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Cristianesimo : Libri profetici
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Antico Testamento
I libri profetici
Isaia
1

1Visione che Isaia, figlio di Amoz, ebbe su Giuda e su Gerusalemme nei giorni di Ozia, di Iotam, di Acaz e di

Ezechia, re di Giuda.
2Udite, cieli; ascolta, terra,
perché il Signore dice:
"Ho allevato e fatto crescere figli,
ma essi si sono ribellati contro di me.
3Il bue conosce il proprietario
e l'asino la greppia del padrone,
ma Israele non conosce
e il mio popolo non comprende".
4Guai, gente peccatrice,
popolo carico di iniquità!
Razza di scellerati,
figli corrotti!
Hanno abbandonato il Signore,
hanno disprezzato il Santo di Israele,
si sono voltati indietro;
5perché volete ancora essere colpiti,
accumulando ribellioni?
La testa è tutta malata,
tutto il cuore langue.
6Dalla pianta dei piedi alla testa
non c'è in esso una parte illesa,
ma ferite e lividure
e piaghe aperte,
che non sono state ripulite, né fasciate,
né curate con olio.
7Il vostro paese è devastato,
le vostre città arse dal fuoco.
La vostra campagna, sotto i vostri occhi,
la divorano gli stranieri;
è una desolazione come Sòdoma distrutta.
8È rimasta sola la figlia di Sion
come una capanna in una vigna,
come un casotto in un campo di cocomeri,
come una città assediata.
9Se il Signore degli eserciti
non ci avesse lasciato un resto,
già saremmo come Sòdoma,
simili a Gomorra.
10Udite la parola del Signore,
voi capi di Sòdoma;
ascoltate la dottrina del nostro Dio,
popolo di Gomorra!

11"Che m'importa dei vostri sacrifici senza numero?"

dice il Signore.
"Sono sazio degli olocausti di montoni
e del grasso di giovenchi;
il sangue di tori e di agnelli e di capri
io non lo gradisco.
12Quando venite a presentarvi a me,
chi richiede da voi
che veniate a calpestare i miei atri?
13Smettete di presentare offerte inutili,
l'incenso è un abominio per me;
noviluni, sabati, assemblee sacre,
non posso sopportare delitto e solennità.
14I vostri noviluni e le vostre feste
io detesto,
sono per me un peso;
sono stanco di sopportarli.
15Quando stendete le mani,
io allontano gli occhi da voi.
Anche se moltiplicate le preghiere,
io non ascolto.
Le vostre mani grondano sangue.
16Lavatevi, purificatevi,
togliete il male delle vostre azioni
dalla mia vista.
Cessate di fare il male,
17imparate a fare il bene,
ricercate la giustizia,
soccorrete l'oppresso,
rendete giustizia all'orfano,
difendete la causa della vedova".
18"Su, venite e discutiamo"
dice il Signore.

"Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,

diventeranno bianchi come neve.
Se fossero rossi come porpora,
diventeranno come lana.
19Se sarete docili e ascolterete,
mangerete i frutti della terra.
20Ma se vi ostinate e vi ribellate,
sarete divorati dalla spada,
perché la bocca del Signore ha parlato".
21Come mai è diventata una prostituta
la città fedele?
Era piena di rettitudine,
la giustizia vi dimorava;
ora invece è piena di assassini!
22Il tuo argento è diventato scoria,
il tuo vino migliore è diluito con acqua.
23I tuoi capi sono ribelli
e complici di ladri;
tutti sono bramosi di regali,
ricercano mance,
non rendono giustizia all'orfano
e la causa della vedova fino a loro non giunge.
24Perciò, oracolo del Signore,
Dio degli eserciti,
il Potente di Israele:
"Ah, esigerò soddisfazioni dai miei avversari,
mi vendicherò dei miei nemici.
25Stenderò la mano su di te,
purificherò nel crogiuolo le tue scorie,
eliminerò da te tutto il piombo.
26Renderò i tuoi giudici come una volta,
i tuoi consiglieri come al principio.
Dopo, sarai chiamata città della giustizia,
città fedele".
27Sion sarà riscattata con la giustizia,
i suoi convertiti con la rettitudine.

28Tutti insieme finiranno in rovina ribelli e peccatori

e periranno quanti hanno abbandonato il Signore.
29Vi vergognerete delle querce
di cui vi siete compiaciuti,
arrossirete dei giardini
che vi siete scelti,
30poiché sarete come quercia
dalle foglie avvizzite
e come giardino senza acqua.
31Il forte diverrà come stoppa,
la sua opera come scintilla;
bruceranno tutte e due insieme
e nessuno le spegnerà.
2

1Ciò che Isaia, figlio di Amoz, vide riguardo a Giuda e a Gerusalemme.

2Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà eretto sulla cima dei monti
e sarà più alto dei colli;
ad esso affluiranno tutte le genti.
3Verranno molti popoli e diranno:
"Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci indichi le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri".
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
4Egli sarà giudice fra le genti
e sarà arbitro fra molti popoli.
Forgeranno le loro spade in vomeri,
le loro lance in falci;
un popolo non alzerà più la spada
contro un altro popolo,
non si eserciteranno più nell'arte della guerra.
5Casa di Giacobbe, vieni,
camminiamo nella luce del Signore.
6Tu hai rigettato il tuo popolo,
la casa di Giacobbe,
perché rigurgitano di maghi orientali
e di indovini come i Filistei;
agli stranieri battono le mani.
7Il suo paese è pieno di argento e di oro,
senza fine sono i suoi tesori;
il suo paese è pieno di cavalli,
senza numero sono i suoi carri.
8Il suo paese è pieno di idoli;
adorano l'opera delle proprie mani,
ciò che hanno fatto le loro dita.
9Perciò l'uomo sarà umiliato,
il mortale sarà abbassato;
tu non perdonare loro.
10Entra fra le rocce,
nasconditi nella polvere,
di fronte al terrore che desta il Signore,
allo splendore della sua maestà,
quando si alzerà a scuotere la terra.
11L'uomo abbasserà gli occhi orgogliosi,
l'alterigia umana si piegherà;
sarà esaltato il Signore, lui solo
in quel giorno.

12Poiché ci sarà un giorno del Signore degli eserciti

contro ogni superbo e altero,
contro chiunque si innalza ad abbatterlo;

13contro tutti i cedri del Libano alti ed elevati,

contro tutte le querce del Basan,
14contro tutti gli alti monti,
contro tutti i colli elevati,
15contro ogni torre eccelsa,
contro ogni muro inaccessibile,
16contro tutte le navi di Tarsis
e contro tutte le imbarcazioni di lusso.
17Sarà piegato l'orgoglio degli uomini,
sarà abbassata l'alterigia umana;
sarà esaltato il Signore, lui solo
in quel giorno
18e gli idoli spariranno del tutto.
19Rifugiatevi nelle caverne delle rocce
e negli antri sotterranei,
di fronte al terrore che desta il Signore
e allo splendore della sua maestà,
quando si alzerà a scuotere la terra.
20In quel giorno ognuno getterà
gli idoli d'argento e gli idoli d'oro,
che si era fatto per adorarli,
ai topi e ai pipistrelli,
21per entrare nei crepacci delle rocce
e nelle spaccature delle rupi,
di fronte al terrore che desta il Signore
e allo splendore della sua maestà,
quando si alzerà a scuotere la terra.
22Guardatevi dunque dall'uomo,
nelle cui narici non v'è che un soffio,
perché in quale conto si può tenere?
3
1Ecco infatti, il Signore, Dio degli eserciti,
toglie a Gerusalemme e a Giuda
ogni genere di sostegno,
ogni riserva di pane
e ogni sostentamento d'acqua,
2il prode e il guerriero,
il giudice e il profeta,
l'indovino e l'anziano,
3il capo di una cinquantina e il notabile,
il consigliere e il mago sapiente
e l'esperto di incantesimi.
4Io metterò come loro capi ragazzi,
monelli li domineranno.
5Il popolo userà violenza: l'uno contro l'altro,
individuo contro individuo;
il giovane tratterà con arroganza l'anziano,
lo spregevole, il nobile.
6Poiché uno afferra l'altro
nella casa del padre:
"Tu hai un mantello: sii nostro capo;
prendi in mano questa rovina!".
7Ma quegli si alzerà in quel giorno per dire:
"Non sono un medico;
nella mia casa non c'è pane
né mantello;
non mi ponete a capo del popolo!".
8Certo, Gerusalemme va in rovina
e Giuda crolla,

perché la loro lingua e le loro opere sono contro il Signore,

fino ad offendere la vista della sua maestà divina.

9La loro parzialità verso le persone li condanna
ed essi ostentano il peccato come Sòdoma:
non lo nascondono neppure; disgraziati!
Si preparano il male da se stessi.
10Beato il giusto, perché egli avrà bene,
mangerà il frutto delle sue opere.
11Guai all'empio! Lo colpirà la sventura,

secondo i misfatti delle sue mani avrà la mercede.

12Il mio popolo! Un fanciullo lo tiranneggia
e le donne lo dominano.
Popolo mio, le tue guide ti traviano,
distruggono la strada che tu percorri.
13Il Signore appare per muovere causa,
egli si presenta per giudicare il suo popolo.
14Il Signore inizia il giudizio
con gli anziani e i capi del suo popolo:
"Voi avete devastato la vigna;
le cose tolte ai poveri sono nelle vostre case.
15Qual diritto avete di opprimere il mio popolo,
di pestare la faccia ai poveri?".
Oracolo del Signore, Signore degli eserciti.
16Dice il Signore:
"Poiché si sono insuperbite le figlie di Sion
e procedono a collo teso,
ammiccando con gli occhi,
e camminano a piccoli passi
facendo tintinnare gli anelli ai piedi,
17perciò il Signore renderà tignoso
il cranio delle figlie di Sion,
il Signore denuderà le loro tempie".

18In quel giorno il Signore toglierà l'ornamento di fibbie, fermagli e lunette, 19orecchini, braccialetti, veli, 20bende,

catenine ai piedi, cinture, boccette di profumi, amuleti, 21anelli, pendenti al naso, 22vesti preziose e mantelline,

scialli, borsette, 23specchi, tuniche, cappelli e vestaglie.

24Invece di profumo ci sarà marciume,
invece di cintura una corda,
invece di ricci calvizie,
invece di vesti eleganti uno stretto sacco,
invece di bellezza bruciatura.
25"I tuoi prodi cadranno di spada,
i tuoi guerrieri in battaglia".
26Si alzeranno lamenti e gemiti alle tue porte
e tu, disabitata, giacerai a terra.
4
1Sette donne afferreranno
un uomo solo, in quel giorno,
e diranno: "Ci nutriremo del nostro pane
e indosseremo le nostre vesti;
soltanto, lasciaci portare il tuo nome.
Toglici la nostra vergogna".
2In quel giorno,

il germoglio del Signore crescerà in onore e gloria

e il frutto della terra
sarà a magnificenza e ornamento
per gli scampati di Israele.

3Chi sarà rimasto in Sion e chi sarà superstite in Gerusalemme sarà chiamato santo, cioè quanti saranno iscritti per

restare in vita in Gerusalemme. 4Quando il Signore avrà lavato le brutture delle figlie di Sion e avrà pulito l'interno

di Gerusalemme dal sangue che vi è stato versato con lo spirito di giustizia e con lo spirito dello sterminio, 5allora

verrà il Signore su ogni punto del monte Sion e su tutte le sue assemblee come una nube e come fumo di giorno,

come bagliore di fuoco e fiamma di notte, perché sopra ogni cosa la gloria del Signore sarà come baldacchino. 6Una

tenda fornirà ombra contro il caldo di giorno e rifugio e riparo contro i temporali e contro la pioggia.

5
1Canterò per il mio diletto
il mio cantico d'amore per la sua vigna.
Il mio diletto possedeva una vigna
sopra un fertile colle.
2Egli l'aveva vangata e sgombrata dai sassi
e vi aveva piantato scelte viti;
vi aveva costruito in mezzo una torre
e scavato anche un tino.
Egli aspettò che producesse uva,
ma essa fece uva selvatica.
3Or dunque, abitanti di Gerusalemme
e uomini di Giuda,
siate voi giudici fra me e la mia vigna.
4Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna
che io non abbia fatto?
Perché, mentre attendevo che producesse uva,
essa ha fatto uva selvatica?
5Ora voglio farvi conoscere
ciò che sto per fare alla mia vigna:
toglierò la sua siepe
e si trasformerà in pascolo;
demolirò il suo muro di cinta
e verrà calpestata.
6La renderò un deserto,
non sarà potata né vangata
e vi cresceranno rovi e pruni;
alle nubi comanderò di non mandarvi la pioggia.
7Ebbene, la vigna del Signore degli eserciti
è la casa di Israele;
gli abitanti di Giuda
la sua piantagione preferita.
Egli si aspettava giustizia
ed ecco spargimento di sangue,
attendeva rettitudine
ed ecco grida di oppressi.
8Guai a voi, che aggiungete casa a casa
e unite campo a campo,
finché non vi sia più spazio,
e così restate soli ad abitare
nel paese.

9Ho udito con gli orecchi il Signore degli eserciti:

"Certo, molti palazzi
diventeranno una desolazione,
grandi e belli
saranno senza abitanti".
10Poiché dieci iugeri di vigna
produrranno solo un bat
e un comer di seme
produrrà un'efa.
11Guai a coloro che si alzano presto al mattino
e vanno in cerca di bevande inebrianti
e si attardano alla sera
accesi in volto dal vino.
12Ci sono cetre e arpe,
timpani e flauti
e vino per i loro banchetti;
ma non badano all'azione del Signore,
non vedono l'opera delle sue mani.
13Perciò il mio popolo sarà deportato
senza che neppure lo sospetti.
I suoi grandi periranno di fame,
il suo popolo sarà arso dalla sete.
14Pertanto gli inferi dilatano le fauci,
spalancano senza misura la bocca.
Vi precipitano dentro la nobiltà e il popolo,
il frastuono e la gioia della città.

15L'uomo sarà umiliato, il mortale sarà abbassato,

gli occhi dei superbi si abbasseranno.

16Sarà esaltato il Signore degli eserciti nel giudizio

e il Dio santo si mostrerà santo nella giustizia.

17Allora vi pascoleranno gli agnelli come nei loro prati,

sulle rovine brucheranno i capretti.
18Guai a coloro che si tirano addosso il castigo
con corde da buoi
e il peccato con funi da carro,
19che dicono: "Faccia presto,
acceleri pure l'opera sua,
perché la vediamo;
si facciano più vicini e si compiano
i progetti del Santo di Israele,
perché li conosciamo".
20Guai a coloro che chiamano
bene il male e male il bene,

che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,

che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro.

21Guai a coloro che si credono sapienti
e si reputano intelligenti.
22Guai a coloro che sono gagliardi nel bere vino,
valorosi nel mescere bevande inebrianti,
23a coloro che assolvono per regali un colpevole
e privano del suo diritto l'innocente.

24Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia

e una fiamma consuma la paglia,
così le loro radici diventeranno un marciume
e la loro fioritura volerà via come polvere,

perché hanno rigettato la legge del Signore degli eserciti,

hanno disprezzato la parola del Santo di Israele.
25Per questo è divampato
lo sdegno del Signore contro il suo popolo,
su di esso ha steso la sua mano per colpire;
hanno tremato i monti,
i loro cadaveri erano come lordura
in mezzo alle strade.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e la sua mano resta ancora tesa.
26Egli alzerà un segnale a un popolo lontano
e gli farà un fischio all'estremità della terra;
ed ecco verrà veloce e leggero.
27Nessuno fra essi è stanco o inciampa,
nessuno sonnecchia o dorme,
non si scioglie la cintura dei suoi fianchi
e non si slaccia il legaccio dei suoi sandali.
28Le sue frecce sono acuminate,
e ben tesi tutti i suoi archi;
gli zoccoli dei suoi cavalli sono come pietre
e le ruote dei suoi carri come un turbine.
29Il suo ruggito è come quello di una leonessa,
ruggisce come un leoncello;
freme e afferra la preda,
la pone al sicuro, nessuno gliela strappa.
30Fremerà su di lui in quel giorno
come freme il mare;

si guarderà la terra: ecco, saranno tenebre, angoscia

e la luce sarà oscurata dalla caligine.
6

1Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto

riempivano il tempio. 2Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due

si copriva i piedi e con due volava. 3Proclamavano l'uno all'altro:

"Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti.
Tutta la terra è piena della sua gloria".

4Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo. 5E dissi:

"Ohimè! Io sono perduto,
perché un uomo dalle labbra impure io sono
e in mezzo a un popolo
dalle labbra impure io abito;
eppure i miei occhi hanno visto
il re, il Signore degli eserciti".

6Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle

dall'altare. 7Egli mi toccò la bocca e mi disse:
"Ecco, questo ha toccato le tue labbra,
perciò è scomparsa la tua iniquità
e il tuo peccato è espiato".

8Poi io udii la voce del Signore che diceva: "Chi manderò e chi andrà per noi?". E io risposi: "Eccomi, manda me!".

9Egli disse: "Va' e riferisci a questo popolo:
Ascoltate pure, ma senza comprendere,
osservate pure, ma senza conoscere.
10Rendi insensibile il cuore di questo popolo,
fallo duro d'orecchio e acceca i suoi occhi
e non veda con gli occhi
né oda con gli orecchi
né comprenda con il cuore
né si converta in modo da esser guarito".

11Io dissi: "Fino a quando, Signore?". Egli rispose:

"Finché non siano devastate
le città, senza abitanti,
le case senza uomini
e la campagna resti deserta e desolata".
12Il Signore scaccerà la gente
e grande sarà l'abbandono nel paese.
13Ne rimarrà una decima parte,
ma di nuovo sarà preda della distruzione
come una quercia e come un terebinto,
di cui alla caduta resta il ceppo.
Progenie santa sarà il suo ceppo.
7

1Nei giorni di Acaz figlio di Iotam, figlio di Ozia, re di Giuda, Rezìn re di Aram e Pekach figlio di Romelia, re di

Israele, marciarono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono a espugnarla. 2Fu dunque

annunziato alla casa di Davide: "Gli Aramei si sono accampati in Èfraim". Allora il suo cuore e il cuore del suo

popolo si agitarono, come si agitano i rami del bosco per il vento.

3Il Signore disse a Isaia: "Va' incontro ad Acaz, tu e tuo figlio Seariasùb, fino al termine del canale della piscina

superiore sulla strada del campo del lavandaio. 4Tu gli dirai: Fa' attenzione e sta' tranquillo, non temere e il tuo cuore

non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni fumosi, per la collera di Rezìn degli Aramei e del figlio di Romelia.

5Poiché gli Aramei, Èfraim e il figlio di Romelia hanno tramato il male contro di te, dicendo: 6Saliamo contro

Giuda, devastiamolo e occupiamolo, e vi metteremo come re il figlio di Tabeèl.

7Così dice il Signore Dio: Ciò non avverrà e non sarà!

8aPerché capitale di Aram è Damasco
e capo di Damasco è Rezìn.
9aCapitale di Èfraim è Samaria
e capo di Samaria il figlio di Romelia.
8bAncora sessantacinque anni
ed Èfraim cesserà di essere un popolo.
9bMa se non crederete, non avrete stabilità".

10Il Signore parlò ancora ad Acaz: 11"Chiedi un segno dal Signore tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure lassù in

alto". 12Ma Acaz rispose: "Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore". 13Allora Isaia disse: "Ascoltate, casa di

Davide! Non vi basta di stancare la pazienza degli uomini, perché ora vogliate stancare anche quella del mio Dio?

14Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà

Emmanuele. 15Egli mangerà panna e miele finché non imparerà a rigettare il male e a scegliere il bene. 16Poiché

prima ancora che il bimbo impari a rigettare il male e a scegliere il bene, sarà abbandonato il paese di cui temi i due

re. 17Il Signore manderà su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre giorni quali non vennero da quando Èfraim

si staccò da Giuda: manderà il re di Assiria".
18Avverrà in quel giorno:
il Signore farà un fischio alle mosche
che sono all'estremità dei canali di Egitto
e alle api che si trovano in Assiria.
19Esse verranno e si poseranno tutte
nelle valli ricche di burroni,
nelle fessure delle rocce,
su ogni cespuglio e su ogni pascolo.
20In quel giorno il Signore raderà
con rasoio preso in affitto oltre il fiume,
cioè il re assiro,
il capo e il pelo del corpo,
anche la barba toglierà via.
21Avverrà in quel giorno:
ognuno alleverà una giovenca e due pecore.
22Per l'abbondanza del latte che faranno,
si mangerà la panna;
di panna e miele si ciberà
ogni superstite in mezzo a questo paese.
23Avverrà in quel giorno:
ogni luogo, dove erano mille viti
valutate mille sicli d'argento,
sarà preda dei rovi e dei pruni.
24Vi si entrerà armati di frecce e di arco,
perché tutta la terra sarà rovi e pruni.
25In tutti i monti,
che erano vangati con la vanga,
non si passerà più
per paura delle spine e dei rovi.
Serviranno da pascolo per armenti
e da luogo battuto dal gregge.
8

1Il Signore mi disse: "Prenditi una grande tavoletta e scrivici con caratteri ordinari: A Mahèr-salàl-cash-baz". 2Io mi

presi testimoni fidati, il sacerdote Uria e Zaccaria figlio di Iebarachìa. 3Poi mi unii alla profetessa, la quale concepì e

partorì un figlio. Il Signore mi disse: "Chiamalo Mahèr-salàl-cash-baz, 4poiché, prima che il bambino sappia dire

babbo e mamma, le ricchezze di Damasco e le spoglie di Samaria saranno portate davanti al re di Assiria".

5Il Signore mi disse di nuovo:
6"Poiché questo popolo ha rigettato
le acque di Siloe, che scorrono piano,
e trema per Rezìn e per il figlio di Romelia,
7per questo, ecco,
il Signore gonfierà contro di loro
le acque del fiume,
impetuose e abbondanti:
cioè il re assiro con tutto il suo splendore,
irromperà in tutti i suoi canali
e strariperà da tutte le sue sponde.
8Penetrerà in Giuda,
lo inonderà e lo attraverserà
fino a giungere al collo.
Le sue ali distese copriranno
tutta l'estensione del tuo paese, Emmanuele.
9Sappiatelo, popoli: sarete frantumati;
ascoltate voi tutte, nazioni lontane,
cingete le armi e sarete frantumate.
10Preparate un piano, sarà senza effetti;
fate un proclama, non si realizzerà,
perché Dio è con noi".

11Poiché così il Signore mi disse, quando mi aveva preso per mano e mi aveva proibito di incamminarmi nella via di

questo popolo:
12"Non chiamate congiura
ciò che questo popolo chiama congiura,

non temete ciò che esso teme e non abbiate paura".

13Il Signore degli eserciti, lui solo ritenete santo.

Egli sia l'oggetto del vostro timore, della vostra paura.

14Egli sarà laccio e pietra d'inciampo
e scoglio che fa cadere
per le due case di Israele,

laccio e trabocchetto per chi abita in Gerusalemme.

15Tra di loro molti inciamperanno,
cadranno e si sfracelleranno,
saranno presi e catturati.

16Si chiuda questa testimonianza, si sigilli questa rivelazione nel cuore dei miei discepoli. 17Io ho fiducia nel

Signore, che ha nascosto il volto alla casa di Giacobbe, e spero in lui. 18Ecco, io e i figli che il Signore mi ha dato,

siamo segni e presagi per Israele da parte del Signore degli eserciti, che abita sul monte Sion.

19Quando vi diranno: "Interrogate gli spiriti e gli indovini che bisbigliano e mormorano formule. Forse un popolo

non deve consultare i suoi dèi? Per i vivi consultare i morti?", 20attenetevi alla rivelazione, alla testimonianza. Certo,

faranno questo discorso che non offre speranza d'aurora.

21Egli si aggirerà nel paese oppresso e affamato,
e, quando sarà affamato e preso dall'ira,
maledirà il suo re e il suo dio.
Guarderà in alto
22e rivolgerà lo sguardo sulla terra
ed ecco angustia e tenebre
e oscurità desolante.
Ma la caligine sarà dissipata,
23poiché non ci sarà più oscurità
dove ora è angoscia.

In passato umiliò la terra di Zàbulon e la terra di Nèftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il

Giordano e la curva di Goim.
9
1Il popolo che camminava nelle tenebre
vide una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
2Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si gioisce quando si spartisce la preda.
3Poiché il giogo che gli pesava
e la sbarra sulle sue spalle,
il bastone del suo aguzzino
tu hai spezzato come al tempo di Madian.
4Poiché ogni calzatura di soldato nella mischia
e ogni mantello macchiato di sangue
sarà bruciato,
sarà esca del fuoco.
5Poiché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il segno della sovranità
ed è chiamato:
Consigliere ammirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace;
6grande sarà il suo dominio
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e sempre;
questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
7Una parola mandò il Signore contro Giacobbe,
essa cadde su Israele.
8La conoscerà tutto il popolo,
gli Efraimiti e gli abitanti di Samaria,
che dicevano nel loro orgoglio
e nell'arroganza del loro cuore:
9"I mattoni sono caduti,
ricostruiremo in pietra;
i sicomori sono stati abbattuti,
li sostituiremo con cedri".

10Il Signore suscitò contro questo popolo i suoi nemici,

stimolò i suoi avversari:

11gli Aramei dall'oriente, da occidente i Filistei

che divorano Israele a grandi morsi.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
12Il popolo non è tornato a chi lo percuoteva;
non ha ricercato il Signore degli eserciti.

13Pertanto il Signore ha amputato a Israele capo e coda,

palma e giunco in un giorno.
14L'anziano e i notabili sono il capo,
il profeta, maestro di menzogna, è la coda.
15Le guide di questo popolo lo hanno fuorviato
e i guidati si sono perduti.

16Perciò il Signore non avrà pietà dei suoi giovani,

non si impietosirà degli orfani e delle vedove,
perché tutti sono empi e perversi;
ogni bocca proferisce parole stolte.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
17Brucia l'iniquità come fuoco
che divora rovi e pruni,
divampa nel folto della selva,
da dove si sollevano colonne di fumo.
18Per l'ira del Signore brucia la terra
e il popolo è come un'esca per il fuoco;
nessuno ha pietà del proprio fratello.
19Dilania a destra, ma è ancora affamato,
mangia a sinistra, ma senza saziarsi;
ognuno mangia la carne del suo vicino.
20Manàsse contro Èfraim
ed Èfraim contro Manàsse,
tutti e due insieme contro Giuda.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
10
1Guai a coloro che fanno decreti iniqui
e scrivono in fretta sentenze oppressive,
2per negare la giustizia ai miseri

e per frodare del diritto i poveri del mio popolo,

per fare delle vedove la loro preda
e per spogliare gli orfani.
3Ma che farete nel giorno del castigo,
quando da lontano sopraggiungerà la rovina?
A chi ricorrerete per protezione?
Dove lascerete la vostra ricchezza?
4Non vi resterà che piegarvi tra i prigionieri
o cadere tra i morti.
Con tutto ciò non si calma la sua ira
e ancora la sua mano rimane stesa.
5Oh! Assiria, verga del mio furore,
bastone del mio sdegno.
6Contro una nazione empia io la mando

e la comando contro un popolo con cui sono in collera

perché lo saccheggi, lo depredi
e lo calpesti come fango di strada.
7Essa però non pensa così
e così non giudica il suo cuore,
ma vuole distruggere
e annientare non poche nazioni.

8Anzi dice: "Forse i miei capi non sono altrettanti re?

9Forse come Càrchemis non è anche Calne?
Come Arpad non è forse Amat?
Come Damasco non è forse Samaria?

10Come la mia mano ha raggiunto quei regni degli idoli,

le cui statue erano più numerose
di quelle di Gerusalemme e di Samaria,
11non posso io forse, come ho fatto
a Samaria e ai suoi idoli,
fare anche a Gerusalemme e ai suoi simulacri?".

12Quando il Signore avrà terminato tutta l'opera sua sul monte Sion e a Gerusalemme, punirà l'operato orgoglioso

della mente del re di Assiria e ciò di cui si gloria l'alterigia dei suoi occhi.

13Poiché ha detto:
"Con la forza della mia mano ho agito
e con la mia sapienza, perché sono intelligente;
ho rimosso i confini dei popoli
e ho saccheggiato i loro tesori,
ho abbattuto come un gigante
coloro che sedevano sul trono.
14La mia mano, come in un nido, ha scovato
la ricchezza dei popoli.
Come si raccolgono le uova abbandonate,
così ho raccolto tutta la terra;
non vi fu battito d'ala,
nessuno apriva il becco o pigolava".

15Può forse vantarsi la scure con chi taglia per suo mezzo

o la sega insuperbirsi contro chi la maneggia?

Come se un bastone volesse brandire chi lo impugna

e una verga sollevare ciò che non è di legno!
16Perciò il Signore, Dio degli eserciti,

manderà una peste contro le sue più valide milizie;

sotto ciò che è sua gloria arderà un bruciore
come bruciore di fuoco;
18besso consumerà anima e corpo
e sarà come un malato che sta spegnendosi.
17La luce di Israele diventerà un fuoco,
il suo santuario una fiamma;
essa divorerà e consumerà rovi
e pruni in un giorno,

18ala magnificenza della sua selva e del suo giardino;

19il resto degli alberi nella selva
si conterà facilmente,
persino un ragazzo potrebbe farne il conto.
20In quel giorno

il resto di Israele e i superstiti della casa di Giacobbe

non si appoggeranno più su chi li ha percossi,
ma si appoggeranno sul Signore,
sul Santo di Israele, con lealtà.
21Tornerà il resto,
il resto di Giacobbe, al Dio forte.
22Poiché anche se il tuo popolo, o Israele,
fosse come la sabbia del mare,
solo un suo resto ritornerà;
è decretato uno sterminio
che farà traboccare la giustizia,
23poiché un decreto di rovina
eseguirà il Signore, Dio degli eserciti,
su tutta la regione.

24Pertanto così dice il Signore, Dio degli eserciti: "Popolo mio, che abiti in Sion, non temere l'Assiria che ti percuote

con la verga e alza il bastone contro di te come già l'Egitto. 25Perché ancora un poco, ben poco, e il mio sdegno avrà

fine; la mia ira li annienterà". 26Contro di essa il Signore degli eserciti agiterà il flagello, come quando colpì Madian

sulla rupe dell'Oreb; alzerà la sua verga sul mare come fece con l'Egitto.

27In quel giorno
sarà tolto il suo fardello dalla tua spalla
e il suo giogo cesserà di pesare sul tuo collo.
Il distruttore viene da Rimmòn,
28raggiunge Aiàt, attraversa Migròn,
in Micmàs depone il bagaglio.
29Attraversano il passo;
in Gheba si accampano;
Rama trema,
fugge Gàbaa di Saul.
30Grida con tutta la tua voce, Bat-Gallìm,
sta' attenta, Làisa,
rispondile, Anatòt!
31Madmenà è in fuga,
e alla fuga si danno gli abitanti di Ghebim.
32Oggi stesso farà sosta a Nob,

agiterà la mano verso il monte della figlia di Sion,

verso il colle di Gerusalemme.
33Ecco il Signore, Dio degli eserciti,
che strappa i rami con fracasso;
le punte più alte sono troncate,
le cime sono abbattute.
34È reciso con il ferro il folto della selva
e il Libano cade con la sua magnificenza.
11
1Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
2Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e di intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
3Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
4ma giudicherà con giustizia i miseri

e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese.

La sua parola sarà una verga che percuoterà il violento;

con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio.
5Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia,
cintura dei suoi fianchi la fedeltà.
6Il lupo dimorerà insieme con l'agnello,
la pantera si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un fanciullo li guiderà.
7La vacca e l'orsa pascoleranno insieme;
si sdraieranno insieme i loro piccoli.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.

8Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide;

il bambino metterà la mano nel covo di serpenti velenosi.

9Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la saggezza del Signore riempirà il paese
come le acque ricoprono il mare.
10In quel giorno

la radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli,

le genti la cercheranno con ansia,
la sua dimora sarà gloriosa.

11In quel giorno il Signore stenderà di nuovo la mano

per riscattare il resto del suo popolo
superstite dall'Assiria e dall'Egitto,
da Patròs, dall'Etiopia e dall'Elam,
da Sènnaar e da Amat e dalle isole del mare.
12Egli alzerà un vessillo per le nazioni
e raccoglierà gli espulsi di Israele;
radunerà i dispersi di Giuda
dai quattro angoli della terra.
13Cesserà la gelosia di Èfraim
e gli avversari di Giuda saranno sterminati;
Èfraim non invidierà più Giuda
e Giuda non osteggerà più Èfraim.
14Voleranno verso occidente contro i Filistei,
saccheggeranno insieme le tribù dell'oriente,
stenderanno le mani su Edom e su Moab
e gli Ammoniti saranno loro sudditi.

15Il Signore prosciugherà il golfo del mare d'Egitto

e stenderà la mano contro il fiume
con la potenza del suo soffio,
e lo dividerà in sette bracci
così che si possa attraversare con i sandali.

16Si formerà una strada per il resto del suo popolo

che sarà superstite dall'Assiria,
come ce ne fu una per Israele
quando uscì dal paese d'Egitto.
12
1Tu dirai in quel giorno:
"Ti ringrazio, Signore; tu eri in collera con me,

ma la tua collera si è calmata e tu mi hai consolato.

2Ecco, Dio è la mia salvezza;
io confiderò, non temerò mai,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.
3Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza".
4In quel giorno direte:
"Lodate il Signore, invocate il suo nome;
manifestate tra i popoli le sue meraviglie,
proclamate che il suo nome è sublime.

5Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose grandiose,

ciò sia noto in tutta la terra.
6Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion,

perché grande in mezzo a voi è il Santo di Israele".

13

1Oracolo su Bábilonia, ricevuto in visione da Isaia figlio di Amoz.

2Su un monte brullo issate un segnale,
alzate per essi un grido;
fate cenni con la mano perché varchino
le porte dei principi.
3Io ho dato un ordine ai miei consacrati;

ho chiamato i miei prodi a strumento del mio sdegno,

entusiasti della mia grandezza.
4Rumore di folla sui monti,
simile a quello di un popolo immenso.
Rumore fragoroso di regni,
di nazioni radunate.
Il Signore degli eserciti passa in rassegna
un esercito di guerra.
5Vengono da un paese lontano,
dall'estremo orizzonte,
il Signore e gli strumenti della sua collera,
per devastare tutto il paese.
6Urlate, perché è vicino il giorno del Signore;
esso viene come una devastazione
da parte dell'Onnipotente.
7Perciò tutte le braccia sono fiacche,
ogni cuore d'uomo viene meno;
8sono costernati, spasimi e dolori li prendono,
si contorcono come una partoriente;
ognuno osserva sgomento il suo vicino;
i loro volti sono volti di fiamma.
9Ecco, il giorno del Signore arriva implacabile,
con sdegno, ira e furore,
per fare della terra un deserto,
per sterminare i peccatori.

10Poiché le stelle del cielo e la costellazione di Orione

non daranno più la loro luce;
il sole si oscurerà al suo sorgere
e la luna non diffonderà la sua luce.
11Io punirò il mondo per il male,
gli empi per la loro iniquità;
farò cessare la superbia dei protervi
e umilierò l'orgoglio dei tiranni.
12Renderò l'uomo più raro dell'oro
e i mortali più rari dell'oro di Ofir.
13Allora farò tremare i cieli
e la terra si scuoterà dalle fondamenta
per lo sdegno del Signore degli eserciti,
nel giorno della sua ira ardente.
14Allora, come una gazzella impaurita
e come un gregge che nessuno raduna,
ognuno si dirigerà verso il suo popolo,
ognuno correrà verso la sua terra.
15Quanti saranno trovati, saranno trafitti,
quanti saranno presi, periranno di spada.

16I loro piccoli saranno sfracellati davanti ai loro occhi;

saranno saccheggiate le loro case,
disonorate le loro mogli.
17Ecco, io eccito contro di loro i Medi
che non pensano all'argento,
né si curano dell'oro.
18Con i loro archi abbatteranno i giovani,
non avranno pietà dei piccoli appena nati,
i loro occhi non avranno pietà dei bambini.
19Babilonia, perla dei regni,
splendore orgoglioso dei Caldei,
sarà come Sòdoma e Gomorra sconvolte da Dio.
20Non sarà abitata mai più né popolata
di generazione in generazione.
L'Arabo non vi pianterà la sua tenda
né i pastori vi faranno sostare i greggi.
21Ma vi si stabiliranno gli animali del deserto,
i gufi riempiranno le loro case,
vi faranno dimora gli struzzi,
vi danzeranno i sàtiri.
22Ululeranno le iene nei loro palazzi,
gli sciacalli nei loro edifici lussuosi.
La sua ora si avvicina,
i suoi giorni non saranno prolungati.
14

1Il Signore infatti avrà pietà di Giacobbe e si sceglierà ancora Israele e li ristabilirà nel loro paese. A loro si uniranno

gli stranieri, che saranno incorporati nella casa di Giacobbe. 2I popoli li accoglieranno e li ricondurranno nel loro

paese e se ne impossesserà la casa di Israele nel paese del Signore come schiavi e schiave; così faranno prigionieri

coloro che li avevano resi schiavi e domineranno i loro avversari.

3In quel giorno il Signore ti libererà dalle tue pene e dal tuo affanno e dalla dura schiavitù con la quale eri stato

asservito. 4Allora intonerai questa canzone sul re di Bábilonia e dirai:

"Ah, come è finito l'aguzzino,
è finita l'arroganza!
5Il Signore ha spezzato la verga degli iniqui,
il bastone dei dominatori,
6di colui che percuoteva i popoli nel suo furore,
con colpi senza fine,
che dominava con furia le genti
con una tirannia senza respiro.
7Riposa ora tranquilla tutta la terra
ed erompe in grida di gioia.
8Persino i cipressi gioiscono riguardo a te
e anche i cedri del Libano:
Da quando tu sei prostrato, non salgono più
i tagliaboschi contro di noi.
9Gli inferi di sotto si agitano per te,
per venirti incontro al tuo arrivo;
per te essi svegliano le ombre,
tutti i dominatori della terra,

e fanno sorgere dai loro troni tutti i re delle nazioni.

10Tutti prendono la parola per dirti:
Anche tu sei stato abbattuto come noi,
sei diventato uguale a noi.
11Negli inferi è precipitato il tuo fasto,
la musica delle tue arpe;
sotto di te v'è uno strato di marciume,
tua coltre sono i vermi.
12Come mai sei caduto dal cielo,
Lucifero, figlio dell'aurora?
Come mai sei stato steso a terra,
signore di popoli?
13Eppure tu pensavi:
Salirò in cielo,
sulle stelle di Dio
innalzerò il trono,
dimorerò sul monte dell'assemblea,
nelle parti più remote del settentrione.
14Salirò sulle regioni superiori delle nubi,
mi farò uguale all'Altissimo.
15E invece sei stato precipitato negli inferi,
nelle profondità dell'abisso!
16Quanti ti vedono ti guardano fisso,
ti osservano attentamente.
È questo l'individuo che sconvolgeva la terra,
che faceva tremare i regni,
17che riduceva il mondo a un deserto,
che ne distruggeva le città,
che non apriva ai suoi prigionieri la prigione?
18Tutti i re dei popoli,
tutti riposano con onore,
ognuno nella sua tomba.

19Tu, invece, sei stato gettato fuori del tuo sepolcro,

come un virgulto spregevole;
sei circondato da uccisi trafitti da spada,
come una carogna calpestata.
A coloro che sono scesi in una tomba di pietre
20tu non sarai unito nella sepoltura,
perché hai rovinato il tuo paese,
hai assassinato il tuo popolo;
non sarà più nominata
la discendenza dell'iniquo.
21Preparate il massacro dei suoi figli
a causa dell'iniquità del loro padre
e non sorgano più a conquistare la terra
e a riempire il mondo di rovine".

22Io insorgerò contro di loro - parola del Signore degli eserciti -, sterminerò il nome di Bábilonia e il resto, la prole e

la stirpe - oracolo del Signore -. 23Io la ridurrò a dominio dei ricci, a palude stagnante; la scoperò con la scopa della

distruzione - oracolo del Signore degli eserciti -.

24Il Signore degli eserciti ha giurato:
"In verità
come ho pensato, accadrà
e succederà come ho deciso.
25Io spezzerò l'Assiro nella mia terra
e sui miei monti lo calpesterò.
Allora sparirà da loro il suo giogo,
il suo peso dalle loro spalle".
26Questa è la decisione presa per tutta la terra
e questa è la mano stesa su tutte le genti.
27Poiché il Signore degli eserciti
lo ha deciso; chi potrà renderlo vano?
La sua mano è stesa, chi gliela farà ritirare?

28Nell'anno in cui morì il re Acaz fu comunicato questo oracolo:

29"Non gioire, Filistea tutta,

perché si è spezzata la verga di chi ti percuoteva.

Poiché dalla radice del serpe uscirà una vipera
e il suo frutto sarà un drago alato.
30I poveri pascoleranno sui miei prati
e i miseri vi riposeranno tranquilli;
ma farò morire di fame la tua stirpe
e ucciderò il tuo resto.
31Urla, porta; grida, città;
trema, Filistea tutta,
perché dal settentrione si alza il fumo
e nessuno si sbanda dalle sue schiere".
32Che si risponderà ai messaggeri delle nazioni?
"Il Signore ha fondato Sion

e in essa si rifugiano gli oppressi del suo popolo".

15
1Oracolo su Moab.
È stata devastata di notte,
Ar-Moab è stata distrutta;
è stata devastata di notte,
Kir-Moab è stata distrutta.
2È salita la gente di Dibon
sulle alture, per piangere;
su Nebo e su Màdaba
Moab innalza un lamento;
ogni testa è stata rasata,
ogni barba è stata tagliata.
3Nelle sue strade si indossa il sacco,
sulle sue terrazze si fa il lamento.
Nelle sue piazze ognuno si lamenta,
si scioglie in lacrime.
4Emettono urla Chesbòn ed Elealè,
le loro grida giungono fino a Iàas.
Per questo tremano le viscere di Moab,
freme la sua anima.
5Il cuore di Moab geme;
i suoi fuggiaschi giungono fino a Zoar.
Ah, la salita di Luchìt salgono piangendo.
Sulla via di Coronàim
mandano grida strazianti.
6Le acque di Nimrìm sono un deserto,
l'erba si è seccata, finita è la pastura;
non c'è più nulla di verde.
7Per questo fanno provviste,
le loro riserve
trasportano al di là del torrente dei Salici.
8Risuonano grida
per tutto il territorio di Moab;
fino a Eglaim giunge il suo urlo,
fino a Bir-Elim il suo urlo.
9Le acque di Dimòn sono piene di sangue,
eppure colpirò Dimòn con altri mali;
un leone per i fuggiaschi di Moab
e per il resto del paese.
16
1Mandate l'agnello al signore del paese,
dalla rupe verso il deserto
al monte della figlia di Sion.
2Come un uccello fuggitivo,
come una nidiata dispersa
saranno le figlie di Moab
ai guadi dell'Arnon.
3Dacci un consiglio,
prendi una decisione!
Rendi come la notte la tua ombra
in pieno mezzogiorno;
nascondi i dispersi,
non tradire i fuggiaschi.
4Siano tuoi ospiti
i dispersi di Moab;
sii loro rifugio di fronte al devastatore.
Quando sarà estinto il tiranno
e finita la devastazione,
scomparso il distruttore della regione,

5allora sarà stabilito un trono sulla mansuetudine,

vi siederà con tutta fedeltà, nella tenda di Davide,

un giudice sollecito del diritto
e pronto alla giustizia.
6Abbiamo udito l'orgoglio di Moab,
l'orgogliosissimo,

la sua alterigia, la sua superbia, la sua tracotanza,

la vanità delle sue chiacchiere.

7Per questo i Moabiti innalzano un lamento per Moab,

si lamentano tutti;
per le focacce di uva di Kir-Carèset
gemono tutti costernati.
8Sono squallidi i campi di Chesbòn,
languiscono le viti di Sibmà.
Signori di popoli
ne hanno spezzato i tralci
che raggiungevano Iazèr,
penetravano fin nel deserto;
i loro rami si estendevano liberamente,
giungevano al mare.
9Per questo io piangerò con il pianto di Iazèr
sui vigneti di Sibmà.
Ti inonderò con le mie lacrime,
Chesbòn, Elealè,
perché sui tuoi frutti e sulla tua vendemmia
è piombato il grido dei vignaioli.
10Sono scomparse gioia e allegria dai frutteti;
nelle vigne non si levano più lieti clamori,
né si grida più allegramente.
Il vino nei tini nessuno lo ammosta,
l'evviva di gioia è cessato.
11Perciò le mie viscere fremono
per Moab come una cetra,
il mio intimo freme per Kir-Carèset.
12Moab si mostrerà e si stancherà sulle alture,
verrà nel suo santuario per pregare,
ma senza successo.

13Questo è il messaggio che pronunziò un tempo il Signore su Moab. 14Ma ora il Signore dice: "In tre anni, come gli

anni di un salariato, sarà deprezzata la gloria di Moab con tutta la sua numerosa popolazione. Ne rimarrà solo un

resto, piccolo e impotente".
17
1Oracolo su Damasco.

Ecco, Damasco sarà eliminata dal numero delle città,

diverrà un cumulo di rovine.
2Le sue borgate saranno abbandonate per sempre;
saranno pascolo dei greggi
che vi riposeranno senza esserne scacciati.
3A Èfraim sarà tolta la cittadella,
a Damasco la sovranità.
Al resto degli Aramei toccherà la stessa sorte
della gloria degli Israeliti,
oracolo del Signore degli eserciti.

4In quel giorno verrà ridotta la gloria di Giacobbe

e la pinguedine delle sue membra dimagrirà.
5Avverrà come quando il mietitore
prende una manciata di steli,
e con l'altro braccio falcia le spighe,
come quando si raccolgono le spighe
nella valle dei Rèfaim,
6Vi resteranno solo racimoli,
come alla bacchiatura degli ulivi:
due o tre bacche sulla cima dell'albero,
quattro o cinque sui rami da frutto.
Oracolo del Signore, Dio di Israele.
7In quel giorno si volgerà l'uomo al suo creatore
e i suoi occhi guarderanno al Santo di Israele.

8Non si volgerà agli altari, lavoro delle sue mani;

non guarderà ciò che fecero le sue dita,
i pali sacri e gli altari per l'incenso.
9In quel giorno avverrà alle tue fortezze
come alle città abbandonate
che l'Eveo e l'Amorreo evacuarono
di fronte agli Israeliti
e sarà una desolazione.
10Perché hai dimenticato Dio tuo salvatore

e non ti sei ricordato della Roccia, tua fortezza.

Tu pianti perciò piante amene
e innesti tralci stranieri;
11di giorno le pianti, le vedi crescere
e al mattino vedi fiorire i tuoi semi,
ma svanirà il raccolto in un giorno di malattia
e di dolore insanabile.
12Ah, il rumore di popoli immensi,
rumore come il mugghio dei mari,
fragore di nazioni
come lo scroscio di acque che scorrono veementi.
13Le nazioni fanno fragore
come il fragore di molte acque,
ma il Signore le minaccia, esse fuggono lontano;
come pula sono disperse sui monti dal vento
e come mulinello di polvere dinanzi al turbine.
14Alla sera, ecco era tutto uno spavento,
prima del mattino non è già più.
Questo è il destino dei nostri predatori
e la sorte dei nostri saccheggiatori.
18
1Ah! paese dagli insetti ronzanti,
che ti trovi oltre i fiumi di Etiopia,
2che mandi ambasciatori per mare,
in canotti di papiro sulle acque:
"Andate, messaggeri veloci,
verso un popolo alto e abbronzato,
verso un popolo temuto ora e sempre,
un popolo potente e vittorioso,
il cui paese è solcato da fiumi".

3O voi tutti abitanti del mondo, che dimorate sulla terra,

appena si alzerà un segnale sui monti, guardatelo!

Appena squillerà la tromba, ascoltatela!
4Poiché questo mi ha detto il Signore:
"Io osserverò tranquillo dalla mia dimora,
come il calore sereno alla luce del sole,

come una nube di rugiada al calore della mietitura".

5Poiché prima della raccolta, quando la fioritura è finita

e il fiore è diventato un grappolo maturo,
egli taglierà i tralci con roncole,
strapperà e getterà via i pampini.
6Saranno abbandonati tutti insieme
agli avvoltoi dei monti e alle bestie selvatiche;
su di essi gli avvoltoi passeranno l'estate

su di essi tutte le bestie selvatiche passeranno l'inverno.

7In quel tempo saranno portate offerte al Signore degli eserciti da un popolo alto e abbronzato, da un popolo temuto

ora e sempre, da un popolo potente e vittorioso, il cui paese è solcato da fiumi, saranno portate nel luogo dove è

invocato il nome del Signore degli eserciti, sul monte Sion.

19
1Oracolo sull'Egitto.
Ecco, il Signore cavalca una nube leggera
ed entra in Egitto.
Crollano gli idoli d'Egitto davanti a lui
e agli Egiziani vien meno il cuore nel petto.
2Aizzerò gli Egiziani contro gli Egiziani:
combatterà fratello contro fratello,
uomo contro uomo,
città contro città, regno contro regno.
3Gli Egiziani perderanno il senno
e io distruggerò il loro consiglio;
per questo ricorreranno agli idoli e ai maghi,
ai negromanti e agli indovini.
4Ma io metterò gli Egiziani

in mano a un duro padrone, un re crudele li dominerà.

Oracolo del Signore, Dio degli eserciti.
5Si prosciugheranno le acque del mare,
il fiume si inaridirà e seccherà.
6I suoi canali diventeranno putridi,

diminuiranno e seccheranno i torrenti dell'Egitto,

canne e giunchi ingialliranno.
7I giunchi sulle rive e alla foce del Nilo
e tutti i seminati del Nilo

seccheranno, saranno dispersi dal vento, non saranno più.

8I pescatori si lamenteranno, gemeranno
quanti gettano l'amo nel Nilo,

quanti stendono le reti sull'acqua saranno desolati.

9Saranno delusi i lavoratori del lino,
le cardatrici e i tessitori impallidiranno;
10i tessitori saranno avviliti,
tutti i salariati saranno costernati.
11Quanto sono stolti i principi di Tanis!

I più saggi consiglieri del faraone sono uno stupido consiglio.

Come osate dire al faraone:
"Sono figlio di saggi, figlio di re antichi"?
12Dove sono, dunque, i tuoi saggi?
Ti rivelino e manifestino
quanto ha deciso il Signore degli eserciti
a proposito dell'Egitto.
13Stolti sono i principi di Tanis;
si ingannano i principi di Menfi.
Hanno fatto traviare l'Egitto
i capi delle sue tribù.
14Il Signore ha mandato in mezzo a loro
uno spirito di smarrimento;
essi fanno smarrire l'Egitto in ogni impresa,
come barcolla un ubriaco nel vomito.
15Non riuscirà all'Egitto qualunque opera faccia:
il capo o la coda, la palma o il giunco.

16In quel giorno gli Egiziani diventeranno come femmine, tremeranno e temeranno all'agitarsi della mano che il

Signore degli eserciti agiterà contro di loro. 17Il paese di Giuda sarà il terrore degli Egiziani; quando se ne parlerà, ne

avranno spavento, a causa del proposito che il Signore degli eserciti ha formulato sopra di esso.

18In quel giorno ci saranno cinque città nell'Egitto che parleranno la lingua di Canaan e giureranno per il Signore

degli eserciti; una di esse si chiamerà Città del sole. 19In quel giorno ci sarà un altare dedicato al Signore in mezzo al

paese d'Egitto e una stele in onore del Signore presso la sua frontiera: 20sarà un segno e una testimonianza per il

Signore degli eserciti nel paese d'Egitto. Quando, di fronte agli avversari, invocheranno il Signore, allora egli

manderà loro un salvatore che li difenderà e li libererà. 21Il Signore si rivelerà agli Egiziani e gli Egiziani

riconosceranno in quel giorno il Signore, lo serviranno con sacrifici e offerte, faranno voti al Signore e li

adempiranno. 22Il Signore percuoterà ancora gli Egiziani ma, una volta colpiti, li risanerà. Essi faranno ritorno al

Signore ed egli si placherà e li risanerà.

23In quel giorno ci sarà una strada dall'Egitto verso l'Assiria; l'Assiro andrà in Egitto e l'Egiziano in Assiria; gli

Egiziani serviranno il Signore insieme con gli Assiri. 24In quel giorno Israele sarà il terzo con l'Egitto e l'Assiria, una

benedizione in mezzo alla terra. 25Li benedirà il Signore degli eserciti: "Benedetto sia l'Egiziano mio popolo, l'Assiro

opera delle mie mani e Israele mia eredità".
20

1Nell'anno in cui il Tartàn, mandato ad Asdòd da Sargon re di Assiria, giunse ad Asdòd, la assalì e la prese.

2In quel tempo il Signore disse per mezzo di Isaia figlio di Amoz: "Va', sciogliti il sacco dai fianchi e togliti i sandali

dai piedi!". Così egli fece, andando spoglio e scalzo.

3Il Signore poi disse: "Come il mio servo Isaia è andato spoglio e scalzo per tre anni, come segno e simbolo per

l'Egitto e per l'Etiopia, 4così il re di Assiria condurrà i prigionieri d'Egitto e i deportati dell'Etiopia, giovani e vecchi,

spogli e scalzi e con le natiche scoperte, vergogna per l'Egitto. 5Allora saranno abbattuti e confusi a causa

dell'Etiopia, loro speranza, e a causa dell'Egitto, di cui si vantavano. 6In quel giorno gli abitanti di questo lido

diranno: Ecco che cosa è successo al paese al quale ci eravano rivolti e nel quale cercavamo rifugio per essere aiutati

e liberati dal re di Assiria! Ora come ci salveremo?".

21
1Oracolo sul deserto del mare.
Come i turbini che si scatenano nel Negheb,

così egli viene dal deserto, da una terra orribile.

2Una visione angosciosa mi fu mostrata:
il saccheggiatore che saccheggia,
il distruttore che distrugge.
Salite, o Elamiti,
assediate, o Medi!
Io faccio cessare ogni gemito.
3Per questo i miei reni tremano,
mi hanno colto i dolori come di una partoriente;
sono troppo sconvolto per udire,
troppo sbigottito per vedere.
4Smarrito è il mio cuore,
la costernazione mi invade;
il crepuscolo tanto desiderato
diventa il mio terrore.
5Si prepara la tavola,
si stende la tovaglia,
si mangia, si beve.
"Alzatevi, o capi,
ungete gli scudi!".
6Poiché così mi ha detto il Signore:
"Va', metti una sentinella
che annunzi quanto vede.
7Se vede cavalleria,
coppie di cavalieri,
gente che cavalca asini,
gente che cavalca cammelli,
osservi attentamente,
con grande attenzione".
8La vedetta ha gridato:
"Al posto di osservazione, Signore,
io sto sempre, tutto il giorno,
e nel mio osservatorio
sto in piedi, tutta la notte.
9Ecco, arriva una schiera di cavalieri,
coppie di cavalieri".
Essi esclamano e dicono: "È caduta,
è caduta Bábilonia!
Tutte le statue dei suoi dèi
sono a terra, in frantumi".
10O popolo mio, calpestato,
che ho trebbiato come su un'aia,
ciò che ho udito
dal Signore degli eserciti,
Dio di Israele,
a voi ho annunziato.
11Oracolo sull'Idumea.
Mi gridano da Seir:
"Sentinella, quanto resta della notte?
Sentinella, quanto resta della notte?".
12La sentinella risponde:
"Viene il mattino, poi anche la notte;
se volete domandare, domandate,
convertitevi, venite!".
13Oracolo sull'Arabia.
Nel bosco, nell'Arabia, passate la notte,
carovane di Dedan;
14andando incontro agli assetati,
portate acqua.
Abitanti del paese di Tema,
presentatevi ai fuggiaschi con pane per loro.
15Perché essi fuggono di fronte alle spade,
di fronte alla spada affilata,
di fronte all'arco teso,
di fronte al furore della battaglia.

16Poiché mi ha detto il Signore: "Ancora un anno, contato alla maniera degli anni di un salariato, e scomparirà tutta

la potenza gloriosa di Kedàr. 17E il numero degli archi dei prodi di Kedàr resterà molto esiguo, perché il Signore Dio

di Israele ha parlato".
22
1Oracolo sulla valle della Visione.
Che hai tu dunque, che sei salita
tutta sulle terrazze,
2città rumorosa e tumultuante,
città gaudente?
I tuoi caduti non sono caduti di spada
né sono morti in battaglia.
3Tutti i tuoi capi sono fuggiti insieme,
fatti prigionieri senza un tiro d'arco;
tutti i tuoi prodi sono stati catturati insieme,
o fuggirono lontano.
4Per questo dico: "Stornate lo sguardo da me,
che io pianga amaramente;
non cercate di consolarmi
per la desolazione della figlia del mio popolo".
5Poiché è un giorno di panico,
di distruzione e di smarrimento,
voluto dal Signore, Dio degli eserciti.
Nella valle della Visione un diroccare di mura
e un invocare aiuto verso i monti.
6Gli Elamiti hanno preso la faretra;
gli Aramei montano i cavalli,
Kir ha tolto il fodero allo scudo.
7Le migliori tra le tue valli
sono piene di carri;
i cavalieri si sono disposti contro la porta.
8Così egli toglie la protezione di Giuda.
Voi guardavate in quel giorno
alle armi del palazzo della Foresta;
9le brecce della città di Davide
avete visto quante fossero;
avete raccolto le acque della piscina inferiore,
10avete contato le case di Gerusalemme
e demolito le case per fortificare le mura;
11avete costruito un serbatoio fra i due muri
per le acque della piscina vecchia;

ma voi non avete guardato a chi ha fatto queste cose,

né avete visto chi ha preparato ciò da tempo.

12Vi invitava il Signore, Dio degli eserciti, in quel giorno

al pianto e al lamento,
a rasarvi il capo e a vestire il sacco.
13Ecco invece si gode e si sta allegri,
si sgozzano buoi e si scannano greggi,
si mangia carne e si beve vino:
"Si mangi e si beva, perché domani moriremo!".

14Ma il Signore degli eserciti si è rivelato ai miei orecchi:

"Certo non sarà espiato questo vostro peccato,
finché non sarete morti",
dice il Signore, Dio degli eserciti.
15Così dice il Signore, Dio degli eserciti:
"Rècati da questo ministro,
presso Sebnà, il maggiordomo,
16bche si taglia in alto il sepolcro
e si scava nella rupe la tomba:
16aChe cosa possiedi tu qui e chi hai tu qui,
che ti stai scavando qui un sepolcro?

17Ecco, il Signore ti scaglierà giù a precipizio, o uomo,

ti afferrerà saldamente,
18ti rotolerà ben bene a rotoli
come palla, verso un esteso paese.
Là morirai e là finiranno i tuoi carri superbi,
o ignominia del palazzo del tuo padrone!
19Ti toglierò la carica,
ti rovescerò dal tuo posto.
20In quel giorno chiamerò il mio servo
Eliakìm, figlio di Chelkia;
21lo rivestirò con la tua tunica,
lo cingerò della tua sciarpa
e metterò il tuo potere nelle sue mani.
Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme
e per il casato di Giuda.

22Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide;

se egli apre, nessuno chiuderà;
se egli chiude, nessuno potrà aprire.
23Lo conficcherò come un paletto in luogo solido

e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre.

24A lui attaccheranno ogni gloria della casa di suo padre: discendenti e nipoti, ogni vaso anche piccolo, dalle tazze

alle anfore".

25In quel giorno - oracolo del Signore degli eserciti - cederà il paletto conficcato in luogo solido, si spezzerà, cadrà e

andrà in frantumi tutto ciò che vi era appeso, perché il Signore ha parlato.

23
1Oracolo su Tiro.
Fate il lamento, navi di Tarsis,
perché è stato distrutto il vostro rifugio!
Mentre tornavano dal paese dei Kittim,
ne fu data loro notizia.
2Ammutolite, abitanti della costa,
mercanti di Sidòne,
i cui agenti attraversavano
3grandi acque.
Il frumento del Nilo, il raccolto del fiume
era la sua ricchezza; era il mercato dei popoli.
4Vergognati, Sidòne,

perché ha parlato il mare, la fortezza marinara, dicendo:

"Io non ho avuto doglie, non ho partorito,
non ho allevato giovani,
non ho fatto crescere ragazze".
5Appena si saprà in Egitto,
saranno addolorati per la notizia di Tiro.

6Passate in Tarsis, fate il lamento, abitanti della costa.

7È questa la vostra città gaudente,
le cui origini risalgono a un'antichità remota,
i cui piedi la portavano lontano
per fissarvi dimore?
8Chi ha deciso questo
contro Tiro l'incoronata,
i cui mercanti erano principi,
i cui trafficanti erano i più nobili della terra?
9Il Signore degli eserciti lo ha deciso
per svergognare l'orgoglio
di tutto il suo fasto,
per umiliare i più nobili sulla terra.

10Coltiva la tua terra come il Nilo, figlia di Tarsis;

il porto non esiste più.
11Ha steso la mano verso il mare,
ha sconvolto i regni,
il Signore ha decretato per Canaan
di abbattere le sue fortezze.
12Egli ha detto: "Non continuerai a far baldoria,
tu duramente oppressa, vergine figlia di Sidòne.
Alzati, va' pure dai Kittim;
neppure là ci sarà pace per te".

13Ecco il paese da lui fondato per marinai, che ne avevano innalzato le torri; ne han demoliti i palazzi: egli l'ha

ridotto a un cumulo di rovine.
14Fate il lamento, navi di Tarsis,
perché è stato distrutto il vostro rifugio.

15In quel giorno Tiro sarà dimenticata per settant'anni, quanti sono gli anni di un re. Alla fine dei settanta anni a Tiro

si applicherà la canzone della prostituta:
16"Prendi la cetra,
gira per la città, prostituta dimenticata;
suona con abilità,
moltiplica i canti,
perché qualcuno si ricordi di te".

17Ma alla fine dei settant'anni il Signore visiterà Tiro, che ritornerà ai suoi guadagni; essa trescherà con tutti i regni

del mondo sulla terra. 18Il suo salario e il suo guadagno saranno sacri al Signore. Non sarà ammassato né custodito il

suo salario, ma andrà a coloro che abitano presso il Signore, perché possano nutrirsi in abbondanza e vestirsi con

decoro.
24
1Ecco che il Signore spacca la terra,
la squarcia e ne sconvolge la superficie
e ne disperde gli abitanti.
2Avverrà lo stesso al popolo come al sacerdote,
allo schiavo come al suo padrone,
alla schiava come alla sua padrona,
al compratore come al venditore,
al creditore come al debitore,
a chi riceve come a chi da' in prestito.
3Sarà tutta spaccata la terra
sarà tutta saccheggiata,
perché il Signore ha pronunziato questa parola.
4È in lutto, languisce la terra;
è squallido, languisce il mondo,
il cielo con la terra perisce.
5La terra è stata profanata dai suoi abitanti,
perché hanno trasgredito le leggi,
hanno disobbedito al decreto,
hanno infranto l'alleanza eterna.
6Per questo la maledizione divora la terra,
i suoi abitanti ne scontano la pena;
per questo sono bruciati gli abitanti della terra
e sono rimasti solo pochi uomini.
7Lugubre è il mosto, la vigna languisce,
gemono tutti.
8È cessata la gioia dei timpani,
è finito il chiasso dei gaudenti,
è cessata la gioia della cetra.
9Non si beve più il vino tra i canti,
la bevanda inebriante è amara per chi la beve.
10È distrutta la città del caos,
è chiuso l'ingresso di ogni casa.

11Per le strade si lamentano, perché non c'è vino;

ogni gioia è scomparsa,
se ne è andata la letizia dal paese.
12Nella città è rimasta la desolazione;
la porta è stata abbattuta, fatta a pezzi.
13Perché così accadrà nel centro della terra,
in mezzo ai popoli,
come quando si bacchiano le ulive,
come quando si racimola, finita la vendemmia.
14Quelli alzeranno la voce, acclameranno
alla maestà del Signore.
Gridano dal mare:
"Acclamate, pertanto, popoli!
15Voi in oriente, glorificate il Signore,

nelle isole del mare, il nome del Signore, Dio d'Israele.

16Dagli angoli estremi della terra abbiamo udito il canto:

Gloria al giusto".
Ma io dico: "Guai a me!
Guai a me! Ohimè!".
I perfidi agiscono perfidamente,
i perfidi operano con perfidia.
17Terrore, fossa e laccio
ti sovrastano, o abitante della terra.
18Chi fugge al grido di terrore
cadrà nella fossa, chi risale dalla fossa
sarà preso nel laccio.
Le cateratte dall'alto si aprono
e si scuotono le fondamenta della terra.
19A pezzi andrà la terra,
in frantumi si ridurrà la terra,
crollando crollerà la terra.
20Certo, barcollerà la terra come un ubriaco,
vacillerà come una tenda;
peserà su di essa la sua iniquità,
cadrà e non si rialzerà.
21In quel giorno il Signore punirà
in alto l'esercito di lassù
e qui in terra i re della terra.
22Saranno radunati e imprigionati in una fossa,
saranno rinchiusi in un carcere
e dopo lungo tempo saranno puniti.
23Arrossirà la luna,
impallidirà il sole,
perché il Signore degli eserciti regna
sul monte Sion e in Gerusalemme
e davanti ai suoi anziani sarà glorificato.
25
1Signore, tu sei il mio Dio;
voglio esaltarti e lodare il tuo nome,
perché hai eseguito progetti meravigliosi,
concepiti da lungo tempo, fedeli e veri.

2Poiché hai ridotto la città ad un mucchio di sassi,

la cittadella fortificata ad una rovina,
la fortezza dei superbi non è più città,
non si ricostruirà mai più.
3Per questo ti glorifica un popolo forte,
la città di genti possenti ti venera.
4Perché tu sei sostegno al misero,
sostegno al povero nella sua angoscia,
riparo dalla tempesta, ombra contro il caldo;

poiché lo sbuffare dei tiranni è come pioggia d'inverno,

5come arsura in terra arida il clamore dei superbi.

Tu mitighi l'arsura con l'ombra d'una nube,
l'inno dei tiranni si spegne.
6Preparerà il Signore degli eserciti
per tutti i popoli, su questo monte,

un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti,

di cibi succulenti, di vini raffinati.
7Egli strapperà su questo monte
il velo che copriva la faccia di tutti i popoli
e la coltre che copriva tutte le genti.
8Eliminerà la morte per sempre;
il Signore Dio asciugherà le lacrime
su ogni volto;
la condizione disonorevole del suo popolo
farà scomparire da tutto il paese,
poiché il Signore ha parlato.
9E si dirà in quel giorno: "Ecco il nostro Dio;
in lui abbiamo sperato perché ci salvasse;
questi è il Signore in cui abbiamo sperato;
rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza.

10Poiché la mano del Signore si poserà su questo monte".

Moab invece sarà calpestato al suolo,
come si pesta la paglia nella concimaia.
11Là esso stenderà le mani,
come le distende il nuotatore per nuotare;
ma il Signore abbasserà la sua superbia,
nonostante l'annaspare delle sue mani.
12L'eccelsa fortezza delle tue mura
egli abbatterà e demolirà,
la raderà al suolo.
26

1In quel giorno si canterà questo canto nel paese di Giuda:

Abbiamo una città forte;
egli ha eretto a nostra salvezza
mura e baluardo.
2Aprite le porte:
entri il popolo giusto che mantiene la fedeltà.
3Il suo animo è saldo;
tu gli assicurerai la pace,
pace perché in te ha fiducia.
4Confidate nel Signore sempre,
perché il Signore è una roccia eterna;
5perché egli ha abbattuto
coloro che abitavano in alto;
la città eccelsa
l'ha rovesciata, rovesciata fino a terra,
l'ha rasa al suolo.
6I piedi la calpestano,
i piedi degli oppressi, i passi dei poveri.
7Il sentiero del giusto è diritto,
il cammino del giusto tu rendi piano.
8Sì, nella via dei tuoi giudizi,
Signore, noi speriamo in te;
al tuo nome e al tuo ricordo
si volge tutto il nostro desiderio.
9La mia anima anela a te di notte,
al mattino il mio spirito ti cerca,

perché quando pronunzi i tuoi giudizi sulla terra,

giustizia imparano gli abitanti del mondo.
10Si usi pure clemenza all'empio,
non imparerà la giustizia;
sulla terra egli distorce le cose diritte
e non guarda alla maestà del Signore.
11Signore, sta alzata la tua mano,
ma essi non la vedono.

Vedano, arrossendo, il tuo amore geloso per il popolo;

anzi, il fuoco preparato per i tuoi nemici li divori.

12Signore, ci concederai la pace,
poiché tu dài successo a tutte le nostre imprese.
13Signore nostro Dio, altri padroni,
diversi da te, ci hanno dominato,
ma noi te soltanto, il tuo nome invocheremo.
14I morti non vivranno più,
le ombre non risorgeranno;
poiché tu li hai puniti e distrutti,
hai fatto svanire ogni loro ricordo.
15Hai fatto crescere la nazione, Signore,

hai fatto crescere la nazione, ti sei glorificato,

hai dilatato tutti i confini del paese.
16Signore, nella tribolazione ti abbiamo cercato;

a te abbiamo gridato nella prova, che è la tua correzione.

17Come una donna incinta che sta per partorire
si contorce e grida nei dolori,
così siamo stati noi di fronte a te, Signore.
18Abbiamo concepito, abbiamo sentito i dolori
quasi dovessimo partorire: era solo vento;
non abbiamo portato salvezza al paese
e non sono nati abitanti nel mondo.
19Ma di nuovo vivranno i tuoi morti,
risorgeranno i loro cadaveri.
Si sveglieranno ed esulteranno
quelli che giacciono nella polvere,
perché la tua rugiada è rugiada luminosa,
la terra darà alla luce le ombre.
20Va', popolo mio, entra nelle tue stanze
e chiudi la porta dietro di te.
Nasconditi per un momento
finché non sia passato lo sdegno.
21Perché ecco, il Signore esce dalla sua dimora

per punire le offese fatte a lui dagli abitanti della terra;

la terra ributterà fuori il sangue assorbito
e più non coprirà i suoi cadaveri.
27
1In quel giorno il Signore punirà
con la spada dura, grande e forte,
il Leviatàn serpente guizzante,
il Leviatàn serpente tortuoso
e ucciderà il drago che sta nel mare.
2In quel giorno si dirà:
"La vigna deliziosa: cantate di lei!".
3Io, il Signore, ne sono il guardiano,
a ogni istante la irrigo;
per timore che venga danneggiata,
io ne ho cura notte e giorno.
4Io non sono in collera.
Vi fossero rovi e pruni, io muoverei loro guerra,
li brucerei tutti insieme.
5O, meglio, si stringa alla mia protezione,
faccia la pace con me,
con me faccia la pace!
6Nei giorni futuri Giacobbe metterà radici,
Israele fiorirà e germoglierà,
riempirà il mondo di frutti.

7Il Signore lo ha forse percosso come i suoi percussori?

O lo ha ucciso come uccise i suoi uccisori?
8Lo ha punito cacciandolo via, respingendolo,
lo ha rimosso con soffio impetuoso
come quando tira il vento d'oriente!
9Proprio così sarà espiata l'iniquità di Giacobbe

e questo sarà tutto il frutto per la rimozione del suo peccato:

mentre egli ridurrà tutte le pietre dell'altare

come si fa delle pietre che si polverizzano per la calce,

non erigeranno più pali sacri né altari per l'incenso.

10La fortezza è divenuta desolata,
un luogo spopolato e abbandonato come un deserto;

vi pascola il vitello, vi si sdraia e ne bruca gli arbusti.

11I suoi rami seccandosi si spezzeranno;
le donne verranno ad accendervi il fuoco.

Certo, si tratta di un popolo privo di intelligenza;

per questo non ne avrà pietà chi lo ha creato,
né chi lo ha fatto ne avrà compassione.
12In quel giorno,
dal corso dell'Eufrate al torrente d'Egitto,
il Signore batterà le spighe
e voi sarete raccolti uno a uno, Israeliti.
13In quel giorno suonerà la grande tromba,
verranno gli sperduti nel paese di Assiria
e i dispersi nel paese di Egitto.
Essi si prostreranno al Signore
sul monte santo, in Gerusalemme.
28

1Guai alla corona superba degli ubriachi di Èfraim,

al fiore caduco, suo splendido ornamento,
che domina la fertile valle, o storditi dal vino!

2Ecco, inviato dal Signore, un uomo potente e forte,

come nembo di grandine, come turbine rovinoso,
come nembo di acque torrenziali e impetuose,
getta tutto a terra con violenza.
3Dai piedi verrà calpestata
la corona degli ubriachi di Èfraim.

4E avverrà al fiore caduco del suo splendido ornamento,

che domina la valle fertile,
come a un fico primaticcio prima dell'estate:

uno lo vede, lo coglie e lo mangia appena lo ha in mano.

5In quel giorno sarà il Signore degli eserciti
una corona di gloria, uno splendido diadema
per il resto del suo popolo,

6ispiratore di giustizia per chi siede in tribunale,

forza per chi respinge l'assalto alla porta.
7Anche costoro barcollano per il vino,
vanno fuori strada per le bevande inebrianti.
Sacerdoti e profeti barcollano
per la bevanda inebriante,
affogano nel vino;
vanno fuori strada per le bevande inebrianti,
s'ingannano mentre hanno visioni,
dondolano quando fanno da giudici.
8Tutte le tavole sono piene di fetido vomito;
non c'è un posto pulito.
9"A chi vuole insegnare la scienza?
A chi vuole spiegare il discorso?
Ai bambini divezzati, appena staccati dal seno?
10Sì: precetto su precetto, precetto su precetto,
norma su norma, norma su norma,
un po' qui, un po' là".
11Con labbra balbettanti e in lingua straniera
parlerà a questo popolo
12colui che aveva detto loro:
"Ecco il riposo! Fate riposare lo stanco.
Ecco il sollievo!". Ma non vollero udire.
13E sarà per loro la parola del Signore:
"precetto su precetto, precetto su precetto,
norma su norma, norma su norma,
un po' qui, un po' là",
perché camminando cadano all'indietro,

si producano fratture, siano presi e fatti prigionieri.

14Perciò ascoltate la parola del Signore,
uomini arroganti,
signori di questo popolo
che sta in Gerusalemme:
15"Voi dite: Abbiamo concluso
un'alleanza con la morte,
e con gli inferi
abbiamo fatto lega;
il flagello del distruttore, quando passerà,
non ci raggiungerà;
perché ci siamo fatti della menzogna un rifugio
e nella falsità ci siamo nascosti".
16Dice il Signore Dio:
"Ecco io pongo una pietra in Sion,
una pietra scelta,
angolare, preziosa, saldamente fondata:
chi crede non vacillerà.
17Io porrò il diritto come misura
e la giustizia come una livella.

La grandine spazzerà via il vostro rifugio fallace,

le acque travolgeranno il vostro riparo.

18Sarà cancellata la vostra alleanza con la morte;

la vostra lega con gli inferi non reggerà.
Quando passerà il flagello del distruttore,
voi sarete la massa da lui calpestata.
19Ogni volta che passerà,
vi prenderà,
poiché passerà ogni mattino,
giorno e notte.
E solo il terrore farà capire il discorso".
20Troppo corto sarà il letto per distendervisi,
troppo stretta la coperta per avvolgervisi.
21Poiché come sul monte Perasìm
si leverà il Signore;
come nella valle di Gàbaon si adirerà
per compiere l'opera, la sua opera singolare,

e per eseguire il lavoro, il suo lavoro inconsueto.

22Ora cessate di agire con arroganza
perché non si stringano di più le vostre catene,
perché un decreto di rovina io ho udito,
da parte del Signore, Dio degli eserciti,
riguardo a tutta la terra.
23Porgete l'orecchio e ascoltate la mia voce,
fate attenzione e sentite le mie parole.
24Ara forse tutti i giorni l'aratore,
rompe e sarchia la terra?
25Forse non ne spiana la superficie,
non vi semina l'anèto e non vi sparge il cumino?
E non vi pone grano e orzo
e spelta lungo i confini?
26E la sua perizia rispetto alla regola
gliela insegna il suo Dio.
27Certo, l'anèto non si batte con il tribbio,
né si fa girare sul cumino il rullo,
ma con una bacchetta si batte l'anèto
e con la verga il cumino.
28Il frumento vien forse schiacciato?
Certo, non lo si pesta senza fine,
ma vi si spinge sopra il rullo
e gli zoccoli delle bestie senza schiacciarlo.
29Anche questo proviene
dal Signore degli eserciti:
egli si mostra mirabile nel consiglio,
grande nella sapienza.
29
1Guai ad Arièl, ad Arièl,
città dove pose il campo Davide!
Aggiungete anno ad anno,
si avvicendino i cicli festivi.
2Io metterò alle strette Arièl,
ci saranno gemiti e lamenti.
Tu sarai per me come un vero Arièl,
3io mi accamperò come Davide contro di te
e ti circonderò di trincee,
innalzerò contro di te un vallo.
4Allora prostrata parlerai da terra
e dalla polvere saliranno fioche le tue parole;
sembrerà di un fantasma la tua voce dalla terra,

e dalla polvere la tua parola risuonerà come bisbiglio.

5Sarà come polvere fine la massa dei tuoi oppressori

e come pula dispersa la massa dei tuoi tiranni.
Ma d'improvviso, subito,
6dal Signore degli eserciti sarai visitata
con tuoni, rimbombi e rumore assordante,

con uragano e tempesta e fiamma di fuoco divoratore.

7E sarà come un sogno,
come una visione notturna,
la massa di tutte le nazioni
che marciano su Arièl,
di quanti la attaccano
e delle macchine poste contro di essa.

8Avverrà come quando un affamato sogna di mangiare,

ma si sveglia con lo stomaco vuoto;
come quando un assetato sogna di bere,
ma si sveglia stanco e con la gola riarsa:
così succederà alla folla di tutte le nazioni
che marciano contro il monte Sion.
9Stupite pure così da restare sbalorditi,
chiudete gli occhi in modo da rimanere ciechi;
ubriacatevi ma non di vino,

barcollate ma non per effetto di bevande inebrianti.

10Poiché il Signore ha versato su di voi
uno spirito di torpore,
ha chiuso i vostri occhi,
ha velato i vostri capi.

11Per voi ogni visione sarà come le parole di un libro sigillato: si da' a uno che sappia leggere dicendogli: "Leggilo",

ma quegli risponde: "Non posso, perché è sigillato". 12Oppure si da' il libro a chi non sa leggere dicendogli:

"Leggilo", ma quegli risponde: "Non so leggere".
13Dice il Signore: "Poiché questo popolo
si avvicina a me solo a parole
e mi onora con le labbra,
mentre il suo cuore è lontano da me
e il culto che mi rendono
è un imparaticcio di usi umani,
14perciò, eccomi, continuerò
a operare meraviglie e prodigi con questo popolo;
perirà la sapienza dei suoi sapienti

e si eclisserà l'intelligenza dei suoi intelligenti".

15Guai a quanti vogliono sottrarsi alla vista del Signore

per dissimulare i loro piani,
a coloro che agiscono nelle tenebre, dicendo:
"Chi ci vede? Chi ci conosce?".
16Quanto siete perversi! Forse che il vasaio
è stimato pari alla creta?
Un oggetto può dire del suo autore:
"Non mi ha fatto lui"?
E un vaso può dire del vasaio: "Non capisce"?
17Certo, ancora un po'
e il Libano si cambierà in un frutteto
e il frutteto sarà considerato una selva.

18Udranno in quel giorno i sordi le parole di un libro;

liberati dall'oscurità e dalle tenebre,
gli occhi dei ciechi vedranno.

19Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore,

i più poveri gioiranno nel Santo di Israele.

20Perché il tiranno non sarà più, sparirà il beffardo,

saranno eliminati quanti tramano iniquità,

21quanti con la parola rendono colpevoli gli altri,

quanti alla porta tendono tranelli al giudice
e rovinano il giusto per un nulla.
22Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore
che riscattò Abramo:
"D'ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire,
il suo viso non impallidirà più,

23poiché vedendo il lavoro delle mie mani tra di loro,

santificheranno il mio nome,
santificheranno il Santo di Giacobbe
e temeranno il Dio di Israele.
24Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza
e i brontoloni impareranno la lezione".
30
1Guai a voi, figli ribelli
- oracolo del Signore -
che fate progetti da me non suggeriti,
vi legate con alleanze che io non ho ispirate
così da aggiungere peccato a peccato.
2Siete partiti per scendere in Egitto
senza consultarmi,
per mettervi sotto la protezione del faraone
e per ripararvi all'ombra dell'Egitto.

3La protezione del faraone sarà la vostra vergogna

e il riparo all'ombra dell'Egitto la vostra confusione.

4Quando i suoi capi saranno giunti a Tanis
e i messaggeri avranno raggiunto Canès,

5tutti saran delusi di un popolo che non gioverà loro,

che non porterà né aiuto né vantaggio
ma solo confusione e ignominia.
6Oracolo sulle bestie del Negheb.
In una terra di angoscia e di miseria,
adatta a leonesse e leoni ruggenti,
a vipere e draghi volanti,

essi portano le loro ricchezze sul dorso di asini,

i tesori sulla gobba di cammelli
a un popolo che non giova a nulla.
7Vano e inutile è l'aiuto dell'Egitto;
per questo lo chiamo:
Raab l'ozioso.

8Su, vieni, scrivi questo su una tavoletta davanti a loro,

incidilo sopra un documento,
perché resti per il futuro
in testimonianza perenne.

9Poiché questo è un popolo ribelle, sono figli bugiardi,

figli che non vogliono ascoltare la legge del Signore.

10Essi dicono ai veggenti: "Non abbiate visioni"
e ai profeti: "Non fateci profezie sincere,
diteci cose piacevoli, profetateci illusioni!

11Scostatevi dalla retta via, uscite dal sentiero,

toglieteci dalla vista il Santo di Israele".
12Pertanto dice il Santo di Israele:
"Poiché voi rigettate questo avvertimento
e confidate nella perversità e nella perfidia,
ponendole a vostro sostegno,
13ebbene questa colpa diventerà per voi
come una breccia che minaccia di crollare,
che sporge su un alto muro,
il cui crollo avviene in un attimo, improvviso,
14e si infrange come un vaso di creta,
frantumato senza misericordia,
così che non si trova tra i suoi frantumi
neppure un coccio
con cui si possa prendere fuoco dal braciere
o attingere acqua dalla cisterna".

15Poiché dice il Signore Dio, il Santo di Israele:

"Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza,

nell'abbandono confidente sta la vostra forza".
Ma voi non avete voluto,

16anzi avete detto: "No, noi fuggiremo su cavalli".

- Ebbene, fuggite! -
"Cavalcheremo su destrieri veloci".
Ebbene più veloci saranno i vostri inseguitori.
17Mille si spaventeranno per la minaccia di uno,
per la minaccia di cinque vi darete alla fuga,
finché resti di voi qualcosa
come un palo sulla cima di un monte
e come un'asta sopra una collina.
18Eppure il Signore aspetta per farvi grazia,
per questo sorge per aver pietà di voi,
perché un Dio giusto è il Signore;
beati coloro che sperano in lui!

19Popolo di Sion che abiti in Gerusalemme, tu non dovrai più piangere; a un tuo grido di supplica ti farà grazia;

appena udrà, ti darà risposta. 20Anche se il Signore ti darà il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione, tuttavia

non si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro, 21i tuoi orecchi sentiranno questa parola

dietro di te: "Questa è la strada, percorretela", caso mai andiate a destra o a sinistra. 22Considererai cose immonde le

tue immagini ricoperte d'argento; i tuoi idoli rivestiti d'oro getterai via come un oggetto immondo. "Fuori!" tu dirai

loro. 23Allora egli concederà la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno; il pane, prodotto della terra, sarà

abbondante e sostanzioso; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato. 24I buoi e gli asini che lavorano

la terra mangeranno biada saporita, ventilata con la pala e con il vaglio. 25Su ogni monte e su ogni colle elevato,

scorreranno canali e torrenti d'acqua nel giorno della grande strage, quando cadranno le torri. 26La luce della luna

sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà sette volte di più, quando il Signore curerà la piaga del suo popolo e

guarirà le lividure prodotte dalle sue percosse.
27Ecco il nome del Signore venire da lontano;
ardente è la sua ira e gravoso il suo divampare;
le sue labbra traboccano sdegno,
la sua lingua è come un fuoco divorante.
28Il suo soffio è come un torrente che straripa,
che giunge fino al collo.

Viene per vagliare i popoli con il vaglio distruttore

e per mettere alle mascelle dei popoli
una briglia che porta a rovina.
29Voi innalzerete il vostro canto
come nella notte in cui si celebra una festa;

avrete la gioia nel cuore come chi parte al suono del flauto,

per recarsi al monte del Signore,
alla Roccia d'Israele.
30Il Signore farà udire la sua voce maestosa
e mostrerà come colpisce il suo braccio
con ira ardente,
in mezzo a un fuoco divorante,
tra nembi, tempesta e grandine furiosa.
31Poiché alla voce del Signore tremerà l'Assiria,
quando sarà percossa con la verga.
32Ogni colpo del bastone punitivo,
che il Signore le farà piombare addosso,
sarà accompagnato con timpani e cetre.

Egli combatterà contro di essa con battaglie tumultuose;

33poiché il Tofet è preparato da tempo,
esso è pronto anche per il re;
profondo e largo è il rogo,
fuoco e legna abbondano,
lo accenderà, come torrente di zolfo,
il soffio del Signore.
31

1Guai a quanti scendono in Egitto per cercar aiuto,

e pongono la speranza nei cavalli,
confidano nei carri perché numerosi
e sulla cavalleria perché molto potente,
senza guardare al Santo di Israele
e senza cercare il Signore.
2Eppure anch'egli è capace di mandare sciagure
e non rinnega le sue parole.
Egli si alzerà contro la razza dei malvagi
e contro l'aiuto dei malfattori.
3L'Egiziano è un uomo e non un dio,
i suoi cavalli sono carne e non spirito.
Il Signore stenderà la sua mano:
inciamperà chi porta aiuto e cadrà chi è aiutato,
tutti insieme periranno.
4Poiché così mi ha parlato il Signore:
"Come per la sua preda
ruggisce il leone o il leoncello,
quando gli si raduna contro
tutta la schiera dei pastori,
e non teme le loro grida
né si preoccupa del loro chiasso,
così scenderà il Signore degli eserciti

per combattere sul monte Sion e sulla sua collina.

5Come gli uccelli proteggono i loro pulcini,

così il Signore degli eserciti proteggerà Gerusalemme;

egli la proteggerà, ed essa sarà salvata,
la risparmierà ed essa sarà liberata".

6Ritornate, Israeliti, a colui al quale vi siete profondamente ribellati. 7In quel giorno ognuno rigetterà i suoi idoli

d'argento e i suoi idoli d'oro, lavoro delle vostre mani peccatrici.

8Cadrà l'Assiria sotto una spada che non è di uomo;

una spada non umana la divorerà;
se essa sfugge alla spada,

i suoi giovani guerrieri saranno ridotti in schiavitù.

9Essa abbandonerà per lo spavento la sua rocca
e i suoi capi tremeranno per un'insegna.
Oracolo del Signore che ha un fuoco in Sion
e una fornace in Gerusalemme.
32
1Ecco, un re regnerà secondo giustizia
e i principi governeranno secondo il diritto.
2Ognuno sarà come un riparo contro il vento
e uno schermo dall'acquazzone,
come canali d'acqua in una steppa,
come l'ombra di una grande roccia su arida terra.
3Non si chiuderanno più gli occhi di chi vede
e gli orecchi di chi sente staranno attenti.

4Gli animi volubili si applicheranno a comprendere

e la lingua dei balbuzienti parlerà
spedita e con chiarezza.
5L'abietto non sarà chiamato più nobile
né l'imbroglione sarà detto gentiluomo,
6poiché l'abietto fa discorsi abietti
e il suo cuore trama iniquità,
per commettere empietà
e affermare errori intorno al Signore,
per lasciare vuoto lo stomaco dell'affamato
e far mancare la bevanda all'assetato.
7L'imbroglione - iniqui sono i suoi imbrogli -
macchina scelleratezze
per rovinare gli oppressi con parole menzognere,

anche quando il povero può provare il suo diritto.

8Il nobile invece si propone cose nobili
e agisce sempre con nobiltà.

9Donne spensierate, suvvia ascoltate la mia voce; figlie baldanzose, porgete l'orecchio alle mie parole. 10Fra un anno

e più giorni voi tremerete, o baldanzose, perché finita la vendemmia non ci sarà più raccolto. 11Temete, o

spensierate; tremate, o baldanzose, deponete le vesti, spogliatevi, cingetevi i fianchi di sacco. 12Battetevi il petto per

le campagne amene, per i fertili vigneti, 13per la terra del mio popolo, nella quale cresceranno spine e pruni, per tutte

le case in gioia, per la città gaudente; 14poiché il palazzo sarà abbandonato, la città rumorosa sarà deserta, l'Ofel e il

torrione diventeranno caverne per sempre, gioia degli asini selvatici, pascolo di mandrie.

15Ma infine in noi sarà infuso uno spirito dall'alto;

allora il deserto diventerà un giardino
e il giardino sarà considerato una selva.
16Nel deserto prenderà dimora il diritto
e la giustizia regnerà nel giardino.
17Effetto della giustizia sarà la pace,
frutto del diritto una perenne sicurezza.
18Il mio popolo abiterà in una dimora di pace,
in abitazioni tranquille,
in luoghi sicuri,
19anche se la selva cadrà
e la città sarà sprofondata.

20Beati voi! Seminerete in riva a tutti i ruscelli

e lascerete in libertà buoi e asini.
33

1Guai a te, che devasti e non sei stato devastato,

che saccheggi e non sei stato saccheggiato:

sarai devastato, quando avrai finito di devastare,

ti saccheggeranno, quando avrai finito di saccheggiare.

2Signore, pietà di noi, in te speriamo;
sii il nostro braccio ogni mattina,
nostra salvezza nel tempo dell'angoscia.
3Al rumore della tua minaccia fuggono i popoli,
quando ti levi si disperdono le nazioni.

4Si ammucchia la preda come si ammucchiano le cavallette

vi si precipita sopra come vi si precipitano le locuste.

5Eccelso è il Signore poiché dimora lassù;
egli riempie Sion di diritto e di giustizia.
6C'è sicurezza nelle sue leggi,
ricchezze salutari sono sapienza e scienza;
il timore di Dio è il suo tesoro.
7Ecco gli araldi gridano di fuori,
i messaggeri di pace piangono amaramente.
8Sono deserte le strade,
non c'è chi passi per la via.
Egli ha violato l'alleanza,
ha respinto i testimoni,
non si è curato di alcuno.
9La terra è in lutto e piena di squallore,
si scolora il Libano e intristisce;
la pianura di Saron è simile a una steppa,
brulli sono il Basan e il Carmelo.
10"Ora mi alzerò", dice il Signore,
"ora mi innalzerò, ora mi esalterò.
11Avete concepito fieno, partorirete paglia;
il mio soffio vi divorerà come fuoco.
12I popoli saranno fornaci per calce,
spini tagliati da bruciare nel fuoco.
13Sentiranno i lontani quanto ho fatto,
sapranno i vicini qual è la mia forza".
14Hanno paura in Sion i peccatori,
lo spavento si è impadronito degli empi.

"Chi di noi può abitare presso un fuoco divorante?

