deserto del Sinai, nella tenda del convegno, il primo giorno del secondo mese, il

secondo anno dell'uscita dal paese d'Egitto, e disse: 2"Fate il censimento di tutta la comunità degli Israeliti, secondo

le loro famiglie, secondo il casato dei loro padri, contando i nomi di tutti i maschi, testa per testa, 3dall'età di venti

anni in su, quanti in Israele possono andare in guerra; tu e Aronne ne farete il censimento, schiera per schiera. 4A voi

si associerà un uomo per ciascuna tribù, un uomo che sia capo del casato dei suoi padri.

5Questi sono i nomi degli uomini che vi assisteranno. Di Ruben: Elisur, figlio di Sedeur; 6di Simeone: Selumiel,

figlio di Surisaddai; 7di Giuda: Nacason, figlio di Amminadab; 8di Issacar: Netanaeel, figlio di Suar; 9di Zàbulon:

Eliab, figlio di Chelon; 10dei figli di Giuseppe, per Efraim: Elisama, figlio di Ammiud; per Manasse: Gamliel, figlio

di Pedasur; 11di Beniamino: Abidan, figlio di Ghideoni; 12di Dan: Achiezer, figlio di Ammisaddai; 13di Aser:

Paghiel, figlio di Ocran; 14di Gad: Eliasaf, figlio di Deuel; 15di Nèftali: Achira, figlio di Enan". 16Questi furono i

prescelti della comunità, erano i capi delle loro tribù paterne, i capi delle migliaia d'Israele. 17Mosè e Aronne presero

questi uomini che erano stati designati per nome 18e convocarono tutta la comunità, il primo giorno del secondo

mese; furono registrati secondo le famiglie, secondo i loro casati paterni, contando il numero delle persone dai venti

anni in su, uno per uno. 19Come il Signore gli aveva ordinato, Mosè ne fece il censimento nel deserto del Sinai.

20Figli di Ruben, primogenito d'Israele, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni,

contando i nomi di tutti i maschi, uno per uno, dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 21i

registrati della tribù di Ruben risultarono quarantaseimilacinquecento.

22Figli di Simeone, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di tutti i

maschi, uno per uno, dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 23i registrati della tribù di Simeone

risultarono cinquantanovemilatrecento.

24Figli di Gad, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli

dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 25i registrati della tribù di Gad risultarono

quarantacinquemilaseicentocinquanta.

26Figli di Giuda, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli

dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 27i registrati della tribù di Giuda risultarono

settantaquattromilaseicento.

28Figli di Issacar, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli

dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 29i registrati della tribù di Issacar risultarono

cinquantaquattromilaquattrocento.

30Figli di Zàbulon, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli

dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 31i registrati della tribù di Zàbulon risultarono

cinquantasettemilaquattrocento.

32Figli di Giuseppe: figli di Efraim, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando

i nomi di quelli dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 33i registrati della tribù di Efraim

risultarono quarantamilacinquecento.

34Figli di Manasse, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli

dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 35della tribù di Manasse i registrati risultarono

trentaduemiladuecento.

36Figli di Beniamino, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di

quelli dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 37i registrati della tribù di Beniamino risultarono

trentacinquemilaquattrocento.

38Figli di Dan, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli

dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 39i registrati della tribù di Dan risultarono

sessantaduemilasettecento.

40Figli di Aser, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli

dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 41i registrati della tribù di Aser risultarono

quarantunmilacinquecento.

42Figli di Nèftali, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di quelli

dall'età di vent'anni in su, quanti potevano andare in guerra: 43i registrati della tribù di Nèftali risultarono

cinquantatremilaquattrocento.

44Di quelli Mosè e Aronne fecero il censimento, con i dodici uomini capi d'Israele: ce n'era uno per ciascuno dei loro

casati paterni. 45Tutti gli Israeliti dei quali fu fatto il censimento secondo i loro casati paterni, dall'età di vent'anni in

su, cioè tutti gli uomini che in Israele potevano andare in guerra, 46quanti furono registrati risultarono

seicentotremilacinquecentocinquanta. 47Ma quanti erano leviti, secondo la loro tribù paterna, non furono registrati

insieme con gli altri.

48Il Signore disse a Mosè: 49"Della tribù di Levi non farai il censimento e non unirai la somma a quella degli

Israeliti; 50ma incarica tu stesso i leviti del servizio della Dimora della testimonianza, di tutti i suoi accessori e di

quanto le appartiene. Essi porteranno la Dimora e tutti i suoi accessori, vi presteranno servizio e staranno accampati

attorno alla Dimora. 51Quando la Dimora dovrà partire, i leviti la smonteranno; quando la Dimora dovrà accamparsi

in qualche luogo, i leviti la erigeranno; ogni estraneo che si avvicinerà sarà messo a morte. 52Gli Israeliti pianteranno

le tende ognuno nel suo campo, ognuno vicino alla sua insegna, secondo le loro schiere. 53Ma i leviti pianteranno le

tende attorno alla Dimora della testimonianza; così la mia ira non si accenderà contro la comunità degli Israeliti. I

leviti avranno la cura della Dimora". 54Gli Israeliti si conformarono in tutto agli ordini che il Signore aveva dato a

Mosè e così fecero.
2

1Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: 2"Gli Israeliti si accamperanno ciascuno vicino alla sua insegna con i

simboli dei casati paterni; si accamperanno di fronte a tutti intorno alla tenda del convegno.

3A est, verso oriente, si accamperà l'insegna del campo di Giuda con le sue schiere; 4il capo dei figli di Giuda è

Nacason, figlio di Amminadab, e la sua formazione è di sessantaquattromilaseicento registrati. 5Accanto a lui si

accamperà la tribù di Issacar; il capo dei figli di Issacar è Netaneel, figlio di Suar, 6e la sua formazione è di

cinquantaquattromilaquattrocento registrati. 7Poi la tribù di Zàbulon; il capo dei figli di Zàbulon è Eliab, figlio di

Chelon, 8e la sua formazione è di cinquantasettemilaquattrocento registrati. 9Il totale dei registrati del campo di

Giuda è di centottantaseimilaquattrocento uomini, secondo le loro schiere. Si metteranno in marcia per primi.

10A mezzogiorno starà l'insegna del campo di Ruben con le sue schiere; il capo dei figli di Ruben è Elisur, figlio di

Sedeur, 11e la sua formazione è di quarantaseimilacinquecento registrati. 12Accanto a lui si accamperà la tribù di

Simeone; il capo dei figli di Simeone è Selumiel, figlio di Surisaddai, 13e la sua formazione è di

cinquantanovemilatrecento registrati. 14Poi la tribù di Gad: il capo dei figli di Gad è Eliasaf, figlio di Deuel, 15e la

sua formazione è di quarantacinquemilaseicentocinquanta registrati. 16Il totale del campo di Ruben è di

centocinquantamilaquattrocentocinquanta uomini, registrati secondo le loro schiere. Si metteranno in marcia in

seconda linea.

17Poi si metterà in marcia la tenda del convegno con il campo dei leviti in mezzo agli altri campi. Seguiranno nella

marcia l'ordine nel quale erano accampati, ciascuno al suo posto, con la sua insegna.

18Ad occidente starà l'insegna del campo di Efraim con le sue schiere; il capo dei figli di Efraim è Elisama, figlio di

Ammiud, 19la sua formazione è di quarantamilacinquecento registrati. 20Accanto a lui si accamperà la tribù di

Manasse; il capo dei figli di Manasse è Gamliel, figlio di Pedasur, 21e la sua formazione è di trentaduemiladuecento

registrati. 22Poi la tribù di Beniamino; il capo dei figli di Beniamino è Abidan, figlio di Ghideoni, 23e la sua

formazione è di trentacinquemilaquattrocento registrati. 24Il totale dei registrati del campo di Efraim è di

centottomilacento uomini, secondo le loro schiere. Si metteranno in marcia in terza linea.

25A settentrione starà l'insegna del campo di Dan con le sue schiere; il capo dei figli di Dan è Achiezer, figlio di

Ammisaddai, 26e la sua formazione è di sessantaduemilasettecento registrati. 27Accanto a lui si accamperà la tribù di

Aser; il capo dei figli di Aser è Paghiel, figlio di Ocran, 28e la sua formazione è di quarantunmilacinquecento

registrati. 29Poi la tribù di Nèftali; il capo dei figli di Nèftali è Achira, figlio di Enan, 30e la sua formazione è di

cinquantatremilaquattrocento registrati. 31Il totale dei registrati del campo di Dan è dunque

centocinquantasettemilaseicento. Si metteranno in marcia per ultimi, secondo le loro insegne".

32Questi sono gli Israeliti registrati secondo i loro casati paterni. Tutti gli uomini dei quali si fece il censimento e che

formarono i campi secondo le loro formazioni, furono seicentotremilacinquecentocinquanta. 33Ma i leviti, secondo

l'ordine che il Signore aveva dato a Mosè, non furono registrati nel censimento, insieme con gli Israeliti. 34Gli

Israeliti agirono secondo gli ordini che il Signore aveva dato a Mosè; così si accampavano secondo le loro insegne e

così si mettevano in marcia, ciascuno secondo la sua famiglia e secondo il casato dei suoi padri.

3

1Questi sono i discendenti di Aronne e di Mosè quando il Signore parlò a Mosè sul monte Sinai. 2Questi sono i nomi

dei figli di Aronne: Nadab il primogenito, Abiu, Eleazaro e Itamar. 3Tali i nomi dei figli di Aronne che ricevettero

l'unzione come sacerdoti e furono consacrati per esercitare il sacerdozio. 4Nadab e Abiu morirono davanti al

Signore, quando offrirono fuoco profano davanti al Signore, nel deserto del Sinai. Essi non avevano figli ed

Eleazaro e Itamar esercitarono il sacerdozio in presenza di Aronne, loro padre.

5Il Signore disse a Mosè: 6"Fa' avvicinare la tribù dei leviti e presentala al sacerdote Aronne, perché sia al suo

servizio. 7Essi custodiranno quanto è affidato a lui e a tutta la comunità davanti alla tenda del convegno e

presteranno servizio alla Dimora. 8Avranno in custodia tutti gli arredi della tenda del convegno e di quanto è affidato

agli Israeliti e presteranno servizio alla Dimora. 9Assegnerai i leviti ad Aronne e ai suoi figli; essi gli sono dati tutti

tra gli Israeliti. 10Tu stabilirai Aronne e i suoi figli, perché custodiscano le funzioni del loro sacerdozio; l'estraneo

che vi si accosterà sarà messo a morte".

11Il Signore disse a Mosè: 12"Ecco, io ho scelto i leviti tra gli Israeliti al posto di ogni primogenito che nasce per

primo dal seno materno tra gli Israeliti; i leviti saranno miei, 13perché ogni primogenito è mio. Quando io colpii tutti

i primogeniti nel paese d'Egitto, io mi riservai in Israele tutti i primogeniti degli uomini e degli animali; essi saranno

miei. Io sono il Signore".

14Il Signore disse a Mosè nel deserto del Sinai: 15"Fa' il censimento dei figli di Levi, secondo i casati dei loro padri e

le loro famiglie; farai il censimento di tutti i maschi dall'età di un mese in su". 16Mosè ne fece il censimento secondo

l'ordine del Signore, come gli era stato comandato di fare.

17Questi sono i figli di Levi secondo i loro nomi: Gherson, Keat e Merari. 18Questi i nomi dei figli di Gherson,

secondo le loro famiglie: Libni e Simei. 19I figli di Keat secondo le loro famiglie: Amram, Isear, Ebron e Uzziel. 20I

figli di Merari secondo le loro famiglie: Macli e Musi. Queste sono le famiglie dei leviti secondo i loro casati

paterni.

21Da Gherson discendono la famiglia dei Libniti e la famiglia dei Simeiti, che formano le famiglie dei Ghersoniti.

22Coloro che furono registrati, contando tutti i maschi dall'età di un mese in su, erano settemilacinquecento. 23Le

famiglie dei Ghersoniti avevano il campo dietro la Dimora, a occidente. 24Il capo del casato paterno per i Ghersoniti

era Eliasaf, figlio di Lael. 25Per quello che riguarda la tenda del convegno i figli di Gherson avevano la custodia

della Dimora e della tenda, della sua coperta, della cortina all'ingresso della tenda del convegno, 26dei tendaggi del

recinto e della cortina alla porta del recinto intorno alla Dimora e all'altare e delle corde per tutto il suo impianto.

27Da Keat discendono la famiglia degli Amramiti, la famiglia degli Iseariti, la famiglia degli Ebroniti e la famiglia

degli Uzzieliti, che formano le famiglie dei Keatiti. 28Contando tutti i maschi dall'età di un mese in su, erano

ottomilaseicento, che avevano la custodia del santuario. 29Le famiglie dei figli di Keat avevano il campo al lato

meridionale della Dimora. 30Il capo del casato paterno per i Keatiti era Elisafan, figlio di Uzziel. 31Alla loro custodia

erano affidati l'arca, la tavola, il candelabro, gli altari e gli arredi del santuario con cui si esercita il ministero, il velo

e quanto si riferisce al suo impianto. 32Il capo supremo dei leviti era Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne; egli

aveva la sorveglianza di quelli che attendevano alla custodia del santuario.

33Da Merari discendono la famiglia dei Macliti e la famiglia dei Musiti che formano le famiglie di Merari. 34Coloro

che furono registrati, contando tutti i maschi dall'età di un mese in su, erano seimiladuecento. 35Il capo del casato

paterno per le famiglie di Merari era Suriel, figlio di Abicail. Essi avevano il campo dal lato settentrionale della

Dimora. 36Alla custodia dei figli di Merari furono affidati le tavole della Dimora, le sue stanghe, le sue colonne e le

loro basi, tutti i suoi arredi e quanto si riferisce al suo impianto, 37le colonne del recinto tutto intorno, le loro basi, i

loro picchetti e le loro corde. 38Sul davanti della Dimora a oriente, di fronte alla tenda del convegno, verso levante,

avevano il campo Mosè, Aronne e i suoi figli; essi avevano la custodia del santuario invece degli Israeliti; l'estraneo

che vi si avvicinava sarebbe stato messo a morte.

39Tutti i leviti di cui Mosè e Aronne fecero il censimento secondo le loro famiglie per ordine del Signore, tutti i

maschi dall'età di un mese in su, erano ventiduemila.

40Il Signore disse a Mosè: "Fa' il censimento di tutti i primogeniti maschi tra gli Israeliti dall'età di un mese in su e

fa' il censimento dei loro nomi. 41Prenderai i leviti per me - Io sono il Signore - invece di tutti i primogeniti degli

Israeliti e il bestiame dei leviti invece dei primi parti del bestiame degli Israeliti".

42Mosè fece il censimento di tutti i primogeniti tra gli Israeliti, secondo l'ordine che il Signore gli aveva dato. 43Tutti

i primogeniti maschi che furono registrati, contando i nomi dall'età di un mese in su, furono

ventiduemiladuecentosettantatrè.

44Il Signore parlò a Mosè: 45"Prendi i leviti invece di tutti i primogeniti degli Israeliti e il bestiame dei leviti invece

del loro bestiame; i leviti saranno miei. Io sono il Signore. 46Per il riscatto dei duecentosettantatrè primogeniti degli

Israeliti che oltrepassano il numero dei leviti, 47prenderai cinque sicli a testa; li prenderai secondo il siclo del

santuario, che è di venti ghera. 48Darai il denaro ad Aronne e ai suoi figli per il riscatto di quelli che oltrepassano il

numero dei leviti". 49Mosè prese il denaro per il riscatto di quelli che oltrepassavano il numero dei primogeniti

riscattati dai leviti; 50prese il denaro dai primogeniti degli Israeliti: milletrecentosessantacinque sicli, secondo il siclo

del santuario. 51Mosè diede il denaro del riscatto ad Aronne e ai suoi figli, secondo l'ordine del Signore, come il

Signore aveva ordinato a Mosè.
4

1Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: 2"Fate il censimento dei figli di Keat, tra i figli di Levi, secondo le loro

famiglie e secondo i loro casati paterni, 3dall'età di trent'anni fino all'età di cinquant'anni, di quanti fanno parte di una

schiera e prestano la loro opera nella tenda del convegno. 4Questo è il servizio che i figli di Keat dovranno fare nella

tenda del convegno e che riguarda le cose santissime. 5Quando il campo si dovrà muovere, Aronne e i suoi figli

verranno a smontare il velo della cortina e copriranno con esso l'arca della testimonianza; 6poi porranno sull'arca una

coperta di pelli di tasso, vi stenderanno sopra un drappo tutto di porpora viola e metteranno a posto le stanghe. 7Poi

stenderanno un drappo di porpora viola sulla tavola dell'offerta e vi metteranno sopra i piatti, le coppe, le anfore, le

tazze per le libazioni; vi sarà sopra anche il pane perenne; 8su queste cose stenderanno un drappo scarlatto e sopra

questo una coperta di pelli di tasso e metteranno le stanghe alla tavola. 9Poi prenderanno un drappo di porpora viola,

con cui copriranno il candelabro della luce, le sue lampade, i suoi smoccolatoi, i suoi portacenere e tutti i vasi per

l'olio destinati al suo servizio; 10metteranno il candelabro con tutti i suoi accessori in una coperta di pelli di tasso e lo

metteranno sopra la portantina. 11Poi stenderanno sull'altare d'oro un drappo di porpora viola e sopra questo una

coperta di pelli di tasso e metteranno le stanghe all'altare. 12Prenderanno tutti gli arredi che si usano per il servizio

nel santuario, li metteranno in un drappo di porpora viola, li avvolgeranno in una coperta di pelli di tasso e li

metteranno sopra la portantina. 13Poi toglieranno le ceneri dall'altare e stenderanno sull'altare un drappo scarlatto;

14vi metteranno sopra tutti gli arredi che si usano nel suo servizio, i bracieri, le forchette, le pale, i vasi per

l'aspersione, tutti gli accessori dell'altare e vi stenderanno sopra una coperta di pelli di tasso, poi porranno le stanghe

all'altare. 15Quando Aronne e i suoi figli avranno finito di coprire il santuario e tutti gli arredi del santuario, al

momento di muovere il campo, i figli di Keat verranno per trasportare quelle cose; ma non toccheranno le cose

sante, perché non muoiano. Questo è l'incarico dei figli di Keat nella tenda del convegno.

16Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, avrà la sorveglianza dell'olio per il candelabro, del profumo aromatico

dell'offerta perenne e dell'olio dell'unzione e la sorveglianza di tutta la Dimora e di quanto contiene, del santuario e

dei suoi arredi".

17Il Signore parlò a Mosè e ad Aronne: 18"Badate che la tribù delle famiglie dei Keatiti non venga eliminata dai

leviti; 19ma fate questo per loro, perché vivano e non muoiano quando si accostano al luogo santissimo: Aronne e i

suoi figli vengano e assegnino a ciascuno di essi il proprio servizio e il proprio incarico. 20Non entrino essi a

guardare neanche per un istante le cose sante, perché morirebbero".

21Il Signore disse a Mosè: 22"Fa' il censimento anche dei figli di Gherson, secondo i loro casati paterni e secondo le

loro famiglie. 23Farai il censimento dall'età di trent'anni fino all'età di cinquant'anni di quanti fanno parte di una

schiera e prestano servizio nella tenda del convegno. 24Questo è il servizio delle famiglie dei Ghersoniti, quel che

dovranno fare e quello che dovranno portare. 25Essi porteranno i teli della Dimora e la tenda del convegno, la sua

copertura, la copertura di pelli di tasso che vi è sopra e la cortina all'ingresso della tenda del convegno; 26i tendaggi

del recinto con la cortina all'ingresso del recinto, i tendaggi che stanno intorno alla Dimora e all'altare; le loro corde

e tutti gli arredi necessari al loro impianto; faranno tutto il servizio che si riferisce a queste cose. 27Tutto il servizio

dei figli dei Ghersoniti sarà sotto gli ordini di Aronne e dei suoi figli per quanto dovranno portare e per quanto

dovranno fare; voi affiderete alla loro custodia quanto dovranno portare. 28Tale è il servizio delle famiglie dei figli

dei Ghersoniti nella tenda del convegno; la loro sorveglianza sarà affidata a Itamar, figlio del sacerdote Aronne.

29Farai il censimento dei figli di Merari secondo le loro famiglie e secondo i loro casati paterni; 30farai il censimento,

dall'età di trent'anni fino all'età di cinquant'anni, di quanti fanno parte di una schiera e prestano servizio nella tenda

del convegno. 31Ciò è quanto è affidato alla loro custodia e quello che dovranno portare come loro servizio nella

tenda del convegno: le assi della Dimora, le sue stanghe, le sue colonne, le sue basi, 32le colonne che sono intorno al

recinto, le loro basi, i loro picchetti, le loro corde, tutti i loro arredi e tutto il loro impianto. Elencherete per nome gli

oggetti affidati alla loro custodia e che essi dovranno portare. 33Tale è il servizio delle famiglie dei figli di Merari,

tutto il loro servizio nella tenda del convegno, sotto gli ordini di Itamar, figlio del sacerdote Aronne".

34Mosè, Aronne e i capi della comunità fecero dunque il censimento dei figli dei Keatiti secondo le loro famiglie e

secondo i loro casati paterni, 35di quanti dall'età di trent'anni fino all'età di cinquant'anni potevano far parte di una

schiera e prestar servizio nella tenda del convegno. 36Quelli di cui si fece il censimento secondo le loro famiglie

furono duemilasettecentocinquanta. 37Questi appartengono alle famiglie dei Keatiti dei quali si fece il censimento:

quanti prestavano servizio nella tenda del convegno; Mosè e Aronne ne fecero il censimento secondo l'ordine che il

Signore aveva dato per mezzo di Mosè.

38I figli di Gherson, di cui si fece il censimento secondo le loro famiglie e secondo i loro casati paterni, 39dall'età di

trent'anni fino all'età di cinquant'anni, quanti potevano far parte di una schiera e prestar servizio nella tenda del

convegno, 40quelli di cui si fece il censimento secondo le loro famiglie e secondo i loro casati paterni, furono

duemilaseicentotrenta. 41Questi appartengono alle famiglie dei figli di Gherson, di cui si fece il censimento: quanti

prestavano servizio nella tenda del convegno; Mosè e Aronne ne fecero il censimento secondo l'ordine del Signore.

42Quelli delle famiglie dei figli di Merari dei quali si fece il censimento secondo le loro famiglie e i loro casati

paterni, 43dall'età di trent'anni fino all'età di cinquant'anni, quanti potevano far parte di una schiera e prestar servizio

nella tenda del convegno, 44quelli di cui si fece il censimento, secondo le loro famiglie, furono tremiladuecento.

45Questi appartengono alle famiglie dei figli di Merari, di cui si fece il censimento; Mosè e Aronne ne fecero il

censimento secondo l'ordine che il Signore aveva dato per mezzo di Mosè.

46Tutti i leviti dei quali Mosè, Aronne e i capi d'Israele fecero il censimento secondo le loro famiglie e secondo i loro

casati paterni, 47dall'età di trent'anni fino all'età di cinquant'anni, quanti potevano far parte di una schiera e prestar

servizio e portare pesi nella tenda del convegno, 48tutti quelli di cui si fece il censimento, furono

ottomilacinquecentottanta. 49Ne fu fatto il censimento secondo l'ordine che il Signore aveva dato per mezzo di Mosè,

assegnando a ciascuno il servizio che doveva fare e ciò che doveva portare. Così ne fu fatto il censimento come il

Signore aveva ordinato a Mosè.
5

1Il Signore disse a Mosè: 2"Ordina agli Israeliti che allontanino dall'accampamento ogni lebbroso, chiunque soffre di

gonorrea o è impuro per il contatto con un cadavere. 3Allontanerete sia i maschi sia le femmine; li allontanerete

dall'accampamento perché non contaminino il loro accampamento in mezzo al quale io abito". 4Gli Israeliti fecero

così e li allontanarono dall'accampamento. Come il Signore aveva ordinato a Mosè, così fecero gli Israeliti.

5Il Signore aggiunse a Mosè: 6"Ordina agli Israeliti: Quando un uomo o una donna avrà fatto un torto a qualcuno,

peccando contro il Signore, questa persona si sarà resa colpevole. 7Dovrà confessare il peccato commesso e

restituirà: il reo rifonderà per intero il danno commesso, aggiungendovi un quinto e lo darà a colui verso il quale è

responsabile. 8Ma se costui non ha stretto parente a cui si possa rifondere il danno commesso, questo spetterà al

Signore, cioè al sacerdote, oltre l'ariete dell'espiazione, mediante il quale si farà l'espiazione per il colpevole. 9Ogni

tributo su tutte le cose consacrate che gli Israeliti offriranno, è del sacerdote, apparterrà a lui; 10le cose che uno

consacrerà saranno sue e ciò che uno darà al sacerdote apparterrà a lui".

11Il Signore aggiunse a Mosè: 12"Parla agli Israeliti e riferisci loro: Se una donna si sarà traviata e avrà commesso

una infedeltà verso il marito 13e un uomo avrà avuto rapporti con lei, ma la cosa è rimasta nascosta agli occhi del

marito; se essa si è contaminata in segreto e non vi siano testimoni contro di lei perché non è stata colta sul fatto,

14qualora lo spirito di gelosia si impadronisca del marito e questi diventi geloso della moglie che si è contaminata

oppure lo spirito di gelosia si impadronisca di lui e questi diventi geloso della moglie che non si è contaminata,

15quell'uomo condurrà la moglie al sacerdote e porterà una offerta per lei: un decimo di efa di farina d'orzo; non vi

spanderà sopra olio, né vi metterà sopra incenso, perché è un'oblazione di gelosia, un'offerta commemorativa per

ricordare una iniquità. 16Il sacerdote farà avvicinare la donna e la farà stare davanti al Signore. 17Poi il sacerdote

prenderà acqua santa in un vaso di terra; prenderà anche polvere che è sul pavimento della Dimora e la metterà

nell'acqua. 18Il sacerdote farà quindi stare la donna davanti al Signore, le scoprirà il capo e porrà nelle mani di lei

l'oblazione commemorativa, che è l'oblazione di gelosia, mentre il sacerdote avrà in mano l'acqua amara che porta

maledizione. 19Il sacerdote farà giurare quella donna e le dirà: Se nessun uomo ha avuto rapporti disonesti con te e se

non ti sei traviata per contaminarti ricevendo un altro invece di tuo marito, quest'acqua amara, che porta

maledizione, non ti faccia danno! 20Ma se ti sei traviata ricevendo un altro invece di tuo marito e ti sei contaminata e

un uomo che non è tuo marito ha avuto rapporti disonesti con te... 21Allora il sacerdote farà giurare alla donna con

un'imprecazione; poi dirà alla donna: Il Signore faccia di te un oggetto di maledizione e di imprecazione in mezzo al

tuo popolo, facendoti avvizzire i fianchi e gonfiare il ventre; 22quest'acqua che porta maledizione ti entri nelle

viscere per farti gonfiare il ventre e avvizzire i fianchi! E la donna dirà: Amen, Amen! 23Poi il sacerdote scriverà

queste imprecazioni su un rotolo e le cancellerà con l'acqua amara. 24Farà bere alla donna quell'acqua amara che

porta maledizione e l'acqua che porta maledizione entrerà in lei per produrle amarezza; 25il sacerdote prenderà dalle

mani della donna l'oblazione di gelosia, agiterà l'oblazione davanti al Signore e l'offrirà sull'altare; 26il sacerdote

prenderà una manciata di quell'oblazione come memoriale di lei e la brucerà sull'altare; poi farà bere l'acqua alla

donna. 27Quando le avrà fatto bere l'acqua, se essa si è contaminata e ha commesso un'infedeltà contro il marito,

l'acqua che porta maledizione entrerà in lei per produrre amarezza; il ventre le si gonfierà e i suoi fianchi

avvizziranno e quella donna diventerà un oggetto di maledizione in mezzo al suo popolo. 28Ma se la donna non si è

contaminata ed è pura, sarà riconosciuta innocente e avrà figli.

29Questa è la legge della gelosia, nel caso in cui la moglie di uno si sia traviata ricevendo un altro invece del marito e

si contamini 30e per il caso in cui lo spirito di gelosia si impadronisca del marito e questi diventi geloso della moglie;

egli farà comparire sua moglie davanti al Signore e il sacerdote le applicherà questa legge integralmente. 31Il marito

sarà immune da colpa, ma la donna porterà la pena della sua iniquità".

6

1Il Signore disse ancora a Mosè: 2"Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando un uomo o una donna farà un voto

speciale, il voto di nazireato, per consacrarsi al Signore, 3si asterrà dal vino e dalle bevande inebrianti; non berrà

aceto fatto di vino né aceto fatto di bevanda inebriante; non berrà liquori tratti dall'uva e non mangerà uva, né fresca

né secca. 4Per tutto il tempo del suo nazireato non mangerà alcun prodotto della vigna, dai chicchi acerbi alle

vinacce.

5Per tutto il tempo del suo voto di nazireato il rasoio non passerà sul suo capo; finché non siano compiuti i giorni per

i quali si è consacrato al Signore, sarà santo; si lascerà crescere la capigliatura.

6Per tutto il tempo in cui rimane consacrato al Signore, non si avvicinerà a un cadavere; 7si trattasse anche di suo

padre, di sua madre, di suo fratello e di sua sorella, non si contaminerà per loro alla loro morte, perché porta sul capo

il segno della sua consacrazione a Dio. 8Per tutto il tempo del suo nazireato egli è consacrato al Signore.

9Se uno gli muore accanto improvvisamente e il suo capo consacrato rimane così contaminato, si raderà il capo nel

giorno della sua purificazione; se lo raderà il settimo giorno; 10l'ottavo giorno porterà due tortore o due colombi al

sacerdote, all'ingresso della tenda del convegno. 11Il sacerdote ne offrirà uno in sacrificio espiatorio e l'altro in

olocausto e farà per lui il rito espiatorio del peccato in cui è incorso a causa di quel morto; in quel giorno stesso, il

nazireo consacrerà così il suo capo. 12Consacrerà di nuovo al Signore i giorni del suo nazireato e offrirà un agnello

dell'anno come sacrificio di riparazione; i giorni precedenti non saranno contati, perché il suo nazireato è stato

contaminato.

13Questa è la legge del nazireato; quando i giorni del suo nazireato saranno compiuti, lo si farà venire all'ingresso

della tenda del convegno; 14egli presenterà l'offerta al Signore: un agnello dell'anno, senza difetto, per l'olocausto;

una pecora dell'anno, senza difetto, per il sacrificio espiatorio, un ariete senza difetto, come sacrificio di comunione;

15un canestro di pani azzimi fatti con fior di farina, di focacce intrise in olio, di schiacciate senza lievito unte d'olio,

insieme con l'oblazione e le libazioni relative. 16Il sacerdote presenterà quelle cose davanti al Signore e offrirà il suo

sacrificio espiatorio e il suo olocausto; 17offrirà l'ariete come sacrificio di comunione al Signore, con il canestro dei

pani azzimi; il sacerdote offrirà anche l'oblazione e la libazione. 18Il nazireo raderà, all'ingresso della tenda del

convegno, il suo capo consacrato; prenderà i capelli del suo capo consacrato e li metterà sul fuoco che è sotto il

sacrificio di comunione. 19Il sacerdote prenderà la spalla dell'ariete, quando sarà cotta, una focaccia non lievitata dal

canestro e una schiacciata senza lievito e le porrà nelle mani del nazireo, dopo che questi si sarà raso il capo

consacrato. 20Il sacerdote le agiterà, come offerta da farsi secondo il rito dell'agitazione, davanti al Signore; è cosa

santa che appartiene al sacerdote, insieme con il petto dell'offerta da agitare ritualmente e con la spalla dell'offerta da

elevare ritualmente. Dopo, il nazireo potrà bere il vino.

21Questa è la legge per chi ha fatto voto di nazireato, tale è la sua offerta al Signore per il suo nazireato, oltre quello

che i suoi mezzi gli permetteranno di fare. Egli si comporterà secondo il voto che avrà fatto in base alla legge del

suo nazireato".

22Il Signore aggiunse a Mosè: 23"Parla ad Aronne e ai suoi figli e riferisci loro: Voi benedirete così gli Israeliti;

direte loro:
24Ti benedica il Signore
e ti protegga.

25Il Signore faccia brillare il suo volto su di te

e ti sia propizio.
26Il Signore rivolga su di te il suo volto
e ti conceda pace.
27Così porranno il mio nome sugli Israeliti
e io li benedirò".
7

1Quando Mosè ebbe finito di erigere la Dimora e l'ebbe unta e consacrata con tutti i suoi arredi, quando ebbe eretto

l'altare con tutti i suoi arredi e li ebbe unti e consacrati, 2i capi di Israele, capi dei loro casati paterni, che erano

capitribù e avevano presieduto al censimento, presentarono una offerta 3e la portarono davanti al Signore: sei carri e

dodici buoi, cioè un carro per due capi e un bue per ogni capo e li offrirono davanti alla Dimora. 4Il Signore disse a

Mosè: 5"Prendili da loro per impiegarli al servizio della tenda del convegno e assegnali ai leviti; a ciascuno secondo

il suo servizio". 6Mosè prese dunque i carri e i buoi e li diede ai leviti. 7Diede due carri e quattro buoi ai figli di

Gherson, secondo il loro servizio; 8diede quattro carri e otto buoi ai figli di Merari, secondo il loro servizio, sotto la

sorveglianza di Itamar, figlio del sacerdote Aronne; 9ma ai figli di Keat non ne diede, perché avevano il servizio

degli oggetti sacri e dovevano portarli sulle spalle.

10I capi presentarono l'offerta per la dedicazione dell'altare, il giorno in cui esso fu unto; 11i capi presentarono

l'offerta uno per giorno, per la dedicazione dell'altare.

12Colui che presentò l'offerta il primo giorno fu Nacason, figlio di Amminadab, della tribù di Giuda; 13la sua offerta

fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del

santuario, tutti e due pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione, 14una coppa d'oro di dieci sicli piena di

profumo, 15un giovenco, un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, 16un capro per il sacrificio espiatorio 17e per

il sacrificio di comunione due buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Nacason,

figlio di Amminadab.

18Il secondo giorno, Netaneel, figlio di Suar, capo di Issacar, presentò l'offerta. 19Offrì un piatto d'argento del peso di

centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina

intrisa in olio, per l'oblazione, 20una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, 21un giovenco, un ariete, un agnello

dell'anno per l'olocausto, 22un capro per il sacrificio espiatorio 23e per il sacrificio di comunione due buoi, cinque

arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Netaneel, figlio di Suar.

24Il terzo giorno fu Eliab, figlio di Chelon, capo dei figli di Zàbulon. 25La sua offerta fu un piatto d'argento del peso

di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di

farina intrisa in olio, per l'oblazione, 26una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, 27un giovenco, un ariete, un

agnello dell'anno per l'olocausto, 28un capro per il sacrificio espiatorio 29e per il sacrificio di comunione due buoi,

cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Eliab, figlio di Chelon.

30Il quarto giorno fu Elisur, figlio di Sedeur, capo dei figli di Ruben. 31La sua offerta fu un piatto d'argento del peso

di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di

farina intrisa in olio, per l'oblazione, 32una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, 33un giovenco, un ariete, un

agnello dell'anno per l'olocausto, 34un capro per il sacrificio espiatorio 35e per il sacrificio di comunione due buoi,

cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Elisur, figlio di Sedeur.

36Il quinto giorno fu Selumiel, figlio di Surisaddai, capo dei figli di Simeone. 37La sua offerta fu un piatto d'argento

del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di

fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione, 38una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, 39un giovenco, un

ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, 40un capro per il sacrificio espiatorio 41e per il sacrificio di comunione

due buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Selumiel, figlio di Surisaddai.

42Il sesto giorno fu Eliasaf, figlio di Deuel, capo dei figli di Gad. 43La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di

centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di farina

intrisa in olio, per l'oblazione, 44una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, 45un giovenco, un ariete, un agnello

dell'anno per l'olocausto, 46un capro per il sacrificio espiatorio 47e per il sacrificio di comunione due buoi, cinque

arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Eliasaf, figlio di Deuel.

48Il settimo giorno fu Elesama, figlio di Ammiud, capo dei figli di Efraim. 49La sua offerta fu un piatto d'argento del

peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento del peso di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due

pieni di fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione, 50una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, 51un giovenco,

un ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, 52un capro per il sacrificio espiatorio 53e per il sacrificio di comunione

due buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Elesama, figlio di Ammiud.

54L'ottavo giorno fu Gamliel, figlio di Pedasur, capo dei figli di Manasse. 55La sua offerta fu un piatto d'argento del

peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior di

farina intrisa in olio, per l'oblazione, 56una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, 57un giovenco, un ariete, un

agnello dell'anno per l'olocausto, 58un capro per il sacrificio espiatorio 59e per il sacrificio di comunione due buoi,

cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Gamliel, figlio di Pedasur.

60Il nono giorno fu Abidan, figlio di Ghideoni, capo dei figli di Beniamino. 61La sua offerta fu un piatto d'argento del

peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior

di farina intrisa in olio, per l'oblazione, 62una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, 63un giovenco, un ariete, un

agnello dell'anno per l'olocausto, 64un capro per il sacrificio espiatorio 65e per il sacrificio di comunione due buoi,

cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Abidan, figlio di Ghideoni.

66Il decimo giorno fu Achiezer, figlio di Ammisaddai, capo dei figli di Dan. 67La sua offerta fu un piatto d'argento

del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di

fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione, 68una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, 69un giovenco, un

ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, 70un capro per il sacrificio espiatorio 71e per il sacrificio di comunione

due buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Achiezer, figlio di Ammisaddai.

72L'undicesimo giorno fu Paghiel, figlio di Ocran, capo dei figli di Aser. 73La sua offerta fu un piatto d'argento del

peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di fior

di farina intrisa in olio, per l'oblazione, 74una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, 75un giovenco, un ariete, un

agnello dell'anno per l'olocausto, 76un capro per il sacrificio espiatorio 77e per il sacrificio di comunione due buoi,

cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Paghiel, figlio di Ocran.

78Il decimosecondo giorno fu Achira, figlio di Enan, capo dei figli di Nèftali. 79La sua offerta fu un piatto d'argento

del peso di centotrenta sicli, un vassoio d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, tutti e due pieni di

fior di farina intrisa in olio, per l'oblazione, 80una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, 81un giovenco, un

ariete, un agnello dell'anno per l'olocausto, 82un capro per il sacrificio espiatorio 83e per il sacrificio di comunione

due buoi, cinque arieti, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Achira, figlio di Enan.

84Questi furono i doni per la dedicazione dell'altare da parte dei capi d'Israele, il giorno in cui esso fu unto: dodici

piatti d'argento, dodici vassoi d'argento, dodici coppe d'oro; 85ogni piatto d'argento pesava centotrenta sicli e ogni

vassoio d'argento settanta; il totale dell'argento dei vasi fu duemilaquattrocento sicli, secondo il siclo del santuario;

86dodici coppe d'oro piene di profumo, le quali, a dieci sicli per coppa, secondo il siclo del santuario, diedero per

l'oro delle coppe un totale di centoventi sicli. 87Totale del bestiame per l'olocausto: dodici giovenchi, dodici arieti,

dodici agnelli dell'anno, con le oblazioni consuete, e dodici capri per il sacrificio espiatorio. 88Totale del bestiame

per il sacrificio di comunione: ventiquattro giovenchi, sessanta arieti, sessanta capri, sessanta agnelli dell'anno.