Chi di noi può abitare tra fiamme perenni?".
15Chi cammina nella giustizia e parla con lealtà,
chi rigetta un guadagno frutto di angherie,
scuote le mani per non accettare regali,
si tura gli orecchi per non udire fatti di sangue
e chiude gli occhi per non vedere il male:
16costui abiterà in alto,
fortezze sulle rocce saranno il suo rifugio,
gli sarà dato il pane, avrà l'acqua assicurata.
17I tuoi occhi vedranno un re nel suo splendore,
contempleranno un paese sconfinato.
18Il tuo cuore si chiederà nei suoi terrori:
"Dov'è colui che registra?
Dov'è colui che pesa il denaro?
Dov'è colui che ispeziona le torri?".
19Non vedrai più quel popolo straniero,
popolo dal linguaggio oscuro, incomprensibile,
dalla lingua barbara che non si capisce.
20Guarda Sion,
la città delle nostre feste!
I tuoi occhi vedranno Gerusalemme,

dimora tranquilla, tenda che non sarà più rimossa,

i suoi paletti non saranno divelti,
nessuna delle sue cordicelle sarà strappata.
21Poiché se là c'è un potente,
noi abbiamo il Signore,
al posto di fiumi e larghi canali;
non ci passerà nave a remi
né l'attraverserà naviglio più grosso.
23a Sono allentate le sue corde,
23b non tengono più l'albero diritto,
23c non spiegano più le vele.
22Poiché il Signore è nostro giudice,
il Signore è nostro legislatore,
il Signore è nostro re;
egli ci salverà.

23d Allora anche i ciechi divideranno una preda enorme

23e gli zoppi faranno un ricco bottino.
24Nessuno degli abitanti dirà:
"Io sono malato";
il popolo che vi dimora
è stato assolto dalle sue colpe.
34
1Avvicinatevi, popoli, per udire,
e voi, nazioni, prestate ascolto;
ascolti la terra e quanti vi abitano,
il mondo e quanto produce!

2Poiché il Signore è adirato contro tutti i popoli

ed è sdegnato contro tutti i loro eserciti;

li ha votati allo sterminio, li ha destinati al massacro.

3I loro uccisi sono gettati via,
si diffonde il fetore dei loro cadaveri;
grondano i monti del loro sangue.
4Tutta la milizia celeste si dissolve,
i cieli si arrotolano come un libro,
tutti i loro astri cadono
come cade il pampino della vite,
come le foglie avvizzite del fico.

5Poiché nel cielo si è inebriata la spada del Signore,

ecco essa si abbatte su Edom,

su un popolo che egli ha votato allo sterminio per fare giustizia.

6La spada del Signore è piena di sangue,
è imbrattata di grasso,
del sangue di agnelli e di capri,
delle viscere grasse dei montoni,

perché si compie un sacrificio al Signore in Bozra,

una grande ecatombe nel paese di Edom.
7Cadono bisonti insieme con essi,
giovenchi insieme con tori.
La loro terra si imbeve di sangue,
la polvere si impingua di grasso.
8Poiché è il giorno della vendetta del Signore,

l'anno della retribuzione per l'avversario di Sion.

9I torrenti di quel paese si cambieranno in pece,
la sua polvere in zolfo,
la sua terra diventerà pece ardente.
10Non si spegnerà né di giorno né di notte,
sempre salirà il suo fumo;
per tutte le generazioni resterà deserta,
mai più alcuno vi passerà.

11Ne prenderanno possesso il pellicano e il riccio,

il gufo e il corvo vi faranno dimora.

Il Signore stenderà su di essa la corda della solitudine

e la livella del vuoto.
12Non ci saranno più i suoi nobili,
non si proclameranno più re,
tutti i suoi capi saranno ridotti a nulla.
13Nei suoi palazzi saliranno le spine,
ortiche e cardi sulle sue fortezze;
diventerà una tana di sciacalli,
un recinto per gli struzzi.
14Gatti selvatici si incontreranno con iene,
i satiri si chiameranno l'un l'altro;
vi faranno sosta anche le civette
e vi troveranno tranquilla dimora.

15Vi si anniderà il serpente saettone, vi deporrà le uova,

le farà dischiudere e raccoglierà i piccoli alla sua ombra;

vi si raduneranno anche gli sparvieri,
l'uno in cerca dell'altro;
16cnessuno si farà attendere.
16aCercate nel libro del Signore e leggete:
nessuno di essi vi manca,
poiché la bocca del Signore lo ha comandato
e il suo spirito li raduna.
17Egli ha distribuito loro la parte in sorte,

la sua mano ha diviso loro il paese con tutta esattezza,

lo possederanno per sempre,
lo abiteranno di generazione in generazione.
35
1Si rallegrino il deserto e la terra arida,
esulti e fiorisca la steppa.
2Come fiore di narciso fiorisca;
sì, canti con gioia e con giubilo.
Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e di Saròn.
Essi vedranno la gloria del Signore,
la magnificenza del nostro Dio.
3Irrobustite le mani fiacche,
rendete salde le ginocchia vacillanti.
4Dite agli smarriti di cuore:
"Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi".
5Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
6Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto,
perché scaturiranno acque nel deserto,
scorreranno torrenti nella steppa.
7La terra bruciata diventerà una palude,
il suolo riarso si muterà in sorgenti d'acqua.
I luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli
diventeranno canneti e giuncaie.
8Ci sarà una strada appianata
e la chiameranno Via santa;
nessun impuro la percorrerà
e gli stolti non vi si aggireranno.
9Non ci sarà più il leone,
nessuna bestia feroce la percorrerà,
vi cammineranno i redenti.

10Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore

e verranno in Sion con giubilo;
felicità perenne splenderà sul loro capo;
gioia e felicità li seguiranno
e fuggiranno tristezza e pianto.
36

1Nell'anno decimoquarto del re Ezechia, Sennàcherib re di Assiria assalì e si impadronì di tutte le fortezze di Giuda.

2Il re di Assiria mandò poi da Lachis a Gerusalemme contro il re Ezechia il gran coppiere con un grande esercito.

Egli fece sosta presso il canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio.

3Gli andarono incontro Eliakìm figlio di Chelkìa, il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e Ioach figlio di Asaf,

l'archivista. 4Il gran coppiere disse loro: "Riferite a Ezechia: Così dice il grande re, il re di Assiria: Che significa

questa sicurezza che dimostri? 5Pensi forse che la semplice parola possa sostituire il consiglio e la forza nella

guerra? Ora, in chi confidi tu, che ti ribelli contro di me? 6Ecco, tu confidi nell'Egitto, in questo sostegno di canna

spezzata che penetra la mano e la fora a chi vi si appoggia; tale è il faraone re d'Egitto per chiunque confida in lui.

7Se mi dite: Noi confidiamo nel Signore nostro Dio, non è forse lo stesso a cui Ezechia distrusse le alture e gli altari,

ordinando alla gente di Giuda e di Gerusalemme: Vi prostrerete solo davanti a questo altare? 8Or bene, fa' una

scommessa con il mio signore, il re di Assiria; io ti darò duemila cavalli, se puoi procurarti cavalieri per essi. 9Come

potresti far indietreggiare uno solo dei più piccoli sudditi del mio signore? Eppure tu confidi nell'Egitto per i carri e i

cavalieri! 10Ora, è forse contro il volere del Signore che io mi sono mosso contro questo paese per distruggerlo? Il

Signore mi ha detto: Muovi contro questo paese e distruggilo".

11Eliakìm, Sebnà e Ioach risposero al gran coppiere: "Parla ai tuoi servi in aramaico, poiché noi lo comprendiamo;

non parlare in ebraico alla portata degli orecchi del popolo che è sulle mura". 12Il gran coppiere replicò: "Forse sono

stato mandato al tuo signore e a te dal mio signore per dire tali parole o non piuttosto agli uomini che stanno sulle

mura, i quali presto saranno ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?".

13Il gran coppiere allora si alzò e gridò in ebraico: "Udite le parole del gran re, del re di Assiria. 14Dice il re: Non vi

inganni Ezechia, poiché egli non potrà salvarvi. 15Ezechia non vi induca a confidare nel Signore dicendo: Certo, il

Signore ci libererà; questa città non sarà messa nelle mani del re di Assiria. 16Non date ascolto a Ezechia, poiché così

dice il re di Assiria: Fate la pace con me e arrendetevi; allora ognuno potrà mangiare i frutti della propria vigna e del

proprio fico e ognuno potrà bere l'acqua della sua cisterna, 17finché io non venga per condurvi in un paese come il

vostro, paese di frumento e di mosto, di pane e di vigne. 18Non vi illuda Ezechia dicendovi: Il Signore ci libererà. Gli

dèi delle nazioni hanno forse liberato ognuno il proprio paese dalla mano del re di Assiria? 19Dove sono gli dèi di

Amat e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvàim? Hanno essi forse liberato Samaria dalla mia mano? 20Quali mai,

fra tutti gli dèi di quelle regioni, hanno liberato il loro paese dalla mia mano? Potrà forse il Signore liberare

Gerusalemme dalla mia mano?".

21Quelli tacquero e non gli risposero neppure una parola, perché l'ordine del re era: "Non rispondetegli".

22Eliakìm figlio di Chelkìa, il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e Ioach figlio di Asaf, l'archivista, si presentarono a

Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole del gran coppiere.

37

1Quando udì, il re Ezechia si stracciò le vesti, si ricoprì di sacco e andò nel tempio del Signore. 2Quindi mandò

Eliakìm il maggiordomo, Sebnà lo scrivano e gli anziani dei sacerdoti ricoperti di sacco dal profeta Isaia figlio di

Amoz, 3perché gli dicessero: "Così dice Ezechia: Giorno di angoscia, di castigo e di vergogna è questo, perché i figli

sono arrivati fino al punto di nascere, ma manca la forza per partorire. 4Spero che il Signore tuo Dio, udite le parole

del gran coppiere che il re di Assiria suo signore ha mandato per insultare il Dio vivente lo voglia castigare per le

parole che il Signore tuo Dio ha udito. Innalza ora una preghiera per quel resto che ancora rimane in vita".

5Così andarono i ministri del re Ezechia da Isaia. 6Disse loro Isaia: "Riferite al vostro padrone: Dice il Signore: Non

temere per le parole che hai udite e con le quali i ministri del re di Assiria mi hanno ingiuriato. 7Ecco io infonderò in

lui uno spirito tale che egli, appena udrà una notizia, ritornerà nel suo paese e nel suo paese io lo farò cadere di

spada".

8Ritornato il gran coppiere, trovò il re di Assiria che assaliva Libna. Egli, infatti, aveva udito che si era allontanato

da Lachis.

9Appena Sennàcherib sentì dire riguardo a Tiràka, re di Etiopia: "È uscito per muoverti guerra"; inviò di nuovo

messaggeri a Ezechia per dirgli: 10"Direte così a Ezechia, re di Giuda: Non ti illuda il tuo Dio, in cui confidi,

dicendoti: Gerusalemme non sarà consegnata nelle mani del re di Assiria; 11ecco tu sai quanto hanno fatto i re di

Assiria in tutti i paesi che hanno votato alla distruzione; soltanto tu ti salveresti? 12Gli dèi delle nazioni che i miei

padri hanno devastate hanno forse salvato quelli di Gozan, di Carran, di Rezef e la gente di Eden in Telassàr? 13Dove

sono il re di Amat e il re di Arpad e il re della città di Sefarvàim, di Enà e di Ivvà?".

14Ezechia prese la lettera dalla mano dei messaggeri, la lesse, quindi salì al tempio del Signore. Ezechia, spiegato lo

scritto davanti al Signore, 15lo pregò: 16"Signore degli eserciti, Dio di Israele, che siedi sui cherubini, tu solo sei Dio

per tutti i regni della terra; tu hai fatto i cieli e la terra. 17Porgi, Signore, l'orecchio e ascolta; apri, Signore, gli occhi e

guarda; ascolta tutte le parole che Sennàcherib ha mandato a dire per insultare il Dio vivente. 18È vero, Signore, i re

di Assiria hanno devastato tutte le nazioni e i loro territori; 19hanno gettato i loro dèi nel fuoco; quelli però non erano

dèi, ma solo lavoro delle mani d'uomo, legno e pietra; perciò li hanno distrutti. 20Ma ora, Signore nostro Dio, liberaci

dalla sua mano perché sappiano tutti i regni della terra che tu sei il Signore, il solo Dio".

21Allora Isaia, figlio di Amoz mandò a dire a Ezechia: "Così dice il Signore, Dio di Israele: Ho udito quanto hai

chiesto nella tua preghiera riguardo a Sennàcherib re di Assiria. 22Questa è la sentenza che il Signore ha pronunciato

contro di lui:
Ti disprezza, ti deride
la vergine figlia di Sion.
Dietro a te scuote il capo
la figlia di Gerusalemme.
23Chi hai insultato e schernito?
Contro chi hai alzato la voce
e hai elevato, superbo, gli occhi tuoi?
Contro il Santo di Israele!

24Per mezzo dei tuoi ministri hai insultato il Signore

e hai detto: "Con la moltitudine dei miei carri
sono salito in cima ai monti,
sugli estremi gioghi del Libano,
ne ho reciso i cedri più alti,
i suoi cipressi migliori;
sono penetrato nel suo angolo più remoto,
nella sua foresta lussureggiante.
25Io ho scavato e bevuto
acque straniere,
ho fatto inaridire con la pianta dei miei piedi
tutti i torrenti dell'Egitto".
26Non l'hai forse sentito dire?
Da tempo ho preparato questo,
dai giorni antichi io l'ho progettato;
ora lo pongo in atto.
Era deciso che tu riducessi in mucchi di rovine
le fortezze;
27i loro abitanti impotenti
erano spaventati e confusi,
erano come l'erba dei campi,
come tenera verzura,
come l'erba dei tetti,
bruciata dal vento d'oriente.
28Io so quando ti alzi o ti metti a sedere,
io ti conosco sia che tu esca sia che rientri.

29Poiché tu infuri contro di me e la tua insolenza

è salita ai miei orecchi,
ti metterò il mio anello nelle narici
e il mio morso alle labbra;
ti farò tornare per la strada per cui sei venuto.
30Questo ti serva da segno:

si mangerà quest'anno ciò che nascerà dai semi caduti,

nell'anno prossimo quanto crescerà da sé,
ma nel terzo anno seminerete e mieterete,
pianterete vigne e ne mangerete il frutto.
31Ciò che scamperà della casa di Giuda
continuerà a mettere radici in basso
e a fruttificare in alto.
32Poiché da Gerusalemme uscirà un resto,
dei superstiti dal monte Sion.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.

33Pertanto dice il Signore contro il re di Assiria:

Non entrerà in questa città
né vi lancerà una freccia,
non l'affronterà con gli scudi
né innalzerà contro di essa un terrapieno.
34Ritornerà per la strada per cui è venuto;
non entrerà in questa città.
Oracolo del Signore:
35Io proteggerò questa città e la salverò,
per riguardo a me stesso e al mio servo Davide.

36Ora l'angelo del Signore scese e percosse nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini. Quando i

superstiti si alzarono al mattino, ecco erano tutti cadaveri.

37Sennàcherib re di Assiria levò le tende e partì; tornato a Ninive, rimase colà. 38Ora, mentre egli era prostrato in

venerazione nel tempio di Nisrok suo dio, i suoi figli Adram-Mèlech e Zarèzer lo uccisero di spada, mettendosi

quindi al sicuro nel paese di Ararat.
Assarhàddon suo figlio regnò al suo posto.
38
1In quei giorni Ezechia si ammalò gravemente.

Il profeta Isaia figlio di Amoz si recò da lui e gli parlò: "Dice il Signore: Disponi riguardo alle cose della tua casa,

perché morirai e non guarirai".

2Ezechia allora voltò la faccia verso la parete e pregò il Signore. 3Egli disse: "Signore, ricordati che ho passato la

vita dinanzi a te con fedeltà e con cuore sincero e ho compiuto ciò che era gradito ai tuoi occhi". Ezechia pianse

molto.

4Allora la parola del Signore fu rivolta a Isaia: 5"Va' e riferisci a Ezechia: Dice il Signore Dio di Davide tuo padre:

Ho ascoltato la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco io aggiungerò alla tua vita quindici anni. 6Libererò te e

questa città dalla mano del re di Assiria; proteggerò questa città. 7Da parte del Signore questo ti sia come segno che

egli manterrà la promessa che ti ha fatto. 8Ecco, io faccio tornare indietro di dieci gradi l'ombra sulla meridiana, che

è già scesa con il sole sull'orologio di Acaz".

E il sole retrocesse di dieci gradi sulla scala che aveva disceso.

9Cantico di Ezechia re di Giuda, quando cadde malato e guarì dalla malattia.

10Io dicevo: "A metà della mia vita
me ne vado alle porte degli inferi;
sono privato del resto dei miei anni".
11Dicevo: "Non vedrò più il Signore
sulla terra dei viventi,
non vedrò più nessuno
fra gli abitanti di questo mondo.

12La mia tenda è stata divelta e gettata lontano da me,

come una tenda di pastori.
Come un tessitore hai arrotolato la mia vita,
mi recidi dall'ordito.
In un giorno e una notte mi conduci alla fine".
13Io ho gridato fino al mattino.
Come un leone, così egli stritola
tutte le mie ossa.
14Come una rondine io pigolo,
gemo come una colomba.
Sono stanchi i miei occhi di guardare in alto.
Signore, io sono oppresso; proteggimi.
15Che dirò? Sto in pena
poiché è lui che mi ha fatto questo.
Il sonno si è allontanato da me
per l'amarezza dell'anima mia.
16Signore, in te spera il mio cuore;
si ravvivi il mio spirito.
Guariscimi e rendimi la vita.
17Ecco, la mia infermità si è cambiata in salute!
Tu hai preservato la mia vita
dalla fossa della distruzione,
perché ti sei gettato dietro le spalle
tutti i miei peccati.
18Poiché non gli inferi ti lodano,
né la morte ti canta inni;
quanti scendono nella fossa
non sperano nella tua fedeltà.
19Il vivente, il vivente ti rende grazie
come io oggi faccio.
Il padre farà conoscere ai figli
la tua fedeltà.
20Il Signore si è degnato di aiutarmi;
per questo canteremo sulle cetre
tutti i giorni della nostra vita,
canteremo nel tempio del Signore.

21Isaia disse: "Si prenda un impiastro di fichi e si applichi sulla ferita, così guarirà". 22Ezechia disse: "Qual è il segno

per cui io entrerò nel tempio?".
39

1In quel tempo Merodach-Bàladan figlio di Bàladan, re di Bábilonia, mandò lettere e doni a Ezechia, perché aveva

udito che era stato malato ed era guarito. 2Ezechia se ne rallegrò e mostrò agli inviati la stanza del tesoro, l'argento e

l'oro, gli aromi e gli unguenti preziosi, tutto il suo arsenale e quanto si trovava nei suoi magazzini; non ci fu nulla

che Ezechia non mostrasse loro nella reggia e in tutto il regno.

3Allora il profeta Isaia si presentò al re Ezechia e gli domandò: "Che hanno detto quegli uomini e da dove sono

venuti a te?". Ezechia rispose: "Sono venuti a me da una regione lontana, da Bábilonia". 4Isaia disse ancora: "Che

hanno visto nella tua reggia?". Ezechia rispose: "Hanno visto quanto si trova nella mia reggia, non c'è cosa alcuna

nei miei magazzini che io non abbia mostrata loro".

5Allora Isaia disse a Ezechia: "Ascolta la parola del Signore degli eserciti: 6Ecco, verranno giorni nei quali tutto ciò

che si trova nella tua reggia e ciò che hanno accumulato i tuoi antenati fino a oggi sarà portato a Bábilonia; non vi

resterà nulla, dice il Signore. 7Prenderanno i figli che da te saranno usciti e che tu avrai generati, per farne eunuchi

nella reggia di Bábilonia". 8Ezechia disse a Isaia: "Buona è la parola del Signore, che mi hai riferita". Egli pensava:

"Per lo meno vi saranno pace e sicurezza nei miei giorni".

40
1"Consolate, consolate il mio popolo,
dice il vostro Dio.
2Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele
che è finita la sua schiavitù,
è stata scontata la sua iniquità,
perché ha ricevuto dalla mano del Signore
doppio castigo per tutti i suoi peccati".
3Una voce grida:
"Nel deserto preparate
la via al Signore,
appianate nella steppa
la strada per il nostro Dio.
4Ogni valle sia colmata,
ogni monte e colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in pianura.
5Allora si rivelerà la gloria del Signore
e ogni uomo la vedrà,
poiché la bocca del Signore ha parlato".
6Una voce dice: "Grida"
e io rispondo: "Che dovrò gridare?".
Ogni uomo è come l'erba
e tutta la sua gloria è come un fiore del campo.
7Secca l'erba, il fiore appassisce
quando il soffio del Signore spira su di essi.
8Secca l'erba, appassisce il fiore,
ma la parola del nostro Dio dura sempre.
Veramente il popolo è come l'erba.
9Sali su un alto monte,
tu che rechi liete notizie in Sion;
alza la voce con forza,
tu che rechi liete notizie in Gerusalemme.
Alza la voce, non temere;

annunzia alle città di Giuda: "Ecco il vostro Dio!

10Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
con il braccio egli detiene il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio
e i suoi trofei lo precedono.
11Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul seno
e conduce pian piano le pecore madri".

12Chi ha misurato con il cavo della mano le acque del mare

e ha calcolato l'estensione dei cieli con il palmo?

Chi ha misurato con il moggio la polvere della terra,

ha pesato con la stadera le montagne
e i colli con la bilancia?
13Chi ha diretto lo spirito del Signore
e come suo consigliere gli ha dato suggerimenti?
14A chi ha chiesto consiglio, perché lo istruisse
e gli insegnasse il sentiero della giustizia
e lo ammaestrasse nella scienza
e gli rivelasse la via della prudenza?

15Ecco, le nazioni son come una goccia da un secchio,

contano come il pulviscolo sulla bilancia;

ecco, le isole pesano quanto un granello di polvere.

16Il Libano non basterebbe per accendere il rogo,
né le sue bestie per l'olocausto.

17Tutte le nazioni sono come un nulla davanti a lui,

come niente e vanità sono da lui ritenute.
18A chi potreste paragonare Dio
e quale immagine mettergli a confronto?
19Il fabbro fonde l'idolo,
l'orafo lo riveste di oro
e fonde catenelle d'argento.
(41,6)Si aiutano l'un l'altro;
uno dice al compagno: "Coraggio!".
Il fabbro incoraggia l'orafo;

(41,7)chi leviga con il martello incoraggia chi batte l'incudine,

dicendo della saldatura: "Va bene"
e fissa l'idolo con chiodi perché non si muova.
20Chi ha poco da offrire
sceglie un legno che non marcisce;
si cerca un artista abile,
perché gli faccia una statua che non si muova.
21Non lo sapete forse? Non lo avete udito?
Non vi fu forse annunziato dal principio?
Non avete capito
le fondamenta della terra?
22Egli siede sopra la volta del mondo,
da dove gli abitanti sembrano cavallette.
Egli stende il cielo come un velo,
lo spiega come una tenda dove abitare;
23egli riduce a nulla i potenti
e annienta i signori della terra.
24Sono appena piantati, appena seminati,

appena i loro steli hanno messo radici nella terra,

egli soffia su di loro ed essi seccano
e l'uragano li strappa via come paglia.
25"A chi potreste paragonarmi
quasi che io gli sia pari?" dice il Santo.
26Levate in alto i vostri occhi
e guardate: chi ha creato quegli astri?
Egli fa uscire in numero preciso il loro esercito
e li chiama tutti per nome;

per la sua onnipotenza e il vigore della sua forza

non ne manca alcuno.
27Perché dici, Giacobbe,
e tu, Israele, ripeti:
"La mia sorte è nascosta al Signore
e il mio diritto è trascurato dal mio Dio?".
28Non lo sai forse?
Non lo hai udito?
Dio eterno è il Signore,
creatore di tutta la terra.
Egli non si affatica né si stanca,
la sua intelligenza è inscrutabile.
29Egli da' forza allo stanco
e moltiplica il vigore allo spossato.
30Anche i giovani faticano e si stancano,
gli adulti inciampano e cadono;

31ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza,

mettono ali come aquile,
corrono senza affannarsi,
camminano senza stancarsi.
41
1Ascoltatemi in silenzio, isole,
e voi, nazioni, badate alla mia sfida!
Si accostino e parlino;
raduniamoci insieme in giudizio.
2Chi ha suscitato dall'oriente
colui che chiama la vittoria sui suoi passi?
Chi gli ha consegnato i popoli
e assoggettato i re?
La sua spada li riduce in polvere
e il suo arco come paglia dispersa dal vento.
3Li insegue e passa oltre, sicuro;
sfiora appena la strada con i piedi.
4Chi ha operato e realizzato questo,
chiamando le generazioni fin dal principio?
Io, il Signore, sono il primo
e io stesso sono con gli ultimi.
5Le isole vedono e ne hanno timore;
tremano le estremità della terra,
insieme si avvicinano e vengono.
8Ma tu, Israele mio servo,
tu Giacobbe, che ho scelto,
discendente di Abramo mio amico,

9sei tu che io ho preso dall'estremità della terra

e ho chiamato dalle regioni più lontane
e ti ho detto: "Mio servo tu sei
ti ho scelto, non ti ho rigettato".
10Non temere, perché io sono con te;
non smarrirti, perché io sono il tuo Dio.
Ti rendo forte e anche ti vengo in aiuto
e ti sostengo con la destra vittoriosa.
11Ecco, saranno svergognati e confusi
quanti s'infuriavano contro di te;
saranno ridotti a nulla e periranno
gli uomini che si opponevano a te.
12Cercherai, ma non troverai,
coloro che litigavano con te;
saranno ridotti a nulla, a zero,
coloro che ti muovevano guerra.
13Poiché io sono il Signore tuo Dio
che ti tengo per la destra
e ti dico: "Non temere, io ti vengo in aiuto".
14Non temere, vermiciattolo di Giacobbe,
larva di Israele;
io vengo in tuo aiuto - oracolo del Signore-
tuo redentore è il Santo di Israele.

15Ecco, ti rendo come una trebbia acuminata, nuova,

munita di molte punte;
tu trebbierai i monti e li stritolerai,
ridurrai i colli in pula.
16Li vaglierai e il vento li porterà via,
il turbine li disperderà.
Tu, invece, gioirai nel Signore,
ti vanterai del Santo di Israele.

17I miseri e i poveri cercano acqua ma non ce n'è,

la loro lingua è riarsa per la sete;
io, il Signore, li ascolterò;
io, Dio di Israele, non li abbandonerò.
18Farò scaturire fiumi su brulle colline,
fontane in mezzo alle valli;
cambierò il deserto in un lago d'acqua,
la terra arida in sorgenti.
19Pianterò cedri nel deserto,
acacie, mirti e ulivi;
porrò nella steppa cipressi,
olmi insieme con abeti;
20perché vedano e sappiano,
considerino e comprendano a un tempo
che questo ha fatto la mano del Signore,
lo ha creato il Santo di Israele.
21Presentate la vostra causa, dice il Signore,
portate le vostre prove, dice il re di Giacobbe.
22Vengano avanti e ci annunzino
ciò che dovrà accadere.
Narrate quali furono le cose passate,
sicché noi possiamo riflettervi.
Oppure fateci udire le cose future,
così che possiamo sapere quello che verrà dopo.
23Annunziate quanto avverrà nel futuro
e noi riconosceremo che siete dèi.
Sì, fate il bene oppure il male
e lo sentiremo e lo vedremo insieme.
24Ecco, voi siete un nulla,
il vostro lavoro non vale niente,
è abominevole chi vi sceglie.

25Io ho suscitato uno dal settentrione ed è venuto,

dal luogo dove sorge il sole l'ho chiamato per nome;

egli calpesterà i potenti come creta,
come un vasaio schiaccia l'argilla.

26Chi lo ha predetto dal principio, perché noi lo sapessimo,

chi dall'antichità, così che dicessimo: "È vero"?
Nessuno lo ha predetto,
nessuno lo ha fatto sentire,
nessuno ha udito le vostre parole.
27Per primo io l'ho annunziato a Sion

e a Gerusalemme ho inviato un messaggero di cose liete.

28Guardai ma non c'era nessuno,
tra costoro nessuno era capace di consigliare;
nessuno da interrogare per averne una risposta.
29Ecco, tutti costoro sono niente;

nulla sono le opere loro, vento e vuoto i loro idoli.

42
1Ecco il mio servo che io sostengo,
il mio eletto di cui mi compiaccio.
Ho posto il mio spirito su di lui;
egli porterà il diritto alle nazioni.
2Non griderà né alzerà il tono,
non farà udire in piazza la sua voce,
3non spezzerà una canna incrinata,
non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta.
Proclamerà il diritto con fermezza;
4non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra;
e per la sua dottrina saranno in attesa le isole.
5Così dice il Signore Dio
che crea i cieli e li dispiega,
distende la terra con ciò che vi nasce,
da' il respiro alla gente che la abita
e l'alito a quanti camminano su di essa:
6"Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia
e ti ho preso per mano;

ti ho formato e stabilito come alleanza del popolo

e luce delle nazioni,
7perché tu apra gli occhi ai ciechi
e faccia uscire dal carcere i prigionieri,

dalla reclusione coloro che abitano nelle tenebre.

8Io sono il Signore: questo è il mio nome;
non cederò la mia gloria ad altri,
né il mio onore agli idoli.
9I primi fatti, ecco, sono avvenuti
e i nuovi io preannunzio;
prima che spuntino,
ve li faccio sentire".
10Cantate al Signore un canto nuovo,
lode a lui fino all'estremità della terra;
lo celebri il mare con quanto esso contiene,
le isole con i loro abitanti.
11Esulti il deserto con le sue città,
esultino i villaggi dove abitano quelli di Kedàr;
acclamino gli abitanti di Sela,
dalla cima dei monti alzino grida.
12Diano gloria al Signore
e il suo onore divulghino nelle isole.
13Il Signore avanza come un prode,
come un guerriero eccita il suo ardore;
grida, lancia urla di guerra,
si mostra forte contro i suoi nemici.
14Per molto tempo, ho taciuto,
ho fatto silenzio, mi sono contenuto;
ora griderò come una partoriente,
mi affannerò e sbufferò insieme.
15Renderò aridi monti e colli,
farò seccare tutta la loro erba;

trasformerò i fiumi in stagni e gli stagni farò inaridire.

16Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono,

li guiderò per sentieri sconosciuti;
trasformerò davanti a loro le tenebre in luce,
i luoghi aspri in pianura.
Tali cose io ho fatto e non cesserò di farle.
17Retrocedono pieni di vergogna
quanti sperano in un idolo,

quanti dicono alle statue: "Voi siete i nostri dèi".

18Sordi, ascoltate,
ciechi, volgete lo sguardo per vedere.
19Chi è cieco, se non il mio servo?

Chi è sordo come colui al quale io mandavo araldi?

Chi è cieco come il mio privilegiato?
Chi è sordo come il servo del Signore?

20Hai visto molte cose, ma senza farvi attenzione,

hai aperto gli orecchi, ma senza sentire.

21Il Signore si compiacque, per amore della sua giustizia,

di dare una legge grande e gloriosa.

22Eppure questo è un popolo saccheggiato e spogliato;

sono tutti presi con il laccio nelle caverne,
sono rinchiusi in prigioni.
Furono saccheggiati e nessuno li liberava;

furono spogliati, e nessuno diceva: "Restituisci".

23Chi fra di voi porge l'orecchio a ciò,
vi fa attenzione e ascolta per il futuro?
24Chi abbandonò Giacobbe al saccheggio,
Israele ai predoni?

Non è stato forse il Signore contro cui peccarono,

per le cui vie non vollero camminare,
la cui legge non osservarono?
25Egli, perciò, ha riversato su di esso
la sua ira ardente e la violenza della guerra.
L'ira divina lo ha avvolto nelle sue fiamme
senza che egli se ne accorgesse,
lo ha bruciato, senza che vi facesse attenzione.
43

1Ora così dice il Signore che ti ha creato, o Giacobbe,

che ti ha plasmato, o Israele:
"Non temere, perché io ti ho riscattato,
ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni.
2Se dovrai attraversare le acque, sarò con te,
i fiumi non ti sommergeranno;

se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti scotterai,

la fiamma non ti potrà bruciare;
3poiché io sono il Signore tuo Dio,
il Santo di Israele, il tuo salvatore.
Io do l'Egitto come prezzo per il tuo riscatto,
l'Etiopia e Seba al tuo posto.
4Perché tu sei prezioso ai miei occhi,
perché sei degno di stima e io ti amo,
do uomini al tuo posto
e nazioni in cambio della tua vita.
5Non temere, perché io sono con te;
dall'oriente farò venire la tua stirpe,
dall'occidente io ti radunerò.
6Dirò al settentrione: Restituisci,
e al mezzogiorno: Non trattenere;
fa' tornare i miei figli da lontano
e le mie figlie dall'estremità della terra,
7quelli che portano il mio nome
e che per la mia gloria ho creato
e formato e anche compiuto".
8"Fa' uscire il popolo cieco, che pure ha occhi,
i sordi, che pure hanno orecchi.
9Si radunino insieme tutti i popoli
e si raccolgano le nazioni.
Chi può annunziare questo tra di loro
e farci udire le cose passate?
Presentino i loro testimoni e avranno ragione,
ce li facciano udire e avranno detto la verità.

10Voi siete i miei testimoni - oracolo del Signore -

miei servi, che io mi sono scelto
perché mi conosciate e crediate in me
e comprendiate che sono io.
Prima di me non fu formato alcun dio
né dopo ce ne sarà.
11Io, io sono il Signore,
fuori di me non v'è salvatore.
12Io ho predetto e ho salvato,
mi son fatto sentire
e non c'era tra voi alcun dio straniero.
Voi siete miei testimoni - oracolo del Signore -
e io sono Dio,
13sempre il medesimo dall'eternità.
Nessuno può sottrarre nulla al mio potere;
chi può cambiare quanto io faccio?".
14Così dice il Signore
vostro redentore, il Santo di Israele:
"Per amor vostro l'ho mandato contro Bábilonia
e farò scendere tutte le loro spranghe,

e quanto ai Caldei muterò i loro clamori in lutto.

15Io sono il Signore, il vostro Santo,
il creatore di Israele, il vostro re".

16Così dice il Signore che offrì una strada nel mare

e un sentiero in mezzo ad acque possenti
17che fece uscire carri e cavalli,
esercito ed eroi insieme;
essi giacciono morti: mai più si rialzeranno;
si spensero come un lucignolo, sono estinti.
18Non ricordate più le cose passate,
non pensate più alle cose antiche!
19Ecco, faccio una cosa nuova:
proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?
Aprirò anche nel deserto una strada,
immetterò fiumi nella steppa.
20Mi glorificheranno le bestie selvatiche,
sciacalli e struzzi,
perché avrò fornito acqua al deserto,
fiumi alla steppa,
per dissetare il mio popolo, il mio eletto.
21Il popolo che io ho plasmato per me
celebrerà le mie lodi.
22Invece tu non mi hai invocato, o Giacobbe;
anzi ti sei stancato di me, o Israele.

23Non mi hai portato neppure un agnello per l'olocausto,

non mi hai onorato con i tuoi sacrifici.
Io non ti ho molestato con richieste di offerte,
né ti ho stancato esigendo incenso.
24Non mi hai acquistato con denaro la cannella,

né mi hai saziato con il grasso dei tuoi sacrifici.

Ma tu mi hai dato molestia con i peccati,
mi hai stancato con le tue iniquità.
25Io, io cancello i tuoi misfatti,
per riguardo a me non ricordo più i tuoi peccati.
26Fammi ricordare, discutiamo insieme;
parla tu per giustificarti.
27Il tuo primo padre peccò,
i tuoi intermediari mi furono ribelli.

28I tuoi principi hanno profanato il mio santuario;

per questo ho votato Giacobbe alla esecrazione,
Israele alle ingiurie.
44
1Ora ascolta, Giacobbe mio servo,
Israele da me eletto.
2Così dice il Signore che ti ha fatto,
che ti ha formato dal seno materno e ti aiuta:
"Non temere, Giacobbe mio servo,
Iesurùn da me eletto,

3poiché io farò scorrere acqua sul suolo assetato,

torrenti sul terreno arido.
Spanderò il mio spirito sulla tua discendenza,
la mia benedizione sui tuoi posteri;
4cresceranno come erba in mezzo all'acqua,
come salici lungo acque correnti.
5Questi dirà: Io appartengo al Signore,
quegli si chiamerà Giacobbe;
altri scriverà sulla mano: Del Signore,
e verrà designato con il nome di Israele".
6Così dice il re di Israele,
il suo redentore, il Signore degli eserciti:
"Io sono il primo e io l'ultimo;
fuori di me non vi sono dèi.
7Chi è come me? Si faccia avanti e lo proclami,
lo riveli di presenza e me lo esponga.
Chi ha reso noto il futuro dal tempo antico?
Ci annunzi ciò che succederà.
8Non siate ansiosi e non temete:
non forse già da molto tempo
te l'ho fatto intendere e rivelato?

Voi siete miei testimoni: C'è forse un dio fuori di me

o una roccia che io non conosca?".

9I fabbricatori di idoli sono tutti vanità e le loro opere preziose non giovano a nulla; ma i loro devoti non vedono né

capiscono affatto e perciò saranno coperti di vergogna. 10Chi fabbrica un dio e fonde un idolo senza cercarne un

vantaggio? 11Ecco, tutti i suoi seguaci saranno svergognati; gli stessi artefici non sono che uomini. Si radunino pure

e si presentino tutti; saranno spaventati e confusi insieme.

12Il fabbro lavora il ferro di una scure, lo elabora sulle braci e gli da' forma con martelli, lo rifinisce con braccio

vigoroso; soffre persino la fame, la forza gli viene meno; non beve acqua ed è spossato. 13Il falegname stende il

regolo, disegna l'immagine con il gesso; la lavora con scalpelli, misura con il compasso, riproducendo una forma

umana, una bella figura d'uomo da mettere in un tempio. 14Egli si taglia cedri, prende un cipresso o una quercia che

lascia crescere robusta nella selva; pianta un frassino che la pioggia farà crescere.

15Tutto ciò diventa per l'uomo legna da bruciare; ne prende una parte e si riscalda o anche accende il forno per

cuocervi il pane o ne fa persino un idolo e lo adora, ne forma una statua e la venera. 16Una metà la brucia al fuoco,

sulla brace arrostisce la carne, poi mangia l'arrosto e si sazia. Ugualmente si scalda e dice: "Mi riscaldo; mi godo il

fuoco". 17Con il resto fa un dio, il suo idolo; lo venera, lo adora e lo prega: "Salvami, perché sei il mio dio!".

18Non sanno né comprendono; una patina impedisce agli occhi loro di vedere e al loro cuore di capire. 19Essi non

riflettono, non hanno scienza e intelligenza per dire: "Ho bruciato nel fuoco una parte, sulle sue braci ho cotto

perfino il pane e arrostito la carne che ho mangiato; col residuo farò un idolo abominevole? Mi prostrerò dinanzi ad

un pezzo di legno?". 20Si pasce di cenere, ha un cuore illuso che lo travia; egli non sa liberarsene e dire: "Ciò che

tengo in mano non è forse falso?".
21Ricorda tali cose, o Giacobbe,
o Israele, poiché sei mio servo.
Io ti ho formato, mio servo sei tu;
Israele, non sarai dimenticato da me.
22Ho dissipato come nube le tue iniquità
e i tuoi peccati come una nuvola.
Ritorna a me, poiché io ti ho redento.
23Esultate, cieli, poiché il Signore ha agito;
giubilate, profondità della terra!
Gridate di gioia, o monti,
o selve con tutti i vostri alberi,
perché il Signore ha riscattato Giacobbe,
in Israele ha manifestato la sua gloria.
24Dice il Signore, che ti ha riscattato
e ti ha formato fino dal seno materno:
"Sono io, il Signore, che ho fatto tutto,
che ho spiegato i cieli da solo,
ho disteso la terra; chi era con me?
25Io svento i presagi degli indovini,
dimostro folli i maghi,
costringo i sapienti a ritrattarsi
e trasformo in follia la loro scienza;
26confermo la parola dei suoi servi,
compio i disegni dei suoi messaggeri.
Io dico a Gerusalemme: Sarai abitata,
e alle città di Giuda: Sarete riedificate
e ne restaurerò le rovine.
27Io dico all'oceano: Prosciugati!
Faccio inaridire i tuoi fiumi.
28Io dico a Ciro: Mio pastore;
ed egli soddisferà tutti i miei desideri,
dicendo a Gerusalemme: Sarai riedificata;
e al tempio: Sarai riedificato dalle fondamenta".
45
1Dice il Signore del suo eletto, di Ciro:
"Io l'ho preso per la destra,
per abbattere davanti a lui le nazioni,
per sciogliere le cinture ai fianchi dei re,
per aprire davanti a lui i battenti delle porte
e nessun portone rimarrà chiuso.
2Io marcerò davanti a te;
spianerò le asperità del terreno,
spezzerò le porte di bronzo,
romperò le spranghe di ferro.
3Ti consegnerò tesori nascosti
e le ricchezze ben celate,
perché tu sappia che io sono il Signore,
Dio di Israele, che ti chiamo per nome.
4Per amore di Giacobbe mio servo
e di Israele mio eletto
io ti ho chiamato per nome,
ti ho dato un titolo sebbene tu non mi conosca.
5Io sono il Signore e non v'è alcun altro;
fuori di me non c'è dio;

ti renderò spedito nell'agire, anche se tu non mi conosci,

6perché sappiano dall'oriente fino all'occidente
che non esiste dio fuori di me.
Io sono il Signore e non v'è alcun altro.
7Io formo la luce e creo le tenebre,
faccio il bene e provoco la sciagura;
io, il Signore, compio tutto questo.
8Stillate, cieli, dall'alto
e le nubi facciano piovere la giustizia;
si apra la terra
e produca la salvezza
e germogli insieme la giustizia.
Io, il Signore, ho creato tutto questo".
9Potrà forse discutere con chi lo ha plasmato
un vaso fra altri vasi di argilla?
Dirà forse la creta al vasaio: "Che fai?"
oppure: "La tua opera non ha manichi"?
10Chi oserà dire a un padre: "Che cosa generi?"
o a una donna: "Che cosa partorisci?".
11Dice il Signore,
il Santo di Israele, che lo ha plasmato:
"Volete interrogarmi sul futuro dei miei figli
e darmi ordini sul lavoro delle mie mani?

12Io ho fatto la terra e su di essa ho creato l'uomo;

io con le mani ho disteso i cieli
e do ordini a tutte le loro schiere.
13Io l'ho stimolato per la giustizia;
spianerò tutte le sue vie.
Egli ricostruirà la mia città
e rimanderà i miei deportati,
senza denaro e senza regali",
dice il Signore degli eserciti.
14Così dice il Signore:
"Le ricchezze d'Egitto e le merci dell'Etiopia
e i Sabei dall'alta statura
passeranno a te, saranno tuoi;
ti seguiranno in catene,
si prostreranno davanti a te,
ti diranno supplicanti:
Solo in te è Dio; non ce n'è altri;
non esistono altri dèi.
15Veramente tu sei un Dio nascosto,
Dio di Israele, salvatore.
16Saranno confusi e svergognati
quanti s'infuriano contro di lui;
se ne andranno con ignominia
i fabbricanti di idoli.
17Israele sarà salvato dal Signore
con salvezza perenne.
Non patirete confusione o vergogna
per i secoli eterni".
18Poiché così dice il Signore,
che ha creato i cieli;
egli, il Dio che ha plasmato
e fatto la terra e l'ha resa stabile
e l'ha creata non come orrida regione,
ma l'ha plasmata perché fosse abitata:
"Io sono il Signore; non ce n'è altri.
19Io non ho parlato in segreto,
in un luogo d'una terra tenebrosa.
Non ho detto alla discendenza di Giacobbe:
Cercatemi in un'orrida regione!
Io sono il Signore, che parlo con giustizia,
che annunzio cose rette.
20Radunatevi e venite,
avvicinatevi tutti insieme,
superstiti delle nazioni!
Non hanno intelligenza coloro che portano
un loro legno scolpito
e pregano un dio
che non può salvare.
21Manifestate e portate le prove,
consigliatevi pure insieme!
Chi ha fatto sentire quelle cose da molto tempo
e predetto ciò fin da allora?
Non sono forse io, il Signore?
Fuori di me non c'è altro Dio;
Dio giusto e salvatore
non c'è fuori di me.
22Volgetevi a me e sarete salvi,
paesi tutti della terra,
perché io sono Dio; non ce n'è altri.
23Lo giuro su me stesso,
dalla mia bocca esce la verità,
una parola irrevocabile:
davanti a me si piegherà ogni ginocchio,
per me giurerà ogni lingua".
24Si dirà: "Solo nel Signore
si trovano vittoria e potenza!".
Verso di lui verranno, coperti di vergogna,
quanti fremevano d'ira contro di lui.
25Nel Signore saranno vittoriosi e si glorieranno
tutti i discendenti di Israele.
46
1A terra è Bel,
rovesciato è Nebo;
i loro idoli sono per gli animali e le bestie,
caricati come loro fardelli,
come peso sfibrante.
2Sono rovesciati, sono a terra insieme,
non hanno potuto salvare chi li portava
ed essi stessi se ne vanno in schiavitù.
3Ascoltatemi, casa di Giacobbe
e voi tutti, superstiti della casa di Israele;
voi, portati da me fin dal seno materno,
sorretti fin dalla nascita.

4Fino alla vostra vecchiaia io sarò sempre lo stesso,

io vi porterò fino alla canizie.
Come ho già fatto, così io vi sosterrò,
vi porterò e vi salverò.
5A chi mi paragonate e mi assomigliate?
A chi mi confrontate, quasi fossimo simili?
6Traggono l'oro dal sacchetto
e pesano l'argento con la bilancia;
pagano un orefice perché faccia un dio,
che poi venerano e adorano.
7Lo sollevano sulle spalle e lo portano,
poi lo ripongono sulla sua base e sta fermo:
non si muove più dal suo posto.
Ognuno lo invoca, ma non risponde;
non libera nessuno dalla sua angoscia.
8Ricordatevelo e agite da uomini;
rifletteteci, o prevaricatori.
9Ricordatevi i fatti del tempo antico,
perché io sono Dio e non ce n'è altri.
Sono Dio, nulla è uguale a me.
10Io dal principio annunzio la fine

e, molto prima, quanto non è stato ancora compiuto;

io che dico: "Il mio progetto resta valido,
io compirò ogni mia volontà!".
11Io chiamo dall'oriente l'uccello da preda,
da una terra lontana l'uomo dei miei progetti.
Così ho parlato e così avverrà;
l'ho progettato, così farò.
12Ascoltatemi, voi che vi perdete di coraggio,
che siete lontani dalla giustizia.

13Faccio avvicinare la mia giustizia: non è lontana;

la mia salvezza non tarderà.
Io dispenserò in Sion la salvezza
a Israele, oggetto della mia gloria.
47
1Scendi e siedi sulla polvere,
vergine figlia di Bábilonia.
Siedi a terra, senza trono,
figlia dei Caldei,
poiché non sarai più chiamata
tenera e voluttuosa.
2Prendi la mola e macina la farina,
togliti il velo, solleva i lembi della veste,
scopriti le gambe,
attraversa i fiumi.
3Si scopra la tua nudità,
si mostri la tua vergogna.
"Prenderò vendetta
e nessuno interverrà",
4dice il nostro redentore
che si chiama Signore degli eserciti,
il Santo di Israele.
5Siedi in silenzio e scivola nell'ombra,
figlia dei Caldei,
perché non sarai più chiamata
Signora di regni.
6Ero adirato contro il mio popolo,
avevo lasciato profanare la mia eredità;
perciò lo misi in tuo potere,
ma tu non mostrasti loro pietà;
perfino sui vecchi facesti gravare
il tuo giogo pesante.
7Tu pensavi: "Sempre
io sarò signora, sempre".
Non ti sei mai curata di questi avvenimenti,
non hai mai pensato quale sarebbe stata la fine.
8Ora ascolta questo,
o voluttuosa che te ne stavi sicura,
che pensavi: "Io e nessuno fuori di me!
Non resterò vedova,
non conoscerò la perdita dei figli".
9Ma ti accadranno queste due cose,
d'improvviso, in un sol giorno;
perdita dei figli e vedovanza
piomberanno su di te,
nonostante la moltitudine delle tue magie,
la forza dei tuoi molti scongiuri.
10Confidavi nella tua malizia, dicevi:
"Nessuno mi vede".
La tua saggezza e il tuo sapere
ti hanno sviato.
Eppure dicevi in cuor tuo:
"Io e nessuno fuori di me".
11Ti verrà addosso una sciagura
che non saprai scongiurare;
ti cadrà sopra una calamità
che non potrai evitare.
Su di te piomberà improvvisa una catastrofe
che non prevederai.
12Sta' pure ferma nei tuoi incantesimi
e nella moltitudine delle magie,
per cui ti sei affaticata dalla giovinezza:
forse potrai giovartene,
forse potrai far paura!
13Ti sei stancata dei tuoi molti consiglieri:
si presentino e ti salvino
gli astrologi che osservano le stelle,
i quali ogni mese ti pronosticano
che cosa ti capiterà.
14Ecco, essi sono come stoppia:
il fuoco li consuma;
non salveranno se stessi dal potere delle fiamme.
Non ci sarà bracia per scaldarsi,
né fuoco dinanzi al quale sedersi.
15Così sono diventati per te i tuoi maghi,

con i quali ti sei affaticata fin dalla giovinezza;

ognuno se ne va per suo conto,
nessuno ti viene in aiuto.
48
1Ascoltate ciò, casa di Giacobbe,
voi che siete chiamati Israele
e che traete origine dalla stirpe di Giuda,
voi che giurate nel nome del Signore
e invocate il Dio di Israele,
ma senza sincerità e senza rettitudine,
2poiché prendete il nome dalla città santa
e vi appoggiate sul Dio di Israele
che si chiama Signore degli eserciti.
3Io avevo annunziato da tempo le cose passate,

erano uscite dalla mia bocca, le avevo fatte udire.

D'improvviso io ho agito e sono accadute.
4Poiché sapevo che tu sei ostinato
e che la tua nuca è una sbarra di ferro
e la tua fronte è di bronzo,
5io te le annunziai da tempo,
prima che avvenissero te le feci udire,

per timore che dicessi: "Il mio idolo le ha fatte,

la mia statua e il dio da me fuso le hanno ordinate".

6Tutto questo hai udito e visto;
non vorresti testimoniarlo?
Ora ti faccio udire cose nuove
e segrete che tu nemmeno sospetti.
7Ora sono create e non da tempo;
prima di oggi tu non le avevi udite,
perché tu non dicessi: "Già lo sapevo".
8No, tu non le avevi mai udite né sapute
né il tuo orecchio era già aperto da allora
poiché io sapevo che sei davvero perfido
e che ti si chiama sleale fin dal seno materno.
9Per il mio nome rinvierò il mio sdegno,
per il mio onore lo frenerò a tuo riguardo,
per non annientarti.
10Ecco, ti ho purificato per me come argento,
ti ho provato nel crogiuolo dell'afflizione.
11Per riguardo a me, per riguardo a me lo faccio;
come potrei lasciar profanare il mio nome?
Non cederò ad altri la mia gloria.
12Ascoltami, Giacobbe,
Israele che ho chiamato:
Sono io, io solo, il primo
e anche l'ultimo.

13Sì, la mia mano ha posto le fondamenta della terra,

la mia destra ha disteso i cieli.
Quando io li chiamo,
tutti insieme si presentano.
14Radunatevi, tutti voi, e ascoltatemi.
Chi di essi ha predetto tali cose?
Uno che io amo compirà il mio volere
su Bábilonia e, con il suo braccio, sui Caldei.
15Io, io ho parlato; io l'ho chiamato,

l'ho fatto venire e ho dato successo alle sue imprese.

16Avvicinatevi a me per udire questo.
Fin dal principio non ho parlato in segreto;
dal momento in cui questo è avvenuto io sono là.
Ora il Signore Dio
ha mandato me insieme con il suo spirito.
17Dice il Signore tuo redentore,
il Santo di Israele:
"Io sono il Signore tuo Dio
che ti insegno per il tuo bene,
che ti guido per la strada su cui devi andare.
18Se avessi prestato attenzione ai miei comandi,
il tuo benessere sarebbe come un fiume,
la tua giustizia come le onde del mare.
19La tua discendenza sarebbe come la sabbia

e i nati dalle tue viscere come i granelli d'arena;

non sarebbe mai radiato né cancellato
il tuo nome davanti a me".
20Uscite da Bábilonia,
fuggite dai Caldei;
annunziatelo con voce di gioia,
diffondetelo,
fatelo giungere fino all'estremità della terra.
Dite: "Il Signore ha riscattato
il suo servo Giacobbe".
21Non soffrono la sete
mentre li conduce per deserti;
acqua dalla roccia egli fa scaturire per essi;
spacca la roccia,
sgorgano le acque.
22Non c'è pace per i malvagi, dice il Signore.
49
1Ascoltatemi, o isole,
udite attentamente, nazioni lontane;
il Signore dal seno materno mi ha chiamato,

fino dal grembo di mia madre ha pronunziato il mio nome.

2Ha reso la mia bocca come spada affilata,
mi ha nascosto all'ombra della sua mano,
mi ha reso freccia appuntita,
mi ha riposto nella sua faretra.
3Mi ha detto: "Mio servo tu sei, Israele,
sul quale manifesterò la mia gloria".
4Io ho risposto: "Invano ho faticato,
per nulla e invano ho consumato le mie forze.
Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore,
la mia ricompensa presso il mio Dio".
5Ora disse il Signore
che mi ha plasmato suo servo dal seno materno
per ricondurre a lui Giacobbe
e a lui riunire Israele,
- poiché ero stato stimato dal Signore
e Dio era stato la mia forza -
6mi disse: "È troppo poco che tu sia mio servo
per restaurare le tribù di Giacobbe
e ricondurre i superstiti di Israele.
Ma io ti renderò luce delle nazioni
perché porti la mia salvezza
fino all'estremità della terra".
7Dice il Signore,
il redentore di Israele, il suo Santo,

a colui la cui vita è disprezzata, al reietto delle nazioni,

al servo dei potenti:
"I re vedranno e si alzeranno in piedi,
i principi vedranno e si prostreranno,
a causa del Signore che è fedele,
a causa del Santo di Israele che ti ha scelto".
8Dice il Signore:
"Al tempo della misericordia ti ho ascoltato,
nel giorno della salvezza ti ho aiutato.
Ti ho formato e posto
come alleanza per il popolo,
per far risorgere il paese,
per farti rioccupare l'eredità devastata,
9per dire ai prigionieri: Uscite,
e a quanti sono nelle tenebre: Venite fuori.
Essi pascoleranno lungo tutte le strade,
e su ogni altura troveranno pascoli.
10Non soffriranno né fame né sete
e non li colpirà né l'arsura né il sole,
perché colui che ha pietà di loro li guiderà,
li condurrà alle sorgenti di acqua.
11Io trasformerò i monti in strade
e le mie vie saranno elevate.
12Ecco, questi vengono da lontano,

ed ecco, quelli vengono da mezzogiorno e da occidente

e quelli dalla regione di Assuan".
13Giubilate, o cieli; rallegrati, o terra,
gridate di gioia, o monti,
perché il Signore consola il suo popolo
e ha pietà dei suoi miseri.
14Sion ha detto: "Il Signore mi ha abbandonato,
il Signore mi ha dimenticato".
15Si dimentica forse una donna del suo bambino,

così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?

Anche se queste donne si dimenticassero,
io invece non ti dimenticherò mai.

16Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani,

le tue mura sono sempre davanti a me.
17I tuoi costruttori accorrono,

i tuoi distruttori e i tuoi devastatori si allontanano da te.

18Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si radunano, vengono da te.
"Com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore-
ti vestirai di tutti loro come di ornamento,
te ne ornerai come una sposa".
19Poiché le tue rovine e le tue devastazioni
e il tuo paese desolato
saranno ora troppo stretti per i tuoi abitanti,
benché siano lontani i tuoi divoratori.
20Di nuovo ti diranno agli orecchi
i figli di cui fosti privata:
"Troppo stretto è per me questo posto;
scostati, e mi accomoderò".
21Tu penserai: "Chi mi ha generato costoro?
Io ero priva di figli e sterile;
questi chi li ha allevati?
Ecco, ero rimasta sola
e costoro dove erano?".
22Così dice il Signore Dio:
"Ecco, io farò cenno con la mano ai popoli,
per le nazioni isserò il mio vessillo.
Riporteranno i tuoi figli in braccio,
le tue figlie saran portate sulle spalle.
23I re saranno i tuoi tutori,
le loro principesse tue nutrici.

Con la faccia a terra essi si prostreranno davanti a te,

baceranno la polvere dei tuoi piedi;
allora tu saprai che io sono il Signore
e che non saranno delusi quanti sperano in me".
24Si può forse strappare la preda al forte?
Oppure può un prigioniero sfuggire al tiranno?
25Eppure dice il Signore:
"Anche il prigioniero sarà strappato al forte,
la preda sfuggirà al tiranno.
Io avverserò i tuoi avversari;
io salverò i tuoi figli.

26Farò mangiare le loro stesse carni ai tuoi oppressori,

si ubriacheranno del proprio sangue come di mosto.

Allora ogni uomo saprà
che io sono il Signore, tuo salvatore,
io il tuo redentore e il Forte di Giacobbe".
50
1Dice il Signore:
"Dov'è il documento di ripudio
di vostra madre, con cui l'ho scacciata?

Oppure a quale dei miei creditori io vi ho venduti?

Ecco, per le vostre iniquità siete stati venduti,

per le vostre scelleratezze è stata scacciata vostra madre.

2Per qual motivo non c'è nessuno, ora che io sono venuto?

Perché, ora che chiamo, nessuno risponde?
È forse la mia mano troppo corta per riscattare
oppure io non ho la forza per liberare?
Ecco, con una minaccia prosciugo il mare,
faccio dei fiumi un deserto.

I loro pesci, per mancanza d'acqua, restano all'asciutto,

muoiono di sete.
3Rivesto i cieli di oscurità,
do loro un sacco per mantello".

4Il Signore Dio mi ha dato una lingua da iniziati,

perché io sappia indirizzare allo sfiduciato
una parola.
Ogni mattina fa attento il mio orecchio
perché io ascolti come gli iniziati.
5Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
6Ho presentato il dorso ai flagellatori,
la guancia a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
7Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto confuso,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare deluso.
8È vicino chi mi rende giustizia;
chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci.
Chi mi accusa?
Si avvicini a me.
9Ecco, il Signore Dio mi assiste:
chi mi dichiarerà colpevole?
Ecco, come una veste si logorano tutti,
la tignola li divora.
10Chi tra di voi teme il Signore,
ascolti la voce del suo servo!
Colui che cammina nelle tenebre,
senza avere luce,
speri nel nome del Signore,
si appoggi al suo Dio.
11Ecco, voi tutti che accendete il fuoco,
e tenete tizzoni accesi,
andate alle fiamme del vostro fuoco,
tra i tizzoni che avete acceso.
Dalla mia mano vi è giunto questo;
voi giacerete fra le torture.
51

1Ascoltatemi, voi che siete in cerca di giustizia,

voi che cercate il Signore;
guardate alla roccia da cui siete stati tagliati,
alla cava da cui siete stati estratti.
2Guardate ad Abramo vostro padre,
a Sara che vi ha partorito;
poiché io chiamai lui solo,
lo benedissi e lo moltiplicai.
3Davvero il Signore ha pietà di Sion,
ha pietà di tutte le sue rovine,
rende il suo deserto come l'Eden,
la sua steppa come il giardino del Signore.
Giubilo e gioia saranno in essa,
ringraziamenti e inni di lode!
4Ascoltatemi attenti, o popoli;
nazioni, porgetemi l'orecchio.
Poiché da me uscirà la legge,
il mio diritto sarà luce dei popoli.
5La mia vittoria è vicina,
si manifesterà come luce la mia salvezza;
le mie braccia governeranno i popoli.
In me spereranno le isole,
avranno fiducia nel mio braccio.

6Alzate al cielo i vostri occhi e guardate la terra di sotto,

poiché i cieli si dissolveranno come fumo,
la terra si logorerà come una veste
e i suoi abitanti moriranno come larve.
Ma la mia salvezza durerà sempre,
la mia giustizia non sarà annientata.
7Ascoltatemi, esperti della giustizia,
popolo che porti nel cuore la mia legge.
Non temete l'insulto degli uomini,
non vi spaventate per i loro scherni;
8poiché le tarme li roderanno come una veste
e la tignola li roderà come lana,
ma la mia giustizia durerà per sempre,
la mia salvezza di generazione in generazione.
9Svegliati, svegliati, rivestiti di forza,
o braccio del Signore.
Svegliati come nei giorni antichi,
come tra le generazioni passate.
Non hai tu forse fatto a pezzi Raab,
non hai trafitto il drago?
10Forse non hai prosciugato il mare,
le acque del grande abisso

e non hai fatto delle profondità del mare una strada,

perché vi passassero i redenti?
11I riscattati dal Signore ritorneranno
e verranno in Sion con esultanza;
felicità perenne sarà sul loro capo;
giubilo e felicità li seguiranno;
svaniranno afflizioni e sospiri.
12Io, io sono il tuo consolatore.
Chi sei tu perché tema
uomini che muoiono e un figlio dell'uomo
che avrà la sorte dell'erba?
13Hai dimenticato il Signore tuo creatore,
che ha disteso i cieli
e gettato le fondamenta della terra.
Avevi sempre paura, tutto il giorno,
davanti al furore dell'avversario,
perché egli tentava di distruggerti.
Ma dove è ora il furore dell'avversario?

14Il prigioniero sarà presto liberato; egli non morirà nella fossa né mancherà di pane. 15Io sono il Signore tuo Dio,

che sconvolge il mare così che ne fremano i flutti, e si chiama Signore degli eserciti. 16Io ho posto le mie parole sulla

tua bocca, ti ho nascosto sotto l'ombra della mia mano, quando ho disteso i cieli e fondato la terra, e ho detto a Sion:

"Tu sei mio popolo".
17Svegliati, svegliati,
alzati, Gerusalemme,
che hai bevuto dalla mano del Signore
il calice della sua ira;
la coppa della vertigine
hai bevuto, l'hai vuotata.
18Nessuno la guida
tra tutti i figli che essa ha partorito;
nessuno la prende per mano
tra tutti i figli che essa ha allevato.
19Due mali ti hanno colpito,
chi avrà pietà di te?
Desolazione e distruzione, fame e spada,
chi ti consolerà?
20I tuoi figli giacciono privi di forze
agli angoli di tutte le strade,
come antilope in una rete,
pieni dell'ira del Signore,
della minaccia del tuo Dio.
21Perciò ascolta anche questo, o misera,
o ebbra, ma non di vino.
22Così dice il tuo Signore Dio,
il tuo Dio che difende la causa del suo popolo:
"Ecco io ti tolgo di mano
il calice della vertigine,
la coppa della mia ira;
tu non lo berrai più.
23Lo metterò in mano ai tuoi torturatori

che ti dicevano: Cùrvati che noi ti passiamo sopra.

Tu facevi del tuo dorso un suolo
e come una strada per i passanti".
52
1Svegliati, svegliati,
rivestiti della tua magnificenza, Sion;
indossa le vesti più belle,
Gerusalemme, città santa;
perché mai più entrerà in te
il non circonciso né l'impuro.

2Scuotiti la polvere, alzati, Gerusalemme schiava!

Sciogliti dal collo i legami, schiava figlia di Sion!

3Poiché dice il Signore: "Senza prezzo foste venduti e sarete riscattati senza denaro".

4Poiché dice il Signore Dio: "In Egitto è sceso il mio popolo un tempo per abitarvi come straniero; poi l'Assiro senza

motivo lo ha oppresso. 5Ora, che faccio io qui? - oracolo del Signore - Sì, il mio popolo è stato deportato per nulla! I

suoi dominatori trionfavano - oracolo del Signore - e sempre, tutti i giorni il mio nome è stato disprezzato. 6Pertanto

il mio popolo conoscerà il mio nome, comprenderà in quel giorno che io dicevo: Eccomi qua".

7Come sono belli sui monti
i piedi del messaggero di lieti annunzi
che annunzia la pace,
messaggero di bene che annunzia la salvezza,
che dice a Sion: "Regna il tuo Dio".
8Senti? Le tue sentinelle alzano la voce,
insieme gridano di gioia,
poiché vedono con gli occhi
il ritorno del Signore in Sion.
9Prorompete insieme in canti di gioia,
rovine di Gerusalemme,
perché il Signore ha consolato il suo popolo,
ha riscattato Gerusalemme.
10Il Signore ha snudato il suo santo braccio
davanti a tutti i popoli;
tutti i confini della terra vedranno
la salvezza del nostro Dio.
11Fuori, fuori, uscite di là!
Non toccate niente d'impuro.
Uscite da essa, purificatevi,
voi che portate gli arredi del Signore!
12Voi non dovrete uscire in fretta
né andarvene come uno che fugge,
perché davanti a voi cammina il Signore,
il Dio di Israele chiude la vostra carovana.
13Ecco, il mio servo avrà successo,
sarà onorato, esaltato e molto innalzato.
14Come molti si stupirono di lui

- tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto

e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo -

15così si meraviglieranno di lui molte genti;
i re davanti a lui si chiuderanno la bocca,
poiché vedranno un fatto mai ad essi raccontato
e comprenderanno ciò che mai avevano udito.
53
1Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione?

A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?

2È cresciuto come un virgulto davanti a lui
e come una radice in terra arida.
Non ha apparenza né bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per provare in lui diletto.
3Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia,
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.

4Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,

si è addossato i nostri dolori
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.
5Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità.

Il castigo che ci da' salvezza si è abbattuto su di lui;

per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
6Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere su di lui
l'iniquità di noi tutti.
7Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.

8Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;

chi si affligge per la sua sorte?
Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,

per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte.

9Gli si diede sepoltura con gli empi,
con il ricco fu il suo tumulo,
sebbene non avesse commesso violenza
né vi fosse inganno nella sua bocca.
10Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso in espiazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
11Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà la loro iniquità.
12Perciò io gli darò in premio le moltitudini,
dei potenti egli farà bottino,
perché ha consegnato se stesso alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i peccatori.
54
1Esulta, o sterile che non hai partorito,
prorompi in grida di giubilo e di gioia,
tu che non hai provato i dolori,
perché più numerosi sono i figli dell'abbandonata
che i figli della maritata, dice il Signore.
2Allarga lo spazio della tua tenda,
stendi i teli della tua dimora senza risparmio,
allunga le cordicelle, rinforza i tuoi paletti,
3poiché ti allargherai a destra e a sinistra

e la tua discendenza entrerà in possesso delle nazioni,

popolerà le città un tempo deserte.
4Non temere, perché non dovrai più arrossire;
non vergognarti, perché non sarai più disonorata;

anzi, dimenticherai la vergogna della tua giovinezza

e non ricorderai più il disonore della tua vedovanza.

5Poiché tuo sposo è il tuo creatore,
Signore degli eserciti è il suo nome;
tuo redentore è il Santo di Israele,
è chiamato Dio di tutta la terra.
6Come una donna abbandonata

e con l'animo afflitto, ti ha il Signore richiamata.

Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù?

Dice il tuo Dio.
7Per un breve istante ti ho abbandonata,
ma ti riprenderò con immenso amore.
8In un impeto di collera ti ho nascosto
per un poco il mio volto;
ma con affetto perenne ho avuto pietà di te,
dice il tuo redentore, il Signore.
9Ora è per me come ai giorni di Noè,
quando giurai che non avrei più riversato
le acque di Noè sulla terra;
così ora giuro di non più adirarmi
con te e di non farti più minacce.

10Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero,

non si allontanerebbe da te il mio affetto,
né vacillerebbe la mia alleanza di pace;
dice il Signore che ti usa misericordia.
11Afflitta, percossa dal turbine, sconsolata,
ecco io pongo sulla malachite le tue pietre
e sugli zaffiri le tue fondamenta.
12Farò di rubini la tua merlatura,
le tue porte saranno di carbonchi,
tutta la tua cinta sarà di pietre preziose.

13Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore,

grande sarà la prosperità dei tuoi figli;
14sarai fondata sulla giustizia.

Sta' lontana dall'oppressione, perché non dovrai temere,

dallo spavento, perché non ti si accosterà.

15Ecco, se ci sarà un attacco, non sarà da parte mia.

Chi ti attacca cadrà contro di te.
16Ecco, io ho creato il fabbro
che soffia sul fuoco delle braci
e ne trae gli strumenti per il suo lavoro,

e io ho creato anche il distruttore per devastare.

17Nessun'arma affilata contro di te avrà successo,

farai condannare ogni lingua
che si alzerà contro di te in giudizio.
Questa è la sorte dei servi del Signore,

quanto spetta a loro da parte mia. Oracolo del Signore.

55
1O voi tutti assetati venite all'acqua,
chi non ha denaro venga ugualmente;
comprate e mangiate senza denaro
e, senza spesa, vino e latte.
2Perché spendete denaro per ciò che non è pane,
il vostro patrimonio per ciò che non sazia?
Su, ascoltatemi e mangerete cose buone
e gusterete cibi succulenti.
3Porgete l'orecchio e venite a me,
ascoltate e voi vivrete.
Io stabilirò per voi un'alleanza eterna,
i favori assicurati a Davide.
4Ecco l'ho costituito testimonio fra i popoli,
principe e sovrano sulle nazioni.
5Ecco tu chiamerai gente che non conoscevi;
accorreranno a te popoli che non ti conoscevano
a causa del Signore, tuo Dio,
del Santo di Israele, perché egli ti ha onorato.
6Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino.
7L'empio abbandoni la sua via
e l'uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui
e al nostro Dio che largamente perdona.

8Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,

le vostre vie non sono le mie vie - oracolo del Signore.

9Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
10Come infatti la pioggia e la neve
scendono dal cielo e non vi ritornano
senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme al seminatore
e pane da mangiare,
11così sarà della parola
uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata.
12Voi dunque partirete con gioia,
sarete condotti in pace.
I monti e i colli davanti a voi
eromperanno in grida di gioia
e tutti gli alberi dei campi batteranno le mani.
13Invece di spine cresceranno cipressi,
invece di ortiche cresceranno mirti;
ciò sarà a gloria del Signore,
un segno eterno che non scomparirà.
56
1Così dice il Signore:
"Osservate il diritto e praticate la giustizia,
perché prossima a venire è la mia salvezza;
la mia giustizia sta per rivelarsi".
2Beato l'uomo che così agisce
e il figlio dell'uomo che a questo si attiene,
che osserva il sabato senza profanarlo,
che preserva la sua mano da ogni male.
3Non dica lo straniero
che ha aderito al Signore:
"Certo mi escluderà
il Signore dal suo popolo!".
Non dica l'eunuco:
"Ecco, io sono un albero secco!".
4Poiché così dice il Signore:
"Agli eunuchi, che osservano i miei sabati,
preferiscono le cose di mio gradimento
e restan fermi nella mia alleanza,
5io concederò nella mia casa
e dentro le mie mura un posto e un nome
migliore che ai figli e alle figlie;
darò loro un nome eterno
che non sarà mai cancellato.
6Gli stranieri, che hanno aderito
al Signore per servirlo
e per amare il nome del Signore,
e per essere suoi servi,
quanti si guardano dal profanare il sabato
e restano fermi nella mia alleanza,
7li condurrò sul mio monte santo

e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera.

I loro olocausti e i loro sacrifici
saliranno graditi sul mio altare,
perché il mio tempio si chiamerà
casa di preghiera per tutti i popoli".
8Oracolo del Signore Dio
che raduna i dispersi di Israele:
"Io ancora radunerò i suoi prigionieri,
oltre quelli già radunati".
9Voi tutte, bestie dei campi,
venite a mangiare;
voi tutte, bestie della foresta, venite.
10I suoi guardiani sono tutti ciechi,
non si accorgono di nulla.
Sono tutti cani muti,
incapaci di abbaiare;
sonnecchiano accovacciati,
amano appisolarsi.
11Ma tali cani avidi,
che non sanno saziarsi,
sono i pastori
incapaci di comprendere.
Ognuno segue la sua via,

ognuno bada al proprio interesse, senza eccezione.

12"Venite, io prenderò vino
e ci ubriacheremo di bevande inebrianti.
Domani sarà come oggi;
ce n'è una riserva molto grande".
57
1Perisce il giusto, nessuno ci bada.
I pii sono tolti di mezzo, nessuno ci fa caso.
Il giusto è tolto di mezzo a causa del male.
2Egli entra nella pace,
riposa sul suo giaciglio
chi cammina per la via diritta.
3Ora, venite qui, voi,
figli della maliarda,
progenie di un adultero e di una prostituta.
4Su chi intendete divertirvi?
Contro chi allargate la bocca
e tirate fuori la lingua?
Forse voi non siete figli del peccato,
prole bastarda?
5Voi, che spasimate fra i terebinti,
sotto ogni albero verde,
che sacrificate bambini nelle valli,
tra i crepacci delle rocce.

6Tra le pietre levigate del torrente è la parte che ti spetta:

esse sono la porzione che ti è toccata.
Anche ad esse hai offerto libazioni,
hai portato offerte sacrificali.
E di questo dovrei forse consolarmi?
7Su un monte imponente ed elevato
hai posto il tuo giaciglio;
anche là sei salita per fare sacrifici.
8Dietro la porta e gli stipiti
hai posto il tuo emblema.
Lontano da me hai scoperto il tuo giaciglio,
vi sei salita, lo hai allargato;
hai patteggiato con coloro
con i quali amavi trescare;
guardavi la mano.
9Ti sei presentata al re con olio,
hai moltiplicato i tuoi profumi;
hai inviato lontano i tuoi messaggeri,
ti sei abbassata fino agli inferi.
10Ti sei stancata in tante tue vie,
ma non hai detto: "È inutile".
Hai trovato come ravvivare la mano;
per questo non ti senti esausta.
11Chi hai temuto? Di chi hai avuto paura
per farti infedele?
E di me non ti ricordi,
non ti curi?
Non sono io che uso pazienza e chiudo un occhio?
Ma tu non hai timore di me.
12Io divulgherò la tua giustizia
e le tue opere, che non ti saranno di vantaggio.
13Alle tue grida ti salvino i tuoi guadagni.

Tutti se li porterà via il vento, un soffio se li prenderà.

Chi invece confida in me possederà la terra,
erediterà il mio santo monte.
14Si dirà: "Spianate, spianate, preparate la via,
rimuovete gli ostacoli sulla via del mio popolo".
15Poiché così parla l'Alto e l'Eccelso,
che ha una sede eterna e il cui nome è santo:
In un luogo eccelso e santo io dimoro,
ma sono anche con gli oppressi e gli umiliati,
per ravvivare lo spirito degli umili
e rianimare il cuore degli oppressi.
16Poiché io non voglio discutere sempre
né per sempre essere adirato;
altrimenti davanti a me verrebbe meno
lo spirito e l'alito vitale che ho creato.

17Per l'iniquità dei suoi guadagni mi sono adirato,

l'ho percosso, mi sono nascosto e sdegnato;
eppure egli, voltandosi,
se n'è andato per le strade del suo cuore.
18Ho visto le sue vie,

ma voglio sanarlo, guidarlo e offrirgli consolazioni.

E ai suoi afflitti
19io pongo sulle labbra: "Pace,
pace ai lontani e ai vicini",
dice il Signore, "io li guarirò".
20Gli empi sono come un mare agitato
che non può calmarsi
e le cui acque portan su melma e fango.
21Non v'è pace per gli empi, dice il mio Dio.
58
1Grida a squarciagola, non aver riguardo;
come una tromba alza la voce;
dichiara al mio popolo i suoi delitti,
alla casa di Giacobbe i suoi peccati.
2Mi ricercano ogni giorno,
bramano di conoscere le mie vie,
come un popolo che pratichi la giustizia
e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio;
mi chiedono giudizi giusti,
bramano la vicinanza di Dio:
3"Perché digiunare, se tu non lo vedi,
mortificarci, se tu non lo sai?".

Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari,

angariate tutti i vostri operai.
4Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi
e colpendo con pugni iniqui.
Non digiunate più come fate oggi,
così da fare udire in alto il vostro chiasso.
5È forse come questo il digiuno che bramo,
il giorno in cui l'uomo si mortifica?
Piegare come un giunco il proprio capo,
usare sacco e cenere per letto,
forse questo vorresti chiamare digiuno
e giorno gradito al Signore?
6Non è piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,

rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo?

7Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato,

nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,

senza distogliere gli occhi da quelli della tua carne?

8Allora la tua luce sorgerà come l'aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
9Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà;
implorerai aiuto ed egli dirà: "Eccomi!".
Se toglierai di mezzo a te l'oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
10se offrirai il pane all'affamato,
se sazierai chi è digiuno,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarà come il meriggio.
11Ti guiderà sempre il Signore,
ti sazierà in terreni aridi,
rinvigorirà le tue ossa;
sarai come un giardino irrigato
e come una sorgente
le cui acque non inaridiscono.
12La tua gente riedificherà le antiche rovine,
ricostruirai le fondamenta di epoche lontane.
Ti chiameranno riparatore di brecce,
restauratore di case in rovina per abitarvi.
13Se tratterrai il piede dal violare il sabato,
dallo sbrigare affari nel giorno a me sacro,
se chiamerai il sabato delizia
e venerando il giorno sacro al Signore,
se lo onorerai evitando di metterti in cammino,
di sbrigare affari e di contrattare,
14allora troverai la delizia nel Signore.
Io ti farò calcare le alture della terra,
ti farò gustare l'eredità di Giacobbe tuo padre,
poiché la bocca del Signore ha parlato.
59
1Ecco non è troppo corta la mano del Signore
da non poter salvare;
né tanto duro è il suo orecchio,
da non poter udire.
2Ma le vostre iniquità hanno scavato un abisso
fra voi e il vostro Dio;

i vostri peccati gli hanno fatto nascondere il suo volto

così che non vi ascolta.
3Le vostre palme sono macchiate di sangue
e le vostre dita di iniquità;
le vostre labbra proferiscono menzogne,
la vostra lingua sussurra perversità.
4Nessuno muove causa con giustizia,
nessuno la discute con lealtà.
Si confida nel nulla e si dice il falso,
si concepisce la malizia e si genera l'iniquità.
5Dischiudono uova di serpenti velenosi,
tessono tele di ragno;
chi mangia quelle uova morirà,
e dall'uovo schiacciato esce una vipera.
6Le loro tele non servono per vesti,
essi non si possono coprire con i loro manufatti;
le loro opere sono opere inique,
il frutto di oppressioni è nelle loro mani.
7I loro piedi corrono al male,
si affrettano a spargere sangue innocente;
i loro pensieri sono pensieri iniqui,
desolazione e distruzione sono sulle loro strade.
8Non conoscono la via della pace,
non c'è giustizia nel loro procedere;
rendono tortuosi i loro sentieri,
chiunque vi cammina non conosce la pace.
9Per questo il diritto si è allontanato da noi
e non ci raggiunge la giustizia.
Speravamo la luce ed ecco le tenebre,
lo splendore, ma dobbiamo camminare nel buio.
10Tastiamo come ciechi la parete,
come privi di occhi camminiamo a tastoni;
inciampiamo a mezzogiorno come al crepuscolo;
tra i vivi e vegeti siamo come i morti.
11Noi tutti urliamo come orsi,
andiamo gemendo come colombe;
speravamo nel diritto ma non c'è,
nella salvezza ma essa è lontana da noi.

12Poiché sono molti davanti a te i nostri delitti,

i nostri peccati testimoniano contro di noi;
poiché i nostri delitti ci stanno davanti
e noi conosciamo le nostre iniquità:
13prevaricare e rinnegare il Signore,
cessare di seguire il nostro Dio,
parlare di oppressione e di ribellione,

concepire con il cuore e pronunciare parole false.

14Così è trascurato il diritto
e la giustizia se ne sta lontana,
la verità incespica in piazza,
la rettitudine non può entrarvi.
15Così la verità è abbandonata,
chi disapprova il male viene spogliato.

Ha visto questo il Signore ed è male ai suoi occhi

che non ci sia più diritto.
16Egli ha visto che non c'era alcuno,
si è meravigliato perché nessuno intercedeva.
Ma lo ha soccorso il suo braccio,
la sua giustizia lo ha sostenuto.

17Egli si è rivestito di giustizia come di una corazza,

e sul suo capo ha posto l'elmo della salvezza.
Ha indossato le vesti della vendetta,
si è avvolto di zelo come di un manto.

18Il retributore ripagherà le azioni come si deve:

con sdegno ai suoi avversari,
con vergogna ai suoi nemici.
19In occidente vedranno il nome del Signore
e in oriente la sua gloria,
perché egli verrà come un fiume irruente,
sospinto dal vento del Signore.
20Come redentore verrà per Sion,
per quelli di Giacobbe convertiti dall'apostasia.
Oracolo del Signore.

21Quanto a me, ecco la mia alleanza con essi, dice il Signore: Il mio spirito che è sopra di te e le parole che ti ho

messo in bocca non si allontaneranno dalla tua bocca né dalla bocca della tua discendenza né dalla bocca dei

discendenti dei discendenti, dice il Signore, ora e sempre.

60

1Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce,

la gloria del Signore brilla sopra di te.
2Poiché, ecco, le tenebre ricoprono la terra,
nebbia fitta avvolge le nazioni;
ma su di te risplende il Signore,
la sua gloria appare su di te.
3Cammineranno i popoli alla tua luce,
i re allo splendore del tuo sorgere.
4Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si sono radunati, vengono a te.
I tuoi figli vengono da lontano,
le tue figlie sono portate in braccio.
5A quella vista sarai raggiante,
palpiterà e si dilaterà il tuo cuore,

perché le ricchezze del mare si riverseranno su di te,

verranno a te i beni dei popoli.
6Uno stuolo di cammelli ti invaderà,
dromedari di Madian e di Efa,
tutti verranno da Saba, portando oro e incenso
e proclamando le glorie del Signore.
7Tutti i greggi di Kedàr si raduneranno da te,
i montoni dei Nabatei saranno a tuo servizio,
saliranno come offerta gradita sul mio altare;
renderò splendido il tempio della mia gloria.
8Chi sono quelle che volano come nubi
e come colombe verso le loro colombaie?
9Sono navi che si radunano per me,
le navi di Tarsis in prima fila,
per portare i tuoi figli da lontano,
con argento e oro,
per il nome del Signore tuo Dio,
per il Santo di Israele che ti onora.
10Stranieri ricostruiranno le tue mura,
i loro re saranno al tuo servizio,
perché nella mia ira ti ho colpito,
ma nella mia benevolenza ho avuto pietà di te.
11Le tue porte saranno sempre aperte,
non si chiuderanno né di giorno né di notte,

per lasciar introdurre da te le ricchezze dei popoli

e i loro re che faranno da guida.
12Perché il popolo e il regno
che non vorranno servirti periranno
e le nazioni saranno tutte sterminate.
13La gloria del Libano verrà a te,
cipressi, olmi e abeti insieme,
per abbellire il luogo del mio santuario,

per glorificare il luogo dove poggio i miei piedi.

14Verranno a te in atteggiamento umile
i figli dei tuoi oppressori;
ti si getteranno proni alle piante dei piedi
quanti ti disprezzavano.
Ti chiameranno Città del Signore,
Sion del Santo di Israele.
15Dopo essere stata derelitta,
odiata, senza che alcuno passasse da te,
io farò di te l'orgoglio dei secoli,
la gioia di tutte le generazioni.
16Tu succhierai il latte dei popoli,
succhierai le ricchezze dei re.
Saprai che io sono il Signore tuo salvatore
e tuo redentore, io il Forte di Giacobbe.
17Farò venire oro anziché bronzo,
farò venire argento anziché ferro,
bronzo anziché legno,
ferro anziché pietre.
Costituirò tuo sovrano la pace,
tuo governatore la giustizia.

18Non si sentirà più parlare di prepotenza nel tuo paese,

di devastazione e di distruzione entro i tuoi confini.

Tu chiamerai salvezza le tue mura
e gloria le tue porte.
19Il sole non sarà più la tua luce di giorno,
né ti illuminerà più
il chiarore della luna.
Ma il Signore sarà per te luce eterna,
il tuo Dio sarà il tuo splendore.
20Il tuo sole non tramonterà più
né la tua luna si dileguerà,
perché il Signore sarà per te luce eterna;
saranno finiti i giorni del tuo lutto.
21Il tuo popolo sarà tutto di giusti,
per sempre avranno in possesso la terra,
germogli delle piantagioni del Signore,
lavoro delle sue mani per mostrare la sua gloria.
22Il piccolo diventerà un migliaio,
il minimo un immenso popolo;
io sono il Signore:
a suo tempo, farò ciò speditamente.
61
1Lo spirito del Signore Dio è su di me
perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione;

mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri,

a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la libertà degli schiavi,
la scarcerazione dei prigionieri,
2a promulgare l'anno di misericordia del Signore,
un giorno di vendetta per il nostro Dio,
per consolare tutti gli afflitti,
3per allietare gli afflitti di Sion,
per dare loro una corona invece della cenere,
olio di letizia invece dell'abito da lutto,
canto di lode invece di un cuore mesto.
Essi si chiameranno querce di giustizia,

piantagione del Signore per manifestare la sua gloria.

4Ricostruiranno le vecchie rovine,
rialzeranno gli antichi ruderi,
restaureranno le città desolate,
devastate da più generazioni.
5Ci saranno stranieri a pascere i vostri greggi

e figli di stranieri saranno vostri contadini e vignaioli.

6Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore,
ministri del nostro Dio sarete detti.
Vi godrete i beni delle nazioni,
trarrete vanto dalle loro ricchezze.
7Perché il loro obbrobrio fu di doppia misura,
vergogna e insulto furono la loro porzione;

per questo possiederanno il doppio nel loro paese,

avranno una letizia perenne.
8Poiché io sono il Signore che amo il diritto
e odio la rapina e l'ingiustizia:
io darò loro fedelmente il salario,
concluderò con loro un'alleanza perenne.
9Sarà famosa tra i popoli la loro stirpe,
i loro discendenti tra le nazioni.
Coloro che li vedranno ne avranno stima,

perché essi sono la stirpe che il Signore ha benedetto.

10Io gioisco pienamente nel Signore,
la mia anima esulta nel mio Dio,
perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza,
mi ha avvolto con il manto della giustizia,
come uno sposo che si cinge il diadema
e come una sposa che si adorna di gioielli.
11Poiché come la terra produce la vegetazione
e come un giardino fa germogliare i semi,
così il Signore Dio farà germogliare la giustizia
e la lode davanti a tutti i popoli.
62
1Per amore di Sion non tacerò,
per amore di Gerusalemme non mi darò pace,
finché non sorga come stella la sua giustizia
e la sua salvezza non risplenda come lampada.
2Allora i popoli vedranno la tua giustizia,
tutti i re la tua gloria;
ti si chiamerà con un nome nuovo
che la bocca del Signore indicherà.

3Sarai una magnifica corona nella mano del Signore,

un diadema regale nella palma del tuo Dio.
4Nessuno ti chiamerà più Abbandonata,
né la tua terra sarà più detta Devastata,
ma tu sarai chiamata Mio compiacimento
e la tua terra, Sposata,
perché il Signore si compiacerà di te
e la tua terra avrà uno sposo.
5Sì, come un giovane sposa una vergine,
così ti sposerà il tuo architetto;
come gioisce lo sposo per la sposa,
così il tuo Dio gioirà per te.
6Sulle tue mura, Gerusalemme,
ho posto sentinelle;
per tutto il giorno e tutta la notte
non taceranno mai.
Voi, che rammentate le promesse al Signore,
non prendetevi mai riposo
7e neppure a lui date riposo,
finché non abbia ristabilito Gerusalemme
e finché non l'abbia resa il vanto della terra.
8Il Signore ha giurato con la sua destra
e con il suo braccio potente:

"Mai più darò il tuo grano in cibo ai tuoi nemici,

mai più gli stranieri berranno il vino
per il quale tu hai faticato.
9No! Coloro che avranno raccolto il grano
lo mangeranno e canteranno inni al Signore,
coloro che avranno vendemmiato berranno il vino
nei cortili del mio santuario".
10Passate, passate per le porte,
sgombrate la via al popolo,
spianate, spianate la strada,
liberatela dalle pietre,
innalzate un vessillo per i popoli.
11Ecco ciò che il Signore fa sentire
all'estremità della terra:
"Dite alla figlia di Sion:
Ecco, arriva il tuo salvatore;
ecco, ha con sé la sua mercede,
la sua ricompensa è davanti a lui.
12Li chiameranno popolo santo,
redenti del Signore.
E tu sarai chiamata Ricercata,
Città non abbandonata".
63
1Chi è costui che viene da Edom,
da Bozra con le vesti tinte di rosso?
Costui, splendido nella sua veste,
che avanza nella pienezza della sua forza?
- "Io, che parlo con giustizia,
sono grande nel soccorrere".
2- Perché rossa è la tua veste
e i tuoi abiti come quelli di chi pigia nel tino?
3- "Nel tino ho pigiato da solo
e del mio popolo nessuno era con me.
Li ho pigiati con sdegno,
li ho calpestati con ira.
Il loro sangue è sprizzato sulle mie vesti
e mi sono macchiato tutti gli abiti,

4poiché il giorno della vendetta era nel mio cuore

e l'anno del mio riscatto è giunto.
5Guardai: nessuno aiutava;
osservai stupito: nessuno mi sosteneva.
Allora mi prestò soccorso il mio braccio,
mi sostenne la mia ira.

6Calpestai i popoli con sdegno, li stritolai con ira,

feci scorrere per terra il loro sangue".
7Voglio ricordare i benefici del Signore,
le glorie del Signore,
quanto egli ha fatto per noi.
Egli è grande in bontà per la casa di Israele.
Egli ci trattò secondo il suo amore,
secondo la grandezza della sua misericordia.
8Disse: "Certo, essi sono il mio popolo,
figli che non deluderanno"
e fu per loro un salvatore
9in tutte le angosce.
Non un inviato né un angelo,
ma egli stesso li ha salvati;
con amore e compassione egli li ha riscattati;
li ha sollevati e portati su di sé,
in tutti i giorni del passato.
10Ma essi si ribellarono e contristarono
il suo santo spirito.
Egli perciò divenne loro nemico
e mosse loro guerra.
11Allora si ricordarono dei giorni antichi,
di Mosè suo servo.
Dov'è colui che fece uscire dall'acqua del Nilo
il pastore del suo gregge?
Dov'è colui che gli pose nell'intimo
il suo santo spirito;
12colui che fece camminare alla destra di Mosè
il suo braccio glorioso,
che divise le acque davanti a loro
facendosi un nome eterno;
13colui che li fece avanzare tra i flutti
come un cavallo sulla steppa?
Non inciamparono,
14come armento che scende per la valle:
lo spirito del Signore li guidava al riposo.
Così tu conducesti il tuo popolo,
per farti un nome glorioso.
15Guarda dal cielo e osserva
dalla tua dimora santa e gloriosa.
Dove sono il tuo zelo e la tua potenza,
il fremito della tua tenerezza
e la tua misericordia?
Non forzarti all'insensibilità
16perché tu sei nostro padre,
poiché Abramo non ci riconosce
e Israele non si ricorda di noi.
Tu, Signore, tu sei nostro padre,
da sempre ti chiami nostro redentore.
17Perché, Signore,
ci lasci vagare lontano dalle tue vie

e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema?

Ritorna per amore dei tuoi servi,
per amore delle tribù, tua eredità.

18Perché gli empi hanno calpestato il tuo santuario,

i nostri avversari hanno profanato il tuo luogo santo?

19Siamo diventati come coloro
su cui tu non hai mai dominato,
sui quali il tuo nome non è stato mai invocato.
Se tu squarciassi i cieli e scendessi!
Davanti a te sussulterebbero i monti.
64
1Come il fuoco incendia le stoppie
e fa bollire l'acqua,
così il fuoco distrugga i tuoi avversari,
perché si conosca il tuo nome fra i tuoi nemici.
Davanti a te tremavano i popoli,

2quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,

3di cui non si udì parlare da tempi lontani.
Orecchio non ha sentito,
occhio non ha visto
che un Dio, fuori di te, abbia fatto tanto
per chi confida in lui.
4Tu vai incontro a quanti praticano la giustizia
e si ricordano delle tue vie.
Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato

contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli.

5Siamo divenuti tutti come una cosa impura

e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia

tutti siamo avvizziti come foglie,

le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento.

6Nessuno invocava il tuo nome,
nessuno si riscuoteva per stringersi a te;
perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto,
ci hai messo in balìa della nostra iniquità.
7Ma, Signore, tu sei nostro padre;
noi siamo argilla e tu colui che ci da' forma,
tutti noi siamo opera delle tue mani.
8Signore, non adirarti troppo,
non ricordarti per sempre dell'iniquità.
Ecco, guarda: tutti siamo tuo popolo.
9Le tue città sante sono un deserto,
un deserto è diventata Sion,
Gerusalemme una desolazione.
10Il nostro tempio, santo e magnifico,
dove i nostri padri ti hanno lodato,
è divenuto preda del fuoco;
tutte le nostre cose preziose sono distrutte.

11Dopo tutto questo, resterai ancora insensibile, o Signore,

tacerai e ci umilierai sino in fondo?
65
1Mi feci ricercare da chi non mi interrogava,
mi feci trovare da chi non mi cercava.
Dissi: "Eccomi, eccomi"
a gente che non invocava il mio nome.
2Ho teso la mano ogni giorno a un popolo ribelle;
essi andavano per una strada non buona,
seguendo i loro capricci,
3un popolo che mi provocava
sempre, con sfacciataggine.
Essi sacrificavano nei giardini,
offrivano incenso sui mattoni,
4abitavano nei sepolcri,
passavano la notte in nascondigli,
mangiavano carne suina
e cibi immondi nei loro piatti.
5Essi dicono: "Sta' lontano!
Non accostarti a me, che per te sono sacro".
Tali cose sono un fumo al mio naso,
un fuoco acceso tutto il giorno.
6Ecco, tutto questo sta scritto davanti a me;
io non tacerò finché non avrò ripagato

7le vostre iniquità e le iniquità dei vostri padri,

tutte insieme, dice il Signore.
Costoro hanno bruciato incenso sui monti
e sui colli mi hanno insultato;
così io calcolerò la loro paga
e la riverserò nel loro grembo.
8Dice il Signore: "Come quando
si trova succo in un grappolo,
si dice: Non distruggetelo,
perché v'è qui una benedizione,
così io farò per amore dei miei servi,
per non distruggere ogni cosa.
9Io farò uscire una discendenza da Giacobbe,
da Giuda un erede dei miei monti.
I miei eletti ne saranno i padroni
e i miei servi vi abiteranno.
10Saròn diventerà un pascolo di greggi,
la valle di Acòr un recinto per armenti,
per il mio popolo che mi ricercherà.
11Ma voi, che avete abbandonato il Signore,
dimentichi del mio santo monte,
che preparate una tavola per Gad
e riempite per Menì la coppa di vino,
12io vi destino alla spada;
tutti vi curverete alla strage,
perché ho chiamato e non avete risposto;
ho parlato e non avete udito.
Avete fatto ciò che è male ai miei occhi,
ciò che mi dispiace avete scelto".
13Pertanto, così dice il Signore Dio:
"Ecco, i miei servi mangeranno
e voi avrete fame;
ecco, i miei servi berranno
e voi avrete sete;
ecco, i miei servi gioiranno
e voi resterete delusi;
14ecco, i miei servi giubileranno
per la gioia del cuore,
voi griderete per il dolore del cuore,
urlerete per la tortura dello spirito.
15Lascerete il vostro nome
come imprecazione fra i miei eletti:
Così ti faccia morire il Signore Dio.

Ma i miei servi saranno chiamati con un altro nome.

16Chi vorrà essere benedetto nel paese,
vorrà esserlo per il Dio fedele;
chi vorrà giurare nel paese,
giurerà per il Dio fedele;

perché saranno dimenticate le tribolazioni antiche,

saranno occultate ai miei occhi.
17Ecco infatti io creo
nuovi cieli e nuova terra;
non si ricorderà più il passato,
non verrà più in mente,
18poiché si godrà e si gioirà sempre
di quello che sto per creare,
e farò di Gerusalemme una gioia,
del suo popolo un gaudio.
19Io esulterò di Gerusalemme,
godrò del mio popolo.
Non si udranno più in essa
voci di pianto, grida di angoscia.
20Non ci sarà più
un bimbo che viva solo pochi giorni,
né un vecchio che dei suoi giorni
non giunga alla pienezza;
poiché il più giovane morirà a cento anni
e chi non raggiunge i cento anni
sarà considerato maledetto.
21Fabbricheranno case e le abiteranno,
pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.
22Non fabbricheranno perché un altro vi abiti,
né pianteranno perché un altro mangi,
poiché quali i giorni dell'albero,
tali i giorni del mio popolo.
I miei eletti useranno a lungo
quanto è prodotto dalle loro mani.
23Non faticheranno invano,
né genereranno per una morte precoce,

perché prole di benedetti dal Signore essi saranno

e insieme con essi anche i loro germogli.
24Prima che mi invochino, io risponderò;
mentre ancora stanno parlando,
io già li avrò ascoltati.
25Il lupo e l'agnello pascoleranno insieme,
il leone mangerà la paglia come un bue,
ma il serpente mangerà la polvere,
non faranno né male né danno
in tutto il mio santo monte". Dice il Signore.
66
1Così dice il Signore:
"Il cielo è il mio trono,
la terra lo sgabello dei miei piedi.
Quale casa mi potreste costruire?
In quale luogo potrei fissare la dimora?
2Tutte queste cose ha fatto la mia mano
ed esse sono mie - oracolo del Signore -.
Su chi volgerò lo sguardo?
Sull'umile e su chi ha lo spirito contrito
e su chi teme la mia parola.
3Uno sacrifica un bue e poi uccide un uomo,
uno immola una pecora e poi strozza un cane,
uno presenta un'offerta e poi sangue di porco,
uno brucia incenso e poi venera l'iniquità.
Costoro hanno scelto le loro vie,
essi si dilettano dei loro abomini;
4anch'io sceglierò la loro sventura
e farò piombare su di essi ciò che temono,
perché io avevo chiamato e nessuno ha risposto,
avevo parlato e nessuno ha ascoltato.
Hanno fatto ciò che è male ai miei occhi,
hanno preferito quello che a me dispiace".
5Ascoltate la parola del Signore,
voi che venerate la sua parola.
Hanno detto i vostri fratelli che vi odiano,
che vi respingono a causa del mio nome:
"Mostri il Signore la sua gloria,
e voi fateci vedere la vostra gioia!".
Ma essi saranno confusi.
6Giunge un rumore, un frastuono dalla città,
un rumore dal tempio:
è la voce del Signore che paga
il contraccambio ai suoi nemici.
7Prima di provare i dolori, ha partorito;
prima che le venissero i dolori,
ha dato alla luce un maschio.
8Chi ha mai udito una cosa simile,
chi ha visto cose come queste?
Nasce forse un paese in un giorno;
un popolo è generato forse in un istante?
Eppure Sion, appena sentiti i dolori,
ha partorito i figli.
9"Io che apro il grembo materno,
non farò partorire?" dice il Signore.
"Io che faccio generare, chiuderei il seno?"
dice il tuo Dio.
10Rallegratevi con Gerusalemme,
esultate per essa quanti la amate.
Sfavillate di gioia con essa
voi tutti che avete partecipato al suo lutto.
11Così succhierete al suo petto
e vi sazierete delle sue consolazioni;
succhierete, deliziandovi,
all'abbondanza del suo seno.
12Poiché così dice il Signore:
"Ecco io farò scorrere verso di essa,
come un fiume, la prosperità;
come un torrente in piena
la ricchezza dei popoli;
i suoi bimbi saranno portati in braccio,
sulle ginocchia saranno accarezzati.
13Come una madre consola un figlio
così io vi consolerò;
in Gerusalemme sarete consolati.
14Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore,
le vostre ossa saran rigogliose come erba fresca.

La mano del Signore si farà manifesta ai suoi servi,

ma si sdegnerà contro i suoi nemici.
15Poiché, ecco, il Signore viene con il fuoco,
i suoi carri sono come un turbine,
per riversare con ardore l'ira,
la sua minaccia con fiamme di fuoco.
16Con il fuoco infatti il Signore farà giustizia
su tutta la terra
e con la spada su ogni uomo;
molti saranno i colpiti dal Signore.

17Coloro che si consacrano e purificano nei giardini,

seguendo uno che sta in mezzo,

che mangiano carne suina, cose abominevoli e topi,

insieme finiranno - oracolo del Signore -
18con le loro opere e i loro propositi.

Io verrò a radunare tutti i popoli e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria. 19Io porrò in essi un segno e

manderò i loro superstiti alle genti di Tarsis, Put, Lud, Mesech, Ros, Tubal e di Grecia, ai lidi lontani che non hanno

udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunzieranno la mia gloria alle nazioni. 20Ricondurranno

tutti i vostri fratelli da tutti i popoli come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari

al mio santo monte di Gerusalemme, dice il Signore, come i figli di Israele portano l'offerta su vasi puri nel tempio

del Signore. 21Anche tra essi mi prenderò sacerdoti e leviti, dice il Signore.

22Sì, come i nuovi cieli
e la nuova terra, che io farò,
dureranno per sempre davanti a me
- oracolo del Signore -

così dureranno la vostra discendenza e il vostro nome.

23In ogni mese al novilunio,
e al sabato di ogni settimana,
verrà ognuno a prostrarsi
davanti a me, dice il Signore.
24Uscendo, vedranno i cadaveri degli uomini
che si sono ribellati contro di me;
poiché il loro verme non morirà,
il loro fuoco non si spegnerà
e saranno un abominio per tutti".
Geremia
1

1Parole di Geremia figlio di Chelkia, uno dei sacerdoti che dimoravano in Anatòt, nel territorio di Beniamino. 2A lui

fu rivolta la parola del Signore al tempo di Giosia figlio di Amon, re di Giuda, l'anno decimoterzo del suo regno, 3e

quindi anche al tempo di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, fino alla fine dell'anno undecimo di Sedecìa figlio di

Giosìa, re di Giuda, cioè fino alla deportazione di Gerusalemme avvenuta nel quinto mese.

4Mi fu rivolta la parola del Signore:

5"Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo,

prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato;

ti ho stabilito profeta delle nazioni".

6Risposi: "Ahimè, Signore Dio, ecco io non so parlare,

perché sono giovane".
7Ma il Signore mi disse: "Non dire: Sono giovane,
ma va' da coloro a cui ti manderò
e annunzia ciò che io ti ordinerò.
8Non temerli,
perché io sono con te per proteggerti".
Oracolo del Signore.
9Il Signore stese la mano, mi toccò la bocca
e il Signore mi disse:
"Ecco, ti metto le mie parole sulla bocca.
10Ecco, oggi ti costituisco
sopra i popoli e sopra i regni
per sradicare e demolire,
per distruggere e abbattere,
per edificare e piantare".

11Mi fu rivolta questa parola del Signore: "Che cosa vedi, Geremia?". Risposi: "Vedo un ramo di mandorlo". 12Il

Signore soggiunse: "Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per realizzarla". 13Quindi mi fu rivolta di nuovo

questa parola del Signore: "Che cosa vedi?". Risposi: "Vedo una caldaia sul fuoco inclinata verso settentrione".

14Il Signore mi disse:
"Dal settentrione si rovescerà la sventura
su tutti gli abitanti del paese.
15Poiché, ecco, io sto per chiamare
tutti i regni del settentrione.
Oracolo del Signore.
Essi verranno e ognuno porrà il trono
davanti alle porte di Gerusalemme,
contro tutte le sue mura
e contro tutte le città di Giuda.

16Allora pronunzierò i miei giudizi contro di loro,

per tutto il male che hanno commesso abbandonandomi,

per sacrificare ad altri dèi

e prostrarsi davanti al lavoro delle proprie mani.

17Tu, poi, cingiti i fianchi,
alzati e di' loro tutto ciò che ti ordinerò;
non spaventarti alla loro vista,
altrimenti ti farò temere davanti a loro.
18Ed ecco oggi io faccio di te
come una fortezza,
come un muro di bronzo
contro tutto il paese,
contro i re di Giuda e i suoi capi,
contro i suoi sacerdoti e il popolo del paese.
19Ti muoveranno guerra ma non ti vinceranno,
perché io sono con te per salvarti".
Oracolo del Signore.
2
1Mi fu rivolta questa parola del Signore:
2"Va' e grida agli orecchi di Gerusalamme:
Così dice il Signore:

Mi ricordo di te, dell'affetto della tua giovinezza.

dell'amore al tempo del tuo fidanzamento,
quando mi seguivi nel deserto,
in una terra non seminata.
3Israele era cosa sacra al Signore,
la primizia del suo raccolto;
quanti ne mangiavano dovevano pagarla,
la sventura si abbatteva su di loro.
Oracolo del Signore.
4Udite la parola del Signore, casa di Giacobbe,
voi, famiglie tutte della casa di Israele!
5Così dice il Signore:
Quale ingiustizia trovano in me i vostri padri,
per allontanarsi da me?
Essi seguirono ciò ch'è vano,
diventarono loro stessi vanità
6e non si domandarono: Dov'è il Signore
che ci fece uscire dal paese d'Egitto,
ci guidò nel deserto,
per una terra di steppe e di frane,
per una terra arida e tenebrosa,
per una terra che nessuno attraversava
e dove nessuno dimora?
7Io vi ho condotti in una terra da giardino,
perché ne mangiaste i frutti e i prodotti.

Ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra

e avete reso il mio possesso un abominio.
8Neppure i sacerdoti si domandarono:
Dov'è il Signore?
I detentori della legge non mi hanno conosciuto,
i pastori mi si sono ribellati,
i profeti hanno predetto nel nome di Baal
e hanno seguito esseri inutili.

9Per questo intenterò ancora un processo contro di voi,

- oracolo del Signore -
e farò causa ai vostri nipoti.
10Recatevi nelle isole dei Kittim e osservate,
mandate pure a Kedar e considerate bene;
vedete se là è mai accaduta una cosa simile.
11Ha mai un popolo cambiato dèi?
Eppure quelli non sono dèi!

Ma il mio popolo ha cambiato colui che è la sua gloria

con un essere inutile e vano.
12Stupitene, o cieli;
inorridite come non mai.
Oracolo del Signore.
13Perché il mio popolo ha commesso due iniquità:
essi hanno abbandonato me,
sorgente di acqua viva,
per scavarsi cisterne,
cisterne screpolate,
che non tengono l'acqua.
14Israele è forse uno schiavo
o un servo nato in casa?
Perché allora è diventato una preda?
15Contro di lui ruggiscono i leoni,
fanno udire i loro urli.
La sua terra è ridotta a deserto,

le sue città sono state bruciate e nessuno vi abita.

16Perfino i figli di Menfi e di Tafni
ti hanno raso la testa.
17Tutto ciò forse non ti accade
perché hai abbandonato il Signore tuo Dio?
18E ora perché corri verso l'Egitto
a bere le acque del Nilo?
Perché corri verso l'Assiria
a bere le acque dell'Eufrate?
19La tua stessa malvagità ti castiga
e le tue ribellioni ti puniscono.
Riconosci e vedi quanto è cosa cattiva a amara
l'aver abbandonato il Signore tuo Dio
e il non aver più timore di me.
Oracolo del Signore degli eserciti.
20Poiché già da tempo hai infranto il tuo giogo,
hai spezzato i tuoi legami
e hai detto: Non ti servirò!
Infatti sopra ogni colle elevato
e sotto ogni albero verde ti sei prostituita.
21Io ti avevo piantato come vigna scelta,
tutta di vitigni genuini;
in tralci degeneri di vigna bastarda?
22Anche se ti lavassi con la soda
e usassi molta potassa,

davanti a me resterebbe la macchia della tua iniquità.

Oracolo del Signore.
23Perché osi dire: Non mi sono contaminata,
non ho seguito i Baal?
Considera i tuoi passi là nella valle,
riconosci quello che hai fatto,
giovane cammella leggera e vagabonda,
24asina selvatica abituata al deserto:
nell'ardore del suo desiderio aspira l'aria;
chi può frenare la sua brama?
Quanti la cercano non dovono stancarsi:
la troveranno sempre nel suo mese.
25Bada che il tuo piede non resti scalzo
e che la tua gola non si inaridisca!
Ma tu rispondi: No. È inutile,
perché io amo gli stranieri,
voglio seguirli.
26Come si vergogna un ladro preso in flagrante

così restano svergognati quelli della casa d'Israele,

essi, i loro re, i loro capi,
i loro sacerdoti e i loro profeti.
27Dicono a un pezzo di legno: Tu sei mio padre,
e a una pietra: Tu mi hai generato.
A me essi voltan le spalle
e non la fronte;
ma al tempo della sventura invocano:
Alzati, salvaci!
28E dove sono gli dèi che ti sei costruiti?
Si alzino, se posson salvarti
nel tempo della tua sventura;
poiché numerosi come le tue città
sono, o Giuda, i tuoi dèi!
29Perché vi lamentate con me?
Tutti voi mi siete stati infedeli.
Oracolo del Signore.
30Invano ho colpito i vostri figli,
voi non avete imparato la lezione.

La vostra stessa spada ha divorato i vostri profeti

come un leone distruttore.
31O generazione!
Proprio voi badate alla parola del Signore!
Sono forse divenuto un deserto per Israele
o una terra di tenebre densissime?
Perché il mio popolo dice: Ci siamo emancipati,
più non faremo ritorno a te?

32Si dimentica forse una vergine dei suoi ornamenti,

una sposa della sua cintura?
Eppure il mio popolo mi ha dimenticato
per giorni innumerevoli.
33Come sai ben scegliere la tua via
in cerca di amore!
Per questo hai insegnato i tuoi costumi
anche alle donne peggiori.
34Perfino sugli orli delle tue vesti si trova
il sangue di poveri innocenti,
da te non sorpresi nell'atto di scassinare,
ma presso ogni quercia.
35Eppure protesti: Io sono innocente,
la sua ira è già lontana da me.
Eccomi pronto a entrare in giudizio con te,
perché hai detto: Non ho peccato!
36Perché ti sei ridotta così vile
nel cambiare la strada?
Anche dall'Egitto sarai delusa
come fosti delusa dall'Assiria.
37Anche di là tornerai con le mani sul capo,

perché il Signore ha rigettato coloro nei quali confidavi;

da loro non avrai alcun vantaggio.
3
1Se un uomo ripudia la moglie
ed essa, allontanatasi da lui,
si sposa con un altro uomo,
tornerà il primo ancora da lei?
Forse una simile donna non è tutta contaminata?
Tu ti sei disonorata con molti amanti
e osi tornare da me? Oracolo del Signore.
2Alza gli occhi sui colli e osserva:
dove non ti sei disonorata?
Tu sedevi sulle vie aspettandoli,
come fa l'Arabo nel deserto.
Così anche la terra hai contaminato
con impudicizia e perversità.
3Per questo sono state fermate le piogge
e gli scrosci di primavera non sono venuti.
Sfrontatezza di prostituta è la tua,
ma tu non vuoi arrossire.
4E ora forse non gridi verso di me: Padre mio,
amico della mia giovinezza tu sei!
5Serberà egli rancore per sempre?
Conserverà in eterno la sua ira?
Così parli, ma intanto ti ostini
a commettere il male che puoi".

6Il Signore mi disse al tempo del re Giosia: "Hai visto ciò che ha fatto Israele, la ribelle? Si è recata su ogni luogo

elevato e sotto ogni albero verde per prostituirsi. 7E io pensavo: Dopo che avrà fatto tutto questo tornerà a me, ma

essa non è ritornata. La perfida Giuda sua sorella ha visto ciò, 8ha visto che ho ripudiato la ribelle Israele proprio per

tutti i suoi adultèri, consegnandole il documento del divorzio, ma la perfida Giuda sua sorella non ha avuto alcun

timore. Anzi anch'essa è andata a prostituirsi; 9e con il clamore delle sue prostituzioni ha contaminato il paese; ha

commesso adulterio davanti alla pietra e al legno. 10Ciò nonostante, la perfida Giuda sua sorella non è ritornata a me

con tutto il cuore, ma soltanto con menzogna". Parola del Signore. 11Allora il Signore mi disse: "Israele ribelle si è

dimostrata più giusta della perfida Giuda. 12Va' e grida tali cose verso il settentrione dicendo:

Ritorna, Israele ribelle, dice il Signore.
Non ti mostrerò la faccia sdegnata,
perché io sono pietoso, dice il Signore.
Non conserverò l'ira per sempre.
13Su, riconosci la tua colpa,
perché sei stata infedele al Signore tuo Dio;
hai profuso l'amore agli stranieri
sotto ogni albero verde

e non hai ascoltato la mia voce. Oracolo del Signore.

14Ritornate, figli traviati - dice il Signore - perché io sono il vostro padrone. Io vi prenderò uno da ogni città e due da

ciascuna famiglia e vi condurrò a Sion. 15Vi darò pastori secondo il mio cuore, i quali vi guideranno con scienza e

intelligenza. 16Quando poi vi sarete moltiplicati e sarete stati fecondi nel paese, in quei giorni - dice il Signore - non

si parlerà più dell'arca dell'alleanza del Signore; nessuno ci penserà né se ne ricorderà; essa non sarà rimpianta né

rifatta. 17In quel tempo chiameranno Gerusalemme trono del Signore; tutti i popoli vi si raduneranno nel nome del

Signore e non seguiranno più la caparbietà del loro cuore malvagio. 18In quei giorni la casa di Giuda andrà verso la

casa di Israele e tutte e due torneranno insieme dalla regione settentrionale nel paese che io avevo dato in eredità ai

loro padri.
19Io pensavo:
Come vorrei considerarti tra i miei figli
e darti una terra invidiabile,

un'eredità che sia l'ornamento più prezioso dei popoli!

Io pensavo: Voi mi direte: Padre mio,
e non tralascerete di seguirmi.
20Ma come una donna è infedele al suo amante,

così voi, casa di Israele, siete stati infedeli a me".

Oracolo del Signore.
21Sui colli si ode una voce,
pianto e gemiti degli Israeliti,
perché hanno reso tortuose le loro vie,
si sono dimenticati del Signore loro Dio.
22"Ritornate, figli traviati,
io risanerò le vostre ribellioni".
"Ecco, noi veniamo a te
perché tu sei il Signore nostro Dio.
23In realtà, menzogna sono le colline,
come anche il clamore sui monti;
davvero nel Signore nostro Dio
è la salvezza di Israele.

24L'infamia ha divorato fino dalla nostra giovinezza

il frutto delle fatiche dei nostri padri,
i loro greggi e i loro armenti,
i loro figli e le loro figlie.
25Avvolgiamoci nella nostra vergogna,
la nostra confusione ci ricopra,

perché abbiamo peccato contro il Signore nostro Dio,

noi e i nostri padri,
dalla nostra giovinezza fino ad oggi;

non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio".

4

1"Se vuoi ritornare, o Israele - dice il Signore -

a me dovrai ritornare.
Se rigetterai i tuoi abomini,
non dovrai più vagare lontano da me.
2Il tuo giuramento sarà: Per la vita del Signore,
con verità, rettitudine e giustizia.
Allora i popoli si diranno benedetti da te
e di te si vanteranno".
3Dice il Signore
agli uomini di Giuda e a Gerusalemme:
"Dissodatevi un terreno incolto
e non seminate fra le spine.
4Circoncidetevi per il Signore,
circoncidete il vostro cuore,
uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme,
perché la mia ira non divampi come fuoco
e non bruci senza che alcuno la possa spegnere,
a causa delle vostre azioni perverse.
5Annunziatelo in Giuda,
fatelo udire a Gerusalemme;
suonate la tromba nel paese,
gridate a piena voce e dite:
Radunatevi ed entriamo
nelle città fortificate.
6Alzate un segnale verso Sion;
fuggite, non indugiate,
perché io mando da settentrione una sventura
e una grande rovina.
7Il leone è balzato dalla boscaglia,
il distruttore di nazioni
si è mosso dalla sua dimora
per ridurre la tua terra a una desolazione:
le tue città saranno distrutte,
non vi rimarranno abitanti.
8Per questo vestitevi di sacco,
lamentatevi e alzate grida,
perché non si è allontanata
l'ira ardente del Signore da noi.
9E in quel giorno
- dice il Signore -
verrà meno il coraggio del re
e il coraggio dei capi;
i sacerdoti saranno costernati
e i profeti resteranno stupiti.
10Essi diranno: Ah, Signore Dio,
hai dunque del tutto ingannato
questo popolo e Gerusalemme,
quando dicevi: Voi avrete pace,
mentre una spada giunge fino alla gola".
11In quel tempo si dirà:
a questo popolo e a Gerusalemme:
"Il vento ardente delle dune soffia dal deserto
verso la figlia del mio popolo,
non per vagliare, né per mondare il grano.
12Un vento minaccioso si alza al mio ordine.
Ora, anch'io voglio pronunziare
contro di essi la condanna".
13Ecco, egli sale come nubi
e come un turbine sono i suoi carri,
i suoi cavalli sono più veloci delle aquile.
Guai a noi che siamo perduti!

14Purifica il tuo cuore dalla malvagità, Gerusalemme,

perché possa uscirne salva.
Fino a quando albergheranno in te
pensieri d'iniquità?
15Ecco, una voce reca la notizia da Dan,
si annunzia la sventura dalle montagne di Efraim.
16Annunziatelo alle genti,
fatelo sapere a Gerusalemme.
Gli assedianti vengono da una terra lontana,
mandano urla contro le città di Giuda.
17Come custodi d'un campo l'anno circondata,

perché si è ribellata contro di me. Oracolo del Signore.

18La tua condotta e le tue azioni
ti hanno causato tutto ciò.

Questo il guadagno della tua malvagità; com'è amaro!

Ora ti penetra fino al cuore.
19Le mie viscere, le mie viscere! Sono straziato.
Le pareti del mio cuore!
Il cuore mi batte forte;
non riesco a tacere,
perché ho udito uno squillo di tromba,
un fragore di guerra.
20Si annunzia rovina sopra rovina:
tutto il paese è devastato.
A un tratto sono distrutte le mie tende,
in un attimo i miei padiglioni.
21Fino a quando dovrò vedere segnali
e udire squilli di tromba?
22"Stolto è il mio popolo:
non mi conoscono,
sono figli insipienti,
senza intelligenza;
sono esperti nel fare il male,
ma non sanno compiere il bene".
23Guardai la terra ed ecco solitudine e vuoto,
i cieli, e non v'era luce.
24Guardai i monti ed ecco tremavano
e tutti i colli ondeggiavano.
25Guardai ed ecco non c'era nessuno
e tutti gli uccelli dell'aria erano volati via.
26Guardai ed ecco la terra fertile era un deserto
e tutte le sue città erano state distrutte
dal Signore e dalla sua ira ardente.
27Poiché dice il Signore:
"Devastato sarà tutto il paese;
io compirò uno sterminio.
28Pertanto la terra sarà in lutto
e i cieli lassù si oscureranno,
perché io l'ho detto e non me ne pento,
l'ho stabilito e non ritratterò".
29Per lo strepito di cavalieri e di arcieri
ogni città è in fuga,
vanno nella folta boscaglia
e salgono sulle rupi.
Ogni città è abbandonata,
non c'è rimasto un sol uomo.
30E tu, devastata, che farai?
Anche se ti vestissi di scarlatto,
ti adornassi di fregi d'oro
e ti facessi gli occhi grandi con il bistro,
invano ti faresti bella.
I tuoi amanti ti disprezzano;
essi vogliono la tua vita.
31Sento un grido come di donna nei dolori,
un urlo come di donna al primo parto,
è il grido della figlia di Sion,
che spasima e tende le mani:
"Guai a me! Sono affranta,
affranta per tutti gli uccisi".
5
1Percorrete le vie di Gerusalemme,
osservate bene e informatevi,
cercate nelle sue piazze
se trovate un uomo,
uno solo che agisca giustamente
e cerchi di mantenersi fedele,
e io le perdonerò, dice il Signore.

2Anche quando esclamano: "Per la vita del Signore!",

certo giurano il falso.

3Signore, i tuoi occhi non cercano forse la fedeltà?

Tu li hai percossi, ma non mostrano dolore;

li hai fiaccati, ma rifiutano di comprendere la correzione.

Hanno indurito la faccia più di una rupe,
non vogliono convertirsi.
4Io pensavo: "Certo, sono di bassa condizione,
agiscono da stolti,
perché non conoscono le vie del signore,
il diritto del loro Dio.
5Mi rivolgerò ai grandi
e parlerò loro.
Certo, essi conoscono la via del Signore,
il diritto del loro Dio".
Ahimè, anche questi hanno rotto il giogo,
hanno spezzato i legami!
6Per questo li azzanna il leone della foresta,
il lupo delle steppe ne fa scempio,

il leopardo sta in agguato vicino alle loro città,

quanti ne escono saranno sbranati;
perché si sono moltiplicati i loro peccati,
sono aumentate le loro ribellioni.
7"Perché ti dovrei perdonare?
I tuoi figli mi hanno abbandonato,
hanno giurato per chi non è Dio.

Io li ho saziati ed essi hanno commesso adulterio,

si affollano nelle case di prostituzione.
8Sono come stalloni ben pasciuti e focosi:

ciascuno nitrisce dietro la moglie del suo prossimo.

9Non dovrei forse punirli per questo?
Oracolo del Signore.
E di un popolo come questo
non dovrei vendicarmi?
10Salite sui suoi filari e distruggeteli,
compite uno sterminio;
strappatene i tralci,
perché non sono del Signore.
11Poiché, certo, mi si sono ribellate
la casa d'Israele e la casa di Giuda".
Oracolo del Signore.
12Hanno rinnegato il Signore,
hanno proclamato: "Non è lui!
Non verrà sopra di noi la sventura,
non vedremo né spada né fame.
13I profeti sono come il vento,
la sua parola non è in essi".
14Perciò dice il Signore,
Dio degli eserciti:
"Questo sarà fatto loro,
poiché hanno pronunziato questo discorso:
Ecco io farò delle mie parole
come un fuoco sulla tua bocca.
Questo popolo sarà la legna che esso divorerà.
15Ecco manderò contro di voi
una nazione da lontano, o casa di Israele.
Oracolo del Signore.
È una nazione valorosa,
è una nazione antica!
Una nazione di cui non conosci la lingua
e non comprendi che cosa dice.
16La sua faretra è come un sepolcro aperto.
Essi sono tutti prodi.
17Divorerà le tue messi e il tuo pane;
divorerà i tuoi figli e le tue figlie;
divorerà i greggi e gli armenti;
divorerà le tue vigne e i tuoi fichi;
distruggerà le città fortificate
nelle quali riponevi la fiducia.
18Ma anche in quei giorni, dice il Signore,
non farò di voi uno sterminio".

19Allora, se diranno: "Perché il Signore nostro Dio ci fa tutte queste cose?", tu risponderai: "Come voi avete

abbandonato il Signore e avete servito divinità straniere nel vostro paese, così servirete gli stranieri in un paese non

vostro".
20Annunziatelo nella casa di Giacobbe,
fatelo udire in Giuda dicendo:
21"Questo dunque ascoltate,
o popolo stolto e privo di senno,
che ha occhi ma non vede,
che ha orecchi ma non ode.
22Voi non mi temerete? Oracolo del Signore.
Non tremerete dinanzi a me,
che ho posto la sabbia per confine al mare,
come barriera perenne che esso non varcherà?
Le sue onde si agitano ma non prevalgono,
rumoreggiano ma non l'oltrepassano".
23Ma questo popolo ha un cuore
indocile e ribelle;
si voltano indietro e se ne vanno,
24e non dicono in cuor loro:
"Temiamo il Signore nostro Dio
che elargisce la pioggia d'autunno
e quella di primavera a suo tempo,
ha fissato le settimane per la messe
e ce le mantiene costanti".
25Le vostre iniquità hanno sconvolto queste cose

e i vostri peccati tengono lontano da voi il benessere;

26poiché tra il mio popolo vi sono malvagi
che spiano come cacciatori in agguato,
pongono trappole
per prendere uomini.
27Come una gabbia piena di uccelli,
così le loro case sono piene di inganni;
perciò diventano grandi e ricchi.
28Sono grassi e pingui,
oltrepassano i limiti del male;
non difendono la giustizia,
non si curano della causa dell'orfano,
non fanno giustizia ai poveri.
29Non dovrei forse punire queste colpe?
Oracolo del Signore.
Di un popolo come questo
non dovrei vendicarmi?
30Cose spaventose e orribili
avvengono nel paese.
31I profeti predicono in nome della menzogna
e i sacerdoti governano al loro cenno;
eppure il mio popolo è contento di questo.
Che farete quando verrà la fine?
6
1Mettetevi in salvo, figli di Beniamino,
fuori di Gerusalemme.
In Tekoa date fiato alle trombe;
innalzate segnali su Bet-Cherem,
perché dal settentrione si affaccia una sventura
e una grande rovina.
2È forse simile a un tenero prato
la figlia di Sion?
3Verso di essa muovono pastori
con i loro greggi;
le fissano le tende tutto intorno,
ognuno di loro pascola la sua parte.
4"Ingaggiate la santa battaglia contro di essa;
su, assaliamola in pieno giorno.
Noi sventurati! Già il giorno declina,
già si allungano le ombre della sera.
5Su, allora assaliamola di notte,
distruggiamo i suoi palazzi".
6Perché così dice il Signore degli eserciti:
"Tagliate i suoi alberi,
costruite un terrapieno davanti a Gerusalemme.
Essa è la città della menzogna,
in essa tutto è oppressione.
7Come una sorgente fa scorrere l'acqua,
così essa fa scorrere la sua iniquità.
Violenza e oppressione risuonano in essa,
dinanzi a me stanno sempre dolori e piaghe.
8Lasciati correggere, o Gerusalemme,
perché io non mi allontani da te
e non ti riduca a un deserto,
a una regione disabitata".
9Così dice il Signore degli eserciti:
"Racimolate, racimolate come una vigna
il resto di Israele;
stendi ancora la tua mano come un vendemmiatore
verso i suoi tralci".
10A chi parlerò
a chi scongiurerò perché mi ascoltino?
Ecco, il loro orecchio non è circonciso,
sono incapaci di prestare attenzione.
Ecco, la parola del Signore è per loro
oggetto di scherno; non la gustano.
11Io perciò sono pieno dell'ira del Signore,
non posso più contenerla.
"Riversala sui bambini nella strada,
e anche sull'adunanza dei giovani,
perché saranno presi insieme uomini e donne,
l'anziano e il decrepito.
12Le loro case passeranno a stranieri,
anche i loro campi e le donne,
perché io stenderò la mano
sugli abitanti di questo paese".
Oracolo del Signore.
13Perché dal piccolo al grande
tutti commettono frode;
dal profeta al sacerdote
tutti praticano la menzogna.
14Essi curano la ferita del mio popolo,
ma solo alla leggera, dicendo:
"Bene, bene!" ma bene non va,

15Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli,

ma non si vergognano affatto,
non sanno neppure arrossire.
"Per questo cadranno con le altre vittime,

nell'ora del castigo saranno prostrati", dice il Signore.

16Così dice il Signore:
"Fermatevi nelle strade e guardate,
informatevi circa i sentieri del passato,
dove sta la strada buona e prendetela,
così troverete pace per le anime vostre".
Ma essi risposero: "Non la prenderemo!".
17Io ho posto sentinelle presso di voi:
"Fate attenzione allo squillo di tromba".
Essi hanno risposto: "Non ci baderemo!".
18Per questo ascoltate, o popoli,
e sappi, o assemblea, ciò che avverrà di loro.
19Ascolta, o terra!
"Ecco, io mando contro questo popolo la sventura,
il frutto dei loro pensieri,

perché non hanno prestato attenzione alle mie parole

e hanno rigettato la mia legge.
20Perché mi offrite incenso portato da Saba

e la preziosa cannella che giunge da un paese lontano?

I vostri olocausti non mi sono graditi
e non mi piacciono i vostri sacrifici".
21Perciò dice il Signore:
"Ecco, io porrò per questo popolo
pietre di inciampo,
in esse inciamperanno insieme padri e figli;
vicini e amici periranno".
22Così dice il Signore:

"Ecco, un popolo viene da un paese del settentrione,

una grande nazione si muove dall'estremità della terra.

23Impugnano archi e lance;
sono crudeli, senza pietà.
Il loro clamore è quello di un mare agitato;
essi montano cavalli:
sono pronti come un solo guerriero alla battaglia
contro di te, figlia di Sion".
24"Abbiamo udito la loro fama,
ci sono cadute le braccia;
l'angoscia si è impadronita di noi,
come spasimo di partoriente".
25Non uscite nei campi
e non camminate per le strade,
perché la spada nemica
e il terrore sono tutt'intorno.
26Figlia del mio popolo, vestiti di sacco
e rotolati nella polvere.
Fa' lutto come per un figlio unico,
lamentati amaramente,
perché piomberà improvviso
il distruttore su di noi!

27Io ti ho posto come saggiatore fra il mio popolo,

perché tu conoscessi e saggiassi la loro condotta.

28Essi sono tutti ribelli,
spargono calunnie,
tutti sono corrotti.
29Il mantice soffia con forza,
il piombo è consumato dal fuoco;
invano si vuol raffinarlo a ogni costo,
le scorie non si separano.
30Scoria di argento si chiamano,
perché il Signore li ha rigettati.
7

1Questa è la parola che fu rivolta dal Signore a Geremia: 2"Fermati alla porta del tempio del Signore e là pronunzia

questo discorso dicendo: Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che attraversate queste porte per

prostrarvi al Signore. 3Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Migliorate la vostra condotta e le vostre

azioni e io vi farò abitare in questo luogo. 4Pertanto non confidate nelle parole menzognere di coloro che dicono:

Tempio del Signore, tempio del Signore, tempio del Signore è questo!

5Poiché, se veramente emenderete la vostra condotta e le vostre azioni, se realmente pronunzierete giuste sentenze

fra un uomo e il suo avversario; 6se non opprimerete lo straniero, l'orfano e la vedova, se non spargerete il sangue

innocente in questo luogo e se non seguirete per vostra disgrazia altri dèi, 7io vi farò abitare in questo luogo, nel

paese che diedi ai vostri padri da lungo tempo e per sempre. 8Ma voi confidate in parole false e ciò non vi gioverà:

9rubare, uccidere, commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire altri dèi che non

conoscevate. 10Poi venite e vi presentate alla mia presenza in questo tempio, che prende il nome da me, e dite: Siamo

salvi! per poi compiere tutti questi abomini. 11Forse è una spelonca di ladri ai vostri occhi questo tempio che prende

il nome da me? Anch'io, ecco, vedo tutto questo. Parola del Signore. 12Andate, dunque, nella mia dimora che era in

Silo, dove avevo da principio posto il mio nome; considerate che cosa io ne ho fatto a causa della malvagità di

Israele, mio popolo. 13Ora, poiché avete compiuto tutte queste azioni - parola del Signore - e, quando vi ho parlato

con premura e sempre, non mi avete ascoltato e, quando vi ho chiamato, non mi avete risposto, 14io tratterò questo

tempio che porta il mio nome e nel quale confidate e questo luogo che ho concesso a voi e ai vostri padri, come ho

trattato Silo.

15Vi scaccerò davanti a me come ho scacciato tutti i vostri fratelli, tutta la discendenza di Èfraim.

16Tu poi, non pregare per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere né insistere presso di me,

perché non ti ascolterò. 17Non vedi che cosa fanno nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme? 18I figli

raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per preparare focacce alla Regina del

cielo; poi si compiono libazioni ad altri dèi per offendermi. 19Ma forse costoro offendono me - oracolo del Signore -

o non piuttosto se stessi a loro vergogna?". 20Pertanto, dice il Signore Dio: "Ecco il mio furore, la mia ira si riversa

su questo luogo, sugli uomini e sul bestiame, sugli alberi dei campi e sui frutti della terra e brucerà senza

estinguersi".

21Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Aggiungete pure i vostri olocausti ai vostri sacrifici e mangiatene la

carne! 22In verità io non parlai né diedi comandi sull'olocausto e sul sacrificio ai vostri padri, quando li feci uscire

dal paese d'Egitto. 23Ma questo comandai loro: Ascoltate la mia voce! Allora io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio

popolo; e camminate sempre sulla strada che vi prescriverò, perché siate felici. 24Ma essi non ascoltarono né

prestarono orecchio; anzi procedettero secondo l'ostinazione del loro cuore malvagio e invece di voltarmi la faccia

mi han voltato le spalle, 25da quando i loro padri uscirono dal paese d'Egitto fino ad oggi. Io inviai a voi tutti i miei

servitori, i profeti, con premura e sempre; 26eppure essi non li ascoltarono e non prestarono orecchio. Resero dura la

loro nuca, divennero peggiori dei loro padri. 27Tu dirai loro tutte queste cose, ma essi non ti ascolteranno; li

chiamerai, ma non ti risponderanno. 28Allora dirai loro: Questo è il popolo che non ascolta la voce del Signore suo

Dio né accetta la correzione. La fedeltà è sparita, è stata bandita dalla loro bocca.

29Taglia la tua chioma e gettala via
e intona sulle alture un canto lugubre,
perché il Signore ha rigettato e abbandonato
la generazione che è oggetto della sua ira.

30Perché i figli di Giuda hanno commesso ciò che è male ai miei occhi, oracolo del Signore. Hanno posto i loro

abomini nel tempio che prende il nome da me, per contaminarlo. 31Hanno costruito l'altare di Tofet, nella valle di

Ben-Hinnòn, per bruciare nel fuoco i figli e le figlie, cosa che io non ho mai comandato e che non mi è mai venuta

in mente. 32Perciò verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali non si chiamerà più Tofet né valle di Ben-

Hinnòn, ma valle della Strage. Allora si seppellirà in Tofet, perché non ci sarà altro luogo. 33I cadaveri di questo

popolo saranno pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie selvatiche e nessuno li scaccerà. 34Io farò cessare nelle città di

Giuda e nelle vie di Gerusalemme le grida di gioia e la voce dell'allegria, la voce dello sposo e della sposa, poiché il

paese sarà ridotto un deserto".
8

1"In quel tempo - oracolo del Signore - si estrarranno dai loro sepolcri le ossa dei re di Giuda, le ossa dei suoi capi,

dei sacerdoti, dei profeti e degli abitanti di Gerusalemme. 2Esse saranno sparse in onore del sole, della luna e di tutta

la milizia del cielo che essi amarono, servirono, seguirono, consultarono e adorarono. Non saranno più raccolte né

sepolte, ma rimarranno come letame sulla terra. 3Allora la morte sarà preferibile alla vita per tutti quelli che

resteranno di questa razza malvagia in ogni luogo, dove li avrò dispersi". Oracolo del Signore degli eserciti.

4Tu dirai loro: "Così dice il Signore:
Forse chi cade non si rialza
e chi perde la strada non torna indietro?
5Perché allora questo popolo
si ribella con continua ribellione?
Persistono nella malafede,
rifiutano di convertirsi.
6Ho fatto attenzione e ho ascoltato;
essi non parlano come dovrebbero.
Nessuno si pente della sua malizia,
dicendo: Che ho fatto?
Ognuno segue senza voltarsi la sua corsa
come un cavallo che si lanci nella battaglia.
7Anche la cicogna nel cielo
conosce i suoi tempi;
la tortora, la rondinella e la gru
osservano la data del loro ritorno;
il mio popolo, invece, non conosce
il comando del Signore.
8Come potete dire: Noi siamo saggi,
la legge del Signore è con noi?
A menzogna l'ha ridotta
la penna menzognera degli scribi!
9I saggi saranno confusi,
sconcertati e presi come in un laccio.
Essi hanno rigettato la parola del Signore,
quale sapienza possono avere?
10Per questo darò le loro donne ad altri,
i loro campi ai conquistatori,
perché, dal piccolo al grande,
tutti commettono frode;
dal profeta al sacerdote,
tutti praticano la menzogna.
11Essi curano la ferita del mio popolo
ma solo alla leggera, dicendo: Bene, bene!
ma bene non va.

12Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli,

ma non si vergognano affatto,
non sanno neppure arrossire.
Per questo cadranno con le altre vittime,

nell'ora del castigo saranno prostrati" dice il Signore.

13"Li mieto e li anniento,
dice il Signore,
non c'è più uva nella vigna
né frutti sui fichi;
anche le foglie son avvizzite.
Ho procurato per loro degli invasori".
14"Perché ce ne stiamo seduti?
Riunitevi, entriamo nelle fortezze
e moriamo in esse,
poiché il Signore nostro Dio ci fa perire.
Egli ci fa bere acque avvelenate,
perché abbiamo peccato contro di lui.
15Aspettavamo la pace, ma non c'è alcun bene;
l'ora della salvezza, ed ecco il terrore".
16Da Dan si sente
lo sbuffare dei suoi cavalli;
al rumore dei nitriti dei suoi destrieri
trema tutta la terra.

Vengono e divorano il paese e quanto in esso si trova,

la città e i suoi abitanti.
17"Ecco, io sto per mandarvi
serpenti velenosi
contro i quali non esiste incantesimo,
ed essi vi morderanno"
dice il Signore.

18Cercai di rasserenarmi, superando il mio dolore,

ma il mio cuore vien meno.
19Ecco odo le grida della figlia del mio popolo
da una terra lunga e larga:
"Forse il Signore non si trova in Sion,
il suo re non vi abita più?".

Perché mi hanno provocato all'ira con i loro idoli

e con queste nullità straniere?

20È passata la stagione della messe, è finita l'estate

e noi non siamo stati soccorsi.

21Per la ferita della figlia del mio popolo sono affranto,

sono costernato, l'orrore mi ha preso.
22Non v'è forse balsamo in Gàlaad?
Non c'è più nessun medico?
Perché non si cicatrizza
la ferita della figlia del mio popolo?
23Chi farà del mio capo una fonte di acqua,
dei miei occhi una sorgente di lacrime,
perché pianga giorno e notte
gli uccisi della figlia del mio popolo?
9

1Chi mi darà nel deserto un rifugio per viandanti?

Io lascerei il mio popolo e mi allontanerei da lui,

perché sono tutti adùlteri, una massa di traditori.

2Tendono la loro lingua come un arco;
la menzogna e non la verità
domina nel paese.
Passano da un delitto all'altro
e non conoscono il Signore.
3Ognuno si guardi dal suo amico,
non fidatevi neppure del fratello,
poiché ogni fratello inganna il fratello,
e ogni amico va spargendo calunnie.
4Ognuno si beffa del suo prossimo,
nessuno dice la verità.
Hanno abituato la lingua a dire menzogne,
operano l'iniquità, incapaci di convertirsi.
5Angheria sopra angheria, inganno su inganno;
rifiutano di conoscere il Signore.
6Perciò dice il Signore degli eserciti:
"Ecco li raffinerò al crogiuolo e li saggerò;
come dovrei comportarmi con il mio popolo?
7Una saetta micidiale è la loro lingua,
inganno le parole della loro bocca.
Ognuno parla di pace con il prossimo,
mentre nell'intimo gli ordisce un tranello
8Non dovrei forse punirli per tali cose?
Oracolo del Signore.
Di un popolo come questo non dovrei vendicarmi?".
9Sui monti alzerò gemiti e lamenti,
un pianto di lutto sui pascoli della steppa,
perché sono riarsi, nessuno più vi passa,
né più si ode il grido del bestiame.
Dagli uccelli dell'aria alle bestie
tutti sono fuggiti, scomparsi.
10"Ridurrò Gerusalemme un cumulo di rovine,
rifugio di sciacalli;
le citta di Giuda ridurrò alla desolazione,
senza abitanti".
11Chi è tanto saggio da comprendere questo?

A chi la bocca del Signore ha parlato perché lo annunzi?

Perché il paese è devastato,
desolato come un deserto senza passanti?

12Ha detto il Signore: "È perché hanno abbandonato la legge che avevo loro posto innanzi e non hanno ascoltato la

mia voce e non l'hanno seguita, 13ma han seguito la caparbietà del loro cuore e i Baal, che i loro padri avevano fatto

loro conoscere". 14Pertanto così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Ecco, darò loro in cibo assenzio, farò

loro bere acque avvelenate; 15li disperderò in mezzo a popoli che né loro né i loro padri hanno conosciuto e manderò

dietro a loro la spada finché non li abbia sterminati".

Così dice il Signore degli eserciti:
16Attenti, chiamate le lamentatrici, che vengano!
Fate venire le più brave!
Accorrano

17e facciano presto, per intonare su di noi un lamento.

Sgorghino lacrime dai nostri occhi,
il pianto scorra dalle nostre ciglia,
18perché una voce di lamento si ode da Sion:
"Come siamo rovinati,
come profondamente confusi,
poiché dobbiamo abbandonare il paese,
lasciare le nostre abitazioni".
19Udite, dunque, o donne, la parola del Signore;

i vostri orecchi accolgano la parola della sua bocca.

Insegnate alle vostre figlie il lamento,
l'una all'altra un canto di lutto:
20"La morte è entrata per le nostre finestre,
si è introdotta nei nostri palazzi,
abbattendo i fanciulli nella via
e i giovani nelle piazze.

21I cadaveri degli uomini giacciono - dice il Signore -

come letame sui campi,
come covoni dietro il mietitore
e nessuno li raccoglie".
22Così dice il Signore:
"Non si vanti il saggio della sua saggezza
e non si vanti il forte della sua forza,
non si vanti il ricco delle sue ricchezze.
23Ma chi vuol gloriarsi si vanti di questo,
di avere senno e di conoscere me,

perché io sono il Signore che agisce con misericordia,

con diritto e con giustizia sulla terra;
di queste cose mi compiaccio".
Parola del Signore.

24"Ecco, giorni verranno - oracolo del Signore - nei quali punirò tutti i circoncisi che rimangono non circoncisi:

25l'Egitto, Giuda, Edom, gli Ammoniti e i Moabiti e tutti coloro che si tagliano i capelli alle estremità delle tempie, i

quali abitano nel deserto, perché tutte queste nazioni e tutta la casa di Israele sono incirconcisi nel cuore".

10
1Ascoltate la parola che il Signore vi rivolge,
casa di Israele.
2Così dice il Signore:
"Non imitate la condotta delle genti
e non abbiate paura dei segni del cielo,
perché le genti hanno paura di essi.

3Poiché ciò che è il terrore dei popoli è un nulla,

non è che un legno tagliato nel bosco,
opera delle mani di chi lavora con l'ascia.
4È ornato di argento e di oro,
è fissato con chiodi e con martelli,
perché non si muova.
5Gli idoli sono come uno spauracchio
in un campo di cocòmeri,
non sanno parlare,
bisogna portarli, perché non camminano.
Non temeteli, perché non fanno alcun male,
come non è loro potere fare il bene".
6Non sono come te, Signore;
tu sei grande
e grande la potenza del tuo nome.
7Chi non ti temerà, re delle nazioni?
Questo ti conviene,
poiché fra tutti i saggi delle nazioni
e in tutti i loro regni
nessuno è simile a te.
8Sono allo stesso tempo stolti e testardi;
vana la loro dottrina, come un legno.
9Argento battuto e laminato portato da Tarsìs
e oro di Ofir,
lavoro di artista e di mano di orafo,
di porpora e di scarlatto è la loro veste:
tutti lavori di abili artisti.
10Il Signore, invece, è il vero Dio,
egli è Dio vivente e re eterno;
al suo sdegno trema la terra,
i popoli non resistono al suo furore.
11Direte loro:

"Gli dèi che non hanno fatto il cielo e la terra scompariranno dalla terra e sotto il cielo".

12Egli ha formato la terra con potenza,
ha fissato il mondo con sapienza,
con intelligenza ha disteso i cieli.

13Al rombo della sua voce rumoreggiano le acque nel cielo.

Egli fa salire le nubi dall'estremità della terra,

produce lampi per la pioggia
e manda fuori il vento dalle sue riserve.
14Rimane inebetito ogni uomo, senza comprendere;
resta confuso ogni orafo per i suoi idoli,
poiché è menzogna ciò che ha fuso
e non ha soffio vitale.
15Essi sono vanità, opere ridicole;
al tempo del loro castigo periranno.
16Non è tale l'eredità di Giacobbe,
perché egli ha formato ogni cosa.
Israele è la tribù della sua eredità,
Signore degli eserciti è il suo nome.
17Raccogli il tuo fardello fuori dal paese,
tu che sei cinta d'assedio,
18poiché dice il Signore:
"Ecco, questa volta, caccerò lontano
gli abitanti del paese;
li ridurrò alle strette, perché mi ritrovino".
19Guai a me a causa della mia ferita;
la mia piaga è incurabile.
Eppure io avevo pensato:
"È solo un dolore che io posso sopportare".
20La mia tenda è sfasciata
tutte le mie corde sono rotte.

I miei figli si sono allontanati da me e più non sono.

Nessuno pianta ancora la mia tenda
e stende i miei teli.
21I pastori sono diventati insensati,
non hanno ricercato più il Signore;
per questo non hanno avuto successo,
anzi è disperso tutto il loro gregge.
22Si ode un rumore che avanza
e un grande frastuono giunge da settentrione,
per ridurre le città di Giuda un deserto,
un rifugio di sciacalli.

23"Lo so, Signore, che l'uomo non è padrone della sua via,

non è in potere di chi cammina il dirigere i suoi passi.

24Correggimi, Signore, ma con giusta misura,
non secondo la tua ira, per non farmi vacillare".
25Riversa la tua collera sui popoli
che non ti conoscono
e sulle stirpi
che non invocano il tuo nome,
poiché hanno divorato Giacobbe
l'hanno divorato e consumato,
e hanno distrutto la sua dimora.
11

1Questa la parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore: 2"Ascolta le parole di questa alleanza e tu riferiscile

agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme. 3Dirai loro: Dice il Signore Dio di Israele: Maledetto l'uomo

che non ascolta le parole di questa alleanza, 4che io imposi ai vostri padri quando li feci uscire dal paese d'Egitto, dal

crogiuolo di ferro, dicendo: Ascoltate la mia voce ed eseguite quanto vi ho comandato; allora voi sarete il mio

popolo e io sarò il vostro Dio, 5così che io possa mantenere il giuramento fatto ai vostri padri di dare loro una terra

dove scorrono latte e miele, come oggi possedete". Io risposi: "Così sia, Signore!". 6E il Signore mi disse: "Proclama

tutte queste parole nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme, dicendo: Ascoltate le parole di questa alleanza

e mettetele in pratica! 7Poiché io ho più volte scongiurato i vostri padri quando li feci uscire dal paese d'Egitto e fino

ad oggi, ammonendoli premurosamente ogni giorno: Ascoltate la mia voce! 8Ma essi non ascoltarono né prestarono

orecchio; ognuno seguì la caparbietà del suo cuore malvagio. Perciò ho attuato nei loro riguardi tutte le parole di

questa alleanza che avevo ordinato loro di osservare e non osservarono".

9Il Signore mi disse: "Si è formata una congiura fra gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme; 10sono

ritornati alle iniquità dei loro primi padri che avevano rifiutato di ascoltare le mie parole, anch'essi hanno seguito

altri dèi per servirli. La casa di Israele e la casa di Giuda hanno violato l'alleanza che io avevo concluso con i loro

padri. 11Perciò dice il Signore: Ecco manderò su di loro una sventura alla quale non potranno sfuggire. Allora

leveranno grida di aiuto verso di me, ma io non li ascolterò; 12allora le città di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme

alzeranno grida di aiuto agli dèi ai quali hanno offerto incenso, ma quelli certamente non li salveranno nel tempo

della loro sciagura. 13Perché numerosi come le tue città sono i tuoi dèi, o Giuda; numerosi come le strade di

Gerusalemme gli altari che avete eretto all'idolo, altari per bruciare incenso a Baal.

14Tu poi, non intercedere per questo popolo, non innalzare per esso suppliche e preghiere, perché non ascolterò

quando mi invocheranno nel tempo della loro sventura".

15Che ha da fare il mio diletto nella mia casa,
con la sua perversa condotta?
Voti e carne di sacrifici allontanano forse
da te la tua sventura,
e così potrai ancora schiamazzare di gioia?
16Ulivo verde, maestoso,
era il nome che il Signore ti aveva imposto.

Con grande strepito ha dato fuoco alle sue foglie,

i suoi rami si sono bruciati.

17Il Signore degli eserciti che ti ha piantato preannunzia la sventura contro di te, a causa della malvagità che hanno

commesso a loro danno la casa di Israele e la casa di Giuda irritandomi con il bruciare incenso a Baal.

18Il Signore me lo ha manifestato e io l'ho saputo;

allora ha aperto i miei occhi sui loro intrighi.

19Ero come un agnello mansueto che viene portato al macello, non sapevo che essi tramavano contro di me, dicendo:

"Abbattiamo l'albero nel suo rigoglio, strappiamolo dalla terra dei viventi; il suo nome non sia più ricordato".

20Ora, Signore degli eserciti, giusto giudice,
che scruti il cuore e la mente,
possa io vedere la tua vendetta su di loro,
poiché a te ho affidato la mia causa.

21Perciò dice il Signore riguardo agli uomini di Anatòt che attentano alla mia vita dicendo: "Non profetare nel nome

del Signore, se no morirai per mano nostra"; 22così dunque dice il Signore degli eserciti: "Ecco, li punirò. I loro

giovani moriranno di spada, i loro figli e le loro figlie moriranno di fame. 23Non rimarrà di loro alcun superstite,

perché manderò la sventura contro gli uomini di Anatòt nell'anno del loro castigo".

12
1Tu sei troppo giusto, Signore,
perché io possa discutere con te;

ma vorrei solo rivolgerti una parola sulla giustizia.

Perché le cose degli empi prosperano?
Perché tutti i traditori sono tranquilli?
2Tu li hai piantati ed essi hanno messo radici,
crescono e producono frutto;
tu sei vicino alla loro bocca,
ma lontano dai loro cuori.
3Ma tu, Signore, mi conosci, mi vedi,
tu provi che il mio cuore è con te.
Strappali via come pecore per il macello,
riservali per il giorno dell'uccisione.
4Fino a quando sarà in lutto la terra
e seccherà tutta l'erba dei campi?
Per la malvagità dei suoi abitanti
le fiere e gli uccelli periscono,

poiché essi dicono: "Dio non vede i nostri passi".

5"Se, correndo con i pedoni, ti stanchi,
come potrai gareggiare con i cavalli?

Se non ti senti al sicuro in una regione pacifica,

che farai nella boscaglia del Giordano?
6Perfino i tuoi fratelli e la casa di tuo padre,
perfino loro sono sleali con te;
anch'essi ti gridano dietro a piena voce;

non fidarti di loro quando ti dicono buone parole.

7Io ho abbandonato la mia casa,
ho ripudiato la mia eredità;
ho consegnato ciò che ho di più caro
nelle mani dei suoi nemici.
8La mia eredità è divenuta per me
come un leone nella foresta;
ha ruggito contro di me,
perciò ho cominciato a odiarla.
9La mia eredità è forse per me come un uccello
screziato?
Gli uccelli rapaci l'assalgono da ogni parte.
Venite, radunatevi, voi tutte bestie selvatiche,
venite a divorare.
10Molti pastori hanno devastato la mia vigna,
hanno calpestato il mio campo.
Hanno fatto del mio campo prediletto
un deserto desolato,
11lo hanno ridotto una landa deserta,
in uno stato deplorevole;
sta desolato dinanzi a me.
È devastato tutto il paese,
e nessuno se ne dà pensiero.

12Su tutte le alture del deserto giungono devastatori,

poiché il Signore ha una spada che divora,
da un estremo all'altro della terra;
non c'è scampo per nessuno.
13Essi hanno seminato grano e mietuto spine,
si sono stancati senz'alcun vantaggio;
restano confusi per il loro raccolto
a causa dell'ira ardente del Signore".

14Così dice il Signore: "Sradicherò dalla loro terra tutti i miei vicini malvagi, che han messo le mani sull'eredità da

me data in possesso al mio popolo Israele, come anche strapperò la casa di Giuda di mezzo a loro. 15Allora, dopo

averli strappati, avrò di nuovo compassione di loro e farò tornare ognuno al suo possesso e ognuno al suo paese. 16Se

impareranno accuratamente le usanze del mio popolo sì da giurare nel mio nome: Per la vita del Signore, come

hanno insegnato al mio popolo a giurare per Baal, allora potranno stabilirsi in mezzo al mio popolo. 17Se invece non

ascoltano, estirperò tutto questo popolo ed esso perirà". Oracolo del Signore.

13

1Il Signore mi parlò così: "Va' a comprarti una cintura di lino e mettitela ai fianchi senza immergerla nell'acqua". 2Io

comprai la cintura secondo il comando del Signore e me la misi ai fianchi.

3Poi la parola del Signore mi fu rivolta una seconda volta: 4"Prendi la cintura che hai comprato e che porti ai fianchi

e va' subito verso l'Eufrate e nascondila nella fessura di una pietra". 5Io andai e la nascosi presso l'Eufrate, come mi

aveva comandato il Signore. 6Ora, dopo molto tempo, il Signore mi disse: "Alzati, va' all'Eufrate e prendi di là la

cintura che ti avevo comandato di nascondervi". 7Io andai verso l'Eufrate, cercai e presi la cintura dal luogo in cui

l'avevo nascosta; ed ecco, la cintura era marcita, non era più buona a nulla.

8Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 9"Dice il Signore: In questo modo ridurrò in marciume la grande

gloria di Giuda e di Gerusalemme. 10Questo popolo malvagio, che rifiuta di ascoltare le mie parole, che si comporta

secondo la caparbietà del suo cuore e segue altri dèi per servirli e per adorarli, diventerà come questa cintura, che

non è più buona a nulla. 11Poiché, come questa cintura aderisce ai fianchi di un uomo, così io volli che aderisse a me

tutta la casa di Israele e tutta la casa di Giuda - parola del Signore - perché fossero mio popolo, mia fama, mia lode e

mia gloria, ma non mi ascoltarono.

12Ora, tu riferirai a questo popolo: Così dice il Signore Dio di Israele: Ogni boccale va riempito di vino. Se essi ti

diranno: Forse non sappiamo che ogni boccale va riempito di vino? 13tu risponderai loro : Così parla il Signore: Ecco

io renderò tutti ubriachi gli abitanti di questo paese, i re che siedono sul trono di Davide, i sacerdoti, i profeti e tutti

gli abitanti di Gerusalemme. 14Poi fracasserò, gli uni contro gli altri, i padri e i figli insieme - dice il Signore -; non

avrò pietà, non li risparmierò né userò misericordia nel distruggerli".

15Ascoltate e porgete l'orecchio, non montate in superbia,

perché il Signore parla.
16Date gloria al Signore vostro Dio,
prima che venga l'oscurità
e prima che inciampino i vostri piedi
sui monti, al cadere della notte.

Voi aspettate la luce, ma egli la ridurrà in tenebre

e la muterà in densa oscurità!
17Se voi non ascolterete,
io piangerò in segreto
dinanzi alla vostra superbia;
il mio occhio si scioglierà in lacrime,
perché sarà deportato il gregge del Signore.
18Dite al re e alla regina madre:
"Sedete giù in basso,
poiché vi è caduta dalla testa
la vostra preziosa corona".
19Le città del mezzogiorno sono bloccate,
nessuno le libera.
Tutto Giuda è stato deportato
con una deportazione totale.
20Alza gli occhi e osserva
coloro che vengono dal settentrione;
dov'è il gregge che ti è stato consegnato,
le tue pecore magnifiche?

21Che dirai quando saranno posti sopra di te come capi

coloro che tu stessa hai abituato
a essere tuoi amici?
Non ti prenderanno forse i dolori
come una partoriente?
22Se dirai in cuor tuo:
"Perché mi capita tutto ciò?".
Per l'enormità delle tue iniquità
sono stati strappati i lembi della tua veste,
il tuo corpo ha subìto violenza.
23Cambia forse un Etiope la sua pelle
o un leopardo la sua picchiettatura?
Allo stesso modo, potrete fare il bene
anche voi abituati a fare il male?
24Perciò vi disperderò come paglia
portata via dal vento del deserto.
25Questa è la tua sorte,
la parte che ti è destinata da me
- oracolo del Signore -
perché mi hai dimenticato
e hai confidato nella menzogna.
26Anch'io solleverò le tue vesti fino al volto,
così si vedrà la tua vergogna,
27i tuoi adultèri e i tuoi richiami d'amore,
l'ignominia della tua prostituzione!

Sulle colline e per i piani ho visto i tuoi orrori.

Guai a te, Gerusalemme, perché non ti purifichi!
Per quanto tempo ancora?
14

1Parola che il Signore rivolse a Geremia in occasione della siccità:

2Giuda è in lutto,
le sue città languiscono,
sono a terra nello squallore;
il gemito di Gerusalemme sale al cielo.
3I ricchi mandano i loro servi in cerca d'acqua;
essi si recano ai pozzi,
ma non ve la trovano
e tornano con i recipienti vuoti.
Sono delusi e confusi e si coprono il capo.
4Per il terreno screpolato,
perché non cade pioggia nel paese,
gli agricoltori sono delusi e confusi
e si coprono il capo.

5La cerva partorisce nei campi e abbandona il parto,

perché non c'è erba.
6Gli ònagri si fermano sui luoghi elevati
e aspirano l'aria come sciacalli;
i loro occhi languiscono,
perché non si trovano erbaggi.

7"Se le nostre iniquità testimoniano contro di noi,

Signore, agisci per il tuo nome!
Certo, sono molte le nostre infedeltà,
abbiamo peccato contro di te.
8O speranza di Israele,
suo salvatore al tempo della sventura,
perché vuoi essere come un forestiero nel paese
e come un viandante che si ferma solo una notte?
9Perché vuoi essere come un uomo sbigottito,
come un forte incapace di aiutare?
Eppure tu sei in mezzo a noi, Signore,
e noi siamo chiamati con il tuo nome,
non abbandonarci!".

10Così dice il Signore di questo popolo: "Piace loro andare vagando, non fermano i loro passi". Per questo il Signore

non li gradisce. Ora egli ricorda la loro iniquità e punisce i loro peccati.

11Il Signore mi ha detto: "Non intercedere a favore di questo popolo, per il suo benessere. 12Anche se digiuneranno,

non ascolterò la loro supplica; se offriranno olocausti e sacrifici, non li gradirò; ma li distruggerò con la spada, la

fame e la peste". 13Allora ho soggiunto: "Ahimè, Signore Dio, dicono i profeti: Non vedrete la spada, non soffrirete

la fame, ma vi concederò una pace perfetta in questo luogo". 14Il Signore mi ha detto: "I profeti hanno predetto

menzogne in mio nome; io non li ho inviati, non ho dato ordini né ho loro parlato. Vi annunziano visioni false,

oracoli vani e suggestioni della loro mente". 15Perciò così dice il Signore: "I profeti che predicono in mio nome,

senza che io li abbia inviati, e affermano: Spada e fame non ci saranno in questo paese, questi profeti finiranno di

spada e di fame. 16Gli uomini ai quali essi predicono saranno gettati per le strade di Gerusalemme in seguito alla

fame e alla spada e nessuno seppellirà loro, le loro donne, i loro figli e le loro figlie. Io rovescerò su di essi la loro

malvagità".
17Tu riferirai questa parola:
"I miei occhi grondano lacrime
notte e giorno, senza cessare,
perché da grande calamità
è stata colpita la figlia del mio popolo,
da una ferita mortale.
18Se esco in aperta campagna,
ecco i trafitti di spada;
se percorro la città,
ecco gli orrori della fame.
Anche il profeta e il sacerdote

si aggirano per il paese e non sanno che cosa fare.

19Hai forse rigettato completamente Giuda,
oppure ti sei disgustato di Sion?
Perché ci hai colpito, e non c'è rimedio per noi?
Aspettavamo la pace, ma non c'è alcun bene,
l'ora della salvezza ed ecco il terrore!
20Riconosciamo, Signore, la nostra iniquità,

l'iniquità dei nostri padri: abbiamo peccato contro di te.

21Ma per il tuo nome non abbandonarci,
non render spregevole il trono della tua gloria.
Ricordati! Non rompere la tua alleanza con noi.
22Forse fra i vani idoli delle nazioni c'è chi fa
piovere?
O forse i cieli mandan rovesci da sé?
Non sei piuttosto tu, Signore nostro Dio?
In te abbiamo fiducia,
perché tu hai fatto tutte queste cose".
15

1Il Signore mi disse: "Anche se Mosè e Samuele si presentassero davanti a me, io non mi piegherei verso questo

popolo. Allontanali da me, se ne vadano!" 2Se ti domanderanno: "Dove andremo?" dirai loro: Così dice il Signore:

Chi è destinato alla peste, alla peste,
Chi alla spada, alla spada,
chi alla fame, alla fame,
chi alla schiavitù, alla schiavitù.

3Io manderò contro di loro quattro specie di mali - parola del Signore -: la spada per ucciderli, i cani per sbranarli,

gli uccelli dell'aria e le bestie selvatiche per divorarli e distruggerli. 4Li renderò oggetto di spavento per tutti i regni

della terra a causa di Manàsse figlio di Ezechia, re di Giuda, per ciò che egli ha fatto in Gerusalemme.

5Chi avrà pietà di te, Gerusalemme,
chi ti compiangerà?
Chi si volterà
per domandarti come stai?
6Tu mi hai respinto,
dice il Signore,
mi hai voltato le spalle
e io ho steso la mano su di te per annientarti;
sono stanco di avere pietà.
7Io li ho dispersi al vento con la pala
nelle città della contrada.

Ho reso senza figli e ho fatto perire il mio popolo,

perché non abbandonarono le loro abitudini.
8Le loro vedove sono diventate
più numerose della sabbia del mare.
Ho mandato sulle madri e sui giovani
un devastatore in pieno giorno;
d'un tratto ho fatto piombare su di loro
turbamento e spavento.
9È abbattuta la madre di sette figli,
esala il suo respiro;
il suo sole tramonta quando è ancor giorno,
è coperta di vergogna e confusa.
Io consegnerò i loro superstiti alla spada,
in preda ai loro nemici". Oracolo del Signore.
10Me infelice, madre mia, che mi hai partorito

oggetto di litigio e di contrasto per tutto il paese!

Non ho preso prestiti, non ho prestato a nessuno,
eppure tutti mi maledicono.

11Forse, Signore, non ti ho servito del mio meglio,

non mi sono rivolto a te con preghiere per il mio nemico,

nel tempo della sventura e nel tempo dell'angoscia?

12Potrà forse il ferro spezzare
il ferro del settentrione e il bronzo?
13"I tuoi averi e i tuoi tesori
li abbandonerò al saccheggio,
non come pagamento, per tutti i peccati
che hai commessi in tutti i tuoi territori.
14Ti renderò schiavo dei tuoi nemici
in una terra che non conosci,
perché si è acceso il fuoco della mia ira,
che arderà contro di voi".
15Tu lo sai, Signore,
ricordati di me e aiutami,
vendicati per me dei miei persecutori.
Nella tua clemenza non lasciarmi perire,
sappi che io sopporto insulti per te.
16Quando le tue parole mi vennero incontro,
le divorai con avidità;

la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore,

perché io portavo il tuo nome,
Signore, Dio degli eserciti.
17Non mi sono seduto per divertirmi
nelle brigate di buontemponi,
ma spinto dalla tua mano sedevo solitario,
poiché mi avevi riempito di sdegno.
18Perché il mio dolore è senza fine
e la mia piaga incurabile non vuol guarire?
Tu sei diventato per me un torrente infido,
dalle acque incostanti.
19Ha risposto allora il Signore:
"Se tu ritornerai a me, io ti riprenderò
e starai alla mia presenza;
se saprai distinguere ciò che è prezioso
da ciò che è vile,
sarai come la mia bocca.
Essi torneranno a te,
mentre tu non dovrai tornare a loro,
20ed io, per questo popolo, ti renderò
come un muro durissimo di bronzo;
combatteranno contro di te
ma non potranno prevalere,
perché io sarò con te
per salvarti e per liberarti.
Oracolo del Signore.
21Ti libererò dalle mani dei malvagi
e ti riscatterò dalle mani dei violenti".
16

1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Non prendere moglie, non aver figli né figlie in questo luogo, 3perché

dice il Signore riguardo ai figli e alle figlie che nascono in questo luogo e riguardo alle madri che li partoriscono e ai

padri che li generano in questo paese: 4Moriranno di malattie strazianti, non saranno rimpianti né sepolti, ma saranno

come letame sulla terra. Periranno di spada e di fame; i loro cadaveri saranno pasto degli uccelli dell'aria e delle

bestie della terra". 5Poiché così dice il Signore: "Non entrare in una casa dove si fa un banchetto funebre, non

piangere con loro né commiserarli, perché io ho ritirato da questo popolo la mia pace - dice il Signore - la mia

benevolenza e la mia compassione.

6Moriranno in questo paese grandi e piccoli; non saranno sepolti né si farà lamento per essi; nessuno si farà incisioni

né si taglierà i capelli. 7Non si spezzerà il pane all'afflitto per consolarlo del morto e non gli si darà da bere il calice

della consolazione per suo padre e per sua madre. 8Non entrare nemmeno in una casa dove si banchetta per sederti a

mangiare e a bere con loro, 9poiché così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco, sotto i vostri occhi e nei

vostri giorni farò cessare da questo luogo le voci di gioia e di allegria, la voce dello sposo e della sposa.

10Quando annunzierai a questo popolo tutte queste cose, ti diranno: Perché il Signore ha decretato contro di noi

questa sventura così grande? Quali iniquità e quali peccati abbiamo commesso contro il Signore nostro Dio? 11Tu

allora risponderai loro: Perché i vostri padri mi abbandonarono - parola del Signore - seguirono altri dèi, li servirono

e li adorarono, mentre abbandonarono me e non osservarono la mia legge. 12Voi però avete agito peggio dei vostri

padri; ognuno di voi, infatti, segue la caparbietà del suo cuore malvagio rifiutandosi di ascoltarmi. 13Perciò vi

scaccerò da questo paese verso un paese che né voi né i vostri padri avete conosciuto e là servirete divinità straniere

giorno e notte, poiché io non vi userò più misericordia.

14Pertanto, ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali non si dirà più: Per la vita del Signore che ha fatto

uscire gli Israeliti dal paese d'Egitto; 15ma piuttosto si dirà: Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dal

paese del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi. E io li ricondurrò nel loro paese che avevo

concesso ai loro padri.

16Ecco, io invierò numerosi pescatori - dice il Signore - che li pescheranno; quindi invierò numerosi cacciatori che

daranno loro la caccia su ogni monte, su ogni colle e nelle fessure delle rocce; 17poiché i miei occhi osservano le loro

vie che non possono restar nascoste dinanzi a me, né si può occultare la loro iniquità davanti ai miei occhi. 18Innanzi

tutto ripagherò due volte la loro iniquità e il loro peccato, perché hanno profanato il mio paese con i cadaveri dei

loro idoli e hanno riempito la mia eredità con i loro abomini".

19Signore, mia forza e mia difesa,
mio rifugio nel giorno della tribolazione,
a te verranno i popoli
dalle estremità della terra e diranno:
"I nostri padri ereditarono soltanto menzogna,
vanità che non giovano a nulla".
20Può forse l'uomo fabbricarsi dèi?
Ma questi non sono dèi!
21Perciò, ecco io mostrerò loro,
rivolgerò loro questa volta
la mia mano e la mia forza.
Essi sapranno che il mio nome è Signore.
17
1Il peccato di Giuda è scritto
con uno stilo di ferro,
con una punta di diamante
è inciso sulla tavola del loro cuore
e sugli angoli dei loro altari,
2come per ricordare ai loro figli

i loro altari e i loro pali sacri presso gli alberi verdi,

sui colli elevati,
3sui monti e in aperta campagna.
"I tuoi averi e tutti i tuoi tesori
li abbandonerò al saccheggio,
a motivo di tutti i peccati
che hai commessi in tutti i tuoi territori.
4Tu dovrai ritirare la mano dall'eredità
che ti avevo data;
ti farò schiavo dei tuoi nemici
in un paese che non conosci,
perché avete acceso il fuoco della mia ira,
che arderà sempre".
Così dice il Signore:
5"Maledetto l'uomo che confida nell'uomo,
che pone nella carne il suo sostegno
e il cui cuore si allontana dal Signore.
6Egli sarà come un tamerisco nella steppa,
quando viene il bene non lo vede;
dimorerà in luoghi aridi nel deserto,

in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.

7Benedetto l'uomo che confida nel Signore
e il Signore è sua fiducia.
8Egli è come un albero piantato lungo l'acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi;
nell'anno della siccità non intristisce,
non smette di produrre i suoi frutti.
9Più fallace di ogni altra cosa
è il cuore e difficilmente guaribile;
chi lo può conoscere?
10Io, il Signore, scruto la mente
e saggio i cuori,
per rendere a ciascuno secondo la sua condotta,
secondo il frutto delle sue azioni.

11Come una pernice che cova uova da lei non deposte

è chi accumula ricchezze, ma senza giustizia.
A metà dei suoi giorni dovrà lasciarle
e alla sua fine apparirà uno stolto".
12Trono di gloria, eccelso fin dal principio,
è il luogo del nostro santuario!
13O speranza di Israele, Signore,
quanti ti abbandonano resteranno confusi;

quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere,

perché hanno abbandonato
la fonte di acqua viva, il Signore.
14Guariscimi, Signore, e io sarò guarito,
salvami e io sarò salvato,
poiché tu sei il mio vanto.
15Ecco, essi mi dicono:
"Dov'è la parola del Signore?
Si compia finalmente!".
16Io non ho insistito presso di te nella sventura
né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai.
Ciò che è uscito dalla mia bocca è innanzi a te.
17Non essere per me causa di spavento,
tu, mio solo rifugio nel giorno della sventura.
18Siano confusi i miei avversari ma non io,
si spaventino essi, ma non io.
Manda contro di loro il giorno della sventura,
distruggili, distruggili per sempre.

19Il Signore mi disse: "Va' a metterti alla porta dei Figli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di Giuda, e a

tutte le porte di Gerusalemme. 20Dirai loro: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e voi tutti Giudei e abitanti

di Gerusalemme, che entrate per queste porte. 21Così dice il Signore: Per amore della vostra vita guardatevi dal

trasportare un peso in giorno di sabato e dall'introdurlo per le porte di Gerusalemme. 22Non portate alcun peso fuori

dalle vostre case in giorno di sabato e non fate alcun lavoro, ma santificate il giorno di sabato, come io ho

comandato ai vostri padri. 23Ma essi non vollero ascoltare né prestare orecchio, anzi indurirono la loro cervice per

non ascoltarmi e per non accogliere la lezione. 24Ora, se mi ascolterete sul serio - dice il Signore - se non

introdurrete nessun peso entro le porte di questa città in giorno di sabato e santificherete il giorno di sabato non

eseguendo in esso alcun lavoro, 25entreranno per le porte di questa città i re, che siederanno sul trono di Davide, su

carri e su cavalli, essi e i loro ufficiali, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. Questa città sarà abitata

per sempre. 26Verranno dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dalla terra di Beniamino e dalla Sefèla,

dai monti e dal meridione presentando olocausti, sacrifici, offerte e incenso e sacrifici di lode nel tempio del

Signore. 27Ma se non ascolterete il mio comando di santificare il giorno di sabato, di non trasportare pesi e di non

introdurli entro le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle sue porte; esso divorerà i

palazzi di Gerusalemme e mai si estinguerà".
18

1Questa parola fu rivolta a Geremia da parte del Signore: 2"Prendi e scendi nella bottega del vasaio; là ti farò udire la

mia parola". 3Io sono sceso nella bottega del vasaio ed ecco, egli stava lavorando al tornio. 4Ora, se si guastava il

vaso che egli stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli rifaceva con essa un altro vaso,

come ai suoi occhi pareva giusto.

5Allora mi fu rivolta la parola del Signore: 6"Forse non potrei agire con voi, casa di Israele, come questo vasaio?

Oracolo del Signore. Ecco, come l'argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa di Israele.

7Talvolta nei riguardi di un popolo o di un regno io decido di sradicare, di abbattere e di distruggere; 8ma se questo

popolo, contro il quale avevo parlato, si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di

fargli. 9Altra volta nei riguardi di un popolo o di un regno io decido di edificare e di piantare; 10ma se esso compie

ciò che è male ai miei occhi non ascoltando la mia voce, io mi pentirò del bene che avevo promesso di fargli.

11Ora annunzia, dunque, agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Dice il Signore: Ecco preparo contro

di voi una calamità e medito contro di voi un progetto. Su, abbandonate la vostra condotta perversa, migliorate le

vostre abitudini e le vostre azioni". 12Ma essi diranno: "È inutile, noi vogliamo seguire i nostri progetti; ognuno di

noi agirà secondo la caparbietà del suo cuore malvagio".

13Perciò così dice il Signore:
"Informatevi tra le nazioni:
chi ha mai udito cose simili?
Enormi, orribili cose ha commesso
la vergine di Israele.
14Scompare forse dalle alte rocce
la neve del Libano?
Forse si inaridiscono
le acque delle montagne
che scorrono gelide?
15Eppure il mio popolo mi ha dimenticato;
essi offrono incenso a un idolo vano.
Così hanno inciampato nelle loro strade,
nei sentieri di una volta,
per camminare su viottoli,
per una via non appianata.
16Il loro paese è una desolazione,
un oggetto di scherno perenne.
Chiunque passa ne rimarrà stupito
e scuoterà il capo.
17Come fa il vento d'oriente io li disperderò
davanti al loro nemico.
Mostrerò loro le spalle e non il volto
nel giorno della loro rovina".

18Ora essi dissero: "Venite e tramiamo insidie contro Geremia, perché la legge non verrà meno ai sacerdoti, né il

consiglio ai saggi, né l'oracolo ai profeti. Venite, colpiamolo per la sua lingua e non badiamo a tutte le sue parole".

19Prestami ascolto, Signore,
e odi la voce dei miei avversari.
20Si rende forse male per bene?

Poiché essi hanno scavato una fossa alla mia vita.

Ricordati quando mi presentavo a te,
per parlare in loro favore,
per stornare da loro la tua ira.
21Abbandona perciò i loro figli alla fame,
gettali in potere della spada;
le loro donne restino senza figli e vedove,
i loro uomini siano colpiti dalla morte
e i loro giovani uccisi dalla spada in battaglia.
22Si odano grida dalle loro case,
quando improvvisa tu farai piombare su di loro
una torma di briganti,
poiché hanno scavato una fossa per catturarmi
e hanno teso lacci ai miei piedi.
23Ma tu conosci, Signore,
ogni loro progetto di morte contro di me;
non lasciare impunita la loro iniquità

e non cancellare il loro peccato dalla tua presenza.

Inciampino alla tua presenza;
al momento del tuo sdegno agisci contro di essi!
19

1Così disse il Signore a Geremia: "Va' a comprarti una brocca di terracotta; prendi alcuni anziani del popolo e alcuni

sacerdoti con te 2ed esci nella valle di Ben-Hinnòn, che è all'ingresso della Porta dei cocci. Là proclamerai le parole

che io ti dirò. 3Riferirai: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e abitanti di Gerusalemme. Così dice il

Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io manderò su questo luogo una sventura tale che risuonerà negli orecchi

di chiunque la udrà, 4poiché mi hanno abbandonato e hanno destinato ad altro questo luogo per sacrificarvi ad altri

dèi, che né essi né i loro padri né i re di Giuda conoscevano. Essi hanno riempito questo luogo di sangue innocente;

5hanno edificato alture a Baal per bruciare nel fuoco i loro figli come olocausti a Baal. Questo io non ho comandato,

non ne ho mai parlato, non mi è mai venuto in mente.

6Perciò, ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali questo luogo non si chiamerà più Tofet e valle di Ben-

Hinnòn, ma piuttosto valle della Strage. 7Io renderò vani i piani di Giuda e di Gerusalemme in questo luogo. Li farò

cadere di spada davanti ai loro nemici e per mezzo di coloro che attentano alla loro vita e darò i loro cadaveri in

pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie selvatiche. 8Ridurrò questa città a una desolazione e a oggetto di scherno;

quanti le passeranno vicino resteranno stupiti e fischieranno davanti a tutte le sue ferite. 9Farò loro mangiare la carne

dei figli e la carne delle figlie; si divoreranno tra di loro durante l'assedio e l'angoscia in cui li stringeranno i nemici e

quanti attentano alla loro vita.

10Tu poi, spezzerai la brocca sotto gli occhi degli uomini che saranno venuti con te 11e riferirai loro: Così dice il

Signore degli eserciti: Spezzerò questo popolo e questa città, così come si spezza un vaso di terracotta, che non si

può più accomodare. Allora si seppellirà perfino in Tofet, perché non ci sarà più spazio per seppellire. 12Così farò -

dice il Signore - riguardo a questo luogo e ai suoi abitanti, rendendo questa città come Tofet. 13Le case di

Gerusalemme e le case dei re di Giuda saranno impure come il luogo di Tofet; cioè tutte le case, sui tetti delle quali

essi bruciavano incenso a tutta la milizia del cielo e facevano libazioni ad altri dèi".

14Quando Geremia tornò da Tofet dove il Signore lo aveva mandato a profetizzare, si fermò nell'atrio del tempio del

Signore e disse a tutto il popolo: 15"Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io manderò su questa città e su

tutte le sue borgate tutto il male che le ho preannunziato, perché essi si sono intestarditi, rifiutandosi di ascoltare le

mie parole".
20

1Pascùr figlio di Immèr, sacerdote e sovrintendente-capo del tempio, udì Geremia predire tutte queste cose. 2Pascùr

fece fustigare il profeta Geremia e quindi lo mise in ceppi nella prigione che si trovava presso la porta superiore di

Beniamino, nel tempio del Signore. 3Quando poi il giorno dopo Pascùr fece liberare dai ceppi Geremia, questi gli

disse: "Il Signore non ti chiama più Pascùr, ma Terrore all'intorno".

4Perché così dice il Signore: "Ecco io darò in preda al terrore te e tutti i tuoi cari; essi cadranno per la spada dei loro

nemici e i tuoi occhi lo vedranno. Metterò tutto Giuda nelle mani del re di Bábilonia, il quale li deporterà a

Babilonia e li colpirà di spada. 5Consegnerò tutte le ricchezze di questa città e tutti i suoi prodotti, tutti gli oggetti

preziosi e tutti i tesori dei re di Giuda in mano ai suoi nemici, i quali li saccheggeranno e li prenderanno e li

trasporteranno a Bábilonia. 6Tu, Pascùr, e tutti gli abitanti della tua casa andrete in schiavitù; andrai a Bábilonia, là

morirai e là sarai sepolto, tu e tutti i tuoi cari, ai quali hai predetto menzogne".

7Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre;

mi hai fatto forza e hai prevalso.
Sono diventato oggetto di scherno ogni giorno;
ognuno si fa beffe di me.
8Quando parlo, devo gridare,
devo proclamare: "Violenza! Oppressione!".
Così la parola del Signore è diventata per me
motivo di obbrobrio e di scherno ogni giorno.
9Mi dicevo: "Non penserò più a lui,
non parlerò più in suo nome!".
Ma nel mio cuore c'era come un fuoco ardente,
chiuso nelle mie ossa;
mi sforzavo di contenerlo,
ma non potevo.
10Sentivo le insinuazioni di molti:
"Terrore all'intorno!
Denunciatelo e lo denunceremo".
Tutti i miei amici spiavano la mia caduta:
"Forse si lascerà trarre in inganno,
così noi prevarremo su di lui,
ci prenderemo la nostra vendetta".

11Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso,

per questo i miei persecutori
cadranno e non potranno prevalere;
saranno molto confusi perché non riusciranno,
la loro vergogna sarà eterna e incancellabile.
12Signore degli eserciti, che provi il giusto
e scruti il cuore e la mente,
possa io vedere la tua vendetta su di essi;
poiché a te ho affidato la mia causa!
13Cantate inni al Signore, lodate il Signore,
perché ha liberato la vita del povero
dalle mani dei malfattori.
14Maledetto il giorno in cui nacqui;
il giorno in cui mia madre mi diede alla luce
non sia mai benedetto.
15Maledetto l'uomo che portò la notizia
a mio padre, dicendo:

"Ti è nato un figlio maschio", colmandolo di gioia.

16Quell'uomo sia come le città
che il Signore ha demolito senza compassione.
Ascolti grida al mattino
e rumori di guerra a mezzogiorno,
17perché non mi fece morire nel grembo materno;
mia madre sarebbe stata la mia tomba
e il suo grembo gravido per sempre.
18Perché mai sono uscito dal seno materno
per vedere tormenti e dolore
e per finire i miei giorni nella vergogna?
21

1Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore quando il re Sedecìa gli mandò il sacerdote Pascùr figlio di Malchìa,

e Sofonìa figlio di Maasìa, per dirgli: 2"Intercedi per noi presso il Signore perché Nabucodònosor re di Bábilonia ci

muove guerra; forse il Signore compirà a nostro vantaggio qualcuno dei suoi tanti prodigi, così che egli si allontani

da noi". 3Geremia rispose loro: "Riferite a Sedecìa: 4Così dice il Signore, Dio di Israele: Ecco io farò rientrare le

armi di guerra, che sono nelle vostre mani, con le quali combattete il re di Bábilonia e i Caldei che vi assediano fuori

delle mura e le radunerò in mezzo a questa città. 5Io stesso combatterò contro di voi con mano tesa e con braccio

potente, con ira, furore e grande sdegno. 6Percuoterò gli abitanti di questa città, uomini e bestie; essi moriranno di

una grave peste. 7Dopo ciò - dice il Signore - io consegnerò Sedecìa, re di Giuda, i suoi ministri e il popolo, che

saranno scampati in questa città dalla peste, dalla spada e dalla fame, in potere di Nabucodònosor, re di Bábilonia, in

potere dei loro nemici e in potere di coloro che attentano alla loro vita. Egli li passerà a fil di spada; non avrà pietà di

loro, non li perdonerà né risparmierà.

8Riferirai a questo popolo: Dice il Signore: Ecco, io vi metto davanti la via della vita e la via della morte. 9Chi

rimane in questa città morirà di spada, di fame e di peste; chi uscirà e si consegnerà ai Caldei che vi cingono

d'assedio, vivrà e gli sarà lasciata la vita come suo bottino. 10Poiché io ho volto la faccia contro questa città a suo

danno e non a suo bene. Oracolo del Signore. Essa sarà messa nelle mani del re di Bábilonia, il quale la brucerà con

il fuoco".
11Alla casa del re di Giuda dirai:
"Ascoltate la parola del Signore!
12Casa di Davide, così dice il Signore:
Amministrate la giustizia ogni mattina
e liberate l'oppresso dalla mano dell'oppressore,
se no la mia ira divamperà come fuoco,
si accenderà e nessuno potrà spegnerla,
a causa della malvagità delle vostre azioni.
13Eccomi a te, o abitatrice della valle,
roccia nella pianura, dice il Signore.
Voi che dite: Chi scenderà contro di noi?
Chi entrerà nelle nostre dimore?
14Io vi punirò come meritano le vostre opere
- dice il Signore -
e accenderò il fuoco nel suo bosco,
che divorerà tutti i suoi dintorni".
22

1Così dice il Signore: "Scendi nella casa del re di Giuda e là proclama questo messaggio. 2Tu dirai: Ascolta la parola

del Signore, o re di Giuda che siedi sul trono di Davide, tu, i tuoi ministri e il tuo popolo, che entrano per queste

porte. 3Dice il Signore: Praticate il diritto e la giustizia, liberate l'oppresso dalle mani dell'oppressore, non fate

violenza e non opprimete il forestiero, l'orfano e la vedova, e non spargete sangue innocente in questo luogo. 4Se

osserverete lealmente quest'ordine, entreranno ancora per le porte di questa casa i re che siederanno sul trono di

Davide, montati su carri e cavalli, essi, i loro ministri e il loro popolo. 5Ma se non ascolterete queste parole, io lo

giuro per me stesso - parola del Signore - questa casa diventerà una rovina.