Questi furono i doni per la dedicazione dell'altare, dopo che esso fu unto.

89Quando Mosè entrava nella tenda del convegno per parlare con il Signore, udiva la voce che gli parlava dall'alto

del coperchio che è sull'arca della testimonianza fra i due cherubini; il Signore gli parlava.

8

1Il Signore disse ancora a Mosè: 2"Parla ad Aronne e riferisci: Quando collocherai le lampade, le sette lampade

dovranno proiettare la luce davanti al candelabro". 3Aronne fece così: collocò le lampade in modo che facessero luce

davanti al candelabro, come il Signore aveva ordinato a Mosè. 4Ora il candelabro aveva questa fattura: era d'oro

lavorato a martello, dal suo fusto alle sue corolle era un solo lavoro a martello. Mosè aveva fatto il candelabro

secondo la figura che il Signore gli aveva mostrato.

5Il Signore parlò a Mosè: 6"Prendi i leviti tra gli Israeliti e purificali. 7Per purificarli farai così: li aspergerai con

l'acqua dell'espiazione; faranno passare il rasoio su tutto il loro corpo, laveranno le loro vesti e si purificheranno.

8Poi prenderanno un giovenco con l'oblazione consueta di fior di farina intrisa in olio e tu prenderai un altro

giovenco per il sacrificio espiatorio. 9Farai avvicinare i leviti dinanzi alla tenda del convegno e convocherai tutta la

comunità degli Israeliti. 10Farai avvicinare i leviti davanti al Signore e gli Israeliti porranno le mani sui leviti;

11Aronne presenterà i leviti come offerta da farsi con il rito di agitazione davanti al Signore da parte degli Israeliti ed

essi faranno il servizio del Signore. 12Poi i leviti porranno le mani sulla testa dei giovenchi e tu ne offrirai uno in

sacrificio espiatorio per i leviti. 13Farai stare i leviti davanti ad Aronne e davanti ai suoi figli e li presenterai come

un'offerta da farsi con il rito di agitazione in onore del Signore. 14Così separerai i leviti dagli Israeliti e i leviti

saranno miei. 15Dopo, i leviti verranno a fare il servizio nella tenda del convegno; tu li purificherai e li presenterai

come un'offerta fatta con la rituale agitazione; 16poiché mi sono tutti dediti tra gli Israeliti, io li ho presi con me,

invece di quanti nascono per primi dalla madre, invece dei primogeniti di tutti gli Israeliti. 17Poiché tutti i

primogeniti degli Israeliti, tanto degli uomini quanto del bestiame, sono miei; io me li sono consacrati il giorno in

cui percossi tutti i primogeniti nel paese d'Egitto. 18Ho preso i leviti invece di tutti i primogeniti degli Israeliti. 19Ho

dato in dono ad Aronne e ai suoi figli i leviti tra gli Israeliti, perché facciano il servizio degli Israeliti nella tenda del

convegno e perché compiano il rito espiatorio per gli Israeliti, perché nessun flagello colpisca gli Israeliti, qualora

gli Israeliti si accostino al santuario".

20Così fecero Mosè, Aronne e tutta la comunità degli Israeliti per i leviti; gli Israeliti fecero per i leviti quanto il

Signore aveva ordinato a Mosè a loro riguardo. 21I leviti si purificarono e lavarono le loro vesti; Aronne li presentò

come un'offerta da agitare secondo il rito davanti al Signore e fece l'espiazione per essi, per purificarli. 22Dopo, i

leviti vennero a fare il servizio nella tenda del convegno alla presenza di Aronne e dei suoi figli. Come il Signore

aveva ordinato a Mosè per i leviti, così si fece per loro.

23Il Signore parlò a Mosè: 24"Questo riguarda i leviti: da venticinque anni in su il levita entrerà a formare la squadra

per il servizio nella tenda del convegno. 25Dall'età di cinquant'anni si ritirerà dalla squadra del servizio e non servirà

più. 26Aiuterà i suoi fratelli nella tenda del convegno sorvegliando ciò che è affidato alla loro custodia; ma non farà

più servizio. Così farai per i leviti, per quel che riguarda i loro uffici".

9

1Il Signore parlò ancora a Mosè nel deserto del Sinai, il primo mese del secondo anno, da quando uscirono dal paese

d'Egitto, dicendo: 2"Gli Israeliti celebreranno la pasqua nel tempo stabilito. 3La celebrerete nel tempo stabilito, il

quattordici di questo mese tra le due sere; la celebrerete secondo tutte le leggi e secondo tutte le prescrizioni e le

usanze". 4Mosè parlò agli Israeliti perché celebrassero la pasqua. 5Essi celebrarono la pasqua il quattordici del mese

al tramonto, nel deserto del Sinai; gli Israeliti agirono secondo tutti gli ordini che il Signore aveva dato a Mosè.

6Ora vi erano alcuni uomini che essendo immondi per aver toccato un morto, non potevano celebrare la pasqua in

quel giorno. Si presentarono in quello stesso giorno davanti a Mosè e davanti ad Aronne; 7quegli uomini dissero a

Mosè: "Noi siamo immondi per aver toccato un cadavere; perché dovremo essere impediti di presentare l'offerta del

Signore, al tempo stabilito, in mezzo agli Israeliti?". 8Mosè rispose loro: "Aspettate e sentirò quello che il Signore

ordinerà a vostro riguardo". 9Il Signore disse a Mosè: 10"Parla agli Israeliti e ordina loro: Se uno di voi o dei vostri

discendenti sarà immondo per il contatto con un cadavere o sarà lontano in viaggio, potrà ugualmente celebrare la

pasqua in onore del Signore. 11La celebreranno il quattordici del secondo mese al tramonto; mangeranno la vittima

pasquale con pane azzimo e con erbe amare; 12non ne serberanno alcun resto fino al mattino e non ne spezzeranno

alcun osso. La celebreranno secondo tutte le leggi della pasqua. 13Ma chi è mondo e non è in viaggio, se si astiene

dal celebrare la pasqua, sarà eliminato dal suo popolo; perché non ha presentato l'offerta al Signore nel tempo

stabilito, quell'uomo porterà la pena del suo peccato. 14Se uno straniero che soggiorna in mezzo a voi celebra la

pasqua del Signore, si conformerà alle leggi e alle prescrizioni della pasqua. Avrete un'unica legge per lo straniero e

per il nativo del paese".

15Nel giorno in cui la Dimora fu eretta, la nube coprì la Dimora, ossia la tenda della testimonianza; alla sera essa

aveva sulla Dimora l'aspetto di un fuoco che durava fino alla mattina. 16Così avveniva sempre: la nube copriva la

Dimora e di notte aveva l'aspetto del fuoco. 17Tutte le volte che la nube si alzava sopra la tenda, gli Israeliti si

mettevano in cammino; dove la nuvola si fermava, in quel luogo gli Israeliti si accampavano. 18Gli Israeliti si

mettevano in cammino per ordine del Signore e per ordine del Signore si accampavano; rimanevano accampati

finché la nube restava sulla Dimora. 19Quando la nube rimaneva per molti giorni sulla Dimora, gli Israeliti

osservavano la prescrizione del Signore e non partivano. 20Se la nube rimaneva pochi giorni sulla Dimora, per ordine

del Signore rimanevano accampati e per ordine del Signore levavano il campo. 21Se la nube si fermava dalla sera alla

mattina e si alzava la mattina, subito riprendevano il cammino; o se dopo un giorno e una notte la nube si alzava,

allora riprendevano il cammino. 22Se la nube rimaneva ferma sulla Dimora due giorni o un mese o un anno, gli

Israeliti rimanevano accampati e non partivano: ma quando si alzava, levavano il campo. 23Per ordine del Signore si

accampavano e per ordine del Signore levavano il campo; osservavano le prescrizioni del Signore, secondo l'ordine

dato dal Signore per mezzo di Mosè.
10

1Il Signore disse ancora a Mosè: 2"Fatti due trombe d'argento; le farai lavorate a martello e ti serviranno per

convocare la comunità e per levare l'accampamento. 3Al suono di esse tutta la comunità si radunerà presso di te

all'ingresso della tenda del convegno. 4Al suono di una tromba sola, i principi, i capi delle migliaia d'Israele,

converranno presso di te. 5Quando suonerete uno squillo di acclamazione, gli accampamenti che sono a levante si

metteranno in cammino. 6Quando suonerete una seconda volta lo squillo di acclamazione, gli accampamenti che si

trovano a mezzogiorno si metteranno in cammino; si suoneranno squilli di acclamazione quando dovranno mettersi

in cammino. 7Quando deve essere convocata la comunità, suonerete, ma non uno squillo di acclamazione. 8I

sacerdoti figli di Aronne suoneranno le trombe; sarà una legge perenne per voi e per i vostri discendenti.

9Quando nel vostro paese andrete in guerra contro il nemico che vi attaccherà, suonerete le trombe con squilli di

acclamazione e sarete ricordati davanti al Signore vostro Dio e sarete liberati dai vostri nemici. 10Così anche nei

vostri giorni di gioia, nelle vostre solennità e al principio dei vostri mesi, suonerete le trombe quando offrirete

olocausti e sacrifici di comunione; esse vi ricorderanno davanti al vostro Dio. Io sono il Signore vostro Dio".

11Il secondo anno, il secondo mese, il venti del mese, la nube si alzò sopra la Dimora della testimonianza. 12Gli

Israeliti partirono dal deserto del Sinai secondo il loro ordine di marcia; la nube si fermò nel deserto di Paran. 13Così

si misero in cammino la prima volta, secondo l'ordine del Signore, dato per mezzo di Mosè. 14Per prima si mosse

l'insegna dell'accampamento dei figli di Giuda, diviso secondo le loro schiere. Nacason, figlio di Amminadab,

comandava la schiera di Giuda. 15Netaneel, figlio di Suar, comandava la schiera della tribù dei figli di Issacar;

16Eliab, figlio di Chelon, comandava la schiera della tribù dei figli di Zàbulon. 17La Dimora fu smontata e i figli di

Gherson e i figli di Merari si misero in cammino portando la Dimora. 18Poi si mosse l'insegna dell'accampamento di

Ruben, diviso secondo le sue schiere. Elisur, figlio di Sedeur, comandava la schiera di Ruben. 19Selumiel, figlio di

Surisaddai, comandava la schiera della tribù dei figli di Simeone. 20Eliasaf, figlio di Deuel, comandava la schiera

della tribù dei figli di Gad. 21Poi si mossero i Keatiti, portando gli oggetti sacri; gli altri dovevano erigere la Dimora,

prima che questi arrivassero. 22Poi si mosse l'insegna dell'accampamento dei figli di Efraim, diviso secondo le sue

schiere. Elisama, figlio di Ammiud, comandava la schiera di Efraim. 23Gamliel, figlio di Pedasur, comandava la

schiera della tribù dei figli di Manàsse. 24Abidau, figlio di Ghideoni, comandava la schiera della tribù dei figli di

Beniamino. 25Poi si mosse l'insegna dell'accampamento dei figli di Dan, diviso secondo le sue schiere, formando la

retroguardia di tutti gli accampamenti. Achiezer, figlio di Ammisaddai, comandava la schiera di Dan. 26Paghiel,

figlio di Ocran, comandava la schiera della tribù dei figli di Aser, 27e Achira, figlio di Enan, comandava la schiera

della tribù dei figli di Nèftali. 28Questo era l'ordine con cui gli Israeliti si misero in cammino, secondo le loro

schiere. Così levarono l'accampamento.

29Mosè disse a Obab, figlio di Reuel, Madianita, suocero di Mosè: "Noi stiamo per partire, verso il luogo del quale il

Signore ha detto: Io ve lo darò in possesso. Vieni con noi e ti faremo del bene, perché il Signore ha promesso di fare

il bene a Israele". 30Gli rispose: "Io non verrò ma tornerò al mio paese e dai miei parenti". Mosè disse: 31"Non ci

lasciare poiché tu conosci i luoghi dove ci accamperemo nel deserto e sarai per noi come gli occhi. 32Se vieni con

noi, qualunque bene il Signore farà a noi, noi lo faremo a te".

33Così partirono dal monte del Signore e fecero tre giornate di cammino; l'arca dell'alleanza del Signore li precedeva

durante le tre giornate di cammino, per cercare loro un luogo di sosta. 34La nube del Signore era sopra di loro

durante il giorno da quando erano partiti.
35Quando l'arca partiva, Mosè diceva:
"Sorgi, Signore,
e siano dispersi i tuoi nemici
e fuggano da te coloro che ti odiano".
36Quando si posava, diceva:
"Torna, Signore,
alle miriadi di migliaia di Israele".
11

1Ora il popolo cominciò a lamentarsi malamente agli orecchi del Signore. Li udì il Signore e il suo sdegno si accese

e il fuoco del Signore divampò in mezzo a loro e divorò l'estremità dell'accampamento. 2Il popolo gridò a Mosè;

Mosè pregò il Signore e il fuoco si spense. 3Quel luogo fu chiamato Tabera, perché il fuoco del Signore era

divampato in mezzo a loro.

4La gente raccogliticcia, che era tra il popolo, fu presa da bramosia; anche gli Israeliti ripresero a lamentarsi e a dire:

"Chi ci potrà dare carne da mangiare? 5Ci ricordiamo dei pesci che mangiavamo in Egitto gratuitamente, dei

cocomeri, dei meloni, dei porri, delle cipolle e dell'aglio. 6Ora la nostra vita inaridisce; non c'è più nulla, i nostri

occhi non vedono altro che questa manna". 7Ora la manna era simile al seme del coriandolo e aveva l'aspetto della

resina odorosa. 8Il popolo andava attorno a raccoglierla; poi la riduceva in farina con la macina o la pestava nel

mortaio, la faceva cuocere nelle pentole o ne faceva focacce; aveva il sapore di pasta all'olio. 9Quando di notte

cadeva la rugiada sul campo, cadeva anche la manna.

10Mosè udì il popolo che si lamentava in tutte le famiglie, ognuno all'ingresso della propria tenda; lo sdegno del

Signore divampò e la cosa dispiacque anche a Mosè. 11Mosè disse al Signore: "Perché hai trattato così male il tuo

servo? Perché non ho trovato grazia ai tuoi occhi, tanto che tu mi hai messo addosso il carico di tutto questo popolo?

12L'ho forse concepito io tutto questo popolo? O l'ho forse messo al mondo io perché tu mi dica: Pòrtatelo in

grembo, come la balia porta il bambino lattante, fino al paese che tu hai promesso con giuramento ai suoi padri?

13Da dove prenderei la carne da dare a tutto questo popolo? Perché si lamenta dietro a me, dicendo: Dacci da

mangiare carne! 14Io non posso da solo portare il peso di tutto questo popolo; è un peso troppo grave per me. 15Se mi

devi trattare così, fammi morire piuttosto, fammi morire, se ho trovato grazia ai tuoi occhi; io non veda più la mia

sventura!".

16Il Signore disse a Mosè: "Radunami settanta uomini tra gli anziani d'Israele, conosciuti da te come anziani del

popolo e come loro scribi; conducili alla tenda del convegno; vi si presentino con te. 17Io scenderò e parlerò in quel

luogo con te; prenderò lo spirito che è su di te per metterlo su di loro, perché portino con te il carico del popolo e tu

non lo porti più da solo.

18Dirai al popolo: Santificatevi per domani e mangerete carne, perché avete pianto agli orecchi del Signore, dicendo:

Chi ci farà mangiare carne? Stavamo così bene in Egitto! Ebbene il Signore vi darà carne e voi ne mangerete. 19Ne

mangerete non per un giorno, non per due giorni, non per cinque giorni, non per dieci giorni, non per venti giorni,

20ma per un mese intero, finché vi esca dalle narici e vi venga a noia, perché avete respinto il Signore che è in mezzo

a voi e avete pianto davanti a lui, dicendo: Perché siamo usciti dall'Egitto?". 21Mosè disse: "Questo popolo, in mezzo

al quale mi trovo, conta seicentomila adulti e tu dici: Io darò loro la carne e ne mangeranno per un mese intero! 22Si

possono uccidere per loro greggi e armenti in modo che ne abbiano abbastanza? O si radunerà per loro tutto il pesce

del mare in modo che ne abbiano abbastanza?". 23Il Signore rispose a Mosè: "Il braccio del Signore è forse

raccorciato? Ora vedrai se la parola che ti ho detta si realizzerà o no".

24Mosè dunque uscì e riferì al popolo le parole del Signore; radunò settanta uomini tra gli anziani del popolo e li

pose intorno alla tenda del convegno. 25Allora il Signore scese nella nube e gli parlò: prese lo spirito che era su di lui

e lo infuse sui settanta anziani: quando lo spirito si fu posato su di essi, quelli profetizzarono, ma non lo fecero più in

seguito. 26Intanto, due uomini, uno chiamato Eldad e l'altro Medad, erano rimasti nell'accampamento e lo spirito si

posò su di essi; erano fra gli iscritti ma non erano usciti per andare alla tenda; si misero a profetizzare

nell'accampamento. 27Un giovane corse a riferire la cosa a Mosè e disse: "Eldad e Medad profetizzano

nell'accampamento". 28Allora Giosuè, figlio di Nun, che dalla sua giovinezza era al servizio di Mosè, disse: "Mosè,

signor mio, impediscili!". 29Ma Mosè gli rispose: "Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore

e volesse il Signore dare loro il suo spirito!". 30Mosè si ritirò nell'accampamento, insieme con gli anziani d'Israele.

31Intanto si era alzato un vento, per ordine del Signore, e portò quaglie dalla parte del mare e le fece cadere presso

l'accampamento sulla distesa di circa una giornata di cammino da un lato e una giornata di cammino dall'altro,

intorno all'accampamento e a un'altezza di circa due cubiti sulla superficie del suolo. 32Il popolo si alzò e tutto quel

giorno e tutta la notte e tutto il giorno dopo raccolse le quaglie. Chi ne raccolse meno ne ebbe dieci homer; le

distesero intorno all'accampamento. 33Avevano ancora la carne fra i denti e non l'avevano ancora masticata, quando

lo sdegno del Signore si accese contro il popolo e il Signore percosse il popolo con una gravissima piaga. 34Quel

luogo fu chiamato Kibrot-Taava, perché qui fu sepolta la gente che si era lasciata dominare dalla ingordigia. 35Da

Kibrot-Taava il popolo partì per Caserot e a Caserot fece sosta.

12

1Maria e Aronne parlarono contro Mosè a causa della donna etiope che aveva sposata; infatti aveva sposato una

Etiope. 2Dissero: "Il Signore ha forse parlato soltanto per mezzo di Mosè? Non ha parlato anche per mezzo nostro?".

Il Signore udì. 3Ora Mosè era molto più mansueto di ogni uomo che è sulla terra.

4Il Signore disse subito a Mosè, ad Aronne e a Maria: "Uscite tutti e tre e andate alla tenda del convegno". Uscirono

tutti e tre. 5Il Signore allora scese in una colonna di nube, si fermò all'ingresso della tenda e chiamò Aronne e Maria.

I due si fecero avanti. 6Il Signore disse:
"Ascoltate le mie parole!
Se ci sarà un vostro profeta, io, il Signore,
in visione a lui mi rivelerò,
in sogno parlerò con lui.
7Non così per il mio servo Mosè:
egli è l'uomo di fiducia in tutta la mia casa.
8Bocca a bocca parlo con lui,
in visione e non con enigmi
ed egli guarda l'immagine del Signore.
Perché non avete temuto
di parlare contro il mio servo Mosè?".

9L'ira del Signore si accese contro di loro ed Egli se ne andò; 10la nuvola si ritirò di sopra alla tenda ed ecco Maria

era lebbrosa, bianca come neve; Aronne guardò Maria ed ecco era lebbrosa.

11Aronne disse a Mosè: "Signor mio, non addossarci la pena del peccato che abbiamo stoltamente commesso, 12essa

non sia come il bambino nato morto, la cui carne è già mezzo consumata quando esce dal seno della madre". 13Mosè

gridò al Signore: "Guariscila, Dio!". 14Il Signore rispose a Mosè: "Se suo padre le avesse sputato in viso, non ne

porterebbe essa vergogna per sette giorni? Stia dunque isolata fuori dell'accampamento sette giorni; poi vi sarà di

nuovo ammessa". 15Maria dunque rimase isolata, fuori dell'accampamento sette giorni; il popolo non riprese il

cammino, finché Maria non fu riammessa nell'accampamento. 16Poi il popolo partì da Caserot e si accampò nel

deserto di Paran.
13

1Il Signore disse a Mosè: 2"Manda uomini a esplorare il paese di Canaan che sto per dare agli Israeliti. Mandate un

uomo per ogni tribù dei loro padri; siano tutti dei loro capi". 3Mosè li mandò dal deserto di Paran, secondo il

comando del Signore; quegli uomini erano tutti capi degli Israeliti.

4Questi erano i loro nomi: per la tribù di Ruben, Sammua figlio di Zaccur; 5per la tribù di Simeone, Safat figlio di

Cori; 6per la tribù di Giuda, Caleb figlio di Iefunne; 7per la tribù di Issacar, Igheal figlio di Giuseppe; per la tribù di

Efraim, 8Osea figlio di Nun; 9per la tribù di Beniamino, Palti figlio di Rafu; 10per la tribù di Zàbulon, Gaddiel figlio

di Sodi; 11per la tribù di Giuseppe, cioè per la tribù di Manàsse, Gaddi figlio di Susi; 12per la tribù di Dan, Ammiel

figlio di Ghemalli; 13per la tribù di Aser, Setur figlio di Michele; 14per la tribù di Nèftali, Nacbi figlio di Vofsi; 15per

la tribù di Gad, Gheuel figlio di Machi. 16Questi sono i nomi degli uomini che Mosè mandò a esplorare il paese.

Mosè diede ad Osea, figlio di Nun, il nome di Giosuè.

17Mosè dunque li mandò a esplorare il paese di Canaan e disse loro: "Salite attraverso il Negheb; poi salirete alla

regione montana 18e osserverete che paese sia, che popolo l'abiti, se forte o debole, se poco o molto numeroso;

19come sia la regione che esso abita, se buona o cattiva, e come siano le città dove abita, se siano accampamenti o

luoghi fortificati; 20come sia il terreno, se fertile o sterile, se vi siano alberi o no. Siate coraggiosi e portate frutti del

paese". Era il tempo in cui cominciava a maturare l'uva.

21Quelli dunque salirono ed esplorarono il paese dal deserto di Sin, fino a Recob, in direzione di Amat. 22Salirono

attraverso il Negheb e andarono fino a Ebron, dove erano Achiman, Sesai e Talmai, figli di Anak. Ora Ebron era

stata edificata sette anni prima di Tanis in Egitto. 23Giunsero fino alla valle di Escol, dove tagliarono un tralcio con

un grappolo d'uva, che portarono in due con una stanga, e presero anche melagrane e fichi.

24Quel luogo fu chiamato valle di Escol a causa del grappolo d'uva che gli Israeliti vi tagliarono.

25Alla fine di quaranta giorni tornarono dall'esplorazione del paese 26e andarono a trovare Mosè e Aronne e tutta la

comunità degli Israeliti nel deserto di Paran, a Kades; riferirono ogni cosa a loro e a tutta la comunità e mostrarono

loro i frutti del paese. 27Raccontarono: "Noi siamo arrivati nel paese dove tu ci avevi mandato ed è davvero un paese

dove scorre latte e miele; ecco i suoi frutti. 28Ma il popolo che abita il paese è potente, le città sono fortificate e

immense e vi abbiamo anche visto i figli di Anak. 29Gli Amaleciti abitano la regione del Negheb; gli Hittiti, i

Gebusei e gli Amorrei le montagne; i Cananei abitano presso il mare e lungo la riva del Giordano". 30Caleb calmò il

popolo che mormorava contro Mosè e disse: "Andiamo presto e conquistiamo il paese, perché certo possiamo

riuscirvi". 31Ma gli uomini che vi erano andati con lui dissero: "Noi non saremo capaci di andare contro questo

popolo, perché è più forte di noi". 32Screditarono presso gli Israeliti il paese che avevano esplorato, dicendo: "Il

paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese che divora i suoi abitanti; tutta la gente che vi abbiamo

notata è gente di alta statura; 33vi abbiamo visto i giganti, figli di Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci

sembrava di essere come locuste e così dovevamo sembrare a loro".

14

1Allora tutta la comunità alzò la voce e diede in alte grida; il popolo pianse tutta quella notte. 2Tutti gli Israeliti

mormoravano contro Mosè e contro Aronne e tutta la comunità disse loro: "Oh! fossimo morti nel paese d'Egitto o

fossimo morti in questo deserto! 3E perché il Signore ci conduce in quel paese per cadere di spada? Le nostre mogli

e i nostri bambini saranno preda. Non sarebbe meglio per noi tornare in Egitto?". 4Si dissero l'un l'altro: "Diamoci un

capo e torniamo in Egitto".

5Allora Mosè e Aronne si prostrarono a terra dinanzi a tutta la comunità riunita degli Israeliti. 6Giosuè figlio di Nun

e Caleb figlio di Iefunne, che erano fra coloro che avevano esplorato il paese, si stracciarono le vesti 7e parlarono

così a tutta la comunità degli Israeliti: "Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese molto buono. 8Se

il Signore ci è favorevole, ci introdurrà in quel paese e ce lo darà: è un paese dove scorre latte e miele. 9Soltanto, non

vi ribellate al Signore e non abbiate paura del popolo del paese; è pane per noi e la loro difesa li ha abbandonati

mentre il Signore è con noi; non ne abbiate paura".

10Allora tutta la comunità parlò di lapidarli; ma la Gloria del Signore apparve sulla tenda del convegno a tutti gli

Israeliti. 11Il Signore disse a Mosè: "Fino a quando mi disprezzerà questo popolo? E fino a quando non avranno fede

in me, dopo tutti i miracoli che ho fatti in mezzo a loro? 12Io lo colpirò con la peste e lo distruggerò, ma farò di te

una nazione più grande e più potente di esso".

13Mosè disse al Signore: "Ma gli Egiziani hanno saputo che tu hai fatto uscire questo popolo con la tua potenza 14e lo

hanno detto agli abitanti di questo paese. Essi hanno udito che tu, Signore, sei in mezzo a questo popolo, e ti mostri

loro faccia a faccia, che la tua nube si ferma sopra di loro e che cammini davanti a loro di giorno in una colonna di

nube e di notte in una colonna di fuoco. 15Ora se fai perire questo popolo come un solo uomo, le nazioni che hanno

udito la tua fama, diranno: 16Siccome il Signore non è stato in grado di far entrare questo popolo nel paese che aveva

giurato di dargli, li ha ammazzati nel deserto. 17Ora si mostri grande la potenza del mio Signore, perché tu hai detto:

18Il Signore è lento all'ira e grande in bontà, perdona la colpa e la ribellione, ma non lascia senza punizione; castiga

la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione. 19Perdona l'iniquità di questo popolo, secondo la

grandezza della tua bontà, così come hai perdonato a questo popolo dall'Egitto fin qui".

20Il Signore disse: "Io perdono come tu hai chiesto; 21ma, per la mia vita, com'è vero che tutta la terra sarà piena

della gloria del Signore, 22tutti quegli uomini che hanno visto la mia gloria e i prodigi compiuti da me in Egitto e nel

deserto e tuttavia mi hanno messo alla prova già dieci volte e non hanno obbedito alla mia voce, 23certo non

vedranno il paese che ho giurato di dare ai loro padri. Nessuno di quelli che mi hanno disprezzato lo vedrà; 24ma il

mio servo Caleb che è stato animato da un altro spirito e mi ha seguito fedelmente io lo introdurrò nel paese dove è

andato; la sua stirpe lo possiederà. 25Gli Amaleciti e i Cananei abitano nella valle; domani tornate indietro,

incamminatevi verso il deserto, per la via del Mare Rosso".

26Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: 27"Fino a quando sopporterò io questa comunità malvagia che

mormora contro di me? Io ho udito le lamentele degli Israeliti contro di me. 28Riferisci loro: Per la mia vita, dice il

Signore, io vi farò quello che ho sentito dire da voi. 29I vostri cadaveri cadranno in questo deserto. Nessuno di voi, di

quanti siete stati registrati dall'età di venti anni in su e avete mormorato contro di me, 30potrà entrare nel paese nel

quale ho giurato di farvi abitare, se non Caleb, figlio di Iefunne, e Giosuè figlio di Nun. 31I vostri bambini, dei quali

avete detto che sarebbero diventati una preda di guerra, quelli ve li farò entrare; essi conosceranno il paese che voi

avete disprezzato. 32Ma i vostri cadaveri cadranno in questo deserto. 33I vostri figli saranno nòmadi nel deserto per

quarant'anni e porteranno il peso delle vostre infedeltà, finché i vostri cadaveri siano tutti quanti nel deserto.

34Secondo il numero dei giorni che avete impiegato per esplorare il paese, quaranta giorni, sconterete le vostre

iniquità per quarant'anni, un anno per ogni giorno e conoscerete la mia ostilità. 35Io, il Signore, ho parlato. Così agirò

con tutta questa comunità malvagia che si è riunita contro di me: in questo deserto saranno annientati e qui

moriranno".

36Gli uomini che Mosè aveva mandati a esplorare il paese e che, tornati, avevano fatto mormorare tutta la comunità

contro di lui diffondendo il discredito sul paese, 37quegli uomini che avevano propagato cattive voci su quel paese,

morirono colpiti da un flagello, davanti al Signore. 38Ma di quelli che erano andati a esplorare il paese rimasero vivi

Giosuè, figlio di Nun, e Caleb, figlio di Iefunne.

39Mosè riferì quelle parole a tutti gli Israeliti; il popolo ne fu molto turbato. 40La mattina si alzarono presto per salire

verso la cima del monte, dicendo: "Eccoci qua; noi saliremo al luogo del quale il Signore ha detto che noi abbiamo

peccato". 41Ma Mosè disse: "Perché trasgredite l'ordine del Signore? La cosa non vi riuscirà. 42Poiché il Signore non

è in mezzo a voi, non salite perché non siate sconfitti dai vostri nemici! 43Perché di fronte a voi stanno gli Amaleciti

e i Cananei e voi cadrete di spada; perché avete abbandonato il Signore, il Signore non sarà con voi". 44Si ostinarono

a salire verso la cima del monte, ma l'arca dell'alleanza del Signore e Mosè non si mossero dall'accampamento.

45Allora gli Amaleciti e i Cananei che abitavano su quel monte scesero, li batterono e ne fecero strage fino a Corma.

15

1Il Signore disse a Mosè: 2"Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando sarete entrati nel paese che dovrete abitare e

che io vi dò 3e offrirete al Signore un sacrificio consumato dal fuoco, olocausto o sacrificio per soddisfare un voto, o

per un'offerta volontaria, o nelle vostre solennità, per fare un profumo soave per il Signore con il vostro bestiame

grosso o minuto, 4colui che presenterà l'offerta al Signore, offrirà in oblazione un decimo di efa di fior di farina

intrisa in un quarto di hin di olio. 5Farai una libazione di un quarto di hin di vino oltre l'olocausto o sacrificio per

ogni agnello. 6Se è per un ariete, offrirai in oblazione due decimi di efa di fior di farina con un terzo di hin di olio 7e

farai una libazione di un terzo di hin di vino come offerta di odore soave in onore del Signore. 8Se offri un giovenco

in olocausto o in sacrificio per soddisfare un voto o in sacrificio di comunione al Signore, 9oltre il giovenco si

offrirà, in oblazione, tre decimi di efa di fior di farina intrisa in mezzo hin di olio 10e farai una libazione di un mezzo

hin di vino; è un sacrificio consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore. 11Così si farà per ogni bue, per ogni

ariete, per ogni agnello o capretto. 12Qualunque sia il numero degli animali che immolerete, farete così per ciascuna

vittima. 13Quanti sono nativi del paese faranno così, quando offriranno un sacrificio consumato dal fuoco, soave

profumo per il Signore. 14Se uno straniero che soggiorna da voi o chiunque dimorerà in mezzo a voi in futuro, offrirà

un sacrificio con il fuoco, soave profumo per il Signore, farà come fate voi. 15Vi sarà una sola legge per tutta la

comunità, per voi e per lo straniero che soggiorna in mezzo a voi; sarà una legge perenne, di generazione in

generazione; come siete voi, così sarà lo straniero davanti al Signore. 16Ci sarà una stessa legge e uno stesso rito per

voi e per lo straniero che soggiorna presso di voi".

17Il Signore disse ancora a Mosè: 18"Parla agli Israeliti e riferisci loro. Quando sarete arrivati nel paese dove io vi

conduco 19e mangerete il pane di quel paese, ne preleverete un'offerta da presentare al Signore. 20Delle primizie della

vostra madia, metterete da parte una focaccia come offerta da elevare secondo il rito, la preleverete come si preleva

dall'aia l'offerta che si fa con il rito di elevazione. 21Delle primizie della vostra madia darete al Signore una parte

come offerta che si fa elevandola, di generazione in generazione.

22Se avrete mancato per inavvertenza e non avrete osservato tutti questi comandi che il Signore ha dati a Mosè,

23quanto il Signore vi ha comandato per mezzo di Mosè, dal giorno in cui il Signore vi ha dato comandi e in seguito,

nelle vostre successive generazioni, 24se il peccato è stato commesso per inavvertenza da parte della comunità, senza

che la comunità se ne sia accorta, tutta la comunità offrirà un giovenco come olocausto di soave profumo per il

Signore, con la sua oblazione e la sua libazione secondo il rito, e un capro come sacrificio espiatorio. 25Il sacerdote

farà il rito espiatorio per tutta la comunità degli Israeliti e sarà loro perdonato; infatti si tratta di un peccato

commesso per inavvertenza ed essi hanno portato l'offerta, il sacrificio fatto in onore del Signore mediante il fuoco e

il loro sacrificio espiatorio davanti al Signore, a causa della loro inavvertenza. 26Sarà perdonato a tutta la comunità

degli Israeliti e allo straniero che soggiorna in mezzo a loro, perché tutto il popolo ha peccato per inavvertenza. 27Se

è una persona sola che ha peccato per inavvertenza, offra una capra di un anno come sacrificio espiatorio. 28Il

sacerdote farà il rito espiatorio davanti al Signore per la persona che avrà mancato commettendo un peccato per

inavvertenza; quando avrà fatto l'espiazione per essa, le sarà perdonato. 29Si tratti di un nativo del paese tra gli

Israeliti o di uno straniero che soggiorna in mezzo a voi, avrete un'unica legge per colui che pecca per inavvertenza.

30Ma la persona che agisce con deliberazione, nativo del paese o straniero, insulta il Signore; essa sarà eliminata dal

suo popolo. 31Poiché ha disprezzato la parola del Signore e ha violato il suo comando, quella persona dovrà essere

eliminata; porterà il peso della sua colpa".

32Mentre gli Israeliti erano nel deserto, trovarono un uomo che raccoglieva legna in giorno di sabato. 33Quelli che

l'avevano trovato a raccogliere legna, lo condussero a Mosè, ad Aronne e a tutta la comunità. 34Lo misero sotto

sorveglianza, perché non era stato ancora stabilito che cosa gli si dovesse fare. 35Il Signore disse a Mosè:

"Quell'uomo deve essere messo a morte; tutta la comunità lo lapiderà fuori dell'accampamento". 36Tutta la comunità

lo condusse fuori dell'accampamento e lo lapidò; quegli morì secondo il comando che il Signore aveva dato a Mosè.

37Il Signore aggiunse a Mosè: 38"Parla agli Israeliti e ordina loro che si facciano, di generazione in generazione,

fiocchi agli angoli delle loro vesti e che mettano al fiocco di ogni angolo un cordone di porpora viola. 39Avrete tali

fiocchi e, quando li guarderete, vi ricorderete di tutti i comandi del Signore per metterli in pratica; non andrete

vagando dietro il vostro cuore e i vostri occhi, seguendo i quali vi prostituite. 40Così vi ricorderete di tutti i miei

comandi, li metterete in pratica e sarete santi per il vostro Dio. 41Io sono il Signore vostro Dio, che vi ho fatti uscire

dal paese di Egitto per essere il vostro Dio. Io sono il Signore vostro Dio".

16

1Ora Core figlio di Izear, figlio di Keat, figlio di Levi, e Datan e Abiram, figli di Eliab, figlio di Pallu, figlio di

Ruben, 2presero altra gente e insorsero contro Mosè, con duecentocinquanta uomini tra gli Israeliti, capi della

comunità, membri del consiglio, uomini stimati; 3radunatisi contro Mosè e contro Aronne, dissero loro: "Basta!

Tutta la comunità, tutti sono santi e il Signore è in mezzo a loro; perché dunque vi innalzate sopra l'assemblea del

Signore?".

4Quando Mosè ebbe udito questo, si prostrò con la faccia a terra; 5poi disse a Core e a tutta la gente che era con lui:

"Domani mattina il Signore farà conoscere chi è suo e chi è santo e se lo farà avvicinare: farà avvicinare a sé colui

che egli avrà scelto. 6Fate questo: prendete gli incensieri tu e tutta la gente che è con te; 7domani vi metterete il

fuoco e porrete profumo aromatico davanti al Signore; colui che il Signore avrà scelto sarà santo. Basta, figli di

Levi!". 8Mosè disse poi a Core: "Ora ascoltate, figli di Levi! 9È forse poco per voi che il Dio d'Israele vi abbia

segregati dalla comunità d'Israele e vi abbia fatti avvicinare a sé per prestare servizio nella Dimora del Signore e per

tenervi davanti alla comunità, esercitando per essa il vostro ministero? 10Egli vi ha fatti avvicinare a sé, te e tutti i

tuoi fratelli figli di Levi con te e ora pretendete anche il sacerdozio? 11Per questo tu e tutta la gente che è con te siete

convenuti contro il Signore! E chi è Aronne perché vi mettiate a mormorare contro di lui?".

12Poi Mosè mandò a chiamare Datan e Abiram, figli di Eliab; ma essi dissero: "Noi non verremo. 13È forse poco per

te l'averci fatti partire da un paese dove scorre latte e miele per farci morire nel deserto, perché tu voglia fare il

nostro capo e dominare su di noi? 14Non ci hai davvero condotti in un paese dove scorre latte e miele, né ci hai dato

il possesso di campi e di vigne! Credi tu di poter privare degli occhi questa gente? Noi non verremo". 15Allora Mosè

si adirò molto e disse al Signore: "Non gradire la loro oblazione; io non ho preso da costoro neppure un asino e non

ho fatto torto ad alcuno di loro".

16Mosè disse a Core: "Tu e tutta la tua gente trovatevi domani davanti al Signore: tu e loro con Aronne; 17ciascuno di

voi prenda l'incensiere, vi metta il profumo aromatico e porti ciascuno il suo incensiere davanti al Signore:

duecentocinquanta incensieri. Anche tu e Aronne; ciascuno prenda un incensiere". 18Essi dunque presero ciascuno

un incensiere, vi misero il fuoco, vi posero profumo aromatico e si fermarono all'ingresso della tenda del convegno;

lo stesso fecero Mosè e Aronne.

19Core convocò tutta la comunità presso Mosè e Aronne all'ingresso della tenda del convegno; la gloria del Signore

apparve a tutta la comunità. 20Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: 21"Allontanatevi da questa comunità e io li

consumerò in un istante". 22Ma essi, prostratisi con la faccia a terra, dissero: "Dio, Dio degli spiriti di ogni essere

vivente! Un uomo solo ha peccato e ti vorresti adirare contro tutta la comunità?". 23Il Signore disse a Mosè: 24"Parla

alla comunità e ordinale: Ritiratevi dalle vicinanze della dimora di Core, Datan e Abiram".