6Poiché così dice il Signore
riguardo alla casa del re di Giuda:
Come Gàlaad eri per me,
come le vette del Libano;
ma io ti ridurrò a deserto, a città disabitata.
7Io preparerò contro di te i distruttori,
ognuno con le armi.
Essi abbatteranno i migliori dei tuoi cedri,
li getteranno nel fuoco.

8Molte genti passeranno su questa città e si diranno l'un l'altro: Perché il Signore ha trattato così questa grande città?

9E risponderanno: Perché essi hanno abbandonato l'alleanza del Signore, loro Dio, hanno adorato altri dèi e li hanno

serviti".

10Non piangete sul morto e non fate lamenti per lui,

ma piangete amaramente su chi parte,
perché non tornerà più,
non rivedrà il paese natio.

11Poiché dice il Signore riguardo a Sallùm figlio di Giosia, re di Giuda, che regna al posto di Giosia suo padre: "Chi

esce da questo luogo non vi farà più ritorno, 12ma morirà nel luogo dove lo condurranno prigioniero e non rivedrà

più questo paese".
13Guai a chi costruisce la casa senza giustizia
e il piano di sopra senza equità,
che fa lavorare il suo prossimo per nulla,
senza dargli la paga,
14e dice: "Mi costruirò una casa grande
con spazioso piano di sopra"
e vi apre finestre
e la riveste di tavolati di cedro
e la dipinge di rosso.
15Forse tu agisci da re
perché ostenti passione per il cedro?
Forse tuo padre non mangiava e beveva?
Ma egli praticava il diritto e la giustizia
e tutto andava bene.
16Egli tutelava la causa del povero e del misero
e tutto andava bene;
questo non significa infatti conoscermi?
Oracolo del Signore.
17I tuoi occhi e il tuo cuore,
invece, non badano che al tuo interesse,
a spargere sangue innocente,
a commettere violenza e angherie.

18Per questo così dice il Signore su Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda:

"Non faranno il lamento per lui, dicendo:
Ahi, fratello mio! Ahi, sorella!
Non faranno il lamento per lui, dicendo:
Ahi, signore! Ahi, maestà!
19Sarà sepolto come si seppellisce un asino,
lo trascineranno e lo getteranno
al di là delle porte di Gerusalemme".
20Sali sul Libano e grida
e sul Basàn alza la voce;
grida dagli Abarìm,
perché tutti i tuoi amanti sono abbattuti.

21Ti parlai al tempo della tua tranquilla prosperità,

ma tu dicesti: "Io non voglio ascoltare".

Tale è stata la tua condotta fin dalla giovinezza:

non hai ascoltato la mia voce.
22Tutti i tuoi pastori saranno pascolo del vento
e i tuoi amanti andranno schiavi.
Allora ti dovrai vergognare ed essere confusa,
a causa di tutte le tue iniquità.
23Tu che dimori sul Libano,
che ti sei fatta il nido tra i cedri,
come gemerai quando ti coglieranno le doglie,
dolori come di partoriente!

24"Per la mia vita - oracolo del Signore - anche se Conìa figlio di Ioiakìm, re di Giuda, fosse un anello da sigillo

nella mia destra, io me lo strapperei. 25Ti metterò nelle mani di chi attenta alla tua vita, nelle mani di coloro che tu

temi, nelle mani di Nabucodònosor re di Bábilonia e nelle mani dei Caldei. 26 Sbalzerò te e tua madre che ti ha

generato in un paese dove non siete nati e là morirete. 27Ma nel paese in cui brameranno tornare, là non torneranno.

28È forse questo Conìa un vaso spregevole, rotto, oppure un vaso che non piace più a nessuno? Perché sono dunque

scacciati, egli e la sua discendenza, e gettati in un paese che non conoscono?".

29Terra, terra, terra! Ascolta la parola del Signore! 30Dice il Signore: "Registrate quest'uomo come uno senza figli,

un uomo che non ha successo nella sua vita, perché nessuno della sua stirpe avrà la fortuna di sedere sul trono di

Davide né di regnare ancora su Giuda".
23

1"Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo". Oracolo del Signore. 2Perciò dice il

Signore, Dio di Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: "Voi avete disperso le mie pecore, le

avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io mi occuperò di voi e della malvagità delle vostre azioni.

Oracolo del Signore. 3Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho lasciate scacciare e

le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. 4Costituirò sopra di esse pastori che le faranno

pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; di esse non ne mancherà neppure una". Oracolo del

Signore.
5"Ecco, verranno giorni - dice il Signore -
nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto,
che regnerà da vero re e sarà saggio

ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra.

6Nei suoi giorni Giuda sarà salvato
e Israele starà sicuro nella sua dimora;
questo sarà il nome con cui lo chiameranno:
Signore-nostra-giustizia.

7Pertanto, ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali non si dirà più: Per la vita del Signore che ha fatto uscire

gli Israeliti dal paese d'Egitto, 8ma piuttosto: Per la vita del Signore che ha fatto uscire e che ha ricondotto la

discendenza della casa di Israele dalla terra del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi; costoro

dimoreranno nella propria terra".
9Contro i profeti.
Mi si spezza il cuore nel petto,
tremano tutte le mie membra,
sono come un ubriaco
e come chi è inebetito dal vino,

a causa del Signore e a causa delle sue sante parole.

10"Poiché il paese è pieno di adùlteri;

a causa della maledizione tutto il paese è in lutto,

si sono inariditi i pascoli della steppa.
Il loro fine è il male
e la loro forza è l'ingiustizia.

11Perfino il profeta, perfino il sacerdote sono empi,

perfino nella mia casa ho trovato la loro malvagità.

Oracolo del Signore.
12Perciò la loro strada sarà per essi
come sentiero sdrucciolevole,

saranno sospinti nelle tenebre e cadranno in esse,

poiché io manderò su di essi la sventura,
nell'anno del loro castigo.
Oracolo del Signore.
13Tra i profeti di Samaria
io ho visto cose stolte.
Essi profetavano in nome di Baal
e traviavano il mio popolo Israele.
14Ma tra i profeti di Gerusalemme
ho visto cose nefande:
commettono adultèri e praticano la menzogna,
danno mano ai malfattori,
sì che nessuno si converte dalla sua malvagità;
per me sono tutti come Sòdoma
e i suoi abitanti come Gomorra".
15Perciò dice il Signore degli eserciti contro i
profeti:
"Ecco farò loro ingoiare assenzio
e bere acque avvelenate,
perché dai profeti di Gerusalemme
l'empietà si è sparsa su tutto il paese".

16Così dice il Signore degli eserciti: "Non ascoltate le parole dei profeti che profetizzano per voi; essi vi fanno

credere cose vane, vi annunziano fantasie del loro cuore, non quanto viene dalla bocca del Signore.

17Essi dicono a coloro
che disprezzano la parola del Signore:
Voi avrete la pace!
e a quanti seguono la caparbietà del loro cuore
dicono: Non vi coglierà la sventura.

18Ma chi ha assistito al consiglio del Signore, chi l'ha visto e ha udito la sua parola? Chi ha ascoltato la sua parola e

vi ha obbedito?

19Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena,

una tempesta travolgente
si abbatte sul capo dei malvagi.
20Non cesserà l'ira del Signore,
finché non abbia compiuto e attuato
i progetti del suo cuore.
Alla fine dei giorni comprenderete tutto!
21Io non ho inviato questi profeti
ed essi corrono;
non ho parlato a loro
ed essi profetizzano.
22Se hanno assistito al mio consiglio,
facciano udire le mie parole al mio popolo
e li distolgano dalla loro condotta perversa
e dalla malvagità delle loro azioni.

23Sono io forse Dio solo da vicino - dice il Signore -

e non anche Dio da lontano?
24Può forse nascondersi un uomo nei nascondigli
senza che io lo veda?

Non riempio io il cielo e la terra? Parola del Signore.

25Ho sentito quanto affermano i profeti che predicono in mio nome menzogne: Ho avuto un sogno, ho avuto un

sogno. 26Fino a quando ci saranno nel mio popolo profeti che predicono la menzogna e profetizzano gli inganni del

loro cuore? 27Essi credono di far dimenticare il mio nome al mio popolo con i loro sogni, che si raccontano l'un

l'altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal! 28Il profeta che ha avuto un sogno racconti il suo

sogno; chi ha udito la mia parola annunzi fedelmente la mia parola.

Che cosa ha in comune la paglia con il grano?
Oracolo del Signore.
29La mia parola non è forse come il fuoco
- oracolo del Signore -
e come un martello che spacca la roccia?
30Perciò, eccomi contro i profeti
- oracolo del Signore -

i quali si rubano gli uni gli altri le mie parole.

31Eccomi contro i profeti - oracolo del Signore -

che muovono la lingua per dare oracoli. 32Eccomi contro i profeti di sogni menzogneri - dice il Signore - che li

raccontano e traviano il mio popolo con menzogne e millanterie. Io non li ho inviati né ho dato alcun ordine; essi

non gioveranno affatto a questo popolo". Parola del Signore.

33Quando dunque questo popolo o un profeta o un sacerdote ti domanderà: "Qual è il peso del messaggio del

Signore?", tu riferirai loro: "Voi siete il peso del Signore! Io vi rigetterò". Parola del Signore. 34E il profeta o il

sacerdote o il popolo che dica: "Peso del Signore!", io lo punirò nella persona e nella famiglia. 35Direte l'uno

all'altro: "Che cosa ha risposto il Signore?" e: "Che cosa ha detto il Signore?". 36Non farete più menzione di peso del

Signore, altrimenti per chiunque la sua stessa parola sarà considerata un peso per avere travisato le parole del Dio

vivente, del Signore degli eserciti, nostro Dio. 37Così dirai al profeta: "Che cosa ti ha risposto il Signore?" e: "Che

cosa ha detto il Signore?". 38Ma se direte "Peso del Signore", allora così parla il Signore: "Poiché ripetete: Peso del

Signore, mentre vi avevo ordinato di non dire più: Peso del Signore, 39ecco, proprio per questo, io mi caricherò di

voi come di un peso e getterò lontano dal mio volto voi e la città che ho dato a voi e ai vostri padri. 40Vi coprirò di

obbrobrio perenne e di confusione perenne, che non sarà mai dimenticata".

24

1Il Signore mi mostrò due canestri di fichi posti davanti al tempio, dopo che Nabucodònosor re di Bábilonia aveva

deportato da Gerusalemme Ieconia figlio di Ioiakìm re di Giuda, i capi di Giuda, gli artigiani e i fabbri e li aveva

condotti a Bábilonia. 2Un canestro era pieno di fichi molto buoni, come i fichi primaticci, mentre l'altro canestro era

pieno di fichi cattivi, così cattivi che non si potevano mangiare.

3Il Signore mi disse: "Che cosa vedi, Geremia?". Io risposi: "Fichi; i fichi buoni sono molto buoni, i cattivi sono

molto cattivi, tanto cattivi che non si possono mangiare".

4Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 5"Dice il Signore Dio di Israele: Come si ha riguardo di questi fichi

buoni, così io avrò riguardo, per il loro bene, dei deportati di Giuda che ho fatto andare da questo luogo nel paese dei

Caldei. 6Io poserò lo sguardo sopra di loro per il loro bene; li ricondurrò in questo paese, li ristabilirò fermamente e

non li demolirò; li pianterò e non li sradicherò mai più. 7Darò loro un cuore capace di conoscermi, perché io sono il

Signore; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio, se torneranno a me con tutto il cuore. 8Come invece si

trattano i fichi cattivi, che non si possono mangiare tanto sono cattivi - così parla il Signore - così io farò di Sedecìa

re di Giuda, dei suoi capi e del resto di Gerusalemme, ossia dei superstiti in questo paese, e di coloro che abitano nel

paese d'Egitto. 9Li renderò oggetto di spavento per tutti i regni della terra, l'obbrobrio, la favola, lo zimbello e la

maledizione in tutti i luoghi dove li scaccerò. 10Manderò contro di loro la spada, la fame e la peste finché non

scompariranno dal paese che io diedi a loro e ai loro padri".

25

1Questa parola fu rivolta a Geremia per tutto il popolo di Giuda nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di

Giuda - cioè nel primo anno di Nabucodònosor re di Bábilonia -. 2Il profeta Geremia l'annunciò a tutto il popolo di

Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme dicendo: 3"Dall'anno decimoterzo di Giosia figlio di Amòn, re di Giuda,

fino ad oggi sono ventitrè anni che mi è stata rivolta la parola del Signore e io ho parlato a voi premurosamente e

continuamente, ma voi non avete ascoltato. 4Il Signore vi ha inviato con assidua premura tutti i suoi servi, i profeti,

ma voi non avete ascoltato e non avete prestato orecchio per ascoltare 5quando vi diceva: Ognuno abbandoni la sua

condotta perversa e le sue opere malvage; allora potrete abitare nel paese che il Signore ha dato a voi e ai vostri

padri dai tempi antichi e per sempre. 6Non seguite altri dèi per servirli e adorarli e non provocatemi con le opere

delle vostre mani e io non vi farò del male. 7Ma voi non mi avete ascoltato - dice il Signore - e mi avete provocato

con l'opera delle vostre mani per vostra disgrazia. 8Per questo dice il Signore degli eserciti: Poiché non avete

ascoltato le mie parole, 9ecco manderò a prendere tutte le tribù del settentrione, le manderò contro questo paese,

contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni confinanti, voterò costoro allo sterminio e li ridurrò a oggetto di orrore,

a scherno e a obbrobrio perenne. 10Farò cessare in mezzo a loro le grida di gioia e le voci di allegria, la voce dello

sposo e quella della sposa, il rumore della mola e il lume della lampada. 11Tutta questa regione sarà abbandonata alla

distruzione e alla desolazione e queste genti resteranno schiave del re di Bábilonia per settanta anni. 12Quando

saranno compiuti i settanta anni, io punirò il re di Bábilonia e quel popolo - dice il Signore - per i loro delitti, punirò

il paese dei Caldei e lo ridurrò a una desolazione perenne. 13Manderò dunque a effetto su questo paese tutte le parole

che ho pronunziate a suo riguardo, quanto è scritto in questo libro, ciò che Geremia aveva predetto contro tutte le

nazioni.

14Nazioni numerose e re potenti ridurranno in schiavitù anche costoro, e così li ripagherò secondo le loro azioni,

secondo le opere delle loro mani".

15Così mi disse il Signore, Dio di Israele: "Prendi dalla mia mano questa coppa di vino della mia ira e falla bere a

tutte le nazioni alle quali ti invio, 16perché ne bevano, ne restino inebriate ed escano di senno dinanzi alla spada che

manderò in mezzo a loro".

17Presi dunque la coppa dalle mani del Signore e la diedi a bere a tutte le nazioni alle quali il Signore mi aveva

inviato: 18a Gerusalemme e alle città di Giuda, ai suoi re e ai suoi capi, per abbandonarli alla distruzione, alla

desolazione, all'obbrobrio e alla maledizione, come avviene ancor oggi; 19anche al faraone re d'Egitto, ai suoi

ministri, ai suoi nobili e a tutto il suo popolo; 20alla gente d'ogni razza e a tutti i re del paese di Uz, a tutti i re del

paese dei Filistei, ad Ascalòn, a Gaza, a Ekròn e ai superstiti di Asdòd, 21a Edom, a Moab e agli Ammoniti, 22a tutti i

re di Tiro e a tutti i re di Sidòne e ai re dell'isola che è al di là del mare, 23a Dedan, a Tema, a Buz e a quanti si

radono l'estremità delle tempie, 24a tutti i re degli Arabi che abitano nel deserto, 25a tutti i re di Zimrì, a tutti i re

dell'Elam e a tutti i re della Media, 26a tutti i re del settentrione, vicini e lontani, agli uni e agli altri e a tutti i regni

che sono sulla terra; il re di Sesàch berrà dopo di essi.

27"Tu riferirai loro: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Bevete e inebriatevi, vomitate e cadete senza

rialzarvi davanti alla spada che io mando in mezzo a voi. 28Se poi rifiuteranno di prendere dalla tua mano il calice da

bere, tu dirai loro: Dice il Signore degli eserciti: Certamente berrete! 29Se io comincio a castigare proprio la città che

porta il mio nome, pretendete voi di rimanere impuniti? No, impuniti non resterete, perché io chiamerò la spada su

tutti gli abitanti della terra. Oracolo del Signore degli eserciti. 30Tu preannunzierai tutte queste cose e dirai loro:

Il Signore ruggisce dall'alto,
dalla sua santa dimora fa udire il suo tuono;
alza il suo ruggito contro la prateria,

manda grida di giubilo come i pigiatori delle uve,

contro tutti gli abitanti del paese.

31Il rumore giunge fino all'estremità della terra,

perché il Signore viene a giudizio con le nazioni;

egli istruisce il giudizio riguardo a ogni uomo,
abbandona gli empi alla spada.
Parola del Signore.
32Dice il Signore degli eserciti:
Ecco, la sventura passa
di nazione in nazione,
un grande turbine si alza
dall'estremità della terra.

33In quel giorno i colpiti dal Signore si troveranno da un'estremità all'altra della terra; non saranno pianti né raccolti

né sepolti, ma saranno come letame sul suolo.
34Urlate, pastori, gridate,
rotolatevi nella polvere, capi del gregge!

Perché sono compiuti i giorni per il vostro macello;

stramazzerete come scelti montoni.
35Non ci sarà rifugio per i pastori
né scampo per i capi del gregge.
36Sentite le grida dei pastori,
gli urli delle guide del gregge,
perché il Signore distrugge il loro pascolo;
37sono devastati i prati tranquilli
a causa dell'ardente ira del Signore.
38Il leone abbandona la sua tana,
poiché il loro paese è una desolazione
a causa della spada devastatrice
e a causa della sua ira ardente".
26

1All'inizio del regno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, fu rivolta a Geremia questa parola da parte del Signore.

2Disse il Signore: "Va' nell'atrio del tempio del Signore e riferisci a tutte le città di Giuda che vengono per adorare

nel tempio del Signore tutte le parole che ti ho comandato di annunziare loro; non tralasciare neppure una parola.

3Forse ti ascolteranno e ognuno abbandonerà la propria condotta perversa; in tal caso disdirò tutto il male che

pensavo di fare loro a causa della malvagità delle loro azioni.

4Tu dirai dunque loro: Dice il Signore: Se non mi ascolterete, se non camminerete secondo la legge che ho posto

davanti a voi 5e se non ascolterete le parole dei profeti miei servi che ho inviato a voi con costante premura, ma che

voi non avete ascoltato, 6io ridurrò questo tempio come quello di Silo e farò di questa città un esempio di

maledizione per tutti i popoli della terra".

7I sacerdoti, i profeti e tutto il popolo udirono Geremia che diceva queste parole nel tempio del Signore. 8Ora,

quando Geremia finì di riferire quanto il Signore gli aveva comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti e i profeti

lo arrestarono dicendo: "Devi morire! 9Perché hai predetto nel nome del Signore: Questo tempio diventerà come Silo

e questa città sarà devastata, disabitata?".

Tutto il popolo si radunò contro Geremia nel tempio del Signore. 10I capi di Giuda vennero a sapere queste cose e

salirono dalla reggia nel tempio del Signore e sedettero all'ingresso della Porta Nuova del tempio del Signore.

11Allora i sacerdoti e i profeti dissero ai capi e a tutto il popolo: "Una sentenza di morte merita quest'uomo, perché

ha profetizzato contro questa città come avete udito con i vostri orecchi!".

12Ma Geremia rispose a tutti i capi e a tutto il popolo: "Il Signore mi ha mandato a profetizzare contro questo tempio

e contro questa città le cose che avete ascoltate. 13Or dunque migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e

ascoltate la voce del Signore vostro Dio e il Signore ritratterà il male che ha annunziato contro di voi. 14Quanto a

me, eccomi in mano vostra, fate di me come vi sembra bene e giusto; 15ma sappiate bene che, se voi mi ucciderete,

attirerete sangue innocente su di voi, su questa città e sui suoi abitanti, perché il Signore mi ha veramente inviato a

voi per esporre ai vostri orecchi tutte queste cose".

16I capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: "Non ci deve essere sentenza di morte per quest'uomo,

perché ci ha parlato nel nome del Signore nostro Dio".

17Allora si alzarono alcuni anziani del paese e dissero a tutta l'assemblea del popolo: 18"Michea il Morastita, che

profetizzava al tempo di Ezechia, re di Giuda, affermò a tutto il popolo di Giuda: Dice il Signore degli eserciti:

Sion sarà arata come un campo,
Gerusalemme diventerà un cumulo di rovine,
il monte del tempio un'altura boscosa!

19Forse Ezechia re di Giuda e tutti quelli di Giuda lo uccisero? Non temettero piuttosto il Signore e non placarono il

volto del Signore e così il Signore disdisse il male che aveva loro annunziato? Noi, invece, stiamo per commettere

una grave iniquità a nostro danno".

20C'era anche un altro uomo che profetizzava nel nome del Signore, Uria figlio di Semaià da Kiriat-Iearìm; egli

profetizzò contro questa città e contro questo paese con parole simili a quelle di Geremia. 21Il re Ioiakìm, tutti i suoi

prodi e tutti i magistrati udirono le sue parole e il re cercò di ucciderlo, ma Uria lo venne a sapere e per timore fuggì

andandosene in Egitto. 22Allora il re Ioiakìm inviò in Egitto uomini come Elnatàn figlio di Acbòr, e altri con lui.

23Costoro fecero uscire dall'Egitto Uria e lo condussero al re Ioiakìm che lo fece uccidere di spada e fece gettare il

suo cadavere nelle fosse della gente del popolo.

24Ma la mano di Achikàm figlio di Safàn fu a favore di Geremia, perché non lo consegnassero in potere del popolo

per metterlo a morte.
27

1Al principio del regno di Sedecìa figlio di Giosia, re di Giuda, fu rivolta questa parola a Geremia da parte del

Signore.

2Mi dice il Signore: "Procùrati capestri e un giogo e mettili sul tuo collo. 3Quindi manda un messaggio al re di

Edom, al re di Moab, al re degli Ammoniti, al re di Tiro e al re di Sidòne per mezzo dei loro messaggeri venuti a

Gerusalemme da Sedecìa, re di Giuda, 4e affida loro questo mandato per i loro signori: Dice il Signore degli eserciti,

Dio di Israele, così parlerete ai vostri signori: 5Io ho fatto la terra, l'uomo e gli animali che sono sulla terra, con

grande potenza e con braccio potente e li do a chi mi piace. 6Ora ho consegnato tutte quelle regioni in potere di

Nabucodònosor re di Bábilonia, mio servo; a lui ho consegnato perfino le bestie selvatiche perché lo servano. 7Tutte

le nazioni saranno soggette a lui, a suo figlio e al nipote, finché anche per il suo paese non verrà il momento. Allora

molte nazioni e re potenti lo assoggetteranno. 8La nazione o il regno che non si assoggetterà a lui, Nabucodònosor,

re di Bábilonia, e che non sottoporrà il collo al giogo del re di Bábilonia, io li punirò con la spada, la fame e la peste

- dice il Signore - finché non li avrò consegnati in suo potere. 9Voi non date retta ai vostri profeti né ai vostri

indovini né ai vostri sognatori né ai vostri maghi né ai vostri stregoni, che vi dicono: Non sarete soggetti al re di

Babilonia! 10Costoro vi predicono menzogne per allontanarvi dal vostro paese e perché io vi disperda e così andiate

in rovina. 11Invece io lascerò stare tranquilla sul proprio suolo - dice il Signore - la nazione che sottoporrà il collo al

giogo del re di Bábilonia e gli sarà soggetta; essa lo coltiverà e lo abiterà".

12A Sedecìa re di Giuda, io ho parlato proprio allo stesso modo: "Piegate il collo al giogo del re di Bábilonia, siate

soggetti a lui e al suo popolo e conserverete la vita. 13Perché tu e il tuo popolo vorreste morire di spada, di fame e di

peste, come ha preannunziato il Signore per la nazione che non si assoggetterà al re di Bábilonia? 14Non date retta

alle parole dei profeti che vi dicono: Non sarete soggetti al re di Bábilonia! perché essi vi predicono menzogne. 15Io

infatti non li ho mandati - dice il Signore - ed essi predicono menzogne in mio nome; perciò io sarò costretto a

disperdervi e così perirete voi e i profeti che vi fanno tali profezie".

16Ai sacerdoti e a tutto questo popolo ho detto: "Dice il Signore: Non ascoltate le parole dei vostri profeti che vi

predicono che gli arredi del tempio del Signore saranno subito riportati da Bábilonia, perché essi vi predicono

menzogne. 17Non ascoltateli! Siate piuttosto soggetti al re di Bábilonia e conserverete la vita. Perché questa città

dovrebbe esser ridotta in una desolazione? 18Se quelli sono veri profeti e se la parola del Signore è con essi,

intercedano dunque presso il Signore degli eserciti perché gli arredi rimasti nel tempio del Signore e nella casa del re

di Giuda e a Gerusalemme non vadano a Bábilonia".

19Così dice il Signore degli eserciti riguardo alle colonne, al mare di bronzo, alle basi e al resto degli arredi che sono

ancora in questa città 20e che Nabucodònosor, re di Bábilonia, non prese quando deportò Ieconia figlio di Ioiakìm, re

di Giuda, da Gerusalemme in Bábilonia con tutti i notabili di Giuda e di Gerusalemme. 21Dice dunque così il Signore

degli eserciti, Dio di Israele, riguardo agli arredi rimasti nel tempio del Signore, nella casa del re di Giuda e a

Gerusalemme: 22"Saranno portati a Bábilonia e là rimarranno finché non li ricercherò - parola del Signore - e li

porterò indietro e li riporrò in questo luogo".
28

1In quell'anno, all'inizio del regno di Sedecìa re di Giuda, nell'anno quarto, quinto mese, Anania figlio di Azzùr, il

profeta di Gàbaon, mi riferì nel tempio del Signore sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo queste parole:

2"Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Io romperò il giogo del re di Bábilonia! 3Entro due anni farò ritornare

in questo luogo tutti gli arredi del tempio del Signore che Nabucodònosor, re di Bábilonia, prese da questo luogo e

portò in Bábilonia. 4Farò ritornare in questo luogo - dice il Signore - Ieconia figlio di Ioiakìm, re di Giuda, con tutti i

deportati di Giuda che andarono a Bábilonia, poiché romperò il giogo del re di Bábilonia".

5Il profeta Geremia rispose al profeta Anania, sotto gli occhi dei sacerdoti e di tutto il popolo che stavano nel tempio

del Signore. 6Il profeta Geremia disse: "Così sia! Così faccia il Signore! Voglia il Signore realizzare le cose che hai

predette, facendo ritornare gli arredi nel tempio e tutti i deportati da Bábilonia in questo luogo!

7Tuttavia ascolta ora la parola che sto per dire ai tuoi orecchi e agli orecchi di tutto il popolo. 8I profeti che furono

prima di me e di te dai tempi antichissimi predissero contro molti paesi, contro regni potenti, guerra, fame e peste.

9Quanto al profeta che predice la pace, egli sarà riconosciuto come profeta mandato veramente dal Signore soltanto

quando la sua parola si realizzerà".

10Allora il profeta Anania strappò il giogo dal collo del profeta Geremia e lo ruppe; 11Anania riferì a tutto il popolo:

"Dice il Signore: A questo modo io romperò il giogo di Nabucodònosor re di Bábilonia, entro due anni, sul collo di

tutte le nazioni".
Il profeta Geremia se ne andò per la sua strada.

12Ora, dopo che il profeta Anania ebbe rotto il giogo sul collo del profeta Geremia, la parola del Signore fu rivolta a

Geremia: 13 "Va' e riferisci ad Anania: Così dice il Signore: Tu hai rotto un giogo di legno ma io, al suo posto, ne

farò uno di ferro. 14Infatti, dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Io porrò un giogo di ferro sul collo di tutte

queste nazioni perché siano soggette a Nabucodònosor, re di Bábilonia".

15Allora il profeta Geremia disse al profeta Anania: "Ascolta, Anania! Il Signore non ti ha mandato e tu induci

questo popolo a confidare nella menzogna; 16perciò dice il Signore: Ecco, ti mando via dal paese; quest'anno tu

morirai, perché hai predicato la ribellione contro il Signore".

17Il profeta Anania morì in quello stesso anno, nel settimo mese.

29

1Queste sono le parole della lettera che il profeta Geremia mandò da Gerusalemme al resto degli anziani in esilio, ai

sacerdoti, ai profeti e a tutto il resto del popolo che Nabucodònosor aveva deportato da Gerusalemme a Bábilonia; la

mandò 2dopo che il re Ieconia, la regina madre, i dignitari di corte, i capi di Giuda e di Gerusalemme, gli artigiani e i

fabbri erano partiti da Gerusalemme. 3Fu recata per mezzo di Elasà figlio di Safàn e di Ghemarìa figlio di Chelkia,

che Sedecìa re di Giuda aveva inviati a Nabucodònosor re di Bábilonia, in Bábilonia.

Essa diceva:

4"Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, a tutti gli esuli che ho fatto deportare da Gerusalemme a

Babilonia: 5Costruite case e abitatele, piantate orti e mangiatene i frutti; 6prendete moglie e mettete al mondo figli e

figlie, scegliete mogli per i figli e maritate le figlie; costoro abbiano figlie e figli. Moltiplicatevi lì e non diminuite.

7Cercate il benessere del paese in cui vi ho fatto deportare. Pregate il Signore per esso, perché dal suo benessere

dipende il vostro benessere.

8Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Non vi traggano in errore i profeti che sono in mezzo a voi e i

vostri indovini; non date retta ai sogni, che essi sognano. 9Poiché con inganno parlano come profeti a voi in mio

nome; io non li ho inviati. Oracolo del Signore. 10Pertanto dice il Signore: Solamente quando saranno compiuti,

riguardo a Bábilonia, settanta anni, vi visiterò e realizzerò per voi la mia buona promessa di ricondurvi in questo

luogo. 11Io, infatti, conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo - dice il Signore - progetti di pace e non di

sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza. 12Voi mi invocherete e ricorrerete a me e io vi esaudirò; 13mi

cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore; 14mi lascerò trovare da voi - dice il Signore -

cambierò in meglio la vostra sorte e vi radunerò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho disperso - dice il

Signore - vi ricondurrò nel luogo da dove vi ho fatto condurre in esilio.

15Certo voi dite: Il Signore ci ha suscitato profeti in Bábilonia.

16Ebbene, queste le parole del Signore al re che siede sul trono di Davide e a tutto il popolo che abita in questa città,

ai vostri fratelli che non sono partiti con voi nella deportazione; 17 dice il Signore degli eserciti: Ecco, io manderò

contro di essi la spada, la fame e la peste e li renderò come i fichi guasti, che non si possono mangiare tanto sono

cattivi. 18Li perseguiterò con la spada, la fame e la peste; li farò oggetto di orrore per tutti i regni della terra, oggetto

di maledizione, di stupore, di scherno e di obbrobrio in tutte le nazioni nelle quali li ho dispersi, 19perché non hanno

ascoltato le mie parole - dice il Signore - quando mandavo loro i miei servi, i profeti, con continua premura, eppure

essi non hanno ascoltato. Oracolo del Signore. 20Voi però ascoltate la parola del Signore, voi deportati tutti, che io

ho mandato da Gerusalemme a Bábilonia.

21Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele, riguardo ad Acab figlio di Kolaià, e a Sedecìa figlio di Maasià,

che vi predicono menzogne in mio nome: Ecco, li darò in mano a Nabucodònosor re di Bábilonia, il quale li

ucciderà sotto i vostri occhi. 22Da essi si trarrà una formula di maledizione in uso presso tutti i deportati di Giuda in

Babilonia e si dirà: Il Signore ti tratti come Sedecìa e Acab, che il re di Bábilonia fece arrostire sul fuoco! 23 Poiché

essi hanno operato cose nefande in Gerusalemme, hanno commesso adulterio con le mogli del prossimo, hanno

proferito in mio nome parole senza che io avessi dato loro alcun ordine. Io stesso lo so bene e ne sono testimone.

Oracolo del Signore".

24 A Semaià il Nechelamita tu riferirai queste parole: 25 "Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Perché hai

mandato in tuo nome lettere a tutto il popolo di Gerusalemme e a Sofonia figlio di Maasià, il sacerdote, e a tutti i

sacerdoti, dicendo: 26Il Signore ti ha costituito sacerdote al posto del sacerdote Ioiadà, perché fossi sovrintendente

nel tempio del Signore, per reprimere qualunque forsennato che vuol fare il profeta, ponendolo in ceppi e in catene.

27Orbene, perché non reprimi Geremia da Anatòt, che fa profezie fra di voi? 28Infatti egli ci ha mandato a dire in

Babilonia: Sarà lunga la cosa! Edificate case e abitatele, piantate orti e mangiatene i frutti!".

29Il sacerdote Sofonia lesse questa lettera in presenza del profeta Geremia.

30Allora la parola del Signore fu rivolta a Geremia: 31"Invia questo messaggio a tutti i deportati: Così dice il Signore

riguardo a Semaià il Nechelamita: Poiché Semaià ha parlato a voi come profeta mentre io non l'avevo mandato e vi

ha fatto confidare nella menzogna, 32per questo dice il Signore: Ecco punirò Semaià il Nechelamita e la sua

discendenza; nessuno dei suoi dimorerà in mezzo a questo popolo, né vedrà il bene che farò al mio popolo - dice il

Signore - perché ha predicato la ribellione contro il Signore".

30

1Parola che fu rivolta a Geremia da parte del Signore: 2Dice il Signore, Dio di Israele: "Scriviti in un libro tutte le

cose che ti dirò, 3perché, ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali cambierò la sorte del mio popolo, di

Israele e di Giuda - dice il Signore -; li ricondurrò nel paese che ho concesso ai loro padri e ne prenderanno

possesso". 4Queste sono le parole che il Signore pronunziò per Israele e per Giuda:

5Così dice il Signore:
"Si ode un grido di spavento,
terrore, non pace.

6Informatevi e osservate se un maschio può partorire.

Perché mai vedo tutti gli uomini
con le mani sui fianchi come una partoriente?
Perché ogni faccia è stravolta,
impallidita? Ohimè!
7Perché grande è quel giorno,
non ce n'è uno simile!
Esso sarà un tempo di angoscia per Giacobbe,
tuttavia egli ne uscirà salvato.

8In quel giorno - parola del Signore degli eserciti - romperò il giogo togliendolo dal suo collo, spezzerò le sue

catene; non saranno più schiavi di stranieri. 9Essi serviranno il Signore loro Dio e Davide loro re, che io susciterò

loro.
10Tu, poi, non temere, Giacobbe, mio servo.
Oracolo del Signore.
Non abbatterti, Israele,
Poiché io libererò te dal paese lontano,
la tua discendenza dal paese del suo esilio.
Giacobbe ritornerà e godrà la pace,
vivrà tranquillo e nessuno lo molesterà.
11Poiché io sono con te
per salvarti, oracolo del Signore.
Sterminerò tutte le nazioni
in mezzo alle quali ti ho disperso;
ma con te non voglio operare una strage;
cioè ti castigherò secondo giustizia,
non ti lascerò del tutto impunito".

12Così dice il Signore: "La tua ferita è incurabile,

la tua piaga è molto grave.
13Per la tua piaga non ci sono rimedi,
non si forma nessuna cicatrice.
14Tutti i tuoi amanti ti hanno dimenticato,
non ti cercano più;
poiché ti ho colpito come colpisce un nemico,
con un castigo severo,
per le tue grandi iniquità,
per i molti tuoi peccati.
15Perché gridi per la ferita?
Incurabile è la tua piaga.

A causa della tua grande iniquità, dei molti tuoi peccati,

io ti ho fatto questi mali.
16Però quanti ti divorano saranno divorati,
i tuoi oppressori andranno tutti in schiavitù;

i tuoi saccheggiatori saranno abbandonati al saccheggio

e saranno oggetto di preda quanti ti hanno depredato.

17Farò infatti cicatrizzare la tua ferita
e ti guarirò dalle tue piaghe.
Parola del Signore.
Poiché ti chiamano la ripudiata, o Sion,
quella di cui nessuno si cura",
18Così dice il Signore.

"Ecco, restaurerò la sorte delle tende di Giacobbe

e avrò compassione delle sue dimore.
La città sarà ricostruita sulle rovine
e il palazzo sorgerà di nuovo al suo posto.
19Ne usiranno inni di lode,
voci di gente festante.
Li moltiplicherò e non diminuiranno,
li onorerò e non saranno disprezzati,
20i loro figli saranno come una volta.
la loro assemblea sarà stabile dinanzi a me;
mentre punirò i loro avversari.
21Il loro capo sarà uno di essi
e da essi uscirà il loro comandante;
io lo farò avvicinare ed egli si accosterà a me.
Poiché chi è colui che arrischia la vita
per avvicinarsi a me? Oracolo del Signore.
22Voi sarete il mio popolo
e io il vostro Dio.

23Ecco la tempesta del Signore, il suo furore si scatena,

una tempesta travolgente;
si abbatte sul capo dei malvagi.
24Non cesserà l'ira ardente del Signore,
finché non abbia compiuto e attuato
i progetti del suo cuore.
Alla fine dei giorni lo comprenderete!
31
1In quel tempo - oracolo del Signore -
io sarò Dio per tutte le tribù di Israele
ed esse saranno il mio popolo".
2Così dice il Signore:
"Ha trovato grazia nel deserto
un popolo di scampati alla spada;
Israele si avvia a una quieta dimora".
3Da lontano gli è apparso il Signore:
"Ti ho amato di amore eterno,
per questo ti conservo ancora pietà.
4Ti edificherò di nuovo e tu sarai riedificata,
vergine di Israele.
Di nuovo ti ornerai dei tuoi tamburi
e uscirai fra la danza dei festanti.
5Di nuovo pianterai vigne
sulle colline di Samaria;
i piantatori, dopo aver piantato, raccoglieranno.
6Verrà il giorno in cui grideranno le vedette
sulle montagne di Èfraim:
Su, saliamo a Sion,
andiamo dal Signore nostro Dio".
7Poiché dice il Signore:
"Innalzate canti di gioia per Giacobbe,
esultate per la prima delle nazioni,
fate udire la vostra lode e dite:
Il Signore ha salvato il suo popolo,
un resto di Israele".
8Ecco, li riconduco dal paese del settentrione
e li raduno all'estremità della terra;
fra di essi sono il cieco e lo zoppo,
la donna incinta e la partoriente;
ritorneranno qui in gran folla.
9Essi erano partiti nel pianto,
io li riporterò tra le consolazioni;
li condurrò a fiumi d'acqua
per una strada diritta in cui non inciamperanno;
perché io sono un padre per Israele,
Èfraim è il mio primogenito.
10Ascoltate, popoli, la parola del Signore,
annunziatela alle isole più lontane e dite:
"Chi ha disperso Israele lo raduna
e lo costudisce come un pastore il suo gregge",
11perché il Signore ha redento Giacobbe,
lo ha riscattato dalle mani del più forte di lui.
12Verranno e canteranno inni sull'altura di Sion,
affluiranno verso i beni del Signore,
verso il grano, il mosto e l'olio,
verso i nati dei greggi e degli armenti.
Essi saranno come un giardino irrigato,
non languiranno più.
13Allora si allieterà la vergine alla danza;
i giovani e i vecchi gioiranno.
Io cambierò il loro lutto in gioia,

li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni.

14Sazierò di delizie l'anima dei sacerdoti
e il mio popolo abbonderà dei miei beni.
Parola del Signore.
15Così dice il Signore: "Una voce si ode da Rama,
lamento e pianto amaro:
Rachele piange i suoi figli,
rifiuta d'essere consolata perché non sono più".
16Dice il Signore:
"Trattieni la voce dal pianto,
i tuoi occhi dal versare lacrime,
perché c'è un compenso per le tue pene;
essi torneranno dal paese nemico.
17C'è una speranza per la tua discendenza:
i tuoi figli ritorneranno entro i loro confini.
18Ho udito Èfraim rammaricarsi:
Tu mi hai castigato e io ho subito il castigo
come un giovenco non domato.
Fammi ritornare e io ritornerò,
perché tu sei il Signore mio Dio.
19Dopo il mio smarrimento, mi sono pentito;
dopo essermi ravveduto,
mi sono battuto l'anca.
Mi sono vergognato e ne provo confusione,
perché porto l'infamia della mia giovinezza.
20Non è forse Èfraim un figlio caro per me,
un mio fanciullo prediletto?
Infatti dopo averlo minacciato,
me ne ricordo sempre più vivamente.
Per questo le mie viscere si commuovono per lui,
provo per lui profonda tenerezza".
Oracolo del Signore.
21Pianta dei cippi,
metti pali indicatori,
sta' bene attenta alla strada,
alla via che hai percorso.
Ritorna, vergine di Israele,
ritorna alle tue città.
22Fino a quando andrai vagando, figlia ribelle?

Poiché il Signore crea una cosa nuova sulla terra:

la donna cingerà l'uomo!

23Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Si dirà ancora questa parola nel paese di Giuda e nelle sue città,

quando avrò cambiato la loro sorte: Il Signore ti benedica, o dimora di giustizia, monte santo. 24Vi abiteranno

insieme Giuda e tutte le sue città, agricoltori e allevatori di greggi. 25Poiché ristorerò copiosamente l'anima stanca e

sazierò ogni anima che languisce".

26A questo punto mi sono destato e ho guardato; il mio sonno mi parve soave.

27"Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali renderò feconda la casa di Israele e la casa di Giuda per semenza

di uomini e di bestiame. 28Allora, come ho vegliato su di essi per sradicare e per demolire, per abbattere e per

distruggere e per affliggere con mali, così veglierò su di essi per edificare e per piantare". Parola del Signore.

29"In quei giorni non si dirà più:
I padri han mangiato uva acerba
e i denti dei figli si sono allegati!

30Ma ognuno morirà per la sua propria iniquità; a ogni persona che mangi l'uva acerba si allegheranno i denti".

31"Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali con la casa di Israele e con la casa di Giuda io concluderò una

alleanza nuova. 32Non come l'alleanza che ho conclusa con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dal

paese d'Egitto, una alleanza che essi hanno violato, benché io fossi loro Signore. Parola del Signore. 33Questa sarà

l'alleanza che io concluderò con la casa di Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Porrò la mia legge nel loro

animo, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo. 34Non dovranno più istruirsi gli uni

gli altri, dicendo: Riconoscete il Signore, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande, dice il Signore;

poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato".

35Così dice il Signore
che ha fissato il sole come luce del giorno,
la luna e le stelle come luce della notte,
che solleva il mare e ne fa mugghiare le onde
e il cui nome è Signore degli eserciti:
36"Quando verranno meno queste leggi
dinanzi a me - dice il Signore -
allora anche la progenie di Israele cesserà
di essere un popolo davanti a me per sempre".
37Così dice il Signore:
"Se si possono misurare i cieli in alto
ed esplorare in basso le fondamenta della terra,
anch'io rigetterò tutta la progenie di Israele
per ciò che ha commesso". Oracolo del Signore.

38"Ecco verranno giorni - dice il Signore - nei quali la città sarà riedificata per il Signore dalla torre di Cananeèl fino

alla porta dell'Angolo. 39La corda per misurare si stenderà in linea retta fino alla collina di Gàreb, volgendo poi verso

Goà. 40Tutta la valle dei cadaveri e delle ceneri e tutti i campi fino al torrente Cedron, fino all'angolo della porta dei

Cavalli a oriente, saranno consacrati al Signore; non sarà più sconvolta né distrutta mai più".

32

1Parola che fu rivolta a Geremia dal Signore nell'anno decimo di Sedecìa re di Giuda, cioè nell'anno decimo ottavo

di Nabucodònosor. 2L'esercito del re di Bábilonia assediava allora Gerusalemme e il profeta Geremia era rinchiuso

nell'atrio della prigione, nella reggia del re di Giuda, 3e ve lo aveva rinchiuso Sedecìa re di Giuda, dicendo: "Perché

profetizzi con questa minaccia: Dice il Signore: Ecco metterò questa città in potere del re di Bábilonia ed egli la

occuperà; 4Sedecìa re di Giuda non scamperà dalle mani dei Caldei, ma sarà dato in mano del re di Bábilonia e

parlerà con lui faccia a faccia e si guarderanno negli occhi; 5egli condurrà Sedecìa in Bábilonia dove egli resterà

finché io non lo visiterò - oracolo del Signore -; se combatterete contro i Caldei, non riuscirete a nulla"?

6Geremia disse: Mi fu rivolta questa parola del Signore: 7"Ecco Canamèl, figlio di Sallùm tuo zio, viene da te per

dirti: Cómprati il mio campo, che si trova in Anatòt, perché a te spetta il diritto di riscatto per acquistarlo". 8Venne

dunque da me Canamèl, figlio di mio zio, secondo la parola del Signore, nell'atrio della prigione e mi disse:

"Compra il mio campo che si trova in Anatòt, perché a te spetta il diritto di acquisto e a te tocca il riscatto.

Cómpratelo!".

Allora riconobbi che questa era la volontà del Signore 9e comprai il campo da Canamèl, figlio di mio zio, e gli pagai

il prezzo: diciassette sicli d'argento. 10Stesi il documento del contratto, lo sigillai, chiamai i testimoni e pesai

l'argento sulla stadera. 11Quindi presi il documento di compra, quello sigillato e quello aperto, secondo le

prescrizioni della legge. 12Diedi il contratto di compra a Baruc figlio di Neria, figlio di Macsia, sotto gli occhi di

Canamèl figlio di mio zio e sotto gli occhi dei testimoni che avevano sottoscritto il contratto di compra e sotto gli

occhi di tutti i Giudei che si trovavano nell'atrio della prigione. 13Diedi poi a Baruc quest'ordine: 14"Dice il Signore

degli eserciti, Dio di Israele: Prendi i contratti di compra, quello sigillato e quello aperto, e mettili in un vaso di terra,

perché si conservino a lungo. 15Poiché dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ancora si compreranno case,

campi e vigne in questo paese".

16Pregai il Signore, dopo aver consegnato il contratto di compra a Baruc figlio di Neria: 17"Ah, Signore Dio, tu hai

fatto il cielo e la terra con grande potenza e con braccio forte; nulla ti è impossibile. 18Tu usi misericordia con mille

e fai subire la pena dell'iniquità dei padri ai loro figli dopo di essi, Dio grande e forte, che ti chiami Signore degli

eserciti. 19Tu sei grande nei pensieri e potente nelle opere, tu, i cui occhi sono aperti su tutte le vie degli uomini, per

dare a ciascuno secondo la sua condotta e il merito delle sue azioni. 20Tu hai operato segni e miracoli nel paese di

Egitto e fino ad oggi in Israele e fra tutti gli uomini e ti sei fatto un nome come appare oggi. 21Tu hai fatto uscire

dall'Egitto il tuo popolo Israele con segni e con miracoli, con mano forte e con braccio possente e incutendo grande

spavento. 22Hai dato loro questo paese, che avevi giurato ai loro padri di dare loro, terra in cui scorre latte e miele.

23Essi vennero e ne presero possesso, ma non ascoltarono la tua voce, non camminarono secondo la tua legge, non

fecero quanto avevi comandato loro di fare; perciò tu hai mandato su di loro tutte queste sciagure.

24Ecco, le opere di assedio hanno raggiunto la città per occuparla; la città sarà data in mano ai Caldei che l'assediano

con la spada, la fame e la peste. Ciò che tu avevi detto avviene; ecco, tu lo vedi. 25E tu, Signore Dio, mi dici:

Comprati il campo con denaro e chiama i testimoni, mentre la città sarà messa in mano ai Caldei".

26Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 27 "Ecco, io sono il Signore Dio di ogni essere vivente; qualcosa è

forse impossibile per me? 28Pertanto dice il Signore: Ecco io darò questa città in mano ai Caldei e a Nabucodònosor

re di Bábilonia, il quale la prenderà. 29Vi entreranno i Caldei che combattono contro questa città, bruceranno questa

città con il fuoco e daranno alle fiamme le case sulle cui terrazze si offriva incenso a Baal e si facevano libazioni

agli altri dèi per provocarmi. 30Gli Israeliti e i figli di Giuda non hanno fatto che quanto è male ai miei occhi fin

dalla loro giovinezza; gli Israeliti hanno soltanto saputo offendermi con il lavoro delle loro mani. Oracolo del

Signore.

31Poiché causa della mia ira e del mio sdegno è stata questa città da quando la edificarono fino ad oggi; così io la

farò scomparire dalla mia presenza, 32a causa di tutto il male che gli Israeliti e i figli di Giuda commisero per

provocarmi, essi, i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti, gli uomini di Giuda e gli abitanti di

Gerusalemme.

33Essi mi voltarono la schiena invece della faccia; io li istruivo con continua premura, ma essi non ascoltarono e non

impararono la correzione. 34Essi collocarono i loro idoli abominevoli perfino nel tempio che porta il mio nome per

contaminarlo 35e costruirono le alture di Baal nella valle di Ben-Hinnòn per far passare per il fuoco i loro figli e le

loro figlie in onore di Moloch - cosa che io non avevo comandato, anzi neppure avevo pensato di istituire un

abominio simile -, per indurre a peccare Giuda".

36Ora così dice il Signore Dio di Israele, riguardo a questa città che voi dite sarà data in mano al re di Bábilonia per

mezzo della spada, della fame e della peste: 37 "Ecco, li radunerò da tutti i paesi nei quali li ho dispersi nella mia ira,

nel mio furore e nel mio grande sdegno; li farò tornare in questo luogo e li farò abitare tranquilli. 38Essi saranno il

mio popolo e io sarò il loro Dio. 39Darò loro un solo cuore e un solo modo di comportarsi perché mi temano tutti i

giorni per il loro bene e per quello dei loro figli dopo di essi. 40Concluderò con essi un'alleanza eterna e non mi

allontanerò più da loro per beneficarli; metterò nei loro cuori il mio timore, perché non si distacchino da me.

41Godrò nel beneficarli, li fisserò stabilmente in questo paese, con tutto il cuore e con tutta l'anima". 42Poiché così

dice il Signore: "Come ho mandato su questo popolo tutto questo grande male, così io manderò su di loro tutto il

bene che ho loro promesso. 43E compreranno campi in questo paese, di cui voi dite: È una desolazione, senza uomini

e senza bestiame, lasciato in mano ai Caldei. 44Essi si compreranno campi con denaro, stenderanno contratti e li

sigilleranno e si chiameranno testimoni nella terra di Beniamino e nei dintorni di Gerusalemme, nelle città di Giuda

e nelle città della montagna e nelle città della Sefèla e nelle città del mezzogiorno, perché cambierò la loro sorte".

Oracolo del Signore.
33

1La parola del Signore fu rivolta una seconda volta a Geremia, mentre egli era ancora chiuso nell'atrio della prigione:

2"Così dice il Signore, che ha fatto la terra e l'ha formata per renderla stabile e il cui nome è Signore: 3Invocami e io

ti risponderò e ti annunzierò cose grandi e impenetrabili, che tu non conosci. 4Poiché dice il Signore degli eserciti,

Dio di Israele, riguardo alle case di questa città e alle case dei re di Giuda, che saranno diroccate di fronte alle opere

di assedio e alle armi 5dei Caldei venuti a far guerra e a riempirle dei cadaveri degli uomini che io ho colpito nella

mia ira e nel mio furore, poiché ho nascosto il volto distornandolo da questa città a causa di tutta la loro malvagità:

6Ecco io farò rimarginare la loro piaga, li curerò e li risanerò; procurerò loro abbondanza di pace e di sicurezza.

7Cambierò la sorte di Giuda e la sorte di Israele e li ristabilirò come al principio. 8Li purificherò da tutta l'iniquità

con cui hanno peccato contro di me e perdonerò tutte le iniquità che han commesso verso di me e per cui si sono

ribellati contro di me. 9Ciò sarà per me titolo di gioia, di lode e di gloria tra tutti i popoli della terra, quando

sapranno tutto il bene che io faccio loro e temeranno e tremeranno per tutto il bene e per tutta la pace che concederò

loro. 10Dice il Signore: In questo luogo, di cui voi dite: Esso è desolato, senza uomini e senza bestiame; nelle città di

Giuda e nelle strade di Gerusalemme, che sono desolate, senza uomini, senza abitanti e senza bestiame, si udranno

ancora 11grida di gioia e grida di allegria, la voce dello sposo e quella della sposa e il canto di coloro che dicono:

Lodate il Signore degli eserciti, perché è buono, perché la sua grazia dura sempre, portando sacrifici di

ringraziamento nel tempio del Signore, perché ristabilirò la sorte di questo paese come era prima, dice il Signore.

12Così dice il Signore degli eserciti: In questo luogo desolato, senza uomini e senza bestiame, e in tutte le sue città ci

saranno ancora luoghi di pastori che vi faranno riposare i greggi. 13Nelle città dei monti, nelle città della Sefèla, nelle

città del mezzogiorno, nella terra di Beniamino, nei dintorni di Gerusalemme e nelle città di Giuda passeranno

ancora le pecore sotto la mano di chi le conta, dice il Signore.

14Ecco verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa di

Israele e alla casa di Giuda. 15In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio di giustizia;

egli eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra. 16In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla.

Così sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia.

17Così dice il Signore: Davide non sarà mai privo di un discendente che sieda sul trono della casa di Israele; 18ai

sacerdoti leviti non mancherà mai chi stia davanti a me per offrire olocausti, per bruciare l'incenso in offerta e

compiere sacrifici tutti i giorni".

19Questa parola del Signore fu poi rivolta a Geremia: 20"Dice il Signore: Se voi potete spezzare la mia alleanza con il

giorno e la mia alleanza con la notte, in modo che non vi siano più giorno e notte al tempo loro, 21così sarà rotta

anche la mia alleanza con Davide mio servo, in modo che non abbia un figlio che regni sul suo trono, e quella con i

leviti sacerdoti che mi servono. 22Come non si può contare la milizia del cielo né numerare la sabbia del mare, così

io moltiplicherò la discendenza di Davide, mio servo, e i leviti che mi servono".

23La parola del Signore fu ancora rivolta a Geremia: 24"Non hai osservato ciò che questo popolo va dicendo: Il

Signore ha rigettato le due famiglie che si era scelte! e così disprezzano il mio popolo quasi che non sia più una

nazione ai loro occhi?". 25Dice il Signore: "Se non sussiste più la mia alleanza con il giorno e con la notte, se io non

ho stabilito le leggi del cielo e della terra, 26in tal caso potrò rigettare la discendenza di Giacobbe e di Davide mio

servo, così da non prendere più dai loro posteri coloro che governeranno sulla discendenza di Abramo, di Isacco e di

Giacobbe. Poiché io cambierò la loro sorte e avrò pietà di loro".

34

1Parola che fu rivolta a Geremia dal Signore, quando Nabucodònosor re di Bábilonia con tutto il suo esercito e tutti i

regni della terra sotto il suo dominio e tutti i popoli combattevano contro Gerusalemme e tutte le città dipendenti:

2Così dice il Signore, Dio di Israele: "Va' a parlare a Sedecìa re di Giuda e digli: Così parla il Signore: Ecco io do

questa città in mano al re di Bábilonia, che la darà alle fiamme. 3Tu non scamperai dalla sua mano, ma sarai preso e

consegnato in suo potere. I tuoi occhi fisseranno gli occhi del re di Bábilonia, gli parlerai faccia a faccia e poi andrai

a Bábilonia. 4Tuttavia, ascolta la parola del Signore, o Sedecìa re di Giuda! Così dice il Signore a tuo riguardo: Non

morirai di spada! 5Morirai in pace e come si bruciarono aròmi per i funerali dei tuoi padri, gli antichi re di Giuda che

furono prima di te, così si bruceranno per te e per te si farà il lamento dicendo: Ahimè, Signore! Questo ho detto".

Oracolo del Signore.

6Il profeta Geremia riferì a Sedecìa re di Giuda tutte queste parole in Gerusalemme. 7Frattanto l'esercito del re di

Babilonia muoveva guerra a Gerusalemme e a tutte le città di Giuda che ancora rimanevano, Lachis e Azekà, poiché

solo queste fortezze erano rimaste fra le città di Giuda.

8Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore, dopo che il re Sedecìa ebbe concluso un'alleanza con tutto il popolo

che si trovava a Gerusalemme, di proclamare la libertà degli schiavi, 9rimandando liberi ognuno il suo schiavo ebreo

e la sua schiava ebrea, così che nessuno costringesse più alla schiavitù un Giudeo suo fratello.

10Tutti i capi e tutto il popolo, che avevano aderito all'alleanza, acconsentirono a rimandare liberi ognuno il proprio

schiavo e ognuno la propria schiava, così da non costringerli più alla schiavitù: acconsentirono dunque e li

rimandarono effettivamente; 11ma dopo si pentirono e ripresero gli schiavi e le schiave che avevano rimandati liberi

e li ridussero di nuovo schiavi e schiave.

12Allora questa parola del Signore fu rivolta a Geremia: 13"Così dice il Signore, Dio di Israele: Io ho concluso

un'alleanza con i vostri padri, quando li ho fatti uscire dal paese d'Egitto, da una condizione servile, dicendo: 14Al

compiersi di sette anni rimanderà ognuno il suo fratello ebreo che si sarà venduto a te; egli ti servirà sei anni, quindi

lo rimanderai libero disimpegnato da te; ma i vostri padri non mi ascoltarono e non prestarono orecchio. 15Ora voi

oggi vi eravate ravveduti e avevate fatto ciò che è retto ai miei occhi, proclamando ciascuno la libertà del suo

fratello; voi avevate concluso un patto davanti a me, nel tempio in cui è invocato il mio nome. 16Ma poi, avete

mutato di nuovo parere e profanando il mio nome avete ripreso ognuno gli schiavi e le schiave, che avevate

rimandati liberi secondo il loro desiderio, e li avete costretti a essere ancora vostri schiavi e vostre schiave. 17Perciò

dice il Signore: Voi non avete dato ascolto al mio ordine che ognuno proclamasse la libertà del proprio fratello e del

proprio prossimo: ora, ecco, io affiderò la vostra liberazione - parola del Signore - alla spada, alla peste e alla fame e

vi farò oggetto di terrore per tutti i regni della terra. 18Gli uomini che hanno trasgredito la mia alleanza, perché non

hanno eseguito i termini dell'alleanza che avevano conclusa in mia presenza, io li renderò come il vitello che

spaccarono in due passando fra le sue metà. 19I capi di Giuda, i capi di Gerusalemme, gli eunuchi, i sacerdoti e tutto

il popolo del paese, che passarono attraverso le due metà del vitello, 20li darò in mano ai loro nemici e a coloro che

attentano alla loro vita; i loro cadaveri saranno pasto agli uccelli dell'aria e alle bestie selvatiche. 21Darò Sedecìa re

di Giuda e i suoi capi in mano ai loro nemici, in mano a coloro che attentano alla loro vita e in mano all'esercito del

re di Bábilonia, che ora si è allontanato da voi. 22Ecco, io darò un ordine - dice il Signore - e li farò tornare verso

questa città, la assedieranno, la prenderanno e la daranno alle fiamme e le città di Giuda le renderò desolate, senza

abitanti".
35

1Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore nei giorni di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda: 2"Va' dai Recabiti

e parla loro, conducili in una delle stanze nel tempio del Signore e offri loro vino da bere". 3Io allora presi Iazanià

figlio di Geremia, figlio di Cabassinià, i suoi fratelli e tutti i suoi figli, cioè tutta la famiglia dei Recabiti. 4Li

condussi nel tempio del Signore, nella stanza dei figli di Canàn figlio di Iegdalià, uomo di Dio, la quale si trova

vicino alla stanza dei capi, sopra la stanza di Maasià figlio di Sallùm, custode di servizio alla soglia. 5Posi davanti ai

membri della famiglia dei Recabiti boccali pieni di vino e delle coppe e dissi loro: "Bevete il vino!". 6Essi risposero:

"Noi non beviamo vino, perché Ionadàb figlio di Recàb, nostro antenato, ci diede quest'ordine: Non berrete vino, né

voi né i vostri figli, mai; 7non costruirete case, non seminerete sementi, non pianterete vigne e non ne possederete

alcuna, ma abiterete nelle tende tutti i vostri giorni, perché possiate vivere a lungo sulla terra, dove vivete come

forestieri. 8Noi abbiamo obbedito agli ordini di Ionadàb figlio di Recàb, nostro antenato, riguardo a quanto ci ha

comandato, così che noi, le nostre mogli, i nostri figli e le nostre figlie, non beviamo vino per tutta la nostra vita;

9non costruiamo case da abitare né possediamo vigne o campi o sementi. 10Noi abitiamo nelle tende, obbediamo e

facciamo quanto ci ha comandato Ionadàb nostro antenato. 11Quando Nabucodònosor re di Bábilonia è venuto

contro il paese, ci siamo detti: Venite, entriamo in Gerusalemme per sfuggire all'esercito dei Caldei e all'esercito

degli Aramei. Così siam venuti ad abitare in Gerusalemme".

12Allora questa parola del Signore fu rivolta a Geremia: 13 "Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Va' e

riferisci agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Non accetterete la lezione, ascoltando le mie parole?

Oracolo del Signore. 14Sono state messe in pratica le parole di Ionadàb figlio di Recàb, il quale aveva comandato ai

suoi figli di non bere vino. Essi infatti non lo hanno bevuto fino a oggi, perché hanno obbedito al comando del loro

padre. Io vi ho parlato con continua premura, ma voi non mi avete ascoltato! 15Vi ho inviato tutti i miei servi, i

profeti, con viva sollecitudine per dirvi: Abbandonate ciascuno la vostra condotta perversa, emendate le vostre

azioni e non seguite altri dèi per servirli, per poter abitare nel paese che ho concesso a voi e ai vostri padri, ma voi

non avete prestato orecchio e non mi avete dato retta. 16Così i figli di Ionadàb figlio di Recàb hanno eseguito il

comando che il loro padre aveva dato loro; questo popolo, invece, non mi ha ascoltato. 17Perciò dice il Signore, Dio

degli eserciti e Dio di Israele: Ecco, io manderò su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme tutto il male che ho

annunziato contro di essi, perché ho parlato loro e non mi hanno ascoltato, li ho chiamati e non hanno risposto".

18Geremia riferì alla famiglia dei Recabiti: "Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Poiché avete ascoltato il

comando di Ionadàb vostro padre e avete osservato tutti i suoi decreti e avete fatto quanto vi aveva ordinato, 19per

questo dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: a Ionadàb figlio di Recàb non verrà mai a mancare qualcuno che

stia sempre alla mia presenza".
36

1Nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta a Geremia da parte del Signore:

2"Prendi un rotolo da scrivere e scrivici tutte le cose che ti ho detto riguardo a Gerusalemme, a Giuda e a tutte le

nazioni, da quando cominciai a parlarti dal tempo di Giosia fino ad oggi. 3Forse quelli della casa di Giuda, sentendo

tutto il male che mi propongo di fare loro, abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa e allora perdonerò le

loro iniquità e i loro peccati".

4Geremia chiamò Baruc figlio di Neria e Baruc scrisse, sotto la dettatura di Geremia, tutte le cose che il Signore gli

aveva detto su un rotolo per scrivere. 5Quindi Geremia ordinò a Baruc: "Io ne sono impedito e non posso andare nel

tempio del Signore. 6Andrai dunque tu a leggere, nel rotolo che hai scritto sotto la mia dettatura, le parole del

Signore, facendole udire al popolo nel tempio del Signore in un giorno di digiuno; le leggerai anche ad alta voce a

tutti quelli di Giuda che vengono dalle loro città. 7Forse si umilieranno con suppliche dinanzi al Signore e

abbandoneranno ciascuno la sua condotta perversa, perché grande è l'ira e il furore che il Signore ha espresso verso

questo popolo".

8Baruc figlio di Neria fece quanto gli aveva comandato il profeta Geremia, leggendo sul rotolo le parole del Signore

nel tempio.

9Nel quinto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda, nel nono mese, fu indetto un digiuno davanti al Signore per

tutto il popolo di Gerusalemme e per tutto il popolo che era venuto dalle città di Giuda a Gerusalemme. 10Baruc

dunque lesse nel libro facendo udire a tutto il popolo le parole di Geremia, nel tempio del Signore, nella stanza di

Ghemarià, figlio di Safàn lo scriba, nel cortile superiore presso l'ingresso della Porta Nuova del tempio del Signore.

11Michea figlio di Ghemarià, figlio di Safàn, udite tutte le parole del Signore lette dal libro, 12scese alla reggia nella

stanza dello scriba; ed ecco là si trovavano in seduta tutti i capi dignitari: Elisamà lo scriba e Delaià figlio di Semaià,

Elnatàn figlio di Acbòr, Ghemarià figlio di Safàn, e Sedecìa figlio di Anania, insieme con tutti i capi. 13Michea riferì

loro tutte le parole che aveva udite quando Baruc leggeva nel libro al popolo in ascolto.

14Allora tutti i capi inviarono da Baruc Iudi figlio di Natania, figlio di Selemia, figlio dell'Etiope, per dirgli: "Prendi

nelle mani il rotolo che leggevi ad alta voce al popolo e vieni".

Baruc figlio di Neria prese il rotolo in mano e si recò da loro. 15Ed essi gli dissero: "Siedi e leggi davanti a noi".

Baruc lesse davanti a loro.

16Allora, quando udirono tutte quelle parole, ebbero paura e si dissero l'un l'altro: "Dobbiamo senz'altro riferire al re

tutte queste parole". 17Poi interrogarono Baruc: "Dicci come hai fatto a scrivere tutte queste parole". 18Baruc rispose:

"Di sua bocca Geremia mi dettava tutte queste parole e io le scrivevo nel libro con l'inchiostro".

19I capi dissero a Baruc: "Va' e nasconditi insieme con Geremia; nessuno sappia dove siete". 20Essi poi si recarono

dal re nell'appartamento interno, dopo aver riposto il rotolo nella stanza di Elisamà lo scriba, e riferirono al re tutte

queste cose.

21Allora il re mandò Iudi a prendere il rotolo. Iudi lo prese dalla stanza di Elisamà lo scriba e lo lesse davanti al re e

a tutti i capi che stavano presso il re. 22Il re sedeva nel palazzo d'inverno - si era al nono mese - con un braciere

acceso davanti.

23Ora, quando Iudi aveva letto tre o quattro colonne, il re le lacerava con il temperino da scriba e le gettava nel fuoco

sul braciere, finché non fu distrutto l'intero rotolo nel fuoco che era sul braciere. 24Il re e tutti i suoi ministri non

tremarono né si strapparono le vesti all'udire tutte quelle cose. 25Eppure Elnatàn, Delaià e Ghemarià avevano

supplicato il re di non bruciare il rotolo, ma egli non diede loro ascolto. 26Anzi ordinò a Ieracmeèl, un principe

regale, a Seraià figlio di Azrièl e a Selemia figlio di Abdeèl, di arrestare Baruc lo scriba e il profeta Geremia, ma il

Signore li aveva nascosti.

27Questa parola del Signore fu rivolta a Geremia dopo che il re ebbe bruciato il rotolo con le parole che Baruc aveva

scritte sotto la dettatura di Geremia: 28Prendi di nuovo un rotolo e scrivici tutte le parole di prima, che erano nel

primo rotolo bruciato da Ioiakìm re di Giuda. 29Contro Ioiakìm re di Giuda dichiarerai: "Dice il Signore: Hai

bruciato quel rotolo, dicendo: Perché vi hai scritto queste parole: Certo verrà il re di Bábilonia e devasterà questo

paese e farà scomparire da esso uomini e bestie? 30Per questo dice il Signore contro Ioiakìm re di Giuda: Egli non

avrà un erede sul trono di Davide; il suo cadavere sarà esposto al calore del giorno e al freddo della notte. 31Io punirò

lui, la sua discendenza e i suoi ministri per le loro iniquità e manderò su di loro, sugli abitanti di Gerusalemme e

sugli uomini di Giuda, tutto il male che ho minacciato, senza che mi abbiano dato ascolto".

32Geremia prese un altro rotolo e lo consegnò a Baruc figlio di Neria, lo scriba, il quale vi scrisse, sotto la dettatura

di Geremia, tutte le parole del libro che Ioiakìm re di Giuda aveva bruciato nel fuoco; inoltre vi furono aggiunte

molte parole simili a quelle.
37

1Sedecìa figlio di Giosia divenne re al posto di Conìa figlio di Ioiakìm; Nabucodònosor re di Bábilonia lo nominò re

nel paese di Giuda. 2Ma né lui né i suoi ministri né il popolo del paese ascoltarono le parole che il Signore aveva

pronunziate per mezzo del profeta Geremia.

3Il re Sedecìa inviò allora Iucàl figlio di Selemia e il sacerdote Sofonia figlio di Maasià dal profeta Geremia per

dirgli: "Prega per noi il Signore nostro Dio".

4Geremia intanto andava e veniva in mezzo al popolo e non era stato ancora messo in prigione.

5Però l'esercito del faraone era uscito dall'Egitto e i Caldei, che assediavano Gerusalemme, appena ne avevano avuto

notizia, si erano allontanati da Gerusalemme.

6Allora la parola del Signore fu rivolta al profeta Geremia: 7 "Dice il Signore Dio di Israele: Riferite al re di Giuda,

che vi ha mandati da me per consultarmi: Ecco l'esercito del faraone, uscito in vostro aiuto, ritornerà nel suo paese

d'Egitto; 8i Caldei ritorneranno, combatteranno contro questa città, la prenderanno e la daranno alle fiamme".

9Dice il Signore: "Non illudetevi pensando: Certo i Caldei si allontaneranno da noi, perché non se ne andranno.

10Anche se riusciste a battere tutto l'esercito dei Caldei che combattono contro di voi, e ne rimanessero solo alcuni

feriti, costoro sorgerebbero ciascuno dalla sua tenda e darebbero alle fiamme questa città".

11Quando l'esercito dei Caldei si allontanò da Gerusalemme a causa dell'esercito del faraone, 12Geremia uscì da

Gerusalemme per andare nella terra di Beniamino a prendervi una parte di eredità tra i suoi parenti.

13Ma, quando fu alla porta di Beniamino, dove era un incaricato del servizio di guardia chiamato Ieria figlio di

Selemia, figlio di Anania, costui arrestò il profeta Geremia dicendo: "Tu passi ai Caldei!". 14Geremia rispose: "È

falso! Io non passo ai Caldei"; ma egli non gli diede retta. E così Ieria prese Geremia e lo condusse dai capi. 15I capi

erano sdegnati contro Geremia, lo percossero e lo gettarono in prigione nella casa di Giònata lo scriba, che avevano

trasformato in un carcere. 16Geremia entrò in una cisterna sotterranea a volta e rimase là molti giorni.

17Il re Sedecìa mandò a prenderlo e lo interrogò in casa sua, di nascosto: "C'è qualche parola da parte del Signore?".

Geremia rispose: "Sì" e precisò: "Tu sarai dato in mano al re di Bábilonia".

18Geremia poi disse al re Sedecìa: "Quale colpa ho commesso contro di te, i tuoi ministri e contro questo popolo,

perché mi abbiate messo in prigione? 19E dove sono i vostri profeti, che vi predicevano: Il re di Bábilonia non verrà

contro di voi e contro questo paese? 20Ora, ascolta, re mio signore; la mia supplica ti giunga gradita. Non

rimandarmi nella casa di Giònata lo scriba, perché io non vi muoia".

21Il re Sedecìa comandò di custodire Geremia nell'atrio della prigione e gli fu data ogni giorno una focaccia di pane

proveniente dalla via dei Fornai, finché non fu esaurito tutto il pane in città.

Così Geremia rimase nell'atrio della prigione.
38

1Sefatià figlio di Mattàn, Godolia figlio di Pascùr, Iucàl figlio di Selemia e Pascùr figlio di Malchia udirono queste

parole che Geremia rivolgeva a tutto il popolo: 2"Dice il Signore: Chi rimane in questa città morirà di spada, di fame

e di peste, mentre chi passerà ai Caldei vivrà: per lui la sua vita sarà come bottino e vivrà. 3Dice il Signore: Certo

questa città sarà data in mano all'esercito del re di Bábilonia che la prenderà".

4I capi allora dissero al re: "Si metta a morte questo uomo, appunto perché egli scoraggia i guerrieri che sono rimasti

in questa città e scoraggia tutto il popolo dicendo loro simili parole, poiché questo uomo non cerca il benessere del

popolo, ma il male". 5Il re Sedecìa rispose: "Ecco, egli è nelle vostre mani; il re infatti non ha poteri contro di voi".

6Essi allora presero Geremia e lo gettarono nella cisterna di Malchia, principe regale, la quale si trovava nell'atrio

della prigione. Calarono Geremia con corde. Nella cisterna non c'era acqua ma fango, e così Geremia affondò nel

fango.

7Ebed-Mèlech l'Etiope, un eunuco che era nella reggia, sentì che Geremia era stato messo nella cisterna. Ora, mentre

il re stava alla porta di Beniamino, 8Ebed-Mèlech uscì dalla reggia e disse al re: 9"Re mio signore, quegli uomini

hanno agito male facendo quanto hanno fatto al profeta Geremia, gettandolo nella cisterna. Egli morirà di fame sul

posto, perché non c'è più pane nella città". 10Allora il re diede quest'ordine a Ebed-Mèlech l'Etiope: "Prendi con te da

qui tre uomini e fa' risalire il profeta Geremia dalla cisterna prima che muoia".11Ebed-Mèlech prese con sé gli

uomini, andò nella reggia, nel guardaroba del tesoro e, presi di là pezzi di cenci e di stracci, li gettò a Geremia nella

cisterna con corde.

12Ebed-Mèlech disse a Geremia: "Su, mettiti i pezzi dei cenci e degli stracci alle ascelle sotto le corde". Geremia

fece così. 13Allora tirarono su Geremia con le corde, facendolo uscire dalla cisterna, e Geremia rimase nell'atrio della

prigione.

14Il re Sedecìa mandò a prendere il profeta Geremia e, fattolo venire presso di sé al terzo ingresso del tempio del

Signore, il re gli disse: "Ti domando una cosa, non nascondermi nulla!". 15Geremia rispose a Sedecìa: "Se te la dico,

non mi farai forse morire? E se ti do un consiglio, non mi darai ascolto". 16Allora il re Sedecìa giurò in segreto a

Geremia: "Com'è vero che vive il Signore che ci ha dato questa vita, non ti farò morire né ti consegnerò in balìa di

quegli uomini che attentano alla tua vita!".

17Geremia allora disse a Sedecìa: "Dice il Signore, Dio degli eserciti, Dio di Israele: Se uscirai incontro ai generali

del re di Bábilonia, allora avrai salva la vita e questa città non sarà data in fiamme; tu e la tua famiglia vivrete; 18se

invece non uscirai incontro ai generali del re di Bábilonia, allora questa città sarà messa in mano ai Caldei, i quali la

daranno alle fiamme e tu non scamperai dalle loro mani".

19Il re Sedecìa rispose a Geremia: "Ho paura dei Giudei che sono passati ai Caldei; temo di essere consegnato in loro

potere e che essi mi maltrattino". 20Ma Geremia disse: "Non ti consegneranno a loro. Ascolta la voce del Signore

riguardo a ciò che ti dico; ti andrà bene e tu vivrai; 21 se, invece, rifiuti di uscire, questo il Signore mi ha rivelato:

22Ecco, tutte le donne rimaste nella reggia di Giuda saranno condotte ai generali del re di Bábilonia e diranno:

Ti hanno abbindolato e ingannato
gli uomini di tua fiducia.
I tuoi piedi si sono affondati nella melma,
mentre essi sono spariti.

23Tutte le donne e tutti i tuoi figli saranno condotti ai Caldei e tu non sfuggirai alle loro mani, ma sarai tenuto

prigioniero in mano del re di Bábilonia e questa città sarà data alle fiamme".

24Sedecìa disse a Geremia: "Nessuno sappia di questi discorsi perché tu non muoia. 25Se i dignitari sentiranno che ho

parlato con te e verranno da te e ti domanderanno: Riferiscici quanto hai detto al re, non nasconderci nulla,

altrimenti ti uccideremo; raccontaci che cosa ti ha detto il re, 26tu risponderai loro: Ho presentato la supplica al re

perché non mi mandasse di nuovo nella casa di Giònata a morirvi".

27Ora tutti i dignitari vennero da Geremia e lo interrogarono; egli rispose proprio come il re gli aveva ordinato, così

che lo lasciarono tranquillo, poiché la conversazione non era stata ascoltata.

28Geremia rimase nell'atrio della prigione fino al giorno in cui fu presa Gerusalemme.

39

1Nel decimo mese del nono anno di Sedecìa re di Giuda, Nabucodònosor re di Bábilonia mosse con tutto l'esercito

contro Gerusalemme e l'assediò. 2Nel quarto mese dell'anno undecimo di Sedecìa, il nove del mese, fu aperta una

breccia nella città, 3entrarono tutti i generali del re di Bábilonia e si stabilirono alla Porta di mezzo; Nergal-Sarèzer

di Sin-Magir, Nebosar-Sechim, capo dei funzionari, Nergal-Sarèzer, comandante delle truppe di fontiera e tutti gli

altri capi del re di Bábilonia.

4Appena videro ciò, Sedecìa re di Giuda e tutti i suoi guerrieri fuggirono uscendo di notte per la via del giardino del

re, attraverso la porta fra le due mura, e presero la via dell'Araba. 5Ma i soldati caldei li inseguirono e raggiunsero

Sedecìa nelle steppe di Gèrico, lo presero e lo condussero da Nabucodònosor re di Bábilonia a Ribla nel paese di

Amat, dove il re pronunziò la sentenza su di lui. 6Il re di Bábilonia fece sgozzare i figli di Sedecìa, a Ribla, sotto gli

occhi di lui; il re di Bábilonia fece anche sgozzare tutti i notabili di Giuda. 7Cavò poi gli occhi a Sedecìa e lo legò

con catene per condurlo a Bábilonia. 8I Caldei diedero alle fiamme la reggia e le case del popolo e demolirono le

mura di Gerusalemme. 9Tutto il resto del popolo rimasto in città e i disertori che erano passati a lui e tutto il resto del

popolo, Nabuzaradàn, capo delle guardie, li deportò a Bábilonia. 10Nabuzaradàn, capo delle guardie, lasciò nel paese

di Giuda i poveri del popolo, che non avevano nulla, assegnando loro vigne e campi in tale occasione.

11Quanto a Geremia, Nabucodònosor re di Bábilonia aveva dato queste disposizioni a Nabuzaradàn, capo delle

guardie: 12"Prendilo e tieni gli occhi su di lui, non fargli alcun male, ma fa' per lui ciò che egli ti dirà". 13Essi allora -

cioè Nabuzaradàn, capo delle guardie, Nabusazbàn capo dei funzionari, Nergal-Sarèzer, comandante delle truppe di

frontiera e tutti gli alti ufficiali del re di Bábilonia - 14mandarono a prendere Geremia dall'atrio della prigione e lo

consegnarono a Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn, perché lo conducesse a casa. Così egli rimase in mezzo

al popolo.

15A Geremia era stata rivolta questa parola del Signore, quando era ancora rinchiuso nell'atrio della prigione: 16"Va'

a dire a Ebed-Mèlech l'Etiope: Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco io pongo in atto le mie parole

contro questa città, a sua rovina e non a suo bene; in quel giorno esse si avvereranno sotto i tuoi occhi. 17Ma io ti

libererò in quel giorno - oracolo del Signore - e non sarai consegnato in mano agli uomini che tu temi. 18Poiché,

certo, io ti salverò; non cadrai di spada, ma ti sarà conservata la vita come tuo bottino, perché hai avuto fiducia in

me. Oracolo del Signore".
40

1Questa parola fu rivolta a Geremia dal Signore, dopo che Nabuzaradàn, capo delle guardie, lo aveva rimandato

libero da Rama, avendolo preso mentre era legato con catene in mezzo a tutti i deportati di Gerusalemme e di Giuda,

i quali venivano condotti in esilio a Bábilonia. 2Il capo delle guardie prese Geremia e gli disse: "Il Signore tuo Dio

ha predetto questa sventura per questo luogo; 3il Signore l'ha mandata, compiendo quanto aveva minacciato, perché

voi avete peccato contro il Signore e non avete ascoltato la sua voce; perciò vi è capitata una cosa simile. 4Ora ecco,

ti sciolgo queste catene dalle mani. Se preferisci venire con me a Bábilonia, vieni; io veglierò su di te. Se invece

preferisci non venire con me a Bábilonia, rimani. Vedi, tutta la regione sta davanti a te; va' pure dove ti piace e ti è

comodo andare. 5Torna pure presso Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn, che il re di Bábilonia ha messo a

capo delle città di Giuda. Rimani con lui in mezzo al popolo oppure va' dove ti piace andare".

Il capo delle guardie gli diede provviste di cibo e un regalo e lo licenziò. 6Allora Geremia andò in Mizpà da Godolia

figlio di Achikàm, e si stabilì con lui in mezzo al popolo che era rimasto nel paese.

7Tutti i capi dell'esercito, che si erano dispersi per la regione con i loro uomini, vennero a sapere che il re di

Babilonia aveva messo a capo del paese Godolia figlio di Achikàm, e gli aveva affidato gli uomini, le donne, i

bambini e i poveri del paese che non erano stati deportati a Bábilonia. 8Si recarono allora da Godolia in Mizpà

Ismaele figlio di Natania, Giovanni figlio di Kàreca, Seraià figlio di Tancùmet, i figli di Ofi di Netofa e Iezanià

figlio del Maacatita con i loro uomini. 9Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn, giurò a loro e ai loro uomini:

"Non temete i funzionari caldei; rimanete nel paese e state soggetti al re di Bábilonia e vi troverete bene. 10Quanto a

me, ecco, io mi stabilisco in Mizpà come vostro rappresentante di fronte ai Caldei che verranno da noi; ma voi fate

pure la raccolta del vino, delle frutta e dell'olio, riponete tutto nei vostri magazzini e dimorate nelle città da voi

occupate".

11Anche tutti i Giudei che si trovavano in Moab, tra gli Ammoniti, in Edom e in tutte le altre regioni, seppero che il

re di Bábilonia aveva lasciato una parte della popolazione in Giuda e aveva messo a capo di essa Godolia figlio di

Achikàm, figlio di Safàn. 12Tutti questi Giudei ritornarono da tutti i luoghi nei quali si erano dispersi e vennero nel

paese di Giuda presso Godolia a Mizpà. Raccolsero vino e frutta in grande abbondanza.

13Ora Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate che si erano dispersi per la regione, si recarono da

Godolia in Mizpà 14e gli dissero: "Non sai che Baalìs re degli Ammoniti ha mandato Ismaele figlio di Natania per

toglierti la vita?". Ma Godolia figlio di Achikàm non credette loro.

15Allora Giovanni figlio di Kàreca parlò segretamente con Godolia in Mizpà: "Io andrò a colpire Ismaele figlio di

Natania senza che alcuno lo sappia. Perché egli dovrebbe toglierti la vita, così che vadano dispersi tutti i Giudei che

si sono raccolti intorno a te e perisca tutto il resto di Giuda?". 16Ma Godolia figlio di Achikàm rispose a Giovanni

figlio di Kàreca: "Non commettere una cosa simile, perché è una menzogna quanto tu dici di Ismaele".

41

1Ora, nel settimo mese, Ismaele figlio di Natania, figlio di Elisamà, di stirpe reale, si recò con dieci uomini da

Godolia figlio di Achikàm in Mizpà e mentre là in Mizpà prendevano cibo insieme, 2Ismaele figlio di Natania si alzò

con i suoi dieci uomini e colpirono di spada Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safàn. Così uccisero colui che il re

di Bábilonia aveva messo a capo del paese. 3Ismaele uccise anche tutti i Giudei che erano con Godolia a Mizpà e i

Caldei, tutti uomini d'arme, che si trovavano colà.

4Il secondo giorno dopo l'uccisione di Godolia, quando nessuno sapeva la cosa, 5vennero uomini da Sichem, da Silo

e da Samaria: ottanta uomini con la barba rasa, le vesti stracciate e con incisioni sul corpo. Essi avevano nelle mani

offerte e incenso da portare nel tempio del Signore. 6Ismaele figlio di Natania uscì loro incontro da Mizpà, mentre

essi venivano avanti piangendo. Quando li ebbe raggiunti, disse loro: "Venite da Godolia, figlio di Achikàm".

7Ma quando giunsero nel centro della città, Ismaele figlio di Natania con i suoi uomini li sgozzò e li gettò in una

cisterna.

8Fra quelli si trovarono dieci uomini, che dissero a Ismaele: "Non ucciderci, perché abbiamo nascosto provviste nei

campi, grano, orzo, olio e miele". Allora egli si trattenne e non li uccise insieme con i loro fratelli. 9La cisterna in cui

Ismaele gettò tutti i cadaveri degli uomini che aveva uccisi era la cisterna grande, quella che il re Asa aveva costruita

quando era in guerra contro Baasa re di Israele; Ismaele figlio di Natania la riempì dei cadaveri.

10Poi Ismaele fece prigioniero il resto del popolo che si trovava in Mizpà, le figlie del re e tutto il popolo rimasto in

Mizpà, su cui Nabuzaradàn, capo delle guardie, aveva messo a capo Godolia figlio di Achikàm. Ismaele figlio di

Natania li condusse via e partì per rifugiarsi presso gli Ammoniti.

11Intanto Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate che erano con lui ebbero notizia di tutto il male

compiuto da Ismaele figlio di Natania. 12Raccolsero i loro uomini e si mossero per andare ad assalire Ismaele figlio

di Natania. Essi lo trovarono presso la grande piscina di Gàbaon.

13Appena tutto il popolo che era con Ismaele vide Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate che

erano con lui, se ne rallegrò. 14Tutto il popolo che Ismaele aveva condotto via da Mizpà si voltò e, ritornato indietro,

raggiunse Giovanni figlio di Kàreca. 15Ma Ismaele figlio di Natania sfuggì con otto uomini a Giovanni e andò presso

gli Ammoniti.

16Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate che erano con lui presero tutto il resto del popolo che

Ismaele figlio di Natania aveva condotto via da Mizpà dopo aver ucciso Godolia figlio di Achikàm, uomini d'arme,

donne, fanciulli ed eunuchi, e li condussero via da Gàbaon. 17Essi partirono e sostarono in Gherut-Chimàm, che si

trova a fianco di Betlemme, per proseguire ed entrare in Egitto, 18lontano dai Caldei. Infatti essi temevano costoro,

poiché Ismaele figlio di Natania aveva ucciso Godolia figlio di Achikàm, che il re di Bábilonia aveva messo a capo

del paese.
42

1Tutti i capi delle bande armate e Giovanni figlio di Kàreca, e Azaria figlio di Osaia e tutto il popolo, dai piccoli ai

grandi, si presentarono 2al profeta Geremia e gli dissero: "Ti sia gradita la nostra supplica! Prega per noi il Signore

tuo Dio, in favore di tutto questo residuo di popolazione, perché noi siamo rimasti in pochi dopo essere stati molti,

come vedi con i tuoi occhi. 3Il Signore tuo Dio ci indichi la via per la quale dobbiamo andare e che cosa dobbiamo

fare". 4Il profeta Geremia rispose loro: "Comprendo! Ecco, pregherò il Signore vostro Dio secondo le vostre parole e

vi riferirò quanto il Signore risponde per voi; non vi nasconderò nulla".

5Essi allora dissero a Geremia: "Il Signore sia contro di noi testimone verace e fedele, se non faremo quanto il

Signore tuo Dio ti rivelerà per noi. 6Che ci sia gradita o no, noi ascolteremo la voce del Signore nostro Dio al quale

ti mandiamo, perché ce ne venga bene obbedendo alla voce del Signore nostro Dio".

7Al termine di dieci giorni, la parola del Signore fu rivolta a Geremia. 8Questi chiamò Giovanni figlio di Kàreca e

tutti i capi delle bande armate che erano con lui e tutto il popolo, dai piccoli ai grandi, 9e riferì loro: "Dice il Signore,

Dio di Israele, al quale mi avete inviato perché gli presentassi la vostra supplica: 10Se continuate ad abitare in questa

regione, vi renderò stabili e non vi distruggerò, vi pianterò e non vi sradicherò, perché ho pietà del male che vi ho

arrecato. 11Non temete il re di Bábilonia, che vi incute timore; non temetelo - dice il Signore - perché io sarò con voi

per salvarvi e per liberarvi dalla sua mano. 12Io gli ispirerò sentimenti di pietà per voi, così egli avrà compassione di

voi e vi lascerà dimorare nel vostro paese. 13Se invece, non dando retta alla voce del Signore vostro Dio, voi direte:

Non vogliamo abitare in questo paese, 14e direte: No, vogliamo andare nel paese d'Egitto, perché là non vedremo

guerre e non udremo squilli di tromba né soffriremo carestia di pane: là abiteremo; 15in questo caso ascolta la parola

del Signore, o resto di Giuda: Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Se voi intendete veramente andare in

Egitto e vi andate per stabilirvi colà, 16ebbene, la spada che temete vi raggiungerà laggiù nel paese d'Egitto, e la

fame che temete vi sarà addosso laggiù in Egitto e là morirete. 17Allora tutti gli uomini che avranno deciso di recarsi

in Egitto per dimorarvi moriranno di spada, di fame e di peste. Nessuno di loro scamperà o sfuggirà alla sventura

che io manderò su di loro. 18Poiché, dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Come si è rovesciato il mio furore e

la mia ira contro gli abitanti di Gerusalemme, così la mia ira si rovescerà contro di voi quando sarete andati in

Egitto. Voi sarete oggetto di maledizione, di orrore, di esecrazione e di scherno e non vedrete mai più questo luogo".

19Questo vi dice il Signore, o superstiti di Giuda: "Non andate in Egitto. Sappiate bene che oggi io vi ho

solennemente avvertiti. 20Poiché avete messo a rischio le vostre vite, quando mi avete mandato dal Signore vostro

Dio, dicendomi: Intercedi per noi presso il Signore nostro Dio, dicci ciò che il Signore nostro Dio dirà e noi lo

eseguiremo. 21Oggi ve l'ho riferito, ma voi non ascoltate la voce del Signore vostro Dio riguardo a tutto ciò per cui

egli mi ha inviato a voi. 22Perciò sappiate bene che morirete di spada, di fame e di peste nel luogo in cui desiderate

andare a dimorare".
43

1Quando Geremia finì di riferire a tutto il popolo tutte le parole del Signore loro Dio - tutte quelle parole per cui il

Signore lo aveva inviato a loro - 2Azaria figlio di Osaia e Giovanni figlio di Kàreca e tutti quegli uomini superbi e

ribelli dissero a Geremia: "Una menzogna stai dicendo! Non ti ha inviato il Signore nostro Dio a dirci: Non andate in

Egitto per dimorare là; 3ma Baruch figlio di Neria ti istiga contro di noi per consegnarci nelle mani dei Caldei,

perché ci uccidano e ci deportino in Bábilonia".

4Pertanto Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate e tutto il popolo non obbedirono all'invito del

Signore di rimanere nel paese di Giuda.

5Così Giovanni figlio di Kàreca e tutti i capi delle bande armate raccolsero tutti i superstiti di Giuda, che erano

ritornati per abitare nella terra di Giuda da tutte le regioni in mezzo alle quali erano stati dispersi, 6uomini, donne,

bambini, le principesse reali e tutte le persone che Nabuzaradàn, capo delle guardie, aveva lasciate con Godolia

figlio di Achikàm, figlio di Safàn, insieme con il profeta Geremia e con Baruch figlio di Neria, 7e andarono nel

paese d'Egitto, non avendo dato ascolto alla voce del Signore, e giunsero fino a Tafni.