25Mosè si alzò e andò da Datan e da Abiram; gli anziani di Israele lo seguirono. 26Egli disse alla comunità:

"Allontanatevi dalle tende di questi uomini empi e non toccate nulla di ciò che è loro, perché non periate a causa di

tutti i loro peccati". 27Così quelli si ritirarono dal luogo dove stavano Core, Datan e Abiram. Datan e Abiram

uscirono e si fermarono all'ingresso delle loro tende con le mogli, i figli e i bambini.

28Mosè disse: "Da questo saprete che il Signore mi ha mandato per fare tutte queste opere e che io non ho agito di

mia iniziativa. 29Se questa gente muore come muoiono tutti gli uomini, se la loro sorte è la sorte comune a tutti gli

uomini, il Signore non mi ha mandato; 30ma se il Signore fa una cosa meravigliosa, se la terra spalanca la bocca e li

ingoia con quanto appartiene loro e se essi scendono vivi agli inferi, allora saprete che questi uomini hanno

disprezzato il Signore". 31Come egli ebbe finito di pronunciare tutte queste parole, il suolo si profondò sotto i loro

piedi, 32la terra spalancò la bocca e li inghiottì: essi e le loro famiglie, con tutta la gente che apparteneva a Core e

tutta la loro roba. 33Scesero vivi agli inferi essi e quanto loro apparteneva; la terra li ricoprì ed essi scomparvero

dall'assemblea. 34Tutto Israele che era attorno ad essi fuggì alle loro grida; perché dicevano: "La terra non

inghiottisca anche noi!".

35Un fuoco uscì dalla presenza del Signore e divorò i duecentocinquanta uomini, che offrivano l'incenso.

17

1Poi il Signore disse a Mosè: 2"Di' a Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, di tirar fuori gli incensieri dall'incendio e

di disperdere qua e là il fuoco, perché quelli sono sacri; 3degli incensieri di quegli uomini, che hanno peccato al

prezzo della loro vita, si facciano tante lamine battute per rivestirne l'altare, poiché sono stati presentati davanti al

Signore e quindi sono sacri; saranno un monito per gli Israeliti". 4Il sacerdote Eleazaro prese gli incensieri di rame

presentati dagli uomini che erano stati arsi; furono ridotti in lamine per rivestirne l'altare, 5perché servano da

memoriale agli Israeliti: nessun estraneo che non sia della discendenza di Aronne si accosti a bruciare incenso

davanti al Signore e abbia la sorte di Core e di quelli che erano con lui. Eleazaro fece come il Signore gli aveva

ordinato per mezzo di Mosè.

6Il giorno dopo tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e Aronne dicendo: "Voi avete fatto morire il

popolo del Signore". 7Come la comunità si radunava contro Mosè e contro Aronne, gli Israeliti si volsero verso la

tenda del convegno; ed ecco la nube la ricoprì e apparve la gloria del Signore. 8Mosè e Aronne vennero davanti alla

tenda del convegno. 9Il Signore disse a Mosè: 10"Allontanatevi da questa comunità e io li consumerò in un istante".

Ma essi si prostrarono con la faccia a terra. 11Mosè disse ad Aronne: "Prendi l'incensiere, mettici il fuoco preso

dall'altare, ponici sopra l'incenso; portalo presto in mezzo alla comunità e fa' il rito espiatorio per essi; poiché l'ira

del Signore è divampata, il flagello è già cominciato". 12Aronne prese l'incensiere, come Mosè aveva detto, corse in

mezzo all'assemblea; ecco il flagello era già cominciato in mezzo al popolo; mise l'incenso nel braciere e fece il rito

espiatorio per il popolo. 13Si fermò tra i morti e i vivi e il flagello fu arrestato. 14Ora quelli che morirono di quel

flagello furono quattordicimilasettecento, oltre quelli che morirono per il fatto di Core. 15Aronne tornò da Mosè

all'ingresso della tenda del convegno: il flagello era stato fermato.

16Poi il Signore disse a Mosè: 17"Parla agli Israeliti e fatti dare da loro dei bastoni, uno per ogni loro casato paterno:

cioè dodici bastoni da parte di tutti i loro capi secondo i loro casati paterni; scriverai il nome di ognuno sul suo

bastone, 18scriverai il nome di Aronne sul bastone di Levi, poiché ci sarà un bastone per ogni capo dei loro casati

paterni. 19Riporrai quei bastoni nella tenda del convegno, davanti alla testimonianza, dove io sono solito darvi

convegno. 20L'uomo che io avrò scelto sarà quello il cui bastone fiorirà e così farò cessare davanti a me le

mormorazioni che gli Israeliti fanno contro di voi".

21Mosè parlò agli Israeliti e tutti i loro capi gli diedero un bastone ciascuno, secondo i loro casati paterni, cioè dodici

bastoni; il bastone di Aronne era in mezzo ai loro bastoni. 22Mosè ripose quei bastoni davanti al Signore nella tenda

della testimonianza. 23Il giorno dopo, Mosè entrò nella tenda della testimonianza ed ecco il bastone di Aronne per il

casato di Levi era fiorito: aveva prodotto germogli, aveva fatto sbocciare fiori e maturato mandorle. 24Allora Mosè

tolse tutti i bastoni dalla presenza del Signore e li portò a tutti gli Israeliti; essi li videro e presero ciascuno il suo

bastone.

25Il Signore disse a Mosè: "Riporta il bastone di Aronne davanti alla Testimonianza, perché sia conservato come un

monito per i ribelli e si ponga fine alle loro mormorazioni contro di me ed essi non ne muoiano". 26Mosè fece come

il Signore gli aveva comandato.

27Gli Israeliti dissero a Mosè: "Ecco, moriamo, siamo perduti, siamo tutti perduti! 28Chiunque si accosta alla Dimora

del Signore muore; dovremo morire tutti?".
18

1Il Signore disse ad Aronne: "Tu, i tuoi figli e la casa di tuo padre con te porterete il peso delle iniquità commesse

nel santuario; tu e i tuoi figli porterete il peso delle iniquità commesse nell'esercizio del vostro sacerdozio. 2Anche i

tuoi fratelli, la tribù di Levi, la tribù di tuo padre, farai accostare a te, perché ti siano accanto e ti servano quando tu e

i tuoi figli con te sarete davanti alla tenda della testimonianza. 3Essi staranno al tuo servizio e al servizio di tutta la

tenda; soltanto non si accosteranno agli arredi del santuario né all'altare, perché non moriate gli uni e gli altri. 4Essi

saranno accanto a te e saranno addetti alla custodia della tenda del convegno per tutto il servizio della tenda e nessun

estraneo si accosterà a voi. 5Voi sarete addetti alla custodia del santuario e dell'altare, perché non vi sia più ira contro

gli Israeliti. 6Quanto a me, ecco, io ho preso i vostri fratelli, i leviti, tra gli Israeliti; dati al Signore, essi sono rimessi

in dono a voi per prestare servizio nella tenda del convegno. 7Tu e i tuoi figli con te eserciterete il vostro sacerdozio

per quanto riguarda l'altare ciò che è oltre il velo; compirete il vostro ministero. Io vi dò l'esercizio del sacerdozio

come un dono; l'estraneo che si accosterà sarà messo a morte".

8Il Signore disse ancora ad Aronne: "Ecco, io ti dò il diritto a tutte le cose consacrate dagli Israeliti, cioè a quelle che

mi sono offerte per elevazione: io le dò a te e ai tuoi figli, come diritto della tua unzione, per legge perenne. 9Questo

ti apparterrà fra le cose santissime, fra le loro offerte consumate dal fuoco: ogni oblazione, ogni sacrificio espiatorio

e ogni sacrificio di riparazione che mi presenteranno; sono tutte cose santissime che apparterranno a te e ai tuoi figli.

10Le mangerai in luogo santissimo; ne mangerà ogni maschio; le tratterai come cose sante. 11Questo ancora ti

apparterrà: i doni che gli Israeliti presenteranno con l'elevazione e tutte le loro offerte fatte con il rito di agitazione;

io le dò a te, ai tuoi figli e alle tue figlie con te per legge perenne. Chiunque sarà mondo in casa tua ne potrà

mangiare. 12Ti dò anche tutte le primizie che al Signore offriranno: il meglio dell'olio, il meglio del mosto e del

grano. 13Le primizie di quanto produrrà la loro terra che essi presenteranno al Signore saranno tue. Chiunque sarà

mondo in casa tua ne potrà mangiare. 14Quanto sarà consacrato per voto di sterminio in Israele sarà tuo. 15Ogni

essere che nasce per primo da ogni essere vivente, offerto al Signore, così degli uomini come degli animali, sarà tuo;

però farai riscattare il primogenito dell'uomo e farai anche riscattare il primo nato di un animale immondo. 16Quanto

al riscatto, li farai riscattare dall'età di un mese, secondo la stima di cinque sicli d'argento, in base al siclo del

santuario, che è di venti ghera. 17Ma non farai riscattare il primo nato della vacca, né il primo nato della pecora, né il

primo nato della capra; sono cosa sacra; verserai il loro sangue sull'altare e brucerai le loro parti grasse come

sacrificio consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore. 18La loro carne sarà tua; sarà tua come il petto

dell'offerta che si fa con la agitazione rituale e come la coscia destra. 19Io dò a te, ai tuoi figli e alle tue figlie con te,

per legge perenne, tutte le offerte di cose sante che gli Israeliti presenteranno al Signore con il rito dell'elevazione. È

un'alleanza inviolabile, perenne, davanti al Signore, per te e per la tua discendenza con te".

20Il Signore disse ad Aronne: "Tu non avrai alcun possesso nel loro paese e non ci sarà parte per te in mezzo a loro;

io sono la tua parte e il tuo possesso in mezzo agli Israeliti. 21Ai figli di Levi io dò in possesso tutte le decime in

Israele per il servizio che fanno, il servizio della tenda del convegno. 22Gli Israeliti non si accosteranno più alla tenda

del convegno per non caricarsi di un peccato che li farebbe morire. 23Ma il servizio nella tenda del convegno lo

faranno soltanto i leviti; essi porteranno il peso della loro responsabilità; sarà una legge perenne, di generazione in

generazione; non possiederanno nulla tra gli Israeliti; 24poiché io dò in possesso ai leviti le decime che gli Israeliti

presenteranno al Signore come offerta fatta con il rito di elevazione; per questo dico di loro: Non possiederanno

nulla tra gli Israeliti".

25Il Signore disse a Mosè: 26"Parlerai inoltre ai leviti e dirai loro: Quando riceverete dagli Israeliti le decime che io vi

dò per conto loro in vostro possesso, ne preleverete un'offerta secondo la rituale elevazione da fare al Signore: una

decima della decima; 27l'offerta che avrete prelevata vi sarà calcolata come il grano che viene dall'aia e come il

mosto che esce dal torchio. 28Così anche voi preleverete un'offerta per il Signore da tutte le decime che riceverete

dagli Israeliti e darete al sacerdote Aronne l'offerta che avrete prelevato per il Signore. 29Da tutte le cose che vi

saranno concesse preleverete tutte le offerte per il Signore; di tutto ciò che vi sarà di meglio preleverete quel tanto

che è da consacrare. 30Dirai loro: Quando ne avrete prelevato il meglio, quel che rimane sarà calcolato come il

provento dell'aia e come il provento del torchio. 31Lo potrete mangiare in qualunque luogo, voi e le vostre famiglie,

perché è il vostro salario in cambio del vostro servizio nella tenda del convegno. 32Così non sarete rei di alcun

peccato, perché ne avrete messa da parte la parte migliore; non profanerete le cose sante degli Israeliti; così non

morirete".
19

1Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne: 2"Questa è una disposizione della legge che il Signore ha prescritta:

Ordina agli Israeliti che ti portino una giovenca rossa, senza macchia, senza difetti, e che non abbia mai portato il

giogo. 3La darete al sacerdote Eleazaro, che la condurrà fuori del campo e la farà immolare in sua presenza. 4Il

sacerdote Eleazaro prenderà con il dito il sangue della giovenca e ne farà sette volte l'aspersione davanti alla tenda

del convegno; 5poi si brucerà la giovenca sotto i suoi occhi; se ne brucerà la pelle, la carne e il sangue con gli

escrementi. 6Il sacerdote prenderà legno di cedro, issòpo, colore scarlatto e getterà tutto nel fuoco che consuma la

giovenca. 7Poi il sacerdote laverà le sue vesti e farà un bagno al suo corpo nell'acqua; quindi rientrerà nel campo e il

sacerdote rimarrà in stato d'immondezza fino alla sera. 8Colui che avrà bruciato la giovenca si laverà le vesti

nell'acqua, farà un bagno al suo corpo nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. 9Un uomo mondo raccoglierà le

ceneri della giovenca e le depositerà fuori del campo in luogo mondo, dove saranno conservate per la comunità degli

Israeliti per l'acqua di purificazione: è un rito espiatorio. 10Colui che avrà raccolto le ceneri della giovenca si laverà

le vesti e sarà immondo fino alla sera. Questa sarà una legge perenne per gli Israeliti e per lo straniero che

soggiornerà presso di loro.

11Chi avrà toccato un cadavere umano sarà immondo per sette giorni. 12Quando uno si sarà purificato con

quell'acqua il terzo e il settimo giorno, sarà mondo; ma se non si purifica il terzo e il settimo giorno, non sarà

mondo. 13Chiunque avrà toccato un cadavere, cioè il corpo di una persona umana morta, e non si sarà purificato,

avrà profanato la Dimora del Signore e sarà sterminato da Israele. Siccome l'acqua di purificazione non è stata

spruzzata su di lui, egli è in stato di immondezza; ha ancora addosso l'immondezza.

14Questa è la legge per quando un uomo muore in una tenda: chiunque entrerà nella tenda e chiunque sarà nella

tenda sarà immondo per sette giorni. 15Ogni vaso scoperto, sul quale non sia un coperchio o una legatura, sarà

immondo. 16Chiunque per i campi avrà toccato un uomo ucciso di spada o morto di morte naturale o un osso d'uomo

o un sepolcro sarà immondo per sette giorni.

17Per colui che sarà divenuto immondo si prenderà la cenere della vittima bruciata per l'espiazione e vi si verserà

sopra l'acqua viva, in un vaso; 18poi un uomo mondo prenderà issòpo, lo intingerà nell'acqua e ne spruzzerà la tenda,

tutti gli arredi e tutte le persone che vi stanno e colui che ha toccato l'osso o l'ucciso o chi è morto di morte naturale

o il sepolcro. 19L'uomo mondo spruzzerà l'immondo il terzo giorno e il settimo giorno e lo purificherà il settimo

giorno; poi colui che è stato immondo si sciacquerà le vesti, si laverà con l'acqua e diventerà mondo alla sera. 20Ma

colui che, divenuto immondo, non si purificherà, sarà eliminato dalla comunità, perché ha contaminato il santuario

del Signore e l'acqua della purificazione non è stata spruzzata su di lui; è immondo. 21Sarà per loro una legge

perenne. Colui che avrà spruzzato l'acqua di purificazione si laverà le vesti; chi avrà toccato l'acqua di purificazione

sarà immondo fino alla sera. 22Quanto l'immondo avrà toccato sarà immondo; chi lo avrà toccato sarà immondo fino

alla sera".
20

1Ora tutta la comunità degli Israeliti arrivò al deserto di Sin il primo mese e il popolo si fermò a Kades. Qui morì e

fu sepolta Maria.

2Mancava l'acqua per la comunità: ci fu un assembramento contro Mosè e contro Aronne. 3Il popolo ebbe una lite

con Mosè, dicendo: "Magari fossimo morti quando morirono i nostri fratelli davanti al Signore! 4Perché avete

condotto la comunità del Signore in questo deserto per far morire noi e il nostro bestiame? 5E perché ci avete fatti

uscire dall'Egitto per condurci in questo luogo inospitale? Non è un luogo dove si possa seminare, non ci sono fichi,

non vigne, non melograni e non c'è acqua da bere".

6Allora Mosè e Aronne si allontanarono dalla comunità per recarsi all'ingresso della tenda del convegno; si

prostrarono con la faccia a terra e la gloria del Signore apparve loro. 7Il Signore disse a Mosè: 8"Prendi il bastone e

tu e tuo fratello Aronne convocate la comunità e alla loro presenza parlate a quella roccia, ed essa farà uscire l'acqua;

tu farai sgorgare per loro l'acqua dalla roccia e darai da bere alla comunità e al suo bestiame".

9Mosè dunque prese il bastone che era davanti al Signore, come il Signore gli aveva ordinato. 10Mosè e Aronne

convocarono la comunità davanti alla roccia e Mosè disse loro: "Ascoltate, o ribelli: vi faremo noi forse uscire acqua

da questa roccia?". 11Mosè alzò la mano, percosse la roccia con il bastone due volte e ne uscì acqua in abbondanza;

ne bevvero la comunità e tutto il bestiame.

12Ma il Signore disse a Mosè e ad Aronne: "Poiché non avete avuto fiducia in me per dar gloria al mio santo nome

agli occhi degli Israeliti, voi non introdurrete questa comunità nel paese che io le dò". 13Queste sono le acque di

Mèriba, dove gli Israeliti contesero con il Signore e dove Egli si dimostrò santo in mezzo a loro.

14Mosè mandò da Kades messaggeri al re di Edom per dirgli: "Dice Israele tuo fratello: Tu sai tutte le tribolazioni

che ci sono avvenute: 15come i nostri padri scesero in Egitto e noi in Egitto dimorammo per lungo tempo e gli

Egiziani maltrattarono noi e i nostri padri. 16Noi gridammo al Signore ed egli udì la nostra voce e mandò un angelo e

ci fece uscire dall'Egitto; eccoci ora in Kades, che è città ai tuoi estremi confini. 17Permettici di passare per il tuo

paese; non passeremo né per campi, né per vigne e non berremo l'acqua dei pozzi; seguiremo la via Regia, senza

deviare né a destra né a sinistra, finché avremo oltrepassati i tuoi confini". 18Ma Edom gli rispose: "Tu non passerai

sul mio territorio; altrimenti uscirò contro di te con la spada". 19Gli Israeliti gli dissero: "Passeremo per la strada

maestra; se noi e il nostro bestiame berremo la tua acqua, te la pagheremo; lasciaci soltanto transitare a piedi". 20Ma

quegli rispose: "Non passerai!". Edom mosse contro Israele con molta gente e con mano potente. 21Così Edom

rifiutò a Israele il transito per i suoi confini e Israele si allontanò da lui.

22Tutta la comunità degli Israeliti levò l'accampamento da Kades e arrivò al monte Cor. 23Il Signore disse a Mosè e

ad Aronne al monte Cor, sui confini del paese di Edom: 24"Aronne sta per essere riunito ai suoi antenati e non

entrerà nel paese che ho dato agli Israeliti, perché siete stati ribelli al mio comandamento alle acque di Mèriba.

25Prendi Aronne e suo figlio Eleazaro e falli salire sul monte Cor. 26Spoglia Aronne delle sue vesti e falle indossare a

suo figlio Eleazaro; in quel luogo Aronne sarà riunito ai suoi antenati e morirà". 27Mosè fece come il Signore aveva

ordinato ed essi salirono sul monte Cor, in vista di tutta la comunità. 28Mosè spogliò Aronne delle sue vesti e le fece

indossare a Eleazaro suo figlio; Aronne morì in quel luogo sulla cima del monte. Poi Mosè ed Eleazaro scesero dal

monte. 29Quando tutta la comunità vide che Aronne era morto, tutta la casa d'Israele lo pianse per trenta giorni.

21

1Il re cananeo di Arad, che abitava il Negheb, appena seppe che Israele veniva per la via di Atarim, attaccò battaglia

contro Israele e fece alcuni prigionieri. 2Allora Israele fece un voto al Signore e disse: "Se tu mi metti nelle mani

questo popolo, le loro città saranno da me votate allo sterminio". 3Il Signore ascoltò la voce di Israele e gli mise

nelle mani i Cananei; Israele votò allo sterminio i Cananei e le loro città e quel luogo fu chiamato Corma.

4Poi gli Israeliti partirono dal monte Cor, dirigendosi verso il Mare Rosso per aggirare il paese di Edom. Ma il

popolo non sopportò il viaggio. 5Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: "Perché ci avete fatti uscire dall'Egitto

per farci morire in questo deserto? Perché qui non c'è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così

leggero". 6Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti velenosi i quali mordevano la gente e un gran numero

d'Israeliti morì. 7Allora il popolo venne a Mosè e disse: "Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore

e contro di te; prega il Signore che allontani da noi questi serpenti". Mosè pregò per il popolo. 8Il Signore disse a

Mosè: "Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque, dopo essere stato morso, lo guarderà resterà in vita".

9Mosè allora fece un serpente di rame e lo mise sopra l'asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi

guardava il serpente di rame, restava in vita.

10Poi gli Israeliti partirono e si accamparono a Obot; 11partiti da Obot si accamparono a Iie-Abarim nel deserto che

sta di fronte a Moab dal lato dove sorge il sole. 12Di là partirono e si accamparono nella valle di Zered. 13Poi di lì si

mossero e si accamparono sull'altra riva dell'Arnon, che scorre nel deserto e proviene dai confini degli Amorrei;

l'Arnon infatti è il confine di Moab fra Moab e gli Amorrei. 14Per questo si dice nel libro delle Guerre del Signore:

"Vaeb in Sufa e i torrenti,
l'Arnon 15e il pendio dei torrenti,
che declina verso la sede di Ar
e si appoggia alla frontiera di Moab".

16Di là andarono a Beer. Questo è il pozzo di cui il Signore disse a Mosè: "Raduna il popolo e io gli darò l'acqua".

17Allora Israele cantò questo canto:
"Sgorga, o pozzo: cantatelo!
18Pozzo che i principi hanno scavato,
che i nobili del popolo hanno perforato
con lo scettro, con i loro bastoni".

Poi dal deserto andarono a Mattana, 19da Mattana a Nacaliel, da Nacaliel a Bamot 20e da Bamot alla valle che si

trova nelle steppe di Moab presso la cima del Pisga, che è di fronte al deserto.

21Israele mandò ambasciatori a Sicon, re degli Amorrei, per dirgli: 22"Lasciami passare per il tuo paese; noi non

devieremo per i campi, né per le vigne, non berremo l'acqua dei pozzi; seguiremo la via Regia finché abbiamo

oltrepassato i tuoi confini". 23Ma Sicon non permise a Israele di passare per i suoi confini; anzi radunò tutta la sua

gente e uscì contro Israele nel deserto; giunse a Iaaz e diede battaglia a Israele. 24Israele lo sconfisse, passandolo a fil

di spada, e conquistò il suo paese dall'Arnon fino allo Iabbok, estendendosi fino alla regione degli Ammoniti, perché

la frontiera degli Ammoniti era forte.

25Israele prese tutte quelle città e abitò in tutte le città degli Amorrei, cioè in Chesbon e in tutte le città del suo

territorio; 26Chesbon infatti era la città di Sicon, re degli Amorrei, il quale aveva mosso guerra al precedente re di

Moab e gli aveva tolto tutto il suo paese fino all'Arnon. 27Per questo dicono i poeti:

"Entrate in Chesbon!
Ben costruita e fondata
è la città di Sicon!
28Perché un fuoco uscì da Chesbon,
una fiamma dalla città di Sicon
divorò Ar-Moab,
inghiottì le alture dell'Arnon.
29Guai a te, Moab,
sei perduto, popolo di Camos!
Egli ha reso fuggiaschi i suoi figli
e le sue figlie ha dato in schiavitù
al re degli Amorrei Sicon.
30Ma noi li abbiamo trafitti!
È rovinata Chesbon fino a Dibon.
Abbiamo devastato fino a Nofach
che è presso Madaba".

31Israele si stabilì dunque nel paese degli Amorrei. 32Poi Mosè mandò a esplorare Iazer e gli Israeliti presero le città

del suo territorio e ne cacciarono gli Amorrei che vi si trovavano.

33Poi mutarono direzione e salirono lungo la strada verso Basan. Og, re di Basan, uscì contro di loro con tutta la sua

gente per dar loro battaglia a Edrei. 34Ma il Signore disse a Mosè: "Non lo temere, perché io te lo dò in potere, lui,

tutta la sua gente e il suo paese; trattalo come hai trattato Sicon, re degli Amorrei, che abitava a Chesbon". 35Gli

Israeliti batterono lui, con i suoi figli e con tutto il suo popolo, così che non gli rimase più superstite alcuno, e si

impadronirono del suo paese.
22

1Poi gli Israeliti partirono e si accamparono nelle steppe di Moab, oltre il Giordano verso Gèrico.

2Or Balak, figlio di Zippor, vide quanto Israele aveva fatto agli Amorrei 3e Moab ebbe grande paura di questo

popolo, che era così numeroso; Moab fu preso da spavento di fronte agli Israeliti. 4Quindi Moab disse agli anziani di

Madian: "Ora questa moltitudine divorerà quanto è intorno a noi, come il bue divora l'erba dei campi".

Balak, figlio di Zippor, era in quel tempo re di Moab. 5Egli mandò messaggeri a Balaam, figlio di Beor, a Petor che

sta sul fiume, nel paese dei figli di Amau, per chiamarlo e dirgli: "Ecco un popolo è uscito dall'Egitto; ricopre la

terra e si è stabilito di fronte a me; 6ora dunque, vieni e maledicimi questo popolo; poiché è troppo potente per me;

forse così riusciremo a sconfiggerlo e potrò scacciarlo dal paese; so infatti che chi tu benedici è benedetto e chi tu

maledici è maledetto".

7Gli anziani di Moab e gli anziani di Madian partirono portando in mano il salario dell'indovino; arrivati da Balaam,

gli riferirono le parole di Balak. 8Balaam disse loro: "Alloggiate qui stanotte e vi darò la risposta secondo quanto mi

dirà il Signore". I capi di Moab si fermarono da Balaam.

9Ora Dio venne a Balaam e gli disse: "Chi sono questi uomini che stanno da te?". 10Balaam rispose a Dio: "Balak,

figlio di Zippor, re di Moab, mi ha mandato a dire: 11Ecco, il popolo che è uscito dall'Egitto, ricopre la terra; ora

vieni a maledirmelo; forse riuscirò così a batterlo e potrò scacciarlo". 12Dio disse a Balaam: "Tu non andrai con loro,

non maledirai quel popolo, perché esso è benedetto".

13Balaam si alzò la mattina e disse ai capi di Balak: "Andatevene al vostro paese, perché il Signore si è rifiutato di

lasciarmi venire con voi". 14I capi di Moab si alzarono, tornarono da Balak e dissero: "Balaam si è rifiutato di venire

con noi".

15Allora Balak mandò di nuovo i capi, in maggior numero e più influenti di quelli di prima. 16Vennero da Balaam e

gli dissero: "Così dice Balak, figlio di Zippor: Nulla ti trattenga dal venire da me; 17perché io ti colmerò di onori e

farò quanto mi dirai; vieni dunque e maledicimi questo popolo". 18Ma Balaam rispose e disse ai ministri di Balak:

"Quand'anche Balak mi desse la sua casa piena d'argento e oro, non potrei trasgredire l'ordine del Signore, mio Dio,

per fare cosa piccola o grande. 19Nondimeno, trattenetevi qui anche voi stanotte, perché io sappia ciò che il Signore

mi dirà ancora".

20Dio venne la notte a Balaam e gli disse: "Se quegli uomini sono venuti a chiamarti, alzati e va' con loro; ma farai

ciò che io ti dirò". 21Balaam quindi si alzò la mattina, sellò l'asina e se ne andò con i capi di Moab.

22Ma l'ira di Dio si accese perché egli era andato; l'angelo del Signore si pose sulla strada per ostacolarlo. Egli

cavalcava l'asina e aveva con sé due servitori. 23L'asina, vedendo l'angelo del Signore che stava sulla strada con la

spada sguainata in mano, deviò dalla strada e cominciò ad andare per i campi. Balaam percosse l'asina per rimetterla

sulla strada. 24Allora l'angelo del Signore si fermò in un sentiero infossato tra le vigne, che aveva un muro di qua e

un muro di là. 25L'asina vide l'angelo del Signore, si serrò al muro e strinse il piede di Balaam contro il muro e

Balaam la percosse di nuovo. 26L'angelo del Signore passò di nuovo più avanti e si fermò in un luogo stretto, tanto

stretto che non vi era modo di ritirarsi né a destra, né a sinistra. 27L'asina vide l'angelo del Signore e si accovacciò

sotto Balaam; l'ira di Balaam si accese ed egli percosse l'asina con il bastone. 28Allora il Signore aprì la bocca

all'asina ed essa disse a Balaam: "Che ti ho fatto perché tu mi percuota già per la terza volta?". 29Balaam rispose

all'asina: "Perché ti sei beffata di me! Se avessi una spada in mano, ti ammazzerei subito". 30L'asina disse a Balaam:

"Non sono io la tua asina sulla quale hai sempre cavalcato fino ad oggi? Sono forse abituata ad agire così?". Ed egli

rispose: "No". 31Allora il Signore aprì gli occhi a Balaam ed egli vide l'angelo del Signore, che stava sulla strada con

la spada sguainata. Balaam si inginocchiò e si prostrò con la faccia a terra. 32L'angelo del Signore gli disse: "Perché

hai percosso la tua asina già tre volte? Ecco io sono uscito a ostacolarti il cammino, perché il cammino davanti a me

va in precipizio. 33Tre volte l'asina mi ha visto ed è uscita di strada davanti a me; se non fosse uscita di strada

davanti a me, certo io avrei già ucciso te e lasciato in vita lei". 34Allora Balaam disse all'angelo del Signore: "Io ho

peccato, perché non sapevo che tu ti fossi posto contro di me sul cammino; ora se questo ti dispiace, io tornerò

indietro". 35L'angelo del Signore disse a Balaam: "Va' pure con quegli uomini; ma dirai soltanto quello che io ti

dirò". Balaam andò con i capi di Balak.

36Quando Balak udì che Balaam arrivava, gli andò incontro a Ir-Moab che è sul confine dell'Arnon, all'estremità del

confine. 37Balak disse a Balaam: "Non ti avevo forse mandato a chiamare con insistenza? Perché non sei venuto da

me? Non sono forse in grado di farti onore?". 38Balaam rispose a Balak: "Ecco, sono venuto da te; ma ora posso

forse dire qualsiasi cosa? La parola che Dio mi metterà in bocca, quella dirò". 39Balaam andò con Balak e giunsero a

Kiriat-Cusot. 40Balak immolò bestiame grosso e minuto e mandò parte della carne a Balaam e ai capi che erano con

lui.

41La mattina Balak prese Balaam e lo fece salire a Bamot-Baal, da dove si vedeva un'estremità dell'accampamento

del popolo.
23

1Balaam disse a Balak: "Costruiscimi qui sette altari e preparami qui sette giovenchi e sette arieti". 2Balak fece come

Balaam aveva detto; Balak e Balaam offrirono un giovenco e un ariete su ciascun altare. 3Balaam disse a Balak:

"Fermati presso il tuo olocausto e io andrò; forse il Signore mi verrà incontro; quel che mi mostrerà io te lo riferirò".

Andò su di una altura brulla.

4Dio andò incontro a Balaam e Balaam gli disse: "Ho preparato i sette altari e ho offerto un giovenco e un ariete su

ciascun altare". 5Allora il Signore mise le parole in bocca a Balaam e gli disse: "Torna da Balak e parla così".

6Balaam tornò da Balak che stava presso il suo olocausto: egli e tutti i capi di Moab. 7Allora Balaam pronunziò il

suo poema e disse:
"Dall'Aram mi ha fatto venire Balak,
il re di Moab dalle montagne di oriente:
Vieni, maledici per me Giacobbe;
vieni, inveisci contro Israele!
8Come imprecherò, se Dio non impreca?
Come inveirò, se il Signore non inveisce?
9Anzi, dalla cima delle rupi io lo vedo
e dalle alture lo contemplo:
ecco un popolo che dimora solo
e tra le nazioni non si annovera.
10Chi può contare la polvere di Giacobbe?
Chi può numerare l'accampamento d'Israele?
Possa io morire della morte dei giusti
e sia la mia fine come la loro".

11Allora Balak disse a Balaam: "Che mi hai fatto? Io t'ho fatto venire per maledire i miei nemici e tu invece li hai

benedetti". 12Rispose: "Non devo forse aver cura di dire solo quello che il Signore mi mette sulla bocca?".

13Balak gli disse: "Vieni con me in altro luogo da dove tu possa vederlo: qui ne vedi solo un'estremità, non lo vedi

tutto intero; di là me lo devi maledire". 14Lo condusse al campo di Zofim, sulla cima del Pisga; costruì sette altari e

offrì un giovenco e un ariete su ogni altare. 15Allora Balaam disse a Balak: "Fermati presso il tuo olocausto e io

andrò incontro al Signore". 16Il Signore andò incontro a Balaam, gli mise le parole sulla bocca e gli disse: "Torna da

Balak e parla così". 17Balaam tornò da Balak che stava presso il suo olocausto insieme con i capi di Moab. Balak gli

disse: "Che cosa ha detto il Signore?". 18Allora Balaam pronunziò il suo poema e disse:

"Sorgi, Balak, e ascolta;
porgimi orecchio, figlio di Zippor!
19Dio non è un uomo da potersi smentire,
non è un figlio dell'uomo da potersi pentire.
Forse Egli dice e poi non fa?
Promette una cosa che poi non adempie?
20Ecco, di benedire ho ricevuto il comando
e la benedizione io non potrò revocare.
21Non si scorge iniquità in Giacobbe,
non si vede affanno in Israele.
Il Signore suo Dio è con lui
e in lui risuona l'acclamazione per il re.
22Dio, che lo ha fatto uscire dall'Egitto,
è per lui come le corna del bufalo.
23Perché non vi è sortilegio contro Giacobbe
e non vi è magìa contro Israele:
a suo tempo vien detto a Giacobbe
e a Israele che cosa opera Dio.
24Ecco un popolo che si leva come leonessa
e si erge come un leone;

non si accovaccia, finché non abbia divorato la preda

e bevuto il sangue degli uccisi".

25Allora Balak disse a Balaam: "Se proprio non lo maledici, almeno non benedirlo!". 26Rispose Balaam e disse a

Balak: "Non ti ho già detto, che quanto il Signore dirà io dovrò eseguirlo?".

27Balak disse a Balaam: "Vieni, ti condurrò in altro luogo: forse piacerà a Dio che tu me li maledica di là". 28Così

Balak condusse Balaam in cima al Peor, che è di fronte al deserto. 29Balaam disse a Balak: "Costruiscimi qui sette

altari e preparami sette giovenchi e sette arieti". 30Balak fece come Balaam aveva detto e offrì un giovenco e un

ariete su ogni altare.
24

1Balaam vide che al Signore piaceva di benedire Israele e non volle rivolgersi come le altre volte alla magìa, ma

voltò la faccia verso il deserto. 2Balaam alzò gli occhi e vide Israele accampato, tribù per tribù. Allora lo spirito di

Dio fu sopra di lui. 3Egli pronunziò il suo poema e disse:

"Oracolo di Balaam, figlio di Beor,
e oracolo dell'uomo dall'occhio penetrante;
4oracolo di chi ode le parole di Dio
e conosce la scienza dell'Altissimo,
di chi vede la visione dell'Onnipotente,
e cade ed è tolto il velo dai suoi occhi.
5Come sono belle le tue tende, Giacobbe,
le tue dimore, Israele!
6Sono come torrenti che si diramano,
come giardini lungo un fiume,
come àloe, che il Signore ha piantati,
come cedri lungo le acque.
7Fluirà l'acqua dalle sue secchie
e il suo seme come acqua copiosa.
Il suo re sarà più grande di Agag
e il suo regno sarà celebrato.
8Dio, che lo ha fatto uscire dall'Egitto,
è per lui come le corna del bùfalo.
Egli divora le genti che lo avversano,
addenta le loro ossa
e spezza le saette scagliate contro di lui.

9Si è rannicchiato, si è accovacciato come un leone

e come una leonessa, chi oserà farlo alzare?
Chi ti benedisce sia benedetto
e chi ti maledice sia maledetto!".

10Allora l'ira di Balak si accese contro Balaam; Balak battè le mani e disse a Balaam: "Ti ho chiamato per maledire i

miei nemici e tu invece per tre volte li hai benedetti! 11Ora vattene al tuo paese! Avevo detto che ti avrei colmato di

onori, ma ecco, il Signore ti ha impedito di averli". 12Balaam disse a Balak: "Non avevo forse detto ai messaggeri

che mi avevi mandato: 13Quando anche Balak mi desse la sua casa piena d'argento e d'oro, non potrei trasgredire

l'ordine del Signore per fare cosa buona o cattiva di mia iniziativa: ciò che il Signore dirà, quello soltanto dirò? 14Ora

sto per tornare al mio popolo; ebbene vieni: ti predirò ciò che questo popolo farà al tuo popolo negli ultimi giorni".

15Egli pronunciò il suo poema e disse:
"Oracolo di Balaam, figlio di Beor,
oracolo dell'uomo dall'occhio penetrante,
16oracolo di chi ode le parole di Dio
e conosce la scienza dell'Altissimo,
di chi vede la visione dell'Onnipotente,
e cade ed è tolto il velo dai suoi occhi.
17Io lo vedo, ma non ora,
io lo contemplo, ma non da vicino:
Una stella spunta da Giacobbe
e uno scettro sorge da Israele,
spezza le tempie di Moab
e il cranio dei figli di Set,
18Edom diverrà sua conquista
e diverrà sua conquista Seir, suo nemico,
mentre Israele compirà prodezze.
19Uno di Giacobbe dominerà i suoi nemici
e farà perire gli scampati da Ar".

20Poi vide Amalek, pronunziò il suo poema e disse:

"Amalek è la prima delle nazioni,
ma il suo avvenire sarà eterna rovina".

21Poi vide i Keniti, pronunziò il suo poema e disse:

"Sicura è la tua dimora, o Caino,
e il tuo nido è aggrappato alla roccia.
22Eppure sarà dato alla distruzione,
finché Assur ti deporterà in prigionia".
23Pronunziò ancora il suo poema e disse:
"Ahimè! chi potrà sopravvivere,
dopo che il Signore avrà compiuto tal cosa?
24Verranno navi dalla parte di Cipro
e opprimeranno Assur e opprimeranno Eber,
ma anch'egli andrà in perdizione".

25Poi Balaam si alzò e tornò al suo paese, mentre Balak se ne andò per la sua strada.

25

1Israele si stabilì a Sittim e il popolo cominciò a trescare con le figlie di Moab. 2Esse invitarono il popolo ai sacrifici

offerti ai loro dei; il popolo mangiò e si prostrò davanti ai loro dei. 3Israele aderì al culto di Baal-Peor e l'ira del

Signore si accese contro Israele.

4Il Signore disse a Mosè: "Prendi tutti i capi del popolo e fa' appendere al palo i colpevoli, davanti al Signore, al

sole, perché l'ira ardente del Signore si allontani da Israele". 5Mosè disse ai giudici d'Israele: "Ognuno di voi uccida

dei suoi uomini coloro che hanno aderito al culto di Baal-Peor".