8Allora la parola del Signore fu rivolta a Geremia in Tafni: 9"Prendi in mano grandi pietre e sotterrale nella mota nel

quadrato dei mattoni all'ingresso della casa del faraone in Tafni, sotto agli occhi dei Giudei. 10Quindi dirai loro: Dice

il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco, io manderò a prendere Nabucodònosor re di Bábilonia, mio servo; egli

porrà il trono su queste pietre che hai sotterrate e stenderà il baldacchino sopra di esse. 11Verrà infatti e colpirà il

paese d'Egitto, mandando a morte chi è destinato alla morte, alla schiavitù chi è destinato alla schiavitù e uccidendo

di spada chi è destinato alla spada. 12Darà alle fiamme i templi degli dèi d'Egitto, li brucerà e porterà gli dèi in esilio;

ripulirà il paese di Egitto come un pastore pulisce dai pidocchi il mantello; poi se ne andrà tranquillo. 13Frantumerà

gli obelischi del tempio del sole nel paese d'Egitto e darà alle fiamme i templi degli dèi d'Egitto".

44

1Questa parola fu rivolta a Geremia per tutti i Giudei che abitavano nel paese d'Egitto, a Migdòl, a Tafni, a Menfi e

nella regione di Patròs. 2"Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Voi avete visto tutte le sventure che ho

mandate su Gerusalemme e su tutte le città di Giuda; eccole oggi una desolazione, senza abitanti, 3a causa delle

iniquità che commisero per provocarmi, andando a offrire incenso e a venerare altri dèi, che né loro conoscevano né

voi né i vostri padri conoscevate. 4Eppure, io vi avevo premurosamente inviato tutti i miei servi, i profeti, con

l'incarico di dirvi: Non fate questa cosa abominevole che io ho in odio! 5Ma essi non mi ascoltarono e non

prestarono orecchio in modo da abbandonare la loro iniquità cessando dall'offrire incenso ad altri dèi. 6Perciò la mia

ira e il mio furore divamparono come fuoco nelle città di Giuda e nelle strade di Gerusalemme ed esse divennero un

deserto e una desolazione, come sono ancor oggi.

7Dice dunque il Signore, Dio degli eserciti, Dio di Israele: Perché voi fate un male così grave contro voi stessi tanto

da farvi sterminare di mezzo a Giuda uomini e donne, bambini e lattanti, in modo che non rimanga di voi neppure un

resto? 8Perché mi provocate con l'opera delle vostre mani, offrendo incenso a divinità straniere nel paese d'Egitto

dove siete venuti a dimorare, in modo da farvi sterminare e da divenire oggetto di esecrazione e di obbrobrio tra tutte

le nazioni della terra? 9Avete forse dimenticato le iniquità dei vostri padri, le iniquità dei re di Giuda, le iniquità dei

vostri capi, le vostre iniquità e quelle delle vostre mogli, compiute nel paese di Giuda e per le strade di

Gerusalemme? 10Fino ad oggi essi non ne hanno sentito rimorso, non hanno provato timore e non hanno agito

secondo la legge e i decreti che io ho posto davanti a voi e ai vostri padri".

11Perciò dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: "Ecco, io rivolgo la faccia verso di voi a vostra sventura e per

distruggere tutto Giuda. 12Abbatterò il resto di Giuda, che ha deciso di andare a dimorare nel paese d'Egitto; essi

periranno tutti nel paese d'Egitto; cadranno di spada e periranno di fame, dal più piccolo al più grande; moriranno di

spada e di fame e saranno oggetto di maledizione e di orrore, di esecrazione e di obbrobrio. 13 Punirò coloro che

dimorano nel paese d'Egitto come ho punito Gerusalemme con la spada, la fame e la peste. 14Nessuno scamperà né

sfuggirà fra il resto di Giuda che è venuto a dimorare qui nel paese d'Egitto con la speranza di tornare nella terra di

Giuda, dove essi desiderano ritornare ad abitare; essi non vi ritorneranno mai, eccettuati pochi fuggiaschi".

15Allora tutti gli uomini che sapevano che le loro donne avevano bruciato incenso a divinità straniere, e tutte le

donne che erano presenti, una grande folla, e tutto il popolo che dimorava nel paese d'Egitto e in Patros, risposero a

Geremia: 16"Quanto all'ordine che ci hai comunicato in nome del Signore, noi non ti vogliamo dare ascolto; 17anzi

decisamente eseguiremo tutto ciò che abbiamo promesso, cioè bruceremo incenso alla Regina del cielo e le

offriremo libazioni come abbiamo già fatto noi, i nostri padri, i nostri re e i nostri capi nelle città di Giuda e per le

strade di Gerusalemme. Allora avevamo pane in abbondanza, eravamo felici e non vedemmo alcuna sventura; 18ma

da quando abbiamo cessato di bruciare incenso alla Regina del cielo e di offrirle libazioni, abbiamo sofferto carestia

di tutto e siamo stati sterminati dalla spada e dalla fame". 19E le donne aggiunsero: "Quando noi donne bruciamo

incenso alla Regina del cielo e le offriamo libazioni, forse che senza il consenso dei nostri mariti prepariamo per lei

focacce con la sua immagine e le offriamo libazioni?".

20Allora così parlò Geremia a tutto il popolo, agli uomini e alle donne e a tutta la gente che gli avevano risposto in

quel modo: 21"Forse che il Signore non si ricorda e non ha più in mente l'incenso che voi bruciavate nelle città di

Giuda e per le strade di Gerusalemme, voi e i vostri padri, i vostri re e i vostri capi e il popolo del paese? 22Il Signore

non ha più potuto sopportare la malvagità delle vostre azioni né le cose abominevoli che avete commesse. Per questo

il vostro paese è divenuto un deserto, oggetto di orrore e di esecrazione, senza abitanti, come oggi si vede. 23Per il

fatto che voi avete bruciato incenso e avete peccato contro il Signore, non avete ascoltato la voce del Signore e non

avete camminato secondo la sua legge, i suoi decreti e i suoi statuti, per questo vi è capitata questa sventura, come

oggi si vede".

24Geremia disse a tutto il popolo e a tutte le donne: "Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che siete nel

paese d'Egitto. 25Dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Voi donne lo avete affermato con la bocca e messo in

atto con le vostre mani, affermando: Noi adempiremo tutti i voti che abbiamo fatto di offrire incenso alla Regina del

cielo e di offrirle libazioni! Adempite pure i vostri voti e fate pure le vostre libazioni.

26Tuttavia ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che abitate nel paese di Egitto. Ecco, io giuro per il mio

grande nome - dice il Signore - che mai più il mio nome sarà pronunciato in tutto il paese d'Egitto dalla bocca di un

uomo di Giuda che possa dire: Per la vita del Signore Dio! 27Ecco, veglierò su di essi per loro disgrazia e non per

loro bene. Tutti gli uomini di Giuda che si trovano nel paese d'Egitto periranno di spada e di fame fino al loro

sterminio. 28Gli scampati dalla spada torneranno dal paese d'Egitto nella terra di Giuda molto scarsi di numero. Tutto

il resto di Giuda, coloro che sono andati a dimorare nel paese d'Egitto, sapranno quale parola si avvererà, se la mia o

la loro. 29Questo sarà per voi il segno - dice il Signore - che io vi punirò in questo luogo, perché sappiate che le mie

parole si avverano sul serio contro di voi, per vostra disgrazia.

30Così dice il Signore: Ecco io metterò il faraone Cofrà re di Egitto in mano ai suoi nemici e a coloro che attentano

alla sua vita, come ho messo Sedecìa re di Giuda in mano a Nabucodònosor re di Bábilonia, suo nemico, che

attentava alla sua vita".
45

1Questa è la parola che il profeta Geremia comunicò a Baruc figlio di Neria, quando egli scriveva queste parole in un

libro sotto la dettatura di Geremia nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda: 2"Dice il Signore, Dio di

Israele, su di te, Baruc: 3Tu hai detto: Guai a me poiché il Signore aggiunge tristezza al mio dolore. Io sono stanco

dei miei gemiti e non trovo pace. 4Dice il Signore: Ecco io demolisco ciò che ho edificato e sradico ciò che ho

piantato; così per tutta la terra. 5E tu vai cercando grandi cose per te? Non cercarle, poiché io manderò la sventura su

ogni uomo. Oracolo del Signore. A te farò dono della vita come bottino, in tutti i luoghi dove tu andrai".

46

1Parola del Signore che fu rivolta al profeta Geremia sulle nazioni.

2Per l'Egitto. Sull'esercito del faraone Necao re d'Egitto, a Càrchemis presso il fiume Eufrate, esercito che

Nabucodònosor re di Bábilonia vinse nel quarto anno di Ioiakìm figlio di Giosia, re di Giuda.

3Preparate scudo grande e piccolo
e avanzate per la battaglia.
4Attaccate i cavalli,
montate, o cavalieri.
Schieratevi con gli elmi,
lucidate le lance,
indossate le corazze!
5Che vedo?
Sono sbigottito,
retrocedono!
I loro prodi
sono sconfitti,
fuggono a precipizio
senza voltarsi;
il terrore è tutt'intorno.
Parola del Signore.
6Il più agile non scamperà
né il più prode si salverà.
A settentrione, sulla riva dell'Eufrate,
inciampano e cadono.
7Chi è che trabocca come il Nilo,
come un torrente dalle acque turbolente?
8È l'Egitto che trabocca come il Nilo,
come un torrente dalle acque turbolente.
Esso dice: "Salirò, ricoprirò la terra,
distruggerò la città e i suoi abitanti".
9Caricate, cavalli,
avanzate, carri!
Avanti o prodi!
uomini di Etiopia e di Put,
voi che impugnate lo scudo,
e voi di Lud che tendete l'arco.

10Ma quel giorno per il Signore Dio degli eserciti,

è un giorno di vendetta, per vendicarsi dei suoi nemici.

La sua spada divorerà,
si sazierà e si inebrierà del loro sangue;

poiché sarà un sacrificio per il Signore, Dio degli eserciti,

nella terra del settentrione, presso il fiume Eufrate.

11Sali in Gàlaad e prendi il balsamo,
vergine, figlia d'Egitto.
Invano moltiplichi i rimedi,
non c'è guarigione per te.
12Le nazioni hanno saputo del tuo disonore;
del tuo grido di dolore è piena la terra,
poiché il prode inciampa nel prode,
tutti e due cadono insieme.

13Parola che il Signore comunicò al profeta Geremia quando Nabucodònosor re di Bábilonia giunse per colpire il

paese d'Egitto.
14Annunziatelo in Egitto,
fatelo sapere a Migdòl,
fatelo udire a Menfi e a Tafni;
dite: "Alzati e preparati,
perché la spada divora tutto intorno a te".
15Perché mai Api è fuggito?
Il tuo toro sacro non resiste?
Il Signore lo ha rovesciato.
16Una gran folla vacilla e stramazza,
ognuno dice al vicino:
"Su, torniamo al nostro popolo,
al paese dove siamo nati,
lontano dalla spada micidiale!".
17Chiamate pure il faraone re d'Egitto:
Frastuono, che lascia passare il momento buono.
18Per la mia vita - dice il re
il cui nome è Signore degli eserciti -
uno verrà, simile al Tabor fra le montagne,
come il Carmelo presso il mare.
19Prepàrati il bagaglio per l'esilio,
o gente che abiti l'Egitto,
perché Menfi sarà ridotta a un deserto,
sarà devastata, senza abitanti.
20Giovenca bellissima è l'Egitto,
ma un tafano viene su di lei dal settentrione.
21Anche i suoi mercenari nel paese
sono come vitelli da ingrasso.
Anch'essi infatti han voltate le spalle,
fuggono insieme, non resistono,

poiché il giorno della sventura è giunto su di loro,

il tempo del loro castigo.
22La sua voce è come di serpente che sibila,
poiché essi avanzano con un esercito
e armati di scure vengono contro di lei,
come tagliaboschi.
23Abbattono la sua selva - dice il Signore -
e non si possono contare,
essi sono più delle locuste, sono senza numero.
24Prova vergogna la figlia d'Egitto,
è data in mano a un popolo del settentrione.

25Il Signore degli eserciti, Dio di Israele, dice: "Ecco, punirò Amòn di Tebe, l'Egitto, i suoi dèi e i suoi re, il faraone

e coloro che confidano in lui. 26Li consegnerò in potere di coloro che attentano alla loro vita, in potere di

Nabucodònosor re di Bábilonia e in potere dei suoi ministri. Ma dopo esso sarà abitato come in passato". Parola del

Signore.
27"Ma tu non temere, Giacobbe mio servo,
non abbatterti, Israele;
poiché ecco, io ti libererò da un paese lontano
e la tua discendenza dal paese del suo esilio.
Giacobbe ritornerà e godrà in pace,
tranquillo e nessuno lo molesterà.
28Tu non temere, Giacobbe mio servo,
- dice il Signore - perché io sono con te.
Annienterò tutte le nazioni
tra le quali ti ho disperso,
ma di te non farò sterminio;
ti castigherò secondo equità,
ma non ti lascerò del tutto impunito".
47

1Parola del Signore che fu rivolta al profeta Geremia

sui Filistei, prima che il faraone occupasse Gaza.

2Così dice il Signore:
"Ecco s'avanzano ondate dal settentrione
diventano un torrente che straripa.
Allagano la terra e ciò che è in essa,
la città e i suoi abitanti.
Gli uomini gridano, urlano
tutti gli abitanti della terra.
3Allo scalpitar dei suoi possenti cavalli,
al fragor dei suoi carri, al cigolio delle ruote,
i padri non si voltano verso i figli,
le loro mani sono senza forza
4perché è arrivato il giorno
in cui saran distrutti tutti i Filistei
e saranno abbattute Tiro e Sidòne,
con tutti i loro ausiliari;
il Signore infatti distrugge i Filistei,
il resto dell'isola di Caftor.
5Fino a Gaza si son rasati per lutto,
è distrutta Ascalòna.
Asdòd, povero resto degli Anakiti,
fino a quando ti farai incisioni?
6Ah! spada del Signore,
quando dunque ti concederai riposo?
Rientra nel fodero, riposati e sta' calma.
7Come potrà riposare,
poiché il Signore le ha ordinato di agire
contro Ascalòna e il lido del mare?
Là egli l'ha destinata".
48
1Su Moab.
Così dice il Signore degli eserciti,
Dio di Israele:
"Guai a Nebo poiché è devastata,
piena di vergogna e catturata è Kiriatàim;
sente vergogna, è abbattuta la roccaforte.
2Non esiste più la fama di Moab;
in Chesbòn tramano contro di essa:
Venite ed eliminiamola dalle nazioni.
Anche tu, Madmèn, sarai demolita,
la spada ti inseguirà.
3Una voce, un grido da Coronàim:
Devastazione e rovina grande!
4Abbattuto è Moab,
le grida si fanno sentire fino in Zoar.
5Su per la salita di Luchìt vanno piangendo,
giù per la discesa di Coronàim
si ode un grido di disfatta.
6Fuggite, salvate la vostra vita!
Siate come l'asino selvatico nel deserto.
7Poiché hai posto la fiducia
nelle tue fortezze e nei tuoi tesori,
anche tu sarai preso e Camos andrà in esilio
insieme con i suoi sacerdoti e con i suoi capi.
8Il devastatore verrà contro ogni città;
nessuna città potrà scampare.
Sarà devastata la valle e la pianura desolata,
come dice il Signore.
9Date ali a Moab,
perché dovrà prendere il volo.
Le sue città diventeranno un deserto,
perché non vi sarà alcun abitante.

10Maledetto chi compie fiaccamente l'opera del Signore,

maledetto chi trattiene la spada dal sangue!
11Moab era tranquillo fin dalla giovinezza,
riposava come vino sulla sua feccia,
non è stato travasato di botte in botte,
né è mai andato in esilio;
per questo gli è rimasto il suo sapore,
il suo profumo non si è alterato.
12Per questo, ecco, giorni verranno
- dice il Signore -
nei quali gli manderò travasatori a travasarlo,
vuoteranno le sue botti
e frantumeranno i suoi otri.

13Moab si vergognerà di Camos come la casa di Israele si è vergognata di Betel, oggetto della sua fiducia.

14Come potete dire:
Noi siamo uomini prodi
e uomini valorosi per la battaglia?
15Il devastatore di Moab sale contro di lui,
i suoi giovani migliori scendono al macello -
dice il re il cui nome è Signore degli eserciti.
16È vicina la rovina di Moab,
la sua sventura avanza in gran fretta.
17Compiangetelo, voi tutti suoi vicini
e tutti voi che conoscete il suo nome;
dite: Come si è spezzata la verga robusta,
quello scettro magnifico?

18Scendi dalla tua gloria, siedi sull'arido suolo,

o popolo che abiti a Dibon;

poiché il devastatore di Moab è salito contro di te,

egli ha distrutto le tue fortezze.
19Sta' sulla strada e osserva,
tu che abiti in Aroer.
Interroga il fuggiasco e lo scampato,
domanda: Che cosa è successo?
20Moab prova vergogna, è in rovina;
urlate, gridate,
annunziate sull'Arnon
che Moab è devastato.

21È arrivato il giudizio per la regione dell'altipiano, per Colòn, per Iaaz e per Mefàat, 22per Dibon, per Nebo e per

Bet-Diblatàim, 23per Kiriatàim, per Bet-Gamùl e per Bet-Meòn, 24per Kiriòt e per Bozra, per tutte le città della

regione di Moab, lontane e vicine.
25È infranta la potenza di Moab
ed è rotto il suo braccio.

26Inebriatelo, perché si è levato contro il Signore, e Moab si rotolerà nel vomito e anch'esso diventerà oggetto di

scherno. 27Non è stato forse Israele per te oggetto di scherno? Fu questi forse sorpreso fra i ladri, dato che quando

parli di lui scuoti sempre la testa?
28Abbandonate le città e abitate nelle rupi,
abitanti di Moab,
siate come la colomba che fa il nido
nelle pareti d'una gola profonda.
29Abbiamo udito l'orgoglio di Moab,
il grande orgoglioso,

la sua superbia, il suo orgoglio, la sua alterigia,

l'altezzosità del suo cuore.

30Conosco bene la sua tracotanza - dice il Signore - l'inconsistenza delle sue chiacchiere, le sue opere vane. 31Per

questo alzo un lamento su Moab, grido per tutto Moab, gemo per gli uomini di Kir-Cheres.

32Io piango per te come per Iazèr,
o vigna di Sibma!
I tuoi tralci arrivavano al mare,
giungevano fino a Iazèr.
Sulle tue frutta e sulla tua vendemmia
è piombato il devastatore.
33Sono scomparse la gioia e l'allegria
dai frutteti e dalla regione di Moab.
È sparito il vino nei tini,
non pigia più il pigiatore,
il canto di gioia non è più canto di gioia.

34Delle grida di Chesbòn e di Elealè si diffonde l'eco fino a Iacaz; da Zoar si odono grida fino a Coronàim e a Eglat-

Selisià, poiché le acque di Nimrìm son diventate una zona desolata. 35Io farò scomparire in Moab - dice il Signore -

chi sale sulle alture e chi brucia incenso ai suoi dèi. 36Perciò il mio cuore per Moab geme come i flauti, il mio cuore

geme come i flauti per gli uomini di Kir-Cheres, essendo venute meno le loro scorte. 37Poiché ogni testa è rasata,

ogni barba è tagliata; ci sono incisioni su tutte le mani e tutti hanno i fianchi cinti di sacco. 38Sopra tutte le terrazze

di Moab e nelle sue piazze è tutto un lamento, perché io ho spezzato Moab come un vaso senza valore. Parola del

Signore. 39Come è rovinato! Gridate! Come Moab ha voltato vergognosamente le spalle! Moab è diventato oggetto

di scherno e di orrore per tutti i suoi vicini.
40Poiché così dice il Signore:
Ecco, come l'aquila egli spicca il volo
e spande le ali su Moab.
41Le città son prese, le fortezze sono occupate.
In quel giorno il cuore dei prodi di Moab
sarà come il cuore di donna nei dolori del parto.
42Moab è distrutto, ha cessato d'essere popolo,
perché si è insuperbito contro il Signore.
43Terrore, trabocchetto, tranello
cadranno su di te, abitante di Moab.
Oracolo del Signore.
44Chi sfugge al terrore cadrà nel trabocchetto;
chi risale dal trabocchetto
sarà preso nel tranello,
perché io manderò sui Moabiti tutto questo
nell'anno del loro castigo.
Oracolo del Signore.
45All'ombra di Chesbòn si fermano
spossati i fuggiaschi,
ma un fuoco esce da Chesbòn,
una fiamma dal palazzo di Sicòn
e divora le tempie di Moab
e il cranio di uomini turbolenti.
46Guai a te, Moab,
sei perduto, popolo di Camos,
poiché i tuoi figli sono condotti schiavi,
le tue figlie portate in esilio.
47Ma io cambierò la sorte di Moab
negli ultimi giorni.
Oracolo del Signore".
Qui finisce il giudizio su Moab.
49
1Sugli Ammoniti.
Dice il Signore:
"Israele non ha forse figli,
non ha egli alcun erede?
Perché Milcom ha ereditato la terra di Gad
e il suo popolo ne ha occupate le città?
2Perciò ecco, verranno giorni
- dice il Signore -
nei quali io farò udire a Rabbà degli Ammoniti
fragore di guerra;
essa diventerà un cumulo di rovine,
le sue borgate saranno consumate dal fuoco,
Israele spoglierà i suoi spogliatori,
dice il Signore.
3Urla, Chesbòn, arriva il devastatore;
gridate, borgate di Rabbà,
cingetevi di sacco, innalzate lamenti
e andate raminghe con tagli sulla pelle,
perché Milcom andrà in esilio,
insieme con i suoi sacerdoti e i suoi capi.
4Perché ti vanti delle tue valli,
figlia ribelle?
Confidi nelle tue scorte ed esclami:
Chi verrà contro di me?
5Ecco io manderò su di te il terrore
- parola del Signore Dio degli eserciti -
da tutti i dintorni.
Voi sarete scacciati, ognuno per la sua via,
e non vi sarà nessuno che raduni i fuggiaschi.
6Ma dopo cambierò la sorte
degli Ammoniti".
Parola del Signore.
7Su Edom.
Così dice il Signore degli eserciti:
"Non c'è più sapienza in Teman?
È scomparso il consiglio dei saggi?
È svanita la loro sapienza?

8Fuggite, partite, nascondetevi in un luogo segreto,

abitanti di Dedan,
poiché io mando su Esaù la sua rovina,
il tempo del suo castigo.
9Se vendemmiatori verranno da te,
non lasceranno nulla da racimolare.
Se ladri notturni verranno da te,
saccheggeranno quanto loro piace.
10Poiché io intendo spogliare Esaù,
rivelo i suoi nascondigli
ed egli non ha dove nascondersi.
La sua stirpe, i suoi fratelli, i suoi vicini
sono distrutti ed egli non è più.
11Lascia i tuoi orfani, io li farò vivere,
le tue vedove confidino in me!

12Poiché così dice il Signore: Ecco, coloro che non erano obbligati a bere il calice lo devono bere e tu pretendi di

rimanere impunito? Non resterai impunito, ma dovrai berlo 13poiché io ho giurato per me stesso - dice il Signore -

che Bozra diventerà un orrore, un obbrobrio, un deserto, una maledizione e tutte le sue città saranno ridotte a rovine

perenni.
14Ho udito un messaggio da parte del Signore,
un messaggero è stato inviato fra le nazioni:
Adunatevi e marciate contro di lui!
Alzatevi per la battaglia.
15Poiché ecco, ti renderò piccolo fra i popoli
e disprezzato fra gli uomini.
16La tua arroganza ti ha indotto in errore,
la superbia del tuo cuore;
tu che abiti nelle caverne delle rocce,
che ti aggrappi alle cime dei colli,

anche se ponessi, come l'aquila, in alto il tuo nido,

di lassù ti farò precipitare. Oracolo del Signore.

17Edom sarà oggetto di orrore; chiunque passerà lì vicino ne resterà attonito e fischierà davanti a tutte le sue piaghe.

18Come nello sconvolgimento di Sòdoma e Gomorra e delle città vicine - dice il Signore - non vi abiterà più uomo

né vi fisserà la propria dimora un figlio d'uomo. 19Ecco, come un leone sale dalla boscaglia del Giordano verso i

prati sempre verdi, così in un baleno io lo scaccerò di là e il mio eletto porrò su di esso; poiché chi è come me? Chi

può citarmi in giudizio? Chi è dunque il pastore che può resistere davanti a me? 20Per questo ascoltate il progetto che

il Signore ha fatto contro Edom e le decisioni che egli ha prese contro gli abitanti di Teman.

Certo, trascineranno via anche i più piccoli del gregge,

e per loro sarà desolato il loro prato.
21Al fragore della loro caduta tremerà la terra.
Un grido! Fino al Mare Rosso se ne ode l'eco.
22Ecco, come l'aquila, egli sale e si libra,
espande le ali su Bozra.
In quel giorno il cuore dei prodi di Edom

sarà come il cuore di una donna nei dolori del parto".

23Su Damasco.
"Amat e Arpad sono piene di confusione,
perché hanno sentito una cattiva notizia;
esse sono agitate come il mare, sono in angoscia,
non possono calmarsi.
24Spossata è Damasco, si volge per fuggire;
un tremito l'ha colta,
angoscia e dolori l'assalgono
come una partoriente.
25Come fu abbandonata la città gloriosa,
la città del tripudio?
26Cadranno i suoi giovani nelle sue piazze

e tutti i suoi guerrieri periranno in quel giorno.

Oracolo del Signore degli eserciti.
27Appiccherò il fuoco alle mura di Damasco
e divorerà i palazzi di Ben-Hadàd".

28Su Kedàr e sui regni di Cazòr, che Nabucodònosor re di Bábilonia sconfisse.

Così dice il Signore:
"Su, marciate contro Kedàr,
saccheggiate i figli dell'oriente.
29Prendete le loro tende e le loro pecore,
i loro teli da tenda, tutti i loro attrezzi;
portate via i loro cammelli;

un grido si leverà su di loro: Terrore all'intorno!

30Fuggite, andate lontano, nascondetevi in luoghi segreti

o abitanti di Cazòr - dice il Signore -
perché ha ideato un disegno contro di voi.
Nabucodònosor re di Bábilonia
ha preparato un piano contro di voi.
31Su, marciate contro la nazione tranquilla,
che vive in sicurezza. Oracolo del Signore.
Essa non ha né porte né sbarre
e vive isolata.
32I suoi cammelli saranno portati via come preda
e la massa dei suoi greggi come bottino.
Disperderò a tutti i venti
coloro che si tagliano i capelli alle tempie,
da ogni parte farò venire la loro rovina.
Parola del Signore.
33Cazòr diventerà rifugio di sciacalli,
una desolazione per sempre;
nessuno vi dimorerà più,
non vi abiterà più un figlio d'uomo".

34Parola che il Signore rivolse al profeta Geremia riguardo all'Elam all'inizio del regno di Sedecìa re di Giuda.

35"Dice il Signore degli eserciti:
Ecco io spezzerò l'arco dell'Elam,
il nerbo della sua potenza.
36Manderò contro l'Elam i quattro venti
dalle quattro estremità del cielo
e li sparpaglierò davanti a questi venti;
non ci sarà nazione
in cui non giungeranno
i profughi dell'Elam.

37Incuterò terrore negli Elamiti davanti ai loro nemici

e davanti a coloro che vogliono la loro vita;
manderò su di essi la sventura,
la mia ira ardente. Parola del Signore.
Manderò la spada a inseguirli
finché non li avrò sterminati.
38Porrò il mio trono sull'Elam
e farò morire il re e i capi.
Oracolo del Signore.
39Ma negli ultimi giorni
cambierò la sorte dell'Elam". Parola del Signore.
50

1Parola che il Signore pronunziò contro Bábilonia, contro il paese dei Caldei, per mezzo del profeta Geremia.

2"Proclamatelo fra i popoli e fatelo sapere,
non nascondetelo, dite:
Babilonia è presa,
Bel è coperto di confusione,
è infranto Marduch;
sono confusi i suoi idoli,
sono sgomenti i suoi feticci.

3Poiché dal settentrione sale contro di essa un popolo che ridurrà la sua terra a un deserto, non vi abiterà più

nessuno; uomini e animali fuggono, se ne vanno. 4In quei giorni e in quel tempo - dice il Signore - verranno gli

Israeliti insieme con i figli di Giuda; cammineranno piangendo e cercheranno il Signore loro Dio. 5Domanderanno di

Sion, verso cui sono fissi i loro volti: Venite, uniamoci al Signore con un'alleanza eterna, che non sia mai

dimenticata. 6Gregge di pecore sperdute era il mio popolo, i loro pastori le avevano sviate, le avevano fatte smarrire

per i monti; esse andavano di monte in colle, avevano dimenticato il loro ovile. 7Quanti le trovavano, le divoravano

e i loro nemici dicevano: Non commettiamo nessun delitto, perché essi hanno peccato contro il Signore, pascolo di

giustizia e speranza dei loro padri.
8Fuggite da Bábilonia,
dalla regione dei Caldei,
uscite e siate come capri
in testa al gregge.
9Poiché, ecco io suscito e mando contro Bábilonia
una massa di grandi nazioni
dal paese del settentrione;
queste le si schiereranno contro,
di là essa sarà presa.

Le loro frecce sono come quelle di un abile arciere,

nessuna ritorna a vuoto.
10La Caldea sarà saccheggiata,
tutti i suoi saccheggiatori saranno saziati.
Parola del Signore.
11Gioite pure e tripudiate,
saccheggiatori della mia eredità!
Saltate pure come giovenchi su un prato
e nitrite come destrieri!
12La vostra madre è piena di confusione,
e coperta di vergogna colei che vi ha partorito.
Ecco è l'ultima delle nazioni,
un deserto, un luogo riarso e una steppa.

13A causa dell'ira del Signore non sarà più abitata,

sarà tutta una desolazione.

Chiunque passerà vicino a Bábilonia rimarrà stupito

e fischierà davanti a tutte le sue piaghe.
14Disponetevi intorno a Bábilonia,
voi tutti che tendete l'arco;
tirate contro di essa, non risparmiate le frecce,
poiché essa ha peccato contro il Signore.

15Alzate il grido di guerra contro di essa, da ogni parte.

Essa tende la mano,
crollano le sue torri,
rovinano le sue mura,
poiché questa è la vendetta del Signore.
Vendicatevi di lei,
trattatela come essa ha trattato gli altri!
16Sterminate in Bábilonia chi semina
e chi impugna la falce al momento della messe.
Di fronte alla spada micidiale
ciascuno ritorni al suo popolo
e ciascuno fugga verso il suo paese.
17Una pecora smarrita è Israele,
i leoni le hanno dato la caccia;
per primo l'ha divorata il re di Assiria,
poi il re di Bábilonia ne ha stritolato le ossa.

18Perciò, dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Ecco, io punirò il re di Bábilonia e il suo paese, come già ho

punito il re di Assiria, 19e ricondurrò Israele nel suo pascolo, pascolerà sul Carmelo e sul Basàn; sulle montagne di

Èfraim e di Gàlaad si sazierà. 20In quei giorni e in quel tempo - dice il Signore - si cercherà l'iniquità di Israele, ma

essa non sarà più, si cercheranno i peccati di Giuda, ma non si troveranno, perché io perdonerò a quanti lascerò

superstiti.
21Avanza nella terra di Meratàim,
avanza contro di essa
e contro gli abitanti di Pekòd.
Devasta, annientali - dice il Signore -
eseguisci quanto ti ho comandato!
22Rumore di guerra nella regione,
e grande disastro.
23Perché è stato rotto e fatto in pezzi
il martello di tutta la terra?
Perché è diventata un orrore
Babilonia fra le nazioni?
24Ti ho teso un laccio e ti ci sei impigliata,
Babilonia, senza avvedertene.
Sei stata sorpresa e afferrata,
perché hai fatto guerra al Signore.
25Il Signore ha aperto il suo arsenale
e ne ha tratto le armi del suo sdegno,
perché il Signore Dio degli eserciti
ha un'opera da compiere nel paese dei Caldei.
26Venite ad essa dall'estremo limite,
aprite i suoi granai;
fatene dei mucchi come covoni, sterminatela,
non ne rimanga neppure un resto.

27Uccidete tutti i suoi tori, scendano al macello.

Guai a loro, perché è giunto il loro giorno,
il tempo del loro castigo!

28Voce di profughi e di scampati dal paese di Bábilonia

per annunziare in Sion
la vendetta del Signore nostro Dio,
la vendetta per il suo tempio.
29Convocate contro Bábilonia gli arcieri,
quanti tendono l'arco.
Accampatevi intorno ad essa
in modo che nessuno scampi.
Ripagatela secondo le sue opere,
fate a lei quanto ha fatto agli altri,
perché è stata arrogante con il Signore,
con il Santo di Israele.
30Perciò cadranno i suoi giovani nelle sue piazze

e tutti i suoi guerrieri periranno in quel giorno".

Parola del Signore.
31"Eccomi a te, o arrogante,
- oracolo del Signore degli eserciti -
poiché è giunto il tuo giorno,
il tempo del tuo castigo.
32Vacillerà l'arrogante e cadrà,
nessuno la rialzerà.
Io darò alle fiamme le sue città,
esse divoreranno tutti i suoi dintorni.

33Dice il Signore degli eserciti: Oppressi sono i figli di Israele e i figli di Giuda tutti insieme; tutti i loro deportatori li

trattengono e rifiutano di lasciarli andare. 34Ma il loro vendicatore è forte, Signore degli eserciti è il suo nome. Egli

sosterrà efficacemente la loro causa, per rendere tranquilla la terra e sconvolgere gli abitanti di Bábilonia.

35Spada, sui Caldei
e sugli abitanti di Bábilonia,
sui suoi capi
e sui suoi sapienti!
36Spada, sui suoi indovini
ed essi impazziscano!
Spada, sui suoi prodi,
ed essi s'impauriscano!
37Spada, sui suoi cavalli e sui suoi carri,
su tutta la gentaglia che è in essa,
diventino come donne!
Spada, sui suoi tesori
ed essi siano saccheggiati!
38Spada, sulle sue acque
ed esse si prosciughino!
Poiché essa è una terra di idoli;
vanno pazzi per questi spauracchi.

39Perciò l'abiteranno animali del deserto e sciacalli, vi si stabiliranno gli struzzi; non sarà mai più abitata, né

popolata di generazione in generazione. 40Come quando Dio sconvolse Sòdoma, Gomorra e le città vicine - oracolo

del Signore - così non vi abiterà alcuna persona né vi dimorerà essere umano.

41Ecco, un popolo viene dal settentrione, un popolo grande, e molti re sorgono dalle estremità della terra.

42Impugnano arco e dardo, sono crudeli, non hanno pietà; il loro tumulto è come il mugghio del mare. Montano

cavalli, sono pronti come un sol uomo a combattere contro di te, figlia di Bábilonia. 43Il re di Bábilonia ha sentito

parlare di loro e le sue braccia sono senza forza; lo ha colto l'angoscia, un dolore come di donna nel parto. 44Ecco,

come un leone sale dalla boscaglia del Giordano verso i prati sempre verdi, così in un batter d'occhio io li farò

fuggire al di là e vi metterò sopra colui che mi piacerà. Poiché chi è come me? Chi può citarmi in giudizio? Chi è

dunque il pastore che può resistere davanti a me? 45Per questo ascoltate il progetto che il Signore ha fatto contro

Babilonia e le decisioni che ha prese contro il paese dei Caldei. Certo, trascineranno via anche i più piccoli del

gregge e per loro sarà desolato il loro prato. 46Al fragore della presa di Bábilonia trema la terra, ne risuonerà il

clamore fra le nazioni".
51
1Così dice il Signore:
"Ecco susciterò contro Bábilonia
e contro gli abitanti della Caldea
un vento distruttore;

2io invierò in Bábilonia spulatori che la spuleranno

e devasteranno la sua regione,
poiché le piomberanno addosso da tutte le parti
nel giorno della tribolazione".
3Non deponga l'arciere l'arco
e non si spogli della corazza.
Non risparmiate i suoi giovani,
sterminate tutto il suo esercito.
4Cadano trafitti nel paese dei Caldei
e feriti nelle sue piazze,
5bperché la loro terra è piena di delitti
davanti al Santo di Israele.
5aMa Israele e Giuda non sono vedove
del loro Dio, il Signore degli eserciti.
6Fuggite da Bábilonia,
ognuno ponga in salvo la sua vita;
non vogliate perire per la sua iniquità,

poiché questo è il tempo della vendetta del Signore;

egli la ripaga per quanto ha meritato.

7Babilonia era una coppa d'oro in mano del Signore,

con la quale egli inebriava tutta la terra;
del suo vino hanno bevuto i popoli,
perciò sono divenuti pazzi.

8All'improvviso Bábilonia è caduta, è stata infranta;

alzate lamenti su di essa;
prendete balsamo per il suo dolore,
forse potrà essere guarita.
9"Abbiamo curato Bábilonia, ma non è guarita.
Lasciatela e andiamo ciascuno al proprio paese;
poiché la sua punizione giunge fino al cielo
e si alza fino alle nubi.

10Il Signore ha fatto trionfare la nostra giusta causa, venite, raccontiamo in Sion l'opera del Signore nostro Dio".

11Aguzzate le frecce,
riempite le faretre!
Il Signore suscita lo spirito del re di Media,
perché il suo piano riguardo a Bábilonia
è di distruggerla;
perché questa è la vendetta del Signore,
la vendetta per il suo tempio.
12Alzate un vessillo contro il muro di Bábilonia,
rafforzate le guardie,
collocate sentinelle,
preparate gli agguati,
poiché il Signore si era proposto un piano
e ormai compie quanto aveva detto
contro gli abitanti di Bábilonia.
13Tu che abiti lungo acque abbondanti,
ricca di tesori,
è giunta la tua fine,
il momento del taglio.

14Il Signore degli eserciti lo ha giurato per se stesso:

"Ti ho gremito di uomini come cavallette,
che intoneranno su di te il canto di vittoria".
15Egli ha formato la terra con la sua potenza,
ha fissato il mondo con la sua sapienza,
con la sua intelligenza ha disteso i cieli.

16Al rombo della sua voce rumoreggiano le acque nel cielo.

Egli fa salire le nubi dall'estremità della terra,

produce lampi per la pioggia
e manda fuori il vento dalle sue riserve.
17Resta inebetito ogni uomo, senza comprendere;
resta confuso ogni orefice per i suoi idoli,
poiché è menzogna ciò che ha fuso
e non ha soffio vitale.
18Esse sono vanità, opere ridicole;
al tempo del loro castigo periranno.
19Non è tale l'eredità di Giacobbe,
perché egli ha formato ogni cosa.
Israele è la tribù della sua eredità,
Signore degli eserciti è il suo nome.
20"Un martello sei stata per me,
uno strumento di guerra;
con te martellavo i popoli,
con te annientavo i regni,
21con te martellavo cavallo e cavaliere,
con te martellavo carro e cocchiere,
22con te martellavo uomo e donna,
con te martellavo vecchio e ragazzo,
con te martellavo giovane e fanciulla,
23con te martellavo pastore e gregge,

con te martellavo l'aratore e il suo paio di buoi,

con te martellavo governatori e prefetti.

24Ma ora ripagherò Bábilonia e tutti gli abitanti della Caldea di tutto il male che hanno fatto a Sion, sotto i vostri

occhi. Oracolo del Signore.
25Eccomi a te, monte della distruzione,
che distruggi tutta la terra.
Io stenderò la mano contro di te,
ti rotolerò giù dalle rocce
e farò di te una montagna bruciata;
26da te non si prenderà più né pietra d'angolo,
né pietra da fondamenta,
perché diventerai un luogo desolato per sempre".
Oracolo del Signore.
27Alzate un vessillo nel paese,
suonate la tromba fra le nazioni;
preparate le nazioni alla guerra contro di essa,
convocatele contro i regni
di Araràt, di Minnì e di Aschenàz.
Nominate contro di essa un comandante,
fate avanzare i cavalli come cavallette spinose.

28Preparate alla guerra contro di essa le nazioni, il re della Media, i suoi governatori, tutti i suoi prefetti e tutta la

terra in suo dominio.
29Trema la terra e freme,
perché si avverano contro Bábilonia
i progetti del Signore
di ridurre il paese di Bábilonia
in luogo desolato, senza abitanti.

30Hanno cessato di combattere i prodi di Bábilonia,

si sono ritirati nelle fortezze;
il loro valore è venuto meno,
sono diventati come donne.
Sono stati incendiati i suoi edifici,
sono spezzate le sue sbarre.
31Corriere corre incontro a corriere,
messaggero incontro a messaggero
per annunziare al re di Bábilonia
che la sua città è presa da ogni lato;
32i guadi sono occupati, le fortezze bruciano,
i guerrieri sono sconvolti dal terrore.

33Poiché dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele:

"La figlia di Bábilonia è come un'aia
al tempo in cui viene spianata;
ancora un poco e verrà per essa
il tempo della mietitura".
34"Mi ha divorata, mi ha consumata
Nabucodònosor, re di Bábilonia,
mi ha ridotta come un vaso vuoto,
mi ha inghiottita come fa il coccodrillo,
ha riempito il suo ventre,
dai miei luoghi deliziosi, mi ha scacciata.

35Il mio strazio e la mia sventura ricadano su Bábilonia!"

dice la popolazione di Sion,
"il mio sangue sugli abitanti della Caldea!"
dice Gerusalemme.
36Perciò così parla il Signore:
"Ecco io difendo la tua causa,
compio la tua vendetta;
prosciugherò il suo mare,
disseccherò le sue sorgenti.
37Babilonia diventerà un cumulo di rovine,
un rifugio di sciacalli,
un oggetto di stupore e di scherno,
senza abitanti.
38Essi ruggiscono insieme come leoncelli,
rugghiano come cuccioli di una leonessa.
39Con veleno preparerò loro una bevanda,
li inebrierò perché si stordiscano
e si addormentino in un sonno perenne,
per non svegliarsi mai più.
Parola del Signore.
40Li farò scendere al macello come agnelli,
come montoni insieme con i capri".
41Sesac è stata presa e occupata,
l'orgoglio di tutta la terra.
Babilonia è diventata un oggetto di orrore
fra le nazioni!
42Il mare dilaga su Bábilonia
essa è stata sommersa dalla massa delle onde.
43Sono diventate una desolazione le sue città,
un terreno riarso, una steppa.
Nessuno abita più in esse
non vi passa più nessun figlio d'uomo.
44"Io punirò Bel in Bábilonia,
gli estrarrò dalla gola quanto ha inghiottito.
Non andranno più a lui le nazioni".
Perfino le mura di Bábilonia sono crollate,
45esci da essa, popolo mio,

ognuno salvi la vita dall'ira ardente del Signore.

46Non si avvilisca il vostro cuore e non temete per la notizia diffusa nel paese; un anno giunge una notizia e l'anno

dopo un'altra. La violenza è nel paese, un tiranno contro un tiranno. 47Per questo ecco, verranno giorni nei quali

punirò gli idoli di Bábilonia. Allora tutto il suo paese sentirà vergogna e tutti i suoi cadaveri le giaceranno in mezzo.

48Esulteranno su Bábilonia cielo e terra e quanto contengono, perché da settentrione verranno i suoi devastatori.

Parola del Signore. 49Anche Bábilonia deve cadere per gli uccisi di Israele, come per Bábilonia caddero gli uccisi di

tutta la terra. 50Voi scampati dalla spada partite, non fermatevi; da questa regione lontana ricordatevi del Signore e vi

torni in mente Gerusalemme.

51"Sentiamo vergogna nell'udire l'insulto; la confusione ha coperto i nostri volti, perché stranieri sono entrati nel

santuario del tempio del Signore".

52"Perciò ecco, verranno giorni - dice il Signore - nei quali punirò i suoi idoli e in tutta la sua regione gemeranno i

feriti.53Anche se Bábilonia si innalzasse fino al cielo, anche se rendesse inaccessibile la sua cittadella potente, da

parte mia verranno i suoi devastatori". Oracolo del Signore.

54Udite! Un grido da Bábilonia, una rovina immensa dal paese dei Caldei. 55È il Signore che devasta Bábilonia e fa

tacere il suo grande rumore. Mugghiano le sue onde come acque possenti, risuona il frastuono della sua voce,

56perché piomba su Bábilonia il devastatore, sono catturati i suoi prodi, si sono infranti i loro archi. Dio è il Signore

delle giuste ricompense, egli ricompensa con precisione. 57"Io ubriacherò i suoi capi e i suoi saggi, i suoi

governatori, i suoi magistrati e i suoi guerrieri; essi dormiranno un sonno eterno e non potranno più svegliarsi" dice

il re, il cui nome è Signore degli eserciti.
58Così dice il Signore degli eserciti:
"Il largo muro di Bábilonia sarà raso al suolo,
le sue alte porte saranno date alle fiamme.
Si affannano dunque invano i popoli,
le nazioni si affaticano per nulla".

59Ordine che il profeta Geremia diede a Seraià figlio di Neria, figlio di Maasia, quando egli andò con Sedecìa re di

Giuda in Bábilonia nell'anno quarto del suo regno. Seraià era capo degli alloggiamenti.

60Geremia scrisse su un rotolo tutte le sventure che dovevano piombare su Bábilonia. Tutte queste cose sono state

scritte contro Bábilonia. 61Geremia quindi disse a Seraià: "Quando giungerai a Bábilonia, abbi cura di leggere in

pubblico tutte queste parole 62e dirai: Signore, tu hai dichiarato di distruggere questo luogo così che non ci sia più

chi lo abiti, né uomo né animale, ma sia piuttosto una desolazione per sempre. 63Ora, quando avrai finito di leggere

questo rotolo, vi legherai una pietra e lo getterai in mezzo all'Eufrate 64dicendo: Così affonderà Bábilonia e non

risorgerà più dalla sventura che io le farò piombare addosso".

Fin qui le parole di Geremia.
52

1Sedecìa aveva ventun'anni quando divenne re e regnò undici anni a Gerusalemme; sua madre si chiamava Camitàl

figlia di Geremia ed era di Libna. 2Egli fece ciò che dispiace al Signore, proprio come aveva fatto Ioiakìm.

3Ma, a causa dell'ira del Signore, in Gerusalemme e in Giuda le cose arrivarono a tal punto che il Signore li scacciò

dalla sua presenza. Sedecìa si era ribellato al re di Bábilonia.

4Allora nel decimo mese dell'anno nono del suo regno, il dieci del mese, venne Nabucodònosor re di Bábilonia con

tutto l'esercito contro Gerusalemme. Costoro si accamparono intorno ad essa e costruirono attorno opere d'assedio.

5La città rimase assediata fino all'undecimo anno del re Sedecìa.

6Nel quarto mese, il nove del mese, mentre la fame dominava nella città e non c'era più pane per la popolazione, 7fu

aperta una breccia nella città. Allora tutti i soldati fuggirono, uscendo dalla città di notte per la via della porta fra le

due mura, che era presso il giardino del re e, mentre i Caldei erano intorno alla città, presero la via dell'Araba.

8Le truppe dei Caldei però inseguirono il re e raggiunsero Sedecìa nelle steppe di Gèrico; allora tutto il suo esercito

lo abbandonò e si disperse. 9Il re fu catturato e condotto a Ribla nel paese di Amat presso il re di Bábilonia che

pronunziò la sentenza contro di lui. 10Il re di Bábilonia fece sgozzare i figli di Sedecìa sotto i suoi occhi e fece

sgozzare anche tutti i capi di Giuda in Ribla; 11cavò gli occhi a Sedecìa e lo fece legare con catene e condurre a

Babilonia, dove lo tenne in carcere fino alla sua morte.

12Nel quinto mese, il dieci del mese, essendo l'anno decimonono del regno di Nabucodònosor re di Bábilonia,

Nabuzaradàn, capo delle guardie, che prestava servizio alla presenza del re di Bábilonia, entrò a Gerusalemme.

13Egli incendiò il tempio del Signore e la reggia e tutte le case di Gerusalemme, diede alle fiamme anche tutte le case

dei nobili. 14Tutto l'esercito dei Caldei, che era con il capo delle guardie, demolì tutte le mura intorno a

Gerusalemme.

15Il resto del popolo che era stato lasciato in città, i disertori che erano passati al re di Bábilonia e quanti eran rimasti

degli artigiani, Nabuzaradàn, capo delle guardie, li deportò: 16dei più poveri del paese Nabuzaradàn, capo delle

guardie ne lasciò una parte come vignaioli e come campagnoli. 17I Caldei fecero a pezzi le colonne di bronzo che

erano nel tempio, le basi a ruote e il mare di bronzo che era nel tempio e ne portarono tutto il bronzo in Bábilonia.

18Essi presero ancora le caldaie, le palette, i coltelli, i bacini per l'aspersione, le coppe e tutti gli arredi di bronzo che

servivano al culto. 19Il capo delle guardie prese ancora i bicchieri, i bracieri, i bacini, le caldaie, i candelabri, le

coppe e i calici, quanto era d'oro e d'argento. 20Quanto alle due colonne, all'unico mare, ai dodici buoi di bronzo che

erano sotto di esso e alle basi a ruote, cose che aveva fatto il re Salomone per il tempio del Signore, non si poteva

calcolare quale fosse il peso del bronzo di tutti questi arredi. 21Delle colonne poi una sola era alta diciotto cubiti e ci

voleva un filo di dodici cùbiti per misurarne la circonferenza; il suo spessore era di quattro dita, essendo vuota

nell'interno. 22Su di essa c'era un capitello di bronzo e l'altezza di un capitello era di cinque cùbiti; tutto intorno al

capitello c'erano un reticolato per lato e melagrane, il tutto di bronzo; così era anche l'altra colonna. 23Le melagrane

erano novantasei; tutte le melagrane intorno al reticolato ammontavano a cento.

24Il capo delle guardie fece prigioniero Seraià, sacerdote capo, e il secondo sacerdote Sofonia insieme con tre custodi

della soglia. 25Dalla città egli fece prigionieri un funzionario, che era a capo dei soldati, e sette uomini fra i più

familiari del re, i quali furono trovati in città, e l'aiutante del capo dell'esercito che arruolava la gente del paese, e

sessanta uomini della gente del paese, che furono trovati nella città. 26Nabuzaradàn, capo delle guardie, li prese e li

condusse presso il re di Bábilonia, a Ribla. 27Il re di Bábilonia li fece percuotere e uccidere a Ribla, nel paese di

Amat. Così fu deportato Giuda dal suo paese.

28Questa è la gente che Nabucodònosor deportò: nell'anno settimo tremilaventitrè Giudei; 29nell'anno decimo ottavo

di Nabucodònosor furono deportati da Gerusalemme ottocentotrentadue persone; 30nell'anno ventitreesimo di

Nabucodònosor, Nabuzaradàn capo delle guardie deportò settecentoquarantacinque Giudei: in tutto

quattromilaseicento persone.

31Ora, nell'anno trentasettesimo della deportazione di Ioiachìn re di Giuda, nel decimosecondo mese, il venticinque

del mese, Evil-Merodàch re di Bábilonia, nell'anno della sua ascesa al regno, fece grazia a Ioiachìn re di Giuda e lo

fece uscire dalla prigione. 32Gli parlò con benevolenza e pose il seggio di lui al di sopra dei seggi dei re che si

trovavano con lui a Bábilonia. 33Gli cambiò le vesti da prigioniero e Ioiachìn mangiò sempre il cibo alla presenza di

lui per tutti i giorni della sua vita. 34Il suo sostentamento, come sostentamento abituale, gli era fornito dal re di

Babilonia ogni giorno, fino al giorno della sua morte, per tutto il tempo della sua vita.

Lamentazioni
1
1Ah! come sta solitaria
la città un tempo ricca di popolo!
È divenuta come una vedova,
la grande fra le nazioni;
un tempo signora tra le province
è sottoposta a tributo.
2Essa piange amaramente nella notte,
le sue lacrime scendono sulle guance;
nessuno le reca conforto,
fra tutti i suoi amanti;
tutti i suoi amici l'hanno tradita,
le sono divenuti nemici.
3Giuda è emigrato
per la miseria e la dura schiavitù.
Egli abita in mezzo alle nazioni,
senza trovare riposo;
tutti i suoi persecutori l'hanno raggiunto
fra le angosce.
4Le strade di Sion sono in lutto,
nessuno si reca più alle sue feste;
tutte le sue porte sono deserte,
i suoi sacerdoti sospirano,
le sue vergini sono afflitte
ed essa è nell'amarezza.
5I suoi avversari sono i suoi padroni,
i suoi nemici sono felici,
perché il Signore l'ha afflitta
per i suoi misfatti senza numero;
i suoi bambini sono stati condotti in schiavitù,
sospinti dal nemico.
6Dalla figlia di Sion
è scomparso ogni splendore;
i suoi capi sono diventati come cervi
che non trovano pascolo;
camminano senza forze
davanti agli inseguitori.
7Gerusalemme ricorda
i giorni della sua miseria e del suo vagare,
tutti i suoi beni preziosi dal tempo antico;
ricorda quando il suo popolo cadeva
per mano del nemico
e nessuno le porgeva aiuto.
I suoi nemici la guardavano
e ridevano della sua rovina.
8Gerusalemme ha peccato gravemente,
per questo è divenuta un panno immondo;
quanti la onoravano la disprezzano,
perché hanno visto la sua nudità;
anch'essa sospira
e si volge indietro.
9La sua sozzura è nei lembi della sua veste,
non pensava alla sua fine;
essa è caduta in modo sorprendente
e ora nessuno la consola.
"Guarda, Signore, la mia miseria,
perché il nemico ne trionfa".
10L'avversario ha steso la mano
su tutte le sue cose più preziose;
essa infatti ha visto i pagani
penetrare nel suo santuario,
coloro ai quali avevi proibito
di entrare nella tua assemblea.
11Tutto il suo popolo sospira in cerca di pane;
danno gli oggetti più preziosi in cambio di cibo,
per sostenersi in vita.
"Osserva, Signore, e considera
come sono disprezzata!
12Voi tutti che passate per la via,
considerate e osservate
se c'è un dolore simile al mio dolore,
al dolore che ora mi tormenta,
e con cui il Signore mi ha punito
nel giorno della sua ira ardente.
13Dall'alto egli ha scagliato un fuoco
e nelle mie ossa lo ha fatto penetrare;
ha teso una rete ai miei piedi,
mi ha fatto cadere all'indietro;
mi ha reso desolata,
affranta da languore per sempre.
14S'è aggravato il giogo delle mie colpe,
nella sua mano esse sono annodate;
il loro giogo è sul mio collo
ed ha fiaccato la mia forza;
il Signore mi ha messo nelle loro mani,
non posso rialzarmi.
15Ha ripudiato tutti i miei prodi
il Signore in mezzo a me.
Egli ha chiamato a raccolta contro di me
per fiaccare i miei giovani;
il Signore ha pigiato come uva nel tino
la vergine figlia di Giuda.
16Per tali cose io piango,
dal mio occhio scorrono lacrime,
perché lontano da me è chi consola,
chi potrebbe ridarmi la vita;
i miei figli sono desolati,
perché il nemico ha prevalso".
17Sion protende le mani,
nessuno la consola.
Il Signore ha inviato contro Giacobbe
i suoi nemici da tutte le parti.
Gerusalemme è divenuta
come panno immondo in mezzo a loro.
18"Giusto è il Signore,
poiché mi sono ribellata alla sua parola.
Ascoltate, vi prego, popoli tutti,
e osservate il mio dolore!
Le mie vergini e i miei giovani
sono andati in schiavitù.
19Ho chiamato i miei amanti,
ma essi mi hanno tradita;
i miei sacerdoti e i miei anziani
nella città sono spirati
mentre cercavano cibo
per sostenersi in vita.
20Guarda, Signore, quanto sono in angoscia;
le mie viscere si agitano,
il mio cuore è sconvolto dentro di me,
poiché sono stata veramente ribelle.
Di fuori la spada mi priva dei figli,
dentro c'è la morte.
21Senti come sospiro,
nessuno mi consola.

Tutti i miei nemici han saputo della mia sventura,

ne hanno gioito, perché tu hai fatto ciò.
Manda il giorno che hai decretato
ed essi siano simili a me!
22Ti sia presente tutta la loro malvagità
e trattali duramente come hai trattato me,
a causa di tutte le mie prevaricazioni.
Molti sono infatti i miei sospiri
e il mio cuore si consuma".
2
1Come il Signore ha oscurato nella sua ira
la figlia di Sion!
Egli ha scagliato dal cielo in terra
la gloria di Israele.
Non si è ricordato dello sgabello dei suoi piedi
nel giorno del suo furore.
2Il Signore ha distrutto senza pietà
tutte le dimore di Giacobbe;
ha abbattuto con ira
le fortezze della figlia di Giuda;
ha prostrato a terra, ha profanato
il suo regno e i suoi capi.
3Con ira ardente egli ha infranto
tutta la potenza di Israele.
Ha tratto indietro la destra davanti al nemico;
ha acceso Giacobbe come una fiamma di fuoco,
che divora tutto all'intorno.
4Ha teso il suo arco come un nemico,
ha tenuto ferma la destra come un avversario,
ha ucciso quanto è delizia dell'occhio.
Sulla tenda della figlia di Sion
ha rovesciato la sua ira come fuoco.
5Il Signore è divenuto come un nemico,
ha distrutto Israele;
ha distrutto tutti i suoi palazzi,
ha abbattuto le sue fortezze,
ha moltiplicato alla figlia di Giuda
lamento e cordoglio.
6Ha devastato come un giardino la sua dimora,
ha demolito il luogo della riunione.
Il Signore ha fatto dimenticare in Sion
la festa e il sabato
e ha rigettato nel furore della sua ira
re e sacerdoti.
7Il Signore ha abbandonato il suo altare,
ha rigettato il suo santuario;
ha consegnato in balìa del nemico
le mura delle sue fortezze.
Essi alzarono grida nel tempio del Signore
quasi fosse un giorno di festa.
8Il Signore ha deciso di demolire
le mura della figlia di Sion;
egli ha steso la corda per le misure,
non ritrarrà la mano dalla distruzione;
ha reso desolati bastione e baluardo;
ambedue sono in rovina.
9Sono affondate nella terra le sue porte;
egli ne ha rovinato e spezzato le sbarre;
il suo re e i suoi capi sono tra le genti;
non c'è più legge
e neppure i suoi profeti han ricevuto
visioni dal Signore.
10Siedono a terra in silenzio
gli anziani della figlia di Sion,
han cosparso di cenere il capo,
si sono cinti di sacco;
curvano a terra il capo
le vergini di Gerusalemme.
11Si son consunti per le lacrime i miei occhi,
le mie viscere sono sconvolte;
si riversa per terra la mia bile
per la rovina della figlia del mio popolo;
mentre vien meno il bambino e il lattante
nelle piazze della città.
12Alle loro madri dicevano:
"Dov'è il grano e il vino?".
Intanto venivan meno come feriti
nelle piazze della città;
esalavano il loro respiro
in grembo alle loro madri.
13Con che cosa ti metterò a confronto?
A che cosa ti paragonerò, figlia di Gerusalemme?
Che cosa eguaglierò a te per consolarti,
vergine figlia di Sion?
Poiché è grande come il mare la tua rovina;
chi potrà guarirti?
14I tuoi profeti hanno avuto per te visioni
di cose vane e insulse,
non hanno svelato le tue iniquità
per cambiare la tua sorte;
ma ti han vaticinato lusinghe,
vanità e illusioni.
15Contro di te battono le mani
quanti passano per la via;
fischiano, scrollano il capo
sulla figlia di Gerusalemme:

"È questa la città che dicevano bellezza perfetta,

gioia di tutta la terra?".
16Spalancano contro di te la bocca
tutti i tuoi nemici,
fischiano e digrignano i denti,
dicono: "L'abbiamo divorata!
Questo è il giorno che aspettavamo,
siamo arrivati a vederlo".
17Il Signore ha compiuto quanto aveva decretato,
ha adempiuto la sua parola
decretata dai giorni antichi,
ha distrutto senza pietà,
ha dato modo al nemico di gioire di te,
ha esaltato la potenza dei tuoi avversari.
18Grida dal tuo cuore al Signore,
vergine figlia di Sion;
fa' scorrere come torrente le tue lacrime,
giorno e notte!
Non darti pace,
non abbia tregua la pupilla del tuo occhio.
19Alzati, grida nella notte
quando cominciano i turni di sentinella;

effondi come acqua il tuo cuore, davanti al Signore;

alza verso di lui le mani
per la vita dei tuoi bambini,
che muoiono di fame all'angolo di ogni strada.
20"Guarda, Signore, e considera;
chi mai hai trattato così?
Le donne divorano i loro piccoli,
i bimbi che si portano in braccio!
Sono trucidati nel santuario del Signore
sacerdoti e profeti!

21Giacciono a terra per le strade ragazzi e vecchi;

le mie vergini e i miei giovani
sono caduti di spada;
hai ucciso nel giorno della tua ira,
hai trucidato senza pietà.
22Come ad un giorno di festa hai convocato
i miei terrori dall'intorno.
Nel giorno dell'ira del Signore
non vi fu né superstite né fuggiasco.
Quelli che io avevo portati in braccio e allevati
li ha sterminati il mio nemico".
3
1Io sono l'uomo che ha provato la miseria
sotto la sferza della sua ira.
2Egli mi ha guidato, mi ha fatto camminare
nelle tenebre e non nella luce.
3Solo contro di me egli ha volto e rivolto
la sua mano tutto il giorno.
4Egli ha consumato la mia carne e la mia pelle,
ha rotto le mie ossa.
5Ha costruito sopra di me, mi ha circondato
di veleno e di affanno.
6Mi ha fatto abitare in luoghi tenebrosi
come i morti da lungo tempo.
7Mi ha costruito un muro tutt'intorno,
perché non potessi più uscire;
ha reso pesanti le mie catene.
8Anche se grido e invoco aiuto,
egli soffoca la mia preghiera.
9Ha sbarrato le mie vie con blocchi di pietra,
ha ostruito i miei sentieri.
10Egli era per me un orso in agguato,
un leone in luoghi nascosti.
11Seminando di spine la mia via, mi ha lacerato,
mi ha reso desolato.
12Ha teso l'arco, mi ha posto
come bersaglio alle sue saette.
13Ha conficcato nei miei fianchi
le frecce della sua faretra.
14Son diventato lo scherno di tutti i popoli,
la loro canzone d'ogni giorno.
15Mi ha saziato con erbe amare,
mi ha dissetato con assenzio.
16Mi ha spezzato con la sabbia i denti,
mi ha steso nella polvere.
17Son rimasto lontano dalla pace,
ho dimenticato il benessere.
18E dico: "È sparita la mia gloria,
la speranza che mi veniva dal Signore".
19Il ricordo della mia miseria e del mio vagare
è come assenzio e veleno.
20Ben se ne ricorda e si accascia
dentro di me la mia anima.
21Questo intendo richiamare alla mia mente,
e per questo voglio riprendere speranza.
22Le misericordie del Signore non sono finite,
non è esaurita la sua compassione;
23esse son rinnovate ogni mattina,
grande è la sua fedeltà.
24"Mia parte è il Signore - io esclamo -
per questo in lui voglio sperare".
25Buono è il Signore con chi spera in lui,
con l'anima che lo cerca.
26È bene aspettare in silenzio
la salvezza del Signore.
27È bene per l'uomo portare
il giogo fin dalla giovinezza.
28Sieda costui solitario e resti in silenzio,
poiché egli glielo ha imposto;
29cacci nella polvere la bocca,
forse c'è ancora speranza;
30porga a chi lo percuote la sua guancia,
si sazi di umiliazioni.
31Poiché il Signore non rigetta mai...
32Ma, se affligge, avrà anche pietà
secondo la sua grande misericordia.
33Poiché contro il suo desiderio egli umilia
e affligge i figli dell'uomo.
34Quando schiacciano sotto i loro piedi
tutti i prigionieri del paese,
35quando falsano i diritti di un uomo
in presenza dell'Altissimo,
36quando fan torto a un altro in una causa,
forse non vede il Signore tutto ciò?

37Chi mai ha parlato e la sua parola si è avverata,

senza che il Signore lo avesse comandato?
38Dalla bocca dell'Altissimo non procedono forse
le sventure e il bene?
39Perché si rammarica un essere vivente,
un uomo, per i castighi dei suoi peccati?
40"Esaminiamo la nostra condotta e scrutiamola,
ritorniamo al Signore.

41Innalziamo i nostri cuori al di sopra delle mani,

verso Dio nei cieli.
42Abbiamo peccato e siamo stati ribelli;
tu non ci hai perdonato.
43Ti sei avvolto nell'ira e ci hai perseguitati,
hai ucciso senza pietà.
44Ti sei avvolto in una nube,
così che la supplica non giungesse fino a te.
45Ci hai ridotti a spazzatura e rifiuto
in mezzo ai popoli.
46Han spalancato la bocca contro di noi
tutti i nostri nemici.
47Terrore e trabocchetto sono la nostra sorte,
desolazione e rovina".
48Rivoli di lacrime scorrono dai miei occhi,
per la rovina della figlia del mio popolo.
49Il mio occhio piange senza sosta
perché non ha pace

50finché non guardi e non veda il Signore dal cielo.

51Il mio occhio mi tormenta
per tutte le figlie della mia città.
52Mi han dato la caccia come a un passero
coloro che mi son nemici senza ragione.
53Mi han chiuso vivo nella fossa
e han gettato pietre su di me.
54Son salite le acque fin sopra il mio capo;
io dissi: "È finita per me".
55Ho invocato il tuo nome, o Signore,
dalla fossa profonda.
56Tu hai udito la mia voce: "Non chiudere
l'orecchio al mio sfogo".
57Tu eri vicino quando ti invocavo,
hai detto: "Non temere!".
58Tu hai difeso, Signore, la mia causa,
hai riscattato la mia vita.
59Hai visto, o Signore, il torto che ho patito,
difendi il mio diritto!
60Hai visto tutte le loro vendette,
tutte le loro trame contro di me.
61Hai udito, Signore, i loro insulti,
tutte le loro trame contro di me,

62i discorsi dei miei oppositori e le loro ostilità

contro di me tutto il giorno.
63Osserva quando siedono e quando si alzano;
io sono la loro beffarda canzone.
64Rendi loro il contraccambio, o Signore,
secondo l'opera delle loro mani.
65Rendili duri di cuore,
la tua maledizione su di loro!
66Perseguitali nell'ira e distruggili
sotto il cielo, Signore.
4
1Ah! come si è annerito l'oro,
si è alterato l'oro migliore.

Sono disperse le pietre sante all'angolo di ogni strada.

2I preziosi figli di Sion, valutati come oro fino,

ah! come sono stimati quali vasi di creta,
lavoro delle mani di vasaio!
3Perfino gli sciacalli porgono le mammelle
e allattano i loro cuccioli,
ma la figlia del mio popolo è divenuta crudele
come gli struzzi nel deserto.
4La lingua del lattante si è attaccata
al palato per la sete;
i bambini chiedevano il pane
e non c'era chi lo spezzasse loro.
5Coloro che si cibavano di leccornìe
languono lungo le strade;
coloro che erano allevati sulla porpora
abbracciano letame.

6Grande è stata l'iniquità della figlia del mio popolo,

maggiore del peccato di Sòdoma,

la quale fu distrutta in un attimo, senza fatica di mani.

7I suoi giovani erano più splendenti della neve,
più candidi del latte;
avevano il corpo più roseo dei coralli,
era zaffìro la loro figura.

8Ora il loro aspetto s'è fatto più scuro della fuliggine,

non si riconoscono più per le strade;
si è raggrinzita la loro pelle sulle ossa,
è divenuta secca come legno.
9Sono più fortunati gli uccisi di spada
che i morti per fame, che son caduti estenuati
per mancanza dei prodotti del campo.
10Mani di donne, già inclini a pietà,
hanno cotto i loro bambini,
che sono serviti loro di cibo
nel disastro della figlia del mio popolo.
11Il Signore ha esaurito la sua collera,
ha rovesciato l'ira ardente;
ha acceso in Sion un fuoco,
che ha divorato le sue fondamenta.
12Non credevano i re della terra
e tutti gli abitanti del mondo
che l'avversario e il nemico sarebbero penetrati
entro le porte di Gerusalemme.
13Fu per i peccati dei suoi profeti,
per le iniquità dei suoi sacerdoti,

che versarono in mezzo ad essa il sangue dei giusti.

14Costoro vagavano come ciechi per le strade,
insozzati di sangue,
così che non si potevan toccare le loro vesti.
15"Scostatevi! Un impuro!", si gridava per loro,
"Scostatevi! Non toccate!".
Fuggivano e andavano randagi tra le genti,
non potevano trovare dimora.
16La faccia del Signore li ha dispersi,
egli non gli volgerà più lo sguardo;
non si è avuto riguardo dei sacerdoti,
non si è usata pietà agli anziani.
17Ancora si consumavano i nostri occhi,
in cerca di un vano soccorso.
Dal nostro osservatorio scrutavamo
verso una nazione che non poteva salvarci.
18Han dato la caccia ai nostri passi,
impedendoci di andare per le nostre piazze.

"Prossima è la nostra fine; son compiuti i nostri giorni!

Certo, è arrivata la nostra fine".
19I nostri inseguitori erano più veloci

delle aquile del cielo; sui monti ci hanno inseguiti,

nel deserto ci hanno teso agguati.
20Il nostro respiro, l'unto del Signore,
è stato preso nei loro trabocchetti,
lui, di cui dicevamo: "Alla sua ombra
vivremo fra le nazioni".
21Esulta pure, gioisci, figlia di Edom,
che abiti nella terra di Uz;
anche a te arriverà il calice,
ti inebrierai ed esporrai la tua nudità.
22È completa la tua punizione, figlia di Sion,
egli non ti manderà più in esilio;
ma punirà la tua iniquità, figlia di Edom,
scoprirà i tuoi peccati.
5
1Ricordati, Signore, di quanto ci è accaduto,
guarda e considera il nostro obbrobrio.
2La nostra eredità è passata a stranieri,
le nostre case a estranei.
3Orfani siam diventati, senza padre;
le nostre madri come vedove.
4L'acqua nostra beviamo per denaro,
la nostra legna si acquista a pagamento.
5Con un giogo sul collo siamo perseguitati
siamo sfiniti, non c'è per noi riposo.
6All'Egitto abbiamo teso la mano,
all'Assiria per saziarci di pane.
7I nostri padri peccarono e non sono più,
noi portiamo la pena delle loro iniquità.
8Schiavi comandano su di noi,
non c'è chi ci liberi dalle loro mani.

9A rischio della nostra vita ci procuriamo il pane

davanti alla spada nel deserto.

10La nostra pelle si è fatta bruciante come un forno

a causa degli ardori della fame.
11Han disonorato le donne in Sion,
le vergini nelle città di Giuda.
12I capi sono stati impiccati dalle loro mani,
i volti degli anziani non sono stati rispettati.
13I giovani han girato la mola;
i ragazzi son caduti sotto il peso della legna.
14Gli anziani hanno disertato la porta,
i giovani i loro strumenti a corda.
15La gioia si è spenta nei nostri cuori,
si è mutata in lutto la nostra danza.
16È caduta la corona dalla nostra testa;
guai a noi, perché abbiamo peccato!
17Per questo è diventato mesto il nostro cuore,
per tali cose si sono annebbiati i nostri occhi:
18perché il monte di Sion è desolato;
le volpi vi scorrazzano.
19Ma tu, Signore, rimani per sempre,
il tuo trono di generazione in generazione.
20Perché ci vuoi dimenticare per sempre?
Ci vuoi abbandonare per lunghi giorni?

21Facci ritornare a te, Signore, e noi ritorneremo;

rinnova i nostri giorni come in antico,
22poiché non ci hai rigettati per sempre,
né senza limite sei sdegnato contro di noi.
Baruc
1

1Queste sono le parole del libro che Baruc figlio di Neria, figlio di Maasià, figlio di Sedecìa, figlio di Asadia, figlio

di Chelkìa, scrisse in Bábilonia 2nell'anno quinto, il sette del mese, nella ricorrenza di quando i Caldei presero

Gerusalemme e la diedero alle fiamme. 3Baruc lesse le parole di questo libro alla presenza di Ieconia, figlio di

Ioiakìm, re di Giuda e di tutto il popolo, accorso per ascoltare la lettura: 4erano presenti i nobili, i figli del re, gli

anziani, tutto il popolo dal più piccolo al più grande, quanti insomma abitavano in Bábilonia presso il fiume Sud.

5Ascoltata la lettura, piansero, digiunarono, pregarono il Signore, 6poi, raccolto un po' di denaro, secondo quel che

ognuno poteva dare, 7lo mandarono a Gerusalemme al sacerdote Ioakim figlio di Chelkìa, figlio di Salòm e agli altri

sacerdoti e al popolo che erano con lui in Gerusalemme. 8Era il dieci del mese di Sivan, quando Baruc ricevette, per

portarli in Giuda, i vasi della casa del Signore, che erano stati portati via dal tempio. Erano quei vasi d'argento che

Sedecìa figlio di Giosia, re di Giuda, aveva fatto rifare, 9dopo che Nabucodònosor re di Bábilonia aveva deportato da

Gerusalemme in Bábilonia Ieconia, i principi, gli schiavi, i nobili e il popolo del paese. 10Mandarono a dire loro:

Ecco, vi mandiamo il denaro per comprare olocausti, sacrifici espiatori e incenso e offrire oblazioni sull'altare del

Signore nostro Dio. 11Pregate per la vita di Nabucodònosor re di Bábilonia e per la vita di suo figlio Baldassàr,

perché i loro giorni sulla terra siano lunghi come i giorni del cielo sulla terra. 12Pregate perché il Signore ci dia forza

e illumini i nostri occhi e si possa vivere all'ombra di Nabucodònosor, re di Bábilonia, e all'ombra del figlio

Baldassàr e servirli per molti anni e trovar grazia ai loro occhi. 13Pregate il Signore nostro Dio anche per noi che lo

abbiamo offeso e fino ad oggi il suo sdegno e la sua ira non si sono allontanati da noi. 14Leggete perciò questo libro

che vi abbiamo mandato per fare pubblica confessione nel tempio del Signore, in giorno di festa e nei giorni

opportuni. 15Direte dunque:

Al Signore nostro Dio la giustizia; a noi il disonore sul volto, come oggi avviene per i Giudei e gli abitanti di

Gerusalemme, 16per i nostri re e per i nostri principi, per i nostri sacerdoti e i nostri profeti e per i nostri padri,

17perché abbiamo offeso il Signore, 18gli abbiamo disobbedito, non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio

per camminare secondo i decreti che il Signore ci aveva messi dinanzi. 19Da quando il Signore fece uscire i nostri

padri dall'Egitto fino ad oggi noi ci siamo ribellati al Signore nostro Dio e ci siamo ostinati a non ascoltare la sua

voce. 20Così, come oggi costatiamo, ci son venuti addosso tanti mali insieme con la maledizione che il Signore

aveva minacciata per mezzo di Mosè suo servo, quando fece uscire i nostri padri dall'Egitto per concederci un paese

in cui scorre latte e miele. 21Non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio, secondo le parole dei profeti che

egli ci ha mandato: 22ma ciascuno di noi ha seguito le perverse inclinazioni del suo cuore, ha servito dèi stranieri e

ha fatto ciò che è male agli occhi del Signore nostro Dio.

2

1Per questo il Signore ha adempiuto le sue parole pronunziate contro di noi, contro i nostri giudici che governano

Israele, contro i nostri re e contro i nostri principi, contro ogni uomo d'Israele e di Giuda. 2Non era mai avvenuto

sotto la volta del cielo quello che egli ha compiuto in Gerusalemme, come sta scritto nella legge di Mosè, 3fino al

punto di mangiarsi uno le carni del figlio e un altro quelle della figlia. 4Il Signore li mise in potere di tutti i regni

vicini e li rese oggetto di vituperio e di disprezzo per tutti quei popoli in mezzo ai quali li aveva dispersi. 5Così ci ha

reso schiavi invece di padroni, perché abbiamo offeso il Signore nostro Dio e non abbiamo ascoltato la sua voce. 6Al

Signore nostro Dio la giustizia, a noi e ai padri nostri il disonore sul volto, come avviene ancor oggi. 7Tutte le

calamità che il Signore ci aveva minacciate, ci sono venute addosso. 8Ma noi non abbiamo placato lo sdegno del

Signore, rinunziando ai perversi affetti del nostro cuore. 9Così il Signore, che è pronto al castigo, lo ha mandato

sopra di noi, poiché egli è giusto in tutte le opere che ci ha comandate, 10mentre noi non abbiamo dato ascolto alla

sua voce, eseguendo i decreti che ci aveva posti davanti.

11Ora, Signore Dio d'Israele, che hai fatto uscire il tuo popolo dall'Egitto con mano forte, con segni e prodigi, con

grande potenza e braccio possente e ti sei fatto un nome glorioso come oggi lo possiedi, 12noi abbiamo peccato,

siamo stati empi, abbiamo trasgredito, Signore Dio nostro, i tuoi comandamenti. 13Allontana da noi lo sdegno,

poiché siamo rimasti molto pochi in mezzo alle genti fra le quali tu ci hai dispersi. 14Ascolta, Signore, la nostra

preghiera, la nostra supplica, liberaci per il tuo amore e facci trovar grazia davanti a coloro che ci hanno deportati,

15perché tutta la terra sappia che tu sei il Signore nostro Dio e che il tuo nome è stato invocato su Israele e su tutta la

sua stirpe. 16Guarda, Signore, dalla tua santa dimora e pensa a noi; inclina il tuo orecchio, Signore, e ascolta; 17apri,

Signore, gli occhi e osserva: non i morti che sono negli inferi, il cui spirito se n'è andato dalle loro viscere, danno

gloria e giustizia al Signore, 18ma chi geme sotto il peso, chi se ne va curvo e spossato, chi ha gli occhi languenti, chi

è affamato, questi sono coloro che ti rendono gloria e giustizia, Signore. 19Non per i meriti dei nostri padri e dei

nostri re ti presentiamo le nostre suppliche, Signore Dio nostro, 20ma perché tu hai mandato sopra di noi la tua

collera e il tuo sdegno, come avevi dichiarato per mezzo dei tuoi servi i profeti: 21"Ecco, dice il Signore: Curvate le

spalle, servite il re di Bábilonia e dimorerete nella terra da me data ai vostri padri. 22Ma se non darete ascolto alla

voce del Signore che comanda di servire il re di Bábilonia, 23farò cessare nelle città di Giuda e per le vie di

Gerusalemme il grido di gioia e di letizia, il canto dello sposo e della sposa e tutto il territorio diventerà un deserto

senza abitanti". 24Noi non abbiamo dato ascolto alla tua voce di servire il re di Bábilonia, perciò tu hai eseguito la

minaccia, fatta per mezzo dei tuoi servi i profeti, che le ossa dei nostri re e dei nostri padri sarebbero rimosse dalla

loro tomba. 25Ed eccole abbandonate al calore del giorno e al gelo della notte. Essi son morti fra atroci dolori, di

fame, di spada e di peste; 26il tempio che porta il tuo nome tu lo hai ridotto nello stato in cui oggi si trova, per la

malvagità della casa d'Israele e di Giuda. 27Tuttavia tu hai agito verso di noi, Signore Dio nostro, secondo tutta la tua

bontà e secondo tutta la tua grande misericordia, 28come avevi detto per mezzo del tuo servo Mosè, quando gli

ordinasti di scrivere la tua legge davanti agli Israeliti, dicendo: 29"Se voi non darete ascolto alla mia voce, questa

moltitudine che ora è così grande sarà ridotta a un piccolo resto in mezzo alle nazioni fra le quali io la disperderò;

30poiché io so che non mi ascolterà, perché è un popolo di dura cervice. Però nella terra del loro esilio ritorneranno

in sé 31e riconosceranno che io sono il Signore loro Dio. Darò loro un cuore e orecchi che ascoltano; 32nella terra del

loro esilio mi loderanno e si ricorderanno del mio nome 33e ripensando alla sorte subìta dai loro padri che peccarono

contro di me, abbandoneranno la loro caparbietà e la loro malizia. 34Io li ricondurrò nella terra promessa con

giuramento ai loro padri, ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe; essi ne avranno di nuovo il dominio e io li moltiplicherò

e non diminuiranno più; 35farò con loro un'alleanza perenne: io sarò Dio per loro ed essi saranno popolo per me, né

scaccerò mai più il mio popolo Israele dal paese che gli ho dato".

3

1Signore onnipotente, Dio d'Israele, un'anima angosciata, uno spirito tormentato grida verso di te. 2Ascolta, Signore,

abbi pietà, perché abbiamo peccato contro di te. 3Tu domini sempre, noi continuamente periamo. 4Signore

onnipotente, Dio d'Israele, ascolta dunque la supplica dei morti d'Israele, dei figli di coloro che hanno peccato contro

di te: essi non hanno ascoltato la voce del Signore loro Dio e a noi si sono attaccati questi mali. 5Non ricordare

l'iniquità dei nostri padri, ma ricordati ora della tua potenza e del tuo nome, 6poiché tu sei il Signore nostro Dio e noi

ti loderemo, Signore. 7Per questo tu hai riempito i nostri cuori del tuo timore perché invocassimo il tuo nome. Noi ti

lodiamo ora nell'esilio, poiché abbiamo allontanato dal cuore tutta l'iniquità dei nostri padri, i quali hanno peccato

contro di te. 8Ecco, siamo ancor oggi esiliati e dispersi, oggetto di obbrobrio, di maledizione e di condanna per tutte

le iniquità dei nostri padri, che si sono ribellati al Signore nostro Dio.

9Ascolta, Israele, i comandamenti della vita,
porgi l'orecchio per intender la prudenza.

10Perché, Israele, perché ti trovi in terra nemica

e invecchi in terra straniera?
11Perché ti contamini con i cadaveri

e sei annoverato fra coloro che scendono negli inferi?

12Tu hai abbandonato la fonte della sapienza!
13Se tu avessi camminato nei sentieri di Dio,
saresti vissuto sempre in pace.
14Impara dov'è la prudenza,
dov'è la forza, dov'è l'intelligenza,

per comprendere anche dov'è la longevità e la vita,

dov'è la luce degli occhi e la pace.
15Ma chi ha scoperto la sua dimora,
chi è penetrato nei suoi forzieri?
16Dove sono i capi delle nazioni,

quelli che dominano le belve che sono sulla terra?

17Coloro che si divertono con gli uccelli del cielo,

quelli che ammassano argento e oro,
in cui confidano gli uomini,
e non pongono fine ai loro possessi?
18Coloro che lavorano l'argento e lo cesellano
senza rivelare il segreto dei loro lavori?
19Sono scomparsi, sono scesi negli inferi
e altri hanno preso il loro posto.
20Nuove generazioni hanno visto la luce
e sono venute ad abitare il paese,
ma non hanno conosciuto la via della sapienza,
21non hanno appreso i suoi sentieri;
neppure i loro figli l'hanno raggiunta,
anzi, si sono allontanati dalla sua via.
22Non se n'è sentito parlare in Canaan,
non si è vista in Teman.
23I figli di Agar, che cercano sapienza terrena,
i mercanti di Merra e di Teman,

i narratori di favole, i ricercatori dell'intelligenza

non hanno conosciuto la via della sapienza,
non si son ricordati dei suoi sentieri.
24Israele, quanto è grande la casa di Dio,
quanto è vasto il luogo del suo dominio!
25È grande e non ha fine,
è alto e non ha misura!
26Là nacquero i famosi giganti dei tempi antichi,
alti di statura, esperti nella guerra;
27ma Dio non scelse costoro
e non diede loro la via della sapienza:
28perirono perché non ebbero saggezza,
perirono per la loro insipienza.
29Chi è salito al cielo per prenderla
e farla scendere dalle nubi?
30Chi ha attraversato il mare e l'ha trovata
e l'ha comprata a prezzo d'oro puro?
31Nessuno conosce la sua via,
nessuno pensa al suo sentiero.
32Ma colui che sa tutto, la conosce
e l'ha scrutata con l'intelligenza.

È lui che nel volger dei tempi ha stabilito la terra

e l'ha riempita d'animali;
33lui che invia la luce ed essa va,
che la richiama ed essa obbedisce con tremore.
34Le stelle brillano dalle loro vedette
e gioiscono;
35egli le chiama e rispondono: "Eccoci!"
e brillano di gioia per colui che le ha create.
36Egli è il nostro Dio
e nessun altro può essergli paragonato.
37Egli ha scrutato tutta la via della sapienza
e ne ha fatto dono a Giacobbe suo servo,
a Israele suo diletto.
38Per questo è apparsa sulla terra
e ha vissuto fra gli uomini.
4
1Essa è il libro dei decreti di Dio,
è la legge che sussiste nei secoli;
quanti si attengono ad essa avranno la vita,
quanti l'abbandonano moriranno.
2Ritorna, Giacobbe, e accoglila,
cammina allo splendore della sua luce.
3Non dare ad altri la tua gloria,
né i tuoi privilegi a gente straniera.
4Beati noi, o Israele,
perché ciò che piace a Dio ci è stato rivelato.
5Coraggio, popolo mio, tu, resto d'Israele!
6Siete stati venduti alle genti
non per essere annientati,
ma perché avete provocato lo sdegno di Dio
siete stati consegnati ai nemici.
7Avete irritato il vostro creatore,
sacrificando ai dèmoni e non a Dio.

8Avete dimenticato chi vi ha allevati, il Dio eterno,

avete afflitto colei che vi ha nutriti, Gerusalemme.

9Essa ha visto piombare su di voi l'ira divina
e ha esclamato: Ascoltate, città vicine di Sion,
Dio mi ha mandato un grande dolore.
10Ho visto, infatti, la schiavitù in cui l'Eterno
ha condotto i miei figli e le mie figlie.
11Io li avevo nutriti con gioia
e li ho dovuti lasciare con lacrime e gemiti.

12Nessuno goda di me nel vedermi vedova e desolata;

sono abbandonata per i peccati dei miei figli
che deviarono dalla legge di Dio,
13non si curarono dei suoi decreti,
non seguirono i suoi comandamenti,
non procedettero per i sentieri della dottrina,
secondo la sua giustizia.
14Venite, o città vicine di Sion,
considerate la schiavitù in cui l'Eterno
ha condotto i miei figli e le mie figlie.
15Ha mandato contro di loro un popolo lontano,
una gente perversa di lingua straniera,

che non ha avuto rispetto dei vecchi, né pietà dei bambini,

16che ha strappato i cari figli alla vedova
e l'ha lasciata sola senza figlie.
17E io come posso aiutarvi?
18Chi vi ha afflitto con tanti mali
saprà liberarvi dal potere dei vostri nemici.
19Andate, figli miei, andate, io resto sola.
20Ho deposto l'abito di pace,
ho indossato il cilicio della supplica,
griderò all'Eterno per tutti i miei giorni.
21Coraggio, figli miei, gridate a Dio
ed egli vi libererà dall'oppressione
e dal potere dei vostri nemici.

22Io, infatti, spero dall'Eterno la vostra salvezza.

Una grande gioia mi viene dal Santo,
per la misericordia che presto vi giungerà
dall'Eterno vostro salvatore.
23Vi ho visti partire fra gemiti e pianti,
ma Dio vi ricondurrà a me
con letizia e gioia, per sempre.
24Come ora le città vicine di Sion
hanno visto la vostra schiavitù,
così vedranno ben presto la vostra salvezza
da parte del vostro Dio;
essa verrà a voi
con grande gloria e splendore dell'Eterno.
25Figli, sopportate con pazienza la collera
che da Dio è venuta su di voi.
Il nemico vi ha perseguitati,
ma vedrete ben presto la sua rovina
e calcherete il piede sul suo collo.
26I miei figli tanto delicati
hanno dovuto battere aspri sentieri,
incalzati come gregge rapito dal nemico.
27Coraggio, figli, gridate a Dio,

poiché si ricorderà di voi colui che vi ha provati.

28Però, come pensaste di allontanarvi da Dio,

così ritornando decuplicate lo zelo per ricercarlo,

29poiché chi vi ha afflitti con tante calamità

vi darà anche, con la salvezza, una gioia perenne.

30Coraggio, Gerusalemme!
Colui che ti ha dato un nome ti consolerà.
31Maledetti i tuoi oppressori,
che hanno goduto della tua caduta;

32maledette le città in cui sono stati schiavi i tuoi figli,

maledetta colei che li ha trattenuti.
33Come ha gioito per la tua caduta
e si è allietata per la tua rovina,
così patirà per la sua desolazione.
34Le toglierò la gioia di essere così popolata,
il suo tripudio sarà cambiato in lutto.
35Un fuoco cadrà su di lei per lunghi giorni
per volere dell'Eterno
e per molto tempo sarà abitata da demoni.
36Guarda ad oriente, Gerusalemme,
osserva la gioia che ti viene da Dio.
37Ecco, ritornano i figli che hai visti partire,

ritornano insieme riuniti dall'oriente all'occidente,

alla parola del Santo, esultanti per la gloria di Dio.

5

1Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto e dell'afflizione,

rivèstiti dello splendore della gloria
che ti viene da Dio per sempre.
2Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio,
metti sul capo il diadema di gloria dell'Eterno,
3perché Dio mostrerà il tuo splendore
ad ogni creatura sotto il cielo.
4Sarai chiamata da Dio per sempre:
Pace della giustizia e gloria della pietà.

5Sorgi, o Gerusalemme, e sta' in piedi sull'altura

e guarda verso oriente; vedi i tuoi figli riuniti
da occidente ad oriente,

alla parola del Santo, esultanti per il ricordo di Dio.

6Si sono allontanati da te a piedi, incalzati dai nemici;

ora Dio te li riconduce
in trionfo come sopra un trono regale.
7Poiché Dio ha stabilito di spianare
ogni alta montagna e le rupi secolari,
di colmare le valli e spianare la terra

perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio.

8Anche le selve e ogni albero odoroso
faranno ombra ad Israele per comando di Dio.
9Perché Dio ricondurrà Israele con gioia
alla luce della sua gloria,
con la misericordia e la giustizia
che vengono da lui.
6

1Per i peccati da voi commessi di fronte a Dio sarete condotti prigionieri in Bábilonia da Nabucodònosor re dei

Babilonesi. 2Giunti dunque in Bábilonia, vi resterete molti anni e per lungo tempo fino a sette generazioni; dopo vi

ricondurrò di là in pace. 3Ora, vedrete in Bábilonia idoli d'argento, d'oro e di legno, portati a spalla, i quali infondono

timore ai pagani. 4State attenti dunque a non imitare gli stranieri; il timore dei loro dèi non si impadronisca di voi.

5Alla vista di una moltitudine che prostrandosi davanti e dietro a loro li adora, pensate: "Te dobbiamo adorare,

Signore". 6Poiché il mio angelo è con voi, egli si prenderà cura di voi.

7Essi hanno una lingua limata da un artefice, sono indorati e inargentati, ma sono simulacri falsi e non possono

parlare. 8Come si fa con una ragazza vanitosa, prendono oro e acconciano corone sulla testa dei loro dèi. 9Talvolta

anche i sacerdoti, togliendo ai loro dèi oro e argento, lo spendono per sé, dandone anche alle prostitute nei postriboli.

10Adornano poi con vesti, come si fa con gli uomini, questi idoli d'argento, d'oro e di legno; ma essi non sono in

grado di salvarsi dalla ruggine e dai tarli. 11Sono avvolti in una veste purpurea, ma bisogna pulire il loro volto per la

polvere del tempio che si posa abbondante su di essi. 12Come un governatore di una regione, il dio ha lo scettro, ma

non stermina colui che lo offende. 13Ha il pugnale e la scure nella destra, ma non si libera dalla guerra e dai ladri.

14Per questo è evidente che non sono dèi; non temeteli, dunque!

15Come un vaso di terra una volta rotto diventa inutile, così sono i loro dèi, posti nei templi. 16I loro occhi sono pieni

della polvere sollevata dai piedi di coloro che entrano. 17Come ad uno che abbia offeso un re si tiene bene sbarrato il

luogo dove è detenuto perché deve essere condotto a morte, così i sacerdoti assicurano i templi con portoni, con

serrature e con spranghe, perché non vengano saccheggiati dai ladri. 18Accendono loro lumi, persino più numerosi

che per se stessi, ma gli dèi non ne vedono alcuno. 19Sono come una delle travi del tempio; il loro interno, come si

dice, viene divorato e anch'essi senza accorgersene sono divorati dagli insetti che strisciano dalla terra, insieme con

le loro vesti. 20Il loro volto si annerisce per il fumo del tempio. 21Sul loro corpo e sulla testa si posano pipistrelli,

rondini e altri uccelli e anche i gatti. 22Di qui potete conoscere che non sono dèi; non temeteli, dunque!