6Ed ecco uno degli Israeliti venne e condusse ai suoi fratelli una donna madianita, sotto gli occhi di Mosè e di tutta

la comunità degli Israeliti, mentre essi stavano piangendo all'ingresso della tenda del convegno. 7Vedendo ciò,

Pincas figlio di Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, si alzò in mezzo alla comunità, prese in mano una lancia,

8seguì quell'uomo di Israele nella tenda e li trafisse tutti e due, l'uomo di Israele e la donna, nel basso ventre. E il

flagello cessò tra gli Israeliti. 9Di quel flagello morirono ventiquattromila persone.

10Il Signore disse a Mosè: 11"Pincas, figlio di Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne, ha allontanato la mia ira dagli

Israeliti, perché egli è stato animato dal mio zelo fra di loro, e io nella mia gelosia non ho sterminato gli Israeliti.

12Perciò digli che io stabilisco con lui un'alleanza di pace, 13che sarà per lui e per la sua stirpe dopo di lui un'alleanza

di un sacerdozio perenne, perché egli ha avuto zelo per il suo Dio e ha fatto il rito espiatorio per gli Israeliti". 14Ora

l'uomo d'Israele, che è stato ucciso con la donna madianita, si chiamava Zimri, figlio di Salu, capo di un casato

paterno dei Simeoniti. 15La donna che è stata uccisa, la Madianita, si chiamava Cozbi, figlia di Zur, capo della gente

di un casato in Madian.

16Poi il Signore disse a Mosè: 17"Trattate i Madianiti da nemici e uccideteli, 18poiché essi vi hanno trattati da nemici

con le astuzie mediante le quali vi hanno sedotti nella faccenda di Peor e nella faccenda di Cozbi, figlia di un

principe di Madian, loro sorella, che è stata uccisa il giorno del flagello causato per la faccenda di Peor".

26

1Il Signore disse a Mosè e ad Eleazaro, figlio del sacerdote Aronne: 2"Fate il censimento di tutta la comunità degli

Israeliti, dall'età di vent'anni in su, secondo i loro casati paterni, di quanti in Israele possono andare in guerra".

3Mosè e il sacerdote Eleazaro dissero loro nelle steppe di Moab presso il Giordano di fronte a Gèrico: 4"Si faccia il

censimento dall'età di vent'anni in su, come il Signore aveva ordinato a Mosè e agli Israeliti, quando uscirono dal

paese d'Egitto".

5Ruben primogenito d'Israele. Figli di Ruben: Enoch, da cui discende la famiglia degli Enochiti; Pallu, da cui

discende la famiglia dei Palluiti; 6Chezron, da cui discende la famiglia degli Chezroniti; Carmi, da cui discende la

famiglia dei Carmiti. 7Tali sono le famiglie dei Rubeniti: quelli che furono registrati erano

quarantatremilasettecentotrenta. 8Figli di Pallu: Eliab. 9Figli di Eliab: Nemuel, Datan e Abiram. Questi sono quel

Datan e quell'Abiram, membri del consiglio, che si ribellarono contro Mosè e contro Aronne con la gente di Core,

quando questa si era ribellata contro il Signore; 10la terra spalancò la bocca e li inghiottì insieme con Core, quando

quella gente perì e il fuoco divorò duecentocinquanta uomini, che servirono d'esempio. 11Ma i figli di Core non

perirono.

12Figli di Simeone secondo le loro famiglie. Da Nemuel discende la famiglia dei Nemueliti; da Iamin la famiglia

degli Iaminiti; da Iachin la famiglia degli Iachiniti; da Zocar la famiglia dei Zocariti; 13da Saul la famiglia dei

Sauliti. 14Tali sono le famiglie dei Simeoniti. Ne furono registrati ventiduemiladuecento.

15Figli di Gad secondo le loro famiglie. Da Sefon discende la famiglia dei Sefoniti; da Agghi la famiglia degli

Agghiti; da Suni la famiglia dei Suniti; 16da Ozni la famiglia degli Ozniti; da Eri la famiglia degli Eriti; 17da Arod la

famiglia degli Aroditi; da Areli la famiglia degli Areliti. 18Tali sono le famiglie dei figli di Gad. Ne furono registrati

quarantamilacinquecento.

19Figli di Giuda: Er e Onan; ma Er e Onan morirono nel paese di Canaan. 20Ecco i figli di Giuda secondo le loro

famiglie: da Sela discende la famiglia degli Selaniti; da Perez la famiglia dei Pereziti; da Zerach la famiglia degli

Zerachiti. 21I figli di Perez furono: Chezron da cui discende la famiglia dei Chezroniti; Amul da cui discende la

famiglia degli Amuliti. 22Tali sono le famiglie di Giuda. Ne furono registrati settantaseimilacinquecento.

23Figli di Issacar secondo le loro famiglie: da Tola discende la famiglia dei Tolaiti; da Puva la famiglia dei Puviti;

24da Iasub la famiglia degli Iasubiti; da Simron la famiglia dei Simroniti. 25Tali sono le famiglie di Issacar. Ne

furono registrati sessantaquattromilatrecento.

26Figli di Zàbulon secondo le loro famiglie: da Sered discende la famiglia dei Serediti; da Elon la famiglia degli

Eloniti; da Iacleel la famiglia degli Iacleeliti. 27Tali sono le famiglie degli Zabuloniti. Ne furono registrati

sessantamilacinquecento.

28Figli di Giuseppe secondo le loro famiglie: Manàsse ed Efraim. 29Figli di Manàsse: da Machir discende la famiglia

dei Machiriti. Machir generò Gàlaad. Da Gàlaad discende la famiglia dei Galaaditi. 30Questi sono i figli di Gàlaad:

Iezer da cui discende la famiglia degli Iezeriti; Elek da cui discende la famiglia degli Eleciti; 31Asriel da cui discende

la famiglia degli Asrieliti; Sichem da cui discende la famiglia dei Sichemiti; 32Semida da cui discende la famiglia dei

Semiditi; Efer da cui discende la famiglia degli Eferiti. 33Ora Zelofcad, figlio di Efer, non ebbe maschi ma soltanto

figlie e le figlie di Zelofcad si chiamarono Macla, Noa, Ogla, Milca e Tirza. 34Tali sono le famiglie di Manàsse: gli

uomini registrati furono cinquantaduemilasettecento.

35Questi sono i figli di Efraim secondo le loro famiglie: da Sutelach discende la famiglia dei Sutelachiti; da Beker la

famiglia dei Bekeriti; da Tacan la famiglia dei Tacaniti. 36Questi sono i figli di Sutelach: da Erano è discesa la

famiglia degli Eraniti. 37Tali sono le famiglie dei figli di Efraim. Ne furono registrati trentaduemilacinquecento.

Questi sono i figli di Giuseppe secondo le loro famiglie.

38Figli di Beniamino secondo le loro famiglie: da Bela discende la famiglia dei Belaiti; da Asbel la famiglia degli

Asbeliti; da Airam la famiglia degli Airamiti; 39da Sufam la famiglia degli Sufamiti; 40da Ufam la famiglia degli

Ufamiti. I figli di Bela furono Ard e Naaman; da Ard discende la famiglia degli Arditi; da Naaman discende la

famiglia dei Naamiti. 41Tali sono i figli di Beniamino secondo le loro famiglie. Gli uomini registrati furono

quarantacinquemilaseicento.

42Questi sono i figli di Dan secondo le loro famiglie: da Suam discende la famiglia dei Suamiti. Sono queste le

famiglie di Dan secondo le loro famiglie. 43Totale per le famiglie dei Suamiti: ne furono registrati

sessantaquattromilaquattrocento.

44Figli di Aser secondo le loro famiglie: da Imna discende la famiglia degli Imniti; da Isvi la famiglia degli Isviti; da

Beria la famiglia dei Beriiti. 45Dai figli di Beria discendono: da Eber la famiglia degli Eberiti; da Malchiel la

famiglia dei Malchieliti. 46La figlia di Aser si chiamava Sera. 47Tali sono le famiglie dei figli di Aser. Ne furono

registrati cinquantatremilaquattrocento.

48Figli di Nèftali secondo le loro famiglie: da Iacseel discende la famiglia degli Iacseeliti; da Guni la famiglia dei

Guniti; 49da Ieser la famiglia degli Ieseriti; da Sillem la famiglia dei Sillemiti. 50Tali sono le famiglie di Nèftali

secondo le loro famiglie. Gli uomini registrati furono quarantacinquemilaquattrocento.

51Questi sono gli Israeliti che furono registrati: seicentounmilasettecentotrenta.

52Il Signore disse a Mosè: 53"Il paese sarà diviso tra di essi, per essere la loro proprietà, secondo il numero delle

persone. 54A quelli che sono in maggior numero darai in possesso una porzione maggiore; a quelli che sono in minor

numero darai una porzione minore; si darà a ciascuno la sua porzione secondo il censimento. 55Ma la ripartizione del

paese sarà gettata a sorte; essi riceveranno la rispettiva proprietà secondo i nomi delle loro tribù paterne. 56La

ripartizione delle proprietà sarà gettata a sorte per tutte le tribù grandi o piccole".

57Questi sono i leviti dei quali si fece il censimento secondo le loro famiglie: da Gherson discende la famiglia dei

Ghersoniti; da Keat la famiglia dei Keatiti; da Merari la famiglia dei Merariti.

58Queste sono le famiglie di Levi: la famiglia dei Libniti, la famiglia degli Ebroniti, la famiglia dei Macliti, la

famiglia dei Musiti, la famiglia dei Coriti. Keat generò Amram. 59La moglie di Amram si chiamava Iochebed, figlia

di Levi, che nacque a Levi in Egitto; essa partorì ad Amram Aronne, Mosè e Maria loro sorella. 60Ad Aronne

nacquero Nadab e Abiu, Eleazaro e Itamar. 61Ora Nadab e Abiu morirono quando presentarono al Signore un fuoco

profano. 62Gli uomini registrati furono ventitremila: tutti maschi, dall'età di un mese in su. Non furono compresi nel

censimento degli Israeliti perché non fu data loro alcuna proprietà tra gli Israeliti.

63Questi sono i registrati da Mosè e dal sacerdote Eleazaro, i quali fecero il censimento degli Israeliti nelle steppe di

Moab presso il Giordano di Gèrico. 64Fra questi non vi era alcuno di quegli Israeliti dei quali Mosè e il sacerdote

Aronne avevano fatto il censimento nel deserto del Sinai, 65perché il Signore aveva detto di loro: "Dovranno morire

nel deserto!". E non ne rimase neppure uno, eccetto Caleb figlio di Iefunne, e Giosuè figlio di Nun.

27

1Le figlie di Zelofcad, figlio di Efer, figlio di Gàlaad, figlio di Machir, figlio di Manàsse, delle famiglie di Manàsse,

figlio di Giuseppe, che si chiamavano Macla, Noa, Ogla, Milca e Tirza, 2si accostarono e si presentarono davanti a

Mosè, davanti al sacerdote Eleazaro, davanti ai capi e a tutta la comunità all'ingresso della tenda del convegno, e

dissero: 3"Nostro padre è morto nel deserto. Egli non era nella compagnia di coloro che si adunarono contro il

Signore, non era della gente di Core, ma è morto a causa del suo peccato, senza figli maschi. 4Perché dovrebbe il

nome del padre nostro scomparire dalla sua famiglia, per il fatto che non ha avuto figli maschi? Dacci un

possedimento in mezzo ai fratelli di nostro padre". 5Mosè portò la loro causa davanti al Signore. 6Il Signore disse a

Mosè: 7"Le figlie di Zelofcad dicono bene. Darai loro in eredità un possedimento tra i fratelli del loro padre e farai

passare ad esse l'eredità del loro padre. 8Parlerai inoltre agli Israeliti e dirai: Quando uno sarà morto senza lasciare

un figlio maschio, farete passare la sua eredità alla figlia. 9Se non ha neppure una figlia, darete la sua eredità ai suoi

fratelli. 10Se non ha fratelli, darete la sua eredità ai fratelli del padre. 11Se non ci sono fratelli del padre, darete la sua

eredità al parente più stretto nella sua famiglia e quegli la possiederà. Questa sarà per i figli di Israele una norma di

diritto, come il Signore ha ordinato a Mosè".

12Il Signore disse a Mosè: "Sali su questo monte degli Abarim e contempla il paese che io dò agli Israeliti. 13Quando

l'avrai visto, anche tu sarai riunito ai tuoi antenati, come fu riunito Aronne tuo fratello, 14perché trasgrediste l'ordine

che vi avevo dato nel deserto di Sin, quando la comunità si ribellò e voi non dimostraste la mia santità agli occhi

loro, a proposito di quelle acque". Sono le acque di Mèriba di Kades, nel deserto di Sin. 15Mosè disse al Signore:

16"Il Signore, il Dio della vita in ogni essere vivente, metta a capo di questa comunità un uomo 17che li preceda

nell'uscire e nel tornare, li faccia uscire e li faccia tornare, perché la comunità del Signore non sia un gregge senza

pastore". 18Il Signore disse a Mosè: "Prenditi Giosuè, figlio di Nun, uomo in cui è lo spirito; porrai la mano su di lui,

19lo farai comparire davanti al sacerdote Eleazaro e davanti a tutta la comunità, gli darai i tuoi ordini in loro presenza

20e lo farai partecipe della tua autorità, perché tutta la comunità degli Israeliti gli obbedisca. 21Egli si presenterà

davanti al sacerdote Eleazaro, che consulterà per lui il giudizio degli Urim davanti al Signore; egli e tutti gli Israeliti

con lui e tutta la comunità usciranno all'ordine di Eleazaro ed entreranno all'ordine suo". 22Mosè fece come il

Signore gli aveva ordinato; prese Giosuè e lo fece comparire davanti al sacerdote Eleazaro e davanti a tutta la

comunità; 23pose su di lui le mani e gli diede i suoi ordini come il Signore aveva comandato per mezzo di Mosè.

28

1Il Signore disse a Mosè: 2"Da' quest'ordine agli Israeliti e di' loro: Avrete cura di presentarmi al tempo stabilito

l'offerta, l'alimento dei miei sacrifici da consumare con il fuoco, soave profumo per me.

3Dirai loro: Questo è il sacrificio consumato dal fuoco che offrirete al Signore; agnelli dell'anno, senza difetti, due al

giorno, come olocausto perenne. 4Uno degli agnelli lo offrirai la mattina e l'altro agnello lo offrirai al tramonto;

5come oblazione un decimo di efa di fior di farina, intrisa in un quarto di hin di olio di olive schiacciate. 6Tale è

l'olocausto perenne, offerto presso il monte Sinai: sacrificio consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore. 7La

libazione sarà di un quarto di hin per il primo agnello; farai nel santuario la libazione, bevanda inebriante per il

Signore. 8L'altro agnello l'offrirai al tramonto, con una oblazione e una libazione simili a quelle della mattina: è un

sacrificio fatto con il fuoco, soave profumo per il Signore.

9Nel giorno di sabato offrirete due agnelli dell'anno, senza difetti; come oblazione due decimi di fior di farina intrisa

in olio, con la sua libazione. 10È l'olocausto del sabato, per ogni sabato, oltre l'olocausto perenne e la sua libazione.

11Al principio dei vostri mesi offrirete come olocausto al Signore due giovenchi, un ariete, sette agnelli dell'anno,

senza difetti 12e tre decimi di fior di farina intrisa in olio, come oblazione per ciascun giovenco; due decimi di fior di

farina intrisa in olio, come oblazione per l'ariete, 13e un decimo di fior di farina intrisa in olio, come oblazione per

ogni agnello. È un olocausto di soave profumo, un sacrificio consumato dal fuoco per il Signore. 14Le libazioni

saranno di un mezzo hin di vino per giovenco, di un terzo di hin per l'ariete e di un quarto di hin per agnello. Tale è

l'olocausto del mese, per tutti i mesi dell'anno. 15Si offrirà al Signore un capro in sacrificio espiatorio oltre

l'olocausto perenne e la sua libazione.

16Il primo mese, il quattordici del mese sarà la pasqua del Signore. 17Il quindici di quel mese sarà giorno di festa. Per

sette giorni si mangerà pane azzimo. 18Il primo giorno si terrà una sacra adunanza; non farete alcun lavoro servile;

19offrirete in sacrificio con il fuoco un olocausto al Signore: due giovenchi, un ariete e sette agnelli dell'anno senza

difetti; 20come oblazione, fior di farina intrisa in olio; ne offrirete tre decimi per giovenco e due per l'ariete; 21ne

offrirai un decimo per ciascuno dei sette agnelli 22e offrirai un capro come sacrificio espiatorio per fare il rito

espiatorio per voi. 23Offrirete questi sacrifici oltre l'olocausto della mattina, che è un olocausto perenne. 24Li offrirete

ogni giorno, per sette giorni; è un alimento sacrificale consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore. Lo si

offrirà oltre l'olocausto perenne con la sua libazione. 25Il settimo giorno terrete una sacra adunanza; non farete alcun

lavoro servile.

26Il giorno delle primizie, quando presenterete al Signore una oblazione nuova, alla vostra festa delle settimane,

terrete una sacra adunanza; non farete alcun lavoro servile. 27Offrirete, in olocausto di soave profumo al Signore, due

giovenchi, un ariete e sette agnelli dell'anno; 28in oblazione, fior di farina intrisa in olio: tre decimi per ogni

giovenco, due decimi per l'ariete 29e un decimo per ciascuno dei sette agnelli; 30offrirete un capro per il rito

espiatorio per voi. 31Offrirete questi sacrifici, oltre l'olocausto perpetuo e la sua oblazione. Sceglierete animali senza

difetti e vi aggiungerete le loro libazioni.
29

1Il settimo mese, il primo giorno del mese terrete una sacra adunanza; non farete alcun lavoro servile; sarà per voi il

giorno dell'acclamazione con le trombe. 2Offrirete in olocausto di soave odore al Signore un giovenco, un ariete,

sette agnelli dell'anno senza difetti; 3in oblazione, fior di farina intrisa in olio: tre decimi per il giovenco, due decimi

per l'ariete, 4un decimo per ciascuno dei sette agnelli 5e un capro, in sacrificio espiatorio, per il rito espiatorio per

voi; 6oltre l'olocausto del mese con la sua oblazione e l'olocausto perenne con la sua oblazione e le loro libazioni,

secondo il loro rito. Sarà un sacrificio consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore.

7Il decimo giorno di questo settimo mese terrete una sacra adunanza e vi mortificherete; non farete alcun lavoro 8e

offrirete in olocausto di soave profumo al Signore un giovenco, un ariete, sette agnelli dell'anno senza difetti; 9come

oblazione, fior di farina intrisa in olio: tre decimi per il giovenco, due decimi per l'ariete, 10un decimo per ciascuno

dei sette agnelli 11e un capro in sacrificio espiatorio, oltre il sacrificio espiatorio proprio del rito dell'espiazione e

oltre l'olocausto perenne con la sua oblazione e le loro libazioni.

12Il quindici del settimo mese terrete una sacra adunanza; non farete alcun lavoro servile e celebrerete una festa per il

Signore per sette giorni. 13Offrirete in olocausto, come sacrificio consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore,

tredici giovenchi, due arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti; 14come oblazione, fior di farina intrisa in olio:

tre decimi per ciascuno dei tredici giovenchi, due decimi per ciascuno dei due arieti, 15un decimo per ciascuno dei

quattordici agnelli 16e un capro in sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, con la sua oblazione e la sua

libazione. 17Il secondo giorno offrirete dodici giovenchi, due arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti, 18con

le loro oblazioni e le libazioni per i giovenchi, gli arieti e gli agnelli secondo il numero e il rito 19e un capro in

sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e le loro libazioni. 20Il terzo giorno offrirete undici

giovenchi, due arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti, 21con le loro oblazioni e le loro libazioni per i

giovenchi, gli arieti e gli agnelli secondo il loro numero e il rito 22e un capro in sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto

perenne, la sua oblazione e la sua libazione. 23Il quarto giorno offrirete dieci giovenchi, due arieti, quattordici agnelli

dell'anno senza difetti, 24con le loro offerte e le loro libazioni per i giovenchi, gli arieti e gli agnelli secondo il loro

numero e il rito 25e un capro in sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la sua libazione. 26Il

quinto giorno offrirete nove giovenchi, due arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti, 27con le loro oblazioni e

le loro libazioni per i giovenchi, gli arieti, e gli agnelli secondo il loro numero e il rito 28e un capro, in sacrificio

espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la sua libazione. 29Il sesto giorno offrirete otto giovenchi, due

arieti, quattordici agnelli dell'anno senza difetti, 30con le loro oblazioni e le loro libazioni per i giovenchi, gli arieti e

gli agnelli secondo il loro numero e il rito 31e un capro in sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua

oblazione e la sua libazione. 32Il settimo giorno offrirete sette giovenchi, due arieti, quattordici agnelli dell'anno

senza difetti, 33con le loro oblazioni e le loro libazioni per i giovenchi, gli arieti e gli agnelli secondo il loro numero

e il rito 34e un capro, in sacrificio espiatorio, oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la sua libazione. 35L'ottavo

giorno terrete una solenne adunanza; non farete alcun lavoro servile; 36offrirete in olocausto, come sacrificio

consumato dal fuoco, soave profumo per il Signore, un giovenco, un ariete, sette agnelli dell'anno senza difetti, 37con

le loro oblazioni e le loro libazioni, per il giovenco, l'ariete e gli agnelli secondo il loro numero e il rito 38e un capro

in sacrificio espiatorio oltre l'olocausto perenne, la sua oblazione e la sua libazione.

39Questi sono i sacrifici che offrirete al Signore nelle vostre solennità, oltre i vostri voti e le vostre offerte volontarie,

si tratti dei vostri olocausti o delle vostre oblazioni o delle vostre libazioni o dei vostri sacrifici di comunione".

30

1Mosè riferì agli Israeliti quanto il Signore gli aveva ordinato.

2Mosè disse ai capi delle tribù degli Israeliti: "Questo il Signore ha ordinato: 3Quando uno avrà fatto un voto al

Signore o si sarà obbligato con giuramento ad una astensione, non violi la sua parola, ma dia esecuzione a quanto ha

promesso con la bocca. 4Quando una donna avrà fatto un voto al Signore e si sarà obbligata ad una astensione,

mentre è ancora in casa del padre, durante la sua giovinezza, 5se il padre, avuta conoscenza del voto di lei e

dell'astensione alla quale si è obbligata, non dice nulla, tutti i voti di lei saranno validi e saranno valide tutte le

astensioni alle quali si sarà obbligata. 6Ma se il padre, quando ne viene a conoscenza, le fa opposizione, tutti i voti di

lei e tutte le astensioni alle quali si sarà obbligata, non saranno validi; il Signore la perdonerà, perché il padre le ha

fatto opposizione. 7Se si marita quando è legata da voti o da un obbligo di astensione assunto alla leggera con le

labbra, 8se il marito ne ha conoscenza e quando viene a conoscenza non dice nulla, i voti di lei saranno validi e

saranno validi gli obblighi di astensione da lei assunti. 9Ma se il marito, quando ne viene a conoscenza, le fa

opposizione, egli annullerà il voto che essa ha fatto e l'obbligo di astensione che essa si è assunta alla leggera; il

Signore la perdonerà. 10Ma il voto di una vedova o di una donna ripudiata, qualunque sia l'obbligo che si è assunto,

rimarrà valido. 11Se una donna nella casa del marito farà voti o si obbligherà con giuramento ad una astensione 12e il

marito ne avrà conoscenza, se il marito non dice nulla e non le fa opposizione, tutti i voti di lei saranno validi e

saranno validi tutti gli obblighi di astensione da lei assunti. 13Ma se il marito, quando ne viene a conoscenza, li

annulla, quanto le sarà uscito dalle labbra, voti od obblighi di astensione, non sarà valido; il marito lo ha annullato; il

Signore la perdonerà. 14Il marito può ratificare e il marito può annullare qualunque voto e qualunque giuramento, per

il quale essa sia obbligata a mortificarsi. 15Ma se il marito, da un giorno all'altro, non dice nulla in proposito, egli

ratifica così tutti i voti di lei e tutti gli obblighi di astensione da lei assunti; li ratifica perché non ha detto nulla a

questo proposito quando ne ha avuto conoscenza. 16Ma se li annulla qualche tempo dopo averne avuto conoscenza,

porterà il peso della colpa della moglie".

17Queste sono le leggi che il Signore prescrisse a Mosè riguardo al marito e alla moglie, al padre e alla figlia, quando

questa è ancora fanciulla, in casa del padre.
31

1Il Signore disse a Mosè: 2"Compi la vendetta degli Israeliti contro i Madianiti, poi sarai riunito ai tuoi antenati".

3Mosè disse al popolo: "Mobilitate fra di voi uomini per la guerra e marcino contro Madian per eseguire la vendetta

del Signore su Madian. 4Manderete in guerra mille uomini per tribù di tutte le tribù d'Israele". 5Così furono forniti,

dalle migliaia d'Israele, mille uomini per tribù, cioè dodicimila uomini armati per la guerra. 6Mosè mandò in guerra

quei mille uomini per tribù e con loro Pincas, figlio del sacerdote Eleazaro, il quale portava gli oggetti sacri e aveva

in mano le trombe dell'acclamazione. 7Marciarono dunque contro Madian come il Signore aveva ordinato a Mosè, e

uccisero tutti i maschi. 8Uccisero anche, oltre i loro caduti, i re di Madian Evi, Rekem, Sur, Ur e Reba cioè cinque re

di Madian; uccisero anche di spada Balaam figlio di Beor. 9Gli Israeliti fecero prigioniere le donne di Madian e i

loro fanciulli e depredarono tutto il loro bestiame, tutti i loro greggi e ogni loro bene; 10appiccarono il fuoco a tutte

le città che quelli abitavano e a tutti i loro attendamenti 11e presero tutto il bottino e tutta la preda, gente e bestiame.

12Poi condussero i prigionieri, la preda e il bottino a Mosè, al sacerdote Eleazaro e alla comunità degli Israeliti,

accampati nelle steppe di Moab, presso il Giordano di fronte a Gèrico.

13Mosè, il sacerdote Eleazaro e tutti i principi della comunità uscirono loro incontro fuori dell'accampamento.

14Mosè si adirò contro i comandanti dell'esercito, capi di migliaia e capi di centinaia, che tornavano da quella

spedizione di guerra. 15Mosè disse loro: "Avete lasciato in vita tutte le femmine? 16Proprio loro, per suggerimento di

Balaam, hanno insegnato agli Israeliti l'infedeltà verso il Signore, nella faccenda di Peor, per cui venne il flagello

nella comunità del Signore. 17Ora uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che si è unita con un

uomo; 18ma tutte le fanciulle che non si sono unite con uomini, conservatele in vita per voi. 19Voi poi accampatevi

per sette giorni fuori del campo; chiunque ha ucciso qualcuno e chiunque ha toccato un cadavere si purifichi il terzo

e il settimo giorno; questo per voi e per i vostri prigionieri. 20Purificherete anche ogni veste, ogni oggetto di pelle,

ogni lavoro di pelo di capra e ogni oggetto di legno".

21Il sacerdote Eleazaro disse ai soldati che erano andati in guerra: "Questo è l'ordine della legge che il Signore ha

prescritto a Mosè: 22L'oro, l'argento, il rame, il ferro, lo stagno e il piombo, 23quanto può sopportare il fuoco, lo

farete passare per il fuoco e sarà reso puro; ma sarà purificato anche con l'acqua della purificazione; quanto non può

sopportare il fuoco, lo farete passare per l'acqua. 24Vi laverete le vesti il settimo giorno e sarete puri; poi potrete

entrare nell'accampamento".

25Il Signore disse a Mosè: 26"Tu, con il sacerdote Eleazaro e con i capi dei casati della comunità, fa' il censimento di

tutta la preda che è stata fatta: della gente e del bestiame; 27dividi la preda fra i combattenti che sono andati in guerra

e tutta la comunità. 28Dalla parte spettante ai soldati che sono andati in guerra preleverai un contributo per il

Signore: cioè l'uno per cinquecento delle persone e del grosso bestiame, degli asini e del bestiame minuto. 29Lo

prenderete sulla metà di loro spettanza e lo darai al sacerdote Eleazaro come offerta da fare con il rito di elevazione

in onore del Signore. 30Della metà che spetta agli Israeliti prenderai l'uno per cinquanta delle persone del grosso

bestiame, degli asini e del bestiame minuto; lo darai ai leviti, che hanno la custodia della Dimora del Signore".

31Mosè e il sacerdote Eleazaro fecero come il Signore aveva ordinato a Mosè. 32Ora il bottino, cioè tutto ciò che

rimaneva della preda fatta da coloro che erano stati in guerra, consisteva in seicentosettantacinquemila capi di

bestiame minuto, 33settantaduemila capi di grosso bestiame, 34sessantunmila asini 35e trentaduemila persone, ossia

donne che non si erano unite con uomini. 36La metà, cioè la parte di quelli che erano andati in guerra, fu di

trecentotrentasettemilacinquecento capi di bestiame minuto, 37dei quali seicentosettantacinque per il tributo al

Signore; 38trentaseimila capi di grosso bestiame, dei quali settantadue per l'offerta al Signore;

39trentamilacinquecento asini, dei quali sessantuno per l'offerta al Signore, 40e sedicimila persone, delle quali

trentadue per l'offerta al Signore. 41Mosè diede al sacerdote Eleazaro il contributo dell'offerta prelevata per il

Signore, come il Signore gli aveva ordinato. 42La metà che spettava agli Israeliti, dopo che Mosè ebbe fatto la

spartizione con gli uomini andati in guerra, 43la metà spettante alla comunità fu di

trecentotrentasettemilacinquecento capi di bestiame minuto, 44trentaseimila capi di grosso bestiame,

45trentamilacinquecento asini 46e sedicimila persone. 47Da questa metà che spettava agli Israeliti, Mosè prese l'uno

per cinquanta degli uomini e degli animali e li diede ai leviti che hanno la custodia della Dimora del Signore, come

il Signore aveva ordinato a Mosè.

48I comandanti delle migliaia dell'esercito, capi di migliaia e capi di centinaia, si avvicinarono a Mosè e gli dissero:

49"I tuoi servi hanno fatto il computo dei soldati che erano sotto i nostri ordini e non ne manca neppure uno. 50Per

questo portiamo, in offerta al Signore, ognuno quello che ha trovato di oggetti d'oro: bracciali, braccialetti, anelli,

pendenti, collane, per il rito espiatorio per le nostre persone davanti al Signore". 51Mosè e il sacerdote Eleazaro

presero dalle loro mani quell'oro, tutti gli oggetti lavorati.

52Tutto l'oro dell'offerta, che essi consacrarono al Signore con il rito dell'elevazione, da parte dei capi di migliaia e

dei capi di centinaia, pesava sedicimilasettecentocinquanta sicli. 53Gli uomini dell'esercito si tennero il bottino che

ognuno aveva fatto per conto suo. 54Mosè e il sacerdote Eleazaro presero l'oro dei capi di migliaia e di centinaia e lo

portarono nella tenda del convegno come memoriale per gli Israeliti davanti al Signore.

32

1I figli di Ruben e i figli di Gad avevano bestiame in numero molto grande; quando videro che il paese di Iazer e il

paese di Gàlaad erano luoghi da bestiame, 2i figli di Gad e i figli di Ruben vennero a parlare a Mosè, al sacerdote

Eleazaro e ai principi della comunità e dissero: 3"Atarot, Dibon, Iazer, Nimra, Chesbon, Eleale, Sebam, Nebo e

Beon, 4terre che il Signore ha sconfitte alla presenza della comunità d'Israele, sono terre da bestiame e i tuoi servi

hanno appunto il bestiame". 5Aggiunsero: "Se abbiamo trovato grazia ai tuoi occhi, sia concesso ai tuoi servi il

possesso di questo paese: non ci far passare il Giordano".

6Ma Mosè rispose ai figli di Gad e ai figli di Ruben: "Andrebbero dunque i vostri fratelli in guerra e voi ve ne

stareste qui? 7Perché volete scoraggiare gli Israeliti dal passare nel paese che il Signore ha dato loro? 8Così fecero i

vostri padri, quando li mandai da Kades-Barnea per esplorare il paese. 9Salirono fino alla valle di Escol e, dopo aver

esplorato il paese, scoraggiarono gli Israeliti dall'entrare nel paese che il Signore aveva loro dato. 10Così l'ira del

Signore si accese in quel giorno ed egli giurò: 11Gli uomini che sono usciti dall'Egitto, dall'età di vent'anni in su, non

vedranno mai il paese che ho promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, perché non mi hanno

seguito fedelmente, 12se non Caleb, figlio di Iefunne, il Kenizzita, e Giosuè figlio di Nun, che hanno seguito il

Signore fedelmente. 13L'ira del Signore si accese dunque contro Israele; lo fece errare nel deserto per quarant'anni,

finché fosse finita tutta la generazione che aveva agito male agli occhi del Signore. 14Ed ecco voi sorgerete al posto

dei vostri padri, razza di uomini peccatori, per aumentare ancora l'ira del Signore contro Israele. 15Perché se voi non

volete più seguirlo, il Signore continuerà a lasciarlo nel deserto e voi farete perire tutto questo popolo".

16Ma quelli si avvicinarono a lui e gli dissero: "Costruiremo qui ovili per il nostro bestiame e città per i nostri

fanciulli; 17ma, quanto a noi, ci terremo pronti in armi, per marciare davanti agli Israeliti, finché li avremo condotti

al luogo destinato loro; intanto, i nostri fanciulli dimoreranno nelle fortezze per timore degli abitanti del paese.

18Non torneremo alle nostre case finché ogni Israelita non abbia preso possesso della sua eredità; 19non

possiederemo nulla con loro al di là del Giordano e più oltre, perché la nostra eredità ci è toccata da questa parte del

Giordano, a oriente".

20Allora Mosè disse loro: "Se fate questo, se vi armate per andare a combattere davanti al Signore, 21se tutti quelli di

voi che si armeranno passeranno il Giordano davanti al Signore finché egli abbia scacciato i suoi nemici dalla sua

presenza, 22se non tornerete fin quando il paese vi sarà sottomesso davanti al Signore, voi sarete innocenti di fronte

al Signore e di fronte a Israele e questo paese sarà vostra proprietà alla presenza del Signore. 23Ma, se non fate così,

voi peccherete contro il Signore; sappiate che il vostro peccato vi raggiungerà. 24Costruitevi pure città per i vostri

fanciulli e ovili per i vostri greggi, ma fate quello che la vostra bocca ha promesso".

25I figli di Gad e i figli di Ruben dissero a Mosè: "I tuoi servi faranno quello che il mio signore comanda. 26I nostri

fanciulli, le nostre mogli, i nostri greggi e tutto il nostro bestiame rimarranno qui nelle città di Gàlaad; 27ma i tuoi

servi, tutti armati per la guerra, andranno a combattere davanti al Signore, come dice il mio signore".

28Allora Mosè diede per loro ordini al sacerdote Eleazaro, a Giosuè figlio di Nun e ai capifamiglia delle tribù degli

Israeliti. 29Mosè disse loro: "Se i figli di Gad e i figli di Ruben passeranno con voi il Giordano tutti armati per

combattere davanti al Signore e se il paese sarà sottomesso davanti a voi, darete loro in proprietà il paese di Gàlaad.

30Ma se non passano armati con voi, avranno la loro proprietà in mezzo a voi nel paese di Canaan". 31I figli di Gad e

i figli di Ruben risposero: "Faremo come il Signore ha ordinato ai tuoi servi. 32Passeremo in armi davanti al Signore

nel paese di Canaan, ma il possesso della nostra eredità resti per noi di qua dal Giordano".

33Mosè dunque diede ai figli di Gad e ai figli di Ruben e a metà della tribù di Manàsse, figlio di Giuseppe, il regno

di Sicon, re degli Amorrei, e il regno di Og, re di Basan: il paese con le sue città comprese entro i confini, le città del

paese che si stendeva intorno. 34I figli di Gad ricostruirono Dibon, Atarot, Aroer, 35Aterot-Sofan, Iazer, Iogbea,

36Bet-Nimra e Bet-Aran, fortezze, e fecero ovili per i greggi. 37I figli di Ruben ricostruirono Chesbon, Eleale,

Kiriataim, 38Nebo e Baal-Meon, i cui nomi furono mutati, e Sibma e diedero nomi alle città che avevano ricostruite.

39I figli di Machir, figlio di Manàsse, andarono nel paese di Gàlaad, lo presero e ne cacciarono gli Amorrei che vi

abitavano. 40Mosè allora diede Gàlaad a Machir, figlio di Manàsse, che vi si stabilì. 41Anche Iair, figlio di Manàsse,

andò e prese i loro villaggi e li chiamò villaggi di Iair. 42Nobach andò e prese Kenat con le dipendenze e la chiamò

Nobach.
33

1Queste sono le tappe degli Israeliti che uscirono dal paese d'Egitto, ordinati secondo le loro schiere, sotto la guida di

Mosè e di Aronne. 2Mosè scrisse i loro punti di partenza, tappa per tappa, per ordine del Signore; queste sono le loro

tappe nell'ordine dei loro punti di partenza.

3Partirono da Ramses il primo mese, il quindici del primo mese. Il giorno dopo la pasqua, gli Israeliti uscirono a

mano alzata, alla vista di tutti gli Egiziani, 4mentre gli Egiziani seppellivano quelli che il Signore aveva colpiti fra di

loro, cioè tutti i primogeniti, quando il Signore aveva fatto giustizia anche dei loro dèi.

5Gli Israeliti partirono dunque da Ramses e si accamparono a Succot. 6Partirono da Succot e si accamparono a Etam

che è sull'estremità del deserto. 7Partirono da Etam e piegarono verso Pi-Achirot, che è di fronte a Baal-Zefon, e si

accamparono davanti a Migdol. 8Partirono da Pi-Achirot, attraversarono il mare in direzione del deserto, fecero tre

giornate di marcia nel deserto di Etam e si accamparono a Mara. 9Partirono da Mara e giunsero ad Elim; ad Elim

c'erano dodici sorgenti di acqua e settanta palme; qui si accamparono. 10Partirono da Elim e si accamparono presso il

Mare Rosso. 11Partirono dal Mare Rosso e si accamparono nel deserto di Sin. 12Partirono dal deserto di Sin e si

accamparono a Dofka. 13Partirono da Dofka e si accamparono ad Alus. 14Partirono da Alus e si accamparono a

Refidim dove non c'era acqua da bere per il popolo. 15Partirono da Refidim e si accamparono nel deserto del Sinai.

16Partirono dal deserto del Sinai e si accamparono a Kibrot-Taava. 17Partirono da Kibrot-Taava e si accamparono a

Cazerot. 18Partirono da Cazerot e si accamparono a Ritma. 19Partirono da Ritma e si accamparono a Rimmon-Perez.

20Partirono da Rimmon-Perez e si accamparono a Libna. 21Partirono da Libna e si accamparono a Rissa. 22Partirono

da Rissa e si accamparono a Keelata. 23Partirono da Keelata e si accamparono al monte Sefer. 24Partirono dal monte

Sefer e si accamparono ad Arada. 25Partirono da Arada e si accamparono a Makelot. 26Partirono da Makelot e si

accamparono a Tacat. 27Partirono da Tacat e si accamparono a Terach. 28Partirono da Terach e si accamparono a

Mitka. 29Partirono da Mitka e si accamparono ad Asmona. 30Partirono da Asmona e si accamparono a Moserot.

31Partirono da Moserot e si accamparono a Bene-Iaakan. 32Partirono da Bene-Iaakan e si accamparono a Or-

Ghidgad. 33Partirono da Or-Ghidgad e si accamparono a Iotbata. 34Partirono da Iotbata e si accamparono ad Abrona.

35Partirono da Abrona e si accamparono a Ezion-Gheber.

36Partirono da Ezion-Gheber e si accamparono nel deserto di Sin, cioè a Kades. 37Poi partirono da Kades e si

accamparono al monte Or all'estremità del paese di Edom. 38Il sacerdote Aronne salì sul monte Or per ordine del

Signore e in quel luogo morì il quarantesimo anno dopo l'uscita degli Israeliti dal paese d'Egitto, il quinto mese, il

primo giorno del mese. 39Aronne era in età di centoventitrè anni quando morì sul monte Or. 40Il cananeo re di Arad,

che abitava nel Negheb, nel paese di Canaan, venne a sapere che gli Israeliti arrivavano.

41Partirono dal monte Or e si accamparono a Salmona. 42Partirono da Salmona e si accamparono a Punon.

43Partirono da Punon e si accamparono a Obot. 44Partirono da Obot e si accamparono a Iie-Abarim sui confini di

Moab. 45Partirono da Iie-Abarim e si accamparono a Dibon-Gad. 46Partirono da Dibon-Gad e si accamparono ad

Almon-Diblataim. 47Partirono da Almon-Diblataim e si accamparono ai monti Abarim di fronte a Nebo. 48Partirono

dai monti Abarim e si accamparono nelle steppe di Moab, presso il Giordano di Gèrico. 49Si accamparono presso il

Giordano, da Bet-Iesimot fino ad Abel-Sittim nelle steppe di Moab.

50Il Signore disse a Mosè nelle steppe di Moab presso il Giordano di Gèrico: 51"Parla agli Israeliti e riferisci loro:

Quando avrete passato il Giordano e sarete entrati nel paese di Canaan, 52caccerete dinanzi a voi tutti gli abitanti del

paese, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue di metallo fuso e distruggerete tutte le

loro alture. 53Prenderete possesso del paese e in esso vi stabilirete, perché io vi ho dato il paese in proprietà.

54Dividerete il paese a sorte secondo le vostre famiglie. A quelle che sono più numerose darete una porzione

maggiore e a quelle che sono meno numerose darete una porzione minore. Ognuno avrà quello che gli sarà toccato

in sorte; farete la divisione secondo le tribù dei vostri padri. 55Ma se non cacciate dinanzi a voi gli abitanti del paese,

quelli di loro che vi avrete lasciati saranno per voi come spine negli occhi e pungoli nei fianchi e vi faranno tribolare

nel paese che abiterete. 56Allora io tratterò voi come mi ero proposto di trattare loro".

34

1Il Signore disse a Mosè: 2"Da' questo ordine agli Israeliti e riferisci loro: Quando entrerete nel paese di Canaan,

questa sarà la terra che vi toccherà in eredità: il paese di Canaan.

3Il vostro confine meridionale comincerà al deserto di Sin, vicino a Edom; così la vostra frontiera meridionale

partirà dall'estremità del Mar Morto, a oriente; 4questa frontiera volgerà al sud della salita di Akrabbim, passerà per

Sin e si estenderà a mezzogiorno di Kades-Barnea; poi continuerà verso Cazar-Addar e passerà per Asmon. 5Da

Asmon la frontiera girerà fino al torrente d'Egitto e finirà al mare. 6La vostra frontiera a occidente sarà il Mar

Mediterraneo: quella sarà la vostra frontiera occidentale. 7Questa sarà la vostra frontiera settentrionale: partendo dal

Mar Mediterraneo, traccerete una linea fino al monte Or; 8dal monte Or, la traccerete in direzione di Amat e

l'estremità della frontiera sarà a Zedad; 9la frontiera continuerà fino a Zifron e finirà a Cazar-Enan: questa sarà la

vostra frontiera settentrionale. 10Traccerete la vostra frontiera orientale da Cazar-Enan a Sefam; 11la frontiera

scenderà da Sefam verso Ribla, a oriente di Ain; poi la frontiera scenderà e si estenderà lungo il mare di Genèsaret, a

oriente; 12poi la frontiera scenderà lungo il Giordano e finirà al Mar Morto. Questo sarà il vostro paese con le sue

frontiere tutt'intorno".

13Mosè comunicò quest'ordine agli Israeliti e disse loro: "Questo è il paese che vi distribuirete a sorte e che il

Signore ha ordinato di dare a nove tribù e mezza; 14poiché la tribù dei figli di Ruben, secondo i loro casati paterni, e

la tribù dei figli di Gad, secondo i loro casati paterni, e metà della tribù di Manàsse hanno ricevuto la loro porzione.

15Queste due tribù e mezza hanno ricevuto la loro porzione oltre il Giordano di Gèrico, dal lato orientale".

16Il Signore disse a Mosè: 17"Questi sono i nomi degli uomini che spartiranno il paese fra di voi: il sacerdote

Eleazaro e Giosuè, figlio di Nun. 18Prenderete anche un capo di ogni tribù per fare la spartizione del paese. 19Ecco i

nomi di questi uomini. Per la tribù di Giuda, Caleb figlio di Iefunne. 20Per la tribù dei figli di Simeone, Samuele

figlio di Ammiud. 21Per la tribù di Beniamino, Elidad figlio di Chislon. 22Per la tribù dei figli di Dan, il capo Bukki

figlio di Iogli. 23Per i figli di Giuseppe, per la tribù dei figli di Manàsse, il capo Anniel figlio di Efod; 24per la tribù

dei figli di Efraim, il capo Kemuel figlio di Siptan. 25Per la tribù dei figli di Zàbulon, il capo Elisafan figlio di

Parnach. 26Per la tribù dei figli di Issacar, il capo Paltiel figlio di Azzan. 27Per la tribù dei figli di Aser, il capo

Achiud, figlio di Selomi. 28Per la tribù dei figli di Nèftali, il capo Pedael figlio di Ammiud". 29Questi sono coloro ai

quali il Signore ordinò di spartire il possesso del paese di Canaan tra gli Israeliti.

35

1Il Signore disse ancora a Mosè nelle steppe di Moab presso il Giordano di Gèrico: 2"Ordina agli Israeliti che

dell'eredità che possiederanno riservino ai leviti città da abitare; darete anche ai leviti il contado che è intorno alla

città. 3Essi avranno le città per abitarvi e il contado servirà per il loro bestiame, per i loro beni e per tutti i loro

animali. 4Il contado delle città che darete ai leviti si estenderà per lo spazio di mille cubiti fuori dalle mura della città

tutt'intorno. 5Misurerete dunque, fuori della città, duemila cubiti dal lato orientale, duemila cubiti dal lato

meridionale, duemila cubiti dal lato occidentale e duemila cubiti dal lato settentrionale; la città sarà in mezzo. Tale

sarà il contado di ciascuna delle loro città. 6Fra le città che darete ai leviti, sei saranno città di asilo, che voi

designerete perché vi si rifugi l'omicida: a queste aggiungerete altre quarantadue città. 7Tutte le città che darete ai

leviti saranno dunque quarantotto con il relativo contado. 8Di queste città che darete ai leviti, prendendole dalla

proprietà degli Israeliti, ne prenderete di più da quelli che ne hanno di più e di meno da quelli che ne hanno di meno;

ognuno ai leviti darà delle sue città in proporzione della eredità che gli sarà toccata".

9Il Signore disse a Mosè: 10"Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando avrete passato il Giordano e sarete entrati nel

paese di Canaan, 11designerete città che siano per voi città di asilo, dove possa rifugiarsi l'omicida che avrà ucciso

qualcuno involontariamente. 12Queste città vi serviranno di asilo contro il vendicatore del sangue, perché l'omicida

non sia messo a morte prima di comparire in giudizio dinanzi alla comunità. 13Delle città che darete, sei saranno

dunque per voi città di asilo. 14Darete tre città di qua dal Giordano e darete tre altre città nel paese di Canaan;

saranno città di rifugio. 15Queste sei città serviranno di rifugio agli Israeliti, al forestiero e all'ospite che soggiornerà

in mezzo a voi, perché vi si rifugi chiunque abbia ucciso qualcuno involontariamente.

16Ma se uno colpisce un altro con uno strumento di ferro e quegli muore, quel tale è omicida; l'omicida dovrà essere

messo a morte. 17Se lo colpisce con una pietra che aveva in mano, atta a causare la morte, e il colpito muore, quel

tale è un omicida; l'omicida dovrà essere messo a morte. 18O se lo colpisce con uno strumento di legno che aveva in

mano, atto a causare la morte, e il colpito muore, quel tale è un omicida; l'omicida dovrà essere messo a morte.

19Sarà il vendicatore del sangue quegli che metterà a morte l'omicida; quando lo incontrerà, lo ucciderà. 20Se uno da'

a un altro una spinta per odio o gli getta contro qualcosa con premeditazione, e quegli muore, 21o lo colpisce per

inimicizia con la mano, e quegli muore, chi ha colpito dovrà essere messo a morte; egli è un omicida e il vendicatore

del sangue ucciderà l'omicida quando lo incontrerà.

22Ma se gli da' una spinta per caso e non per inimicizia o gli getta contro qualcosa senza premeditazione 23o se, senza

volerlo, gli fa cadere addosso una pietra che possa causare la morte e quegli ne muore, senza che l'altro che fosse

nemico o gli volesse fare del male, 24allora ecco le regole secondo le quali la comunità giudicherà fra colui che ha

colpito e il vendicatore del sangue. 25La comunità libererà l'omicida dalle mani del vendicatore del sangue e lo farà

tornare alla città di asilo dove era fuggito. Lì dovrà abitare fino alla morte del sommo sacerdote che fu unto con

l'olio santo. 26Ma se l'omicida esce dai confini della città di asilo dove si era rifugiato 27e se il vendicatore del sangue

trova l'omicida fuori dei confini della sua città di asilo e l'uccide, il vendicatore del sangue non sarà reo del sangue

versato. 28Perché l'omicida deve stare nella sua città di asilo fino alla morte del sommo sacerdote; dopo la morte del

sommo sacerdote, l'omicida potrà tornare nella terra di sua proprietà.

29Queste vi servano come norme di diritto, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. 30Se uno

uccide un altro, l'omicida sarà messo a morte in seguito a deposizione di testimoni, ma un unico testimone non

basterà per condannare a morte una persona. 31Non accetterete prezzo di riscatto per la vita di un omicida, reo di

morte, perché dovrà essere messo a morte. 32Non accetterete prezzo di riscatto che permetta all'omicida di fuggire

dalla sua città di rifugio e di tornare ad abitare nel suo paese fino alla morte del sacerdote. 33Non contaminerete il

paese dove sarete, perché il sangue contamina il paese; non si potrà fare per il paese alcuna espiazione del sangue

che vi sarà stato sparso, se non mediante il sangue di chi l'avrà sparso. 34Non contaminerete dunque il paese che

andate ad abitare e in mezzo al quale io dimorerò; perché io sono il Signore che dimoro in mezzo agli Israeliti".

36

1I capifamiglia dei figli di Gàlaad, figlio di Machir, figlio di Manàsse, tra le famiglie dei figli di Giuseppe, si fecero

avanti a parlare in presenza di Mosè e dei principi capifamiglia degli Israeliti 2e dissero: "Il Signore ha ordinato al

mio signore di dare il paese in eredità agli Israeliti in base alla sorte; il mio signore ha anche ricevuto l'ordine da Dio

di dare l'eredità di Zelofcad, nostro fratello, alle figlie di lui. 3Se queste si maritano a qualche figlio delle altre tribù

degli Israeliti, la loro eredità sarà detratta dalla eredità dei nostri padri e aggiunta all'eredità della tribù nella quale

esse saranno entrate; così sarà detratta dall'eredità che ci è toccata in sorte. 4Quando verrà il giubileo per gli Israeliti,

la loro eredità sarà aggiunta a quella della tribù nella quale saranno entrate e l'eredità loro sarà detratta dalla eredità

della tribù dei nostri padri".

5Allora Mosè comunicò agli Israeliti quest'ordine ricevuto dal Signore: "La tribù dei figli di Giuseppe dice bene.

6Questo il Signore ha ordinato riguardo alle figlie di Zelofcad: si mariteranno a chi vorranno, purché si maritino in

una famiglia della tribù dei loro padri. 7Nessuna eredità tra gli Israeliti potrà passare da una tribù all'altra, ma

ciascuno degli Israeliti si terrà vincolato all'eredità della tribù dei suoi padri. 8Ogni fanciulla che possiede una eredità

in una tribù degli Israeliti, si mariterà ad uno che appartenga ad una famiglia della tribù di suo padre, perché ognuno

degli Israeliti rimanga nel possesso dell'eredità dei suoi padri 9e nessuna eredità passi da una tribù all'altra; ognuna

delle tribù degli Israeliti si terrà vincolata alla propria eredità".

10Le figlie di Zelofcad fecero secondo l'ordine che il Signore aveva dato a Mosè. 11Macla, Tirza, Ogla, Milca e Noa,

le figlie di Zelofcad, sposarono i figli dei loro zii paterni; 12si maritarono nelle famiglie dei figli di Manàsse, figlio di

Giuseppe, e la loro eredità rimase nella tribù della famiglia del padre loro.

13Questi sono i comandi e le leggi che il Signore diede agli Israeliti per mezzo di Mosè, nelle steppe di Moab, presso

il Giordano di Gèrico.
Deuteronomio
1

1Queste sono le parole che Mosè rivolse a tutto Israele oltre il Giordano, nel deserto, nella valle dell'Araba, di fronte

a Suf, tra Paran, Tofel, Laban, Cazerot e Di-Zaab. 2Vi sono undici giornate dall'Oreb, per la via del monte Seir, fino

a Kades-Barnea. 3Nel quarantesimo anno, l'undicesimo mese, il primo giorno del mese, Mosè parlò agli Israeliti,

secondo quanto il Signore gli aveva ordinato di dir loro. 4Dopo aver sconfitto Sicon, re degli Amorrei, che abitava in

Chesbon, e Og, re di Basan, che abitava in Astarot e in Edrei, 5oltre il Giordano, nel paese di Moab, Mosè cominciò

a spiegare questa legge:

6"Il Signore nostro Dio ci ha parlato sull'Oreb e ci ha detto: Avete dimorato abbastanza su questa montagna;

7voltatevi, levate l'accampamento e andate verso le montagne degli Amorrei e in tutte le regioni vicine: la valle

dell'Araba, le montagne, la Sefela, il Negheb, la costa del mare, nel paese dei Cananei e nel Libano, fino al grande

fiume, il fiume Eufrate. 8Ecco, io vi ho posto il paese dinanzi; entrate, prendete in possesso il paese che il Signore ha

giurato di dare ai vostri padri, Abramo, Isacco e Giacobbe, e alla loro stirpe dopo di essi.

9In quel tempo io vi ho parlato e vi ho detto: Io non posso da solo sostenere il carico del popolo. 10Il Signore vostro

Dio vi ha moltiplicati ed ecco oggi siete numerosi come le stelle del cielo. 11Il Signore, Dio dei vostri padri, vi

aumenti anche mille volte di più e vi benedica come vi ha promesso di fare. 12Ma come posso io da solo portare il

vostro peso, il vostro carico e le vostre liti? 13Sceglietevi nelle vostre tribù uomini saggi, intelligenti e stimati, e io li

costituirò vostri capi.

14Voi mi rispondeste: Va bene ciò che proponi di fare. 15Allora presi i capi delle vostre tribù, uomini saggi e stimati,

e li stabilii sopra di voi come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine, capi di decine, e come scribi

nelle vostre tribù. 16In quel tempo diedi quest'ordine ai vostri giudici: Ascoltate le cause dei vostri fratelli e giudicate

con giustizia le questioni che uno può avere con il fratello o con lo straniero che sta presso di lui. 17Nei vostri giudizi

non avrete riguardi personali, darete ascolto al piccolo come al grande; non temerete alcun uomo, poiché il giudizio

appartiene a Dio; le cause troppo difficili per voi le presenterete a me e io le ascolterò. 18In quel tempo io vi ordinai

tutte le cose che dovevate fare.

19Poi partimmo dall'Oreb e attraversammo tutto quel deserto grande e spaventoso che avete visto, dirigendoci verso

le montagne degli Amorrei, come il Signore nostro Dio ci aveva ordinato di fare, e giungemmo a Kades-Barnea.

20Allora vi dissi: Siete arrivati presso la montagna degli Amorrei, che il Signore nostro Dio sta per darci. 21Ecco il

Signore tuo Dio ti ha posto il paese dinanzi; entra, prendine possesso, come il Signore Dio dei tuoi padri ti ha detto;

non temere e non ti scoraggiare! 22Voi vi accostaste a me tutti e diceste: Mandiamo uomini innanzi a noi, che

esplorino il paese e ci riferiscano sul cammino per il quale noi dovremo salire e sulle città nelle quali dovremo

entrare. 23La proposta mi piacque e scelsi dodici uomini tra di voi, uno per tribù. 24Quelli si incamminarono, salirono

verso i monti, giunsero alla valle di Escol ed esplorarono il paese. 25Presero con le mani i frutti del paese, ce li

portarono e ci fecero questa relazione: È buono il paese che il Signore nostro Dio sta per darci. 26Ma voi non voleste

entrarvi e vi ribellaste all'ordine del Signore vostro Dio; 27mormoraste nelle vostre tende e diceste: Il Signore ci odia,

per questo ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto per darci in mano agli Amorrei e per distruggerci. 28Dove possiamo

andare noi? I nostri fratelli ci hanno scoraggiati dicendo: Quella gente è più grande e più alta di noi; le città sono

grandi e fortificate fino al cielo; abbiamo visto là perfino dei figli degli Anakiti.

29Allora dissi a voi: Non spaventatevi e non abbiate paura di loro. 30Il Signore stesso vostro Dio, che vi precede,

combatterà per voi, come ha fatto tante volte sotto gli occhi vostri in Egitto 31e come ha fatto nel deserto, dove hai

visto come il Signore tuo Dio ti ha portato, come un uomo porta il proprio figlio, per tutto il cammino che avete

fatto, finché siete arrivati qui. 32Nonostante questo, non aveste fiducia nel Signore vostro Dio 33che andava innanzi a

voi nel cammino per cercarvi un luogo dove porre l'accampamento: di notte nel fuoco, per mostrarvi la via dove

andare, e di giorno nella nube.

34Il Signore udì le vostre parole, si adirò e giurò: 35Nessuno degli uomini di questa malvagia generazione vedrà il

buon paese che ho giurato di dare ai vostri padri, 36se non Caleb, figlio di Iefunne. Egli lo vedrà e a lui e ai suoi figli

darò la terra che ha calcato, perché ha pienamente seguito il Signore. 37Anche contro di me si adirò il Signore, per

causa vostra, e disse: Neanche tu vi entrerai, 38ma vi entrerà Giosuè, figlio di Nun, che sta al tuo servizio;

incoraggialo, perché egli metterà Israele in possesso di questo paese. 39E i vostri bambini, dei quali avete detto:

Diventeranno oggetto di preda! e i vostri figli, che oggi non conoscono né il bene né il male, essi vi entreranno; a

loro lo darò ed essi lo possiederanno. 40Ma voi volgetevi indietro e incamminatevi verso il deserto, in direzione del

Mare Rosso.

41Allora voi mi rispondeste: Abbiamo peccato contro il Signore! Entreremo e combatteremo in tutto come il Signore

nostro Dio ci ha ordinato. Ognuno di voi cinse le armi e presumeste di salire verso la montagna. 42Il Signore mi

disse: Ordina loro: Non salite e non combattete, perché io non sono in mezzo a voi; voi sarete sconfitti davanti ai

vostri nemici. 43Io ve lo dissi, ma voi non mi ascoltaste; anzi vi ribellaste all'ordine del Signore, foste presuntuosi e

osaste salire verso i monti. 44Allora gli Amorrei, che abitano quella montagna, uscirono contro di voi, vi inseguirono

come fanno le api e vi batterono in Seir fino a Corma. 45Voi tornaste e piangeste davanti al Signore; ma il Signore

non diede ascolto alla vostra voce e non vi porse l'orecchio. 46Così rimaneste in Kades molti giorni, per tutto il

tempo in cui vi siete rimasti.
2

1Allora cambiammo direzione e partimmo per il deserto verso il Mare Rosso, come il Signore mi aveva detto, e

girammo intorno al monte Seir per lungo tempo. 2Il Signore mi disse: 3Avete girato abbastanza intorno a questa

montagna; volgetevi verso settentrione. 4Da' quest'ordine al popolo: Voi state per passare i confini dei figli di Esaù,

vostri fratelli, che dimorano in Seir; essi avranno paura di voi; state bene in guardia: 5non muovete loro guerra,

perché del loro paese io non vi darò neppure quanto ne può calcare la pianta di un piede; infatti ho dato il monte di

Seir in proprietà a Esaù. 6Comprerete da loro con denaro le vettovaglie che mangerete e comprerete da loro con

denaro anche l'acqua da bere. 7Perché il Signore tuo Dio ti ha benedetto in ogni lavoro delle tue mani, ti ha seguito

nel tuo viaggio attraverso questo grande deserto; il Signore tuo Dio è stato con te in questi quaranta anni e non ti è

mancato nulla.

8Allora passammo oltre i nostri fratelli, i figli di Esaù, che abitano in Seir, lungo la via dell'Araba, per Elat ed Ezion-

Gheber. Poi ci voltammo e avanzammo in direzione del deserto di Moab. 9Il Signore mi disse: Non attaccare Moab e

non gli muovere guerra, perché io non ti darò nulla da possedere nel suo paese; infatti ho dato Ar ai figli di Lot,

come loro proprietà.

10Prima vi abitavano gli Emim: popolo grande, numeroso, alto di statura come gli Anakiti. 11Erano anch'essi

considerati Refaim come gli Anakiti; ma i Moabiti li chiamavano Emim. 12Anche Seir era prima abitata dagli

Hurriti, ma i figli di Esaù li scacciarono, li distrussero e si stabilirono al posto loro, come ha fatto Israele nel paese

che possiede e che il Signore gli ha dato.

13Ora alzatevi e passate il torrente Zered! E attraversammo il torrente Zered. 14La durata del nostro cammino, da

Kades-Barnea al passaggio del torrente Zered, fu di trentotto anni, finché tutta quella generazione di uomini atti alla

guerra scomparve dall'accampamento, come il Signore aveva loro giurato. 15Anche la mano del Signore era stata

contro di loro, per sterminarli dall'accampamento finché fossero annientati. 16Quando tutti quegli uomini atti alla

guerra furono passati nel numero dei morti, 17il Signore mi disse: 18Oggi tu stai per passare i confini di Moab, ad Ar,

e ti avvicinerai agli Ammoniti. 19Non li attaccare e non muover loro guerra, perché io non ti darò nessun possesso

nel paese degli Ammoniti; infatti l'ho dato in proprietà ai figli di Lot.

20Anche questo paese era reputato paese di Refaim: prima vi abitavano i Refaim e gli Ammoniti li chiamavano

Zanzummim: 21popolo grande, numeroso, alto di statura come gli Anakiti; ma il Signore li aveva distrutti davanti

agli Ammoniti, che li avevano scacciati e si erano stabiliti al loro posto. 22Così il Signore aveva fatto per i figli di

Esaù che abitano in Seir, quando distrusse gli Hurriti davanti a loro; essi li scacciarono e si stabilirono al loro posto e

vi sono rimasti fino ad oggi. 23Anche gli Avviti, che dimoravano in villaggi fino a Gaza, furono distrutti dai

Kaftoriti, usciti da Kaftor, i quali si stabilirono al loro posto.

24Suvvia, levate l'accampamento e passate la valle dell'Arnon; ecco io metto in tuo potere Sicon, l'Amorreo, re di

Chesbon, e il suo paese; comincia a prenderne possesso e muovigli guerra. 25Oggi comincerò a incutere paura e

terrore di te ai popoli che sono sotto tutto il cielo, così che, all'udire la tua fama, tremeranno e saranno presi da

spavento dinanzi a te.

26Allora mandai messaggeri dal deserto di Kedemot a Sicon, re di Chesbon, con parole di pace, e gli feci dire:

27Lasciami passare nel tuo paese; io camminerò per la strada maestra, senza volgermi né a destra né a sinistra. 28Tu

mi venderai per denaro contante le vettovaglie che mangerò e mi darai per denaro contante l'acqua che berrò;

permittimi solo il transito, 29come mi hanno permesso i figli di Esaù, che abitano in Seir, e i Moabiti che abitano in

Ar, finché io abbia passato il Giordano per entrare nel paese che il Signore nostro Dio sta per darci. 30Ma Sicon, re di

Chesbon, non ci volle lasciar passare nel suo paese, perché il Signore tuo Dio gli aveva reso inflessibile lo spirito e

ostinato il cuore, per mettertelo nelle mani, come appunto è oggi. 31Il Signore mi disse: Vedi, ho cominciato a

mettere in tuo potere Sicon e il suo paese; da' inizio alla conquista impadronendoti del suo paese. 32Allora Sicon uscì

contro di noi con tutta la sua gente per darci battaglia a Iaaz. 33Il Signore nostro Dio ce lo mise nelle mani e noi

abbiamo sconfitto lui, i suoi figli e tutta la sua gente. 34In quel tempo prendemmo tutte le sue città e votammo allo

sterminio ogni città, uomini, donne, bambini; non vi lasciammo alcun superstite. 35Soltanto asportammo per noi

come preda il bestiame e le spoglie delle città che avevamo prese. 36Da Aroer, che è sull'orlo della valle dell'Arnon,

e dalla città che è sul torrente stesso, fino a Gàlaad, non ci fu città che fosse inaccessibile per noi: il Signore nostro

Dio le mise tutte in nostro potere. 37Ma non ti avvicinasti al paese degli Ammoniti, a tutta la riva dal torrente Iabbok,

alle città delle montagne, a tutti i luoghi che il Signore nostro Dio ci aveva proibito di attaccare.

3

1Poi ci voltammo e salimmo per la via di Basan. Og re di Basan, con tutta la sua gente, ci venne incontro per darci

battaglia a Edrei. 2Il Signore mi disse: Non lo temere, perché io darò in tuo potere lui, tutta la sua gente e il suo

paese; tu farai a lui quel che hai fatto a Sicon, re degli Amorrei, che abitava a Chesbon. 3Così il Signore nostro Dio

mise in nostro potere anche Og, re di Basan, con tutta la sua gente; noi lo abbiamo sconfitto, senza lasciargli alcun

superstite. 4Gli prendemmo in quel tempo tutte le sue città; non ci fu città che noi non prendessimo loro: sessanta

città, tutta la regione di Argob, il regno di Og in Basan. 5Tutte queste città erano fortificate, con alte mura, porte e

sbarre, senza contare le città aperte, che erano molto numerose. 6Noi le votammo allo sterminio, come avevamo fatto

di Sicon, re di Chesbon: votammo allo sterminio ogni città, uomini, donne, bambini. 7Ma il bestiame e le spoglie

delle città asportammo per noi come preda.

8In quel tempo, abbiamo preso ai due re degli Amorrei il paese che è oltre il Giordano, dal torrente Arnon al monte

Ermon 9- quelli di Sidone chiamano Sirion l'Ermon, gli Amorrei lo chiamano Senir -, 10tutte le città della pianura,

tutto Gàlaad, tutto Basan fino a Salca e a Edrei, città del regno di Og in Basan. 11Perché Og, re di Basan, era rimasto

l'unico superstite dei Refaim. Ecco, il suo letto, un letto di ferro, non è forse a Rabba degli Ammoniti? È lungo nove

cubiti secondo il cubito di un uomo.

12In quel tempo abbiamo preso in possesso questo paese: ai Rubeniti e ai Gaditi diedi il territorio di Aroer, sul

torrente Arnon, fino a metà della montagna di Gàlaad con le sue città.

13Alla metà della tribù di Manàsse diedi il resto di Gàlaad e tutto il regno di Og in Basan; tutta la regione di Argob

con tutto Basan, che si chiamava il paese dei Refaim. 14Iair, figlio di Manàsse, prese tutta la regione di Argob, sino

ai confini dei Ghesuriti e dei Maacatiti, e chiamò con il suo nome i villaggi di Basan, che anche oggi si chiamano

Villaggi di Iair. 15Diedi Gàlaad a Machir. 16Ai Rubeniti e ai Gaditi diedi da Gàlaad fino al torrente Arnon, fino alla

metà del torrente che serve di confine e fino al torrente Iabbok, frontiera degli Ammoniti, 17e l'Araba il cui confine è

costituito dal Giordano, da Genèsaret fino al mare dell'Araba, cioè il Mar Morto, sotto le pendici del Pisga, verso

l'oriente.

18Ora in quel tempo io vi diedi quest'ordine: Il Signore vostro Dio vi ha dato questo paese in proprietà. Voi tutti,

uomini vigorosi, passerete armati alla testa degli Israeliti vostri fratelli. 19Soltanto le vostre mogli, i vostri fanciulli e

il vostro bestiame (so che di bestiame ne avete molto) rimarranno nelle città che vi ho date, 20finché il Signore abbia

dato una dimora tranquilla ai vostri fratelli come ha fatto per voi, e prendano anch'essi possesso del paese che il

Signore vostro Dio sta per dare a loro oltre il Giordano. Poi ciascuno tornerà nel possesso che io vi ho dato.

21In quel tempo diedi anche a Giosuè quest'ordine: I tuoi occhi hanno visto quanto il Signore vostro Dio ha fatto a

questi due re; lo stesso farà il Signore a tutti i regni nei quali tu stai per entrare. 22Non li temete, perché lo stesso

Signore vostro Dio combatte per voi.

23In quel medesimo tempo, io supplicai il Signore: 24Signore Dio, tu hai cominciato a mostrare al tuo servo la tua

grandezza e la tua mano potente; quale altro Dio, infatti, in cielo o sulla terra, può fare opere e prodigi come i tuoi?

25Permetti che io passi al di là e veda il bel paese che è oltre il Giordano e questi bei monti e il Libano. 26Ma il

Signore si adirò contro di me, per causa vostra, e non mi esaudì. Il Signore mi disse: Basta, non parlarmi più di

questa cosa. 27Sali sulla cima del Pisga, volgi lo sguardo a occidente, a settentrione, a mezzogiorno e a oriente e

contempla il paese con gli occhi; perché tu non passerai questo Giordano. 28Trasmetti i tuoi ordini a Giosuè, rendilo

intrepido e incoraggialo, perché lui lo passerà alla testa di questo popolo e metterà Israele in possesso del paese che

vedrai.

29Così ci fermammo nella valle di fronte a Bet-Peor.

4

1Ora dunque, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, perché le mettiate in pratica, perché viviate ed

entriate in possesso del paese che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi. 2Non aggiungerete nulla a ciò che io

vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore Dio vostro che io vi prescrivo. 3I vostri

occhi videro ciò che il Signore ha fatto a Baal-Peor: come il Signore tuo Dio abbia distrutto in mezzo a te quanti

avevano seguito Baal-Peor; 4ma voi che vi manteneste fedeli al Signore vostro Dio siete oggi tutti in vita. 5Vedete, io

vi ho insegnato leggi e norme come il Signore mio Dio mi ha ordinato, perché le mettiate in pratica nel paese in cui

state per entrare per prenderne possesso. 6Le osserverete dunque e le metterete in pratica perché quella sarà la vostra

saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: Questa

grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente. 7Infatti qual grande nazione ha la divinità così vicina a sé,

come il Signore nostro Dio è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? 8E qual grande nazione ha leggi e norme

giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi espongo?

9Ma guardati e guardati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno viste: non ti sfuggano dal cuore, per tutto

il tempo della tua vita. Le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli.

10Ricordati del giorno in cui sei comparso davanti al Signore tuo Dio sull'Oreb, quando il Signore mi disse:

Radunami il popolo e io farò loro udire le mie parole, perché imparino a temermi finché vivranno sulla terra, e le

insegnino ai loro figli. 11Voi vi avvicinaste e vi fermaste ai piedi del monte; il monte ardeva nelle fiamme che si

innalzavano in mezzo al cielo; vi erano tenebre, nuvole e oscurità. 12Il Signore vi parlò dal fuoco; voi udivate il

suono delle parole ma non vedevate alcuna figura; vi era soltanto una voce. 13Egli vi annunciò la sua alleanza, che vi

comandò di osservare, cioè i dieci comandamenti, e li scrisse su due tavole di pietra. 14A me in quel tempo il Signore

ordinò di insegnarvi leggi e norme, perché voi le metteste in pratica nel paese in cui state per entrare per prenderne

possesso. 15Poiché dunque non vedeste alcuna figura, quando il Signore vi parlò sull'Oreb dal fuoco, state bene in

guardia per la vostra vita, 16perché non vi corrompiate e non vi facciate l'immagine scolpita di qualche idolo, la

figura di maschio o femmina, 17la figura di qualunque animale, la figura di un uccello che vola nei cieli, 18la figura di

una bestia che striscia sul suolo, la figura di un pesce che vive nelle acque sotto la terra; 19perché, alzando gli occhi

al cielo e vedendo il sole, la luna, le stelle, tutto l'esercito del cielo, tu non sia trascinato a prostrarti davanti a quelle

cose e a servirle; cose che il Signore tuo Dio ha abbandonato in sorte a tutti i popoli che sono sotto tutti i cieli. 20Voi

invece, il Signore vi ha presi, vi ha fatti uscire dal crogiuolo di ferro, dall'Egitto, perché foste un popolo che gli

appartenesse, come oggi difatti siete.

21Il Signore si adirò contro di me per causa vostra e giurò che io non avrei passato il Giordano e non sarei entrato

nella fertile terra che il Signore Dio tuo ti dà in eredità. 22Perché io devo morire in questo paese, senza passare il

Giordano; ma voi lo dovete passare e possiederete quella fertile terra.

23Guardatevi dal dimenticare l'alleanza che il Signore vostro Dio ha stabilita con voi e dal farvi alcuna immagine

scolpita di qualunque cosa, riguardo alla quale il Signore tuo Dio ti ha dato un comando. 24Poiché il Signore tuo Dio

è fuoco divoratore, un Dio geloso. 25Quando avrete generato figli e nipoti e sarete invecchiati nel paese, se vi

corromperete, se vi farete immagini scolpite di qualunque cosa, se farete ciò che è male agli occhi del Signore vostro

Dio per irritarlo, 26io chiamo oggi in testimonio contro di voi il cielo e la terra: voi certo perirete, scomparendo dal

paese di cui state per prendere possesso oltre il Giordano. Voi non vi rimarrete lunghi giorni, ma sarete tutti

sterminati. 27Il Signore vi disperderà fra i popoli e non resterete più di un piccolo numero fra le nazioni dove il

Signore vi condurrà. 28Là servirete a dèi fatti da mano d'uomo, dèi di legno e di pietra, i quali non vedono, non

mangiano, non odorano. 29Ma di là cercherai il Signore tuo Dio e lo troverai, se lo cercherai con tutto il cuore e con

tutta l'anima. 30Con angoscia, quando tutte queste cose ti saranno avvenute, negli ultimi giorni, tornerai al Signore

tuo Dio e ascolterai la sua voce, 31poiché il Signore Dio tuo è un Dio misericordioso; non ti abbandonerà e non ti

distruggerà, non dimenticherà l'alleanza che ha giurata ai tuoi padri.

32Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in cui Dio creò l'uomo sulla terra e da un'estremità

dei cieli all'altra, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa? 33Che cioè un popolo abbia

udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l'hai udita tu, e che rimanesse vivo? 34O ha mai tentato un dio di andare

a scegliersi una nazione in mezzo a un'altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso e

grandi terrori, come fece per voi il Signore vostro Dio in Egitto, sotto i vostri occhi? 35Tu sei diventato spettatore di

queste cose, perché tu sappia che il Signore è Dio e che non ve n'è altri fuori di lui. 36Dal cielo ti ha fatto udire la sua

voce per educarti; sulla terra ti ha mostrato il suo grande fuoco e tu hai udito le sue parole di mezzo al fuoco.

37Perché ha amato i tuoi padri, ha scelto la loro posterità e ti ha fatto uscire dall'Egitto con la sua stessa presenza e

con grande potenza, 38per scacciare dinanzi a te nazioni più grandi e più potenti di te, per farti entrare nel loro paese

e dartene il possesso, come appunto è oggi. 39Sappi dunque oggi e conserva bene nel tuo cuore che il Signore è Dio

lassù nei cieli e quaggiù sulla terra; e non ve n'è altro. 40Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandi che oggi ti dò,

perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te e perché tu resti a lungo nel paese che il Signore tuo Dio ti dà per

sempre".

41In quel tempo Mosè scelse tre città oltre il Giordano verso oriente, 42perché servissero di asilo all'omicida che

avesse ucciso il suo prossimo involontariamente, senza averlo odiato prima, perché potesse aver salva la vita

fuggendo in una di quelle città. 43Esse furono Beser, nel deserto, sull'altipiano, per i Rubeniti; Ramot, in Gàlaad, per

i Gaditi, e Golan, in Basan, per i Manassiti.

44Questa è la legge che Mosè espose agli Israeliti. 45Queste sono le istruzioni, le leggi e le norme che Mosè diede

agli Israeliti quando furono usciti dall'Egitto, 46oltre il Giordano, nella valle di fronte a Bet-Peor, nel paese di Sicon

re degli Amorrei che abitava in Chesbon, e che Mosè e gli Israeliti sconfissero quando furono usciti dall'Egitto.

47Essi avevano preso possesso del paese di lui e del paese di Og re di Basan - due re Amorrei che stavano oltre il

Giordano, verso oriente -, 48da Aroer, che è sull'orlo della valle dell'Arnon, fino al monte Sirion, cioè l'Ermon, 49con

tutta l'Araba oltre il Giordano, verso oriente, fino al mare dell'Araba sotto le pendici del Pisga.

5

1Mosè convocò tutto Israele e disse loro: "Ascolta, Israele, le leggi e le norme che oggi io proclamo dinanzi a voi:

imparatele e custoditele e mettetele in pratica. 2Il Signore nostro Dio ha stabilito con noi un'alleanza sull'Oreb. 3Il

Signore non ha stabilito questa alleanza con i nostri padri, ma con noi che siamo qui oggi tutti in vita. 4Il Signore vi

ha parlato faccia a faccia sul monte dal fuoco, 5mentre io stavo tra il Signore e voi, per riferirvi la parola del Signore,

perché voi avevate paura di quel fuoco e non eravate saliti sul monte. Egli disse:

6Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese di Egitto, dalla condizione servile. 7Non avere altri dèi di

fronte a me. 8Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né

di ciò che è nelle acque sotto la terra. 9Non ti prostrerai davanti a quelle cose e non le servirai. Perché io il Signore

tuo Dio sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione per

quanti mi odiano, 10ma usa misericordia fino a mille generazioni verso coloro che mi amano e osservano i miei

comandamenti.

11Non pronunciare invano il nome del Signore tuo Dio perché il Signore non ritiene innocente chi pronuncia il suo

nome invano.

12Osserva il giorno di sabato per santificarlo, come il Signore Dio tuo ti ha comandato. 13Sei giorni faticherai e farai

ogni lavoro, 14ma il settimo giorno è il sabato per il Signore tuo Dio: non fare lavoro alcuno né tu, né tuo figlio, né

tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bue, né il tuo asino, né alcuna delle tue bestie, né il forestiero,

che sta entro le tue porte, perché il tuo schiavo e la tua schiava si riposino come te. 15Ricordati che sei stato schiavo

nel paese d'Egitto e che il Signore tuo Dio ti ha fatto uscire di là con mano potente e braccio teso; perciò il Signore

tuo Dio ti ordina di osservare il giorno di sabato.