23L'oro di cui sono adorni per bellezza non risplende se qualcuno non ne toglie la patina; perfino quando venivano

fusi, essi non se ne accorgevano. 24Furono comprati a qualsiasi prezzo, essi che non hanno alito vitale. 25Senza piedi,

vengono portati a spalla, mostrando agli uomini la loro condizione vergognosa; arrossiscono anche i loro fedeli

perché, se cadono a terra, non si rialzano più. 26Neanche se uno li colloca diritti si muoveranno da sé, né se si sono

inclinati si raddrizzeranno; si pongono offerte innanzi a loro come ai morti. 27I loro sacerdoti vendono le loro vittime

e ne traggono profitto; anche le mogli di costoro ne pongono sotto sale una parte e non ne danno né ai poveri né ai

bisognosi; anche una donna in stato di impurità e la puerpera toccano le loro vittime. 28Conoscendo dunque da

questo che non sono dèi, non temeteli!

29Come infatti si potrebbero chiamare dèi? Perfino le donne presentano offerte a questi idoli d'argento, d'oro e di

legno. 30Nei templi i sacerdoti siedono con le vesti stracciate, la testa e le guance rasate, a capo scoperto. 31Urlano

alzando grida davanti ai loro dèi, come fanno alcuni durante un banchetto funebre. 32I sacerdoti si portan via le vesti

degli dèi e ne rivestono le loro mogli e i loro bambini. 33Gli idoli non possono contraccambiare né il male né il bene

ricevuto da qualcuno; non possono né costituire né spodestare un re; 34nemmeno possono dare ricchezze né soldi. Se

qualcuno, fatto un voto, non lo mantiene, non se ne curano. 35Non liberano un uomo dalla morte né sottraggono il

debole da un forte. 36Non rendono la vista a un cieco né liberano un uomo dalle angosce. 37Non hanno pietà della

vedova né beneficano l'orfano. 38Sono simili alle pietre estratte dalla montagna quegli idoli di legno, indorati e

argentati. I loro fedeli saranno confusi. 39Come dunque si può ritenere e dichiarare che costoro sono dèi?

40Inoltre, perfino gli stessi Caldei li disonorano; questi infatti quando trovano un muto incapace di parlare lo

presentano a Bel pregandolo di farlo parlare, quasi che costui potesse sentire. 41Costoro, pur rendendosene conto,

non sono capaci di abbandonare gli idoli, perché non hanno senno. 42Le donne siedono per la strada cinte di

cordicelle e bruciano della crusca. 43Quando qualcuna di esse, tratta in disparte da qualche passante, si è data a

costui, schernisce la sua vicina perché non fu stimata come lei e perché la sua cordicella non fu spezzata. 44Quanto

avviene attorno agli idoli è menzogna; dunque, come si può credere e dichiarare che costoro sono dèi?

45Gli idoli sono lavoro di artigiani e di orefici; essi non diventano niente altro che ciò che gli artigiani vogliono che

siano. 46Coloro che li fabbricano non hanno vita lunga; come potrebbero le cose da essi fabbricate essere dèi? 47Essi

lasciano ai loro posteri menzogna e ignominia. 48Difatti, quando sopraggiungono la guerra e le calamità, i sacerdoti

si consigliano fra di loro sul come potranno nascondersi insieme con i loro dèi. 49Come dunque è possibile non

comprendere che non sono dèi coloro che non possono salvare se stessi né dalla guerra né dai mali? 50Dopo tali fatti

si riconoscerà che gli idoli di legno, indorati e argentati, sono una menzogna; a tutte le genti e ai re sarà evidente che

essi non sono dèi, ma lavoro delle mani d'uomo e che sono privi di ogni qualità divina. 51A chi dunque non sarà

evidente che non sono dèi?

52Essi infatti non possono costituire un re sul paese nè concedere la pioggia agli uomini; 53non risolvono le contese,

né liberano l'oppresso, poiché non hanno alcun potere; sono come cornacchie fra il cielo e la terra. 54Infatti, se il

fuoco si attacca al tempio di questi dèi di legno o indorati o argentati, mentre i loro sacerdoti fuggiranno e si

metteranno in salvo, essi invece come travi bruceranno là in mezzo. 55A un re e ai nemici non possono resistere.

56Come dunque si può ammettere e pensare che essi siano dèi?

57Né dai ladri né dai briganti si salveranno questi idoli di legno, argentati e indorati, ai quali i ladri con la violenza

tolgono l'oro, l'argento e la veste che li avvolge e poi fuggono tenendo la roba; essi non sono in grado di aiutare

neppure se stessi. 58Per questo vale meglio di questi dèi bugiardi un re che mostri coraggio oppure un arnese utile in

casa, di cui si serve chi l'ha acquistato; anche meglio di questi dèi bugiardi è una porta, che tenga al sicuro quanto è

dentro la casa o perfino una colonna di legno in un palazzo. 59Il sole, la luna, le stelle, essendo lucenti e destinati a

servire a uno scopo obbediscono volentieri. 60Così anche il lampo, quando appare, è ben visibile; anche il vento spira

su tutta la regione. 61Quando alle nubi è ordinato da Dio di percorrere tutta la terra, eseguiscono l'ordine; il fuoco,

inviato dall'alto per consumare monti e boschi, eseguisce il comando. 62Gli idoli invece non assomigliano né per

l'aspetto né per la potenza a queste cose. 63Perciò non si deve ritenere né dichiarare che siano dèi, poiché non

possono né rendere giustizia né beneficare gli uomini. 64Conoscendo dunque che non sono dèi, non temeteli!

65Essi non maledicono né benedicono i re; 66non mostrano alle genti segni nel cielo, né risplendono come il sole, né

illuminano come la luna. 67Le belve sono migliori di loro, perché possono fuggire in un riparo e provvedere a se

stesse. 68Dunque, in nessuna maniera è chiaro per noi che essi sono dèi; per questo non temeteli!

69Come infatti uno spauracchio che in un cocomeraio nulla protegge, tali sono i loro idoli di legno indorati e

argentati; 70ancora, i loro idoli di legno indorati e argentati si possono paragonare a un ramo nell'orto, su cui si posa

ogni sorta di uccelli, o anche a un cadavere gettato nelle tenebre. 71Dalla porpora e dal bisso che si logorano su di

loro saprete che non sono dèi; infine saranno divorati e nel paese saranno una vergogna. 72È migliore un uomo

giusto che non abbia idoli, poiché sarà lontano dal disonore.

Ezechiele
1

1Il cinque del quarto mese dell'anno trentesimo, mentre mi trovavo fra i deportati sulle rive del canale Chebàr, i cieli

si aprirono ed ebbi visioni divine. 2Il cinque del mese - era l'anno quinto della deportazione del re Ioiachìn - 3la

parola del Signore fu rivolta al sacerdote Ezechiele figlio di Buzì, nel paese dei Caldei, lungo il canale Chebàr. Qui

fu sopra di lui la mano del Signore.

4Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva

tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di elettro incandescente. 5Al centro apparve la figura di

quattro esseri animati, dei quali questo era l'aspetto: avevano sembianza umana 6e avevano ciascuno quattro facce e

quattro ali. 7Le loro gambe erano diritte e gli zoccoli dei loro piedi erano come gli zoccoli dei piedi d'un vitello,

splendenti come lucido bronzo. 8Sotto le ali, ai quattro lati, avevano mani d'uomo; tutti e quattro avevano le

medesime sembianze e le proprie ali, 9e queste ali erano unite l'una all'altra. Mentre avanzavano, non si volgevano

indietro, ma ciascuno andava diritto avanti a sé.

10Quanto alle loro fattezze, ognuno dei quattro aveva fattezze d'uomo; poi fattezze di leone a destra, fattezze di toro

a sinistra e, ognuno dei quattro, fattezze d'aquila. 11Le loro ali erano spiegate verso l'alto; ciascuno aveva due ali che

si toccavano e due che coprivano il corpo. 12Ciascuno si muoveva davanti a sé; andavano là dove lo spirito li

dirigeva e, muovendosi, non si voltavano indietro.

13Tra quegli esseri si vedevano come carboni ardenti simili a torce che si muovevano in mezzo a loro. Il fuoco

risplendeva e dal fuoco si sprigionavano bagliori. 14Gli esseri andavano e venivano come un baleno. 15Io guardavo

quegli esseri ed ecco sul terreno una ruota al loro fianco, di tutti e quattro.

16Le ruote avevano l'aspetto e la struttura come di topazio e tutt'e quattro la medesima forma, il loro aspetto e la loro

struttura era come di ruota in mezzo a un'altra ruota. 17Potevano muoversi in quattro direzioni, senza aver bisogno di

voltare nel muoversi. 18La loro circonferenza era assai grande e i cerchi di tutt'e quattro erano pieni di occhi

tutt'intorno. 19Quando quegli esseri viventi si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a loro e, quando gli

esseri si alzavano da terra, anche le ruote si alzavano. 20Dovunque lo spirito le avesse spinte, le ruote andavano e

ugualmente si alzavano, perché lo spirito dell'essere vivente era nelle ruote. 21Quando essi si muovevano, esse si

muovevano; quando essi si fermavano, esse si fermavano e, quando essi si alzavano da terra, anche le ruote

ugualmente si alzavano, perché lo spirito dell'essere vivente era nelle ruote.

22Al di sopra delle teste degli esseri viventi vi era una specie di firmamento, simile ad un cristallo splendente, disteso

sopra le loro teste, 23e sotto il firmamento vi erano le loro ali distese, l'una di contro all'altra; ciascuno ne aveva due

che gli coprivano il corpo. 24Quando essi si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al rumore di grandi

acque, come il tuono dell'Onnipotente, come il fragore della tempesta, come il tumulto d'un accampamento. Quando

poi si fermavano, ripiegavano le ali. 25Ci fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle loro teste.

26Sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve come una pietra di zaffiro in forma di trono e su questa specie

di trono, in alto, una figura dalle sembianze umane. 27Da ciò che sembrava essere dai fianchi in su, mi apparve

splendido come l'elettro e da ciò che sembrava dai fianchi in giù, mi apparve come di fuoco. Era circondato da uno

splendore 28il cui aspetto era simile a quello dell'arcobaleno nelle nubi in un giorno di pioggia. Tale mi apparve

l'aspetto della gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia a terra e udii la voce di uno che parlava.

2

1Mi disse: "Figlio dell'uomo, alzati, ti voglio parlare". 2Ciò detto, uno spirito entrò in me, mi fece alzare in piedi e io

ascoltai colui che mi parlava.

3Mi disse: "Figlio dell'uomo, io ti mando agli Israeliti, a un popolo di ribelli, che si sono rivoltati contro di me. Essi e

i loro padri hanno peccato contro di me fino ad oggi. 4Quelli ai quali ti mando sono figli testardi e dal cuore indurito.

Tu dirai loro: Dice il Signore Dio. 5Ascoltino o non ascoltino - perché sono una genìa di ribelli - sapranno almeno

che un profeta si trova in mezzo a loro.

6Ma tu, figlio dell'uomo non li temere, non aver paura delle loro parole; saranno per te come cardi e spine e ti

troverai in mezzo a scorpioni; ma tu non temere le loro parole, non t'impressionino le loro facce, sono una genìa di

ribelli. 7Tu riferirai loro le mie parole, ascoltino o no, perché sono una genìa di ribelli.

8E tu, figlio dell'uomo, ascolta ciò che ti dico e non esser ribelle come questa genìa di ribelli; apri la bocca e mangia

ciò che io ti do". 9Io guardai ed ecco, una mano tesa verso di me teneva un rotolo. Lo spiegò davanti a me; era scritto

all'interno e all'esterno e vi erano scritti lamenti, pianti e guai.

3

1Mi disse: "Figlio dell'uomo, mangia ciò che hai davanti, mangia questo rotolo, poi va' e parla alla casa d'Israele".

2Io aprii la bocca ed egli mi fece mangiare quel rotolo, 3dicendomi: "Figlio dell'uomo, nutrisci il ventre e riempi le

viscere con questo rotolo che ti porgo". Io lo mangiai e fu per la mia bocca dolce come il miele. 4Poi egli mi disse:

"Figlio dell'uomo, va', recati dagli Israeliti e riferisci loro le mie parole, 5poiché io non ti mando a un popolo dal

linguaggio astruso e di lingua barbara, ma agli Israeliti: 6non a grandi popoli dal linguaggio astruso e di lingua

barbara, dei quali tu non comprendi le parole: se a loro ti avessi inviato, ti avrebbero ascoltato; 7ma gli Israeliti non

vogliono ascoltar te, perché non vogliono ascoltar me: tutti gli Israeliti sono di dura cervice e di cuore ostinato.

8Ecco io ti do una faccia tosta quanto la loro e una fronte dura quanto la loro fronte. 9Come diamante, più dura della

selce ho reso la tua fronte. Non li temere, non impaurirti davanti a loro; sono una genìa di ribelli".

10Mi disse ancora: "Figlio dell'uomo, tutte le parole che ti dico accoglile nel cuore e ascoltale con gli orecchi: 11poi

va', recati dai deportati, dai figli del tuo popolo, e parla loro. Dirai: Così dice il Signore, ascoltino o non ascoltino".

12Allora uno spirito mi sollevò e dietro a me udii un grande fragore: "Benedetta la gloria del Signore dal luogo della

sua dimora!". 13Era il rumore delle ali degli esseri viventi che le battevano l'una contro l'altra e contemporaneamente

il rumore delle ruote e il rumore di un grande frastuono. 14Uno spirito dunque mi sollevò e mi portò via; io ritornai

triste e con l'animo eccitato, mentre la mano del Signore pesava su di me. 15Giunsi dai deportati di Tel-Avìv, che

abitano lungo il canale Chebàr, dove hanno preso dimora, e rimasi in mezzo a loro sette giorni come stordito.

16Al termine di questi sette giorni mi fu rivolta questa parola del Signore: "Figlio dell'uomo, ti ho posto per

sentinella alla casa d'Israele. 17Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. 18Se io

dico al malvagio: Tu morirai! e tu non lo avverti e non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta perversa e

viva, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. 19Ma se tu ammonisci

il malvagio ed egli non si allontana dalla sua malvagità e dalla sua perversa condotta, egli morirà per il suo peccato,

ma tu ti sarai salvato.

20Così, se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità, io porrò un ostacolo davanti a lui ed egli

morirà; poiché tu non l'avrai avvertito, morirà per il suo peccato e le opere giuste da lui compiute non saranno più

ricordate; ma della morte di lui domanderò conto a te. 21Se tu invece avrai avvertito il giusto di non peccare ed egli

non peccherà, egli vivrà, perché è stato avvertito e tu ti sarai salvato".

22Anche là venne sopra di me la mano del Signore ed egli mi disse: "Alzati e va' nella valle; là ti voglio parlare".

23Mi alzai e andai nella valle; ed ecco la gloria del Signore era là, simile alla gloria che avevo vista sul canale

Chebàr, e caddi con la faccia a terra. 24Allora uno spirito entrò in me e mi fece alzare in piedi ed egli mi disse: "Va' e

rinchiuditi in casa. 25Ed ecco, figlio dell'uomo, ti saranno messe addosso delle funi, sarai legato e non potrai più

uscire in mezzo a loro. 26Ti farò aderire la lingua al palato e resterai muto; così non sarai più per loro uno che li

rimprovera, perché sono una genìa di ribelli. 27Ma quando poi ti parlerò, ti aprirò la bocca e tu riferirai loro: Dice il

Signore Dio: chi vuole ascoltare ascolti e chi non vuole non ascolti; perché sono una genìa di ribelli".

4

1"Tu, figlio dell'uomo, prendi una tavoletta d'argilla, mettila dinanzi a te, disegnaci sopra una città, Gerusalemme, 2e

disponi intorno ad essa l'assedio: rizza torri, costruisci terrapieni, schiera gli accampamenti e colloca intorno gli

arieti. 3Poi prendi una teglia di ferro e mettila come muro di ferro fra te e la città, e tieni fisso lo sguardo su di essa,

che sarà assediata, anzi tu la assedierai! Questo sarà un segno per gli Israeliti.

4Mettiti poi a giacere sul fianco sinistro e sconta su di esso la iniquità d'Israele. Per il numero di giorni in cui giacerai

su di esso, espierai le sue iniquità: 5io ho computato a te gli anni della sua espiazione come un numero di giorni. Per

centonovanta giorni tu espierai le iniquità degli Israeliti.

6Terminati questi, giacerai sul fianco destro e sconterai l'iniquità di Giuda per quaranta giorni, computando un

giorno per ogni anno. 7Terrai fisso lo sguardo contro il muro di Gerusalemme, terrai il braccio disteso e profeterai

contro di essa. Ecco ti ho cinto di catene, 8in modo che tu non potrai voltarti né da una parte né dall'altra finché tu

non abbia compiuto i giorni della tua reclusione.

9Prendi intanto grano, orzo, fave, lenticchie, miglio e spelta, mettili in un recipiente e fattene del pane: ne mangerai

durante tutti i giorni che tu rimarrai disteso sul fianco, cioè per centonovanta giorni. 10Il cibo che ti prenderai sarà

del peso di venti sicli al giorno: lo consumerai nelle ventiquattr'ore. 11Anche l'acqua che berrai sarà razionata: un

sesto di hin, nelle ventiquattro ore. 12Mangerai questo cibo in forma di una schiacciata d'orzo, che cuocerai sopra

escrementi umani davanti ai loro occhi. 13In tal maniera, mi disse il Signore, mangeranno gli Israeliti il loro pane

impuro, in mezzo alle genti fra le quali li disperderò".

14Io esclamai: "Ah, Signore Dio, mai mi sono contaminato! Dall'infanzia fino ad ora mai ho mangiato carne di bestia

morta o sbranata, né mai è entrato nella mia bocca cibo impuro". 15Egli mi rispose: "Ebbene, invece di escrementi

umani ti concedo sterco di bue; lì sopra cuocerai il tuo pane".

16Poi soggiunse: "Figlio dell'uomo, ecco io tolgo a Gerusalemme la riserva del pane; mangeranno il pane a razione e

con angoscia e berranno l'acqua a misura in preda all'affanno; 17così, mancando pane e acqua, languiranno tutti

insieme e si consumeranno nella loro iniquità.
5

1E tu, figlio dell'uomo, prendi una spada affilata, usala come un rasoio da barbiere e raditi i capelli e la barba; poi

prendi una bilancia e dividi i peli tagliati.

2Un terzo lo brucerai sul fuoco in mezzo alla città al termine dei giorni dell'assedio; prenderai un altro terzo e lo

taglierai con la spada intorno alla città e l'altro terzo lo disperderai al vento, mentre io sguainerò la spada dietro ad

essi. 3Di questi ne prenderai un piccolo numero e li legherai al lembo del tuo mantello; 4ne prenderai ancora una

piccola parte e li getterai sul fuoco e li brucerai e da essi si sprigionerà il fuoco. A tutti gli Israeliti riferirai: 5Così

dice il Signore Dio: Questa è Gerusalemme! Io l'avevo collocata in mezzo alle genti e circondata di paesi stranieri.

6Essa si è ribellata con empietà alle mie leggi più delle genti e ai miei statuti più dei paesi che la circondano: hanno

disprezzato i miei decreti e non han camminato secondo i miei comandamenti. 7Perciò, dice il Signore Dio: Poiché

voi siete più ribelli delle genti che vi circondano, non avete seguito i miei comandamenti, non avete osservato i miei

decreti e neppure avete agito secondo i costumi delle genti che vi stanno intorno, 8ebbene, così dice il Signore Dio:

Ecco anche me contro di te: farò in mezzo a te giustizia di fronte alle genti. 9Farò in mezzo a te quanto non ho mai

fatto e non farò mai più, a causa delle tue colpe abominevoli. 10Perciò in mezzo a te i padri divoreranno i figli e i

figli divoreranno i padri. Compirò in te i miei giudizi e disperderò ad ogni vento quel che resterà di te. 11Com'è vero

ch'io vivo, dice il Signore Dio, poiché tu hai profanato il mio santuario con tutte le tue nefandezze e con tutte le tue

cose abominevoli, anch'io raderò tutto, il mio occhio non s'impietosirà, non avrò compassione. 12Un terzo dei tuoi

morirà di peste e perirà di fame in mezzo a te; un terzo cadrà di spada nei tuoi dintorni e l'altro terzo lo disperderò a

tutti i venti e sguainerò la spada dietro di essi. 13Allora darò sfogo alla mia ira, sazierò su di loro il mio furore e mi

vendicherò; allora sapranno che io, il Signore, avevo parlato con sdegno, quando sfogherò su di loro il mio furore.

14Ti ridurrò a un deserto, a un obbrobrio in mezzo alle nazioni che ti stanno all'intorno, sotto gli sguardi di tutti i

passanti. 15Sarai un obbrobrio e un vituperio, un esempio e un orrore per le genti che ti circondano, quando in mezzo

a te farò giustizia, con sdegno e furore, con terribile vendetta - io, il Signore, parlo - 16quando scoccherò contro di

voi le terribili saette della fame, che portano distruzione e che lancerò per distruggervi, e aumenterò la fame contro

di voi, togliendovi la riserva del pane. 17Allora manderò contro di voi la fame e le belve che ti distruggeranno i figli;

in mezzo a te passeranno la peste e la strage, mentre farò piombare sopra di te la spada. Io, il Signore, ho parlato".

6

1Mi fu quindi rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, volgi la faccia verso i monti d'Israele e profetizza

contro di essi: 3Monti d'Israele, udite la parola del Signore Dio. Così dice il Signore Dio ai monti e alle colline, alle

gole e alle valli: Ecco, manderò sopra di voi la spada e distruggerò le vostre alture; 4i vostri altari saranno devastati e

infranti i vostri altari per l'incenso; getterò i vostri cadaveri davanti ai vostri idoli 5e disseminerò le vostre ossa

intorno ai vostri altari. 6Su tutto il vostro suolo le vostre città saranno rovinate, le vostre alture demolite, distrutte, e i

vostri altari spariranno. Saranno frantumati e scompariranno i vostri idoli, spezzati i vostri altari per l'incenso,

periranno le vostre opere. 7Trafitti a morte cadranno in mezzo a voi e saprete che io sono il Signore.

8Tuttavia lascerò alcuni di voi scampati alla spada in mezzo alle genti, quando vi avrò dispersi nei vari paesi: 9i

vostri scampati si ricorderanno di me fra le genti in mezzo alle quali saranno deportati; perché io avrò spezzato il

loro cuore infedele che si è allontanato da me e i loro occhi che si sono prostituiti ai loro idoli; avranno orrore di se

stessi per le iniquità commesse e per tutte le loro nefandezze.

10Sapranno allora che io sono il Signore e che non invano ho minacciato di infliggere loro questi mali.

11Così dice il Signore Dio : Batti le mani, pesta i piedi in terra e di': Oh, per tutti i loro orribili abomini il popolo

d'Israele perirà di spada, di fame e di peste! 12Chi è lontano morirà di peste, chi è vicino cadrà di spada, chi è

assediato morirà di fame: sfogherò su di loro il mio sdegno.

13Saprete allora che io sono il Signore, quando i loro cadaveri giaceranno fra i loro idoli, intorno ai loro altari, su

ogni colle elevato, su ogni cima di monte, sotto ogni albero verde e ogni quercia frondosa, dovunque hanno bruciato

profumi soavi ai loro idoli. 14Stenderò la mano su di loro e renderò la terra desolata e brulla dal deserto fino a Ribla,

dovunque dimorino; sapranno allora che io sono il Signore".

7

1Questa parola del Signore mi fu rivolta: 2"Ora, figlio dell'uomo riferisci: Così dice il Signore Dio al paese d'Israele:

La fine! Giunge la fine per i quattro punti cardinali del paese. 3Ora che su di te pende la fine, io scaglio contro di te

la mia ira per giudicarti delle tue opere e per domandarti conto delle tue nefandezze. 4Non s'impietosirà per te il mio

occhio e non avrò compassione, anzi ti terrò responsabile della tua condotta e saranno palesi in mezzo a te le tue

nefandezze; saprete allora che io sono il Signore. 5Così dice il Signore Dio: Sventura su sventura, ecco, arriva.

6Viene la fine, la fine viene su di te; ecco, viene.

7Sopraggiunge il tuo destino, o abitante del paese: arriva il tempo, è prossimo il giorno terribile e non di tripudio sui

monti. 8Ora, fra breve, rovescerò il mio furore su di te e su di te darò sfogo alla mia ira. Ti giudicherò secondo le tue

opere e ti domanderò conto di tutte le tue nefandezze. 9né s'impietosirà il mio occhio e non avrò compassione, ma ti

terrò responsabile della tua condotta e saranno palesi in mezzo a te le tue nefandezze: saprete allora che sono io, il

Signore, colui che colpisce. 10Ecco il giorno, eccolo che arriva. È giunta la tua sorte. L'ingiustizia fiorisce, germoglia

l'orgoglio 11e la violenza si leva a scettro d'iniquità. 12È giunto il tempo, è vicino il giorno: chi ha comprato non si

allieti, chi ha venduto non rimpianga; perché l'ira pende su tutti! 13Chi ha venduto non tornerà in possesso di ciò che

ha venduto anche se rimarrà in vita, perché la condanna contro il loro fasto non sarà revocata e nessuno nella sua

perversità potrà preservare la sua esistenza.

14Si suona la tromba e tutto è pronto; ma nessuno muove a battaglia, perché il mio furore è contro tutta quella

moltitudine.

15La spada all'esterno, la peste e la fame di dentro: chi è per la campagna perirà di spada, chi è in città sarà divorato

dalla fame e dalla peste. 16Chi di loro potrà fuggire e salvarsi sui monti gemerà come le colombe delle valli, ognuno

per la sua iniquità.
17Tutte le mani cadranno
e tutte le ginocchia si scioglieranno come acqua.
18Vestiranno il sacco
e lo spavento li avvolgerà.
Su tutti i volti sarà la vergogna
e tutte le teste saranno rasate.
19Getteranno l'argento per le strade
e il loro oro si cambierà in immondizia,
con esso non si sfameranno,
non si riempiranno il ventre,
perché è stato per loro causa di peccato.
20Della bellezza dei loro gioielli
fecero oggetto d'orgoglio
e fabbricarono con essi
le abominevoli statue dei loro idoli:
per questo li tratterò come immondizia,
21li darò in preda agli stranieri
e in bottino alla feccia del paese
e lo profaneranno.
22Rivolgerò da loro la mia faccia,
sarà profanato il mio tesoro,
vi entreranno i ladri e lo profaneranno.
23Prepàrati una catena,
poiché il paese è pieno di assassini
e la città è piena di violenza.
24Io manderò i popoli più feroci
e s'impadroniranno delle loro case,
abbatterò la superbia dei potenti,
i santuari saranno profanati.
25Giungerà l'angoscia e cercheranno pace,
ma pace non vi sarà.
26Sventura seguirà a sventura,
allarme seguirà ad allarme:
ai profeti chiederanno responsi,
ai sacerdoti verrà meno la dottrina,
agli anziani il consiglio.

27Il re sarà in lutto, il principe ammantato di desolazione,

tremeranno le mani del popolo del paese.
Li tratterò secondo la loro condotta,
li giudicherò secondo i loro giudizi:
così sapranno che io sono il Signore".
8

1Al quinto giorno del sesto mese dell'anno sesto, mentre mi trovavo in casa e dinanzi a me sedevano gli anziani di

Giuda, la mano del Signore Dio si posò su di me 2e vidi qualcosa dall'aspetto d'uomo: da ciò che sembravano i suoi

fianchi in giù, appariva come di fuoco e dai fianchi in su appariva come uno splendore simile all'elettro. 3Stese come

una mano e mi afferrò per i capelli: uno spirito mi sollevò fra terra e cielo e mi portò in visioni divine a

Gerusalemme, all'ingresso del cortile interno, che guarda a settentrione, dove era collocato l'idolo della gelosia, che

provocava la gelosia. 4Ed ecco là era la gloria del Dio d'Israele, simile a quella che avevo visto nella valle.

5Mi disse: "Figlio dell'uomo, alza gli occhi verso settentrione!". Ed ecco a settentrione della porta dell'altare l'idolo

della gelosia, proprio all'ingresso. 6Mi disse: "Figlio dell'uomo, vedi che fanno costoro? Guarda i grandi abomini che

la casa d'Israele commette qui per allontanarmi dal mio santuario! Ne vedrai altri ancora peggiori". 7Mi condusse

allora all'ingresso del cortile e vidi un foro nella parete. 8Mi disse: "Figlio dell'uomo, sfonda la parete". Sfondai la

parete, ed ecco apparve una porta. 9Mi disse: "Entra e osserva gli abomini malvagi che commettono costoro". 10Io

entrai e vidi ogni sorta di rettili e di animali abominevoli e tutti gli idoli del popolo d'Israele raffigurati intorno alle

pareti 11e settanta anziani della casa d'Israele, fra i quali Iazanià figlio di Safàn, in piedi, davanti ad essi, ciascuno

con il turibolo in mano, mentre il profumo saliva in nubi d'incenso. 12Mi disse: "Hai visto, figlio dell'uomo, quello

che fanno gli anziani del popolo d'Israele nelle tenebre, ciascuno nella stanza recondita del proprio idolo? Vanno

dicendo: Il Signore non ci vede... il Signore ha abbandonato il paese...". 13Poi mi disse: "Hai visto, figlio dell'uomo?

Vedrai che si commettono nefandezze peggiori di queste". 14Mi condusse all'ingresso del portico della casa del

Signore che guarda a settentrione e vidi donne sedute che piangevano Tammuz. 15Mi disse: "Hai visto, figlio

dell'uomo? Vedrai abomini peggiori di questi". 16Mi condusse nell'atrio interno del tempio; ed ecco all'ingresso del

tempio, fra il vestibolo e l'altare, circa venticinque uomini, con le spalle voltate al tempio e la faccia a oriente che,

prostrati, adoravano il sole. 17Mi disse: "Hai visto, figlio dell'uomo? Come se fosse piccola cosa per la casa di Giuda,

commettere simili nefandezze in questo luogo, hanno riempito il paese di violenze, per provocare la mia collera.

Eccoli, vedi, che si portano il ramoscello sacro alle narici. 18Ebbene anch'io agirò con furore. Il mio occhio non

s'impietosirà; non avrò compassione: manderanno alte grida ai miei orecchi, ma non li ascolterò".

9

1Allora una voce potente gridò ai miei orecchi: "Avvicinatevi, voi che dovete punire la città, ognuno con lo

strumento di sterminio in mano". 2Ecco sei uomini giungere dalla direzione della porta superiore che guarda a

settentrione, ciascuno con lo strumento di sterminio in mano. In mezzo a loro c'era un altro uomo, vestito di lino,

con una borsa da scriba al fianco. Appena giunti, si fermarono accanto all'altare di bronzo. 3La gloria del Dio di

Israele, dal cherubino sul quale si posava si alzò verso la soglia del tempio e chiamò l'uomo vestito di lino che aveva

al fianco la borsa da scriba. 4Il Signore gli disse: "Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un tau

sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono". 5Agli altri disse, in

modo che io sentissi: "Seguitelo attraverso la città e colpite! Il vostro occhio non perdoni, non abbiate misericordia.

6Vecchi, giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio: solo non toccate chi abbia il tau in

fronte; cominciate dal mio santuario!". Incominciarono dagli anziani che erano davanti al tempio. 7Disse loro:

"Profanate pure il santuario, riempite di cadaveri i cortili. Uscite!". Quelli uscirono e fecero strage nella città.

8Mentre essi facevano strage, io ero rimasto solo: mi gettai con la faccia a terra e gridai: "Ah! Signore Dio,

sterminerai tu quanto è rimasto di Israele, rovesciando il tuo furore sopra Gerusalemme?".

9Mi disse: "L'iniquità di Israele e di Giuda è enorme, la terra è coperta di sangue, la città è piena di violenza. Infatti

vanno dicendo: Il Signore ha abbandonato il paese: il Signore non vede. 10Ebbene, neppure il mio occhio avrà

compassione e non userò misericordia: farò ricadere sul loro capo le loro opere". 11Ed ecco l'uomo vestito di lino,

che aveva la borsa al fianco, fece questo rapporto: "Ho fatto come tu mi hai comandato".

10

1Io guardavo ed ecco sul firmamento che stava sopra il capo dei cherubini vidi come una pietra di zaffìro e al di

sopra appariva qualcosa che aveva la forma di un trono. 2Disse all'uomo vestito di lino: "Va' fra le ruote che sono

sotto il cherubino e riempi il cavo delle mani dei carboni accesi che sono fra i cherubini e spargili sulla città". Egli vi

andò mentre io lo seguivo con lo sguardo.

3Ora i cherubini erano fermi a destra del tempio, quando l'uomo vi andò, e una nube riempiva il cortile interno. 4La

gloria del Signore si alzò sopra il cherubino verso la soglia del tempio e il tempio fu riempito dalla nube e il cortile

fu pieno dello splendore della gloria del Signore. 5Il fragore delle ali dei cherubini giungeva fino al cortile esterno,

come la voce di Dio onnipotente quando parla.

6Appena ebbe dato all'uomo vestito di lino l'ordine di prendere il fuoco fra le ruote in mezzo ai cherubini, egli

avanzò e si fermò vicino alla ruota. 7Il cherubino tese la mano per prendere il fuoco che era fra i cherubini; ne prese

e lo mise nel cavo delle mani dell'uomo vestito di lino, il quale lo prese e uscì. 8Io stavo guardando: i cherubini

avevano sotto le ali la forma di una mano d'uomo. 9Guardai ancora ed ecco che al fianco dei cherubini vi erano

quattro ruote, una ruota al fianco di ciascun cherubino. Quelle ruote avevano l'aspetto del topazio. 10Sembrava che

tutte e quattro fossero di una medesima forma, come se una ruota fosse in mezzo all'altra. 11Muovendosi, potevano

andare nelle quattro direzioni senza voltarsi, perché si muovevano verso il lato dove era rivolta la testa, senza

voltarsi durante il movimento.

12Tutto il loro corpo, il dorso, le mani, le ali e le ruote erano pieni di occhi tutt'intorno; ognuno dei quattro aveva la

propria ruota. 13Io sentii che le ruote venivano chiamate "Turbine". 14Ogni cherubino aveva quattro sembianze: la

prima quella di cherubino, la seconda quella di uomo, la terza quella di leone e la quarta quella di aquila. 15I

cherubini si alzarono in alto: essi erano quegli esseri viventi che avevo visti al canale Chebàr. 16Quando i cherubini

si muovevano, anche le ruote avanzavano al loro fianco: quando i cherubini spiegavano le ali per sollevarsi da terra,

le ruote non si allontanavano dal loro fianco; 17quando si fermavano, anche le ruote si fermavano; quando si

alzavano, anche le ruote si alzavano con loro perché lo spirito di quegli esseri era in loro.

18La gloria del Signore uscì dalla soglia del tempio e si fermò sui cherubini. 19I cherubini spiegarono le ali e si

sollevarono da terra sotto i miei occhi; anche le ruote si alzarono con loro e si fermarono all'ingresso della porta

orientale del tempio, mentre la gloria del Dio d'Israele era in alto su di loro. 20Erano i medesimi esseri che io avevo

visti sotto il Dio d'Israele lungo il canale Chebàr e riconobbi che erano cherubini. 21Ciascuno aveva quattro aspetti e

ciascuno quattro ali e qualcosa simile a mani d'uomo sotto le ali. 22Il loro sembiante era il medesimo che avevo visto

lungo il canale Chebàr. Ciascuno di loro procedeva di fronte a sé.

11

1Uno spirito mi sollevò e mi trasportò alla porta orientale del tempio che guarda a oriente; ed ecco davanti alla porta

vi erano venticinque uomini e in mezzo a loro vidi Iazanià figlio d'Azzùr, e Pelatìa figlio di Benaià, capi del popolo.

2Il Signore mi disse: "Figlio dell'uomo, questi sono gli uomini che tramano il male e danno consigli cattivi in questa

città; 3sono coloro che dicono: Non in breve tempo si costruiscon le case: questa città è la pentola e noi siamo la

carne. 4Per questo profetizza contro di loro, profetizza, figlio dell'uomo".

5Lo spirito del Signore venne su di me e mi disse: "Parla, dice il Signore: Così avete detto, o Israeliti, e io conosco

ciò che vi passa per la mente. 6Voi avete moltiplicato i morti in questa città, avete riempito di cadaveri le sue strade.

7Per questo così dice il Signore Dio: I cadaveri che avete gettati in mezzo a essa sono la carne, e la città è la pentola.

Ma io vi scaccerò. 8Avete paura della spada e io manderò la spada contro di voi, dice il Signore Dio! 9Vi scaccerò

dalla città e vi metterò in mano agli stranieri e farò giustizia su di voi. 10Cadrete di spada: sulla frontiera d'Israele io

vi giudicherò e saprete che io sono il Signore. 11La città non sarà per voi la pentola e voi non ne sarete la carne!

Sulla frontiera di Israele vi giudicherò: 12allora saprete che io sono il Signore, di cui non avete eseguito i comandi né

osservate le leggi, mentre avete agito secondo i costumi delle genti vicine".

13Non avevo finito di profetizzare quando Pelatìa figlio di Benaià cadde morto. Io mi gettai con la faccia a terra e

gridai con tutta la voce: "Ah! Signore Dio, vuoi proprio distruggere quanto resta d'Israele?".

14Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 15"Figlio dell'uomo, ai tuoi fratelli, ai deportati con te, a tutta la casa

d'Israele gli abitanti di Gerusalemme vanno dicendo: Voi andate pure lontano dal Signore: a noi è stata data in

possesso questa terra. 16Di' loro dunque: Dice il Signore Dio: Se li ho mandati lontano fra le genti, se li ho dispersi in

terre straniere, sarò per loro un santuario per poco tempo nelle terre dove hanno emigrato. 17Riferisci: Così dice il

Signore Dio: Vi raccoglierò in mezzo alle genti e vi radunerò dalle terre in cui siete stati dispersi e a voi darò il

paese d'Israele. 18Essi vi entreranno e vi elimineranno tutti i suoi idoli e tutti i suoi abomini. 19Darò loro un cuore

nuovo e uno spirito nuovo metterò dentro di loro; toglierò dal loro petto il cuore di pietra e darò loro un cuore di

carne, 20perché seguano i miei decreti e osservino le mie leggi e li mettano in pratica; saranno il mio popolo e io sarò

il loro Dio. 21Ma su coloro che seguono con il cuore i loro idoli e le loro nefandezze farò ricadere le loro opere, dice

il Signore Dio".

22I cherubini allora alzarono le ali e le ruote si mossero insieme con loro mentre la gloria del Dio d'Israele era in alto

su di loro. 23Quindi dal centro della città la gloria del Signore si alzò e andò a fermarsi sul monte che è ad oriente

della città. 24E uno spirito mi sollevò e mi portò in Caldea fra i deportati, in visione, in spirito di Dio, e la visione che

avevo visto disparve davanti a me. 25E io raccontai ai deportati quanto il Signore mi aveva mostrato.

12

1Questa parola del Signore mi fu riferita: 2"Figlio dell'uomo, tu abiti in mezzo a una genìa di ribelli, che hanno occhi

per vedere e non vedono, hanno orecchi per udire e non odono, perché sono una genìa di ribelli.

3Tu, figlio dell'uomo, fa' il tuo bagaglio da deportato e, di giorno davanti ai loro occhi, prepàrati a emigrare;

emigrerai dal luogo dove stai verso un altro luogo, davanti ai loro occhi: forse comprenderanno che sono una genìa

di ribelli. 4Prepara di giorno il tuo bagaglio, come il bagaglio d'un esiliato, davanti ai loro occhi; uscirai però al

tramonto, davanti a loro, come partirebbe un esiliato. 5Fa' alla loro presenza un'apertura nel muro ed esci di lì.

6Mettiti alla loro presenza il bagaglio sulle spalle ed esci nell'oscurità: ti coprirai la faccia in modo da non vedere il

paese, perché io ho fatto di te un simbolo per gli Israeliti".

7Io feci come mi era stato comandato: preparai di giorno il mio bagaglio come il bagaglio d'un esiliato e sul

tramonto feci un foro nel muro con le mani, uscii nell'oscurità e mi misi il bagaglio sulle spalle sotto i loro occhi.

8Al mattino mi fu rivolta questa parola del Signore: 9"Figlio dell'uomo, non t'ha chiesto il popolo d'Israele, quella

genìa di ribelli, che cosa stai facendo? 10Rispondi loro: Così dice il Signore Dio: Quest'oracolo è per il principe di

Gerusalemme e per tutti gli Israeliti che vi abitano.

11Tu dirai: Io sono un simbolo per voi; infatti quello che ho fatto a te, sarà fatto a loro; saranno deportati e andranno

in schiavitù. 12Il principe, che è in mezzo a loro si caricherà il bagaglio sulle spalle, nell'oscurità, e uscirà per la

breccia che verrà fatta nel muro per farlo partire; si coprirà il viso, per non vedere con gli occhi il paese. 13Ma io

tenderò la mia rete contro di lui ed egli rimarrà preso nei miei lacci: lo condurrò in Bábilonia, nel paese dei Caldei,

ma egli non la vedrà e là morirà. 14Disperderò ad ogni vento quanti sono intorno a lui, le sue guardie e tutte le sue

truppe, e snuderò dietro a loro la spada. 15Allora sapranno che io sono il Signore, quando li avrò dispersi fra le genti

e li avrò disseminati in paesi stranieri. 16Tuttavia ne risparmierò alcuni, superstiti alla spada, alla fame e alla peste,

perché raccontino tutte le loro scelleratezze alle genti fra le quali andranno e anch'esse sappiano che io sono il

Signore".

17Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: 18"Figlio dell'uomo, mangia il pane con paura e bevi l'acqua con

trepidazione e con angoscia. 19Al popolo del paese dirai: Così dice il Signore Dio agli abitanti di Gerusalemme, al

paese d'Israele: Mangeranno il loro pane nell'angoscia e berranno la loro acqua nella desolazione, perché la loro terra

sarà spogliata della sua abbondanza per l'empietà di tutti i suoi abitanti. 20Le città popolose saranno distrutte e la

campagna ridotta a un deserto: saprete che io sono il Signore".

21Mi fu ancora rivolta questa parola del Signore: 22"Figlio dell'uomo, che cos'è questo proverbio che si va ripetendo

nel paese di Israele: Passano i giorni e ogni visione svanisce? 23Ebbene, riferisci loro: Così dice il Signore Dio: Farò

cessare questo proverbio e non si sentirà più ripetere in Israele; anzi riferisci loro: Si avvicinano i giorni in cui si

avvererà ogni visione.

24Infatti non ci sarà più visione falsa, né predizione fallace in mezzo agli Israeliti, 25perché io, il Signore, parlerò e

attuerò senza indugio la parola che ho detta. Anzi, ai vostri giorni, o genìa di ribelli, pronunzierò una parola e

l'attuerò: parola del Signore Dio".

26Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: 27"Figlio dell'uomo, ecco, gli Israeliti van dicendo: La visione che

costui vede è per i giorni futuri; costui predice per i tempi lontani. 28Ebbene, riferisci loro: Dice il Signore Dio: Non

sarà ritardata più a lungo ogni mia parola: la parola che dirò l'eseguirò. Oracolo del Signore Dio".

13

1Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, profetizza contro i profeti d'Israele, profetizza e

di' a coloro che profetizzano secondo i propri desideri: Udite la parola del Signore: 3Così dice il Signore Dio:

Guai ai profeti stolti, che seguono il loro spirito senza avere avuto visioni. 4Come sciacalli fra le macerie, tali sono i

tuoi profeti, Israele. 5Voi non siete saliti sulle brecce e non avete costruito alcun baluardo in difesa degli Israeliti,

perché potessero resistere al combattimento nel giorno del Signore. 6Hanno avuto visioni false, vaticini menzogneri

coloro che dicono: Oracolo del Signore, mentre il Signore non li ha inviati. Eppure confidano che si avveri la loro

parola! 7Non avete forse avuto una falsa visione e preannunziato vaticini bugiardi, quando dite: Parola del Signore,

mentre io non vi ho parlato? 8Pertanto dice il Signore Dio: Poiché voi avete detto il falso e avuto visioni bugiarde,

eccomi dunque contro di voi, dice il Signore Dio. 9La mia mano sarà sopra i profeti dalle false visioni e dai vaticini

bugiardi; non avranno parte nell'assemblea del mio popolo, non saranno scritti nel libro d'Israele e non entreranno

nel paese d'Israele: saprete che io sono il Signore Dio, 10poiché ingannano il mio popolo dicendo: Pace! e la pace

non c'è; mentre egli costruisce un muro, ecco essi lo intonacano di mota. 11Di' a quegli intonacatori di mota: Cadrà!

Scenderà una pioggia torrenziale, una grandine grossa, si scatenerà un uragano 12ed ecco, il muro è abbattuto. Allora

non vi sarà forse domandato: Dov'è la calcina con cui lo avevate intonacato? 13Perciò dice il Signore Dio: Con ira

scatenerò un uragano, per la mia collera cadrà una pioggia torrenziale, nel mio furore per la distruzione cadrà

grandine come pietre; 14demolirò il muro che avete intonacato di mota, lo atterrerò e le sue fondamenta rimarranno

scoperte; esso crollerà e voi perirete insieme con esso e saprete che io sono il Signore.

15Quando avrò sfogato l'ira contro il muro e contro coloro che lo intonacarono di mota, io vi dirò: Il muro non c'è più

e neppure gli intonacatori, 16i profeti d'Israele che profetavano su Gerusalemme e vedevano per essa una visione di

pace, mentre non vi era pace. Oracolo del Signore.

17Ora tu, figlio dell'uomo, rivolgiti alle figlie del tuo popolo che profetizzano secondo i loro desideri e profetizza

contro di loro. 18Dirai loro: Dice il Signore Dio: Guai a quelle che cuciono nastri magici a ogni polso e preparano

veli per le teste di ogni grandezza per dar la caccia alle persone. Pretendete forse di dare la caccia alla gente del mio

popolo e salvare voi stesse? 19Voi mi avete disonorato presso il mio popolo per qualche manciata d'orzo e per un

tozzo di pane, facendo morire chi non doveva morire e facendo vivere chi non doveva vivere, ingannando il mio

popolo che crede alle menzogne.

20Perciò dice il Signore Dio: Eccomi contro i vostri nastri magici con i quali voi date la caccia alla gente come a

uccelli; li strapperò dalle vostre braccia e libererò la gente che voi avete catturato come uccelli. 21Straccerò i vostri

veli e libererò il mio popolo dalle vostre mani e non sarà più una preda in mano vostra; saprete così che io sono il

Signore. 22Voi infatti avete rattristato con menzogne il cuore del giusto, mentre io non l'avevo rattristato e avete

rafforzato il malvagio perché non desistesse dalla sua vita malvagia e vivesse. 23Per questo non avrete più visioni

false, né più spaccerete incantesimi: libererò il mio popolo dalle vostre mani e saprete che io sono il Signore".

14

1Vennero a trovarmi alcuni anziani d'Israele e sedettero dinanzi a me. 2Mi fu rivolta allora questa parola del Signore:

3"Figlio dell'uomo, questi uomini hanno posto idoli nel loro cuore e tengono fisso lo sguardo all'occasione della loro

iniquità appena si mostri. Mi lascerò interrogare da loro? 4Parla quindi e di' loro: Dice il Signore Dio: Qualunque

Israelita avrà innalzato i suoi idoli nel proprio cuore e avrà rivolto lo sguardo all'occasione della propria iniquità e

verrà dal profeta, gli risponderò io, il Signore, riguardo alla moltitudine dei suoi idoli, 5per raggiungere al cuore gli

Israeliti, che si sono allontanati da me a causa di tutti i loro idoli. 6Riferisci pertanto al popolo d'Israele: Dice il

Signore Dio: Convertitevi, abbandonate i vostri idoli e distogliete la faccia da tutte le vostre immondezze, 7poiché a

qualunque Israelita e a qualunque straniero abitante in Israele, che si allontana da me e innalza nel suo cuore i suoi

idoli e rivolge lo sguardo all'occasione della propria iniquità e poi viene dal profeta a consultarmi, risponderò io, il

Signore, da me stesso. 8Distoglierò la faccia da costui e ne farò un esempio e un proverbio, e lo sterminerò dal mio

popolo: saprete così che io sono il Signore.

9Se un profeta si lascia sedurre e fa una profezia, io, il Signore, ho sedotto quel profeta: stenderò la mano contro di

lui e lo cancellerò dal mio popolo Israele. 10Ambedue porteranno la pena della loro iniquità. La pena di chi consulta

sarà uguale a quella del profeta, 11perché gli Israeliti non vadano più errando lontano da me, né più si contaminino

con tutte le loro prevaricazioni: essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Parola del Signore".

12Mi fu rivolta questa parola del Signore: 13"Figlio dell'uomo, se un paese pecca contro di me e si rende infedele, io

stendo la mano sopra di lui e gli tolgo la riserva del pane e gli mando contro la fame e stèrmino uomini e bestie;

14anche se nel paese vivessero questi tre uomini: Noè, Daniele e Giobbe, essi con la loro giustizia salverebbero solo

se stessi, dice il Signore Dio. 15Oppure se io infestassi quel paese di bestie feroci, che lo privassero dei suoi figli e ne

facessero un deserto che nessuno potesse attraversare a causa delle bestie feroci, 16anche se in mezzo a quella terra ci

fossero questi tre uomini, giuro com'è vero ch'io vivo, dice il Signore Dio: non salverebbero né figli né figlie,

soltanto loro si salverebbero, ma la terra sarebbe un deserto.

17Oppure, se io mandassi la spada contro quel paese e dicessi: Spada, percorri quel paese; e sterminassi uomini e

bestie, 18anche se in mezzo a quel paese ci fossero questi tre uomini, giuro com'è vero ch'io vivo, dice il Signore:

non salverebbero né figli né figlie, soltanto loro si salverebbero.

19Oppure, se io mandassi la peste contro quella terra e sfogassi nella strage lo sdegno e sterminassi uomini e bestie,

20anche se in mezzo a quella terra ci fossero Noè, Daniele e Giobbe, giuro com'è vero ch'io vivo, dice il Signore Dio:

non salverebbero né figli né figlie, soltanto essi si salverebbero per la loro giustizia.

21Dice infatti il Signore Dio: Quando manderò contro Gerusalemme i miei quattro tremendi castighi: la spada, la

fame, le bestie feroci e la peste, per estirpare da essa uomini e bestie, 22ecco vi sarà in mezzo un residuo che si

metterà in salvo con i figli e le figlie. Essi verranno da voi perché vediate la loro condotta e le loro opere e vi

consoliate del male che ho mandato contro Gerusalemme, di quanto ho mandato contro di lei. 23Essi vi consoleranno

quando vedrete la loro condotta e le loro opere e saprete che non invano ho fatto quello che ho fatto in mezzo a lei".

Parola del Signore Dio.
15

1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, che pregi ha il legno della vite di fronte a tutti gli altri

legni della foresta?

3Si adopera forse quel legno per farne un oggetto?

Ci si fa forse un piolo per attaccarci qualcosa?
4Ecco, lo si getta sul fuoco a bruciare,
il fuoco ne divora i due capi
e anche il centro è bruciacchiato.
Potrà essere utile a qualche lavoro?
5Anche quand'era intatto,
non serviva a niente:
ora, dopo che il fuoco lo ha divorato,
l'ha bruciato,
ci si ricaverà forse qualcosa?
6Perciò così dice il Signore Dio:
Come il legno della vite
fra i legnami della foresta
io l'ho messo sul fuoco a bruciare,
così tratterò gli abitanti di Gerusalemme.
7Volgerò contro di loro la faccia.
Da un fuoco sono scampati,
ma un fuoco li divorerà!
Allora saprete che io sono il Signore
quando volgerò contro di loro la faccia
8e renderò il paese deserto,
poiché sono stati infedeli",
dice il Signore Dio.
16

1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, fa' conoscere a Gerusalemme tutti i suoi abomini. 3Dirai

loro: Così dice il Signore Dio a Gerusalemme: Tu sei, per origine e nascita, del paese dei Cananei; tuo padre era

Amorreo e tua madre Hittita. Alla tua nascita, quando fosti partorita, non ti fu tagliato l'ombelico e non fosti lavata

con l'acqua per purificarti; non ti fecero le frizioni di sale, né fosti avvolta in fasce. 5Occhio pietoso non si volse su

di te per farti una sola di queste cose e usarti compassione, ma come oggetto ripugnante fosti gettata via in piena

campagna, il giorno della tua nascita.

6Passai vicino a te e ti vidi mentre ti dibattevi nel sangue e ti dissi: Vivi nel tuo sangue 7e cresci come l'erba del

campo. Crescesti e ti facesti grande e giungesti al fiore della giovinezza: il tuo petto divenne fiorente ed eri giunta

ormai alla pubertà; ma eri nuda e scoperta.

8Passai vicino a te e ti vidi; ecco, la tua età era l'età dell'amore; io stesi il lembo del mio mantello su di te e coprii la

tua nudità; giurai alleanza con te, dice il Signore Dio, e divenisti mia. 9Ti lavai con acqua, ti ripulii del sangue e ti

unsi con olio; 10ti vestii di ricami, ti calzai di pelle di tasso, ti cinsi il capo di bisso e ti ricoprii di seta; 11ti adornai di

gioielli: ti misi braccialetti ai polsi e una collana al collo: 12misi al tuo naso un anello, orecchini agli orecchi e una

splendida corona sul tuo capo. 13Così fosti adorna d'oro e d'argento; le tue vesti eran di bisso, di seta e ricami; fior di

farina e miele e olio furono il tuo cibo; diventasti sempre più bella e giungesti fino ad esser regina. 14La tua fama si

diffuse fra le genti per la tua bellezza, che era perfetta, per la gloria che io avevo posta in te, parola del Signore Dio.

15Tu però, infatuata per la tua bellezza e approfittando della tua fama, ti sei prostituita concedendo i tuoi favori ad

ogni passante. 16Prendesti i tuoi abiti per adornare a vari colori le alture su cui ti prostituivi. 17Con i tuoi splendidi

gioielli d'oro e d'argento, che io ti avevo dati, facesti immagini umane e te ne servisti per peccare; 18poi tu le

adornasti con le tue vesti ricamate e davanti a quelle immagini presentasti il mio olio e i miei profumi. 19Il pane che

io ti avevo dato, il fior di farina, l'olio e il miele di cui ti nutrivo ponesti davanti ad esse come offerta di soave odore.

Oracolo del Signore Dio.

20Prendesti i figli e le figlie che mi avevi generati e li sacrificasti loro in cibo. Erano forse poca cosa le tue infedeltà?

21Immolasti i miei figli e li offristi a loro, facendoli passare per il fuoco. 22Fra tutte le tue nefandezze e infedeltà non

ti ricordasti del tempo della tua giovinezza, quando eri nuda e ti dibattevi nel sangue! 23Ora, dopo tutta la tua

perversione, guai, guai a te! Oracolo del Signore Dio. 24In ogni piazza ti sei fabbricata un tempietto e costruita una

altura; 25ad ogni crocicchio ti sei fatta un altare, disonorando la tua bellezza, offrendo il tuo corpo a ogni passante,

moltiplicando le tue prostituzioni. 26Hai concesso i tuoi favori ai figli d'Egitto, tuoi corpulenti vicini, e hai

moltiplicato le tue infedeltà per irritarmi. 27Ed ecco io ho steso la mano su di te; ho ridotto il tuo cibo e ti ho

abbandonato in potere delle tue nemiche, le figlie dei Filistei, che erano disgustate della tua condotta sfrontata.

28Non ancora sazia, hai concesso i tuoi favori agli Assiri; ma non soddisfatta 29hai moltiplicato le tue infedeltà nel

paese di Canaan, fino nella Caldea: e neppure allora ti sei saziata. 30Come è stato abbietto il tuo cuore - dice il

Signore Dio - facendo tutte queste azioni degne di una spudorata sgualdrina! 31Quando ti costruivi un postribolo ad

ogni crocevia e ti facevi un'altura in ogni piazza, tu non eri come una prostituta in cerca di guadagno, 32ma come

un'adultera che, invece del marito, accoglie gli stranieri! 33Ad ogni prostituta si da' un compenso, ma tu hai dato il

compenso a tutti i tuoi amanti e hai distribuito loro doni perché da ogni parte venissero da te per le tue prostituzioni.

34Tu hai fatto il contrario delle altre donne, quando ti prostituivi: nessuno è corso dietro a te, mentre tu hai distribuito

doni e non ne hai ricevuti, tanto eri pervertita.

35Perciò, o prostituta, ascolta la parola del Signore. 36Così dice il Signore Dio: Per le tue ricchezze sperperate, per la

tua nudità scoperta nelle prostituzioni con i tuoi amanti e con tutti i tuoi idoli abominevoli, per il sangue dei tuoi figli

che hai offerto a loro, 37ecco, io adunerò da ogni parte tutti i tuoi amanti con i quali sei stata compiacente, coloro che

hai amati insieme con coloro che hai odiati, e scoprirò di fronte a loro la tua nudità perché essi la vedano tutta.

38Ti infliggerò la condanna delle adultere e delle sanguinarie e riverserò su di te furore e gelosia.

39Ti abbandonerò nelle loro mani e distruggeranno i tuoi postriboli, demoliranno le tue alture; ti spoglieranno delle

tue vesti e ti toglieranno i tuoi splendidi ornamenti: ti lasceranno scoperta e nuda. 40Poi ecciteranno contro di te la

folla, ti lapideranno e ti trafiggeranno con la spada. 41Incendieranno le tue case e sarà fatta giustizia di te sotto gli

occhi di numerose donne: ti farò smettere di prostituirti e non distribuirai più doni. 42Quando avrò saziato il mio

sdegno su di te, la mia gelosia si allontanerà da te; mi calmerò e non mi adirerò più. 43Per il fatto che tu non ti sei

ricordata del tempo della tua giovinezza e mi hai provocato all'ira con tutte queste cose, ecco anch'io farò ricadere

sul tuo capo le tue azioni, parola del Signore Dio; non accumulerai altre scelleratezze oltre tutti gli altri tuoi abomini.

44Ecco, ogni esperto di proverbi dovrà dire questo proverbio a tuo riguardo: Quale la madre, tale la figlia. 45Tu sei la

degna figlia di tua madre, che ha abbandonato il marito e i suoi figli: tu sei sorella delle tue sorelle, che hanno

abbandonato il marito e i loro figli. Vostra madre era una Hittita e vostro padre un Amorreo. 46Tua sorella maggiore

è Samaria, che con le sue figlie abita alla tua sinistra; tua sorella più piccola è Sòdoma, che con le sue figlie abita

alla tua destra. 47Tu non soltanto hai seguito la loro condotta e agito secondo i loro costumi abominevoli, ma come

se ciò fosse stato troppo poco, ti sei comportata peggio di loro in tutta la tua condotta. 48Per la mia vita - dice il

Signore Dio - tua sorella Sòdoma e le sue figlie non fecero quanto hai fatto tu e le tue figlie! 49Ecco, questa fu

l'iniquità di tua sorella Sòdoma: essa e le sue figlie avevano superbia, ingordigia, ozio indolente, ma non stesero la

mano al povero e all'indigente: 50insuperbirono e commisero ciò che è abominevole dinanzi a me: io le vidi e le

eliminai. 51Samaria non ha peccato la metà di quanto hai peccato tu. Tu hai moltiplicato le tue nefandezze più di

loro, le tue sorelle, tanto da farle apparire giuste, con tutte le nefandezze che hai commesse.

52Devi portare anche tu la tua umiliazione, tu che hai giustificato le tue sorelle. Per i tuoi peccati che superano i loro

esse sono più giuste di te: anche tu dunque devi essere svergognata e portare la tua umiliazione, perché hai

giustificato le tue sorelle. 53Ma io cambierò le loro sorti: cambierò le sorti di Sòdoma e delle città dipendenti,

cambierò le sorti di Samaria e delle città dipendenti; anche le tue sorti muterò in mezzo a loro, 54perché tu porti la

tua umiliazione e tu senta vergogna di quanto hai fatto per consolarle. 55Tua sorella Sòdoma e le città dipendenti

torneranno al loro stato di prima; Samaria e le città dipendenti torneranno al loro stato di prima e anche tu e le città

dipendenti tornerete allo stato di prima. 56Eppure tua sorella Sòdoma non era forse sulla tua bocca al tempo del tuo

orgoglio, 57prima che fosse scoperta la tua malvagità? Perché ora tu sei disprezzata dalle figlie di Aram e da tutte le

figlie dei Filistei che sono intorno a te, le quali ti dileggiano da ogni parte? 58Tu stai scontando la tua scelleratezza e

i tuoi abomini. Parola del Signore. 59Poiché, dice il Signore Dio: Io ho ricambiato a te quello che hai fatto tu, che hai

disprezzato il giuramento e violato l'alleanza. 60Anch'io mi ricorderò dell'alleanza conclusa con te al tempo della tua

giovinezza e stabilirò con te un'alleanza eterna. 61Allora ti ricorderai della tua condotta e ne sarai confusa, quando

riceverai le tue sorelle maggiori insieme a quelle più piccole e io le darò a te per figlie, ma non in forza della tua

alleanza; 62io ratificherò la mia alleanza con te e tu saprai che io sono il Signore, 63perché te ne ricordi e ti vergogni

e, nella tua confusione, tu non apra più bocca, quando ti avrò perdonato quello che hai fatto. Parola del Signore

Dio".
17

1Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, proponi un enigma e racconta una parabola agli

Israeliti. 3Tu dirai: Dice il Signore Dio:
Un'aquila grande
dalle grandi ali
e dalle lunghe penne,
folta di piume
dal colore variopinto,
venne sul Libano
e portò via la cima del cedro;
4stroncò il ramo più alto
e lo portò in un paese di mercanti,
lo depose in una città di negozianti.
5Scelse un germoglio del paese
e lo depose in un campo da seme;
lungo il corso di grandi acque,
lo piantò come un salice,
6perché germogliasse
e diventasse una vite estesa,
poco elevata,
che verso l'aquila volgesse i rami
e le radici crescessero sotto di essa.
Divenne una vite,
che fece crescere i tralci
e distese i rami.
7Ma c'era un'altra aquila grande,
larga di ali,
folta di penne.
Ed ecco quella vite
rivolse verso di lei le radici
e tese verso di lei i suoi tralci,
perché la irrigasse
dall'aiuola dove era piantata.
8In un campo fertile,
lungo il corso di grandi acque,
essa era piantata,
per metter rami e dar frutto
e diventare una vite magnifica.
9Riferisci loro: Dice il Signore Dio:
Riuscirà a prosperare?
O non svellerà forse l'aquila le sue radici
e vendemmierà il suo frutto
e seccheranno tutti i tralci che ha messo?
Non ci vorrà un grande sforzo
o molta gente
per svellerla dalle radici.
10Ecco, essa è piantata:
riuscirà a prosperare?
O non seccherà del tutto
non appena l'avrà sfiorata il vento d'oriente?

Proprio nell'aiuola dove è germogliata, seccherà!".

11Mi fu rivolta ancora questa parola del Signore: 12"Parla dunque a quella genìa di ribelli: Non sapete che cosa

significa questo? Di' ancora: Ecco, il re di Bábilonia è giunto a Gerusalemme, ha preso il re e i prìncipi e li ha

trasportati con sé in Bábilonia. 13Si è scelto uno di stirpe reale e ha fatto un patto con lui, obbligandolo con

giuramento. Ha deportato i potenti del paese, 14perché il regno fosse debole e non potesse innalzarsi ed egli

osservasse e mantenesse l'alleanza con lui. 15Ma questi gli si è ribellato e ha mandato messaggeri in Egitto, perché

gli fossero dati cavalli e molti soldati. Potrà prosperare, potrà scampare chi ha agito così? Chi ha infranto un patto

potrà uscirne senza danno? 16Per la mia vita, dice il Signore Dio, proprio nel paese del re che gli aveva dato il trono,

di cui ha disprezzato il giuramento e infranto l'alleanza, presso di lui, morirà, in Bábilonia. 17Il faraone con le sue

grandi forze e il suo ingente esercito non gli sarà di valido aiuto in guerra, quando si eleveranno terrapieni e si

costruiranno baluardi per distruggere tante vite umane. 18Ha disprezzato un giuramento, ha infranto un'alleanza:

ecco, aveva dato la mano e poi ha agito in tal modo. Non potrà trovare scampo.

19Perciò così dice il Signore Dio: Com'è vero ch'io vivo, il mio giuramento che egli ha disprezzato, la mia alleanza

che ha infranta li farò ricadere sopra il suo capo. 20Stenderò su di lui la mia rete e rimarrà preso nel mio laccio. Lo

porterò in Bábilonia e là lo giudicherò per l'infedeltà commessa contro di me. 21Tutti i migliori delle sue schiere

cadranno di spada e i superstiti saranno dispersi a tutti i venti: così saprete che io, il Signore, ho parlato.

22Dice il Signore Dio:
Anch'io prenderò dalla cima del cedro,
dalle punte dei suoi rami coglierò un ramoscello
e lo pianterò sopra un monte alto, massiccio;
23lo pianterò sul monte alto d'Israele.
Metterà rami e farà frutti
e diventerà un cedro magnifico.
Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno,
ogni volatile all'ombra dei suoi rami riposerà.
24Sapranno tutti gli alberi della foresta
che io sono il Signore,

che umilio l'albero alto e innalzo l'albero basso;

faccio seccare l'albero verde e germogliare l'albero secco.

Io, il Signore, ho parlato e lo farò".
18

1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Perché andate ripetendo questo proverbio sul paese d'Israele:

I padri han mangiato l'uva acerba
e i denti dei figli si sono allegati?

3Com'è vero ch'io vivo, dice il Signore Dio, voi non ripeterete più questo proverbio in Israele. 4Ecco, tutte le vite

sono mie: la vita del padre e quella del figlio è mia; chi pecca morirà.

5Se uno è giusto e osserva il diritto e la giustizia, 6se non mangia sulle alture e non alza gli occhi agli idoli della casa

d'Israele, se non disonora la moglie del suo prossimo e non si accosta a una donna durante il suo stato di impurità,

7se non opprime alcuno, restituisce il pegno al debitore, non commette rapina, divide il pane con l'affamato e copre

di vesti l'ignudo, 8se non presta a usura e non esige interesse, desiste dall'iniquità e pronunzia retto giudizio fra un

uomo e un altro, 9se cammina nei miei decreti e osserva le mie leggi agendo con fedeltà, egli è giusto ed egli vivrà,

parola del Signore Dio. 10Ma se uno ha generato un figlio violento e sanguinario che commette qualcuna di tali

azioni, 11mentre egli non le commette, e questo figlio mangia sulle alture, disonora la donna del prossimo, 12opprime

il povero e l'indigente, commette rapine, non restituisce il pegno, volge gli occhi agli idoli, compie azioni

abominevoli, 13presta a usura ed esige gli interessi, egli non vivrà; poiché ha commesso queste azioni abominevoli,

costui morirà e dovrà a se stesso la propria morte. 14Ma, se uno ha generato un figlio che vedendo tutti i peccati

commessi dal padre, sebbene li veda, non li commette, 15non mangia sulle alture, non volge gli occhi agli idoli di

Israele, non disonora la donna del prossimo, 16non opprime alcuno, non trattiene il pegno, non commette rapina, da'

il pane all'affamato e copre di vesti l'ignudo, 17desiste dall'iniquità, non presta a usura né a interesse, osserva i miei

decreti, cammina secondo le mie leggi, costui non morirà per l'iniquità di suo padre, ma certo vivrà. 18Suo padre

invece, che ha oppresso e derubato il suo prossimo, che non ha agito bene in mezzo al popolo, morirà per la sua

iniquità.

19Voi dite: Perché il figlio non sconta l'iniquità del padre? Perché il figlio ha agito secondo giustizia e rettitudine, ha

osservato tutti i miei comandamenti e li ha messi in pratica, perciò egli vivrà.

20Colui che ha peccato e non altri deve morire; il figlio non sconta l'iniquità del padre, né il padre l'iniquità del figlio.

Al giusto sarà accreditata la sua giustizia e al malvagio la sua malvagità.

21Ma se il malvagio si ritrae da tutti i peccati che ha commessi e osserva tutti i miei decreti e agisce con giustizia e

rettitudine, egli vivrà, non morirà. 22Nessuna delle colpe commesse sarà ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha

praticata.

23Forse che io ho piacere della morte del malvagio - dice il Signore Dio - o non piuttosto che desista dalla sua

condotta e viva?

24Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette l'iniquità e agisce secondo tutti gli abomini che l'empio

commette, potrà egli vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in

cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà.

25Voi dite: Non è retto il modo di agire del Signore.

Ascolta dunque, popolo d'Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? 26Se il giusto si

allontana dalla giustizia per commettere l'iniquità e a causa di questa muore, egli muore appunto per l'iniquità che ha

commessa. 27E se l'ingiusto desiste dall'ingiustizia che ha commessa e agisce con giustizia e rettitudine, egli fa

vivere se stesso. 28Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà. 29Eppure

gli Israeliti van dicendo: Non è retta la via del Signore. O popolo d'Israele, non sono rette le mie vie o piuttosto non

sono rette le vostre?

30Perciò, o Israeliti, io giudicherò ognuno di voi secondo la sua condotta. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e

desistete da tutte le vostre iniquità, e l'iniquità non sarà più causa della vostra rovina. 31Liberatevi da tutte le iniquità

commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché volete morire, o Israeliti? 32Io non godo della

morte di chi muore. Parola del Signore Dio. Convertitevi e vivrete".

19

1Intona ora un lamento sui capi d'Israele 2dicendo:

"Che cos'era tua madre?
Una leonessa fra leoni.
Accovacciata in mezzo ai leoni
allevava i suoi cuccioli.
3Essa innalzò uno dei cuccioli
che divenne leone,
imparò a sbranare la preda,
a divorare gli uomini.
4Ma contro di lui le genti fecero lega,
restò preso nella loro fossa
e in catene fu condotto in Egitto.
5Quando essa vide che era lunga l'attesa
e delusa la sua speranza,
prese un altro cucciolo
e ne fece un leoncino.
6Egli se ne andava e veniva fra i leoni,
divenuto leoncello,
e imparò a sbranare la preda,
a divorare gli uomini.
7Penetrò nei loro palazzi,
devastò le loro città.
Il paese e i suoi abitanti
sbigottivano al rumore del suo ruggito.
8Lo assalirono le genti,
le contrade all'intorno;
tesero un laccio contro di lui
e restò preso nella loro fossa.
9Lo chiusero in una gabbia,
lo condussero in catene al re di Bábilonia
e lo misero in una prigione,

perché non se ne sentisse la voce sui monti d'Israele.

10Tua madre era come una vite
piantata vicino alle acque.
Era rigogliosa e frondosa
per l'abbondanza dell'acqua;
11ebbe rami robusti
buoni per scettri regali;
il suo fusto si elevò
in mezzo agli arbusti
mirabile per la sua altezza
e per l'abbondanza dei suoi rami.
12Ma essa fu sradicata con furore
e gettata a terra;
il vento d'oriente la disseccò,
disseccò i suoi frutti;
il suo ramo robusto inaridì
e il fuoco lo divorò.
13Ora è trapiantata nel deserto,
in una terra secca e riarsa;
14un fuoco uscì da un suo ramo,
divorò tralci e frutti
ed essa non ha più alcun ramo robusto,
uno scettro per dominare".

Questo è un lamento e come lamento è passato nell'uso.

20

1Il dieci del quinto mese, anno settimo, alcuni anziani d'Israele vennero a consultare il Signore e sedettero davanti a

me. 2Mi fu rivolta questa parola del Signore: 3"Figlio dell'uomo, parla agli anziani d'Israele e di' loro: Dice il Signore

Dio: Venite voi per consultarmi? Com'è vero ch'io vivo, non mi lascerò consultare da voi. Oracolo del Signore Dio.

4Vuoi giudicarli? Li vuoi giudicare, figlio dell'uomo? Mostra loro gli abomini dei loro padri. 5Di' loro: Dice il

Signore Dio: Quando io scelsi Israele e alzai la mano e giurai per la stirpe della casa di Giacobbe, apparvi loro nel

paese d'Egitto e giurai per loro dicendo: Io, il Signore, sono vostro Dio. 6Allora alzai la mano e giurai di farli uscire

dal paese d'Egitto e condurli in una terra scelta per loro, stillante latte e miele, che è la più bella fra tutte le terre.

7Dissi loro: Ognuno getti via gli abomini dei propri occhi e non vi contaminate con gl'idoli d'Egitto: sono io il vostro

Dio.

8Ma essi mi si ribellarono e non mi vollero ascoltare: non gettarono via gli abomini dei propri occhi e non

abbandonarono gli idoli d'Egitto. Allora io decisi di riversare sopra di loro il mio furore e di sfogare contro di loro la

mia ira, in mezzo al paese d'Egitto. 9Ma feci diversamente per riguardo al mio nome, perché non fosse profanato agli

occhi delle genti in mezzo alle quali si trovavano, poiché avevo dichiarato che li avrei fatti uscire dal paese d'Egitto

sotto i loro occhi. 10Così li feci uscire dall'Egitto e li condussi nel deserto; 11diedi loro i miei statuti e feci loro

conoscere le mie leggi, perché colui che le osserva viva per esse. 12Diedi loro anche i miei sabati come un segno fra

me e loro, perché sapessero che sono io, il Signore, che li santifico.

13Ma gli Israeliti si ribellarono contro di me nel deserto: essi non camminarono secondo i miei decreti, disprezzarono

le mie leggi, che bisogna osservare perché l'uomo viva, e violarono sempre i miei sabati. Allora io decisi di riversare

su di loro il mio sdegno nel deserto e di sterminarli.

14Ma agii diversamente per il mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle genti di fronte alle quali io li

avevo fatti uscire. 15Avevo giurato su di loro nel deserto che non li avrei più condotti nella terra che io avevo loro

assegnato, terra stillante latte e miele, la più bella fra tutte le terre, 16perché avevano disprezzato i miei

comandamenti, non avevano seguito i miei statuti e avevano profanato i miei sabati, mentre il loro cuore si era

attaccato ai loro idoli. 17Tuttavia il mio occhio ebbe pietà di loro e non li distrussi, non li sterminai tutti nel deserto.

18Dissi ai loro figli nel deserto: Non seguite le regole dei vostri padri, non osservate le loro leggi, non vi contaminate

con i loro idoli: 19sono io, il Signore, il vostro Dio. Camminate secondo i miei decreti, osservate le mie leggi e

mettetele in pratica. 20Santificate i miei sabati e siano un segno fra me e voi, perché si sappia che sono io, il Signore

vostro Dio.

21Ma anche i figli mi si ribellarono, non camminarono secondo i miei decreti, non osservarono e non misero in

pratica le mie leggi, che danno la vita a chi le osserva; profanarono i miei sabati. Allora io decisi di riversare il mio

sdegno su di loro e di sfogare contro di essi l'ira nel deserto.

22Ma ritirai la mano e feci diversamente per riguardo al mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle genti,

alla cui presenza io li avevo fatti uscire. 23E nel deserto giurai loro, alzando la mia mano, che li avrei dispersi fra le

genti e disseminati in paesi stranieri, 24perché non avevano praticato le mie leggi, anzi, avevano disprezzato i miei

decreti, profanato i miei sabati e i loro occhi erano sempre rivolti agli idoli dei loro padri.

25Allora io diedi loro perfino statuti non buoni e leggi per le quali non potevano vivere. 26Feci sì che si

contaminassero nelle loro offerte facendo passare per il fuoco ogni loro primogenito, per atterrirli, perché

riconoscessero che io sono il Signore. 27Parla dunque agli Israeliti, figlio dell'uomo, e di' loro: Dice il Signore Dio:

Ancora in questo mi offesero i vostri padri agendo con infedeltà verso di me: 28dopo che io li ebbi introdotti nel

paese che, levando la mia mano, avevo giurato di dare loro, essi guardarono ogni colle elevato, ogni albero verde e

là fecero i sacrifici e portarono le loro offerte provocatrici: là depositarono i loro profumi soavi e versarono le loro

libazioni. 29Io dissi loro: Che cos'è quest'altura alla quale voi andate? Il nome altura è rimasto fino ai nostri giorni.

30Ebbene, di' agli Israeliti: Così dice il Signore Dio: Vi contaminate secondo il costume dei vostri padri, vi

prostituite secondo i loro abomini, 31vi contaminate con tutti i vostri idoli fino ad oggi, facendo le vostre offerte e

facendo passare per il fuoco i vostri figli e io mi dovrei lasciare consultare da voi, uomini d'Israele? Com'è vero ch'io

vivo - parola del Signore Dio - non mi lascerò consultare da voi. 32E ciò che v'immaginate in cuor vostro non

avverrà, mentre voi andate dicendo: Saremo come le genti, come le tribù degli altri paesi che prestano culto al legno

e alla pietra. 33Com'è vero ch'io vivo - parola del Signore Dio - io regnerò su di voi con mano forte, con braccio

possente e rovesciando la mia ira. 34Poi vi farò uscire di mezzo ai popoli e vi radunerò da quei territori dove foste

dispersi con mano forte, con braccio possente e con la mia ira traboccante 35e vi condurrò nel deserto dei popoli e lì

a faccia a faccia vi giudicherò. 36Come giudicai i vostri padri nel deserto del paese di Egitto così giudicherò voi, dice

il Signore Dio. 37Vi farò passare sotto il mio bastone e vi condurrò sotto il giogo dell'alleanza. 38Separerò da voi i

ribelli e quelli che si sono staccati da me; li farò uscire dal paese in cui dimorano, ma non entreranno nel paese

d'Israele: così saprete che io sono il Signore. 39A voi, uomini d'Israele, così dice il Signore Dio: Andate, servite pure

ognuno i vostri idoli, ma infine mi ascolterete e il mio santo nome non profanerete più con le vostre offerte, con i

vostri idoli; 40poiché sul mio monte santo, sull'alto monte d'Israele - oracolo del Signore Dio - mi servirà tutta la casa

d'Israele, tutta riunita in quel paese; là mi saranno graditi e là richiederò le vostre offerte, le primizie dei vostri doni

in qualunque forma me li consacrerete. 41Io vi accetterò come soave profumo, quando vi avrò liberati dai popoli e vi

avrò radunati dai paesi nei quali foste dispersi: mi mostrerò santo in voi agli occhi delle genti.

42Allora voi saprete che io sono il Signore, quando vi condurrò nel paese d'Israele, nel paese che alzando la mia

mano giurai di dare ai vostri padri. 43Là vi ricorderete della vostra condotta, di tutti i misfatti dei quali vi siete

macchiati, e proverete disgusto di voi stessi, per tutte le malvagità che avete commesse. 44Allora saprete che io sono

il Signore, quando agirò con voi per l'onore del mio nome e non secondo la vostra malvagia condotta e i vostri

costumi corrotti, uomini d'Israele". Parola del Signore Dio.

21

1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, volgi la faccia verso il mezzogiorno, parla alla regione

australe e predici contro la selva del mezzogiorno. 3Dirai alla selva del mezzogiorno: Ascolta la parola del Signore:

Dice il Signore Dio: Ecco, io accenderò in te un fuoco che divorerà in te ogni albero verde e ogni albero secco: la

fiamma ardente non si spegnerà e ogni sembiante sarà bruciato dal mezzogiorno al settentrione. 4Ogni vivente vedrà

che io, il Signore, l'ho incendiato e non si spegnerà".

5Io dissi: "Ah! Signore Dio, essi vanno dicendo di me: Non è forse costui uno che racconta delle favole?".

6Mi fu rivolta questa parola del Signore: 7"Figlio dell'uomo, volgi la faccia verso Gerusalemme e parla contro i suoi

santuari, predici contro il paese d'Israele. 8Tu riferirai al paese d'Israele: Così dice il Signore Dio: Eccomi contro di

te. Sguainerò la spada e ucciderò in te il giusto e il peccatore. 9Se ucciderò in te il giusto e il peccatore, significa che

la spada sguainata sarà contro ogni carne, dal mezzogiorno al settentrione. 10Così ogni vivente saprà che io, il

Signore, ho sguainato la spada ed essa non rientrerà nel fodero. 11Tu, figlio dell'uomo, piangi: piangi davanti a loro

con il cuore infranto e pieno d'amarezza. 12Quando ti domanderanno: Perché piangi?, risponderai: Perché è giunta la

notizia che il cuore verrà meno, le mani s'indeboliranno, lo spirito sarà costernato, le ginocchia vacilleranno. Ecco è

giunta e si compie". Parola del Signore Dio. 13Mi fu rivolta questa parola del Signore: 14"Figlio dell'uomo, profetizza

e di' loro: Così dice il Signore Dio:
Spada, spada aguzza e affilata,
15aguzza per scannare, affilata per lampeggiare!
16L'ha fatta affilare perché la si impugni,
l'ha aguzzata e affilata
per darla in mano al massacratore!
17Grida e lamèntati, o figlio dell'uomo,
perché essa pesa sul mio popolo,
su tutti i prìncipi d'Israele:
essi cadranno di spada insieme con il mio popolo.
Perciò battiti il fianco,
18perché è una prova:

che cosa accadrebbe se nemmeno un bastone sprezzante ci fosse

Parola del Signore Dio.
19Tu, o figlio dell'uomo,
predici e batti le mani:
la spada si raddoppi e si triplichi,
è la spada dei massacri,
la grande spada del massacro che li circonda.

20Perché i cuori si struggano e si moltiplichino le vittime,

ho messo ad ogni porta la punta della spada,
fatta per lampeggiare, affilata per il massacro.
21Volgiti a destra, volgiti a sinistra,
ovunque si diriga la tua lama.
22Anch'io batterò le mani e sazierò la mia ira.
Io, il Signore, ho parlato".
23Mi fu rivolta questa parola del Signore:

24"Figlio dell'uomo, traccia due strade per il passaggio della spada del re di Bábilonia; proverranno tutte e due dallo

stesso paese; tu metti un segnale a capo della strada che conduce nella città. 25Traccia la strada per cui la spada

giunga a Rabbà degli Ammoniti e in Giuda, a Gerusalemme nella città fortificata. 26Infatti il re di Bábilonia è fermo

al bivio, all'inizio delle due strade, per interrogare le sorti: agita le frecce, interroga gli dèi domestici, osserva il

fegato. 27Nella sua destra è uscito il responso: Gerusalemme, per porre contro di essa gli arieti, per farle udire

l'ordine del massacro, echeggiare grida di guerra, disporre gli arieti contro le sue porte, innalzare terrapieni, costruire

trincee.

28Ma questo non è che un vano presagio agli occhi di quelli che hanno fatto loro solenni giuramenti. Egli però

ricorda loro l'iniquità per cui saranno catturati". 29Perciò dice il Signore: "Poiché voi avete fatto ricordare le vostre

iniquità, rendendo manifeste le vostre trasgressioni e palesi i vostri peccati in tutto il vostro modo di agire, poiché ve

ne vantate, voi resterete presi al laccio. 30A te, sconsacrato, empio principe d'Israele, di cui è giunto il giorno con il

tempo della tua iniquità finale, 31così dice il Signore Dio: Deponi il turbante e togliti la corona: tutto sarà cambiato:

ciò che è basso sarà elevato e ciò che è alto sarà abbassato. 32In rovina, in rovina, in rovina la ridurrò e non si

rialzerà più finché non giunga colui al quale appartiene di diritto e al quale io la darò".

33Tu, figlio dell'uomo, profetizza e annunzia: "Così dice il Signore Dio agli Ammoniti e riguardo ai loro insulti. Di'

dunque: La spada, la spada è sguainata per la strage, è affilata per sterminare, per lampeggiare, 34mentre tu hai false

visioni e ti si predicono sorti bugiarde, la spada sarà messa alla gola degli empi perversi, il cui giorno è venuto, al

colmo della loro malvagità.

35Rimettila nel fodero. Nel luogo stesso in cui tu fosti creato, nella terra stessa in cui sei nato, io ti giudicherò;

36rovescerò su di te il mio sdegno, contro di te soffierò nel fuoco della mia ira e ti abbandonerò in mano di uomini

violenti, portatori di distruzione. 37Sarai preda del fuoco, del tuo sangue sarà intrisa la terra, non ti si ricorderà più

perché io, il Signore, ho parlato".
22

1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Tu, figlio dell'uomo, forse non giudicherai, non giudicherai tu la città

sanguinaria? Mostrale tutti i suoi abomini. 3Tu riferirai: Dice il Signore Dio: O città che sparge il sangue in mezzo a

se stessa, perché giunga il suo tempo, e fabbrica a suo danno idoli con cui contaminarsi! 4Per il sangue che hai

sparso, ti sei resa colpevole e ti sei contaminata con gli idoli che hai fabbricato: hai affrettato il tuo giorno, sei giunta

al termine dei tuoi anni. Ti renderò perciò l'obbrobrio dei popoli e lo scherno di tutta la terra. 5I vicini e i lontani si

faran beffe di te o città infamata e piena di disordini. 6Ecco in te i prìncipi d'Israele, ognuno secondo il suo potere,

intenti a spargere sangue. 7In te si disprezza il padre e la madre, in te si maltratta il forestiero, in te si opprime

l'orfano e la vedova. 8Hai disprezzato i miei santuari, hai profanato i miei sabati. 9Vi sono in te calunniatori che

versano il sangue. C'è in te chi banchetta sui monti e chi commette scelleratezze. 10In te si hanno rapporti col proprio

padre, in te si giace con la donna in stato di mestruazione. 11Uno reca oltraggio alla donna del prossimo, l'altro

contamina con incesto la nuora, altri viola la sorella, figlia del padre. 12In te si ricevono doni per spargere il sangue,

tu presti a interesse e a usura, spogli con la violenza il tuo prossimo e di me ti dimentichi. Oracolo del Signore Dio.

13Ecco, io batto le mani per le frodi che hai commesse e per il sangue che è versato in mezzo a te. 14Reggerà il tuo

cuore e saranno forti le mani per i giorni che io ti preparo? Io, il Signore, l'ho detto e lo farò; 15ti disperderò fra le

nazioni e ti disseminerò in paesi stranieri; ti purificherò della tua immondezza, 16poi ti riprenderò in eredità davanti

alle nazioni e tu saprai che io sono il Signore".

17Mi fu rivolta questa parola del Signore: 18"Figlio dell'uomo, gli Israeliti si son cambiati in scoria per me; sono tutti

rame, stagno, ferro e piombo dentro un crogiuolo: sono scoria di argento. 19Perciò così dice il Signore: Poiché vi

siete tutti cambiati in scoria, io vi radunerò dentro Gerusalemme. 20Come si mette insieme argento, rame, ferro,

piombo, stagno dentro un crogiuolo e si soffia nel fuoco per fonderli, così io, con ira e con sdegno, vi metterò tutti

insieme e vi farò fondere; 21vi radunerò, contro di voi soffierò nel fuoco del mio sdegno e vi fonderò in mezzo alla

città. 22Come si fonde l'argento nel crogiuolo, così sarete fusi in mezzo ad essa: saprete che io, il Signore, ho

riversato il mio sdegno contro di voi".

23Mi fu rivolta questa parola del Signore: 24"Figlio dell'uomo, di' a Gerusalemme: Tu sei una terra non purificata,

non lavata da pioggia in un giorno di tempesta. 25Dentro di essa i suoi prìncipi, come un leone ruggente che sbrana la

preda, divorano la gente, s'impadroniscono di tesori e ricchezze, moltiplicano le vedove in mezzo ad essa. 26I suoi

sacerdoti violano la mia legge, profanano le cose sante. Non fanno distinzione fra il sacro e il profano, non

insegnano a distinguere fra puro e impuro, non osservano i miei sabati e io sono disonorato in mezzo a loro. 27I suoi

capi in mezzo ad essa sono come lupi che dilaniano la preda, versano il sangue, fanno perire la gente per turpi

guadagni. 28I suoi profeti hanno come intonacato tutti questi delitti con false visioni e oracoli fallaci e vanno

dicendo: Così parla il Signore Dio, mentre invece il Signore non ha parlato. 29Gli abitanti della campagna

commettono violenze e si danno alla rapina, calpestano il povero e il bisognoso, maltrattano il forestiero, contro ogni

diritto. 30Io ho cercato fra loro un uomo che costruisse un muro e si ergesse sulla breccia di fronte a me, per

difendere il paese perché io non lo devastassi, ma non l'ho trovato. 31Io rovescerò su di essi il mio sdegno: li

consumerò con il fuoco della mia collera: la loro condotta farò ricadere sulle loro teste". Oracolo del Signore Dio.

23

1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, vi erano due donne, figlie della stessa madre, 3le quali si

erano prostituite in Egitto fin dalla loro giovinezza, dove venne profanato il loro petto e oppresso il loro seno

verginale. 4Esse si chiamano Oolà la maggiore e Oolibà la più piccola, sua sorella. L'una e l'altra divennero mie e

partorirono figli e figlie. Oolà è Samaria e Oolibà è Gerusalemme. 5Oolà mentre era mia si dimostrò infedele: arse

d'amore per i suoi spasimanti, gli Assiri suoi vicini, 6vestiti di porpora, prìncipi e governatori, tutti giovani attraenti,

cavalieri montati su cavalli. 7Concesse loro i suoi favori, al fiore degli Assiri, e si contaminò con gli idoli di coloro

dei quali si era innamorata. 8Non rinunciò alle sue relazioni amorose con gli Egiziani, i quali avevano abusato di lei

nella sua giovinezza, avevano profanato il suo seno verginale, sfogando su di lei la loro libidine. 9Per questo l'ho

data in mano ai suoi amanti, in mano agli Assiri, dei quali si era innamorata. 10Essi scoprirono la sua nudità, presero

i suoi figli e le sue figlie e la uccisero di spada. Divenne così come un monito fra le donne, per la condanna

esemplare che essi avevano eseguita su di lei.

11Sua sorella Oolibà la vide e si corruppe più di lei nei suoi amoreggiamenti; con le sue infedeltà superò la sorella.

12Spasimò per gli Assiri suoi vicini, prìncipi e capi, vestiti di porpora, cavalieri montati su cavalli, tutti giovani

attraenti. 13Io vidi che si era contaminata e che tutt'e due seguivano la stessa via. 14Ma essa moltiplicò le

prostituzioni. Vide uomini effigiati su una parete, figure di Caldei, disegnati con il minio, 15con cinture ai fianchi,

ampi turbanti in capo, dall'aspetto di grandi capi, rappresentanti i figli di Bábilonia, originari di Caldea: 16essa se ne

innamorò non appena li vide e inviò loro messaggeri in Caldea. 17I figli di Bábilonia andarono da lei al letto degli

amori e la contaminarono con le loro fornicazioni ed essa si contaminò con loro finché ne fu nauseata. 18Poiché

aveva messo in pubblico le sue tresche e scoperto la sua nudità, anch'io mi allontanai da lei come mi ero allontanato

dalla sorella. 19Ma essa continuò a moltiplicare prostituzioni, ricordando il tempo della sua gioventù, quando si

prostituiva in Egitto. 20Arse di libidine per quegli amanti lussuriosi come asini, libidinosi come stalloni, 21e così

rinnovò l'infamia della sua giovinezza, quando in Egitto veniva profanato il suo petto, oppresso il suo seno

verginale. 22Per questo, Oolibà, così dice il Signore Dio: Ecco, io suscito contro di te gli amanti di cui mi sono

disgustato e li condurrò contro di te da ogni parte, 23i figli di Bábilonia e di tutti i Caldei, quelli di Pekòd, di Soa e di

Koa e con loro tutti gli Assiri, tutti i giovani attraenti, prìncipi e capi, tutti capitani e cavalieri famosi; 24verranno

contro di te dal settentrione con cocchi e carri e con una moltitudine di popolo e si schiereranno contro di te da ogni

parte con scudi grandi e piccoli ed elmi. A loro ho rimesso il giudizio e ti giudicheranno secondo le loro leggi.

25Scatenerò la mia gelosia contro di te e ti tratteranno con furore: ti taglieranno il naso e gli orecchi e i superstiti

cadranno di spada; deporteranno i tuoi figli e le tue figlie e ciò che rimarrà di te sarà preda del fuoco. 26Ti

spoglieranno delle tue vesti e s'impadroniranno dei tuoi gioielli. 27Metterò fine alle tue scelleratezze e alle tue

prostituzioni commesse in Egitto: non alzerai più gli occhi verso di loro, non ricorderai più l'Egitto.

28Perché così dice il Signore Dio: Ecco, io ti consegno in mano a coloro che tu odii, in mano a coloro di cui sei

nauseata. 29Ti tratteranno con odio e si impadroniranno di tutti i tuoi beni, lasciandoti nuda e scoperta; sarà svelata la

turpitudine delle tue scelleratezze, la tua libidine e la tua disonestà. 30Così sarai trattata perché tu mi hai tradito con

le genti, perché ti sei contaminata con i loro idoli. 31Hai seguito la via di tua sorella, la sua coppa porrò nelle tue

mani".
32Dice il Signore Dio:
"Berrai la coppa di tua sorella,
profonda e larga,
sarai oggetto di derisione e di scherno;
la coppa sarà di grande capacità.
33Tu sarai colma d'ubriachezza e d'affanno,
coppa di desolazione e di sterminio
era la coppa di tua sorella Samaria.

34Anche tu la berrai, la vuoterai, ne succhierai i cocci,

ti lacererai il seno,
poiché io ho parlato". Parola del Signore.

35Perciò dice il Signore Dio: "Poiché tu mi hai dimenticato e mi hai voltato le spalle, sconterai dunque la tua

disonestà e le tue dissolutezze!".

36Il Signore mi disse: "Figlio dell'uomo, non giudicherai tu Oolà e Oolibà? Non mostrerai ad esse i loro abomini?

37Sono state adultere e le loro mani sono lorde di sangue, hanno commesso adulterio con i loro idoli; perfino i figli

che mi avevano partorito, li hanno fatti passare per il fuoco in loro pasto. 38Ancor questo mi hanno fatto: in quello

stesso giorno hanno contaminato il mio santuario e profanato i miei sabati; 39dopo avere immolato i loro figli ai loro

idoli, sono venute in quel medesimo giorno al mio santuario per profanarlo: ecco quello che hanno fatto dentro la

mia casa!

40Si rivolsero anche a uomini di paesi lontani, invitandoli per mezzo di messaggeri, ed essi giunsero. Per loro ti sei

lavata, ti sei dipinta gli occhi, ti sei adornata dei tuoi vestiti preziosi, 41ti sei stesa su un magnifico divano davanti ad

una tavola imbandita, su cui hai posto il mio olio, i miei profumi. 42Si udiva lo strepito di una moltitudine festante di

uomini venuti dal deserto, i quali avevano messo braccialetti ai polsi e una corona di gloria sul loro capo. 43Io

pensavo di costei, abituata agli adultèri: Ora costoro si faranno complici delle sue prostituzioni. 44Infatti entrarono da

lei, come si entra da una prostituta: così entrarono da Oolà e da Oolibà, donne di malaffare. 45Ma uomini retti le

giudicheranno come si giudicano le adultere e le assassine. Le loro mani sono lorde di sangue".

46Dice infatti il Signore Dio: "Si farà venire contro di loro una folla ed esse saranno abbandonate alle malversazioni

e al saccheggio. 47La folla le lapiderà e le farà a pezzi con le spade; ne ucciderà i figli e le figlie e darà alle fiamme le

case. 48Eliminerò così un'infamia dalla terra e tutte le donne impareranno a non commettere infamie simili.

49Faranno ricadere la vostra infamia su di voi e sconterete i vostri peccati di idolatria: saprete così che io sono il

Signore Dio".
24

1Il dieci del decimo mese, dell'anno nono, mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, metti per

iscritto la data di oggi, di questo giorno, perché proprio oggi il re di Bábilonia punta contro Gerusalemme. 3Proponi

una parabola a questa genìa di ribelli dicendo loro: Così dice il Signore Dio:

Metti su la pentola,
mettila e versavi acqua.
4Mettici dentro i pezzi di carne,
tutti i pezzi buoni, la coscia e la spalla,
e riempila di ossi scelti;
5prendi il meglio del gregge.
Mettici sotto la legna e falla bollire molto,
sì che si cuociano dentro anche gli ossi.
6Poiché dice il Signore Dio:
Guai alla città sanguinaria,
alla pentola arrugginita,
da cui non si stacca la ruggine!
Vuotala pezzo per pezzo, senza fare le parti,
7poiché il suo sangue è dentro,
lo ha versato sulla nuda roccia,

non l'ha sparso in terra per ricoprirlo di polvere.

8Per provocare la mia collera,
per farne vendetta,
ha posto il suo sangue
sulla nuda roccia, senza ricoprirlo.
9Perciò dice il Signore Dio:
Guai alla città sanguinaria!
Anch'io farò grande il rogo.
10Ammassa la legna,
fa' divampare il fuoco,
fa' consumare la carne,
riducila in poltiglia
e le ossa siano riarse.
11Vuota la pentola sulla brace,
perché si riscaldi
e il rame si arroventi;
si distrugga la sozzura che c'è dentro
e si consumi la sua ruggine.
12Quanta fatica!
Ma l'abbondante sua ruggine non si stacca,
non scompare da essa neppure con il fuoco.

13La tua immondezza è esecrabile: ho cercato di purificarti, ma tu non ti sei lasciata purificare. Perciò dalla tua

immondezza non sarai purificata finché non avrò sfogato su di te la mia collera. 14Io, il Signore, ho parlato! Questo

avverrà, lo compirò senza revoca; non avrò né pietà, né compassione. Ti giudicherò secondo la tua condotta e i tuoi

misfatti". Oracolo del Signore Dio.

15Mi fu rivolta questa parola del Signore: 16"Figlio dell'uomo ecco, io ti tolgo all'improvviso colei che è la delizia dei

tuoi occhi: ma tu non fare il lamento, non piangere, non versare una lacrima. 17Sospira in silenzio e non fare il lutto

dei morti: avvolgiti il capo con il turbante, mettiti i sandali ai piedi, non ti velare fino alla bocca, non mangiare il

pane del lutto".

18La mattina avevo parlato al popolo e la sera mia moglie morì. La mattina dopo feci come mi era stato comandato

19e la gente mi domandava: "Non vuoi spiegarci che cosa significa quello che tu fai?". 20Io risposi: "Il Signore mi ha

parlato: 21Annunzia agli Israeliti: Così dice il Signore Dio: Ecco, io faccio profanare il mio santuario, orgoglio della

vostra forza, delizia dei vostri occhi e amore delle vostre anime. I figli e le figlie che avete lasciato cadranno di

spada. 22Voi farete come ho fatto io: non vi velerete fino alla bocca, non mangerete il pane del lutto. 23Avrete i vostri

turbanti in capo e i sandali ai piedi: non farete il lamento e non piangerete: ma vi consumerete per le vostre iniquità e

gemerete l'uno con l'altro. 24Ezechiele sarà per voi un segno: quando ciò avverrà, voi farete in tutto come ha fatto lui

e saprete che io sono il Signore. 25Tu, figlio dell'uomo, il giorno in cui toglierò loro la loro fortezza, la gioia della

loro gloria, l'amore dei loro occhi, la brama delle loro anime, i loro figli e le loro figlie, 26allora verrà a te un profugo

per dartene notizia. 27In quel giorno la tua bocca si aprirà per parlare con il profugo, parlerai e non sarai più muto e

sarai per loro un segno: essi sapranno che io sono il Signore".

25

1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, rivolgiti agli Ammoniti e predici contro di loro.

3Annunzierai agli Ammoniti: Udite la parola del Signore Dio. Dice il Signore Dio: Poiché tu hai esclamato: Ah! Ah!

riguardo al mio santuario poiché è stato profanato, riguardo al paese di Israele perché è stato devastato, e riguardo

alla casa di Giuda perché condotta in esilio, 4per questo:

Ecco, io ti do in mano ai figli d'oriente.
Metteranno in te i loro accampamenti,
e in mezzo a te pianteranno le loro tende:
mangeranno i tuoi frutti e berranno il tuo latte.
5Farò di Rabbà una stalla da cammelli
e delle città di Ammòn un ovile per pecore.
Allora saprete che io sono il Signore".
6Perché dice il Signore Dio:
"Siccome hai battuto le mani,

hai pestato i piedi in terra e hai gioito in cuor tuo

con pieno disprezzo per il paese d'Israele,
7per questo, eccomi:
Io stendo la mano su di te
e ti darò in preda alle genti;
ti sterminerò dai popoli
e ti cancellerò dal numero delle nazioni.

Ti annienterò e allora saprai che io sono il Signore".

8Dice il Signore Dio:
"Poiché Moab e Seir hanno detto:

Ecco, la casa di Giuda è come tutti gli altri popoli,

9ebbene, io apro il fianco di Moab,
in tutto il suo territorio anniento le sue città,
decoro del paese,
Bet-Iesimòt, Baal-Meòn, Kiriatàim,
10e le do in possesso ai figli d'oriente,
come diedi loro gli Ammoniti,
perché non siano più ricordati fra i popoli.
11Così farò giustizia di Moab
e sapranno che io sono il Signore".

12Dice il Signore Dio: "Poiché Edom ha sfogato crudelmente la sua vendetta contro la casa di Giuda e s'è reso

colpevole vendicandosi su di essa, 13per questo, così dice il Signore Dio:

Anch'io stenderò la mano su Edom,
sterminerò in esso uomini e bestie
e lo ridurrò a un deserto.
Da Teman fino a Dedan cadranno di spada.
14La mia vendetta su Edom la compirò
per mezzo del mio popolo, Israele,

che tratterà Edom secondo la mia ira e il mio sdegno.

Si conoscerà così la mia vendetta".
Oracolo del Signore Dio.

15Dice il Signore Dio: "Poiché i Filistei si son vendicati con animo pieno di odio e si son dati a sterminare, mossi da

antico rancore, 16per questo, così dice il Signore Dio:

Ecco, io stendo la mano sui Filistei,
sterminerò i Cretei e annienterò
il resto degli abitanti sul mare.
17Farò su di loro terribili vendette,
castighi furiosi,
e sapranno che io sono il Signore,
quando eseguirò su di loro la vendetta".
26

1Il primo giorno del mese, dell'anno undecimo, mi fu rivolta questa parola del Signore:

2"Figlio dell'uomo, poiché Tiro ha detto di Gerusalemme:

Ah, Ah! eccola infranta la porta delle nazioni;

verso di me essa si volge, la sua ricchezza è devastata.

3Ebbene, così dice il Signore Dio:
Eccomi contro di te, Tiro.
Manderò contro di te molti popoli,
come il mare solleva le onde,
4e distruggeranno le mura di Tiro,
e demoliranno le sue torri:
spazzerò via da essa anche la polvere
e la ridurrò a un arido scoglio.
5Essa diverrà, in mezzo al mare,
un luogo dove stendere le reti,
poiché io ho parlato - oracolo del Signore.
Essa sarà data in preda ai popoli
6e le sue figlie in piena campagna
saranno uccise di spada;
allora sapranno che io sono il Signore.
7Perché dice il Signore Dio:
Io mando da settentrione contro Tiro
Nabucodònosor re di Bábilonia, il re dei re,
con cavalli, carri e cavalieri
e una folla, un popolo immenso.

8Le tue figlie, in terra ferma, ucciderà di spada,

contro di te costruirà bastioni, alzerà terrapieni,

disporrà un tetto di scudi.
9Con gli arieti colpirà le tue mura,
demolirà le tue torri con i suoi ordigni.
10La moltitudine dei suoi cavalli sarà tale
che ti coprirà con la sua polvere,

per lo strepito dei cavalieri, delle ruote e dei carri

tremeranno le tue mura,
quando entrerà dalle tue porte
come si entra in una città espugnata.
11Con gli zoccoli dei suoi cavalli
calpesterà tutte le tue strade,
passerà il tuo popolo a fil di spada,
abbatterà le tue colonne protettrici.
12Saccheggeranno le tue ricchezze,
faran bottino delle tue mercanzie.
Abbatteranno le tue mura,
demoliranno i tuoi splendidi palazzi:
getteranno in mezzo al mare
le tue pietre, i tuoi legnami e la tua polvere.
13Farò cessare lo strepito delle tue canzoni
e non si udrà più il suono delle tue cetre.
14Ti renderò simile a un arido scoglio,
a un luogo dove stendere le reti;
tu non sarai più ricostruita,
poiché io, il Signore, ho parlato".
Oracolo del Signore Dio.

15Così dice a Tiro il Signore Dio: "Al fragore della tua caduta, al gemito dei feriti, quando la strage infierirà in

mezzo a te, le isole forse non tremeranno? 16Tutti i prìncipi del mare scenderanno dai loro troni, deporranno i loro

manti, si spoglieranno delle vesti ricamate, si vestiranno a lutto e seduti per terra tremeranno ad ogni istante,

spaventati per te.
17Su di te alzeranno un lamento e diranno:
Perché sei scomparsa dai mari, città famosa,
potente sui mari?
Essa e i suoi abitanti,
che incutevano terrore
su tutta la terraferma.
18Ora le isole tremano,
nel giorno della tua caduta,

le isole del mare sono spaventate per la tua fine".

19Poiché dice il Signore Dio: "Quando avrò fatto di te una città deserta, come sono le città disabitate, e avrò fatto

salire su di te l'abisso e le grandi acque ti avranno ricoperto, 20allora ti farò scendere nella fossa, verso le generazioni

del passato, e ti farò abitare nelle regioni sotterranee, in luoghi desolati da secoli, con quelli che sono scesi nella

fossa, perché tu non sia più abitata: allora io darò splendore alla terra dei viventi.

21Ti renderò oggetto di spavento e più non sarai, ti si cercherà ma né ora né mai sarai ritrovata". Oracolo del Signore

Dio.
27

1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Orsù, figlio dell'uomo, intona un lamento su Tiro. 3Di' a Tiro, alla città

situata all'approdo del mare, che commercia con i popoli e con le molte isole:

Così dice il Signore Dio:

Tiro, tu dicevi: Io sono una nave di perfetta bellezza.

4In mezzo ai mari è il tuo dominio.
I tuoi costruttori ti hanno reso bellissima:
5con cipressi del Senìr
hanno costruito tutte le tue fiancate,
hanno preso il cedro del Libano
per farti l'albero maestro;

6i tuoi remi li hanno fatti con le querce di Basan;

il ponte te lo hanno fatto d'avorio,
intarsiato nel bòssolo delle isole di Chittim.
7Di lino ricamato d'Egitto
era la tua vela che ti servisse d'insegna;
di giacinto scarlatto delle isole di Elisà
era il tuo padiglione.

8Gli abitanti di Sidòne e d'Arvad erano i tuoi rematori,

gli esperti di Semer erano in te, come tuoi piloti.

9Gli anziani di Biblos e i suoi esperti erano in te

per riparare le tue falle.
Tutte le navi del mare e i loro marinai
erano in te per scambiare merci.
10Guerrieri di Persia, di Lud e di Put
erano nelle tue schiere,
appendevano in te lo scudo e l'elmo,
ti davano splendore.
11I figli di Arvad e il loro esercito
erano intorno alle tue mura
vigilando sui tuoi bastioni,

tutti appendevano intorno alle tue mura gli scudi,

coronando la tua bellezza.

12Tarsìs commerciava con te, per le tue ricchezze d'ogni specie, scambiando le tue merci con argento, ferro, stagno e

piombo. 13Anche la Grecia, Tubal e Mesech commerciavano con te e scambiavan le tue merci con schiavi e oggetti

di bronzo. 14Quelli di Togarmà ti fornivano in cambio cavalli da tiro, da corsa e muli. 15Gli abitanti di Dedan

trafficavano con te; il commercio delle molte isole era nelle tue mani: ti davano in pagamento corni d'avorio ed

ebano. 16Aram commerciava con te per la moltitudine dei tuoi prodotti e pagava le tue merci con pietre preziose,

porpora, ricami, bisso, coralli e rubini. 17Con te commerciavano Giuda e il paese d'Israele. Ti davano in cambio

grano di Minnìt, profumo, miele, olio e balsamo. 18Damasco trafficava con te per i tuoi numerosi prodotti, per i tuoi

beni di ogni specie scambiando vino di Chelbòn e lana di Zacar. 19Vedàn e Iavàn da Uzàl ti rifornivano ferro

lavorato, cassia e canna aromatica in cambio dei tuoi prodotti. 20Dedan trafficava con te in coperte di cavalli.

21L'Arabia e tutti i prìncipi di Kedàr mercanteggiavano con te: trafficavano con te agnelli, montoni e capri. 22I

mercanti di Saba e di Raemà trafficavano con te, scambiando le tue merci con i più squisiti aromi, con ogni sorta di

pietre preziose e con oro.

23Carran, Cannè, Eden, i mercanti di Saba, Assur, Kilmàd commerciavano con te. 24Scambiavano con te vesti di

lusso, mantelli di porpora e di broccato, tappeti tessuti a vari colori, funi ritorte e robuste, sul tuo mercato. 25Le navi

di Tarsìs viaggiavano, portando le tue mercanzie.
Così divenisti ricca e gloriosa
in mezzo ai mari.
26In alto mare ti condussero i tuoi rematori,
ma il vento d'oriente ti ha travolto
in mezzo ai mari.

27Le tue ricchezze, i tuoi beni e il tuo traffico,

i tuoi marinai e i tuoi piloti,
i riparatori delle tue avarie
i trafficanti delle tue merci,
tutti i guerrieri che sono in te
e tutta la turba che è in mezzo a te
piomberanno nel fondo dei mari,
il giorno della tua caduta.
28All'udire il grido dei tuoi nocchieri
tremeranno le spiagge.
29Scenderanno dalle loro navi
quanti maneggiano il remo:
i marinai, e tutti i piloti del mare
resteranno a terra.
30Faranno sentire il lamento su di te
e grideranno amaramente,
si getteranno sulla testa la polvere,
si rotoleranno nella cenere;
31si raderanno i capelli per te
e vestiranno di sacco;
per te piangeranno nell'amarezza dell'anima
con amaro cordoglio.

32Nel loro pianto intoneranno su di te un lamento,

su di te comporranno elegie:

Chi era come Tiro, ora distrutta in mezzo al mare?

33Quando dai mari uscivano le tue mercanzie,
saziavi tanti popoli;
con l'abbondanza delle tue ricchezze
e del tuo commercio
arricchivi i re della terra.
34Ora tu giaci travolta dai flutti
nelle profondità delle acque:
il tuo carico e tutto il tuo equipaggio
sono affondati con te.
35Tutti gli abitanti delle isole
sono rimasti spaventati per te
e i loro re, colpiti dal terrore,
hanno il viso sconvolto.
36I mercanti dei popoli fischiano su di te,
tu sei divenuta oggetto di spavento,
finita per sempre".
28

1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, parla al principe di Tiro: Dice il Signore Dio:

Poiché il tuo cuore si è insuperbito e hai detto:
Io sono un dio,
siedo su un seggio divino in mezzo ai mari,
mentre tu sei un uomo e non un dio,
hai uguagliato la tua mente a quella di Dio,
3ecco, tu sei più saggio di Daniele,
nessun segreto ti è nascosto.
4Con la tua saggezza e il tuo accorgimento
hai creato la tua potenza
e ammassato oro e argento nei tuoi scrigni;
5con la tua grande accortezza e i tuoi traffici
hai accresciuto le tue ricchezze

e per le tue ricchezze si è inorgoglito il tuo cuore.

6Perciò così dice il Signore Dio:

Poiché hai uguagliato la tua mente a quella di Dio,

7ecco, io manderò contro di te
i più feroci popoli stranieri;
snuderanno le spade contro la tua bella saggezza,
profaneranno il tuo splendore.
8Ti precipiteranno nella fossa e morirai
della morte degli uccisi in mezzo ai mari.
9Ripeterai ancora: "Io sono un dio",
di fronte ai tuo uccisori?
Ma sei un uomo e non un dio
in balìa di chi ti uccide.
10Della morte dei non circoncisi morirai
per mano di stranieri, perché io l'ho detto".
Oracolo del Signore Dio.

11Mi fu rivolta questa parola del Signore: 12"Figlio dell'uomo, intona un lamento sul principe di Tiro e digli: Così

dice il Signore Dio:
Tu eri un modello di perfezione,
pieno di sapienza,
perfetto in bellezza;
13in Eden, giardino di Dio,
tu eri coperto d'ogni pietra preziosa:
rubini, topazi, diamanti, crisòliti, ònici
e diaspri, zaffìri, carbonchi e smeraldi;

e d'oro era il lavoro dei tuoi castoni e delle tue legature,

preparato nel giorno in cui fosti creato.
14Eri come un cherubino ad ali spiegate a difesa;
io ti posi sul monte santo di Dio
e camminavi in mezzo a pietre di fuoco.
15Perfetto tu eri nella tua condotta,
da quando sei stato creato,
finché fu trovata in te l'iniquità.
16Crescendo i tuoi commerci
ti sei riempito di violenza e di peccati;
io ti ho scacciato dal monte di Dio
e ti ho fatto perire, cherubino protettore,
in mezzo alle pietre di fuoco.

17Il tuo cuore si era inorgoglito per la tua bellezza,

la tua saggezza si era corrotta
a causa del tuo splendore:
ti ho gettato a terra
e ti ho posto davanti ai re che ti vedano.
18Con la gravità dei tuoi delitti,
con la disonestà del tuo commercio
hai profanato i tuoi santuari;

perciò in mezzo a te ho fatto sprigionare un fuoco

per divorarti.
Ti ho ridotto in cenere sulla terra
sotto gli occhi di quanti ti guardano.
19Quanti fra i popoli ti hanno conosciuto
sono rimasti attoniti per te,

sei divenuto oggetto di terrore, finito per sempre".

20Mi fu rivolta questa parola del Signore: 21"Figlio dell'uomo, volgiti verso Sidòne e profetizza contro di essa:

22Annunziale: Dice il Signore Dio:
Eccomi contro di te, Sidòne,
e mostrerò la mia gloria in mezzo a te.
Si saprà che io sono il Signore
quando farò giustizia di te
e manifesterò la mia santità.
23Manderò contro di essa la peste
e il sangue scorrerà per le sue vie:
cadranno in essa i trafitti di spada
e questa da ogni parte graverà;
e sapranno che io sono il Signore.

24Non ci sarà più per gli Israeliti un aculeo pungente, una spina dolorosa tra tutti i suoi vicini che la disprezzano:

sapranno che io sono il Signore".

25Così dice il Signore Dio; "Quando avrò radunato gli Israeliti di mezzo ai popoli fra i quali sono dispersi, io

manifesterò in essi la mia santità davanti alle genti: abiteranno il paese che diedi al mio servo Giacobbe, 26vi

abiteranno tranquilli, costruiranno case e pianteranno vigne; vi abiteranno tranquilli, quando avrò eseguito i miei

giudizi su tutti coloro che intorno li disprezzano: e sapranno che io sono il Signore loro Dio".

29

1Il dodici del decimo mese, anno decimo, mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, rivolgiti contro

il faraone re d'Egitto e profetizza contro di lui e contro tutto l'Egitto. 3Parla dunque dicendo: Così dice il Signore

Dio:
Eccomi contro di te, faraone re d'Egitto;
grande coccodrillo, sdraiato in mezzo al fiume,
hai detto: Il fiume è mio, è mia creatura.
4Metterò ganci alle tue mascelle
e farò sì che i pesci dei tuoi fiumi
ti si attacchino alle squame
e ti farò uscire dalle tue acque
insieme con tutti i pesci dei tuoi fiumi
attaccati alle squame;
5getterò nel deserto te
e tutti i pesci dei tuoi fiumi
e andrai a cadere in mezzo alla campagna
e non sarai né raccolto né sepolto:
ti darò in pasto alle bestie selvatiche
e agli uccelli del cielo.
6Tutti gli abitanti dell'Egitto
sapranno che io sono il Signore,
poiché tu sei stato un sostegno di canna
per gli Israeliti.
7Quando questi ti vollero afferrare
ti rompesti lacerando loro tutta la spalla
e quando si appoggiarono a te, ti spezzasti
facendo vacillare loro tutti i fianchi".

8Perciò dice il Signore Dio: "Ecco, io manderò contro di te una spada ed eliminerò da te uomini e bestie. 9L'Egitto

diventerà un luogo desolato e deserto e sapranno che io sono il Signore. Perché egli ha detto: Il fiume è mio, è mia

creatura. 10Ebbene eccomi contro di te e contro il tuo fiume. Io farò dell'Egitto, da Migdòl ad Assuan, fino alla

frontiera d'Etiopia, una terra deserta e desolata. 11Piede d'uomo o d'animale non vi transiterà e rimarrà deserto per

quarant'anni. 12Ridurrò l'Egitto una terra desolata fra le terre assolate e le sue città saranno distrutte, rimarranno una

desolazione per quarant'anni e disperderò gli Egiziani fra le genti e li disseminerò fra altre regioni".

13Perché dice il Signore Dio: "Al termine dei quarant'anni io radunerò gli Egiziani dai popoli in mezzo ai quali li

avevo dispersi: 14muterò la loro sorte e li ricondurrò nel paese di Patròs, nella loro terra d'origine, e lì formeranno un

piccolo regno; 15sarà il più modesto fra gli altri regni e non si ergerà più sugli altri popoli: li renderò piccoli e non

domineranno più le altre nazioni. 16Non costituiranno più una speranza per gli Israeliti, anzi ricorderanno loro

l'iniquità di quando si rivolgevano ad essi: sapranno allora che io sono il Signore Dio".

17Ora, il primo giorno del primo mese dell'anno ventisettesimo, mi fu rivolta questa parola del Signore: 18"Figlio

dell'uomo, Nabucodònosor re di Bábilonia ha fatto compiere al suo esercito una grave impresa contro Tiro: ogni

testa è diventata calva e ogni spalla è piagata, ma il re e il suo esercito non hanno ricevuto da Tiro il compenso per

l'impresa compiuta contro di essa. 19Perciò così dice il Signore Dio: Ecco, io consegno a Nabucodònosor re di

Babilonia il territorio d'Egitto; porterà via le sue ricchezze, si impadronirà delle sue spoglie, lo saccheggerà; questa

sarà la mercede per il suo esercito. 20Per l'impresa compiuta contro Tiro io gli consegno l'Egitto, poiché l'ha

compiuta per me. Oracolo del Signore Dio.

21In quel giorno io farò spuntare un potente per la casa d'Israele e a te farò aprire la bocca in mezzo a loro: sapranno

che io sono il Signore".
30

1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, predici dicendo: Dice il Signore Dio:

Gemete: Ah, quel giorno!
3Perché il giorno è vicino,
vicino è il giorno del Signore,
giorno di nubi sarà il giorno delle nazioni.
4La spada verrà sull'Egitto
e ci sarà l'angoscia in Etiopia,
quando cadranno in Egitto i trafitti,
le sue ricchezze saranno asportate
e le sue fondamenta disfatte.
5Etiopia, Put e Lud e stranieri d'ogni specie
e Cub e i figli del paese dell'alleanza
cadranno con loro di spada. 6Dice il Signore:
Cadranno gli alleati dell'Egitto
e sarà abbattuto l'orgoglio della sua forza:
da Migdòl fino ad Assuan cadranno di spada.
Parola del Signore Dio.
7Sarà un deserto fra terre devastate
e le sue città fra città desolate.
8Sapranno che io sono il Signore
quando darò fuoco all'Egitto
e tutti i suoi sostenitori saranno schiacciati.

9In quel giorno partiranno da me messaggeri su navi a spargere il terrore in Etiopia che si crede sicura, e in essa vi

sarà spavento nel giorno dell'Egitto, poiché ecco già viene". 10Così dice il Signore Dio: "Farò cessare il tumultuare

dell'Egitto per mezzo di Nabucodònosor re di Bábilonia. 11Egli e il suo popolo, il più violento dei popoli, saranno

inviati a devastare il paese e sguaineranno la loro spada contro l'Egitto e riempiranno il terreno di cadaveri. 12Farò

seccare i fiumi e darò il paese in mano a genti barbare, devasterò il territorio e ciò che contiene, per mezzo di

stranieri: io, il Signore, l'ho detto".
13Dice il Signore Dio: "Distruggerò gli idoli
e farò sparire gli dèi da Menfi.
Non ci sarà più principe nel paese d'Egitto,
vi spanderò il terrore,
14devasterò Patròs,
darò fuoco a Tanis,
farò giustizia su Tebe.

15Scatenerò l'ira su Sin, la roccaforte d'Egitto, sterminerò la moltitudine di Tebe. 16Metterò a fuoco l'Egitto: Sin si

torcerà dal dolore, Tebe sarà squassata, Menfi sarà smantellata dai nemici in pieno giorno. 17I giovani di Eliòpoli e

di Bubàste cadranno di spada e queste città andranno in schiavitù. 18In Tafni si oscurerà il giorno, quando vi

spezzerò i gioghi imposti dall'Egitto e verrà meno in lei l'orgoglio della sua potenza; una nube la coprirà e le sue

figlie saranno condotte schiave. 19Farò giustizia dell'Egitto e si saprà che io sono il Signore".

20Al settimo giorno del primo mese dell'undecimo anno, mi fu rivolta questa parola del Signore: 21"Figlio dell'uomo,

ho spezzato il braccio del faraone re d'Egitto; egli non è stato curato con medicamenti né fasciato con bende per

fargli riprender forza e maneggiare la spada". 22Perciò dice il Signore Dio: "Eccomi contro il faraone re d'Egitto: gli

spezzerò il braccio ancora valido e gli farò cadere la spada di mano. 23Disperderò gli Egiziani fra le genti e li

disperderò in altre regioni. 24Invece rafforzerò le braccia del re di Bábilonia e nella sua mano porrò la mia spada:

spezzerò le braccia del faraone che gemerà davanti a lui come geme uno ferito a morte. 25Fortificherò le braccia del

re di Bábilonia, mentre le braccia del faraone cadranno. Si saprà che io sono il Signore, quando porrò la mia spada

nella mano del re di Bábilonia ed egli la stenderà sulla terra d'Egitto. 26Disperderò gli Egiziani fra le genti e li

disperderò in altre regioni: si saprà che io sono il Signore".

31

1Il primo giorno del terzo mese dell'undecimo anno, mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, di' al

faraone re d'Egitto e alla moltitudine dei suoi sudditi:

A chi credi di essere simile nella tua grandezza?
3Ecco, l'Assiria era un cedro del Libano,
bello di rami e folto di fronde, alto di tronco;
fra le nubi era la sua cima.
4Le acque lo avevano nutrito,
l'abisso lo aveva fatto innalzare
inviando i suoi fiumi
attorno al suolo dov'era piantato
e mandando i suoi ruscelli
anche a tutti gli alberi dei campi.
5Per questo aveva superato in altezza
tutti gli alberi dei campi:
i suoi rami si erano moltiplicati,
le sue fronde si erano distese

per l'abbondanza delle acque, durante la sua crescita.

6Fra i suoi rami fecero il nido
tutti gli uccelli del cielo,
sotto le sue fronde partorirono
tutte le bestie selvatiche,
alla sua ombra sedettero
tutte le grandi nazioni.
7Era bello nella sua altezza
e nell'ampiezza dei suoi rami,
poiché la sua radice era presso grandi acque.
8I cedri non l'uguagliavano
nel giardino di Dio,

i cipressi non gli assomigliavano con le loro fronde,

i platani non erano neppure
come uno dei suoi rami:
nessun albero nel giardino di Dio
lo pareggiava in magnificenza.
9Bello lo aveva fatto
nella moltitudine dei suoi rami,
perciò lo invidiavano tutti gli alberi dell'Eden
nel giardino di Dio".

10Perciò dice il Signore Dio: "Poiché si era elevato in altezza e aveva messo la cima fra le nubi e il suo cuore si era

inorgoglito per la sua grandezza, 11io lo diedi in balìa di un principe di popoli; lo rigettai a causa della sua empietà.

12Popoli stranieri, fra i più barbari, lo tagliarono e lo distesero sui monti. Per ogni valle caddero i suoi rami e su ogni

pendice della terra furono spezzate le sue fronde. Tutti i popoli del paese si allontanarono dalla sua ombra e lo

abbandonarono.
13Sui suoi resti si posano
tutti gli uccelli del cielo
e fra i suoi rami
ogni bestia selvatica,

14perché nessun albero irrigato dalle acque si esalti nella sua altezza ed elevi la cima fra le nubi, né per la propria

altezza confidi in sé nessun albero che beve le acque. Poiché

tutti sono destinati alla morte,
alla regione sotterranea,
in mezzo ai figli dell'uomo,
fra coloro che scendono nella fossa".

15Così dice il Signore Dio: "Quando scese negli inferi io feci far lutto: coprii per lui l'abisso, arrestai i suoi fiumi e le

grandi acque si fermarono; per lui feci vestire il Libano a lutto e tutti gli alberi del campo si seccarono per lui. 16Al

rumore della sua caduta feci tremare le nazioni, quando lo feci scendere negli inferi con quelli che scendono nella

fossa. Si consolarono nella regione sotterranea tutti gli alberi dell'Eden, la parte più scelta e più bella del Libano,

tutti quelli abbeverati dalle acque. 17Anch'essi con lui erano scesi negli inferi fra i trafitti di spada, quelli che in

mezzo alle nazioni erano il suo braccio e dimoravano alla sua ombra.

18A chi credi di essere simile per gloria e per grandezza fra gli alberi dell'Eden? Anche tu sarai precipitato insieme

con gli alberi dell'Eden nella regione sotterranea; giacerai fra i non circoncisi insieme con i trafitti di spada. Tale

sarà il faraone e tutta la sua moltitudine". Parola del Signore Dio.

32

1Il primo giorno del dodicesimo mese dell'anno decimosecondo, mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio

dell'uomo, intona un lamento sul faraone re d'Egitto dicendo:

Leone fra le genti eri considerato;
ma eri come un coccodrillo nelle acque,
erompevi nei tuoi fiumi
e agitavi le acque con le tue zampe,
intorbidandone i corsi".
3Dice il Signore Dio:
"Tenderò contro di te la mia rete
con una grande assemblea di popoli
e ti tireranno su con la mia rete.
4Ti getterò sulla terraferma
e ti abbandonerò al suolo.
Farò posare su di te tutti gli uccelli del cielo
e sazierò di te tutte le bestie della terra.
5Spargerò per i monti la tua carne
e riempirò le valli della tua carogna.
6Farò bere alla terra il tuo scolo,
il tuo sangue, fino ai monti,
e i burroni saranno pieni di te.
7Quando cadrai estinto, coprirò il cielo
e oscurerò le sue stelle,
velerò il sole di nubi e la luna non brillerà.
8Oscurerò tutti gli astri del cielo su di te
e stenderò sulla tua terra le tenebre.
Parola del Signore Dio.

9Sgomenterò il cuore di molti popoli, quando farò giungere la notizia della tua rovina alle genti, in regioni a te

sconosciute. 10Per te farò stupire molti popoli e tremeranno i loro re a causa tua, quando sguainerò la spada davanti a

loro. Ognuno tremerà ad ogni istante per la sua vita, nel giorno della tua rovina". 11Poiché dice il Signore Dio: "La

spada del re di Bábilonia ti raggiungerà.

12Abbatterò la tua moltitudine con la spada dei prodi,

dei popoli più feroci;
abbatteranno l'orgoglio dell'Egitto
e tutta la sua moltitudine sarà sterminata.
13Farò perire tutto il suo bestiame
sulle rive delle grandi acque,
che non saranno più turbate da piede d'uomo,
né unghia d'animale le intorbiderà.
14Allora farò ritornare tranquille le loro acque
e farò scorrere i loro canali come olio.
Parola del Signore Dio.

15Quando avrò fatto dell'Egitto una terra desolata,

tutta priva di quanto contiene,
quando avrò percosso tutti i suoi abitanti,
allora si saprà che io sono il Signore.

16Questo è un lamento e lo si canterà. Lo canteranno le figlie delle genti, lo canteranno sull'Egitto e su tutta la sua

moltitudine". Oracolo del Signore Dio.

17Ai quindici del primo mese, dell'anno decimosecondo, mi fu rivolta questa parola del Signore: 18"Figlio dell'uomo,

intona un canto funebre sugli abitanti dell'Egitto. Falli scendere insieme con le figlie di nazioni potenti, nella regione

sotterranea, con quelli che scendono nella fossa.
19Di chi tu sei più bello?
Scendi e giaci con i non circoncisi.

20Cadranno fra gli uccisi di spada; la spada è già consegnata. Colpite a morte l'Egitto e tutta la sua gente. 21I più

potenti eroi si rivolgeranno a lui e ai suoi ausiliari e dagli inferi diranno: Vieni, giaci con i non circoncisi, con i

trafitti di spada. 22Là è Assur e tutta la sua gente, intorno al suo sepolcro, uccisi, tutti trafitti di spada; 23poiché le loro

sepolture sono poste nel fondo della fossa e la sua gente è intorno alla sua tomba: uccisi, tutti, trafitti di spada, essi

che seminavano il terrore nella terra dei viventi.

24Là è Elam e tutto il suo esercito, intorno al suo sepolcro. Uccisi, tutti, trafitti di spada, scesi non circoncisi nella

regione sotterranea, essi che seminavano il terrore nella terra dei viventi. Ora portano la loro ignominia con quelli

che scendono nella fossa. 25In mezzo ai trafitti posero il suo giaciglio e tutta la sua gente intorno al suo sepolcro, tutti

non circoncisi, trafitti di spada; perché avevano sparso il terrore nella terra dei viventi, portano la loro ignominia con

quelli che scendono nella fossa; sono stati collocati in mezzo ai trafitti di spada.

26Là è Mesech, Tubal e tutta la sua gente, intorno al suo sepolcro: tutti non circoncisi, trafitti di spada, perché

incutevano il terrore nella terra dei viventi. 27Non giaceranno al fianco degli eroi caduti da secoli, che scesero negli

inferi con le armi di guerra, con le spade disposte sotto il loro capo e con gli scudi sulle loro ossa, perché tali eroi

erano un terrore nella terra dei viventi. 28Così tu giacerai fra i non circoncisi e con i trafitti di spada.

29Là è Edom, i suoi re e tutti i suoi prìncipi che, nonostante il loro valore, sono posti con i trafitti di spada: giacciono

con i non circoncisi e con quelli che scendono nella fossa. 30Là sono tutti i prìncipi del settentrione, tutti quelli di

Sidòne, che scesero con i trafitti, nonostante il terrore sparso dalla loro potenza; giacciono i non circoncisi con i

trafitti di spada e portano la loro ignominia con quelli che scendono nella fossa.

31Il faraone li vedrà e si consolerà alla vista di tutta questa moltitudine; il faraone e tutto il suo esercito saranno

trafitti di spada. Oracolo del Signore Dio. 32Perché aveva sparso il terrore nella terra dei viventi, ecco giace in mezzo

ai non circoncisi, con i trafitti di spada, egli il faraone e tutta la sua moltitudine". Parola del Signore Dio.

33

1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, parla ai figli del tuo popolo e di' loro: Se mando la

spada contro un paese e il popolo di quella terra prende un uomo del suo territorio e lo pone quale sentinella, 3e

questa, vedendo sopraggiungere la spada sul paese, suona la tromba e da' l'allarme al popolo: 4se colui che ben sente

il suono della tromba non ci bada e la spada giunge e lo sorprende, egli dovrà a se stesso la propria rovina. 5Aveva

udito il suono della tromba, ma non ci ha badato: sarà responsabile della sua rovina; se ci avesse badato, si sarebbe

salvato. 6Se invece la sentinella vede giunger la spada e non suona la tromba e il popolo non è avvertito e la spada

giunge e sorprende qualcuno, questi sarà sorpreso per la sua iniquità: ma della sua morte domanderò conto alla

sentinella. 7O figlio dell'uomo, io ti ho costituito sentinella per gli Israeliti; ascolterai una parola dalla mia bocca e tu

li avvertirai da parte mia. 8Se io dico all'empio: Empio tu morirai, e tu non parli per distoglier l'empio dalla sua

condotta, egli, l'empio, morirà per la sua iniquità; ma della sua morte chiederò conto a te.

9Ma se tu avrai ammonito l'empio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà per la

sua iniquità. Tu invece sarai salvo.

10Tu, figlio dell'uomo, annunzia agli Israeliti: Voi dite: I nostri delitti e i nostri peccati sono sopra di noi e in essi noi

ci consumiamo! In che modo potremo vivere? 11Di' loro: Com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore Dio - io non

godo della morte dell'empio, ma che l'empio desista dalla sua condotta e viva. Convertitevi dalla vostra condotta

perversa! Perché volete perire, o Israeliti?

12Figlio dell'uomo, di' ancora ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salva se pecca, e l'empio non cade

per la sua iniquità se desiste dall'iniquità, come il giusto non potrà vivere per la sua giustizia se pecca. 13Se io dico al

giusto: Vivrai, ed egli, confidando sulla sua giustizia commette l'iniquità, nessuna delle sue azioni buone sarà più

ricordata e morirà nella malvagità che egli ha commesso. 14Se dico all'empio: Morirai, ed egli desiste dalla sua

iniquità e compie ciò che è retto e giusto, 15rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato, osserva le leggi della vita,

senza commettere il male, egli vivrà e non morirà; 16nessuno dei peccati che ha commessi sarà più ricordato: egli ha

praticato ciò che è retto e giusto e certamente vivrà.

17Eppure, i figli del tuo popolo vanno dicendo: Il modo di agire del Signore non è retto. È invece il loro modo di

agire che non è retto! 18Se il giusto desiste dalla giustizia e fa il male, per questo certo morirà. 19Se l'empio desiste

dall'empietà e compie ciò che è retto e giusto, per questo vivrà. 20Voi andate dicendo: Non è retto il modo di agire

del Signore. Giudicherò ciascuno di voi secondo il suo modo di agire, Israeliti".

21Il cinque del decimo mese dell'anno decimosecondo della nostra deportazione arrivò da me un fuggiasco da

Gerusalemme per dirmi: La città è presa. 22La sera prima dell'arrivo del fuggiasco, la mano del Signore fu su di me e

al mattino, quando il fuggiasco giunse, il Signore mi aprì la bocca. La mia bocca dunque si aprì e io non fui più

muto.

23Mi fu rivolta questa parola del Signore: 24"Figlio dell'uomo, gli abitanti di quelle rovine, nel paese d'Israele, vanno

dicendo: Abramo era uno solo ed ebbe in possesso il paese e noi siamo molti: a noi dunque è stato dato in possesso il

paese!

25Perciò dirai loro: Così dice il Signore Dio: Voi mangiate la carne con il sangue, sollevate gli occhi ai vostri idoli,

versate il sangue, e vorreste avere in possesso il paese? 26Voi vi appoggiate sulle vostre spade, compite cose

nefande, ognuno di voi disonora la donna del suo prossimo e vorreste avere in possesso il paese? 27Annunzierai loro:

Dice il Signore Dio: Com'è vero ch'io vivo, quelli che stanno fra le rovine periranno di spada; darò in pasto alle

belve quelli che sono per la campagna e quelli che sono nelle fortezze e dentro le caverne moriranno di peste.

28Ridurrò il paese ad una solitudine e a un deserto e l'orgoglio della sua forza cesserà. I monti d'Israele saranno

devastati, non ci passerà più nessuno. 29Sapranno che io sono il Signore quando farò del loro paese una solitudine e

un deserto, a causa di tutti gli abomini che hanno commessi.

30Figlio dell'uomo, i figli del tuo popolo parlano di te lungo le mura e sulle porte delle case e si dicono l'un l'altro:

Andiamo a sentire qual è la parola che viene dal Signore. 31In folla vengono da te, si mettono a sedere davanti a te e

ascoltano le tue parole, ma poi non le mettono in pratica, perché si compiacciono di parole, mentre il loro cuore va

dietro al guadagno. 32Ecco, tu sei per loro come una canzone d'amore: bella è la voce e piacevole

l'accompagnamento musicale. Essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica. 33Ma quando ciò avverrà ed

ecco avviene, sapranno che c'è un profeta in mezzo a loro".

34

1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, profetizza contro i pastori d'Israele, predici e riferisci ai

pastori: Dice il Signore Dio: Guai ai pastori d'Israele, che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero forse pascere il

gregge? 3Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma non pascolate il gregge. 4Non

avete reso la forza alle pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite, non avete

riportato le disperse. Non siete andati in cerca delle smarrite, ma le avete guidate con crudeltà e violenza. 5Per colpa

del pastore si sono disperse e son preda di tutte le bestie selvatiche: sono sbandate. 6Vanno errando tutte le mie

pecore in tutto il paese e nessuno va in cerca di loro e se ne cura. 7Perciò, pastori, ascoltate la parola del Signore:

8Com'è vero ch'io vivo, - parla il Signore Dio - poiché il mio gregge è diventato una preda e le mie pecore il pasto

d'ogni bestia selvatica per colpa del pastore e poiché i miei pastori non sono andati in cerca del mio gregge - hanno

pasciuto se stessi senza aver cura del mio gregge - 9udite quindi, pastori, la parola del Signore: 10Dice il Signore Dio:

Eccomi contro i pastori: chiederò loro conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare il mio gregge, così i

pastori non pasceranno più se stessi, ma strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più il loro pasto.

11Perché dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura. 12Come un pastore passa in

rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna

le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. 13Le ritirerò dai

popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d'Israele, nelle

valli e in tutte le praterie della regione. 14Le condurrò in ottime pasture e il loro ovile sarà sui monti alti d'Israele; là

riposeranno in un buon ovile e avranno rigogliosi pascoli sui monti d'Israele. 15Io stesso condurrò le mie pecore al

pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. 16Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all'ovile

quella smarrita; fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con

giustizia.

17A te, mio gregge, dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri. 18Non vi basta

pascolare in buone pasture, volete calpestare con i piedi il resto della vostra pastura; non vi basta bere acqua chiara,

volete intorbidare con i piedi quella che resta. 19Le mie pecore devono brucare ciò che i vostri piedi hanno calpestato

e bere ciò che i vostri piedi hanno intorbidato. 20Perciò dice il Signore Dio a loro riguardo: Ecco, io giudicherò fra

pecora grassa e pecora magra. 21Poiché voi avete spinto con il fianco e con le spalle e cozzato con le corna le più

deboli fino a cacciarle e disperderle, 22io salverò le mie pecore e non saranno più oggetto di preda: farò giustizia fra

pecora e pecora.

23Susciterò per loro un pastore che le pascerà, Davide mio servo. Egli le condurrà al pascolo, sarà il loro pastore;

24io, il Signore, sarò il loro Dio e Davide mio servo sarà principe in mezzo a loro: io, il Signore, ho parlato.

25Stringerò con esse un'alleanza di pace e farò sparire dal paese le bestie nocive, cosicché potranno dimorare

tranquille anche nel deserto e riposare nelle selve.

26Farò di loro e delle regioni attorno al mio colle una benedizione: manderò la pioggia a tempo opportuno e sarà

pioggia di benedizione. 27Gli alberi del campo daranno i loro frutti e la terra i suoi prodotti; essi abiteranno in piena

sicurezza nella loro terra. Sapranno che io sono il Signore, quando avrò spezzato le spranghe del loro giogo e li avrò

liberati dalle mani di coloro che li tiranneggiano. 28Non saranno più preda delle genti, né li divoreranno le fiere

selvatiche, ma saranno al sicuro e nessuno li spaventerà.

29Farò germogliare per loro una florida vegetazione; non saranno più consumati dalla fame nel paese e non

soffriranno più il disprezzo delle genti. 30Sapranno che io, il Signore, sono il loro Dio e loro, la gente d'Israele, sono

il mio popolo. Parola del Signore Dio.

31Voi, mie pecore, siete il gregge del mio pascolo e io sono il vostro Dio". Oracolo del Signore Dio.

35

1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, volgiti verso il monte Seir e profetizza contro di esso.

3Annunzierai: Dice il Signore Dio:
Eccomi a te, monte Seir,
anche su di te stenderò il mio braccio
e farò di te una solitudine, un luogo desolato.
4Ridurrò le tue città in macerie,
e tu diventerai un deserto;
così saprai che io sono il Signore.

5Tu hai mantenuto un odio secolare contro gli Israeliti e li hai consegnati alla spada nel giorno della loro sventura,

quando ho posto fine alla loro iniquità; 6per questo, com'è vero ch'io vivo - dice il Signore Dio - ti abbandonerò al

sangue e il sangue ti perseguiterà; tu hai odiato il sangue e il sangue ti perseguiterà. 7Farò del monte Seir una

solitudine e un deserto e vi eliminerò chiunque su di esso va e viene. 8Riempirò di cadaveri i tuoi monti; sulle tue

alture, per le tue pendici, in tutte le tue valli cadranno i trafitti di spada. 9In solitudine perenne ti ridurrò e le tue città

non saranno più abitate: saprete che io sono il Signore. 10Poiché hai detto: Questi due popoli, questi due territori

saranno miei, noi li possiederemo, anche se là è il Signore. 11Per questo, com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore

Dio - io agirò secondo quell'ira e quel furore che tu hai dimostrato nell'odio contro di loro e mi rivelerò in mezzo a

loro quando farò giustizia di te: 12saprai allora che io sono il Signore. Ho udito tutti gli insulti che tu hai proferiti

contro i monti d'Israele: Sono deserti; son dati a noi perché vi pascoliamo. 13Contro di me avete fatto discorsi

insolenti, contro di me avete moltiplicato le parole: ho udito tutto. 14Così dice il Signore Dio: Poiché tutto il paese ha

gioito, farò di te una solitudine: 15poiché tu hai gioito per l'eredità della casa d'Israele che era devastata, così io

tratterò te: sarai ridotto a una solitudine, o monte Seir, e tu Edom, tutto intero; si saprà che io sono il Signore".

36

1"Ora, figlio dell'uomo, profetizza ai monti d'Israele e di': Monti d'Israele, udite la parola del Signore. 2Così dice il

Signore Dio: Poiché il nemico ha detto di voi: Ah! Ah! I colli eterni son diventati il nostro possesso, 3ebbene,

profetizza e annunzia: Dice il Signore Dio: Poiché siete stati devastati e perseguitati dai vicini per renderci possesso

delle altre nazioni e poiché siete stati fatti oggetto di maldicenza e d'insulto della gente, 4ebbene, monti d'Israele,

udite la parola del Signore Dio: Dice il Signore Dio ai monti, alle colline, alle pendici e alle valli, alle rovine

desolate e alle città deserte che furono preda e scherno dei popoli vicini: 5ebbene, così dice il Signore Dio: Sì, con

gelosia ardente io parlo contro gli altri popoli e contro tutto Edom, che con la gioia del cuore, con il disprezzo

dell'anima, hanno fatto del mio paese il loro possesso per saccheggiarlo. 6Per questo profetizza al paese d'Israele e

annunzia ai monti, alle colline, alle pendici e alle valli: Dice il Signore Dio: Ecco, io parlo con gelosia e con furore:

Poiché voi avete portato l'obbrobrio delle genti, 7ebbene, dice il Signore Dio, io alzo la mano e giuro: anche le genti

che vi stanno d'intorno subiranno il loro vituperio.

8E voi, monti d'Israele, mettete rami e producete frutti per il mio popolo d'Israele perché sta per tornare. 9Ecco infatti

a voi, a voi io mi volgo; sarete ancora lavorati e sarete seminati. 10Moltiplicherò sopra di voi gli uomini, tutta la

gente d'Israele, e le città saranno ripopolate e le rovine ricostruite.

11Moltiplicherò su di voi gli uomini e gli armenti e cresceranno e saranno fecondi: farò sì che siate popolati come

prima e vi elargirò i miei benefici più che per il passato e saprete che io sono il Signore.

12Ricondurrò su di voi degli uomini, il mio popolo Israele: essi vi possederanno e sarete la loro eredità e non li

priverete più dei loro figli.

13Così parla il Signore Dio: Poiché si va dicendo di te: Tu divori gli uomini, tu hai privato di figli il tuo popolo,

14ebbene, tu non divorerai più gli uomini, non priverai più di figli la nazione. Oracolo del Signore Dio. 15Non ti farò

più sentire gli insulti delle nazioni e non ti farò più subire lo scherno dei popoli; non priverai più di figli la tua

gente". Parola del Signore Dio.

16Mi fu rivolta questa parola del Signore: 17"Figlio dell'uomo, la casa d'Israele, quando abitava il suo paese, lo rese

impuro con la sua condotta e le sue azioni. Come l'impurità di una donna nel suo tempo è stata la loro condotta

davanti a me. 18Perciò ho riversato su di loro la mia ira per il sangue che avevano sparso nel paese e per gli idoli con

i quali l'avevano contaminato. 19Li ho dispersi fra le genti e sono stati dispersi in altri territori: li ho giudicati

secondo la loro condotta e le loro azioni. 20Giunsero fra le nazioni dove erano spinti e disonorarono il mio nome

santo, perché di loro si diceva: Costoro sono il popolo del Signore e tuttavia sono stati scacciati dal suo paese. 21Ma

io ho avuto riguardo del mio nome santo, che gli Israeliti avevano disonorato fra le genti presso le quali sono andati.

22Annunzia alla casa d'Israele: Così dice il Signore Dio: Io agisco non per riguardo a voi, gente d'Israele, ma per

amore del mio nome santo, che voi avete disonorato fra le genti presso le quali siete andati. 23Santificherò il mio

nome grande, disonorato fra le genti, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le genti sapranno che io sono il

Signore - parola del Signore Dio - quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi. 24Vi prenderò dalle

genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. 25Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi

purificherò da tutte le vostre sozzure e da tutti i vostri idoli; 26vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno

spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. 27Porrò il mio spirito dentro di voi e vi

farò vivere secondo i miei statuti e vi farò osservare e mettere in pratica le mie leggi. 28Abiterete nella terra che io

diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. 29Vi libererò da tutte le vostre impurità:

chiamerò il grano e lo moltiplicherò e non vi manderò più la carestia. 30Moltiplicherò i frutti degli alberi e il prodotto

dei campi, perché non soffriate più la vergogna della fame fra le genti. 31Vi ricorderete della vostra cattiva condotta

e delle vostre azioni che non erano buone e proverete disgusto di voi stessi per le vostre iniquità e le vostre

nefandezze. 32Non per riguardo a voi, io agisco - dice il Signore Dio - sappiatelo bene. Vergognatevi e arrossite della

vostra condotta, o Israeliti". 33Così dice il Signore Dio: "Quando vi avrò purificati da tutte le vostre iniquità, vi farò

riabitare le vostre città e le vostre rovine saranno ricostruite. 34Quella terra desolata, che agli occhi di ogni viandante

appariva un deserto, sarà ricoltivata 35e si dirà: La terra, che era desolata, è diventata ora come il giardino dell'Eden,

le città rovinate, desolate e sconvolte, ora sono fortificate e abitate. 36I popoli che saranno rimasti attorno a voi

sapranno che io, il Signore, ho ricostruito ciò che era distrutto e ricoltivato la terra che era un deserto. Io, il Signore,

l'ho detto e lo farò".

37Dice il Signore Dio: "Permetterò ancora che la gente d'Israele mi preghi di intervenire in suo favore. Io

moltiplicherò gli uomini come greggi, 38come greggi consacrati, come un gregge di Gerusalemme nelle sue

solennità. Allora le città rovinate saran ripiene di greggi di uomini e sapranno che io sono il Signore".

37

1La mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di

ossa; 2mi fece passare tutt'intorno accanto ad esse. Vidi che erano in grandissima quantità sulla distesa della valle e

tutte inaridite. 3Mi disse: "Figlio dell'uomo, potranno queste ossa rivivere?". Io risposi: "Signore Dio, tu lo sai". 4Egli

mi replicò: "Profetizza su queste ossa e annunzia loro: Ossa inaridite, udite la parola del Signore. 5Dice il Signore

Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. 6Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di

voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo spirito e rivivrete: Saprete che io sono il Signore". 7Io

profetizzai come mi era stato ordinato; mentre io profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che

si accostavano l'uno all'altro, ciascuno al suo corrispondente. 8Guardai ed ecco sopra di esse i nervi, la carne

cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c'era spirito in loro. 9Egli aggiunse: "Profetizza allo spirito, profetizza figlio

dell'uomo e annunzia allo spirito: Dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché

rivivano". 10Io profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in

piedi; erano un esercito grande, sterminato.

11Mi disse: "Figlio dell'uomo, queste ossa sono tutta la gente d'Israele. Ecco, essi vanno dicendo: Le nostre ossa sono

inaridite, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti. 12Perciò profetizza e annunzia loro: Dice il Signore Dio:

Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi riconduco nel paese d'Israele.

13Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi risusciterò dai vostri sepolcri, o popolo

mio. 14Farò entrare in voi il mio spirito e rivivrete; vi farò riposare nel vostro paese; saprete che io sono il Signore.

L'ho detto e lo farò". Oracolo del Signore Dio.

15Mi fu rivolta questa parola del Signore: 16"Figlio dell'uomo, prendi un legno e scrivici sopra: Giuda e gli Israeliti

uniti a lui, poi prendi un altro legno e scrivici sopra: Giuseppe, legno di Èfraim e tutta la casa d'Israele unita a lui, 17e

accostali l'uno all'altro in modo da fare un legno solo, che formino una cosa sola nella tua mano. 18Quando i figli del

tuo popolo ti diranno: Ci vuoi spiegare che significa questo per te?, 19tu dirai loro: Dice il Signore Dio: Ecco, io

prendo il legno di Giuseppe, che è in mano d'Èfraim e le tribù d'Israele unite a lui, e lo metto sul legno di Giuda per

farne un legno solo; diventeranno una cosa sola in mano mia.

20Tieni in mano sotto i loro occhi i legni sui quali hai scritto e 21di' loro: Così dice il Signore Dio: Ecco, io prenderò

gli Israeliti dalle genti fra le quali sono andati e li radunerò da ogni parte e li ricondurrò nel loro paese: 22farò di loro

un solo popolo nella mia terra, sui monti d'Israele; un solo re regnerà su tutti loro e non saranno più due popoli, né

più saranno divisi in due regni. 23Non si contamineranno più con i loro idoli, con i loro abomini e con tutte le loro

iniquità; li libererò da tutte le ribellioni con cui hanno peccato; li purificherò e saranno il mio popolo e io sarò il loro

Dio. 24Il mio servo Davide sarà su di loro e non vi sarà che un unico pastore per tutti; seguiranno i miei

comandamenti, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica. 25Abiteranno nella terra che ho dato al mio

servo Giacobbe. In quella terra su cui abitarono i loro padri, abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli,

attraverso i secoli; Davide mio servo sarà loro re per sempre. 26Farò con loro un'alleanza di pace, che sarà con loro

un'alleanza eterna. Li stabilirò e li moltiplicherò e porrò il mio santuario in mezzo a loro per sempre. 27In mezzo a

loro sarà la mia dimora: io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. 28Le genti sapranno che io sono il Signore

che santifico Israele quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per sempre".

38

1Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2"Figlio dell'uomo, volgiti verso Gog nel paese di Magòg, principe capo di

Mesech e Tubal, e profetizza contro di lui.

Annunzierai: 3Dice il Signore Dio: Eccomi contro di te Gog, principe capo di Mesech e Tubal, 4io ti aggirerò, ti

metterò ganci alle mascelle e ti farò uscire con tutto il tuo esercito, cavalli e cavalieri tutti ben equipaggiati, truppa

immensa con scudi grandi e piccoli, e tutti muniti di spada. 5La Persia, l'Etiopia e Put sono con loro, tutti con scudi

ed elmi. 6Gomer e tutte le sue schiere, la gente di Togarmà, le estreme regioni del settentrione e tutte le loro forze,

popoli numerosi sono con te.

7Sta' pronto, fa' i preparativi insieme con tutta la moltitudine che si è radunata intorno a te: sii a mia disposizione.

8Dopo molto tempo ti sarà dato l'ordine: sul finire degli anni tu andrai contro una nazione che è sfuggita alla spada,

che in mezzo a molti popoli si è radunata sui monti d'Israele, rimasti lungamente deserti. Essa rimpatriò dalle genti e

tutti abitano tranquilli. 9Tu vi salirai, vi giungerai come un uragano: sarai come un nembo che avvolge la terra, tu

con tutte le tue schiere e con i popoli numerosi che sono con te. 10Dice il Signore Dio: In quel giorno ti verranno in

mente dei pensieri e concepirai progetti malvagi. 11Tu dirai: Andrò contro una terra indifesa, assalirò genti tranquille

che si tengono sicure, che abitano tutte in luoghi senza mura, che non hanno né sbarre né porte, 12per depredare,

saccheggiare, metter la mano su rovine ora ripopolate e sopra un popolo che si è riunito dalle nazioni, dedito agli

armenti e ai propri affari, che abita al centro della terra.

13Saba, Dedan, i commercianti di Tarsis e tutti i suoi leoncelli ti domanderanno: Vieni per saccheggiare? Hai

radunato la tua gente per venir a depredare e portar via argento e oro, per rapire armenti e averi e per fare grosso

bottino? 14Perciò predici, figlio dell'uomo, e annunzia a Gog: Così dice il Signore Dio: In quel giorno, quando il mio

popolo Israele dimorerà del tutto sicuro, tu ti leverai, 15verrai dalla tua dimora, dagli estremi confini del settentrione,

tu e i popoli numerosi che sono con te, tutti su cavalli, una turba grande, un esercito potente. 16Verrai contro il mio

popolo Israele, come un nembo per coprire la terra. Sul finire dei giorni io ti manderò sulla mia terra perché le genti

mi conoscano quando per mezzo tuo, o Gog, manifesterò la mia santità davanti ai loro occhi. 17Così dice il Signore

Dio: Non sei tu quegli di cui parlai nei tempi antichi per mezzo dei miei servi, i profeti d'Israele, i quali, in quei

tempi e per molti anni, profetizzarono che io ti avrei mandato contro di loro? 18Ma, quando Gog giungerà nel paese

d'Israele - parola del Signore Dio - divamperà la mia collera. 19Nella mia gelosia e nel mio furore ardente io vi

dichiaro: In quel giorno ci sarà un gran terremoto nel paese di Israele: 20davanti a me tremeranno i pesci del mare, gli

uccelli del cielo, gli animali selvatici, tutti i rettili che strisciano sul terreno e ogni uomo che è sulla terra: i monti

franeranno, le rocce cadranno e ogni muro rovinerà al suolo.

21Contro di lui, per tutti i monti d'Israele, chiamerò la spada. Parola del Signore Dio. La spada di ognuno di essi sarà

contro il proprio fratello. 22Farò giustizia di lui con la peste e con il sangue: farò piovere su di lui e le sue schiere,

sopra i popoli numerosi che sono con lui, torrenti di pioggia e grandine, fuoco e zolfo. 23Io mostrerò la mia potenza e

la mia santità e mi rivelerò davanti a genti numerose e sapranno che io sono il Signore".

39

1"E tu, figlio dell'uomo, profetizza contro Gog e annunzia: Così dice il Signore Dio: Eccomi contro di te, Gog,

principe capo di Mesech e di Tubal. 2Io ti sospingerò e ti condurrò e dagli estremi confini del settentrione ti farò

salire e ti condurrò sui monti d'Israele. 3Spezzerò l'arco nella tua mano sinistra e farò cadere le frecce dalla tua mano

destra. 4Tu cadrai sui monti d'Israele con tutte le tue schiere e i popoli che sono con te: ti ho destinato in pasto agli

uccelli rapaci d'ogni specie e alle bestie selvatiche. 5Tu sarai abbattuto in aperta campagna, perché io l'ho detto.

Oracolo del Signore Dio.

6Manderò un fuoco su Magòg e sopra quelli che abitano tranquilli le isole: sapranno che io sono il Signore. 7Farò

conoscere il mio nome santo in mezzo al mio popolo Israele, e non permetterò che il mio santo nome sia profanato;

le genti sapranno che io sono il Signore, santo in Israele. 8Ecco, questo avviene e si compie - parola del Signore Dio

-: è questo il giorno di cui ho parlato. 9Gli abitanti delle città d'Israele usciranno e per accendere il fuoco bruceranno

armi, scudi grandi e piccoli e archi e frecce e mazze e giavellotti e con quelle alimenteranno il fuoco per sette anni.

10Non andranno a prendere la legna nei campi e neppure a tagliarla nei boschi perché faranno il fuoco con le armi:

spoglieranno coloro che li avevano spogliati e deprederanno coloro che li avevano saccheggiati. Parola del Signore

Dio.

11In quel giorno assegnerò a Gog come sepolcro un luogo famoso in Israele, la valle di Abarìm, a oriente del mare:

essa chiude il passo ai viandanti. Lì sarà sepolto Gog e tutta la sua moltitudine e quel luogo si chiamerà Valle della

moltitudine di Gog. 12La casa di Israele darà loro sepoltura per sette mesi per purificare il paese. 13Lì seppellirà tutto

il popolo del paese e sarà per loro glorioso il giorno in cui manifesterò la mia gloria. Parola del Signore Dio.

14Saranno scelti uomini che percorreranno di continuo il paese per seppellire con l'aiuto dei viandanti quelli che son

rimasti a fior di terra, per renderla pura; cominceranno le ricerche alla fine del settimo mese. 15Quando percorrendo

il paese vedranno ossa umane, vi porranno un segnale, finché i becchini non le seppelliscano nella valle della

moltitudine di Gog: 16Hamonà sarà chiamata la città. Così purificheranno il paese. 17A te, figlio dell'uomo, dice il

Signore Dio: Annunzia agli uccelli d'ogni specie e a tutte le bestie selvatiche: Radunatevi, venite; raccoglietevi da

ogni parte sul sacrificio che offro a voi, sacrificio grande, sui monti d'Israele. Mangerete carne e berrete sangue;

18mangerete carne d'eroi, berrete sangue di prìncipi del paese: montoni, agnelli, capri e tori grassi di Basàn, tutti.

19Mangerete grasso a sazietà e berrete fino all'ebbrezza il sangue del sacrificio che preparo per voi. 20Alla mia tavola

vi sazierete di cavalli e cavalieri, di eroi e di guerrieri d'ogni razza. Parola del Signore Dio.

21Fra le genti manifesterò la mia gloria e tutte le genti vedranno la giustizia che avrò fatta e la mano che avrò posta

su di voi. 22La casa d'Israele da quel giorno in poi saprà che io, il Signore, sono il loro Dio. 23Le genti sapranno che

la casa d'Israele per la sua iniquità era stata condotta in schiavitù, perché si era ribellata a me e io avevo nascosto

loro il mio volto e li avevo dati in mano ai loro nemici, perché tutti cadessero di spada. 24Secondo le loro nefandezze

e i loro peccati io li trattai e nascosi loro la faccia.

25Perciò così dice il Signore Dio: Ora io ristabilirò la sorte di Giacobbe, avrò compassione di tutta la casa d'Israele e

sarò geloso del mio santo nome. 26Quando essi abiteranno nella loro terra tranquilli, senza che alcuno li spaventi, si

vergogneranno di tutte le ribellioni che hanno commesse contro di me.

27Quando io li avrò ricondotti dalle genti e li avrò radunati dalle terre dei loro nemici e avrò mostrato in loro la mia

santità, davanti a numerosi popoli, 28allora sapranno che io, il Signore, sono il loro Dio, poiché dopo averli condotti

in schiavitù fra le genti, li ho radunati nel loro paese e non ne ho lasciato fuori neppure uno. 29Allora non nasconderò

più loro il mio volto, perché diffonderò il mio spirito sulla casa d'Israele". Parola del Signore Dio.

40

1Al principio dell'anno venticinquesimo della nostra deportazione, il dieci del mese, quattordici anni da quando era

stata presa la città, in quel medesimo giorno, la mano del Signore fu sopra di me ed egli mi condusse là. 2In visione

divina mi condusse nella terra d'Israele e mi pose sopra un monte altissimo sul quale sembrava costruita una città,

dal lato di mezzogiorno. 3Egli mi condusse là: ed ecco un uomo, il cui aspetto era come di bronzo, in piedi sulla

porta, con una cordicella di lino in mano e una canna per misurare. 4Quell'uomo mi disse: "Figlio dell'uomo: osserva

e ascolta attentamente e fa' attenzione a quanto io sto per mostrarti, perché tu sei stato condotto qui perché io te lo

mostri e tu manifesti alla casa d'Israele quello che avrai visto".

5Ed ecco il tempio era tutto recinto da un muro. La canna per misurare che l'uomo teneva in mano era di sei cubiti,

d'un cubito e un palmo ciascuno. Egli misurò lo spessore del muro: era una canna, e l'altezza una canna.

6Poi andò alla porta che guarda a oriente, salì i gradini e misurò la soglia della porta; era una canna di larghezza.

7Ogni stanza misurava una canna di lunghezza e una di larghezza, da una stanza all'altra vi erano cinque cubiti:

anche la soglia del portico dal lato dell'atrio della porta stessa, verso l'interno, era di una canna. 8Misurò l'atrio della

porta: era di otto cubiti; 9i pilastri di due cubiti. L'atrio della porta era verso l'interno.

10Le stanze della porta a oriente erano tre da una parte e tre dall'altra, tutt'e tre della stessa grandezza, come di una

stessa misura erano i pilastri da una parte e dall'altra. 11Misurò la larghezza dell'apertura del portico: era di dieci

cubiti; l'ampiezza della porta era di tredici cubiti. 12Davanti alle stanze vi era un parapetto di un cubito, da un lato e

dall'altro; ogni stanza misurava sei cubiti per lato. 13Misurò poi il portico dal tetto di una stanza al suo opposto; la

larghezza era di venticinque cubiti; da un'apertura all'altra; 14i pilastri li calcolò alti sessanta cubiti, dai pilastri

cominciava il cortile che circondava la porta. 15Dalla facciata della porta d'ingresso alla facciata dell'atrio della porta

interna vi era uno spazio di cinquanta cubiti. 16Le stanze e i pilastri avevano finestre con grate verso l'interno,

intorno alla porta, come anche vi erano finestre intorno che davano sull'interno dell'atrio. Sui pilastri erano disegnate

palme.

17Poi mi condusse nel cortile esterno e vidi delle stanze e un lastricato costruito intorno al cortile; trenta erano le

stanze lungo il lastricato. 18Il lastricato si estendeva ai lati delle porte per una estensione uguale alla larghezza delle

porte stesse: era il lastricato inferiore. 19Misurò lo spazio dalla facciata della porta inferiore da oriente a settentrione

alla facciata della porta interna, erano cento cubiti.

20Poi misurò la lunghezza e la larghezza della porta che guarda a settentrione e conduce al cortile esterno. 21Le sue

stanze, tre da una parte e tre dall'altra, i pilastri, l'atrio avevano le stesse dimensioni della prima porta: cinquanta

cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza. 22Le finestre, l'atrio e le palme avevano le stesse dimensioni di

quelle della porta che guarda a oriente. Vi si accedeva per sette scalini: l'atrio era davanti. 23Di fronte al portico di

settentrione vi era la porta, come di fronte a quello di oriente; misurò la distanza fra portico e portico: vi erano cento

cubiti.

24Mi condusse poi verso mezzogiorno: ecco un portico rivolto a mezzogiorno. Ne misurò i pilastri e l'atrio; avevano

le stesse dimensioni. 25Intorno al portico, come intorno all'atrio, vi erano finestre uguali alle altre finestre. Esso

misurava cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza. 26Vi si accedeva per sette gradini: il vestibolo

stava verso l'interno. Sui pilastri, da una parte e dall'altra, vi erano ornamenti di palme. 27Il cortile interno aveva un

portico verso mezzogiorno; egli misurò la distanza fra porta e porta in direzione del mezzogiorno; erano cento

cubiti.

28Allora mi introdusse nell'atrio interno, per il portico meridionale, e misurò questo portico; aveva le stesse

dimensioni. 29Le stanze, i pilastri e l'atrio avevano le medesime misure. Intorno al portico, come intorno all'atrio, vi

erano finestre. Esso misurava cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza.

30Intorno vi erano vestiboli di venticinque cubiti di lunghezza per cinque di larghezza.

31Il suo vestibolo era rivolto verso l'atrio esterno; sui pilastri c'erano ornamenti di palme; i gradini per i quali si

accedeva erano otto.

32Poi mi condusse al portico dell'atrio interno che guarda a oriente e lo misurò: aveva le solite dimensioni. 33Le

stanze, i pilastri e l'atrio avevano le stesse dimensioni. Intorno al portico, come intorno all'atrio, vi erano finestre.

Esso misurava cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza. 34Il suo vestibolo dava sull'atrio esterno:

sui pilastri, da una parte e dall'altra vi erano ornamenti di palme: i gradini per i quali si accedeva erano otto.

35Poi mi condusse al portico settentrionale e lo misurò: aveva le solite dimensioni, 36come le stanze, i pilastri e

l'atrio. Intorno vi erano finestre. Esso misurava cinquanta cubiti di lunghezza per venticinque di larghezza. 37Il suo

vestibolo dava sull'atrio esterno; sui pilastri, da una parte e dall'altra, c'erano ornamenti di palme: i gradini per cui vi

si accedeva erano otto.

38C'era anche una stanza con la porta vicino ai pilastri dei portici; là venivano lavati gli olocausti. 39Nell'atrio del

portico vi erano due tavole da una parte e due dall'altra, sulle quali venivano sgozzati gli olocausti e i sacrifici

espiatori e di riparazione. 40Altre due tavole erano sul lato esterno, a settentrione di chi entra nel portico, e due tavole

all'altro lato presso l'atrio del portico. 41Così a ciascun lato del portico c'erano quattro tavole da una parte e quattro

tavole dall'altra: otto tavole in tutto. Su di esse si sgozzavano le vittime. 42C'erano poi altre quattro tavole di pietre

squadrate, per gli olocausti, lunghe un cubito e mezzo, larghe un cubito e mezzo e alte un cubito: su di esse venivano

deposti gli strumenti con i quali si immolavano gli olocausti e gli altri sacrifici. 43Uncini d'un palmo erano attaccati

all'interno tutt'intorno; sulle tavole si mettevano le carni delle offerte.

44Fuori del portico interno, nell'atrio interno, vi erano due stanze: quella accanto al portico settentrionale guardava a

mezzogiorno, l'altra accanto al portico meridionale guardava a settentrione. 45Egli mi disse: "La stanza che guarda a

mezzogiorno è per i sacerdoti che hanno cura del tempio, 46mentre la stanza che guarda a settentrione è per i

sacerdoti che hanno cura dell'altare: sono essi i figli di Zadòk che, tra i figli di Levi, si avvicinano al Signore per il

suo servizio".

47Misurò quindi l'atrio: era un quadrato di cento cubiti di larghezza per cento di lunghezza. L'altare era di fronte al

tempio.

48Mi condusse poi nell'atrio del tempio e ne misurò i pilastri: erano ognuno cinque cubiti da una parte e cinque cubiti

dall'altra; la larghezza del portico: tre cubiti da una parte e tre cubiti dall'altra. 49La lunghezza del vestibolo era di

venti cubiti e la larghezza di dodici cubiti. Vi si accedeva per mezzo di dieci gradini; accanto ai pilastri c'erano due

colonne, una da una parte e una dall'altra.
41

1M'introdusse poi nel santuario e misurò i pilastri: erano larghi sei cubiti da una parte e sei cubiti dall'altra. 2La porta

era larga dieci cubiti e i lati della porta cinque cubiti da una parte e cinque cubiti dall'altra. Misurò quindi il

santuario: era lungo quaranta cubiti e largo venti.

3Andò poi nell'interno e misurò i pilastri della porta, due cubiti, e la porta, sei cubiti; la larghezza della porta, sette

cubiti. 4Ne misurò ancora la lunghezza, venti cubiti e la larghezza, davanti al santuario, venti cubiti, poi mi disse:

"Questo è il Santo dei santi".

5Misurò poi il muro del tempio, sei cubiti; poi la larghezza dell'edificio laterale, quattro cubiti, intorno al tempio. 6Le

celle laterali erano una sull'altra, trenta per tre piani. Per le celle all'intorno, c'erano, nel muro del tempio, rientranze

in modo che fossero collegate fra di loro, ma non collegate al muro del tempio. 7Salendo da un piano all'altro

l'ampiezza delle celle aumentava, perciò la costruzione era più larga verso l'alto. Dal piano inferiore si poteva salire

al piano di mezzo e da questo a quello più alto. 8Io vidi intorno al tempio una elevazione. I fondamenti dell'edificio

laterale erano di una canna intera di sei cubiti. 9La larghezza del muro esterno dell'edificio laterale era di cinque

cubiti, come quella dello spazio rimanente. Fra l'edificio laterale del tempio 10e le stanze c'era una larghezza di venti

cubiti intorno al tempio. 11Le porte dell'edificio laterale rimanevano sullo spazio libero; una porta dava a settentrione

e una a mezzogiorno. Lo spazio libero era cinque cubiti tutt'intorno.

12La costruzione che era di fronte allo spazio libero sul lato d'occidente, aveva settanta cubiti di larghezza; il muro

della costruzione era tutt'intorno dello spessore di cinque cubiti; la sua lunghezza di novanta cubiti.

13Poi misurò il tempio: lunghezza cento cubiti; lo spazio libero, edificio e sue mura, anch'essi cento cubiti. 14La

larghezza della facciata del tempio con lo spazio libero, cento cubiti. 15Misurò ancora la larghezza dell'edificio di

fronte allo spazio libero nella parte retrostante, con le gallerie di qua e di là: era cento cubiti.

L'interno del santuario, il suo vestibolo, 16gli stipiti, le finestre a grate e le gallerie attorno a tutti e tre, a cominciare

dalla soglia, erano rivestiti di tavole di legno, tutt'intorno, dal pavimento fino alle finestre, che erano velate. 17Dalla

porta, dentro e fuori del tempio e su tutte le pareti interne ed esterne erano dipinti 18cherubini e palme. Fra cherubino

e cherubino c'era una palma; ogni cherubino aveva due aspetti: 19aspetto d'uomo verso una palma e aspetto di leone

verso l'altra palma, effigiati intorno a tutto il tempio. 20Da terra fino sopra la porta erano disposti cherubini e palme

sulle pareti del santuario.
21Gli stipiti del santuario erano quadrangolari.

Davanti al Santo dei santi c'era come 22un altare di legno, alto tre cubiti, due cubiti di lunghezza e due di larghezza.

Gli angoli, la base e i lati erano di legno. Mi disse: "Questa è la tavola che sta davanti al Signore".

23Il santuario e il Santo dei santi avevano due porte ciascuno. 24Ogni porta aveva due battenti e ogni battente si

ripiegava in due pezzi: due per un battente e due per l'altro. 25Sulle porte erano dipinti cherubini e palme come sulle

pareti: un portale di legno era sulla facciata dell'atrio all'esterno. 26Finestre e grate e palme erano da tutt'e due le

parti, ai lati del vestibolo, alle celle annesse al tempio e agli architravi.

42

1Allora mi fece uscire nell'atrio esterno dal lato settentrionale e mi condusse all'appartamento che sta di fronte allo

spazio libero prospicente l'edificio verso settentrione. 2Nella facciata aveva una lunghezza di cento cubiti, verso

settentrione, e cinquanta cubiti di larghezza. 3Di fronte ai venti cubiti dell'atrio interno e di fronte al lastricato

esterno, vi era un porticato davanti a un altro porticato a tre piani; 4davanti alle stanze c'era un corridoio di dieci

cubiti di larghezza per cento di lunghezza: le porte delle stanze guardavano a settentrione. 5Le stanze superiori erano

più strette delle inferiori e intermedie, perché i porticati occupavano parte dello spazio. 6Erano a tre piani, ma non

avevano colonne come quelle degli altri, e perciò le stanze superiori erano più strette rispetto a quelle intermedie e a

quelle inferiori. 7Il muro esterno parallelo alle stanze, dal lato del corridoio esterno, aveva, davanti alle stanze, una

lunghezza di cinquanta cubiti. 8Infatti la lunghezza delle stanze dell'atrio esterno era di cinquanta cubiti, mentre dal

lato del tempio era di cento cubiti. 9In basso le stanze avevano l'ingresso rivolto verso oriente, entrando dall'atrio

esterno, sulla larghezza del muro dell'atrio.

10A mezzogiorno, di fronte allo spazio libero e alla muraglia di cinta, c'erano stanze 11e, davanti ad esse, un

passaggio simile a quello delle stanze poste a settentrione: la lunghezza e la larghezza erano uguali a quelle, come

anche le varie uscite e le loro disposizioni; come le porte di quelle, 12così erano le porte delle stanze che davano a

mezzogiorno; una porta era al principio dell'ambulacro, lungo il muro corrispondente, a oriente di chi entra. 13Egli

mi disse: "Le stanze a settentrione e quelle a mezzogiorno, di fronte allo spazio libero, sono le stanze sacre, dove i

sacerdoti che si accostano al Signore mangeranno le cose santissime: ivi riporranno le cose santissime, le oblazioni e

le vittime di espiazione e di riparazione, perché santo è questo luogo. 14Quando i sacerdoti vi saranno entrati, non

usciranno dal luogo santo verso l'atrio esterno, ma deporranno là le loro vesti con le quali hanno prestato servizio,

perché esse sono sante: indosseranno altre vesti e così si avvicineranno al luogo destinato al popolo".

15Terminato ch'egli ebbe di misurare l'interno del tempio mi condusse fuori per la porta che guarda a oriente, e

misurò la cinta intorno. 16Misurò il lato orientale con la canna per misurare: era cinquecento canne, in canne da

misura, all'intorno. 17Misurò il lato settentrionale: era cinquecento canne, in canne da misura, all'intorno. 18Misurò il

lato meridionale: era cinquecento canne, con la canna da misura. 19Si volse al lato occidentale: misurò cinquecento

canne con la canna da misura. 20Da quattro lati egli misurò il tempio; aveva intorno un muro lungo cinquecento

canne e largo cinquecento, per separare il luogo sacro da quello profano.

43

1Mi condusse allora verso la porta che guarda a oriente 2ed ecco che la gloria del Dio d'Israele giungeva dalla via

orientale e il suo rumore era come il rumore delle grandi acque e la terra risplendeva della sua gloria. 3La visione

che io vidi era simile a quella che avevo vista quando andai per distruggere la città e simile a quella che avevo vista

presso il canale Chebàr. Io caddi con la faccia a terra. 4La gloria del Signore entrò nel tempio per la porta che guarda

a oriente.

5Lo spirito mi prese e mi condusse nell'atrio interno: ecco, la gloria del Signore riempiva il tempio. 6Mentre

quell'uomo stava in piedi accanto a me, sentii che qualcuno entro il tempio mi parlava 7e mi diceva: "Figlio

dell'uomo, questo è il luogo del mio trono e il luogo dove posano i miei piedi, dove io abiterò in mezzo agli Israeliti,

per sempre. E la casa d'Israele, il popolo e i suoi re, non profaneranno più il mio santo nome con le loro prostituzioni

e con i cadaveri dei loro re e con le loro stele, 8collocando la loro soglia accanto alla mia soglia e i loro stipiti

accanto ai miei stipiti, così che fra me e loro vi era solo il muro, hanno profanato il mio santo nome con tutti gli

abomini che hanno commessi, perciò li ho distrutti con ira. 9Ma d'ora in poi essi allontaneranno da me le loro

prostituzioni e i cadaveri dei loro re e io abiterò in mezzo a loro per sempre.

10Tu, figlio dell'uomo, descrivi questo tempio alla casa d'Israele, perché arrossiscano delle loro iniquità; ne misurino

la pianta 11e, se si vergogneranno di quanto hanno fatto, manifesta loro la forma di questo tempio, la sua

disposizione, le sue uscite, i suoi ingressi, tutti i suoi aspetti, tutti i suoi regolamenti, tutte le sue forme e tutte le sue

leggi: mettili per iscritto davanti ai loro occhi, perché osservino tutte queste norme e tutti questi regolamenti e li

mettano in pratica. 12Questa è la legge del tempio: alla sommità del monte, tutto il territorio che lo circonda è

santissimo; ecco, questa è la legge del tempio.

13Queste sono le misure dell'altare in cubiti, di un cubito e un palmo ciascuno. La base era di un cubito di altezza per

un cubito di larghezza: il suo bordo intorno era un palmo. Tale lo zoccolo dell'altare.

14Dalla base che posava a terra fino alla piattaforma inferiore vi erano due cubiti di altezza e un cubito di larghezza:

dalla piattaforma piccola alla piattaforma più grande vi erano quattro cubiti di altezza e un cubito di larghezza.

15Il focolare era di quattro cubiti e sul focolare vi erano quattro corni. 16Il focolare era dodici cubiti di lunghezza per

dodici di larghezza, cioè quadrato. 17La piattaforma superiore era un quadrato di quattordici cubiti di lunghezza per

quattordici cubiti di larghezza, con un orlo intorno di mezzo cubito, e la base, intorno, di un cubito: i suoi gradini

guardavano a oriente.

18Egli mi parlò: "Figlio dell'uomo, dice il Signore Dio: Queste sono le leggi dell'altare, quando verrà costruito per

offrirvi sopra il sangue. 19Ai sacerdoti leviti della stirpe di Zadòk, che si avvicineranno a me per servirmi, tu darai -

parola del Signore Dio - un giovenco per l'espiazione. 20Prenderai di quel sangue e lo spanderai sui quattro corni

dell'altare, sui quattro angoli della piattaforma e intorno all'orlo. Così lo purificherai e ne farai l'espiazione.

21Prenderai poi il giovenco del sacrificio espiatorio e lo brucerai in un luogo appartato del tempio, fuori del

santuario. 22Il secondo giorno offrirai, per il peccato, un capro senza difetto e farai la purificazione dell'altare come

hai fatto con il giovenco. 23Terminato il rito della purificazione, offrirai un giovenco senza difetti e un montone del

gregge senza difetti. 24Tu li presenterai al Signore e i sacerdoti getteranno il sale su di loro, poi li offriranno in

olocausto al Signore. 25Per sette giorni sacrificherai per il peccato un capro al giorno e verrà offerto anche un

giovenco e un montone del gregge senza difetti. 26Per sette giorni si farà l'espiazione dell'altare e lo si purificherà e

consacrerà. 27Finiti questi giorni, dall'ottavo in poi, i sacerdoti immoleranno sopra l'altare i vostri olocausti, i vostri

sacrifici di comunione e io vi sarò propizio". Oracolo del Signore Dio.

44

1Mi condusse poi alla porta esterna del santuario dalla parte di oriente; essa era chiusa. 2Mi disse: "Questa porta

rimarrà chiusa: non verrà aperta, nessuno vi passerà, perché c'è passato il Signore, Dio d'Israele. Perciò resterà

chiusa. 3Ma il principe, il principe siederà in essa per cibarsi davanti al Signore; entrerà dal vestibolo della porta e di

lì uscirà".

4Poi mi condusse per la porta settentrionale, davanti al tempio. Guardai ed ecco la gloria del Signore riempiva il

tempio. Caddi con la faccia a terra 5e il Signore mi disse: "Figlio dell'uomo, sta' attento, osserva bene e ascolta

quanto io ti dirò sulle prescrizioni riguardo al tempio e su tutte le sue leggi; sta' attento a come si entra nel tempio da

tutti gli accessi del santuario. 6Riferirai a quei ribelli, alla gente d'Israele: Così dice il Signore Dio: Troppi sono stati

per voi gli abomini, o Israeliti! 7Avete introdotto figli stranieri, non circoncisi di cuore e non circoncisi di carne,

perché stessero nel mio santuario e profanassero il mio tempio, mentre mi offrivate il mio cibo, il grasso e il sangue,

rompendo così la mia alleanza con tutti i vostri abomini. 8Non vi siete presi voi la cura delle mie cose sante ma avete

affidato loro, al vostro posto, la custodia del mio santuario. 9Così dice il Signore Dio: Nessuno straniero, non

circonciso di cuore, non circonciso nella carne, entrerà nel mio santuario, nessuno di tutti gli stranieri che sono in

mezzo agli Israeliti.

10Anche i leviti, che si sono allontanati da me nel traviamento d'Israele e hanno seguito i loro idoli, sconteranno la

propria iniquità; 11serviranno nel mio santuario come guardie delle porte del tempio e come servi del tempio;

sgozzeranno gli olocausti e le vittime del popolo e staranno davanti ad esso pronti al suo servizio. 12Poiché l'hanno

servito davanti ai suoi idoli e sono stati per la gente d'Israele occasione di peccato, perciò io ho alzato la mano su di

loro - parola del Signore Dio - ed essi sconteranno la loro iniquità. 13Non si avvicineranno più a me per servirmi

come sacerdoti e toccare tutte le mie cose sante e santissime, ma sconteranno la vergogna degli abomini che hanno

compiuti. 14Affido loro la custodia del tempio e ogni suo servizio e qualunque cosa da compiere in esso.

15I sacerdoti leviti figli di Zadòk, che hanno osservato le prescrizioni del mio santuario quando gli Israeliti si erano

allontanati da me, si avvicineranno a me per servirmi e staranno davanti a me per offrirmi il grasso e il sangue.

Parola del Signore Dio. 16Essi entreranno nel mio santuario e si avvicineranno alla mia tavola per servirmi e

custodiranno le mie prescrizioni.

17Quando entreranno dalle porte dell'atrio interno, indosseranno vesti di lino; non porteranno alcun indumento di

lana, quando essi eserciteranno il ministero alle porte dell'atrio interno e nel tempio. 18Porteranno in capo turbanti di

lino e avranno mutande ai fianchi: non si cingeranno di quanto provochi il sudore. 19Quando usciranno nell'atrio

esterno verso il popolo, si toglieranno le vesti con le quali hanno ufficiato e le deporranno nelle stanze del santuario:

indosseranno altre vesti per non comunicare con esse la consacrazione al popolo. 20Non si raderanno il capo, né si

lasceranno crescere la chioma, ma avranno i capelli normalmente tagliati. 21Nessun sacerdote berrà vino quando

dovrà entrare nell'atrio interno. 22Non prenderanno in sposa una vedova, né una ripudiata, ma solo una vergine della

stirpe d'Israele: potranno sposare però una vedova, se è la vedova di un sacerdote. 23Indicheranno al mio popolo ciò

che è santo e ciò che è profano e gli insegneranno ciò che è mondo e ciò che è immondo. 24Nelle liti essi saranno i

giudici e decideranno secondo le mie leggi. In tutte le mie feste osserveranno le mie leggi e i miei statuti e

santificheranno i miei sabati. 25Nessuno di essi si avvicinerà a un cadavere per non rendersi immondo, ma potrà

rendersi immondo per il padre, la madre, un figlio, una figlia, un fratello o per una sorella non maritata: 26dopo

essersi purificato, gli si conteranno sette giorni 27e quando egli rientrerà nel luogo santo, nell'atrio interno per servire

nel santuario, offrirà il suo sacrificio espiatorio. Parola del Signore Dio.