16Onora tuo padre e tua madre, come il Signore Dio tuo ti ha comandato, perché la tua vita sia lunga e tu sii felice

nel paese che il Signore tuo Dio ti dà.
17Non uccidere.
18Non commettere adulterio.
19Non rubare.

20Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.

21Non desiderare la moglie del tuo prossimo. Non desiderare la casa del tuo prossimo, né il suo campo, né il suo

schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna delle cose che sono del tuo prossimo.

22Queste parole pronunciò il Signore, parlando a tutta la vostra assemblea, sul monte, dal fuoco, dalla nube e

dall'oscurità, con voce poderosa, e non aggiunse altro. Le scrisse su due tavole di pietra e me le diede.

23All'udire la voce in mezzo alle tenebre, mentre il monte era tutto in fiamme, i vostri capitribù e i vostri anziani si

avvicinarono tutti a me 24e dissero: Ecco il Signore nostro Dio ci ha mostrato la sua gloria e la sua grandezza e noi

abbiamo udito la sua voce dal fuoco; oggi abbiamo visto che Dio può parlare con l'uomo e l'uomo restare vivo. 25Ma

ora, perché dovremmo morire? Questo grande fuoco infatti ci consumerà; se continuiamo a udire ancora la voce del

Signore nostro Dio moriremo. 26Poiché chi tra tutti i mortali ha udito come noi la voce del Dio vivente parlare dal

fuoco ed è rimasto vivo? 27Avvicinati tu e ascolta quanto il Signore nostro Dio dirà; ci riferirai quanto il Signore

nostro Dio ti avrà detto e noi lo ascolteremo e lo faremo. 28Il Signore udì le vostre parole, mentre mi parlavate, e mi

disse: Ho udito le parole che questo popolo ti ha rivolte; quanto hanno detto va bene. 29Oh, se avessero sempre un tal

cuore, da temermi e da osservare tutti i miei comandi, per essere felici loro e i loro figli per sempre! 30Va' e di' loro:

Tornate alle vostre tende; ma tu resta qui con me 31e io ti detterò tutti i comandi, tutte le leggi e le norme che dovrai

insegnare loro, perché le mettano in pratica nel paese che io sto per dare in loro possesso.

32Badate dunque di fare come il Signore vostro Dio vi ha comandato; non ve ne discostate né a destra né a sinistra;

33camminate in tutto e per tutto per la via che il Signore vostro Dio vi ha prescritta, perché viviate e siate felici e

rimaniate a lungo nel paese di cui avrete il possesso.

6

1Questi sono i comandi, le leggi e le norme che il Signore vostro Dio ha ordinato di insegnarvi, perché li mettiate in

pratica nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso; 2perché tu tema il Signore tuo Dio osservando per

tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti dò

e così sia lunga la tua vita. 3Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica; perché tu sia felice e cresciate molto di

numero nel paese dove scorre il latte e il miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto.

4Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. 5Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore,

con tutta l'anima e con tutte le forze. 6Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore; 7li ripeterai ai tuoi figli,

ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. 8Te

li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi 9e li scriverai sugli stipiti della tua

casa e sulle tue porte.

10Quando il Signore tuo Dio ti avrà fatto entrare nel paese che ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva

giurato di darti; quando ti avrà condotto alle città grandi e belle che tu non hai edificate, 11alle case piene di ogni

bene che tu non hai riempite, alle cisterne scavate ma non da te, alle vigne e agli oliveti che tu non hai piantati,

quando avrai mangiato e ti sarai saziato, 12guardati dal dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dal paese

d'Egitto, dalla condizione servile. 13Temerai il Signore Dio tuo, lo servirai e giurerai per il suo nome.

14Non seguirete altri dèi, divinità dei popoli che vi staranno attorno, 15perché il Signore tuo Dio che sta in mezzo a

te, è un Dio geloso; l'ira del Signore tuo Dio si accenderebbe contro di te e ti distruggerebbe dalla terra. 16Non

tenterete il Signore vostro Dio come lo tentaste a Massa. 17Osserverete diligentemente i comandi del Signore vostro

Dio, le istruzioni e le leggi che vi ha date. 18Farai ciò che è giusto e buono agli occhi del Signore, perché tu sia felice

ed entri in possesso della fertile terra che il Signore giurò ai tuoi padri di darti, 19dopo che egli avrà scacciati tutti i

tuoi nemici davanti a te, come il Signore ha promesso.

20Quando in avvenire tuo figlio ti domanderà: Che significano queste istruzioni, queste leggi e queste norme che il

Signore nostro Dio vi ha date? 21tu risponderai a tuo figlio: Eravamo schiavi del faraone in Egitto e il Signore ci fece

uscire dall'Egitto con mano potente. 22Il Signore operò sotto i nostri occhi segni e prodigi grandi e terribili contro

l'Egitto, contro il faraone e contro tutta la sua casa. 23Ci fece uscire di là per condurci nel paese che aveva giurato ai

nostri padri di darci. 24Allora il Signore ci ordinò di mettere in pratica tutte queste leggi, temendo il Signore nostro

Dio così da essere sempre felici ed essere conservati in vita, come appunto siamo oggi. 25La giustizia consisterà per

noi nel mettere in pratica tutti questi comandi, davanti al Signore Dio nostro, come ci ha ordinato.

7

1Quando il Signore tuo Dio ti avrà introdotto nel paese che vai a prendere in possesso e ne avrà scacciate davanti a te

molte nazioni: gli Hittiti, i Gergesei, gli Amorrei, i Perizziti, gli Evei, i Cananei e i Gebusei, sette nazioni più grandi

e più potenti di te, 2quando il Signore tuo Dio le avrà messe in tuo potere e tu le avrai sconfitte, tu le voterai allo

sterminio; non farai con esse alleanza né farai loro grazia. 3Non ti imparenterai con loro, non darai le tue figlie ai

loro figli e non prenderai le loro figlie per i tuoi figli, 4perché allontanerebbero i tuoi figli dal seguire me, per farli

servire a dèi stranieri, e l'ira del Signore si accenderebbe contro di voi e ben presto vi distruggerebbe. 5Ma voi vi

comporterete con loro così: demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete nel

fuoco i loro idoli. 6Tu infatti sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio; il Signore tuo Dio ti ha scelto per essere il

suo popolo privilegiato fra tutti i popoli che sono sulla terra.

7Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti, non perché siete più numerosi di tutti gli altri popoli - siete infatti il più

piccolo di tutti i popoli -, 8ma perché il Signore vi ama e perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri

padri, il Signore vi ha fatti uscire con mano potente e vi ha riscattati liberandovi dalla condizione servile, dalla mano

del faraone, re di Egitto. 9Riconoscete dunque che il Signore vostro Dio è Dio, il Dio fedele, che mantiene la sua

alleanza e benevolenza per mille generazioni, con coloro che l'amano e osservano i suoi comandamenti; 10ma ripaga

nella loro persona coloro che lo odiano, facendoli perire; non concede una dilazione a chi lo odia, ma nella sua

stessa persona lo ripaga.

11Osserverai dunque i comandi, le leggi e le norme che oggi ti dò, mettendole in pratica. 12Per aver voi dato ascolto a

queste norme e per averle osservate e messe in pratica, il Signore tuo Dio conserverà per te l'alleanza e la

benevolenza che ha giurato ai tuoi padri. 13Egli ti amerà, ti benedirà, ti moltiplicherà; benedirà il frutto del tuo seno e

il frutto del tuo suolo: il tuo frumento, il tuo mosto e il tuo olio, i parti delle tue vacche e i nati del tuo gregge, nel

paese che ha giurato ai tuoi padri di darti. 14Tu sarai benedetto più di tutti i popoli e non ci sarà in mezzo a te né

maschio né femmina sterile e neppure fra il tuo bestiame. 15Il Signore allontanerà da te ogni infermità e non manderà

su di te alcuna di quelle funeste malattie d'Egitto, che bene conoscesti, ma le manderà a quanti ti odiano.

16Sterminerai dunque tutti i popoli che il Signore Dio tuo sta per consegnare a te; il tuo occhio non li compianga;

non servire i loro dèi, perché ciò è una trappola per te.

17Forse penserai: Queste nazioni sono più numerose di me; come potrò scacciarle? 18Non temerle! Ricordati di

quello che il Signore tuo Dio fece al faraone e a tutti gli Egiziani; 19ricordati delle grandi prove che hai viste con gli

occhi, dei segni, dei prodigi, della mano potente e del braccio teso, con cui il Signore tuo Dio ti ha fatto uscire; così

farà il Signore tuo Dio a tutti i popoli, dei quali hai timore. 20Anche i calabroni manderà contro di loro il Signore tuo

Dio finché non siano periti quelli che saranno rimasti illesi o nascosti al tuo passaggio. 21Non tremare davanti ad

essi, perché il Signore tuo Dio è in mezzo a te Dio grande e terribile. 22Il Signore tuo Dio scaccerà a poco a poco

queste nazioni dinanzi a te; tu non le potrai distruggere in fretta, altrimenti le bestie selvatiche si moltiplicherebbero

a tuo danno; 23ma il Signore tuo Dio le metterà in tuo potere e le getterà in grande spavento, finché siano distrutte.

24Ti metterà nelle mani i loro re e tu farai perire i loro nomi sotto il cielo; nessuno potrà resisterti, finché tu le abbia

distrutte.

25Darai alle fiamme le sculture dei loro dèi; non bramerai e non prenderai per te il loro argento e oro che è su di

quelle, altrimenti ne resteresti come preso in trappola, perché sono un abominio per il Signore tuo Dio; 26non

introdurrai quest'abominio in casa tua, perché sarai come esso votato allo sterminio; lo detesterai e lo avrai in

abominio, perché è votato allo sterminio.
8

1Baderete di mettere in pratica tutti i comandi che oggi vi dò, perché viviate, diveniate numerosi ed entriate in

possesso del paese che il Signore ha giurato di dare ai vostri padri.

2Ricordati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarant'anni nel deserto, per

umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osservato o no i suoi comandi.

3Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi

padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l'uomo non vive soltanto di pane, ma che l'uomo vive di

quanto esce dalla bocca del Signore. 4Il tuo vestito non ti si è logorato addosso e il tuo piede non si è gonfiato

durante questi quarant'anni. 5Riconosci dunque in cuor tuo che, come un uomo corregge il figlio, così il Signore tuo

Dio corregge te.

6Osserva i comandi del Signore tuo Dio camminando nelle sue vie e temendolo; 7perché il Signore tuo Dio sta per

farti entrare in un paese fertile: paese di torrenti, di fonti e di acque sotterranee che scaturiscono nella pianura e sulla

montagna; 8paese di frumento, di orzo, di viti, di fichi e di melograni; paese di ulivi, di olio e di miele; 9paese dove

non mangerai con scarsità il pane, dove non ti mancherà nulla; paese dove le pietre sono ferro e dai cui monti

scaverai il rame. 10Mangerai dunque a sazietà e benedirai il Signore Dio tuo a causa del paese fertile che ti avrà dato.

11Guardati bene dal dimenticare il Signore tuo Dio così da non osservare i suoi comandi, le sue norme e le sue leggi

che oggi ti dò. 12Quando avrai mangiato e ti sarai saziato, quando avrai costruito belle case e vi avrai abitato,

13quando avrai visto il tuo bestiame grosso e minuto moltiplicarsi, accrescersi il tuo argento e il tuo oro e abbondare

ogni tua cosa, 14il tuo cuore non si inorgoglisca in modo da dimenticare il Signore tuo Dio che ti ha fatto uscire dal

paese d'Egitto, dalla condizione servile; 15che ti ha condotto per questo deserto grande e spaventoso, luogo di

serpenti velenosi e di scorpioni, terra assetata, senz'acqua; che ha fatto sgorgare per te l'acqua dalla roccia durissima;

16che nel deserto ti ha nutrito di manna sconosciuta ai tuoi padri, per umiliarti e per provarti, per farti felice nel tuo

avvenire.

17Guardati dunque dal pensare: La mia forza e la potenza della mia mano mi hanno acquistato queste ricchezze.

18Ricordati invece del Signore tuo Dio perché Egli ti dà la forza per acquistare ricchezze, al fine di mantenere, come

fa oggi, l'alleanza che ha giurata ai tuoi padri. 19Ma se tu dimenticherai il Signore tuo Dio e seguirai altri dèi e li

servirai e ti prostrerai davanti a loro, io attesto oggi contro di voi che certo perirete! 20Perirete come le nazioni che il

Signore fa perire davanti a voi, perché non avrete dato ascolto alla voce del Signore vostro Dio.

9

1Ascolta, Israele! Oggi tu attraverserai il Giordano per andare a impadronirti di nazioni più grandi e più potenti di te,

di città grandi e fortificate fino al cielo, 2di un popolo grande e alto di statura, dei figli degli Anakiti che tu conosci e

dei quali hai sentito dire: Chi mai può resistere ai figli di Anak? 3Sappi dunque oggi che il Signore tuo Dio passerà

davanti a te come fuoco divoratore, li distruggerà e li abbatterà davanti a te; tu li scaccerai e li farai perire in fretta,

come il Signore ti ha detto. 4Quando il Signore tuo Dio li avrà scacciati dinanzi a te, non pensare: A causa della mia

giustizia, il Signore mi ha fatto entrare in possesso di questo paese; mentre per la malvagità di queste nazioni il

Signore le scaccia dinanzi a te. 5No, tu non entri in possesso del loro paese a causa della tua giustizia, né a causa

della rettitudine del tuo cuore; ma il Signore tuo Dio scaccia quelle nazioni dinanzi a te per la loro malvagità e per

mantenere la parola che il Signore ha giurato ai tuoi padri, ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe. 6Sappi dunque che

non a causa della tua giustizia il Signore tuo Dio ti dà il possesso di questo fertile paese; anzi tu sei un popolo di

dura cervice.

7Ricordati, non dimenticare, come hai provocato all'ira il Signore tuo Dio nel deserto. Da quando usciste dal paese

d'Egitto fino al vostro arrivo in questo luogo, siete stati ribelli al Signore. 8Anche sull'Oreb provocaste all'ira il

Signore; il Signore si adirò contro di voi fino a volere la vostra distruzione. 9Quando io salii sul monte a prendere le

tavole di pietra, le tavole dell'alleanza che il Signore aveva stabilita con voi, rimasi sul monte quaranta giorni e

quaranta notti, senza mangiare pane né bere acqua; 10il Signore mi diede le due tavole di pietra, scritte dal dito di

Dio, sulle quali stavano tutte le parole che il Signore vi aveva dette sul monte, in mezzo al fuoco, il giorno

dell'assemblea. 11Alla fine dei quaranta giorni e delle quaranta notti, il Signore mi diede le due tavole di pietra, le

tavole dell'alleanza. 12Poi il Signore mi disse: Scendi in fretta di qui, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire

dall'Egitto, si è traviato; presto si sono allontanati dalla via che io avevo loro indicata: si sono fatti un idolo di

metallo fuso. 13Il Signore mi aggiunse: Io ho visto questo popolo; ecco, è un popolo di dura cervice; 14lasciami fare;

io li distruggerò e cancellerò il loro nome sotto i cieli e farò di te una nazione più potente e più grande di loro. 15Così

io mi volsi e scesi dal monte, dal monte tutto in fiamme, tenendo nelle mani le due tavole dell'alleanza. 16Guardai ed

ecco, avevate peccato contro il Signore vostro Dio; vi eravate fatto un vitello di metallo fuso; avevate ben presto

lasciato la via che il Signore vi aveva imposta. 17Allora afferrai le due tavole, le gettai con le mie mani e le spezzai

sotto i vostri occhi. 18Poi mi prostrai davanti al Signore, come avevo fatto la prima volta, per quaranta giorni e per

quaranta notti; non mangiai pane né bevvi acqua, a causa del gran peccato che avevate commesso, facendo ciò che è

male agli occhi del Signore per provocarlo. 19Io avevo paura di fronte all'ira e al furore di cui il Signore era acceso

contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma il Signore mi esaudì anche quella volta. 20Anche contro Aronne il

Signore si era fortemente adirato, al punto di volerlo far perire; io pregai in quell'occasione anche per Aronne. 21Poi

presi l'oggetto del vostro peccato, il vitello che avevate fatto, lo bruciai nel fuoco, lo feci a pezzi, frantumandolo

finché fosse ridotto in polvere, e buttai quella polvere nel torrente che scende dal monte.

22Anche a Tabera, a Massa e a Kibrot-Taava, voi provocaste il Signore. 23Quando il Signore volle farvi partire da

Kades-Barnea dicendo: Entrate e prendete in possesso il paese che vi dò, voi vi ribellaste all'ordine del Signore

vostro Dio, non aveste fede in lui e non obbediste alla sua voce. 24Siete stati ribelli al Signore da quando vi ho

conosciuto.

25Io stetti prostrato davanti al Signore, quei quaranta giorni e quelle quaranta notti, perché il Signore aveva

minacciato di distruggervi. 26Pregai il Signore e dissi: Signore Dio, non distruggere il tuo popolo, la tua eredità, che

hai riscattato nella tua grandezza, che hai fatto uscire dall'Egitto con mano potente.

27Ricordati dei tuoi servi Abramo, Isacco e Giacobbe; non guardare alla caparbietà di questo popolo e alla sua

malvagità e al suo peccato, 28perché il paese da dove ci hai fatti uscire non dica: Poiché il Signore non era in grado

di introdurli nella terra che aveva loro promessa e poiché li odiava, li ha fatti uscire di qui per farli morire nel

deserto. 29Al contrario essi sono il tuo popolo, la tua eredità, che tu hai fatto uscire dall'Egitto con grande potenza e

con braccio teso.
10

1In quel tempo il Signore mi disse: Tàgliati due tavole di pietra simili alle prime e sali da me sul monte e costruisci

anche un'arca di legno; 2io scriverò su quelle tavole le parole che erano sulle prime che tu hai spezzato e tu le

metterai nell'arca. 3Io feci dunque un'arca di legno d'acacia e tagliai due tavole di pietra simili alle prime; poi salii

sul monte, con le due tavole in mano. 4Il Signore scrisse su quelle tavole la stessa iscrizione di prima, cioè i dieci

comandamenti che il Signore aveva promulgati per voi sul monte, in mezzo al fuoco, il giorno dell'assemblea. Il

Signore me li consegnò. 5Allora mi volsi e scesi dal monte; collocai le tavole nell'arca che avevo fatta e là restarono,

come il Signore mi aveva ordinato.

6Poi gli Israeliti partirono dai pozzi dei figli Iaakan per Mosera. Là morì Aronne e vi fu sepolto; Eleazaro suo figlio

divenne sacerdote al posto di lui. 7Di là partirono alla volta di Gudgoda e da Gudgoda alla volta di Iotbata, paese

ricco di torrenti d'acqua.

8In quel tempo il Signore prescelse la tribù di Levi per portare l'arca dell'alleanza del Signore, per stare davanti al

Signore al suo servizio e per benedire nel nome di lui, come ha fatto fino ad oggi. 9Perciò Levi non ha parte né

eredità con i suoi fratelli: il Signore è la sua eredità, come il Signore tuo Dio gli aveva detto.

10Io ero rimasto sul monte, come la prima volta, quaranta giorni e quaranta notti; il Signore mi esaudì anche questa

volta: il Signore non ha voluto distruggerti. 11Poi il Signore mi disse: Alzati, mettiti in cammino alla testa del tuo

popolo: entrino nel paese che giurai ai loro padri di dar loro e ne prendano possesso.

12Ora, Israele, che cosa ti chiede il Signore tuo Dio, se non che tu tema il Signore tuo Dio, che tu cammini per tutte

le sue vie, che tu l'ami e serva il Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima, 13che tu osservi i comandi del

Signore e le sue leggi, che oggi ti dò per il tuo bene? 14Ecco, al Signore tuo Dio appartengono i cieli, i cieli dei cieli,

la terra e quanto essa contiene. 15Ma il Signore predilesse soltanto i tuoi padri, li amò e, dopo loro, ha scelto fra tutti

i popoli la loro discendenza, cioè voi, come oggi. 16Circoncidete dunque il vostro cuore ostinato e non indurite più la

vostra nuca; 17perché il Signore vostro Dio è il Dio degli dèi, il Signore dei signori, il Dio grande, forte e terribile,

che non usa parzialità e non accetta regali, 18rende giustizia all'orfano e alla vedova, ama il forestiero e gli dà pane e

vestito. 19Amate dunque il forestiero, poiché anche voi foste forestieri nel paese d'Egitto. 20Temi il Signore tuo Dio,

a lui servi, restagli fedele e giura nel suo nome: 21Egli è l'oggetto della tua lode, Egli è il tuo Dio; ha fatto per te

quelle cose grandi e tremende che i tuoi occhi hanno visto. 22I tuoi padri scesero in Egitto in numero di settanta

persone; ora il Signore tuo Dio ti ha reso numeroso come le stelle dei cieli.

11

1Ama dunque il Signore tuo Dio e osserva le sue prescrizioni: le sue leggi, le sue norme e i suoi comandi. 2Voi

riconoscete oggi - poiché non parlo ai vostri figli che non hanno conosciuto né hanno visto le lezioni del Signore

vostro Dio - voi riconoscete la sua grandezza, la sua mano potente, il suo braccio teso, 3i suoi portenti, le opere che

ha fatte in mezzo all'Egitto, contro il faraone, re d'Egitto, e contro il suo paese; 4e ciò che ha fatto all'esercito

d'Egitto, ai suoi cavalli e ai suoi carri, come ha fatto rifluire su di loro le acque del Mare Rosso, quando essi vi

inseguivano e come li ha distrutti per sempre; 5ciò che ha fatto per voi nel deserto, fino al vostro arrivo in questo

luogo; 6ciò che ha fatto a Datan e ad Abiram, figli di Eliab, figlio di Ruben; come la terra ha spalancato la bocca e li

ha inghiottiti con le loro famiglie, le loro tende e quanto a loro apparteneva, in mezzo a tutto Israele. 7Perché i vostri

occhi hanno visto le grandi cose che il Signore ha operate.

8Osserverete dunque tutti i comandi che oggi vi dò, perché siate forti e possiate conquistare il paese che state per

entrare a prendere in possesso 9e perché restiate a lungo sul suolo che il Signore ha giurato di dare ai vostri padri e

alla loro discendenza: terra dove scorre latte e miele. 10Perché il paese di cui stai per entrare in possesso non è come

il paese d'Egitto da cui siete usciti e dove gettavi il tuo seme e poi lo irrigavi con il piede, come fosse un orto di

erbaggi; 11ma il paese che andate a prendere in possesso è un paese di monti e di valli, beve l'acqua della pioggia che

viene dal cielo: 12paese del quale il Signore tuo Dio ha cura e sul quale si posano sempre gli occhi del Signore tuo

Dio dal principio dell'anno sino alla fine. 13Ora, se obbedirete diligentemente ai comandi che oggi vi dò, amando il

Signore vostro Dio e servendolo con tutto il cuore e con tutta l'anima, 14io darò al vostro paese la pioggia al suo

tempo: la pioggia d'autunno e la pioggia di primavera, perché tu possa raccogliere il tuo frumento, il tuo vino e il tuo

olio; 15farò anche crescere nella tua campagna l'erba per il tuo bestiame; tu mangerai e sarai saziato. 16State in

guardia perché il vostro cuore non si lasci sedurre e voi vi allontaniate, servendo dèi stranieri o prostrandovi davanti

a loro. 17Allora si accenderebbe contro di voi l'ira del Signore ed egli chiuderebbe i cieli e non vi sarebbe più pioggia

e la terra non darebbe più i prodotti e voi perireste ben presto, scomparendo dalla fertile terra che il Signore sta per

darvi.

18Porrete dunque nel cuore e nell'anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segno e le terrete come

un pendaglio tra gli occhi; 19le insegnerete ai vostri figli, parlandone quando sarai seduto in casa tua e quando

camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai; 20le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte,

21perché i vostri giorni e i giorni dei vostri figli, nel paese che il Signore ha giurato ai vostri padri di dare loro, siano

numerosi come i giorni dei cieli sopra la terra.

22Poiché se osserverete diligentemente tutti questi comandi che vi dò e li metterete in pratica, amando il Signore

vostro Dio, camminando in tutte le sue vie e tenendovi uniti a lui, 23il Signore scaccerà dinanzi a voi tutte quelle

nazioni e voi v'impadronirete di nazioni più grandi e più potenti di voi. 24Ogni luogo che la pianta del vostro piede

calcherà sarà vostro; i vostri confini si estenderanno dal deserto al Libano, dal fiume, il fiume Eufrate, al Mar

Mediterraneo. 25Nessuno potrà resistere a voi; il Signore vostro Dio, come vi ha detto, diffonderà la paura e il terrore

di voi su tutta la terra che voi calpesterete.

26Vedete, io pongo oggi davanti a voi una benedizione e una maledizione: 27la benedizione, se obbedite ai comandi

del Signore vostro Dio, che oggi vi dò; 28la maledizione, se non obbedite ai comandi del Signore vostro Dio e se vi

allontanate dalla via che oggi vi prescrivo, per seguire dèi stranieri, che voi non avete conosciuti.

29Quando il Signore tuo Dio ti avrà introdotto nel paese che vai a prendere in possesso, tu porrai la benedizione sul

monte Garizim e la maledizione sul monte Ebal. 30Questi monti si trovano appunto oltre il Giordano, dietro la via

verso occidente, nel paese dei Cananei che abitano l'Araba di fronte a Gàlgala presso le Querce di More. 31Voi infatti

state per passare il Giordano per prendere in possesso il paese, che il Signore vostro Dio vi dà; voi lo possiederete e

lo abiterete. 32Avrete cura di mettere in pratica tutte le leggi e le norme che oggi io pongo dinanzi a voi.

12

1Queste sono le leggi e le norme, che avrete cura di mettere in pratica nel paese che il Signore, Dio dei tuoi padri, ti

dà perché tu lo possegga finché vivrete sulla terra.

2Distruggerete completamente tutti i luoghi, dove le nazioni che state per scacciare servono i loro dèi: sugli alti

monti, sui colli e sotto ogni albero verde. 3Demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri,

brucerete nel fuoco le statue dei loro dèi e cancellerete il loro nome da quei luoghi.

4Non così farete rispetto al Signore vostro Dio, 5ma lo cercherete nella sua dimora, nel luogo che il Signore vostro

Dio avrà scelto fra tutte le vostre tribù, per stabilirvi il suo nome; là andrete. 6Là presenterete i vostri olocausti e i

vostri sacrifici, le vostre decime, quello che le vostre mani avranno prelevato, le vostre offerte votive e le vostre

offerte volontarie e i primogeniti del vostro bestiame grosso e minuto; 7mangerete davanti al Signore vostro Dio e

gioirete voi e le vostre famiglie di tutto ciò a cui avrete posto mano e in cui il Signore vostro Dio vi avrà benedetti.

8Non farete come facciamo oggi qui, dove ognuno fa quanto gli sembra bene, 9perché ancora non siete giunti al

luogo del riposo e nel possesso che il Signore vostro Dio sta per darvi. 10Ma quando avrete passato il Giordano e

abiterete nel paese che il Signore vostro Dio vi dà in eredità ed egli vi avrà messo al sicuro da tutti i vostri nemici

che vi circondano e abiterete tranquilli, 11allora, presenterete al luogo che il Signore vostro Dio avrà scelto per

fissarvi la sede del suo nome, quanto vi comando: i vostri olocausti e i vostri sacrifici, le vostre decime, quello che le

vostre mani avranno prelevato e tutte le offerte scelte che avrete votate al Signore. 12Gioirete davanti al Signore

vostro Dio voi, i vostri figli, le vostre figlie, i vostri schiavi, le vostre schiave e il levita che abiterà le vostre città,

perché non ha né parte, né eredità in mezzo a voi.

13Allora ti guarderai bene dall'offrire i tuoi olocausti in qualunque luogo avrai visto; 14ma offrirai i tuoi olocausti nel

luogo che il Signore avrà scelto in una delle tue tribù; là farai quanto ti comando.

15Ma, ogni volta che ne sentirai desiderio, potrai uccidere animali e mangiarne la carne in tutte le tue città, secondo

la benedizione che il Signore ti avrà elargito; chi sarà immondo e chi sarà mondo ne potranno mangiare, come si fa

della carne di gazzella e di cervo; 16ma non ne mangerete il sangue; lo spargerai per terra come acqua. 17Non potrai

mangiare entro le tue città le decime del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio, né i primogeniti del tuo bestiame

grosso e minuto, né ciò che avrai consacrato per voto, né le tue offerte volontarie, né quello che le tue mani avranno

prelevato: 18tali cose mangerai davanti al Signore tuo Dio nel luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto: tu, il tuo

figlio, la tua figlia, il tuo schiavo, la tua schiava e il levita che sarà entro le tue città; gioirai davanti al Signore tuo

Dio di ogni cosa a cui avrai messo mano. 19Guardati bene, finché vivrai nel tuo paese, dall'abbandonare il levita.

20Quando il Signore, tuo Dio, avrà allargato i tuoi confini, come ti ha promesso, e tu, desiderando di mangiare la

carne, dirai: Vorrei mangiare la carne, potrai mangiare carne a tuo piacere. 21Se il luogo che il Signore tuo Dio avrà

scelto per stabilirvi il suo nome sarà lontano da te, potrai ammazzare bestiame grosso e minuto che il Signore ti avrà

dato, come ti ho prescritto; potrai mangiare entro le tue città a tuo piacere. 22Soltanto ne mangerete come si mangia

la carne di gazzella e di cervo; ne potrà mangiare chi sarà immondo e chi sarà mondo; 23tuttavia astieniti dal

mangiare il sangue, perché il sangue è la vita; tu non devi mangiare la vita insieme con la carne. 24Non lo mangerai,

lo spargerai per terra come acqua. 25Non lo mangerai perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te: facendo ciò che è

retto agli occhi del Signore. 26Ma quanto alle cose che avrai consacrate o promesse in voto, le prenderai e andrai al

luogo che il Signore avrà scelto e offrirai i tuoi olocausti, 27la carne e il sangue, sull'altare del Signore tuo Dio; il

sangue delle altre tue vittime dovrà essere sparso sull'altare del Signore tuo Dio e tu ne mangerai la carne. 28Osserva

e ascolta tutte queste cose che ti comando, perché tu sia sempre felice tu e i tuoi figli dopo di te, quando avrai fatto

ciò che è bene e retto agli occhi del Signore tuo Dio.

29Quando il Signore tuo Dio avrà distrutto davanti a te le nazioni che tu stai per prendere in possesso, quando le

avrai conquistate e ti sarai stanziato nel loro paese, 30guardati bene dal lasciarti ingannare seguendo il loro esempio,

dopo che saranno state distrutte davanti a te, e dal cercare i loro dèi, dicendo: Queste nazioni come servivano i loro

dèi? Voglio fare così anch'io. 31Non ti comporterai in tal modo riguardo al Signore tuo Dio; perché esse facevano per

i loro dèi quanto è abominevole per il Signore e che Egli detesta; bruciavano nel fuoco perfino i loro figli e le loro

figlie, in onore dei loro dèi.
13

1Vi preoccuperete di mettere in pratica tutto ciò che vi comando; non vi aggiungerai nulla e nulla ne toglierai.

2Qualora si alzi in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti proponga un segno o un prodigio 3e il segno e il

prodigio annunciato succeda ed egli ti dica: Seguiamo dèi stranieri, che tu non hai mai conosciuti, e rendiamo loro

un culto, 4tu non dovrai ascoltare le parole di quel profeta o di quel sognatore; perché il Signore vostro Dio vi mette

alla prova per sapere se amate il Signore vostro Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima. 5Seguirete il Signore

vostro Dio, temerete lui, osserverete i suoi comandi, obbedirete alla sua voce, lo servirete e gli resterete fedeli.

6Quanto a quel profeta o a quel sognatore, egli dovrà essere messo a morte, perché ha proposto l'apostasia dal

Signore, dal vostro Dio, che vi ha fatti uscire dal paese di Egitto e vi ha riscattati dalla condizione servile, per

trascinarti fuori della via per la quale il Signore tuo Dio ti ha ordinato di camminare. Così estirperai il male da te.

7Qualora il tuo fratello, figlio di tuo padre o figlio di tua madre, o il figlio o la figlia o la moglie che riposa sul tuo

petto o l'amico che è come te stesso, t'istighi in segreto, dicendo: Andiamo, serviamo altri dèi, dèi che né tu né i tuoi

padri avete conosciuti, 8divinità dei popoli che vi circondano, vicini a te o da te lontani da una estremità all'altra

della terra, 9tu non dargli retta, non ascoltarlo; il tuo occhio non lo compianga; non risparmiarlo, non coprire la sua

colpa. 10Anzi devi ucciderlo: la tua mano sia la prima contro di lui per metterlo a morte; poi la mano di tutto il

popolo; 11lapidalo e muoia, perché ha cercato di trascinarti lontano dal Signore tuo Dio che ti ha fatto uscire dal

paese di Egitto, dalla condizione servile. 12Tutto Israele lo verrà a sapere, ne avrà timore e non commetterà in mezzo

a te una tale azione malvagia.

13Qualora tu senta dire di una delle tue città che il Signore tuo Dio ti dà per abitare, 14che uomini iniqui sono usciti in

mezzo a te e hanno sedotto gli abitanti della loro città dicendo: Andiamo, serviamo altri dèi, che voi non avete mai

conosciuti, 15tu farai le indagini, investigherai, interrogherai con cura; se troverai che la cosa è vera, che il fatto

sussiste e che un tale abominio è stato realmente commesso in mezzo a te, 16allora dovrai passare a fil di spada gli

abitanti di quella città, la voterai allo sterminio, con quanto contiene e passerai a fil di spada anche il suo bestiame.

17Poi radunerai tutto il bottino in mezzo alla piazza e brucerai nel fuoco la città e l'intero suo bottino, sacrificio per il

Signore tuo Dio; diventerà una rovina per sempre e non sarà più ricostruita. 18Nulla di ciò che sarà votato allo

sterminio si attaccherà alle tue mani, perché il Signore desista dalla sua ira ardente, ti conceda misericordia, abbia

pietà di te e ti moltiplichi come ha giurato ai tuoi padri, 19qualora tu ascolti la voce del Signore tuo Dio, osservando

tutti i suoi comandi che oggi ti dò e facendo ciò che è retto agli occhi del Signore tuo Dio.

14

1Voi siete figli per il Signore Dio vostro; non vi farete incisioni e non vi raderete tra gli occhi per un morto. 2Tu sei

infatti un popolo consacrato al Signore tuo Dio e il Signore ti ha scelto, perché tu fossi il suo popolo privilegiato, fra

tutti i popoli che sono sulla terra.

3Non mangerai alcuna cosa abominevole. 4Questi sono gli animali che potrete mangiare: il bue, la pecora e la capra;

5il cervo, la gazzella, il daino, lo stambecco, l'antilope, il bufalo e il camoscio. 6Potrete mangiare di ogni quadrupede

che ha l'unghia bipartita, divisa in due da una fessura, e che rumina. 7Ma non mangerete quelli che rùminano

soltanto o che hanno soltanto l'unghia bipartita, divisa da una fessura e cioè il cammello, la lepre, l'ìrace, che

rùminano ma non hanno l'unghia bipartita; considerateli immondi; 8anche il porco, che ha l'unghia bipartita ma non

rumina, lo considererete immondo. Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri.

9Fra tutti gli animali che vivono nelle acque potrete mangiare quelli che hanno pinne e squame; 10ma non mangerete

nessuno di quelli che non hanno pinne e squame; considerateli immondi.

11Potrete mangiare qualunque uccello mondo; 12ecco quelli che non dovete mangiare: 13l'aquila, l'ossìfraga e l'aquila

di mare, il nibbio e ogni specie di falco, 14ogni specie di corvo, 15lo struzzo, la civetta, il gabbiano e ogni specie di

sparviero, 16il gufo, l'ibis, il cigno, 17il pellicano, la fòlaga, l'alcione, 18la cicogna, ogni specie di airone, l'ùpupa e il

pipistrello. 19Considererete come immondo ogni insetto alato; non ne mangiate. 20Potrete mangiare ogni uccello

mondo.

21Non mangerete alcuna bestia che sia morta di morte naturale; la darai al forestiero che risiede nelle tue città, perché

la mangi, o la venderai a qualche straniero, perché tu sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio.

Non farai cuocere un capretto nel latte di sua madre.

22Dovrai prelevare la decima da tutto il frutto della tua sementa, che il campo produce ogni anno. 23Mangerai davanti

al Signore tuo Dio, nel luogo dove avrà scelto di stabilire il suo nome, la decima del tuo frumento, del tuo mosto, del

tuo olio e i primi parti del tuo bestiame grosso e minuto, perché tu impari a temere sempre il Signore tuo Dio. 24Ma

se il cammino è troppo lungo per te e tu non puoi trasportare quelle decime, perché è troppo lontano da te il luogo

dove il Signore tuo Dio avrà scelto di stabilire il suo nome - perché il Signore tuo Dio ti avrà benedetto -, 25allora le

convertirai in denaro e tenendolo in mano andrai al luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto, 26e lo impiegherai per

comprarti quanto tu desideri: bestiame grosso o minuto, vino, bevande inebrianti o qualunque cosa di tuo gusto e

mangerai davanti al Signore tuo Dio e gioirai tu e la tua famiglia. 27Il levita che abita entro le tue città, non lo

abbandonerai, perché non ha parte né eredità con te.

28Alla fine di ogni triennio metterai da parte tutte le decime del tuo provento del terzo anno e le deporrai entro le tue

città; 29il levita, che non ha parte né eredità con te, l'orfano e la vedova che saranno entro le tue città, verranno,

mangeranno e si sazieranno, perché il Signore tuo Dio ti benedica in ogni lavoro a cui avrai messo mano.

15

1Alla fine di ogni sette anni celebrerete l'anno di remissione. 2Ecco la norma di questa remissione: ogni creditore che

abbia diritto a una prestazione personale in pegno per un prestito fatto al suo prossimo, lascerà cadere il suo diritto:

non lo esigerà dal suo prossimo, dal suo fratello, quando si sarà proclamato l'anno di remissione per il Signore.

3Potrai esigerlo dallo straniero; ma quanto al tuo diritto nei confronti di tuo fratello, lo lascerai cadere. 4Del resto,

non vi sarà alcun bisognoso in mezzo a voi; perché il Signore certo ti benedirà nel paese che il Signore tuo Dio ti dà

in possesso ereditario, 5purché tu obbedisca fedelmente alla voce del Signore tuo Dio, avendo cura di eseguire tutti

questi comandi, che oggi ti dò. 6Il Signore tuo Dio ti benedirà come ti ha promesso e tu farai prestiti a molte nazioni

e non prenderai nulla in prestito; dominerai molte nazioni mentre esse non ti domineranno.

7Se vi sarà in mezzo a te qualche tuo fratello che sia bisognoso in una delle tue città del paese che il Signore tuo Dio

ti dà, non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la mano davanti al tuo fratello bisognoso; 8anzi gli aprirai la mano e

gli presterai quanto occorre alla necessità in cui si trova. 9Bada bene che non ti entri in cuore questo pensiero iniquo:

È vicino il settimo anno, l'anno della remissione; e il tuo occhio sia cattivo verso il tuo fratello bisognoso e tu non gli

dia nulla; egli griderebbe al Signore contro di te e un peccato sarebbe su di te. 10Dagli generosamente e, quando gli

darai, il tuo cuore non si rattristi; perché proprio per questo il Signore Dio tuo ti benedirà in ogni lavoro e in ogni

cosa a cui avrai messo mano. 11Poiché i bisognosi non mancheranno mai nel paese; perciò io ti dò questo comando e

ti dico: Apri generosamente la mano al tuo fratello povero e bisognoso nel tuo paese.

12Se un tuo fratello ebreo o una ebrea si vende a te, ti servirà per sei anni, ma il settimo lo manderai via da te libero.

13Quando lo lascerai andare via libero, non lo rimanderai a mani vuote; 14gli farai doni dal tuo gregge, dalla tua aia e

dal tuo torchio; gli darai ciò con cui il Signore tuo Dio ti avrà benedetto; 15ti ricorderai che sei stato schiavo nel

paese di Egitto e che il Signore tuo Dio ti ha riscattato; perciò io ti dò oggi questo comando. 16Ma se egli ti dice:

Non voglio andarmene da te, perché ama te e la tua casa e sta bene presso di te, 17allora prenderai una lesina, gli

forerai l'orecchio contro la porta ed egli ti sarà schiavo per sempre. Lo stesso farai per la tua schiava. 18Non ti sia

grave lasciarlo andare libero, perché ti ha servito sei anni e un mercenario ti sarebbe costato il doppio; così il

Signore tuo Dio ti benedirà in quanto farai.

19Consacrerai al Signore tuo Dio ogni primogenito maschio che ti nascerà nel tuo bestiame grosso e minuto. Non

metterai al lavoro il primo parto della tua vacca e non toserai il primo parto della tua pecora. 20Li mangerai ogni

anno con la tua famiglia, davanti al Signore tuo Dio nel luogo che il Signore avrà scelto. 21Se l'animale ha qualche

difetto, se è zoppo o cieco o ha qualunque altro grave difetto, non lo sacrificherai al Signore tuo Dio; 22lo mangerai

entro le tue città; chi sarà immondo e chi sarà mondo ne mangeranno senza distinzione, come si mangia la gazzella e

il cervo. 23Solo non ne mangerai il sangue; lo spargerai per terra come acqua.

16

1Osserva il mese di Abib e celebra la pasqua in onore del Signore tuo Dio perché nel mese di Abib il Signore tuo

Dio ti ha fatto uscire dall'Egitto, durante la notte. 2Immolerai la pasqua al Signore tuo Dio: un sacrificio di bestiame

grosso e minuto, nel luogo che il Signore avrà scelto per stabilirvi il suo nome. 3Non mangerai con essa pane

lievitato; per sette giorni mangerai con essa gli azzimi, pane di afflizione perché sei uscito in fretta dal paese

d'Egitto; e così per tutto il tempo della tua vita tu ti ricorderai il giorno in cui sei uscito dal paese d'Egitto. 4Non si

veda lievito presso di te, entro tutti i tuoi confini, per sette giorni; della carne, che avrai immolata la sera del primo

giorno, non resti nulla fino al mattino. 5Non potrai immolare la pasqua in una qualsiasi città che il Signore tuo Dio

sta per darti, 6ma immolerai la pasqua soltanto nel luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto per fissarvi il suo nome;

la immolerai alla sera, al tramonto del sole, nell'ora in cui sei uscito dall'Egitto. 7Farai cuocere la vittima e la

mangerai nel luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto; la mattina te ne potrai tornare e andartene alle tue tende. 8Per

sei giorni mangerai azzimi e il settimo giorno vi sarà una solenne assemblea per il Signore tuo Dio; non farai alcun

lavoro.

9Conterai sette settimane; da quando si metterà la falce nella messe comincerai a contare sette settimane; 10poi

celebrerai la festa delle settimane per il Signore tuo Dio, offrendo nella misura della tua generosità e in ragione di

ciò in cui il Signore tuo Dio ti avrà benedetto. 11Gioirai davanti al Signore tuo Dio tu, tuo figlio, tua figlia, il tuo

schiavo e la tua schiava, il levita che sarà nelle tue città e l'orfano e la vedova che saranno in mezzo a te, nel luogo

che il Signore tuo Dio avrà scelto per stabilirvi il suo nome. 12Ti ricorderai che sei stato schiavo in Egitto e

osserverai e metterai in pratica queste leggi.

13Celebrerai la festa delle capanne per sette giorni, quando raccoglierai il prodotto della tua aia e del tuo torchio;

14gioirai in questa tua festa, tu, tuo figlio e tua figlia, il tuo schiavo e la tua schiava e il levita, il forestiero, l'orfano e

la vedova che saranno entro le tue città. 15Celebrerai la festa per sette giorni per il Signore tuo Dio, nel luogo che

avrà scelto il Signore, perché il Signore tuo Dio ti benedirà in tutto il tuo raccolto e in tutto il lavoro delle tue mani e

tu sarai contento. 16Tre volte all'anno ogni tuo maschio si presenterà davanti al Signore tuo Dio, nel luogo che Egli

avrà scelto: nella festa degli azzimi, nella festa delle settimane e nella festa delle capanne; nessuno si presenterà

davanti al Signore a mani vuote. 17Ma il dono di ciascuno sarà in misura della benedizione che il Signore tuo Dio ti

avrà data.

18Ti costituirai giudici e scribi in tutte le città che il Signore tuo Dio ti dà, tribù per tribù; essi giudicheranno il

popolo con giuste sentenze. 19Non farai violenza al diritto, non avrai riguardi personali e non accetterai regali,

perché il regalo acceca gli occhi dei saggi e corrompe le parole dei giusti. 20La giustizia e solo la giustizia seguirai,

per poter vivere e possedere il paese che il Signore tuo Dio sta per darti.

21Non pianterai alcun palo sacro di qualunque specie di legno, accanto all'altare del Signore tuo Dio, che tu hai

costruito; non erigerai alcuna stele che il Signore tuo Dio ha in odio.

17

1Non immolerai al Signore tuo Dio bue o pecora che abbia qualche difetto o qualche deformità, perché sarebbe

abominio per il Signore tuo Dio.

2Qualora si trovi in mezzo a te, in una delle città che il Signore tuo Dio sta per darti, un uomo o una donna che faccia

ciò che è male agli occhi del Signore tuo Dio, trasgredendo la sua alleanza, 3e che vada e serva altri dèi e si prostri

davanti a loro, davanti al sole o alla luna o a tutto l'esercito del cielo, contro il mio comando, 4quando ciò ti sia

riferito o tu ne abbia sentito parlare, informatene diligentemente; se la cosa è vera, se il fatto sussiste, se un tale

abominio è stato commesso in Israele, 5farai condurre alle porte della tua città quell'uomo o quella donna che avrà

commesso quell'azione cattiva e lapiderai quell'uomo o quella donna, così che muoia. 6Colui che dovrà morire sarà

messo a morte sulla deposizione di due o di tre testimoni; non potrà essere messo a morte sulla deposizione di un

solo testimonio. 7La mano dei testimoni sarà la prima contro di lui per farlo morire; poi la mano di tutto il popolo;

così estirperai il male in mezzo a te.

8Quando in una causa ti sarà troppo difficile decidere tra assassinio e assassinio, tra diritto e diritto, tra percossa e

percossa, in cose su cui si litiga nelle tue città, ti alzerai e salirai al luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto; 9andrai

dai sacerdoti e dal giudice in carica a quel tempo; li consulterai ed essi ti indicheranno la sentenza da pronunciare;

10tu agirai in base a quello che essi ti indicheranno nel luogo che il Signore avrà scelto e avrai cura di fare quanto ti

avranno insegnato. 11Agirai in base alla legge che essi ti avranno insegnato e alla sentenza che ti avranno indicato;

non devierai da quello che ti avranno esposto, né a destra, né a sinistra. 12L'uomo che si comporterà con presunzione

e non obbedirà al sacerdote che sta là per servire il Signore tuo Dio o al giudice, quell'uomo dovrà morire; così

toglierai il male da Israele; 13tutto il popolo lo verrà a sapere, ne avrà timore e non agirà più con presunzione.

14Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti e ne avrai preso possesso e l'abiterai, se dirai:

Voglio costituire sopra di me un re come tutte le nazioni che mi stanno intorno, 15dovrai costituire sopra di te come

re colui che il Signore tuo Dio avrà scelto. Costituirai sopra di te come re uno dei tuoi fratelli; non potrai costituire

su di te uno straniero che non sia tuo fratello. 16Ma egli non dovrà procurarsi un gran numero di cavalli né far tornare

il popolo in Egitto per procurarsi gran numero di cavalli, perché il Signore vi ha detto: Non tornerete più indietro per

quella via! 17Non dovrà avere un gran numero di mogli, perché il suo cuore non si smarrisca; neppure abbia grande

quantità di argento e d'oro. 18Quando si insedierà sul trono regale, scriverà per suo uso in un libro una copia di

questa legge secondo l'esemplare dei sacerdoti leviti. 19La terrà presso di sé e la leggerà tutti i giorni della sua vita,

per imparare a temere il Signore suo Dio, a osservare tutte le parole di questa legge e tutti questi statuti, 20perché il

suo cuore non si insuperbisca verso i suoi fratelli ed egli non si allontani da questi comandi, né a destra, né a sinistra,

e prolunghi così i giorni del suo regno, lui e i suoi figli, in mezzo a Israele.

18

1I sacerdoti leviti, tutta la tribù di Levi, non avranno parte né eredità insieme con Israele; vivranno dei sacrifici

consumati dal fuoco per il Signore, e della sua eredità. 2Non avranno alcuna eredità tra i loro fratelli; il Signore è la

loro eredità, come ha loro promesso. 3Questo sarà il diritto dei sacerdoti sul popolo, su quelli che offriranno come

sacrificio un capo di bestiame grosso o minuto: essi daranno al sacerdote la spalla, le due mascelle e lo stomaco. 4Gli

darai le primizie del tuo frumento, del tuo mosto e del tuo olio e le primizie della tosatura delle tue pecore; 5perché il

Signore tuo Dio l'ha scelto fra tutte le tue tribù, affinché attenda al servizio del nome del Signore, lui e i suoi figli

sempre. 6Se un levita, abbandonando qualunque città dove soggiorna in Israele, verrà, seguendo il suo desiderio, al

luogo che il Signore avrà scelto 7e farà il servizio nel nome del Signore tuo Dio, come tutti i suoi fratelli leviti che

stanno là davanti al Signore, 8egli riceverà per il suo mantenimento una parte uguale a quella degli altri, senza

contare il ricavo dalla vendita della sua casa paterna.

9Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle

nazioni che vi abitano. 10Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua

figlia, né chi esercita la divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; 11nè chi faccia incantesimi, né chi consulti

gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, 12perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa

di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te. 13Tu sarai irreprensibile verso il

Signore tuo Dio, 14perché le nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma

quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio.

15Il Signore tuo Dio susciterà per te, in mezzo a te, fra i tuoi fratelli, un profeta pari a me; a lui darete ascolto.

16Avrai così quanto hai chiesto al Signore tuo Dio, sull'Oreb, il giorno dell'assemblea, dicendo: Che io non oda più la

voce del Signore mio Dio e non veda più questo grande fuoco, perché non muoia. 17Il Signore mi rispose: Quello

che hanno detto, va bene; 18io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed

egli dirà loro quanto io gli comanderò. 19Se qualcuno non ascolterà le parole, che egli dirà in mio nome, io gliene

domanderò conto. 20Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato

di dire, o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire. 21Se tu pensi: Come riconosceremo la parola che

il Signore non ha detta? 22Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà,

quella parola non l'ha detta il Signore; l'ha detta il profeta per presunzione; di lui non devi aver paura.

19

1Quando il Signore tuo Dio avrà distrutto le nazioni delle quali egli ti dà il paese e tu prenderai il loro posto e

abiterai nelle loro città e nelle loro case, 2ti sceglierai tre città, nella terra della quale il Signore tuo Dio ti dà il

possesso. 3Preparerai strade e dividerai in tre parti il territorio del paese che il Signore tuo Dio ti dà in eredità, perché

ogni omicida si possa rifugiare in quella città. 4Ecco in qual caso l'omicida che vi si rifugerà avrà salva la vita:

chiunque avrà ucciso il suo prossimo involontariamente, senza che l'abbia odiato prima, 5come quando uno va al

bosco con il suo compagno a tagliare la legna e, mentre la mano afferra la scure per abbattere l'albero, il ferro gli

sfugge dal manico e colpisce il compagno così che ne muoia, colui si rifugerà in una di queste città e avrà salva la

vita; 6altrimenti il vendicatore del sangue, mentre l'ira gli arde in cuore, potrebbe inseguire l'omicida e, qualora sia

lungo il cammino, potrebbe raggiungerlo e colpirlo a morte, mentre quegli non meritava, perché prima non aveva

odiato il compagno. 7Ti dò dunque questo ordine: Scegliti tre città. 8Se il Signore tuo Dio allargherà i tuoi confini,

come ha giurato ai tuoi padri, e ti darà tutto il paese che ha promesso di dare ai tuoi padri, 9se osserverai tutti questi

comandi che oggi ti dò, amando il Signore tuo Dio e camminando sempre secondo le sue vie, allora aggiungerai tre

altre città alle prime tre, 10perché non si sparga sangue innocente nel paese che il Signore tuo Dio ti dà in eredità e tu

non ti renda colpevole del sangue versato. 11Ma se un uomo odia il suo prossimo, gli tende insidie, l'assale, lo

percuote in modo da farlo morire e poi si rifugia in una di quelle città, 12gli anziani della sua città lo manderanno a

prendere di là e lo consegneranno nelle mani del vendicatore del sangue perché sia messo a morte. 13L'occhio tuo

non lo compianga; toglierai da Israele il sangue innocente e così sarai felice.

14Non sposterai i confini del tuo vicino, posti dai tuoi antenati, nell'eredità che ti sarà toccata nel paese che il Signore

tuo Dio ti dà in possesso.

15Un solo testimonio non avrà valore contro alcuno, per qualsiasi colpa e per qualsiasi peccato; qualunque peccato

questi abbia commesso, il fatto dovrà essere stabilito sulla parola di due o di tre testimoni. 16Qualora un testimonio

iniquo si alzi contro qualcuno per accusarlo di ribellione, 17i due uomini fra i quali ha luogo la causa compariranno

davanti al Signore, davanti ai sacerdoti e ai giudici in carica in quei giorni. 18I giudici indagheranno con diligenza e,

se quel testimonio risulta falso perché ha deposto il falso contro il suo fratello, 19farete a lui quello che egli aveva

pensato di fare al suo fratello. Così estirperai il male di mezzo a te. 20Gli altri lo verranno a sapere e ne avranno

paura e non commetteranno più in mezzo a te una tale azione malvagia.

21Il tuo occhio non avrà compassione: vita per vita, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per

piede.
20

1Quando andrai in guerra contro i tuoi nemici e vedrai cavalli e carri e forze superiori a te, non li temere, perché è

con te il Signore tuo Dio, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto. 2Quando sarete vicini alla battaglia, il sacerdote si

farà avanti, parlerà al popolo 3e gli dirà: Ascolta, Israele! Voi oggi siete prossimi a dar battaglia ai vostri nemici; il

vostro cuore non venga meno; non temete, non vi smarrite e non vi spaventate dinanzi a loro, 4perché il Signore

vostro Dio cammina con voi per combattere per voi contro i vostri nemici e per salvarvi. 5I capi diranno al popolo:

C'è qualcuno che abbia costruito una casa nuova e non l'abbia ancora inaugurata? Vada, torni a casa, perché non

muoia in battaglia e altri inauguri la casa. 6C'è qualcuno che abbia piantato una vigna e non ne abbia ancora goduto

il frutto? Vada, torni a casa, perché non muoia in battaglia e altri ne goda il frutto. 7C'è qualcuno che si sia fidanzato

con una donna e non l'abbia ancora sposata? Vada, torni a casa, perché non muoia in battaglia e altri la sposi. 8I capi

aggiungeranno al popolo: C'è qualcuno che abbia paura e cui venga meno il coraggio? Vada, torni a casa, perché il

coraggio dei suoi fratelli non venga a mancare come il suo. 9Quando i capi avranno finito di parlare al popolo,

costituiranno i comandanti delle schiere alla testa del popolo.

10Quando ti avvicinerai a una città per attaccarla, le offrirai prima la pace. 11Se accetta la pace e ti apre le sue porte,

tutto il popolo che vi si troverà ti sarà tributario e ti servirà. 12Ma se non vuol far pace con te e vorrà la guerra, allora

l'assedierai. 13Quando il Signore tuo Dio l'avrà data nelle tue mani, ne colpirai a fil di spada tutti i maschi; 14ma le

donne, i bambini, il bestiame e quanto sarà nella città, tutto il suo bottino, li prenderai come tua preda; mangerai il

bottino dei tuoi nemici, che il Signore tuo Dio ti avrà dato. 15Così farai per tutte le città che sono molto lontane da te

e che non sono città di queste nazioni.

16Soltanto nelle città di questi popoli che il Signore tuo Dio ti dà in eredità, non lascerai in vita alcun essere che

respiri; 17ma li voterai allo sterminio: cioè gli Hittiti, gli Amorrei, i Cananei, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei, come il

Signore tuo Dio ti ha comandato di fare, 18perché essi non v'insegnino a commettere tutti gli abomini che fanno per i

loro dèi e voi non pecchiate contro il Signore vostro Dio.

19Quando cingerai d'assedio una città per lungo tempo, per espugnarla e conquistarla, non ne distruggerai gli alberi

colpendoli con la scure; ne mangerai il frutto, ma non li taglierai, perché l'albero della campagna è forse un uomo,

per essere coinvolto nell'assedio? 20Soltanto potrai distruggere e recidere gli alberi che saprai non essere alberi da

frutto, per costruire opere d'assedio contro la città che è in guerra con te, finché non sia caduta.

21

1Se nel paese di cui il Signore tuo Dio sta per darti il possesso, si troverà un uomo ucciso, disteso nella campagna,

senza che si sappia chi l'abbia ucciso, 2i tuoi anziani e i tuoi giudici usciranno e misureranno la distanza fra l'ucciso e

le città dei dintorni. 3Allora gli anziani della città più vicina all'ucciso prenderanno una giovenca che non abbia

ancora lavorato né portato il giogo; 4gli anziani di quella città faranno scendere la giovenca presso un corso di acqua

corrente, in luogo dove non si lavora e non si semina e là spezzeranno la nuca alla giovenca. 5Si avvicineranno poi i

sacerdoti, figli di Levi, poiché il Signore tuo Dio li ha scelti per servirlo e per dare la benedizione nel nome del

Signore e la loro parola dovrà decidere ogni controversia e ogni caso di lesione. 6Allora tutti gli anziani di quella

città che sono più vicini al cadavere, si laveranno le mani sulla giovenca a cui sarà stata spezzata la nuca nel

torrente; 7prendendo la parola diranno: Le nostre mani non hanno sparso questo sangue e i nostri occhi non l'hanno

visto spargere. 8Signore, perdona al tuo popolo Israele, che tu hai redento, e non lasciar sussistere un sangue

innocente in mezzo al tuo popolo Israele! Quel sangue sparso resterà per essi espiato. 9Così tu toglierai da te il

sangue innocente, perché avrai fatto ciò che è retto agli occhi del Signore.

10Se andrai in guerra contro i tuoi nemici e il Signore tuo Dio te li avrà messi nelle mani e tu avrai fatto prigionieri,

11se vedrai tra i prigionieri una donna bella d'aspetto e ti sentirai legato a lei tanto da volerla prendere in moglie, te la

condurrai a casa. 12Essa si raderà il capo, si taglierà le unghie, 13si leverà la veste che portava quando fu presa,

dimorerà in casa tua e piangerà suo padre e sua madre per un mese intero; dopo, potrai accostarti a lei e comportarti

da marito verso di lei e sarà tua moglie. 14Se in seguito non ti sentissi più di amarla, la lascerai andare a suo piacere,

ma non potrai assolutamente venderla per denaro né trattarla come una schiava, per il fatto che tu l'hai disonorata.

15Se un uomo avrà due mogli, l'una amata e l'altra odiosa, e tanto l'amata quanto l'odiosa gli avranno procreato figli,

se il primogenito è il figlio dell'odiosa, 16quando dividerà tra i suoi figli i beni che possiede, non potrà dare il diritto

di primogenito al figlio dell'amata, preferendolo al figlio dell'odiosa, che è il primogenito; 17ma riconoscerà come

primogenito il figlio dell'odiosa, dandogli il doppio di quello che possiede; poiché egli è la primizia del suo vigore e

a lui appartiene il diritto di primogenitura.

18Se un uomo avrà un figlio testardo e ribelle che non obbedisce alla voce né di suo padre né di sua madre e, benché

l'abbiano castigato, non dà loro retta, 19suo padre e sua madre lo prenderanno e lo condurranno dagli anziani della

città, alla porta del luogo dove abita, 20e diranno agli anziani della città: Questo nostro figlio è testardo e ribelle; non

vuole obbedire alla nostra voce, è uno sfrenato e un bevitore. 21Allora tutti gli uomini della sua città lo lapideranno

ed egli morirà; così estirperai da te il male e tutto Israele lo saprà e avrà timore.

22Se un uomo avrà commesso un delitto degno di morte e tu l'avrai messo a morte e appeso a un albero, 23il suo

cadavere non dovrà rimanere tutta la notte sull'albero, ma lo seppellirai lo stesso giorno, perché l'appeso è una

maledizione di Dio e tu non contaminerai il paese che il Signore tuo Dio ti dà in eredità.

22

1Se vedi smarriti un bue o una pecora di tuo fratello, tu non devi fingere di non averli scorti, ma avrai cura di

ricondurli a tuo fratello. 2Se tuo fratello non abita vicino a te e non lo conosci, accoglierai l'animale in casa tua:

rimarrà da te finché tuo fratello non ne faccia ricerca e allora glielo renderai. 3Lo stesso farai del suo asino, lo stesso

della sua veste, lo stesso di qualunque altro oggetto che tuo fratello abbia perduto e che tu trovi; tu non fingerai di

non averli scorti. 4Se vedi l'asino del tuo fratello o il suo bue caduto nella strada, tu non fingerai di non averli scorti,

ma insieme con lui li farai rialzare.

5La donna non si metterà un indumento da uomo né l'uomo indosserà una veste da donna; perché chiunque fa tali

cose è in abominio al Signore tuo Dio.

6Quando, cammin facendo, troverai sopra un albero o per terra un nido d'uccelli con uccellini o uova e la madre che

sta per covare gli uccellini o le uova, non prenderai la madre sui figli; 7ma scacciandola, lascia andar la madre e

prendi per te i figli, perché tu sia felice e goda lunga vita.

8Quando costruirai una casa nuova, farai un parapetto intorno alla tua terrazza, per non attirare sulla tua casa la

vendetta del sangue, qualora uno cada di là.

9Non seminerai nella tua vigna semi di due specie diverse, perché altrimenti tutto il prodotto di ciò che avrai

seminato e la rendita della vigna diventerà cosa consacrata. 10Non devi arare con un bue e un asino aggiogati

assieme. 11Non ti vestirai con un tessuto misto, fatto di lana e di lino insieme.

12Metterai fiocchi alle quattro estremità del mantello con cui ti copri.

13Se un uomo sposa una donna e, dopo aver coabitato con lei, la prende in odio, 14le attribuisce azioni scandalose e

diffonde sul suo conto una fama cattiva, dicendo: Ho preso questa donna, ma quando mi sono accostato a lei non

l'ho trovata in stato di verginità, 15il padre e la madre della giovane prenderanno i segni della verginità della giovane

e li presenteranno agli anziani della città, alla porta. 16Il padre della giovane dirà agli anziani: Ho dato mia figlia in

moglie a quest'uomo; egli l'ha presa in odio 17ed ecco le attribuisce azioni scandalose, dicendo: Non ho trovato tua

figlia in stato di verginità; ebbene, questi sono i segni della verginità di mia figlia, e spiegheranno il panno davanti

agli anziani della città. 18Allora gli anziani di quella città prenderanno il marito e lo castigheranno 19e gli imporranno

un'ammenda di cento sicli d'argento, che daranno al padre della giovane, per il fatto che ha diffuso una cattiva fama

contro una vergine d'Israele. Ella rimarrà sua moglie ed egli non potrà ripudiarla per tutto il tempo della sua vita.

20Ma se la cosa è vera, se la giovane non è stata trovata in stato di verginità, 21allora la faranno uscire all'ingresso

della casa del padre e la gente della sua città la lapiderà, così che muoia, perché ha commesso un'infamia in Israele,

disonorandosi in casa del padre. Così toglierai il male di mezzo a te.

22Quando un uomo verrà colto in fallo con una donna maritata, tutti e due dovranno morire: l'uomo che ha peccato

con la donna e la donna. Così toglierai il male da Israele.

23Quando una fanciulla vergine è fidanzata e un uomo, trovandola in città, pecca con lei, 24condurrete tutti e due alla

porta di quella città e li lapiderete così che muoiano: la fanciulla, perché essendo in città non ha gridato, e l'uomo

perché ha disonorato la donna del suo prossimo. Così toglierai il male da te. 25Ma se l'uomo trova per i campi la

fanciulla fidanzata e facendole violenza pecca con lei, allora dovrà morire soltanto l'uomo che ha peccato con lei;

26ma non farai nulla alla fanciulla. Nella fanciulla non c'è colpa degna di morte: come quando un uomo assale il suo

prossimo e l'uccide, così è in questo caso, 27perché egli l'ha incontrata per i campi: la fanciulla fidanzata ha potuto

gridare, ma non c'era nessuno per venirle in aiuto.

28Se un uomo trova una fanciulla vergine che non sia fidanzata, l'afferra e pecca con lei e sono colti in flagrante,

29l'uomo che ha peccato con lei darà al padre della fanciulla cinquanta sicli d'argento; essa sarà sua moglie, per il

fatto che egli l'ha disonorata, e non potrà ripudiarla per tutto il tempo della sua vita.

23

1Nessuno sposerà una moglie del padre, né solleverà il lembo del mantello paterno.

2Non entrerà nella comunità del Signore chi ha il membro contuso o mutilato. 3Il bastardo non entrerà nella

comunità del Signore; nessuno dei suoi, neppure alla decima generazione, entrerà nella comunità del Signore.

4L'Ammonita e il Moabita non entreranno nella comunità del Signore; nessuno dei loro discendenti, neppure alla

decima generazione, entrerà nella comunità del Signore; 5non vi entreranno mai perché non vi vennero incontro con

il pane e con l'acqua nel vostro cammino quando uscivate dall'Egitto e perché hanno prezzolato contro di te Balaam,

figlio di Beor, da Petor nel paese dei due fiumi, perché ti maledicesse. 6Ma il Signore tuo Dio non volle ascoltare

Balaam e il Signore tuo Dio mutò per te la maledizione in benedizione, perché il Signore tuo Dio ti ama. 7Non

cercherai né la loro pace, né la loro prosperità, finché tu viva, mai. 8Non avrai in abominio l'Idumeo, perché è tuo

fratello; non avrai in abominio l'Egiziano, perché sei stato forestiero nel suo paese; 9i figli che nasceranno da loro

alla terza generazione potranno entrare nella comunità del Signore.

10Quando uscirai e ti accamperai contro i tuoi nemici, guardati da ogni cosa cattiva. 11Se si trova qualcuno in mezzo

a te che sia immondo a causa d'un accidente notturno, uscirà dall'accampamento e non vi entrerà; 12verso sera si

laverà con acqua e dopo il tramonto del sole potrà rientrare nell'accampamento.

13Avrai anche un posto fuori dell'accampamento e là andrai per i tuoi bisogni. 14Nel tuo equipaggiamento avrai un

piuolo, con il quale, nel ritirarti fuori, scaverai una buca e poi ricoprirai i tuoi escrementi. 15Perché il Signore tuo Dio

passa in mezzo al tuo accampamento per salvarti e per mettere i nemici in tuo potere; l'accampamento deve essere

dunque santo, perché Egli non veda in mezzo a te qualche indecenza e ti abbandoni.

16Non consegnerai al suo padrone uno schiavo che, dopo essergli fuggito, si sarà rifugiato presso di te. 17Rimarrà da

te nel tuo paese, nel luogo che avrà scelto, in quella città che gli parrà meglio; non lo molesterai.

18Non vi sarà alcuna donna dedita alla prostituzione sacra tra le figlie d'Israele, né vi sarà alcun uomo dedito alla

prostituzione sacra tra i figli d'Israele. 19Non porterai nella casa del Signore tuo Dio il dono di una prostituta né il

salario di un cane, qualunque voto tu abbia fatto, poiché tutti e due sono abominio per il Signore tuo Dio.

20Non farai al tuo fratello prestiti a interesse, né di denaro, né di viveri, né di qualunque cosa che si presta a

interesse. 21Allo straniero potrai prestare a interesse, ma non al tuo fratello, perché il Signore tuo Dio ti benedica in

tutto ciò a cui metterai mano, nel paese di cui stai per andare a prender possesso.

22Quando avrai fatto un voto al Signore tuo Dio, non tarderai a soddisfarlo, perché il Signore tuo Dio te ne

domanderebbe certo conto e in te vi sarebbe un peccato. 23Ma se ti astieni dal far voti non vi sarà in te peccato.

24Manterrai la parola uscita dalle tue labbra ed eseguirai il voto che avrai fatto volontariamente al Signore tuo Dio,

ciò che la tua bocca avrà promesso.

25Se entri nella vigna del tuo prossimo, potrai mangiare uva, secondo il tuo appetito, a sazietà, ma non potrai

metterne in alcun tuo recipiente. 26Se passi tra la messe del tuo prossimo, potrai coglierne spighe con la mano, ma

non mettere la falce nella messe del tuo prossimo.

24

1Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che essa non trovi grazia ai suoi

occhi, perché egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni

in mano e la mandi via dalla casa. 2Se essa, uscita dalla casa di lui, va e diventa moglie di un altro marito 3e questi la

prende in odio, scrive per lei un libello di ripudio, glielo consegna in mano e la manda via dalla casa o se quest'altro

marito, che l'aveva presa per moglie, muore, 4il primo marito, che l'aveva rinviata, non potrà riprenderla per moglie,

dopo che essa è stata contaminata, perché sarebbe abominio agli occhi del Signore; tu non renderai colpevole di

peccato il paese che il Signore tuo Dio sta per darti in eredità.

5Quando un uomo si sarà sposato da poco, non andrà in guerra e non gli sarà imposto alcun incarico; sarà libero per

un anno di badare alla sua casa e farà lieta la moglie che ha sposata.

6Nessuno prenderà in pegno né le due pietre della macina domestica né la pietra superiore della macina, perché

sarebbe come prendere in pegno la vita.

7Quando si troverà un uomo che abbia rapito qualcuno dei suoi fratelli tra gli Israeliti, l'abbia sfruttato come schiavo

o l'abbia venduto, quel ladro sarà messo a morte; così estirperai il male da te.

8In caso di lebbra bada bene di osservare diligentemente e fare quanto i sacerdoti leviti vi insegneranno; avrete cura

di fare come io ho loro ordinato. 9Ricòrdati di quello che il Signore tuo Dio fece a Maria durante il viaggio, quando

uscivate dall'Egitto.

10Quando presterai qualsiasi cosa al tuo prossimo, non entrerai in casa sua per prendere il suo pegno; 11te ne starai

fuori e l'uomo a cui avrai fatto il prestito ti porterà fuori il pegno. 12Se quell'uomo è povero, non andrai a dormire

con il suo pegno. 13Dovrai assolutamente restituirgli il pegno al tramonto del sole, perché egli possa dormire con il

suo mantello e benedirti; questo ti sarà contato come una cosa giusta agli occhi del Signore tuo Dio.

14Non defrauderai il salariato povero e bisognoso, sia egli uno dei tuoi fratelli o uno dei forestieri che stanno nel tuo

paese, nelle tue città; 15gli darai il suo salario il giorno stesso, prima che tramonti il sole, perché egli è povero e vi

volge il desiderio; così egli non griderà contro di te al Signore e tu non sarai in peccato.

16Non si metteranno a morte i padri per una colpa dei figli, né si metteranno a morte i figli per una colpa dei padri;

ognuno sarà messo a morte per il proprio peccato.

17Non lederai il diritto dello straniero e dell'orfano e non prenderai in pegno la veste della vedova, 18ma ti ricorderai

che sei stato schiavo in Egitto e che di là ti ha liberato il Signore tuo Dio; perciò ti comando di fare questa cosa.

19Quando, facendo la mietitura nel tuo campo, vi avrai dimenticato qualche mannello, non tornerai indietro a

prenderlo; sarà per il forestiero, per l'orfano e per la vedova, perché il Signore tuo Dio ti benedica in ogni lavoro

delle tue mani. 20Quando bacchierai i tuoi ulivi, non tornerai indietro a ripassare i rami: saranno per il forestiero, per

l'orfano e per la vedova. 21Quando vendemmierai la tua vigna, non tornerai indietro a racimolare: sarà per il

forestiero, per l'orfano e per la vedova. 22Ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese d'Egitto; perciò ti comando di

fare questa cosa.
25

1Quando sorgerà una lite fra alcuni uomini e verranno in giudizio, i giudici che sentenzieranno, assolveranno

l'innocente e condanneranno il colpevole. 2Se il colpevole avrà meritato di essere fustigato, il giudice lo farà stendere

per terra e fustigare in sua presenza, con un numero di colpi proporzionati alla gravità della sua colpa. 3Gli farà dare

non più di quaranta colpi, perché, aggiungendo altre battiture a queste, la punizione non risulti troppo grave e il tuo

fratello resti infamato ai tuoi occhi.

4Non metterai la museruola al bue, mentre sta trebbiando.

5Quando i fratelli abiteranno insieme e uno di loro morirà senza lasciare figli, la moglie del defunto non si mariterà

fuori, con un forestiero; il suo cognato verrà da lei e se la prenderà in moglie, compiendo così verso di lei il dovere

del cognato; 6il primogenito che essa metterà al mondo, andrà sotto il nome del fratello morto perché il nome di

questo non si estingua in Israele.

7Ma se quell'uomo non ha piacere di prendere la cognata, essa salirà alla porta degli anziani e dirà: Mio cognato

rifiuta di assicurare in Israele il nome del fratello; non acconsente a compiere verso di me il dovere del cognato.

8Allora gli anziani della sua città lo chiameranno e gli parleranno; se egli persiste e dice: Non ho piacere di

prenderla, 9allora sua cognata gli si avvicinerà in presenza degli anziani, gli toglierà il sandalo dal piede, gli sputerà

in faccia e prendendo la parola dirà: Così sarà fatto all'uomo che non vuole ricostruire la famiglia del fratello. 10La

famiglia di lui sarà chiamata in Israele la famiglia dello scalzato.

11Se alcuni verranno a contesa fra di loro e la moglie dell'uno si avvicinerà per liberare il marito dalle mani di chi lo

percuote e stenderà la mano per afferrare costui nelle parti vergognose, 12tu le taglierai la mano e l'occhio tuo non

dovrà averne compassione.

13Non avrai nel tuo sacco due pesi diversi, uno grande e uno piccolo. 14Non avrai in casa due tipi di efa, una grande e

una piccola. 15Terrai un peso completo e giusto, terrai un'efa completa e giusta, perché tu possa aver lunga vita nel

paese che il Signore tuo Dio sta per darti. 16Poiché chiunque compie tali cose, chiunque commette ingiustizia è in

abominio al Signore tuo Dio.

17Ricordati di ciò che ti ha fatto Amalek lungo il cammino quando uscivate dall'Egitto: 18come ti assalì lungo il

cammino e aggredì nella tua carovana tutti i più deboli della retroguardia, mentre tu eri stanco e sfinito, e non ebbe

alcun timor di Dio. 19Quando dunque il Signore tuo Dio ti avrà assicurato tranquillità, liberandoti da tutti i tuoi

nemici all'intorno nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti in eredità, cancellerai la memoria di Amalek sotto al

cielo: non dimenticare!
26

1Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio ti darà in eredità e lo possiederai e là ti sarai stabilito,

2prenderai le primizie di tutti i frutti del suolo da te raccolti nel paese che il Signore tuo Dio ti darà, le metterai in

una cesta e andrai al luogo che il Signore tuo Dio avrà scelto per stabilirvi il suo nome. 3Ti presenterai al sacerdote

in carica in quei giorni e gli dirai: Io dichiaro oggi al Signore tuo Dio che sono entrato nel paese che il Signore ha

giurato ai nostri padri di darci. 4Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all'altare del

Signore tuo Dio 5e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore tuo Dio: Mio padre era un Arameo errante; scese

in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. 6Gli

Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. 7Allora gridammo al Signore, al Dio dei

nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione;

8il Signore ci fece uscire dall'Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e

prodigi, 9e ci condusse in questo luogo e ci diede questo paese, dove scorre latte e miele. 10Ora, ecco, io presento le

primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato. Le deporrai davanti al Signore tuo Dio e ti prostrerai

davanti al Signore tuo Dio; 11gioirai, con il levita e con il forestiero che sarà in mezzo a te, di tutto il bene che il

Signore tuo Dio avrà dato a te e alla tua famiglia.

12Quando avrai finito di prelevare tutte le decime delle tue entrate, il terzo anno, l'anno delle decime, e le avrai date

al levita, al forestiero, all'orfano e alla vedova perché ne mangino nelle tue città e ne siano sazi, 13dirai dinanzi al

Signore tuo Dio: Ho tolto dalla mia casa ciò che era consacrato e l'ho dato al levita, al forestiero, all'orfano e alla

vedova secondo quanto mi hai ordinato; non ho trasgredito, né dimenticato alcuno dei tuoi comandi. 14Non ne ho

mangiato durante il mio lutto; non ne ho tolto nulla quando ero immondo e non ne ho dato nulla per un cadavere; ho

obbedito alla voce del Signore mio Dio; ho agito secondo quanto mi hai ordinato. 15Volgi lo sguardo dalla dimora

della tua santità, dal cielo, e benedici il tuo popolo d'Israele e il suolo che ci hai dato come hai giurato ai nostri padri,

il paese dove scorre latte e miele!

16Oggi il Signore tuo Dio ti comanda di mettere in pratica queste leggi e queste norme; osservale dunque, mettile in

pratica, con tutto il cuore, con tutta l'anima. 17Tu hai sentito oggi il Signore dichiarare che Egli sarà il tuo Dio, ma

solo se tu camminerai per le sue vie e osserverai le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e obbedirai alla sua voce.

18Il Signore ti ha fatto oggi dichiarare che tu sarai per lui un popolo particolare, come egli ti ha detto, ma solo se

osserverai tutti i suoi comandi; 19Egli ti metterà per gloria, rinomanza e splendore, sopra tutte le nazioni che ha fatte

e tu sarai un popolo consacrato al Signore tuo Dio com'egli ha promesso".

27

1Mosè e gli anziani d'Israele diedero quest'ordine al popolo: "Osservate tutti i comandi che oggi vi dò. 2Quando

avrete passato il Giordano per entrare nel paese che il Signore vostro Dio sta per darvi, erigerai grandi pietre e le

intonacherai di calce. 3Scriverai su di esse tutte le parole di questa legge, quando avrai passato il Giordano per

entrare nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, paese dove scorre latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi

padri, ti ha detto. 4Quando dunque avrete passato il Giordano, erigerete sul monte Ebal queste pietre, che oggi vi

comando, e le intonacherete di calce. 5Là costruirai anche un altare al Signore tuo Dio, un altare di pietre non toccate

da strumento di ferro. 6Costruirai l'altare del Signore tuo Dio con pietre intatte e sopra vi offrirai olocausti al Signore

tuo Dio, 7offrirai sacrifici di comunione e là mangerai e ti gioirai davanti al Signore tuo Dio. 8Scriverai su quelle

pietre tutte le parole di questa legge con scrittura ben chiara".

9Mosè e i sacerdoti leviti dissero a tutto Israele: "Fa' silenzio e ascolta, Israele! Oggi sei divenuto il popolo del

Signore tuo Dio. 10Obbedirai quindi alla voce del Signore tuo Dio e metterai in pratica i suoi comandi e le sue leggi

che oggi ti do". 11In quello stesso giorno Mosè diede quest'ordine al popolo: 12"Quando avrete passato il Giordano,

ecco quelli che staranno sul monte Garizim per benedire il popolo: Simeone, Levi, Giuda, Ìssacar, Giuseppe e

Beniamino; 13ecco quelli che staranno sul monte Ebal, per pronunciare la maledizione: Ruben, Gad, Aser, Zàbulon,

Dan e Nèftali. 14I leviti prenderanno la parola e diranno ad alta voce a tutti gli Israeliti:

15Maledetto l'uomo che fa un'immagine scolpita o di metallo fuso, abominio per il Signore, lavoro di mano

d'artefice, e la pone in luogo occulto! Tutto il popolo risponderà e dirà: Amen.

16Maledetto chi maltratta il padre e la madre! Tutto il popolo dirà: Amen.

17Maledetto chi sposta i confini del suo prossimo! Tutto il popolo dirà: Amen.

18Maledetto chi fa smarrire il cammino al cieco! Tutto il popolo dirà: Amen.

19Maledetto chi lede il diritto del forestiero, dell'orfano e della vedova! Tutto il popolo dirà: Amen.

20Maledetto chi si unisce con la moglie del padre, perché solleva il lembo del mantello del padre! Tutto il popolo

dirà: Amen.

21Maledetto chi si unisce con qualsiasi bestia! Tutto il popolo dirà: Amen.

22Maledetto chi si unisce con la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre! Tutto il popolo dirà: Amen.

23Maledetto chi si unisce con la suocera! Tutto il popolo dirà: Amen.

24Maledetto chi uccide il suo prossimo in segreto! Tutto il popolo dirà: Amen.

25Maledetto chi accetta un regalo per condannare a morte un innocente! Tutto il popolo dirà: Amen.

26Maledetto chi non mantiene in vigore le parole di questa legge, per metterla in pratica! Tutto il popolo dirà: Amen.

28

1Se tu obbedirai fedelmente alla voce del Signore tuo Dio, preoccupandoti di mettere in pratica tutti i suoi comandi

che io ti prescrivo, il Signore tuo Dio ti metterà sopra tutte le nazioni della terra; 2perché tu avrai ascoltato la voce

del Signore tuo Dio, verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste benedizioni: 3Sarai benedetto nella città e

benedetto nella campagna. 4Benedetto sarà il frutto del tuo seno, il frutto del tuo suolo e il frutto del tuo bestiame;

benedetti i parti delle tue vacche e i nati delle tue pecore. 5Benedette saranno la tua cesta e la tua madia. 6Sarai

benedetto quando entri e benedetto quando esci. 7Il Signore lascerà sconfiggere davanti a te i tuoi nemici, che

insorgeranno contro di te: per una sola via verranno contro di te e per sette vie fuggiranno davanti a te. 8Il Signore

ordinerà alla benedizione di essere con te nei tuoi granai e in tutto ciò a cui metterai mano; ti benedirà nel paese che

il Signore tuo Dio sta per darti. 9Il Signore ti renderà popolo a lui consacrato, come ti ha giurato, se osserverai i

comandi del Signore tuo Dio e se camminerai per le sue vie; 10tutti i popoli della terra vedranno che porti il nome del

Signore e ti temeranno. 11Il Signore tuo Dio ti concederà abbondanza di beni, quanto al frutto del tuo grembo, al

frutto del tuo bestiame e al frutto del tuo suolo, nel paese che il Signore ha giurato ai tuoi padri di darti. 12Il Signore

aprirà per te il suo benefico tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia a suo tempo e per benedire tutto il

lavoro delle tue mani; così presterai a molte nazioni, mentre tu non domanderai prestiti. 13Il Signore ti metterà in

testa e non in coda e sarai sempre in alto e mai in basso, se obbedirai ai comandi del Signore tuo Dio, che oggi io ti

prescrivo, perché tu li osservi e li metta in pratica, 14e se non devierai né a destra né a sinistra da alcuna delle cose

che oggi vi comando, per seguire altri dèi e servirli.

15Ma se non obbedirai alla voce del Signore tuo Dio, se non cercherai di eseguire tutti i suoi comandi e tutte le sue

leggi che oggi io ti prescrivo, verranno su di te e ti raggiungeranno tutte queste maledizioni: 16sarai maledetto nella

città e maledetto nella campagna. 17Maledette saranno la tua cesta e la tua madia. 18Maledetto sarà il frutto del tuo

seno e il frutto del tuo suolo; maledetti i parti delle tue vacche e i nati delle tue pecore. 19Maledetto sarai quando

entri e maledetto quando esci. 20Il Signore lancerà contro di te la maledizione, la costernazione e la minaccia in ogni

lavoro a cui metterai mano, finché tu sia distrutto e perisca rapidamente a causa delle tue azioni malvage per avermi

abbandonato. 21Il Signore ti farà attaccare la peste, finché essa non ti abbia eliminato dal paese, di cui stai per entrare

a prender possesso. 22Il Signore ti colpirà con la consunzione, con la febbre, con l'infiammazione, con l'arsura, con la

siccità, il carbonchio e la ruggine, che ti perseguiteranno finché tu non sia perito. 23Il cielo sarà di rame sopra il tuo

capo e la terra sotto di te sarà di ferro. 24Il Signore darà come pioggia al tuo paese sabbia e polvere, che scenderanno

dal cielo su di te finché tu sia distrutto. 25Il Signore ti farà sconfiggere dai tuoi nemici: per una sola via andrai contro

di loro e per sette vie fuggirai davanti a loro; diventerai oggetto di orrore per tutti i regni della terra. 26Il tuo cadavere

diventerà pasto di tutti gli uccelli del cielo e delle bestie selvatiche e nessuno li scaccerà. 27Il Signore ti colpirà con le

ulcere d'Egitto, con bubboni, scabbia e prurigine, da cui non potrai guarire. 28Il Signore ti colpirà di delirio, di cecità

e di pazzia, 29così che andrai brancolando in pieno giorno come il cieco brancola nel buio. Non riuscirai nelle tue

imprese, sarai ogni giorno oppresso e spogliato e nessuno ti aiuterà. 30Ti fidanzerai con una donna, un altro la

praticherà; costruirai una casa, ma non vi abiterai; pianterai una vigna e non ne potrai cogliere i primi frutti. 31Il tuo

bue sarà ammazzato sotto i tuoi occhi e tu non ne mangerai; il tuo asino ti sarà portato via in tua presenza e non

tornerà più a te; il tuo gregge sarà dato ai tuoi nemici e nessuno ti aiuterà. 32I tuoi figli e le tue figlie saranno

consegnati a un popolo straniero, mentre i tuoi occhi vedranno e languiranno di pianto per loro ogni giorno, ma

niente potrà fare la tua mano. 33Un popolo, che tu non conosci, mangerà il frutto della tua terra e di tutta la tua fatica;

sarai oppresso e schiacciato ogni giorno; 34diventerai pazzo per ciò che i tuoi occhi dovranno vedere. 35Il Signore ti

colpirà alle ginocchia e alle cosce con una ulcera maligna, della quale non potrai guarire; ti colpirà dalla pianta dei

piedi alla sommità del capo. 36Il Signore deporterà te e il re, che ti sarai costituito, in una nazione che né tu né i padri

tuoi avete conosciuto; là servirai dèi stranieri, dèi di legno e di pietra; 37diventerai oggetto di stupore, di motteggio e

di scherno per tutti i popoli fra i quali il Signore ti avrà condotto.

38Porterai molta semente al campo e raccoglierai poco, perché la locusta la divorerà. 39Pianterai vigne e le coltiverai,

ma non berrai vino né coglierai uva, perché il verme le roderà. 40Avrai oliveti in tutto il tuo territorio, ma non ti

ungerai di olio, perché le tue olive cadranno immature. 41Genererai figli e figlie, ma non saranno tuoi, perché

andranno in prigionia. 42Tutti i tuoi alberi e il frutto del tuo suolo saranno preda di un esercito d'insetti. 43Il forestiero

che sarà in mezzo a te si innalzerà sempre più sopra di te e tu scenderai sempre più in basso. 44Egli presterà a te e tu

non presterai a lui; egli sarà in testa e tu in coda. 45Tutte queste maledizioni verranno su di te, ti perseguiteranno e ti

raggiungeranno, finché tu sia distrutto, perché non avrai obbedito alla voce del Signore tuo Dio, osservando i

comandi e le leggi che egli ti ha dato. 46Esse per te e per la tua discendenza saranno sempre un segno e un prodigio.

47Poiché non avrai servito il Signore tuo Dio con gioia e di buon cuore in mezzo all'abbondanza di ogni cosa,

48servirai i tuoi nemici, che il Signore manderà contro di te, in mezzo alla fame, alla sete, alla nudità e alla mancanza

di ogni cosa; essi ti metteranno un giogo di ferro sul collo, finché ti abbiano distrutto.

49Il Signore solleverà contro di te da lontano, dalle estremità della terra, una nazione che si slancia a volo come

aquila: una nazione della quale non capirai la lingua, 50una nazione dall'aspetto feroce, che non avrà riguardo al

vecchio né avrà compassione del fanciullo; 51che mangerà il frutto del tuo bestiame e il frutto del tuo suolo, finché tu

sia distrutto, e non ti lascerà alcun residuo di frumento, di mosto, di olio, dei parti delle tue vacche e dei nati delle

tue pecore, finché ti avrà fatto perire. 52Ti assedierà in tutte le tue città, finché in tutto il tuo paese cadano le mura

alte e forti, nelle quali avrai riposto la fiducia. Ti assedierà in tutte le tue città, in tutto il paese che il Signore tuo Dio

ti avrà dato. 53Durante l'assedio e l'angoscia alla quale ti ridurrà il tuo nemico, mangerai il frutto delle tue viscere, le

carni dei tuoi figli e delle tue figlie, che il Signore tuo Dio ti avrà dato. 54L'uomo più raffinato tra di voi e più

delicato guarderà di malocchio il suo fratello e la sua stessa sposa e il resto dei suoi figli che ancora sopravvivono,

55per non dare ad alcuno di loro le carni dei suoi figli delle quali si ciberà; perché non gli sarà rimasto più nulla

durante l'assedio e l'angoscia alla quale i nemici ti avranno ridotto entro tutte le tue città. 56La donna più raffinata e

delicata tra di voi, che per delicatezza e raffinatezza non si sarebbe provata a posare in terra la pianta del piede,

guarderà di malocchio il proprio marito, il figlio e la figlia 57e si ciberà di nascosto di quanto esce dai suoi fianchi e

dei bambini che deve ancora partorire, mancando di tutto durante l'assedio e l'angoscia alla quale i nemici ti avranno

ridotto entro tutte le tue città.

58Se non cercherai di eseguire tutte le parole di questa legge, scritte in questo libro, avendo timore di questo nome

glorioso e terribile del Signore tuo Dio, 59allora il Signore colpirà te e i tuoi discendenti con flagelli prodigiosi:

flagelli grandi e duraturi, malattie maligne e ostinate. 60Farà tornare su di te le infermità dell'Egitto, delle quali tu

avevi paura, e si attaccheranno a te. 61Anche ogni altra malattia e ogni flagello, che non sta scritto nel libro di questa

legge, il Signore manderà contro di te, finché tu non sia distrutto. 62Voi rimarrete in pochi uomini, dopo essere stati

numerosi come le stelle del cielo, perché non avrai obbedito alla voce del Signore tuo Dio. 63Come il Signore gioiva

a vostro riguardo nel beneficarvi e moltiplicarvi, così il Signore gioirà a vostro riguardo nel farvi perire e

distruggervi; sarete strappati dal suolo, che vai a prendere in possesso. 64Il Signore ti disperderà fra tutti i popoli, da

un'estremità fino all'altra; là servirai altri dèi, che né tu, né i tuoi padri avete conosciuti, dèi di legno e di pietra. 65Fra

quelle nazioni non troverai sollievo e non vi sarà luogo di riposo per la pianta dei tuoi piedi; là il Signore ti darà un

cuore trepidante, languore di occhi e angoscia di anima. 66La tua vita ti sarà dinanzi come sospesa a un filo; temerai

notte e giorno e non sarai sicuro della tua vita. 67Alla mattina dirai: Se fosse sera! e alla sera dirai: Se fosse mattina!,

a causa del timore che ti agiterà il cuore e delle cose che i tuoi occhi vedranno. 68Il Signore ti farà tornare in Egitto,

per mezzo di navi, per una via della quale ti ho detto: Non dovrete più rivederla! e là vi metterete in vendita ai vostri

nemici come schiavi e schiave, ma nessuno vi acquisterà".

69Queste sono le parole dell'alleanza che il Signore ordinò a Mosè di stabilire con gli Israeliti nel paese di Moab,

oltre l'alleanza che aveva stabilito con loro sull'Oreb.

29

1Mosè convocò tutto Israele e disse loro: "Voi avete visto quanto il Signore ha fatto sotto i vostri occhi, nel paese

d'Egitto, al faraone, a tutti i suoi ministri e a tutto il suo paese; 2le prove grandiose che i tuoi occhi hanno visto, i

segni e i grandi prodigi. 3Ma fino ad oggi il Signore non vi ha dato una mente per comprendere, né occhi per vedere,

né orecchi per udire. 4Io vi ho condotti per quarant'anni nel deserto; i vostri mantelli non vi si sono logorati addosso

e i vostri sandali non vi si sono logorati ai piedi. 5Non avete mangiato pane, non avete bevuto vino, né bevanda

inebriante, perché sapevate che io sono il Signore vostro Dio. 6Quando foste arrivati in questo luogo e Sicon re di

Chesbon e Og re di Basan uscirono contro di noi per combattere, noi li abbiamo sconfitti, 7abbiamo preso il loro

paese e l'abbiamo dato in possesso ai Rubeniti, ai Gaditi e a metà della tribù di Manàsse.

8Osservate dunque le parole di questa alleanza e mettetela in pratica, perché abbiate successo in quanto farete.

9Oggi voi state tutti davanti al Signore vostro Dio, i vostri capi, le vostre tribù, i vostri anziani, i vostri scribi, tutti gli

Israeliti, 10i vostri bambini, le vostre mogli, il forestiero che sta in mezzo al tuo accampamento, da chi ti spacca la

legna a chi ti attinge l'acqua, 11per entrare nell'alleanza del Signore tuo Dio e nell'imprecazione che il Signore tuo

Dio sancisce oggi con te, 12per costituirti oggi suo popolo e per essere Egli il tuo Dio, come ti ha detto e come ha

giurato ai tuoi padri, ad Abramo, ad Isacco e a Giacobbe. 13Non soltanto con voi io sancisco questa alleanza e

pronunzio questa imprecazione, 14ma con chi oggi sta qui con noi davanti al Signore nostro Dio e con chi non è oggi

qui con noi.

15Poiché voi sapete come abbiamo abitato nel paese d'Egitto e come siamo passati in mezzo alle nazioni, che avete

attraversate; 16avete visto i loro abomini e gli idoli di legno, di pietra, d'argento e d'oro, che sono presso di loro.

17Non vi sia tra voi uomo o donna o famiglia o tribù che volga oggi il cuore lungi dal Signore nostro Dio, per andare

a servire gli dèi di quelle nazioni. Non vi sia tra di voi radice alcuna che produca veleno e assenzio. 18Se qualcuno,

udendo le parole di questa imprecazione, si lusinga in cuor suo dicendo: Avrò benessere, anche se mi regolerò

secondo l'ostinazione del mio cuore, con il pensiero che il terreno irrigato faccia sparire quello arido, 19il Signore

non consentirà a perdonarlo; anzi in tal caso la collera del Signore e la sua gelosia si accenderanno contro

quell'uomo e si poserà sopra di lui ogni imprecazione scritta in questo libro e il Signore cancellerà il suo nome sotto

il cielo. 20Il Signore lo segregherà, per sua sventura, da tutte le tribù d'Israele, secondo tutte le imprecazioni

dell'alleanza scritta in questo libro della legge.

21Allora la generazione futura, i vostri figli che sorgeranno dopo di voi e lo straniero che verrà da una terra lontana,

quando vedranno i flagelli di quel paese e le malattie che il Signore gli avrà inflitte: 22tutto il suo suolo sarà zolfo,

sale, arsura, non sarà seminato e non germoglierà, né erba di sorta vi crescerà, come dopo lo sconvolgimento di

Sòdoma, di Gomorra, di Adma e di Zeboim, distrutte dalla sua collera e dal suo furore, 23diranno, dunque, tutte le

nazioni: Perché il Signore ha trattato così questo paese? Perché l'ardore di questa grande collera? 24E si risponderà:

Perché hanno abbandonato l'alleanza del Signore, Dio dei loro padri: l'alleanza che egli aveva stabilita con loro,

quando li ha fatti uscire dal paese d'Egitto; 25perché sono andati a servire altri dèi e si sono prostrati dinanzi a loro:

dèi che essi non avevano conosciuti e che egli non aveva dato loro in sorte. 26Per questo si è accesa la collera del

Signore contro questo paese, mandandovi contro tutte le imprecazioni scritte in questo libro; 27il Signore li ha

strappati dal loro suolo con ira, con furore e con grande sdegno e li ha gettati in un altro paese, come oggi. 28Le cose

occulte appartengono al Signore nostro Dio, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli, sempre, perché

pratichiamo tutte le parole di questa legge.
30

1Quando tutte queste cose che io ti ho poste dinanzi, la benedizione e la maledizione, si saranno realizzate su di te e

tu le richiamerai alla tua mente in mezzo a tutte le nazioni, dove il Signore tuo Dio ti avrà scacciato, 2se ti

convertirai al Signore tuo Dio e obbedirai alla sua voce, tu e i tuoi figli, con tutto il cuore e con tutta l'anima,

secondo quanto oggi ti comando, 3allora il Signore tuo Dio farà tornare i tuoi deportati, avrà pietà di te e ti

raccoglierà di nuovo da tutti i popoli, in mezzo ai quali il Signore tuo Dio ti aveva disperso. 4Quand'anche i tuoi

esuli fossero all'estremità dei cieli, di là il Signore tuo Dio ti raccoglierà e di là ti riprenderà. 5Il Signore tuo Dio ti

ricondurrà nel paese che i tuoi padri avevano posseduto e tu lo possiederai; Egli ti farà felice e ti moltiplicherà più

dei tuoi padri.

6Il Signore tuo Dio circonciderà il tuo cuore e il cuore della tua discendenza, perché tu ami il Signore tuo Dio con

tutto il cuore e con tutta l'anima e viva. 7Il Signore tuo Dio farà cadere tutte queste imprecazioni sui tuoi nemici e su

quanti ti odieranno e perseguiteranno. 8Tu ti convertirai, obbedirai alla voce del Signore e metterai in pratica tutti

questi comandi che oggi ti dò. 9Il Signore tuo Dio ti farà sovrabbondare di beni in ogni lavoro delle tue mani, nel

frutto delle tue viscere, nel frutto del tuo bestiame e nel frutto del tuo suolo; perché il Signore gioirà di nuovo per te

facendoti felice, come gioiva per i tuoi padri, 10quando obbedirai alla voce del Signore tuo Dio, osservando i suoi

comandi e i suoi decreti, scritti in questo libro della legge; quando ti sarai convertito al Signore tuo Dio con tutto il

cuore e con tutta l'anima.

11Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. 12Non è nel cielo, perché tu

dica: Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire e lo possiamo eseguire? 13Non è di là dal mare,

perché tu dica: Chi attraverserà per noi il mare per prendercelo e farcelo udire e lo possiamo eseguire? 14Anzi, questa

parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica.

15Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male; 16poiché io oggi ti comando di amare il

Signore tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva

e ti moltiplichi e il Signore tuo Dio ti benedica nel paese che tu stai per entrare a prendere in possesso. 17Ma se il tuo

cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli, 18io vi

dichiaro oggi che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese di cui state per entrare in possesso passando il

Giordano. 19Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la

benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, 20amando il Signore tuo

Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare

sulla terra che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe".

31

1Mosè andò e rivolse ancora queste parole a tutto Israele. Disse loro: 2"Io oggi ho centovent'anni; non posso più

andare e venire; inoltre il Signore mi ha detto: Tu non passerai questo Giordano. 3Il Signore tuo Dio passerà davanti

a te, distruggerà davanti a te quelle nazioni e tu prenderai il loro posto; quanto a Giosuè, egli passerà alla tua testa,

come il Signore ha detto. 4Il Signore tratterà quelle nazioni come ha trattato Sicon e Og, re degli Amorrei, e come ha

trattato il loro paese, che egli ha distrutto. 5Il Signore le metterà in vostro potere e voi le tratterete secondo tutti gli

ordini che vi ho dati. 6Siate forti, fatevi animo, non temete e non vi spaventate di loro, perché il Signore tuo Dio

cammina con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà".

7Poi Mosè chiamò Giosuè e gli disse alla presenza di tutto Israele: "Sii forte e fatti animo, perché tu entrerai con

questo popolo nel paese, che il Signore ai loro padri giurò di darvi: tu gliene darai il possesso. 8Il Signore stesso

cammina davanti a te; egli sarà con te, non ti lascerà e non ti abbandonerà; non temere e non ti perdere d'animo!".

9Mosè scrisse questa legge e la diede ai sacerdoti figli di Levi, che portavano l'arca dell'alleanza del Signore e a tutti

gli anziani d'Israele. 10Mosè diede loro quest'ordine: "Alla fine di ogni sette anni, al tempo dell'anno del condono,

alla festa delle capanne, 11quando tutto Israele verrà a presentarsi davanti al Signore tuo Dio, nel luogo che avrà

scelto, leggerai questa legge davanti a tutto Israele, agli orecchi di tutti. 12Radunerai il popolo, uomini, donne,

bambini e il forestiero che sarà nelle tue città, perché ascoltino, imparino a temere il Signore vostro Dio e si

preoccupino di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. 13I loro figli, che ancora non la conoscono, la

udranno e impareranno a temere il Signore vostro Dio, finché vivrete nel paese di cui voi andate a prendere possesso

passando il Giordano".

14Il Signore disse a Mosè: "Ecco, il giorno della tua morte è vicino; chiama Giosuè e presentatevi nella tenda del

convegno, perché io gli comunichi i miei ordini". Mosè e Giosuè dunque andarono a presentarsi nella tenda del

convegno. 15Il Signore apparve nella tenda in una colonna di nube e la colonna di nube stette all'ingresso della tenda.

16Il Signore disse a Mosè: "Ecco, tu stai per addormentarti con i tuoi padri; questo popolo si alzerà e si prostituirà

con gli dèi stranieri del paese nel quale sta per entrare; mi abbandonerà e spezzerà l'alleanza che io ho stabilita con

lui. 17In quel giorno, la mia ira si accenderà contro di lui; io li abbandonerò, nasconderò loro il volto e saranno

divorati. Lo colpiranno malanni numerosi e angosciosi e in quel giorno dirà: Questi mali non mi hanno forse colpito

per il fatto che il mio Dio non è più in mezzo a me? 18Io, in quel giorno, nasconderò il volto a causa di tutto il male

che avranno fatto rivolgendosi ad altri dèi.

19Ora scrivete per voi questo cantico e insegnatelo agli Israeliti; mettetelo loro in bocca, perché questo cantico mi sia

di testimonio contro gli Israeliti. 20Quando lo avrò introdotto nel paese che ho promesso ai suoi padri con

giuramento, paese dove scorre latte e miele, ed egli avrà mangiato, si sarà saziato e ingrassato e poi si sarà rivolto ad

altri dèi per servirli e mi avrà disprezzato e avrà spezzato la mia alleanza, 21e quando lo avranno colpito malanni

numerosi e angosciosi, allora questo canto sarà testimonio davanti a lui; poiché non sarà dimenticato dalla sua

discendenza. Sì, conosco i pensieri da lui concepiti già oggi, prima ancora che io lo abbia introdotto nel paese, che

ho promesso con giuramento". 22Mosè scrisse quel giorno questo canto e lo insegnò agli Israeliti.

23Poi il Signore comunicò i suoi ordini a Giosuè, figlio di Nun, e gli disse: "Sii forte e fatti animo, poiché tu

introdurrai gli Israeliti nel paese, che ho giurato di dar loro, e io sarò con te".

24Quando Mosè ebbe finito di scrivere su un libro tutte le parole di questa legge, 25ordinò ai leviti che portavano

l'arca dell'alleanza del Signore: 26"Prendete questo libro della legge e mettetelo a fianco dell'arca dell'alleanza del

Signore vostro Dio; vi rimanga come testimonio contro di te; 27perché io conosco la tua ribellione e la durezza della

tua cervice. Se fino ad oggi, mentre vivo ancora in mezzo a voi, siete stati ribelli contro il Signore, quanto più lo

sarete dopo la mia morte!

28Radunate presso di me tutti gli anziani delle vostre tribù e i vostri scribi; io farò udire loro queste parole e prenderò

a testimoni contro di loro il cielo e la terra. 29So infatti che, dopo la mia morte, voi certo vi corromperete e vi

allontanerete dalla via che vi ho detto di seguire; la sventura vi colpirà negli ultimi giorni, perché avrete fatto ciò che

è male agli occhi del Signore, provocandolo a sdegno con l'opera delle vostre mani". 30Poi Mosè pronunziò innanzi a

tutta l'assemblea d'Israele le parole di questo canto, fino al loro termine.

32
1"Ascoltate, o cieli: io voglio parlare:
oda la terra le parole della mia bocca!
2Stilli come pioggia la mia dottrina,
scenda come rugiada il mio dire;
come scroscio sull'erba del prato,
come spruzzo sugli steli di grano.
3Voglio proclamare il nome del Signore:
date gloria al nostro Dio!
4Egli è la Roccia; perfetta è l'opera sua;
tutte le sue vie sono giustizia;
è un Dio verace e senza malizia;
Egli è giusto e retto.
5Peccarono contro di lui i figli degeneri,
generazione tortuosa e perversa.
6Così ripaghi il Signore,
o popolo stolto e insipiente?
Non è lui il padre che ti ha creato,
che ti ha fatto e ti ha costituito?
7Ricorda i giorni del tempo antico,
medita gli anni lontani.
Interroga tuo padre e te lo farà sapere,
i tuoi vecchi e te lo diranno.
8Quando l'Altissimo divideva i popoli,
quando disperdeva i figli dell'uomo,
egli stabilì i confini delle genti
secondo il numero degli Israeliti.
9Perché porzione del Signore è il suo popolo,
Giacobbe è sua eredità.
10Egli lo trovò in terra deserta,
in una landa di ululati solitari.
Lo circondò, lo allevò,
lo custodì come pupilla del suo occhio.
11Come un'aquila che veglia la sua nidiata,
che vola sopra i suoi nati,
egli spiegò le ali e lo prese,
lo sollevò sulle sue ali,
12Il Signore lo guidò da solo,
non c'era con lui alcun dio straniero.
13Lo fece montare sulle alture della terra
e lo nutrì con i prodotti della campagna;
gli fece succhiare miele dalla rupe
e olio dai ciottoli della roccia;
14crema di mucca e latte di pecora
insieme con grasso di agnelli,
arieti di Basan e capri,
fior di farina di frumento
e sangue di uva, che bevevi spumeggiante.
15Giacobbe ha mangiato e si è saziato,
- sì, ti sei ingrassato, impinguato, rimpinzato -
e ha respinto il Dio che lo aveva fatto,
ha disprezzato la Roccia, sua salvezza.
16Lo hanno fatto ingelosire con dèi stranieri
e provocato con abomini all'ira.
17Hanno sacrificato a demoni che non sono Dio,
a divinità che non conoscevano,
novità, venute da poco,
che i vostri padri non avevano temuto.

18La Roccia, che ti ha generato, tu hai trascurato;

hai dimenticato il Dio che ti ha procreato!
19Ma il Signore ha visto e ha disdegnato
con ira i suoi figli e le sue figlie.
20Ha detto: Io nasconderò loro il mio volto:
vedrò quale sarà la loro fine.
Sono una generazione perfida,
sono figli infedeli.
21Mi resero geloso con ciò che non è Dio,
mi irritarono con i loro idoli vani;
io li renderò gelosi con uno che non è popolo,
li irriterò con una nazione stolta.
22Un fuoco si è acceso nella mia collera
e brucerà fino nella profondità degl'inferi;
divorerà la terra e il suo prodotto
e incendierà le radici dei monti.
23Accumulerò sopra di loro i malanni;
le mie frecce esaurirò contro di loro.
24Saranno estenuati dalla fame,
divorati dalla febbre e da peste dolorosa.
Il dente delle belve manderò contro di essi,

con il veleno dei rettili che strisciano nella polvere.

25Di fuori la spada li priverà dei figli,
dentro le case li ucciderà lo spavento.
Periranno insieme il giovane e la vergine,
il lattante e l'uomo canuto.
26Io ho detto: Li voglio disperdere,
cancellarne tra gli uomini il ricordo!
27se non temessi l'arroganza del nemico,
l'abbaglio dei loro avversari;
non dicano: La nostra mano ha vinto,
non è il Signore che ha operato tutto questo!
28Sono un popolo insensato
e in essi non c'è intelligenza:
29se fossero saggi, capirebbero,
rifletterebbero sulla loro fine:
30Come può un uomo solo inseguirne mille
o due soli metterne in fuga diecimila?
Non è forse perché la loro Roccia li ha venduti,
il Signore li ha consegnati?
31Perché la loro roccia non è come la nostra
e i nostri nemici ne sono testimoni.
32La loro vite è dal ceppo di Sòdoma,
dalle piantagioni di Gomorra.
La loro uva è velenosa,
ha grappoli amari.
33Tossico di serpenti è il loro vino,
micidiale veleno di vipere.
34Non è questo nascosto presso di me,
sigillato nei miei forzieri?
35Mia sarà la vendetta e il castigo,
quando vacillerà il loro piede!
Sì, vicino è il giorno della loro rovina
e il loro destino si affretta a venire.
36Perché il Signore farà giustizia al suo popolo
e dei suoi servi avrà compassione;
quando vedrà che ogni forza è svanita
e non è rimasto né schiavo, né libero.
37Allora dirà: Dove sono i loro dèi,
la roccia in cui cercavano rifugio;

38quelli che mangiavano il grasso dei loro sacrifici,

che bevevano il vino delle loro libazioni?
Sorgano ora e vi soccorrano,
siano il riparo per voi!
39Ora vedete che io, io lo sono
e nessun altro è dio accanto a me.
Sono io che dò la morte e faccio vivere;
io percuoto e io guarisco
e nessuno può liberare dalla mia mano.
40Alzo la mano verso il cielo
e dico: Per la mia vita, per sempre:
41quando avrò affilato la folgore della mia spada
e la mia mano inizierà il giudizio,
farò vendetta dei miei avversari,
ripagherò i miei nemici.
42Inebrierò di sangue le mie frecce,
si pascerà di carne la mia spada,
del sangue dei cadaveri e dei prigionieri,
delle teste dei condottieri nemici!
43Esultate, o nazioni, per il suo popolo,
perché Egli vendicherà il sangue dei suoi servi;
volgerà la vendetta contro i suoi avversari
e purificherà la sua terra e il suo popolo".

44Mosè venne con Giosuè, figlio di Nun, e pronunziò agli orecchi del popolo tutte le parole di questo canto.

45Quando Mosè ebbe finito di pronunziare tutte queste parole davanti a tutto Israele, disse loro: 46"Ponete nella

vostra mente tutte le parole che io oggi uso come testimonianza contro di voi. Le prescriverete ai vostri figli, perché

cerchino di eseguire tutte le parole di questa legge. 47Essa infatti non è una parola senza valore per voi; anzi è la

vostra vita; per questa parola passerete lunghi giorni sulla terra di cui state per prendere possesso, passando il

Giordano".

48In quello stesso giorno il Signore disse a Mosè: 49"Sali su questo monte degli Abarim, sul monte Nebo, che è nel

paese di Moab, di fronte a Gèrico, e mira il paese di Canaan, che io dò in possesso agli Israeliti. 50Tu morirai sul

monte sul quale stai per salire e sarai riunito ai tuoi antenati, come Aronne tuo fratello è morto sul monte Or ed è

stato riunito ai suoi antenati, 51perché siete stati infedeli verso di me in mezzo agli Israeliti alle acque di Mèriba di

Kades nel deserto di Sin, perché non avete manifestato la mia santità. 52Tu vedrai il paese davanti a te, ma là, nel

paese che io sto per dare agli Israeliti, tu non entrerai!".

33

1Ed ecco la benedizione con la quale Mosè, uomo di Dio, benedisse gli Israeliti prima di morire. 2Egli disse:

"Il Signore è venuto dal Sinai,
è spuntato per loro dal Seir;
è apparso dal monte Paran,
è arrivato a Mèriba di Kades,
dal suo meridione fino alle pendici.
3Certo egli ama i popoli;
tutti i suoi santi sono nelle tue mani,
mentre essi, accampati ai tuoi piedi,
ricevono le tue parole.
4Una legge ci ha ordinato Mosè;
un'eredità è l'assemblea di Giacobbe.
5Vi fu un re in Iesurun,
quando si radunarono i capi del popolo,
tutte insieme le tribù d'Israele.
6Viva Ruben e non muoia,
benché siano pochi i suoi uomini".
7Questo disse per Giuda:
"Ascolta, Signore, la voce di Giuda
e riconducilo verso il suo popolo;
la sua mano difenderà la sua causa
e tu sarai l'aiuto contro i suoi avversari".
8Per Levi disse:
"Da' a Levi i tuoi Tummim
e i tuoi Urim all'uomo a te fedele,
che hai messo alla prova a Massa,
per cui hai litigato presso le acque di Mèriba;
9a lui che dice del padre e della madre:
Io non li ho visti;
che non riconosce i suoi fratelli
e ignora i suoi figli.
Essi osservarono la tua parola
e custodiscono la tua alleanza;
10insegnano i tuoi decreti a Giacobbe
e la tua legge a Israele;
pongono l'incenso sotto le tue narici
e un sacrificio sul tuo altare.
11Benedici, Signore, il suo valore
e gradisci il lavoro delle sue mani;
colpisci al fianco i suoi aggressori
e i suoi nemici più non si rialzino".
12Per Beniamino disse:
"Prediletto del Signore, Beniamino,
abita tranquillo presso di Lui;
Egli lo protegge sempre
e tra le sue braccia dimora".
13Per Giuseppe disse:
"Benedetta dal Signore la sua terra!
Dalla rugiada abbia il meglio dei cieli,
e dall'abisso disteso al di sotto;
14il meglio dei prodotti del sole
e il meglio di ciò che germoglia ogni luna;
15la primizia dei monti antichi,
il meglio dei colli eterni
16e il meglio della terra e di ciò che contiene.
Il favore di Colui che abitava nel roveto
venga sul capo di Giuseppe,
sulla testa del principe tra i suoi fratelli!

17Come primogenito di toro, egli è d'aspetto maestoso

e le sue corna sono di bùfalo;
con esse cozzerà contro i popoli,
tutti insieme, sino ai confini della terra.
Tali sono le miriadi di Èfraim
e tali le migliaia di Manàsse".
18Per Zàbulon disse:
"Gioisci, Zàbulon, ogni volta che parti,
e tu, Ìssacar, nelle tue tende!
19Chiamiano i popoli sulla montagna,
dove offrono sacrifici legittimi,
perché succhiano le ricchezze dei mari
e i tesori nascosti nella sabbia".
20Per Gad disse:
"Benedetto chi stabilisce Gad al largo!
Come una leonessa ha la sede;
sbranò un braccio e anche un cranio;
21poi si scelse le primizie,
perché là era la parte riservata a un capo.
Venne alla testa del popolo
eseguì la giustizia del Signore
e i suoi decreti riguardo a Israele".
22Per Dan disse:
"Dan è un giovane leone
che balza da Basan".
23Per Nèftali disse:
"Nèftali è sazio di favori
e colmo delle benedizioni del Signore:
il mare e il meridione sono sua proprietà".
24Per Aser disse:
"Benedetto tra i figli è Aser!
Sia il favorito tra i suoi fratelli
e tuffi il suo piede nell'olio.
25Di ferro e di rame siano i tuoi catenacci
e quanto i tuoi giorni duri il tuo vigore.
26Nessuno è pari al Dio di Iesurun,
che cavalca sui cieli per venirti in aiuto
e sulle nubi nella sua maestà.
27Rifugio è il Dio dei tempi antichi
e quaggiù lo sono le sue braccia eterne.
Ha scacciato davanti a te il nemico
e ha intimato: Distruggi!
28Israele abita tranquillo,
la fonte di Giacobbe in luogo appartato,
in terra di frumento e di mosto,
dove il cielo stilla rugiada.
29Te beato, Israele! Chi è come te,
popolo salvato dal Signore?
Egli è lo scudo della tua difesa
e la spada del tuo trionfo.
I tuoi nemici vorranno adularti,
ma tu calcherai il loro dorso".
34

1Poi Mosè salì dalle steppe di Moab sul monte Nebo, cima del Pisga, che è di fronte a Gèrico. Il Signore gli mostrò

tutto il paese: Gàlaad fino a Dan, 2tutto Nèftali, il paese di Efraim e di Manàsse, tutto il paese di Giuda fino al Mar

Mediterraneo 3e il Negheb, il distretto della valle di Gèrico, città delle palme, fino a Zoar. 4Il Signore gli disse:

"Questo è il paese per il quale io ho giurato ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe: Io lo darò alla tua discendenza. Te

l'ho fatto vedere con i tuoi occhi, ma tu non vi entrerai!".

5Mosè, servo del Signore, morì in quel luogo, nel paese di Moab, secondo l'ordine del Signore. 6Fu sepolto nella

valle, nel paese di Moab, di fronte a Bet-Peor; nessuno fino ad oggi ha saputo dove sia la sua tomba. 7Mosè aveva

centoventi anni quando morì; gli occhi non gli si erano spenti e il vigore non gli era venuto meno. 8Gli Israeliti lo

piansero nelle steppe di Moab per trenta giorni; dopo, furono compiuti i giorni di pianto per il lutto di Mosè.

9Giosuè, figlio di Nun, era pieno dello spirito di saggezza, perché Mosè aveva imposto le mani su di lui; gli Israeliti

gli obbedirono e fecero quello che il Signore aveva comandato a Mosè.

10Non è più sorto in Israele un profeta come Mosè - lui con il quale il Signore parlava faccia a faccia - 11per tutti i

segni e prodigi che il Signore lo aveva mandato a compiere nel paese di Egitto, contro il faraone, contro i suoi

ministri e contro tutto il suo paese, 12e per la mano potente e il terrore grande con cui Mosè aveva operato davanti

agli occhi di tutto Israele.
La Bibbia di Gerusalemme Liber Liber
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