28Essi non avranno alcuna eredità. Io sarò la loro eredità: non sarà dato loro alcun possesso in Israele; io sono il loro

possesso. 29Saranno loro cibo le oblazioni, i sacrifici espiatori, i sacrifici di riparazione; apparterrà loro quanto è

stato votato allo sterminio in Israele. 30La parte migliore di tutte le vostre primizie e ogni specie di offerta

apparterranno ai sacerdoti: così darete al sacerdote le primizie dei vostri macinati, per far posare la benedizione sulla

vostra casa. 31I sacerdoti non mangeranno la carne di alcun animale morto di morte naturale o sbranato, di uccelli o

di altri animali".
45

1"Quando voi spartirete a sorte la regione, in eredità, preleverete dal territorio, in offerta al Signore, una porzione

sacra, lunga venticinquemila cubiti e larga ventimila: essa sarà santa per tutta la sua estensione. 2Di essa sarà per il

santuario un quadrato di cinquecento cubiti per cinquecento, con una zona libera all'intorno di cinquanta cubiti. 3In

quella superficie misurerai un tratto di venticinquemila cubiti di lunghezza per diecimila di larghezza, dove sarà il

santuario, il Santo dei santi. 4Esso sarà la parte sacra del paese, sarà per i sacerdoti ministri del santuario, che si

avvicinano per servire il Signore: questo luogo servirà per le loro case e come luogo sacro per il santuario. 5Uno

spazio di venticinquemila cubiti di lunghezza per diecimila di larghezza sarà il possesso dei leviti che servono nel

tempio, con città dove abitare. 6Come possesso poi delle città assegnerete un tratto di cinquemila cubiti di larghezza

per venticinquemila di lunghezza, parallelo alla parte assegnata al santuario: apparterrà a tutta la gente d'Israele.

7Al principe sarà assegnato un possesso di qua e di là della parte sacra e del territorio dalle città, al fianco della parte

sacra e al fianco del territorio della città, a occidente fino all'estremità occidentale e a oriente sino al confine

orientale, per una lunghezza uguale a ognuna delle parti, dal confine occidentale sino a quello orientale. 8Questa sarà

la sua terra, il suo possesso in Israele e così i miei prìncipi non opprimeranno il mio popolo, ma lasceranno la terra

alla gente d'Israele, alle sue tribù".

9Dice il Signore Dio: "Basta, prìncipi d'Israele, basta con le violenze e le rapine! Agite secondo il diritto e la

giustizia; eliminate le vostre estorsioni dal mio popolo. Parola del Signore Dio. 10Abbiate bilance giuste, efa giusta,

bat giusto. 11L'efa e il bat saranno della medesima misura così che il bat e l'efa contengano un decimo del comer, la

loro misura sarà in relazione al comer. 12Il siclo sarà di venti ghere: venti sicli, venticinque sicli e quindici sicli

saranno la vostra mina.

13Questa sarà l'offerta che voi preleverete: un sesto di efa per ogni comer di frumento e un sesto di efa per ogni

comer di orzo. 14Norma per l'olio - che si misura con il bat - è un decimo del bat per ogni kor. Dieci bat

corrispondono ad un comer, perché dieci bat formano un comer. 15Dal gregge, una pecora ogni duecento, dai prati

fertili d'Israele. Questa sarà data per le oblazioni, per gli olocausti, per i sacrifici di comunione, in espiazione per

loro. Parola del Signore Dio. 16Tutta la popolazione del paese sarà tenuta a questa offerta verso il principe d'Israele.

17A carico del principe saranno gli olocausti, le oblazioni e le libazioni nelle solennità, nei noviluni e nei sabati, in

tutte le feste della gente d'Israele. Egli provvederà per il sacrificio espiatorio, l'oblazione, l'olocausto e il sacrificio di

comunione per l'espiazione della gente d'Israele".

18Dice il Signore Dio: "Il primo giorno del primo mese, prenderai un giovenco senza difetti e purificherai il

santuario. 19Il sacerdote prenderà il sangue della vittima per il peccato e lo metterà sugli stipiti del tempio e sui

quattro angoli dello zoccolo dell'altare e sugli stipiti delle porte dell'atrio interno. 20Lo stesso farà il sette del mese

per chi abbia peccato per errore o per ignoranza: così purificherete il tempio. 21Il quattordici del primo mese sarà per

voi la pasqua, festa d'una settimana di giorni: mangeranno pane azzimo. 22In quel giorno il principe offrirà, per sé e

per tutto il popolo del paese, un giovenco per il peccato; 23nei sette giorni della festa offrirà in olocausto al Signore

sette giovenchi e sette montoni, senza difetti, in ognuno dei sette giorni, e un capro in sacrificio per il peccato, ogni

giorno. 24In oblazione offrirà un'efa per giovenco e un'efa per montone, con un hin di olio per ogni efa.

25Il quindici del settimo mese farà per la festa come in quei sette giorni, per i sacrifici espiatori, per gli olocausti, le

oblazioni e l'olio".
46

1Dice il Signore Dio: "Il portico dell'atrio interno che guarda a oriente rimarrà chiuso nei sei giorni di lavoro; sarà

aperto il sabato e nei giorni del novilunio. 2Il principe entrerà dal di fuori passando dal vestibolo del portico esterno

e si fermerà presso lo stipite del portico, mentre i sacerdoti offriranno il suo olocausto e il suo sacrificio di

comunione. Egli si prostrerà sulla soglia del portico, poi uscirà e il portico non sarà chiuso fino al tramonto. 3Il

popolo del paese si prostrerà nei sabati e nei giorni del novilunio all'ingresso del portico, davanti al Signore.

4L'olocausto che il principe offrirà al Signore nel giorno di sabato sarà di sei agnelli e un montone senza difetti;

5come oblazione offrirà un'efa per il montone, per gli agnelli quell'offerta che potrà dare; di olio un hin per ogni efa.

6Nel giorno del novilunio offrirà in olocausto un giovenco senza difetti, sei agnelli e un montone senza difetti; 7in

oblazione, un'efa per il giovenco e un'efa per il montone e per gli agnelli quanto potrà dare; d'olio, un hin per ogni

efa. 8Quando il principe entrerà, dovrà entrare passando per l'atrio del portico e da esso uscirà. 9Quando verrà il

popolo del paese davanti al Signore nelle solennità, coloro che saranno entrati dalla porta di settentrione per adorare,

usciranno dal portico di mezzogiorno; quelli che saranno entrati dal portico di mezzogiorno usciranno dal portico di

settentrione. Nessuno uscirà dal portico da cui è entrato ma uscirà da quello opposto. 10Il principe sarà in mezzo a

loro; entrerà come entrano loro e uscirà come escono loro. 11Nelle feste e nelle solennità l'oblazione sarà di un'efa

per il giovenco e di un'efa per il montone; per gli agnelli quello che potrà dare; l'olio sarà di un hin per ogni efa.

12Quando il principe vorrà offrire volontariamente al Signore un olocausto o sacrifici di comunione, gli sarà aperto il

portico che guarda ad oriente e offrirà l'olocausto e il sacrificio di comunione come li offre nei giorni di sabato; poi

uscirà e il portico verrà chiuso appena sarà uscito.

13Ogni giorno tu offrirai in olocausto al Signore un agnello di un anno, senza difetti; l'offrirai ogni mattina. 14Su di

esso farai ogni mattina un'oblazione di un sesto di efa; di olio offrirai un terzo di hin per intridere il fior di farina: è

un'oblazione al Signore, la legge dell'olocausto quotidiano. 15Si offrirà dunque l'agnello, l'oblazione e l'olio, ogni

mattina: è l'olocausto quotidiano".

16Dice il Signore Dio: "Se il principe darà in dono ad uno dei suoi figli qualcosa della sua eredità, il dono rimarrà ai

suoi figli come eredità. 17Se invece egli farà sulla sua eredità un dono a uno dei suoi servi, il dono apparterrà al servo

fino all'anno dell'affrancamento, poi ritornerà al principe: ma la sua eredità resterà ai suoi figli. 18Il principe non

prenderà niente dell'eredità del popolo, privandolo, con esazioni, del suo possesso; egli lascerà in eredità ai suoi figli

parte di quanto possiede, perché nessuno del mio popolo sia scacciato dal suo possesso".

19Poi egli mi condusse, per il corridoio che sta sul fianco del portico, alle stanze del santuario destinate ai sacerdoti,

dalla parte di settentrione: ed ecco alla estremità di occidente un posto riservato. 20Mi disse: "Questo è il luogo dove

i sacerdoti cuoceranno le carni dei sacrifici di riparazione e di espiazione e dove cuoceranno le oblazioni, senza

portarle fuori nell'atrio esterno e correre il rischio di comunicare la consacrazione al popolo". 21Mi condusse

nell'atrio esterno e mi fece passare presso i quattro angoli dell'atrio e a ciascun angolo dell'atrio vi era un cortile;

22quindi ai quattro angoli dell'atrio vi erano quattro piccoli cortili lunghi quaranta cubiti e larghi trenta, tutti d'una

stessa misura. 23Un muro girava intorno a tutt'e quattro e dei fornelli erano costruiti in basso intorno al muro. 24Egli

mi disse: "Queste sono le cucine dove i servi del tempio cuoceranno i sacrifici del popolo".

47

1Mi condusse poi all'ingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la

facciata del tempio era verso oriente. Quell'acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale

dell'altare. 2Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all'esterno fino alla porta esterna che guarda

a oriente, e vidi che l'acqua scaturiva dal lato destro. 3Quell'uomo avanzò verso oriente e con una cordicella in mano

misurò mille cubiti, poi mi fece attraversare quell'acqua: mi giungeva alla caviglia. 4Misurò altri mille cubiti, poi mi

fece attraversare quell'acqua: mi giungeva al ginocchio. Misurò altri mille cubiti, poi mi fece attraversare l'acqua: mi

giungeva ai fianchi. 5Ne misurò altri mille: era un fiume che non potevo attraversare, perché le acque erano

cresciute, erano acque navigabili, un fiume da non potersi passare a guado. 6Allora egli mi disse: "Hai visto, figlio

dell'uomo?".

Poi mi fece ritornare sulla sponda del fiume; 7voltandomi, vidi che sulla sponda del fiume vi era un grandissima

quantità di alberi da una parte e dall'altra. 8Mi disse: "Queste acque escono di nuovo nella regione orientale,

scendono nell'Araba ed entrano nel mare: sboccate in mare, ne risanano le acque. 9Ogni essere vivente che si muove

dovunque arriva il fiume, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché quelle acque dove giungono, risanano e là

dove giungerà il torrente tutto rivivrà. 10Sulle sue rive vi saranno pescatori: da Engàddi a En-Eglàim vi sarà una

distesa di reti. I pesci, secondo le loro specie, saranno abbondanti come i pesci del Mar Mediterraneo. 11Però le sue

paludi e le sue lagune non saranno risanate: saranno abbandonate al sale. 12Lungo il fiume, su una riva e sull'altra,

crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui fronde non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese

matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come

medicina".

13Dice il Signore Dio: "Questi saranno i confini della terra che spartirete fra le dodici tribù d'Israele, dando a

Giuseppe due parti. 14Ognuno di voi possederà come l'altro la parte di territorio che io alzando la mano ho giurato di

dare ai vostri padri: questa terra sarà in vostra eredità.

15Ecco dunque quali saranno i confini del paese. A settentrione, dal Mar Mediterraneo lungo la via di Chetlòn fino a

Zedàd; 16il territorio di Amat, Berotà, Sibràim, che è fra il territorio di Damasco e quello di Amat, Cazer-Ticòn, che

è sulla frontiera di Hauràn. 17Quindi la frontiera si estenderà dal mare fino a Cazer-Enòn, con il territorio di

Damasco e quello di Amat a settentrione. Questo il lato settentrionale. 18A oriente, fra l'Hauràn, Damasco e Gàlaad e

il paese d'Israele, sarà di confine il Giordano, fino al mare orientale, e verso Tamàr. Questo il lato orientale.

19A mezzogiorno, da Tamàr fino alle acque di Meriba-Kadès, fino al torrente verso il Mar Mediterraneo. Questo il

lato meridionale verso il Negheb.

20A occidente, il Mar Mediterraneo, dal confine sino davanti all'ingresso di Amat. Questo il lato occidentale.

21Vi spartirete questo territorio secondo le tribù d'Israele. 22Lo dividerete in eredità fra voi e i forestieri che abitano

con voi, i quali hanno generato figli in mezzo a voi; questi saranno per voi come indigeni fra gli Israeliti e tireranno

a sorte con voi la loro parte in mezzo alle tribù d'Israele. 23Nella tribù in cui lo straniero è stabilito, là gli darete la

sua parte". Parola del Signore Dio.
48

1Questi sono i nomi delle tribù: dal confine settentrionale, lungo la via di Chetlòn che conduce ad Amat, fino a

Cazer-Enòn, con a settentrione la frontiera di Damasco e lungo il confine di Amat, dal lato d'oriente fino al mare,

sarà assegnata a Dan una parte.

2Sulla frontiera di Dan, dal limite orientale al limite occidentale: Aser, una parte.

3Sulla frontiera di Aser, dal limite orientale fino al limite occidentale: Nèftali, una parte.

4Sulla frontiera di Nèftali, dal limite orientale fino al limite occidentale: Manàsse, una parte.

5Sulla frontiera di Manàsse, dal limite orientale fino al limite occidentale: Èfraim, una parte.

6Sulla frontiera di Èfraim, dal limite orientale fino al limite occidentale: Ruben, una parte.

7Sulla frontiera di Ruben, dal limite orientale fino al limite occidentale: Giuda, una parte.

8Sulla frontiera di Giuda, dal limite orientale fino al limite occidentale, starà la porzione che preleverete, larga

venticinquemila cubiti e lunga come una delle parti dal limite orientale fino al limite occidentale: in mezzo sorgerà il

santuario.

9La parte che voi preleverete per il Signore avrà venticinquemila cubiti di lunghezza per ventimila di larghezza. 10Ai

sacerdoti apparterrà la parte sacra del territorio, venticinquemila cubiti a settentrione e diecimila di larghezza a

ponente, diecimila cubiti di larghezza a oriente e venticinquemila cubiti di lunghezza a mezzogiorno. In mezzo

sorgerà il santuario del Signore. 11Essa apparterrà ai sacerdoti consacrati, ai figli di Zadòk, che furono fedeli alla mia

osservanza e non si traviarono nel traviamento degli Israeliti come traviarono i leviti. 12Sarà per loro come una parte

sacra prelevata sulla parte consacrata del paese, cosa santissima, a fianco del territorio assegnato ai leviti.

13I leviti, lungo il territorio dei sacerdoti, avranno venticinquemila cubiti di lunghezza per diecimila di larghezza:

tutta la lunghezza sarà di venticinquemila cubiti e tutta la larghezza di diecimila.

14Essi non ne potranno vendere né permutare, né potrà essere alienata questa parte migliore del paese, perché è sacra

al Signore.

15I cinquemila cubiti di lunghezza che restano sui venticinquemila, saranno terreno profano per la città, per

abitazioni e dintorni; in mezzo sorgerà la città. 16Le sue misure saranno le seguenti: il lato settentrionale avrà

quattromilacinquecento cubiti; il lato meridionale, quattromilacinquecento cubiti; il lato orientale

quattromilacinquecento cubiti e il lato occidentale quattromilacinquecento cubiti. 17I dintorni della città saranno

duecentocinquanta cubiti a settentrione, duecentocinquanta a mezzogiorno, duecentocinquanta a oriente e

duecentocinquanta a ponente. 18Rimarrà accanto alla parte sacra un terreno lungo diecimila cubiti a oriente e

diecimila a occidente, i cui prodotti saranno il cibo per coloro che prestan servizio nella città, 19i quali saranno presi

da tutte le tribù d'Israele. 20Tutta la zona sarà di venticinquemila cubiti per venticinquemila. Preleverete, come

possesso della città, un quarto della zona sacra.

21Il resto, da una parte e dall'altra della zona sacra e del possesso della città, su un fronte di venticinquemila cubiti

della zona sacra a oriente, verso il confine orientale, e a ponente, su un fronte di venticinquemila cubiti verso il

confine occidentale, parallelamente alle parti, sarà per il principe. La zona sacra e il santuario del tempio rimarranno

in mezzo, 22fra il possesso dei leviti e il possesso della città, e fra ciò che spetta al principe; quel che si trova tra la

frontiera di Giuda e quella di Beniamino sarà del principe.

23Per le altre tribù, dalla frontiera orientale a quella occidentale: Beniamino, una parte.

24Al lato del territorio di Beniamino, dalla frontiera orientale a quella occidentale: Simeone, una parte.

25Al lato del territorio di Simeone, dalla frontiera orientale a quella occidentale: Ìssacar, una parte.

26Al lato del territorio di Ìssacar, dalla frontiera orientale a quella occidentale: Zàbulon, una parte.

27Al lato del territorio di Zàbulon, dalla frontiera orientale a quella occidentale: Gad, una parte.

28Al lato del territorio di Gad, dalla frontiera meridionale verso mezzogiorno, la frontiera andrà da Tamàr alle acque

di Meriba-Kadès e al torrente che va al Mar Mediterraneo. 29Questo è il territorio che voi dividerete a sorte in eredità

alle tribù d'Israele e queste le loro parti, dice il Signore Dio.

30Queste saranno le uscite della città: sul lato settentrionale: quattromilacinquecento cubiti. 31Le porte della città

porteranno i nomi delle tribù d'Israele. Tre porte a settentrione: la porta di Ruben, una; la porta di Giuda, una; la

porta di Levi, una. 32Sul lato orientale: quattromilacinquecento cubiti e tre porte: la porta di Giuseppe, una; la porta

di Beniamino, una; la porta di Dan, una. 33Sul lato meridionale: quattromilacinquecento cubiti e tre porte: la porta di

Simeone, una; la porta di Ìssacar, una; la porta di Zàbulon, una.

34Sul lato occidentale: quattromilacinquecento cubiti e tre porte: la porta di Gad, una; la porta di Aser, una; la porta

di Nèftali, una.

35Perimetro totale: diciottomila cubiti. La città si chiamerà da quel giorno in poi: Là è il Signore.

Daniele
1

1L'anno terzo del regno di Ioiakìm re di Giuda, Nabucodònosor re di Bábilonia marciò su Gerusalemme e la cinse

d'assedio. 2Il Signore mise Ioiakìm re di Giuda nelle sue mani, insieme con una parte degli arredi del tempio di Dio,

ed egli li trasportò in Sennaàr e depositò gli arredi nel tesoro del tempio del suo dio.

3Il re ordinò ad Asfenàz, capo dei suoi funzionari di corte, di condurgli giovani israeliti di stirpe reale o di famiglia

nobile, 4senza difetti, di bell'aspetto, dotati di ogni scienza, educati, intelligenti e tali da poter stare nella reggia, per

essere istruiti nella scrittura e nella lingua dei Caldei.

5Il re assegnò loro una razione giornaliera di vivande e di vino della sua tavola; dovevano esser educati per tre anni,

al termine dei quali sarebbero entrati al servizio del re. 6Fra di loro vi erano alcuni Giudei: Daniele, Anania, Misaele

e Azaria; 7però il capo dei funzionari di corte chiamò Daniele Baltazzàr; Anania Sadràch; Misaele Mesàch e Azaria

Abdènego.

8Ma Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con le vivande del re e con il vino dei suoi banchetti e chiese al

capo dei funzionari di non farlo contaminare.

9Dio fece sì che Daniele incontrasse la benevolenza e la simpatia del capo dei funzionari. 10Però egli disse a Daniele:

"Io temo che il re mio signore, che ha stabilito quello che dovete mangiare e bere, trovi le vostre facce più magre di

quelle degli altri giovani della vostra età e io così mi renda colpevole davanti al re". 11Ma Daniele disse al custode, al

quale il capo dei funzionari aveva affidato Daniele, Anania, Misaele e Azaria: 12"Mettici alla prova per dieci giorni,

dandoci da mangiare legumi e da bere acqua, 13poi si confrontino, alla tua presenza, le nostre facce con quelle dei

giovani che mangiano le vivande del re; quindi deciderai di fare con noi tuoi servi come avrai constatato". 14Egli

acconsentì e fece la prova per dieci giorni; 15terminati questi, si vide che le loro facce erano più belle e più floride di

quelle di tutti gli altri giovani che mangiavano le vivande del re. 16D'allora in poi il sovrintendente fece togliere

l'assegnazione delle vivande e del vino e diede loro soltanto legumi.

17Dio concesse a questi quattro giovani di conoscere e comprendere ogni scrittura e ogni sapienza e rese Daniele

interprete di visioni e di sogni.

18Terminato il tempo stabilito dal re entro il quale i giovani dovevano essergli presentati, il capo dei funzionari li

portò a Nabucodònosor. 19Il re parlò con loro, ma fra tutti non si trovò nessuno pari a Daniele, Anania, Misaele e

Azaria, i quali rimasero al servizio del re; 20in qualunque affare di sapienza e intelligenza su cui il re li interrogasse,

li trovò dieci volte superiori a tutti i maghi e astrologi che c'erano in tutto il suo regno. 21Così Daniele vi rimase fino

al primo anno del re Ciro.
2

1Nel secondo anno del suo regno, Nabucodònosor fece un sogno e il suo animo ne fu tanto agitato da non poter più

dormire. 2Allora il re ordinò che fossero chiamati i maghi, gli astrologi, gli incantatori e i caldei a spiegargli i sogni.

Questi vennero e si presentarono al re. 3Egli disse loro: "Ho fatto un sogno e il mio animo si è tormentato per

trovarne la spiegazione". 4I caldei risposero al re: "Re, vivi per sempre. Racconta il sogno ai tuoi servi e noi te ne

daremo la spiegazione". 5Rispose il re ai caldei: "Questa è la mia decisione: se voi non mi rivelate il sogno e la sua

spiegazione sarete fatti a pezzi e le vostre case saranno ridotte in letamai. 6Se invece mi rivelerete il sogno e me ne

darete la spiegazione, riceverete da me doni, regali e grandi onori. Ditemi dunque il sogno e la sua spiegazione".

7Essi replicarono: "Esponga il re il sogno ai suoi servi e noi ne daremo la spiegazione". 8Rispose il re: "Comprendo

bene che voi volete guadagnar tempo, perché avete inteso la mia decisione. 9Se non mi dite qual era il mio sogno,

una sola sarà la vostra sorte. Vi siete messi d'accordo per darmi risposte astute e false in attesa che le circostanze si

mutino. Perciò ditemi il sogno e io saprò che voi siete in grado di darmene anche la spiegazione". 10I caldei risposero

davanti al re: "Non c'è nessuno al mondo che possa soddisfare la richiesa del re: difatti nessun re, per quanto potente

e grande, ha mai domandato una cosa simile ad un mago, indovino o caldeo. 11La richiesta del re è tanto difficile,

che nessuno ne può dare al re la risposta, se non gli dèi la cui dimora è lontano dagli uomini".

12Allora il re, acceso di furore, ordinò che tutti i saggi di Bábilonia fossero messi a morte. 13Il decreto fu pubblicato e

già i saggi venivano uccisi; anche Daniele e i suoi compagni erano ricercati per essere messi a morte.

14Ma Daniele rivolse parole piene di saggezza e di prudenza ad Ariòch, capo delle guardie del re, che stava per

uccidere i saggi di Bábilonia, 15e disse ad Ariòch, ufficiale del re: "Perché il re ha emanato un decreto così severo?".

Ariòch ne spiegò il motivo a Daniele. 16Egli allora entrò dal re e pregò che gli si concedesse tempo: egli avrebbe

dato la spiegazione dei sogni al re. 17Poi Daniele andò a casa e narrò la cosa ai suoi compagni, Anania, Misaele e

Azaria, 18ed essi implorarono misericordia dal Dio del cielo riguardo a questo mistero, perché Daniele e i suoi

compagni non fossero messi a morte insieme con tutti gli altri saggi di Bábilonia.

19Allora il mistero fu svelato a Daniele in una visione notturna; perciò Daniele benedisse il Dio del cielo:

20"Sia benedetto il nome di Dio di secolo in secolo,

perché a lui appartengono la sapienza e la potenza.

21Egli alterna tempi e stagioni, depone i re e li innalza,

concede la sapienza ai saggi,
agli intelligenti il sapere.
22Svela cose profonde e occulte
e sa quel che è celato nelle tenebre
e presso di lui è la luce.
23Gloria e lode a te, Dio dei miei padri,
che mi hai concesso la sapienza e la forza,
mi hai manifestato ciò che ti abbiamo domandato
e ci hai illustrato la richiesta del re".

24Allora Daniele si recò da Ariòch, al quale il re aveva affidato l'incarico di uccidere i saggi di Bábilonia, e

presentatosi gli disse: "Non uccidere i saggi di Bábilonia, ma conducimi dal re e io gli farò conoscere la spiegazione

del sogno". 25Ariòch condusse in fretta Daniele alla presenza del re e gli disse: "Ho trovato un uomo fra i Giudei

deportati, il quale farà conoscere al re la spiegazione del sogno". 26Il re disse allora a Daniele, chiamato Baltazzàr:

"Puoi tu davvero rivelarmi il sogno che ho fatto e darmene la spiegazione?". 27Daniele, davanti al re, rispose: "Il

mistero di cui il re chiede la spiegazione non può essere spiegato né da saggi, né da astrologi, né da maghi, né da

indovini; 28ma c'è un Dio nel cielo che svela i misteri ed egli ha rivelato al re Nabucodònosor quel che avverrà al

finire dei giorni. Ecco dunque qual era il tuo sogno e le visioni che sono passate per la tua mente, mentre dormivi nel

tuo letto. 29O re, i pensieri che ti sono venuti mentre eri a letto riguardano il futuro; colui che svela i misteri ha

voluto svelarti ciò che dovrà avvenire. 30Se a me è stato svelato questo mistero, non è perché io possieda una

sapienza superiore a tutti i viventi, ma perché ne sia data la spiegazione al re e tu possa conoscere i pensieri del tuo

cuore. 31Tu stavi osservando, o re, ed ecco una statua, una statua enorme, di straordinario splendore, si ergeva

davanti a te con terribile aspetto. 32Aveva la testa d'oro puro, il petto e le braccia d'argento, il ventre e le cosce di

bronzo, 33le gambe di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte di creta. 34Mentre stavi guardando, una pietra si staccò

dal monte, ma non per mano di uomo, e andò a battere contro i piedi della statua, che erano di ferro e di argilla, e li

frantumò. 35Allora si frantumarono anche il ferro, l'argilla, il bronzo, l'argento e l'oro e divennero come la pula sulle

aie d'estate; il vento li portò via senza lasciar traccia, mentre la pietra, che aveva colpito la statua, divenne una

grande montagna che riempì tutta quella regione.

36Questo è il sogno: ora ne daremo la spiegazione al re. 37Tu o re, sei il re dei re; a te il Dio del cielo ha concesso il

regno, la potenza, la forza e la gloria. 38A te ha concesso il dominio sui figli dell'uomo, sugli animali selvatici, sugli

uccelli del cielo; tu li domini tutti: tu sei la testa d'oro. 39Dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore al tuo; poi un

terzo regno, quello di bronzo, che dominerà su tutta la terra. 40Vi sarà poi un quarto regno, duro come il ferro. Come

il ferro spezza e frantuma tutto, così quel regno spezzerà e frantumerà tutto. 41Come hai visto, i piedi e le dita erano

in parte di argilla da vasaio e in parte di ferro: ciò significa che il regno sarà diviso, ma avrà la durezza del ferro

unito all'argilla. 42Se le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte di argilla, ciò significa che una parte del regno

sarà forte e l'altra fragile. 43Il fatto d'aver visto il ferro mescolato all'argilla significa che le due parti si uniranno per

via di matrimoni, ma non potranno diventare una cosa sola, come il ferro non si amalgama con l'argilla. 44Al tempo

di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto e non sarà trasmesso ad altro popolo:

stritolerà e annienterà tutti gli altri regni, mentre esso durerà per sempre. 45Questo significa quella pietra che tu hai

visto staccarsi dal monte, non per mano di uomo, e che ha stritolato il ferro, il bronzo, l'argilla, l'argento e l'oro. Il

Dio grande ha rivelato al re quello che avverrà da questo tempo in poi. Il sogno è vero e degna di fede ne è la

spiegazione".

46Allora il re Nabucodònosor piegò la faccia a terra, si prostrò davanti a Daniele e ordinò che gli si offrissero

sacrifici e incensi. 47Quindi rivolto a Daniele gli disse: "Certo, il vostro Dio è il Dio degli dèi, il Signore dei re e il

rivelatore dei misteri, poiché tu hai potuto svelare questo mistero". 48Il re esaltò Daniele e gli fece molti preziosi

regali, lo costituì governatore di tutta la provincia di Bábilonia e capo di tutti i saggi di Bábilonia; 49su richiesta di

Daniele, il re fece amministratori della provincia di Bábilonia, Sadràch, Mesàch e Abdènego. Daniele rimase alla

corte del re.
3

1Il re Nabucodònosor aveva fatto costruire una statua d'oro, alta sessanta cubiti e larga sei, e l'aveva fatta erigere

nella pianura di Dura, nella provincia di Bábilonia.

2Quindi il re Nabucodònosor aveva convocato i sàtrapi, i prefetti, i governatori, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i

questori e tutte le alte autorità delle province, perché presenziassero all'inaugurazione della statua che il re

Nabucodònosor aveva fatto erigere.

3I sàtrapi, i prefetti, i governatori, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i questori e tutte le alte autorità delle province

vennero all'inaugurazione della statua. Essi si disposero davanti alla statua fatta erigere dal re.

4Un banditore gridò ad alta voce: "Popoli, nazioni e lingue, a voi è rivolto questo proclama:

5Quando voi udirete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpicordo, del salterio, della zampogna, e d'ogni

specie di strumenti musicali, vi prostrerete e adorerete la statua d'oro, che il re Nabucodònosor ha fatto innalzare.

6Chiunque non si prostrerà alla statua, in quel medesimo istante sarà gettato in mezzo ad una fornace di fuoco

ardente".

7Perciò tutti i popoli, nazioni e lingue, in quell'istante che ebbero udito il suono del corno, del flauto, dell'arpicordo,

del salterio e di ogni specie di strumenti musicali, si prostrarono e adorarono la statua d'oro, che il re Nabucodònosor

aveva fatto innalzare.

8Però in quel momento alcuni Caldei si fecero avanti per accusare i Giudei 9e andarono a dire al re Nabucodònosor:

"Re, vivi per sempre! 10Tu hai decretato, o re, che chiunque avrà udito il suono del corno, del flauto, della cetra,

dell'arpicordo, del salterio, della zampogna e d'ogni specie di strumenti musicali, si deve prostrare e adorare la statua

d'oro: 11chiunque non si prostrerà per adorarla, sia gettato in mezzo ad una fornace con il fuoco acceso.

12Ora, ci sono alcuni Giudei, ai quali hai affidato gli affari della provincia di Bábilonia, cioè Sadràch, Mesàch e

Abdènego, che non ti obbediscono, re: non servono i tuoi dèi e non adorano la statua d'oro che tu hai fatto

innalzare".

13Allora Nabucodònosor, sdegnato, comandò che gli si conducessero Sadràch, Mesàch e Abdènego, e questi

comparvero alla presenza del re. 14Nabucodònosor disse loro: "È vero, Sadràch, Mesàch e Abdènego, che voi non

servite i miei dèi e non adorate la statua d'oro che io ho fatto innalzare? 15Ora, se voi sarete pronti, quando udirete il

suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpicordo, del salterio, della zampogna e d'ogni specie di strumenti

musicali, a prostrarvi e adorare la statua che io ho fatta, bene; altrimenti in quel medesimo istante sarete gettati in

mezzo ad una fornace dal fuoco ardente. Qual Dio vi potrà liberare dalla mia mano?".

16Ma Sadràch, Mesàch e Abdènego risposero al re Nabucodònosor: "Re, noi non abbiamo bisogno di darti alcuna

risposta in proposito; 17sappi però che il nostro Dio, che serviamo, può liberarci dalla fornace con il fuoco acceso e

dalla tua mano, o re. 18Ma anche se non ci liberasse, sappi, o re, che noi non serviremo mai i tuoi dèi e non

adoreremo la statua d'oro che tu hai eretto". 19Allora Nabucodònosor, acceso d'ira e con aspetto minaccioso contro

Sadràch, Mesàch e Abdènego, ordinò che si aumentasse il fuoco della fornace sette volte più del solito. 20Poi, ad

alcuni uomini fra i più forti del suo esercito, comandò di legare Sadràch, Mesàch e Abdènego e gettarli nella fornace

con il fuoco acceso. 21Furono infatti legati, vestiti come erano, con i mantelli, calzari, turbanti e tutti i loro abiti e

gettati in mezzo alla fornace con il fuoco acceso.

22Ma quegli uomini, che dietro il severo comando del re avevano acceso al massimo la fornace per gettarvi Sadràch,

Mesàch e Abdènego, rimasero uccisi dalle fiamme, 23nel momento stesso che i tre giovani Sadràch, Mesàch e

Abdènego cadevano legati nella fornace con il fuoco acceso.

24Essi passeggiavano in mezzo alle fiamme, lodavano Dio e benedicevano il Signore.

25Azaria, alzatosi, fece questa preghiera in mezzo al fuoco e aprendo la bocca disse:

26"Benedetto sei tu, Signore Dio dei nostri padri;

degno di lode e glorioso è il tuo nome per sempre.

27Tu sei giusto in tutto ciò che hai fatto;
tutte le tue opere sono vere,
rette le tue vie e giusti tutti i tuoi giudizi.
28Giusto è stato il tuo giudizio
per quanto hai fatto ricadere su di noi

e sulla città santa dei nostri padri, Gerusalemme.

Con verità e giustizia tu ci hai inflitto tutto questo

a causa dei nostri peccati,

29poiché noi abbiamo peccato, abbiamo agito da iniqui,

allontanandoci da te, abbiamo mancato in ogni modo.

Non abbiamo obbedito ai tuoi comandamenti,
30non li abbiamo osservati, non abbiamo fatto
quanto ci avevi ordinato per il nostro bene.
31Ora quanto hai fatto ricadere su di noi,

tutto ciò che ci hai fatto, l'hai fatto con retto giudizio:

32ci hai dato in potere dei nostri nemici,
ingiusti, i peggiori fra gli empi,

e di un re iniquo, il più malvagio su tutta la terra.

33Ora non osiamo aprire la bocca:
disonore e disprezzo sono toccati ai tuoi servi,
ai tuoi adoratori.
34Non ci abbandonare fino in fondo,

per amore del tuo nome, non rompere la tua alleanza;

35non ritirare da noi la tua misericordia,
per amore di Abramo tuo amico,
di Isacco tuo servo, d'Israele tuo santo,

36ai quali hai parlato, promettendo di moltiplicare

la loro stirpe come le stelle del cielo,
come la sabbia sulla spiaggia del mare.
37Ora invece, Signore,
noi siamo diventati più piccoli
di qualunque altra nazione,
ora siamo umiliati per tutta la terra
a causa dei nostri peccati.
38Ora non abbiamo più né principe,
né capo, né profeta, né olocausto,
né sacrificio, né oblazione, né incenso,
né luogo per presentarti le primizie
e trovar misericordia.
39Potessimo esser accolti con il cuore contrito
e con lo spirito umiliato,
come olocausti di montoni e di tori,
come migliaia di grassi agnelli.
40Tale sia oggi il nostro sacrificio davanti a te
e ti sia gradito,

perché non c'è confusione per coloro che confidano in te.

41Ora ti seguiamo con tutto il cuore,
ti temiamo e cerchiamo il tuo volto.
42Fa' con noi secondo la tua clemenza,
trattaci secondo la tua benevolenza,
secondo la grandezza della tua misericordia.
43Salvaci con i tuoi prodigi,
da' gloria, Signore, al tuo nome.

44Siano invece confusi quanti fanno il male ai tuoi servi,

siano coperti di vergogna con tutta la loro potenza;

e sia infranta la loro forza!
45Sappiano che tu sei il Signore,
il Dio unico e glorioso su tutta la terra".

46I servi del re, che li avevano gettati dentro, non cessarono di aumentare il fuoco nella fornace, con bitume, stoppa,

pece e sarmenti. 47La fiamma si alzava quarantanove cubiti sopra la fornace 48e uscendo bruciò quei Caldei che si

trovavano vicino alla fornace. 49Ma l'angelo del Signore, che era sceso con Azaria e con i suoi compagni nella

fornace, allontanò da loro la fiamma del fuoco 50e rese l'interno della fornace come un luogo dove soffiasse un vento

pieno di rugiada. Così il fuoco non li toccò affatto, non fece loro alcun male, non diede loro alcuna molestia.

51Allora quei tre giovani, a una sola voce, si misero a lodare, a glorificare, a benedire Dio nella fornace dicendo:

52"Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri,

degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto il tuo nome glorioso e santo,
degno di lode e di gloria nei secoli.
53Benedetto sei tu nel tuo tempio santo glorioso,
degno di lode e di gloria nei secoli.
54Benedetto sei tu nel trono del tuo regno,
degno di lode e di gloria nei secoli.

55Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi

e siedi sui cherubini,
degno di lode e di gloria nei secoli.
56Benedetto sei tu nel firmamento del cielo,
degno di lode e di gloria nei secoli.
57Benedite, opere tutte del Signore, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
58Benedite, angeli del Signore, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
59Benedite, cieli, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

60Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore,

lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

61Benedite, potenze tutte del Signore, il Signore,

lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
62Benedite, sole e luna, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
63Benedite, stelle del cielo, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
64Benedite, piogge e rugiade, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
65Benedite, o venti tutti, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
66Benedite, fuoco e calore, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
67Benedite, freddo e caldo, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
68Benedite, rugiada e brina, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
69Benedite, gelo e freddo, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
70Benedite, ghiacci e nevi, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
71Benedite, notti e giorni, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
72Benedite, luce e tenebre, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
73Benedite, folgori e nubi, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
74Benedica la terra il Signore,
lo lodi e lo esalti nei secoli.
75Benedite, monti e colline, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
76Benedite, creature tutte
che germinate sulla terra, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
77Benedite, sorgenti, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
78Benedite, mari e fiumi, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
79Benedite, mostri marini
e quanto si muove nell'acqua, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
80Benedite, uccelli tutti dell'aria, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

81Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore,

lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
82Benedite, figli dell'uomo, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
83Benedica Israele il Signore,
lo lodi e lo esalti nei secoli.
84Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
85Benedite, o servi del Signore, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.

86Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore,

lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
87Benedite, pii e umili di cuore, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
88Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli,
perché ci ha liberati dagl'inferi,
e salvati dalla mano della morte,
ci ha scampati di mezzo alla fiamma ardente,
ci ha liberati dal fuoco.
89Lodate il Signore, perché egli è buono,
perché la sua grazia dura sempre.
90Benedite, fedeli tutti, il Dio degli dèi,

lodatelo e celebratelo, perché la sua grazia dura sempre".

91Allora il re Nabucodònosor rimase stupito e alzatosi in fretta si rivolse ai suoi ministri: "Non abbiamo noi gettato

tre uomini legati in mezzo al fuoco?". "Certo, o re", risposero.

92Egli soggiunse: "Ecco, io vedo quattro uomini sciolti, i quali camminano in mezzo al fuoco, senza subirne alcun

danno; anzi il quarto è simile nell'aspetto a un figlio di dèi".

93Allora Nabucodònosor si accostò alla bocca della fornace con il fuoco acceso e prese a dire: "Sadràch, Mesàch,

Abdènego, servi del Dio altissimo, uscite, venite fuori". Allora Sadràch, Mesàch e Abdènego uscirono dal fuoco.

94Quindi i satrapi, i prefetti, i governatori e i ministri del re si radunarono e, guardando quegli uomini, videro che

sopra i loro corpi il fuoco non aveva avuto nessun potere; che neppure un capello del loro capo era stato bruciato e i

loro mantelli non erano stati toccati e neppure l'odore del fuoco era penetrato in essi.

95Nabucodònosor prese a dire: "Benedetto il Dio di Sadràch, Mesàch e Abdènego, il quale ha mandato il suo angelo

e ha liberato i servi che hanno confidato in lui; hanno trasgredito il comando del re e hanno esposto i loro corpi per

non servire e per non adorare alcun altro dio che il loro Dio.

96Perciò io decreto che chiunque, a qualsiasi popolo, nazione o lingua appartenga, proferirà offesa contro il Dio di

Sadràch, Mesàch e Abdènego, sia tagliato a pezzi e la sua casa sia ridotta a un mucchio di rovine, poiché nessun

altro dio può in tal maniera liberare".

97Da allora il re promosse Sadràch, Mesàch e Abdènego a cariche pubbliche nella provincia di Bábilonia.

98Il re Nabucodònosor a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano in tutta la terra: Pace e prosperità!

99M'è parso opportuno rendervi noti i prodigi e le meraviglie che il Dio altissimo ha fatto per me.

100Quanto sono grandi i suoi prodigi
e quanto straordinarie le sue meraviglie!
Il suo regno è un regno eterno
e il suo dominio di generazione in generazione.
4

1Io Nabucodònosor ero tranquillo in casa e felice nella reggia, 2quando ebbi un sogno che mi spaventò. Le

immaginazioni che mi vennero mentre ero nel mio letto e le visioni che mi passarono per la mente mi turbarono.

3Feci un decreto con cui ordinavo che tutti i saggi di Bábilonia fossero condotti davanti a me, per farmi conoscere la

spiegazione del sogno.

4Allora vennero i maghi, gli astrologi, i caldei e gli indovini, ai quali esposi il sogno, ma non me ne potevano dare la

spiegazione. 5Infine mi si presentò Daniele, chiamato Baltazzàr dal nome del mio dio, un uomo in cui è lo spirito

degli dèi santi, e gli raccontai il sogno 6dicendo: "Baltazzàr, principe dei maghi, poiché io so che lo spirito degli dèi

santi è in te e che nessun segreto ti è difficile, ecco le visioni che ho avuto in sogno: tu dammene la spiegazione".

7Le visioni che mi passarono per la mente, mentre stavo a letto, erano queste:

Io stavo guardando

ed ecco un albero di grande altezza in mezzo alla terra.

8Quell'albero era grande, robusto,
la sua cima giungeva al cielo

e si poteva vedere fin dall'estremità della terra.

9I suoi rami erano belli e i suoi frutti abbondanti

e vi era in esso da mangiare per tutti.

Le bestie della terra si riparavano alla sua ombra

e gli uccelli del cielo facevano il nido fra i suoi rami;

di lui si nutriva ogni vivente.
10Mentre nel mio letto stavo osservando
le visioni che mi passavano per la mente,
ecco un vigilante, un santo, scese dal cielo
11e gridò a voce alta:
"Tagliate l'albero e stroncate i suoi rami:
scuotete le foglie, disperdetene i frutti:

fuggano le bestie di sotto e gli uccelli dai suoi rami.

12Lasciate però nella terra il ceppo con le radici,

legato con catene di ferro e di bronzo
fra l'erba della campagna.
Sia bagnato dalla rugiada del cielo

e la sua sorte sia insieme con le bestie sui prati.

13Si muti il suo cuore e invece di un cuore umano
gli sia dato un cuore di bestia:
sette tempi passeranno su di lui.
14Così è deciso per sentenza dei vigilanti
e secondo la parola dei santi.

Così i viventi sappiano che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo può dare a chi vuole e insediarvi

anche il più piccolo degli uomini".

15Questo è il sogno, che io, re Nabucodònosor, ho fatto. Ora tu, Baltazzàr, dammene la spiegazione. Tu puoi

darmela, perché, mentre fra tutti i saggi del mio regno nessuno me ne spiega il significato, in te è lo spirito degli dèi

santi.

16Allora Daniele, chiamato Baltazzàr, rimase per qualche tempo confuso e turbato dai suoi pensieri. Ma il re gli si

rivolse: "Baltazzàr, il sogno non ti turbi e neppure la sua spiegazione". Rispose Baltazzàr: "Signor mio, valga il

sogno per i tuoi nemici e la sua spiegazione per i tuoi avversari. 17L'albero che tu hai visto, grande e robusto, la cui

cima giungeva fino al cielo e si poteva vedere da tutta la terra 18e le cui foglie erano belle e i suoi frutti abbondanti e

in cui c'era da mangiare per tutti e sotto il quale dimoravano le bestie della terra e sui cui rami facevano il nido gli

uccelli del cielo, 19sei tu, re, che sei diventato grande e forte; la tua grandezza è cresciuta, è giunta al cielo e il tuo

dominio si è esteso sino ai confini della terra.

20Che il re abbia visto un vigilante, un santo che scendeva dal cielo e diceva: Tagliate l'albero, spezzatelo, però

lasciate nella terra il ceppo delle sue radici legato con catene di ferro e di bronzo fra l'erba della campagna e sia

bagnato dalla rugiada del cielo e abbia sorte comune con le bestie della terra, finché sette tempi siano passati su di

lui, 21questa, o re, ne è la spiegazione e questo è il decreto dell'Altissimo, che deve essere eseguito sopra il re, mio

signore: 22Tu sarai cacciato dal consorzio umano e la tua dimora sarà con le bestie della terra; ti pascerai d'erba come

i buoi e sarai bagnato dalla rugiada del cielo; sette tempi passeranno su di te, finché tu riconosca che l'Altissimo

domina sul regno degli uomini e che egli lo da' a chi vuole.

23L'ordine che è stato dato di lasciare il ceppo con le radici dell'albero significa che il tuo regno ti sarà ristabilito,

quando avrai riconosciuto che al Cielo appartiene il dominio. 24Perciò, re, accetta il mio consiglio: sconta i tuoi

peccati con l'elemosina e le tue iniquità con atti di misericordia verso gli afflitti, perché tu possa godere lunga

prosperità".

25Tutte queste cose avvennero al re Nabucodònosor.

26Dodici mesi dopo, passeggiando sopra la terrazza della reggia di Bábilonia, 27il re prese a dire: "Non è questa la

grande Bábilonia che io ho costruito come reggia per la gloria della mia maestà, con la forza della mia potenza?".

28Queste parole erano ancora sulle labbra del re, quando una voce venne dal cielo: "A te io parlo, re Nabucodònosor:

il regno ti è tolto! 29Sarai cacciato dal consorzio umano e la tua dimora sarà con le bestie della terra; ti pascerai

d'erba come i buoi e passeranno sette tempi su di te, finché tu riconosca che l'Altissimo domina sul regno degli

uomini e che egli lo da' a chi vuole".

30In quel momento stesso si adempì la parola sopra Nabucodònosor. Egli fu cacciato dal consorzio umano, mangiò

l'erba come i buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo: il pelo gli crebbe come le penne alle aquile e le

unghie come agli uccelli.

31"Ma finito quel tempo, io Nabucodònosor alzai gli occhi al cielo e la ragione tornò in me e benedissi l'Altissimo;

lodai e glorificai colui che vive in eterno,
la cui potenza è potenza eterna
e il cui regno è di generazione in generazione.
32Tutti gli abitanti della terra
sono, davanti a lui, come un nulla;

egli dispone come gli piace delle schiere del cielo

e degli abitanti della terra.

Nessuno può fermargli la mano e dirgli: Che cosa fai?

33In quel tempo tornò in me la conoscenza e con la gloria del regno mi fu restituita la mia maestà e il mio splendore:

i miei ministri e i miei prìncipi mi ricercarono e io fui ristabilito nel mio regno e mi fu concesso un potere anche più

grande. 34Ora io, Nabucodònosor, lodo, esalto e glorifico il Re del cielo: tutte le sue opere sono verità e le sue vie

giustizia; egli può umiliare coloro che camminano nella superbia".

5

1Il re Baldassàr imbandì un gran banchetto a mille dei suoi dignitari e insieme con loro si diede a bere vino. 2Quando

Baldassàr ebbe molto bevuto comandò che fossero portati i vasi d'oro e d'argento che Nabucodònosor suo padre

aveva asportati dal tempio, che era in Gerusalemme, perché vi bevessero il re e i suoi grandi, le sue mogli e le sue

concubine. 3Furono quindi portati i vasi d'oro, che erano stati asportati dal tempio di Gerusalemme, e il re, i suoi

grandi, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere; 4mentre bevevano il vino, lodavano gli dèi d'oro,

d'argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra. 5In quel momento apparvero le dita di una mano d'uomo, le quali

scrivevano sulla parete della sala reale, di fronte al candelabro. Nel vedere quelle dita che scrivevano, 6il re cambiò

d'aspetto: spaventosi pensieri lo assalirono, le giunture dei suoi fianchi si allentarono, i ginocchi gli battevano l'uno

contro l'altro.

7Allora il re si mise a gridare, ordinando che si convocassero gli astrologi, i caldei e gli indovini. Appena vennero, il

re disse ai saggi di Bábilonia: "Chiunque leggerà quella scrittura e me ne darà la spiegazione sarà vestito di porpora,

porterà una collana d'oro al collo e sarà il terzo signore del regno".

8Allora entrarono nella sala tutti i saggi del re, ma non poterono leggere quella scrittura né darne al re la spiegazione.

9Il re Baldassàr rimase molto turbato e cambiò colore; anche i suoi grandi restarono sconcertati.

10La regina, alle parole del re e dei suoi grandi, entrò nella sala del banchetto e, rivolta al re, gli disse: "Re, vivi per

sempre! I tuoi pensieri non ti spaventino né si cambi il colore del tuo volto. 11C'è nel tuo regno un uomo, in cui è lo

spirito degli dèi santi. Al tempo di tuo padre si trovò in lui luce, intelligenza e sapienza pari alla sapienza degli dèi. Il

re Nabucodònosor tuo padre lo aveva fatto capo dei maghi, degli astrologi, dei caldei e degli indovini. 12Fu

riscontrato in questo Daniele, che il re aveva chiamato Baltazzàr, uno spirito superiore e tanto accorgimento da

interpretare sogni, spiegare detti oscuri, sciogliere enigmi. Si convochi dunque Daniele ed egli darà la spiegazione".

13Fu quindi introdotto Daniele alla presenza del re ed egli gli disse: "Sei tu Daniele un deportato dei Giudei, che il re

mio padre ha condotto qua dalla Giudea? 14Ho inteso dire che tu possiedi lo spirito degli dèi santi e che si trova in te

luce, intelligenza e sapienza straordinaria. 15Poco fa sono stati condotti alla mia presenza i saggi e gli astrologi per

leggere questa scrittura e darmene la spiegazione, ma non sono stati capaci. 16Ora, mi è stato detto che tu sei esperto

nel dare spiegazioni e sciogliere enigmi. Se quindi potrai leggermi questa scrittura e darmene la spiegazione, tu sarai

vestito di porpora, porterai al collo una collana d'oro e sarai il terzo signore del regno".

17Daniele rispose al re: "Tieni pure i tuoi doni per te e da' ad altri i tuoi regali: tuttavia io leggerò la scrittura al re e

gliene darò la spiegazione.

18O re, il Dio altissimo aveva dato a Nabucodònosor tuo padre regno, grandezza, gloria e magnificenza. 19Per questa

grandezza che aveva ricevuto, tutti i popoli, nazioni e lingue lo temevano e tremavano davanti a lui: egli uccideva

chi voleva, innalzava chi gli piaceva e abbassava chi gli pareva.

20Ma, quando il suo cuore si insuperbì e il suo spirito si ostinò nell'alterigia, fu deposto dal trono e gli fu tolta la sua

gloria.

21Fu cacciato dal consorzio umano e il suo cuore divenne simile a quello delle bestie; la sua dimora fu con gli ònagri

e mangiò l'erba come i buoi; il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finché riconobbe che il Dio altissimo

domina sul regno degli uomini, sul quale innalza chi gli piace. 22Tu, Baldassàr suo figlio, non hai umiliato il tuo

cuore, sebbene tu fossi a conoscenza di tutto questo. 23Anzi tu hai insolentito contro il Signore del cielo e sono stati

portati davanti a te i vasi del suo tempio e in essi avete bevuto tu, i tuoi dignitari, le tue mogli, le tue concubine: tu

hai reso lode agli dèi d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno, di pietra, i quali non vedono, non odono e non

comprendono e non hai glorificato Dio, nelle cui mani è la tua vita e a cui appartengono tutte le tue vie. 24Da lui fu

allora mandata quella mano che ha tracciato quello scritto, 25di cui questa è la lettura: MENE, TEKEL, PERES, 26e

questa ne è l'interpretazione: Mene: Dio ha computato il tuo regno e gli ha posto fine. 27Tekel: tu sei stato pesato

sulle bilance e sei stato trovato mancante. 28Peres: il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani". 29Allora, per

ordine di Baldassàr, Daniele fu vestito di porpora, ebbe una collana d'oro al collo e con bando pubblico fu dichiarato

terzo signore del regno.

30In quella stessa notte Baldassàr re dei Caldei fu ucciso: 31Dario il Medo ricevette il regno, all'età di circa

sessantadue anni.
6

1Volle Dario costituire nel suo regno centoventi sàtrapi e ripartirli per tutte le province. 2A capo dei sàtrapi mise tre

governatori, di cui uno fu Daniele, ai quali i sàtrapi dovevano render conto perché nessun danno ne 3soffrisse il re.

Ora Daniele era superiore agli altri governatori e ai sàtrapi, perché possedeva uno spirito eccezionale, tanto che il re

pensava di metterlo a capo di tutto il suo regno. 4Perciò tanto i governatori che i sàtrapi cercavano il modo di trovar

qualche pretesto contro Daniele nell'amministrazione del regno. 5Ma non potendo trovare nessun motivo di accusa

né colpa, perché egli era fedele e non aveva niente da farsi rimproverare, 6quegli uomini allora pensarono: "Non

possiamo trovare altro pretesto per accusare Daniele, se non nella legge del suo Dio".

7Perciò quei governatori e i sàtrapi si radunarono presso il re e gli dissero: "Re Dario, vivi per sempre! 8Tutti i

governatori del regno, i magistrati, i sàtrapi, i consiglieri e i capi sono del parere che venga pubblicato un severo

decreto del re secondo il quale chiunque, da ora a trenta giorni, rivolga supplica alcuna a qualsiasi dio o uomo

all'infuori di te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni. 9Ora, o re, emana il decreto e fallo mettere per iscritto, perché

sia irrevocabile, come sono le leggi di Media e di Persia, che non si possono mutare". 10Allora il re Dario fece

scrivere il decreto.

11Daniele, quando venne a sapere del decreto del re, si ritirò in casa. Le finestre della sua stanza si aprivano verso

Gerusalemme e tre volte al giorno si metteva in ginocchio a pregare e lodava il suo Dio, come era solito fare anche

prima.

12Allora quegli uomini accorsero e trovarono Daniele che stava pregando e supplicando il suo Dio. 13Subito si

recarono dal re e gli dissero riguardo al divieto del re: "Non hai tu scritto un decreto che chiunque, da ora a trenta

giorni, rivolga supplica a qualsiasi dio o uomo, all'infuori di te, re, sia gettato nella fossa dei leoni?". Il re rispose:

"Sì. Il decreto è irrevocabile come lo sono le leggi dei Medi e dei Persiani".

14"Ebbene - replicarono al re - Daniele, quel deportato dalla Giudea, non ha alcun rispetto né di te, re, né del tuo

decreto: tre volte al giorno fa le sue preghiere".

15Il re, all'udir queste parole, ne fu molto addolorato e si mise in animo di salvare Daniele e fino al tramonto del sole

fece ogni sforzo per liberarlo.

16Ma quegli uomini si riunirono di nuovo presso il re e gli dissero: "Sappi, re, che i Medi e i Persiani hanno per legge

che qualunque decreto firmato dal re è irrevocabile".

17Allora il re ordinò che si prendesse Daniele e si gettasse nella fossa dei leoni. Il re, rivolto a Daniele, gli disse:

"Quel Dio, che tu servi con perseveranza, ti possa salvare!". 18Poi fu portata una pietra e fu posta sopra la bocca

della fossa: il re la sigillò con il suo anello e con l'anello dei suoi grandi, perché niente fosse mutato sulla sorte di

Daniele. 19Quindi il re ritornò alla reggia, passò la notte digiuno, non gli fu introdotta alcuna donna e anche il sonno

lo abbandonò. 20La mattina dopo il re si alzò di buon'ora e sullo spuntar del giorno andò in fretta alla fossa dei leoni.

21Quando fu vicino, chiamò: "Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio che tu servi con perseveranza ti ha potuto

salvare dai leoni?". 22Daniele rispose: "Re, vivi per sempre. 23Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le

fauci dei leoni ed essi non mi hanno fatto alcun male, perché sono stato trovato innocente davanti a lui; ma neppure

contro di te, o re, ho commesso alcun male"

24Il re fu pieno di gioia e comandò che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa. Appena uscito, non si riscontrò in lui

lesione alcuna, poiché egli aveva confidato nel suo Dio. 25Quindi, per ordine del re, fatti venire quegli uomini che

avevano accusato Daniele, furono gettati nella fossa dei leoni insieme con i figli e le mogli. Non erano ancor giunti

al fondo della fossa, che i leoni furono loro addosso e stritolarono tutte le loro ossa.

26Allora il re Dario scrisse a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano tutta la terra: "Pace e prosperità. 27Per mio

comando viene promulgato questo decreto: In tutto l'impero a me soggetto si onori e si tema il Dio di Daniele,

perché egli è il Dio vivente,
che dura in eterno;
il suo regno è tale che non sarà mai distrutto
e il suo dominio non conosce fine.
28Egli salva e libera,
fa prodigi e miracoli in cielo e in terra:
egli ha liberato Daniele dalle fauci dei leoni".

29Questo Daniele prosperò durante il regno di Dario e il regno di Ciro il Persiano.

7

1Nel primo anno di Baldassàr re di Bábilonia, Daniele, mentre era a letto, ebbe un sogno e visioni nella sua mente.

Egli scrisse il sogno e ne fece la relazione che dice:

2Io, Daniele, guardavo nella mia visione notturna ed ecco, i quattro venti del cielo si abbattevano impetuosamente

sul Mar Mediterraneo 3e quattro grandi bestie, differenti l'una dall'altra, salivano dal mare. 4La prima era simile ad

un leone e aveva ali di aquila. Mentre io stavo guardando, le furono tolte le ali e fu sollevata da terra e fatta stare su

due piedi come un uomo e le fu dato un cuore d'uomo.

5Poi ecco una seconda bestia, simile ad un orso, la quale stava alzata da un lato e aveva tre costole in bocca, fra i

denti, e le fu detto: "Su, divora molta carne".

6Mentre stavo guardando, eccone un'altra simile a un leopardo, la quale aveva quattro ali d'uccello sul dorso; quella

bestia aveva quattro teste e le fu dato il dominio.

7Stavo ancora guardando nelle visioni notturne ed ecco una quarta bestia, spaventosa, terribile, d'una forza

eccezionale, con denti di ferro; divorava, stritolava e il rimanente se lo metteva sotto i piedi e lo calpestava: era

diversa da tutte le altre bestie precedenti e aveva dieci corna.

8Stavo osservando queste corna, quand'ecco spuntare in mezzo a quelle un altro corno più piccolo, davanti al quale

tre delle prime corna furono divelte: vidi che quel corno aveva occhi simili a quelli di un uomo e una bocca che

parlava con alterigia.
9Io continuavo a guardare,
quand'ecco furono collocati troni
e un vegliardo si assise.
La sua veste era candida come la neve

e i capelli del suo capo erano candidi come la lana;

il suo trono era come vampe di fuoco
con le ruote come fuoco ardente.
10Un fiume di fuoco scendeva dinanzi a lui,
mille migliaia lo servivano
e diecimila miriadi lo assistevano.
La corte sedette e i libri furono aperti.

11Continuai a guardare a causa delle parole superbe che quel corno proferiva, e vidi che la bestia fu uccisa e il suo

corpo distrutto e gettato a bruciare sul fuoco.

12Alle altre bestie fu tolto il potere e fu loro concesso di prolungare la vita fino a un termine stabilito di tempo.

13Guardando ancora nelle visioni notturne,
ecco apparire, sulle nubi del cielo,
uno, simile ad un figlio di uomo;
giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui,
14che gli diede potere, gloria e regno;
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano;
il suo potere è un potere eterno,
che non tramonta mai, e il suo regno è tale
che non sarà mai distrutto.

15Io, Daniele, mi sentii venir meno le forze, tanto le visioni della mia mente mi avevano turbato; 16 mi accostai ad

uno dei vicini e gli domandai il vero significato di tutte queste cose ed egli me ne diede questa spiegazione: 17"Le

quattro grandi bestie rappresentano quattro re, che sorgeranno dalla terra; 18ma i santi dell'Altissimo riceveranno il

regno e lo possederanno per secoli e secoli".

19Volli poi sapere la verità intorno alla quarta bestia, che era diversa da tutte le altre e molto terribile, che aveva

denti di ferro e artigli di bronzo e che mangiava e stritolava e il rimanente se lo metteva sotto i piedi e lo calpestava;

20intorno alle dieci corna che aveva sulla testa e intorno a quell'ultimo corno che era spuntato e davanti al quale

erano cadute tre corna e del perché quel corno aveva occhi e una bocca che parlava con alterigia e appariva

maggiore delle altre corna. 21Io intanto stavo guardando e quel corno muoveva guerra ai santi e li vinceva, 22finché

venne il vegliardo e fu resa giustizia ai santi dell'Altissimo e giunse il tempo in cui i santi dovevano possedere il

regno.

23Egli dunque mi disse: "La quarta bestia significa che ci sarà sulla terra un quarto regno diverso da tutti gli altri e

divorerà tutta la terra, la stritolerà e la calpesterà.

24Le dieci corna significano che dieci re sorgeranno da quel regno e dopo di loro ne seguirà un altro, diverso dai

precedenti: abbatterà tre re 25e proferirà insulti contro l'Altissimo e distruggerà i santi dell'Altissimo; penserà di

mutare i tempi e la legge; i santi gli saranno dati in mano per un tempo, più tempi e la metà di un tempo. 26Si terrà

poi il giudizio e gli sarà tolto il potere, quindi verrà sterminato e distrutto completamente. 27Allora il regno, il potere

e la grandezza di tutti i regni che sono sotto il cielo saranno dati al popolo dei santi dell'Altissimo, il cui regno sarà

eterno e tutti gli imperi lo serviranno e obbediranno".

28Qui finisce la relazione. Io, Daniele, rimasi molto turbato nei pensieri, il colore del mio volto si cambiò e conservai

tutto questo nel cuore.
8

1Il terzo anno del regno del re Baldassàr, io Daniele ebbi un'altra visione dopo quella che mi era apparsa prima.

2Quand'ebbi questa visione, mi trovavo nella cittadella di Susa, che è nella provincia dell'Elam, e mi sembrava, in

visione, di essere presso il fiume Ulai.

3Alzai gli occhi e guardai; ecco un montone, in piedi, stava di fronte al fiume. Aveva due corna alte, ma un corno era

più alto dell'altro, sebbene fosse spuntato dopo. 4Io vidi che quel montone cozzava verso l'occidente, il settentrione e

il mezzogiorno e nessuna bestia gli poteva resistere, né alcuno era in grado di liberare dal suo potere: faceva quel

che gli pareva e divenne grande.

5Io stavo attento ed ecco un capro venire da occidente, sulla terra, senza toccarne il suolo: aveva fra gli occhi un

grosso corno. 6Si avvicinò al montone dalle due corna, che avevo visto in piedi di fronte al fiume, e gli si scagliò

contro con tutta la forza. 7Dopo averlo assalito, lo vidi imbizzarrirsi e cozzare contro di lui e spezzargli le due corna,

senza che il montone avesse la forza di resistergli; poi lo gettò a terra e lo calpestò e nessuno liberava il montone dal

suo potere.

8Il capro divenne molto potente; ma quando fu diventato grande, quel suo gran corno si spezzò e al posto di quello

sorsero altre quattro corna, verso i quattro venti del cielo.

9Da uno di quelli uscì un piccolo corno, che crebbe molto verso il mezzogiorno, l'oriente e verso la Palestina:

10s'innalzò fin contro la milizia celeste e gettò a terra una parte di quella schiera e delle stelle e le calpestò.

11S'innalzò fino al capo della milizia e gli tolse il sacrificio quotidiano e fu profanata la santa dimora.

12In luogo del sacrificio quotidiano fu posto il peccato e fu gettata a terra la verità; ciò esso fece e vi riuscì.

13Udii un santo parlare e un altro santo dire a quello che parlava: "Fino a quando durerà questa visione: il sacrificio

quotidiano abolito, la desolazione dell'iniquità, il santuario e la milizia calpestati?". 14Gli rispose: "Fino a

duemilatrecento sere e mattine: poi il santuario sarà rivendicato".

15Mentre io, Daniele, consideravo la visione e cercavo di comprenderla, ecco davanti a me uno in piedi, dall'aspetto

d'uomo; 16intesi la voce di un uomo, in mezzo all'Ulai, che gridava e diceva: "Gabriele, spiega a lui la visione".

17Egli venne dove io ero e quando giunse, io ebbi paura e caddi con la faccia a terra. Egli mi disse: "Figlio

dell'uomo, comprendi bene, questa visione riguarda il tempo della fine". 18Mentre egli parlava con me, caddi svenuto

con la faccia a terra; ma egli mi toccò e mi fece alzare.

19Egli disse: "Ecco io ti rivelo ciò che avverrà al termine dell'ira, perché la visione riguarda il tempo della fine. 20Il

montone con due corna, che tu hai visto, significa il re di Media e di Persia; 21il capro è il re della Grecia; il gran

corno, che era in mezzo ai suoi occhi, è il primo re. 22Che quello sia stato spezzato e quattro ne siano sorti al posto di

uno, significa che quattro regni sorgeranno dalla medesima nazione, ma non con la medesima potenza di lui.

23Alla fine del loro regno, quando l'empietà avrà raggiunto il colmo, sorgerà un re audace, sfacciato e intrigante. 24La

sua potenza si rafforzerà, ma non per potenza propria; causerà inaudite rovine, avrà successo nelle imprese,

distruggerà i potenti e il popolo dei santi. 25Per la sua astuzia, la frode prospererà nelle sue mani, si insuperbirà in

cuor suo e con inganno farà perire molti: insorgerà contro il principe dei prìncipi, ma verrà spezzato senza intervento

di mano d'uomo. 26La visione di sere e mattine, che è stata spiegata, è vera. Ora tu tieni segreta la visione, perché

riguarda cose che avverranno fra molti giorni".

27Io, Daniele, rimasi sfinito e mi sentii male per vari giorni: poi mi alzai e sbrigai gli affari del re: ma ero stupefatto

della visione perché non la potevo comprendere.
9

1Nell'anno primo di Dario figlio di Serse, della progenie dei Medi, il quale era stato costituito re sopra il regno dei

Caldei, 2nel primo anno del suo regno, io Daniele tentavo di comprendere nei libri il numero degli anni di cui il

Signore aveva parlato al profeta Geremia e nei quali si dovevano compiere le desolazioni di Gerusalemme, cioè

settant'anni. 3Mi rivolsi al Signore Dio per pregarlo e supplicarlo con il digiuno, veste di sacco e cenere 4e feci la mia

preghiera e la mia confessione al Signore mio Dio: "Signore Dio, grande e tremendo, che osservi l'alleanza e la

benevolenza verso coloro che ti amano e osservano i tuoi comandamenti, 5abbiamo peccato e abbiamo operato da

malvagi e da empi, siamo stati ribelli, ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue leggi! 6Non abbiamo

obbedito ai tuoi servi, i profeti, i quali hanno in tuo nome parlato ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri e a

tutto il popolo del paese. 7A te conviene la giustizia, o Signore, a noi la vergogna sul volto, come avviene ancor oggi

per gli uomini di Giuda, per gli abitanti di Gerusalemme e per tutto Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove tu li

hai dispersi per i misfatti che hanno commesso contro di te. 8Signore, la vergogna sul volto a noi, ai nostri re, ai

nostri prìncipi, ai nostri padri, perché abbiamo peccato contro di te; 9al Signore Dio nostro la misericordia e il

perdono, perché ci siamo ribellati contro di lui, 10non abbiamo ascoltato la voce del Signore Dio nostro, né seguito

quelle leggi che egli ci aveva date per mezzo dei suoi servi, i profeti. 11Tutto Israele ha trasgredito la tua legge, s'è

allontanato per non ascoltare la tua voce; così si è riversata su di noi l'esecrazione scritta nella legge di Mosè, servo

di Dio, perché abbiamo peccato contro di lui.

12Egli ha messo in atto quelle parole che aveva pronunziate contro di noi e i nostri governanti, mandando su di noi

un male così grande quale mai, sotto il cielo, era venuto a Gerusalemme.

13Tutto questo male è venuto su di noi, proprio come sta scritto nella legge di Mosè. Tuttavia noi non abbiamo

supplicato il Signore Dio nostro, convertendoci dalle nostre iniquità e seguendo la tua verità. 14Il Signore ha vegliato

sopra questo male, l'ha mandato su di noi, poiché il Signore Dio nostro è giusto in tutte le cose che fa, mentre noi

non abbiamo ascoltato la sua voce. 15Signore Dio nostro, che hai fatto uscire il tuo popolo dall'Egitto con mano forte

e ti sei fatto un nome, come è oggi, noi abbiamo peccato, abbiamo agito da empi. 16Signore, secondo la tua

misericordia, si plachi la tua ira e il tuo sdegno verso Gerusalemme, tua città, verso il tuo monte santo, poiché per i

nostri peccati e per l'iniquità dei nostri padri Gerusalemme e il tuo popolo sono oggetto di vituperio presso quanti ci

stanno intorno.

17Ora ascolta, Dio nostro, la preghiera del tuo servo e le sue suppliche e per amor tuo, o Signore, fa' risplendere il

tuo volto sopra il tuo santuario, che è desolato. 18Porgi l'orecchio, mio Dio, e ascolta: apri gli occhi e guarda le nostre

desolazioni e la città sulla quale è stato invocato il tuo nome! Non presentiamo le nostre suppliche davanti a te,

basate sulla nostra giustizia, ma sulla tua grande misericordia.

19Signore, ascolta; Signore, perdona; Signore, guarda e agisci senza indugio, per amore di te stesso, mio Dio, poiché

il tuo nome è stato invocato sulla tua città e sul tuo popolo".

20Mentre io stavo ancora parlando e pregavo e confessavo il mio peccato e quello del mio popolo Israele e

presentavo la supplica al Signore Dio mio per il monte santo del mio Dio, 21mentre dunque parlavo e pregavo,

Gabriele, che io avevo visto prima in visione, volò veloce verso di me: era l'ora dell'offerta della sera.

22Egli mi rivolse questo discorso: "Daniele, sono venuto per istruirti e farti comprendere.

23Fin dall'inizio delle tue suppliche è uscita una parola e io sono venuto per annunziartela, poiché tu sei un uomo

prediletto. Ora sta' attento alla parola e comprendi la visione:

24Settanta settimane sono fissate
per il tuo popolo e per la tua santa città
per mettere fine all'empietà,
mettere i sigilli ai peccati, espiare l'iniquità,
portare una giustizia eterna,

suggellare visione e profezia e ungere il Santo dei santi.

25Sappi e intendi bene,
da quando uscì la parola
sul ritorno e la ricostruzione di Gerusalemme
fino a un principe consacrato,
vi saranno sette settimane.
Durante sessantadue settimane
saranno restaurati, riedificati piazze e fossati,
e ciò in tempi angosciosi.
26Dopo sessantadue settimane,
un consacrato sarà soppresso senza colpa in lui;
il popolo di un principe che verrà
distruggerà la città e il santuario;

la sua fine sarà un'inondazione e, fino alla fine,

guerra e desolazioni decretate.
27Egli stringerà una forte alleanza con molti

per una settimana e, nello spazio di metà settimana,

farà cessare il sacrificio e l'offerta;
sull'ala del tempio porrà l'abominio della
desolazione
e ciò sarà sino alla fine,
fino al termine segnato sul devastatore".
10

1L'anno terzo di Ciro re dei Persiani, fu rivelata una parola a Daniele, chiamato Baltazzàr. Vera è la parola e la lotta

è grande. Egli comprese la parola e gli fu dato d'intendere la visione.

2In quel tempo io, Daniele, feci penitenza per tre settimane, 3non mangiai cibo prelibato, non mi entrò in bocca né

carne né vino e non mi unsi d'unguento finché non furono compiute tre settimane. 4Il giorno ventiquattro del primo

mese, mentre stavo sulla sponda del gran fiume, cioè il Tigri, 5alzai gli occhi e guardai ed ecco un uomo vestito di

lino, con ai fianchi una cintura d'oro di Ufàz; 6il suo corpo somigliava a topazio, la sua faccia aveva l'aspetto della

folgore, i suoi occhi erano come fiamme di fuoco, le sue braccia e le gambe somigliavano a bronzo lucente e il

suono delle sue parole pareva il clamore di una moltitudine.

7Soltanto io, Daniele, vidi la visione, mentre gli uomini che erano con me non la videro, ma un gran terrore si

impadronì di loro e fuggirono a nascondersi. 8Io rimasi solo a contemplare quella grande visione, mentre mi sentivo

senza forze; il mio colorito si fece smorto e mi vennero meno le forze.

9Udii il suono delle sue parole, ma, appena udito il suono delle sue parole, caddi stordito con la faccia a terra.

10Ed ecco, una mano mi toccò e tutto tremante mi fece alzare sulle ginocchia, appoggiato sulla palma delle mani.

11Poi egli mi disse: "Daniele, uomo prediletto, intendi le parole che io ti rivolgo, alzati in piedi, poiché ora sono stato

mandato a te". Quando mi ebbe detto questo, io mi alzai in piedi tutto tremante.

12Egli mi disse: "Non temere, Daniele, poiché fin dal primo giorno in cui ti sei sforzato di intendere, umiliandoti

davanti a Dio, le tue parole sono state ascoltate e io sono venuto per le tue parole. 13Ma il principe del regno di

Persia mi si è opposto per ventun giorni: però Michele, uno dei primi prìncipi, mi è venuto in aiuto e io l'ho lasciato

là presso il principe del re di Persia; 14ora sono venuto per farti intendere ciò che avverrà al tuo popolo alla fine dei

giorni, poiché c'è ancora una visione per quei giorni". 15Mentre egli parlava con me in questa maniera, chinai la

faccia a terra e ammutolii.

16Ed ecco uno con sembianze di uomo mi toccò le labbra: io aprii la bocca e parlai e dissi a colui che era in piedi

davanti a me: "Signor mio, nella visione i miei dolori sono tornati su di me e ho perduto tutte le energie. 17Come

potrebbe questo servo del mio signore parlare con il mio signore, dal momento che non è rimasto in me alcun vigore

e mi manca anche il respiro?". 18Allora di nuovo quella figura d'uomo mi toccò, mi rese le forze 19e mi disse: "Non

temere, uomo prediletto, pace a te, riprendi forza, rinfrancati". Mentre egli parlava con me, io mi sentii ritornare le

forze e dissi: "Parli il mio signore perché tu mi hai ridato forza".

20Allora mi disse: "Sai tu perché io sono venuto da te? Ora tornerò di nuovo a lottare con il principe di Persia, poi

uscirò ed ecco verrà il principe di Grecia. 21Io ti dichiarerò ciò che è scritto nel libro della verità. Nessuno mi aiuta in

questo se non Michele, il vostro principe,
11

1 e io, nell'anno primo di Dario, mi tenni presso di lui per dargli rinforzo e sostegno.

2Ed ora io ti manifesterò la verità. Ecco, vi saranno ancora tre re in Persia: poi il quarto acquisterà ricchezze

superiori a tutti gli altri e dopo essersi reso potente con le ricchezze, muoverà con tutti i suoi contro il regno di

Grecia. 3Sorgerà quindi un re potente e valoroso, il quale dominerà sopra un grande impero e farà ciò che vuole; 4ma

appena si sarà affermato, il suo regno verrà smembrato e diviso ai quattro venti del cielo, ma non fra i suoi

discendenti né con la stessa forza che egli possedeva; il suo regno sarà infatti smembrato e dato ad altri anziché ai

suoi discendenti.

5Il re del mezzogiorno diverrà potente e uno dei suoi capitani sarà più forte di lui e il suo impero sarà grande. 6Dopo

qualche anno faranno alleanza e la figlia del re del mezzogiorno verrà al re del settentrione per fare la pace, ma non

potrà mantenere la forza del suo braccio e non resisterà né lei né la sua discendenza e sarà condannata a morte

insieme con i suoi seguaci, il figlio e il marito. 7In quel tempo, da un germoglio delle sue radici sorgerà uno, al posto

di costui, e verrà con un esercito e avanzerà contro le fortezze del re del settentrione, le assalirà e se ne impadronirà.

8Condurrà in Egitto i loro dèi con le loro immagini e i loro preziosi oggetti d'oro e d'argento, come preda di guerra,

poi per qualche anno si asterrà dal contendere con il re del settentrione. 9Questi muoverà contro il re del

mezzogiorno, ma se ne ritornerà nel suo paese.

10Poi suo figlio si preparerà alla guerra, raccogliendo una moltitudine di grandi eserciti, con i quali avanzerà come

una inondazione: attraverserà il paese per attaccare di nuovo battaglia e giungere sino alla sua fortezza. 11Il re del

mezzogiorno, inasprito, uscirà per combattere con il re del settentrione, che si muoverà con un grande esercito, ma

questo cadrà in potere del re del mezzogiorno, 12il quale dopo aver disfatto quell'esercito si gonfierà d'orgoglio, ma

pur avendo abbattuto decine di migliaia, non per questo sarà più forte. 13Il re del settentrione di nuovo metterà

insieme un grande esercito, più grande di quello di prima, e dopo qualche anno avanzerà con un grande esercito e

con grande apparato. 14In quel tempo molti si alzeranno contro il re del mezzogiorno e uomini violenti del tuo

popolo insorgeranno per adempiere la visione, ma cadranno. 15Il re del settentrione verrà, costruirà terrapieni e

occuperà una città ben fortificata. Le forze del mezzogiorno, con truppe scelte, non potranno resistere, mancherà

loro la forza per opporre resistenza. 16L'invasore farà ciò che vuole e nessuno gli si potrà opporre; si stabilirà in

quella magnifica terra e la distruzione sarà nelle sue mani. 17Quindi si proporrà di occupare tutto il regno del re del

mezzogiorno, stipulerà un'alleanza con lui e gli darà sua figlia per rovinarlo, ma ciò non riuscirà e non raggiungerà il

suo scopo.

18Poi volgerà le mire alle isole e ne prenderà molte, ma un comandante straniero farà cessare la sua arroganza,

facendola ricadere sopra di lui. 19Si volgerà poi verso le fortezze del proprio paese, ma inciamperà, cadrà,

scomparirà. 20Sorgerà quindi al suo posto uno che manderà esattori nella terra perla del suo regno, ma in pochi

giorni sarà stroncato, non nel furore di una rivolta né in battaglia.

21Gli succederà poi un uomo abbietto, privo di dignità regale: verrà di nascosto e occuperà il regno con la frode. 22Le

forze armate saranno annientate davanti a lui e sarà stroncato anche il capo dell'alleanza. 23Non appena sarà stata

stipulata un'alleanza con lui, egli agirà con la frode, crescerà e si consoliderà con poca gente. 24Entrerà di nascosto

nei luoghi più fertili della provincia e farà cose che né i suoi padri né i padri dei suoi padri osarono fare; distribuirà

alla sua gente preda, spoglie e ricchezze e ordirà progetti contro le fortezze, ma ciò fino ad un certo tempo.

25La sua potenza e il suo ardire lo spingeranno contro il re del mezzogiorno con un grande esercito e il re del

mezzogiorno verrà a battaglia con un grande e potente esercito, ma non potrà resistere, perché si ordiranno congiure

contro di lui: 26i suoi stessi commensali saranno causa della sua rovina; il suo esercito sarà travolto e molti cadranno

uccisi. 27I due re non penseranno che a farsi del male a vicenda e seduti alla stessa tavola parleranno con finzione,

ma senza riuscire nei reciproci intenti, perché li attenderà la fine, al tempo stabilito. 28Egli ritornerà nel suo paese

con grandi ricchezze e con in cuore l'avversione alla santa alleanza: agirà secondo i suoi piani e poi ritornerà nel suo

paese. 29Al tempo determinato verrà di nuovo contro il paese del mezzogiorno, ma quest'ultima impresa non riuscirà

come la prima. 30Verranno contro lui navi dei Kittìm ed egli si sentirà scoraggiato e tornerà indietro. Si volgerà

infuriato e agirà contro la santa alleanza, e nel suo ritorno se la intenderà con coloro che avranno abbandonato la

santa alleanza. 31Forze da lui armate si muoveranno a profanare il santuario della cittadella, aboliranno il sacrificio

quotidiano e vi metteranno l'abominio della desolazione.

32Con lusinghe egli sedurrà coloro che avranno apostatato dall'alleanza, ma quanti riconoscono il proprio Dio si

fortificheranno e agiranno. 33I più saggi tra il popolo ammaestreranno molti, ma cadranno di spada, saranno dati alle

fiamme, condotti in schiavitù e saccheggiati per molti giorni. 34Mentre così cadranno, riceveranno un po' di aiuto:

molti però si uniranno a loro ma senza sincerità. 35Alcuni saggi cadranno perché fra di loro ve ne siano di quelli

purificati, lavati, resi candidi fino al tempo della fine, che dovrà venire al tempo stabilito.

36Il re dunque farà ciò che vuole, s'innalzerà, si magnificherà sopra ogni dio e proferirà cose inaudite contro il Dio

degli dèi e avrà successo finché non sarà colma l'ira; poiché ciò che è stato determinato si compirà. 37Egli non si

curerà neppure delle divinità dei suoi padri né del dio amato dalle donne, né di altro dio, poiché egli si esalterà sopra

tutti. 38Onorerà invece il dio delle fortezze: onorerà, con oro e argento, con gemme e con cose preziose, un dio che i

suoi padri non hanno mai conosciuto. 39Nel nome di quel dio straniero attaccherà le fortezze e colmerà di onori

coloro che lo riconosceranno: darà loro il potere su molti e distribuirà loro terre in ricompensa.

40Al tempo della fine il re del mezzogiorno si scontrerà con lui e il re del settentrione gli piomberà addosso, come

turbine, con carri, con cavalieri e molte navi; entrerà nel suo territorio invadendolo. 41Entrerà anche in quella

magnifica terra e molti paesi soccomberanno. Questi però scamperanno dalla sua mano: Edom, Moab e gran parte

degli Ammoniti. 42Metterà così la mano su molti paesi; neppure l'Egitto scamperà. 43S'impadronirà di tesori d'oro e

d'argento e di tutte le cose preziose d'Egitto: i Libi e gli Etiopi saranno al suo seguito. 44Ma notizie dall'oriente e dal

settentrione lo turberanno: egli partirà con grande ira per distruggere e disperdere molti. 45Pianterà le tende del suo

palazzo fra il mare e il bel monte santo: poi giungerà alla fine e nessuno verrà in suo aiuto.

12

1Or in quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Vi sarà un tempo di angoscia,

come non c'era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo,

chiunque si troverà scritto nel libro.

2Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla

vergogna e per l'infamia eterna. 3I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno

indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre.

4Ora tu, Daniele, chiudi queste parole e sigilla questo libro, fino al tempo della fine: allora molti lo scorreranno e la

loro conoscenza sarà accresciuta".

5Io, Daniele, stavo guardando ed ecco altri due che stavano in piedi, uno di qua sulla sponda del fiume, l'altro di là

sull'altra sponda. 6Uno disse all'uomo vestito di lino, che era sulle acque del fiume: "Quando si compiranno queste

cose meravigliose?". 7Udii l'uomo vestito di lino, che era sulle acque del fiume, il quale, alzate la destra e la sinistra

al cielo, giurò per colui che vive in eterno che tutte queste cose si sarebbero compiute fra un tempo, tempi e la metà

di un tempo, quando sarebbe finito colui che dissipa le forze del popolo santo.

8Io udii bene, ma non compresi, e dissi: "Mio Signore, quale sarà la fine di queste cose?". 9Egli mi rispose: "Va',

Daniele, queste parole sono nascoste e sigillate fino al tempo della fine. 10Molti saranno purificati, resi candidi,

integri, ma gli empi agiranno empiamente: nessuno degli empi intenderà queste cose, ma i saggi le intenderanno.

11Ora, dal tempo in cui sarà abolito il sacrificio quotidiano e sarà eretto l'abominio della desolazione, ci saranno

milleduecentonovanta giorni. 12Beato chi aspetterà con pazienza e giungerà a milletrecentotrentacinque giorni. 13Tu,

va' pure alla tua fine e riposa: ti alzerai per la tua sorte alla fine dei giorni".

13

1Abitava in Bábilonia un uomo chiamato Ioakìm, 2il quale aveva sposato una donna chiamata Susanna, figlia di

Chelkìa, di rara bellezza e timorata di Dio. 3I suoi genitori, che erano giusti, avevano educato la figlia secondo la

legge di Mosè. 4Ioakìm era molto ricco e possedeva un giardino vicino a casa ed essendo stimato più di ogni altro i

Giudei andavano da lui. 5In quell'anno erano stati eletti giudici del popolo due anziani: erano di quelli di cui il

Signore ha detto: "L'iniquità è uscita da Bábilonia per opera di anziani e di giudici, che solo in apparenza sono guide

del popolo". 6Questi frequentavano la casa di Ioakìm e tutti quelli che avevano qualche lite da risolvere si recavano

da loro. 7Quando il popolo, verso il mezzogiorno, se ne andava, Susanna era solita recarsi a passeggiare nel giardino

del marito. 8I due anziani che ogni giorno la vedevano andare a passeggiare, furono presi da un'ardente passione per

lei: 9persero il lume della ragione, distolsero gli occhi per non vedere il Cielo e non ricordare i giusti giudizi. 10Eran

colpiti tutt'e due dalla passione per lei, 11ma l'uno nascondeva all'altro la sua pena, perché si vergognavano di

rivelare la brama che avevano di unirsi a lei. 12Ogni giorno con maggior desiderio cercavano di vederla. Un giorno

uno disse all'altro: 13"Andiamo pure a casa: è l'ora di desinare" e usciti se ne andarono. 14Ma ritornati indietro, si

ritrovarono di nuovo insieme e, domandandosi a vicenda il motivo, confessarono la propria passione. Allora

studiarono il momento opportuno di poterla sorprendere sola.

15Mentre aspettavano l'occasione favorevole, Susanna entrò, come al solito, con due sole ancelle, nel giardino per

fare il bagno, poiché faceva caldo. 16Non c'era nessun altro al di fuori dei due anziani nascosti a spiarla. 17Susanna

disse alle ancelle: "Portatemi l'unguento e i profumi, poi chiudete la porta, perché voglio fare il bagno". 18Esse

fecero come aveva ordinato: chiusero le porte del giardino ed entrarono in casa dalla porta laterale per portare ciò

che Susanna chiedeva, senza accorgersi degli anziani poiché si erano nascosti. 19Appena partite le ancelle, i due

anziani uscirono dal nascondiglio, corsero da lei e le dissero: 20"Ecco, le porte del giardino sono chiuse, nessuno ci

vede e noi bruciamo di passione per te; acconsenti e datti a noi. 21In caso contrario ti accuseremo; diremo che un

giovane era con te e perciò hai fatto uscire le ancelle". 22Susanna, piangendo, esclamò: "Sono alle strette da ogni

parte. Se cedo, è la morte per me; se rifiuto, non potrò scampare dalle vostre mani. 23Meglio però per me cadere

innocente nelle vostre mani che peccare davanti al Signore!". 24Susanna gridò a gran voce. Anche i due anziani

gridarono contro di lei 25e uno di loro corse alle porte del giardino e le aprì.

26I servi di casa, all'udire tale rumore in giardino, si precipitarono dalla porta laterale per vedere che cosa stava

accadendo. 27Quando gli anziani ebbero fatto il loro racconto, i servi si sentirono molto confusi, perché mai era stata

detta una simile cosa di Susanna.

28Il giorno dopo, tutto il popolo si adunò nella casa di Ioakìm, suo marito e andarono là anche i due anziani pieni di

perverse intenzioni per condannare a morte Susanna. 29Rivolti al popolo dissero: "Si faccia venire Susanna figlia di

Chelkìa, moglie di Ioakìm". Mandarono a chiamarla 30ed essa venne con i genitori, i figli e tutti i suoi parenti.

31Susanna era assai delicata d'aspetto e molto bella di forme; 32aveva il velo e quei perversi ordinarono che le fosse

tolto per godere almeno così della sua bellezza. 33Tutti i suoi familiari e amici piangevano.

34I due anziani si alzarono in mezzo al popolo e posero le mani sulla sua testa. 35Essa piangendo alzò gli occhi al

cielo, con il cuore pieno di fiducia nel Signore. 36Gli anziani dissero: "Mentre noi stavamo passeggiando soli nel

giardino, è venuta con due ancelle, ha chiuse le porte del giardino e poi ha licenziato le ancelle. 37Quindi è entrato da

lei un giovane che era nascosto, e si è unito a lei. 38Noi che eravamo in un angolo del giardino, vedendo una tale

nefandezza, ci siamo precipitati su di loro e li abbiamo sorpresi insieme. 39Non abbiamo potuto prendere il giovane

perché, più forte di noi, ha aperto la porta ed è fuggito. 40Abbiamo preso lei e le abbiamo domandato chi era quel

giovane, ma lei non ce l'ha voluto dire. Di questo noi siamo testimoni". 41La moltitudine prestò loro fede poiché

erano anziani e giudici del popolo e la condannò a morte. 42Allora Susanna ad alta voce esclamò: "Dio eterno, che

conosci i segreti, che conosci le cose prima che accadano, 43tu lo sai che hanno deposto il falso contro di me! Io

muoio innocente di quanto essi iniquamente hanno tramato contro di me". 44E il Signore ascoltò la sua voce.

45Mentre Susanna era condotta a morte, il Signore suscitò il santo spirito di un giovanetto, chiamato Daniele, 46il

quale si mise a gridare: "Io sono innocente del sangue di lei!".

47Tutti si voltarono verso di lui dicendo: "Che vuoi dire con le tue parole?". 48Allora Daniele, stando in mezzo a loro,

disse: "Siete così stolti, Israeliti? Avete condannato a morte una figlia d'Israele senza indagare la verità! 49Tornate al

tribunale, perché costoro hanno deposto il falso contro di lei".

50Il popolo tornò subito indietro e gli anziani dissero a Daniele: "Vieni, siedi in mezzo a noi e facci da maestro,

poiché Dio ti ha dato il dono dell'anzianità". 51Daniele esclamò: "Separateli bene l'uno dall'altro e io li giudicherò".

52Separati che furono, Daniele disse al primo: "O invecchiato nel male! Ecco, i tuoi peccati commessi in passato

vengono alla luce, 53quando davi sentenze ingiuste opprimendo gli innocenti e assolvendo i malvagi, mentre il

Signore ha detto: Non ucciderai il giusto e l'innocente. 54Ora dunque, se tu hai visto costei, di': sotto quale albero tu

li hai visti stare insieme?". Rispose: "Sotto un lentisco". 55Disse Daniele: "In verità, la tua menzogna ricadrà sulla tua

testa. Già l'angelo di Dio ha ricevuto da Dio la sentenza e ti spaccherà in due". 56Allontanato questo, fece venire

l'altro e gli disse: "Razza di Canaan e non di Giuda, la bellezza ti ha sedotto, la passione ti ha pervertito il cuore!

57Così facevate con le donne d'Israele ed esse per paura si univano a voi. Ma una figlia di Giuda non ha potuto

sopportare la vostra iniquità. 58Dimmi dunque, sotto quale albero li hai trovati insieme?". Rispose: "Sotto un leccio".

59Disse Daniele: "In verità anche la tua menzogna ti ricadrà sulla testa. Ecco l'angelo di Dio ti aspetta con la spada in

mano per spaccarti in due e così farti morire".

60Allora tutta l'assemblea diede in grida di gioia e benedisse Dio che salva coloro che sperano in lui. 61Poi

insorgendo contro i due anziani, ai quali Daniele aveva fatto confessare con la loro bocca di aver deposto il falso,

fece loro subire la medesima pena alla quale volevano assoggettare il prossimo 62e applicando la legge di Mosè li

fece morire. In quel giorno fu salvato il sangue innocente. 63Chelkìa e sua moglie resero grazie a Dio per la figlia

Susanna insieme con il marito Ioakìm e tutti i suoi parenti, per non aver trovato in lei nulla di men che onesto. 64Da

quel giorno in poi Daniele divenne grande di fronte al popolo.

14

1Il re Astiage si riunì ai suoi padri e gli succedette nel regno Ciro il Persiano. 2Ora Daniele viveva accanto al re, ed

era il più onorato di tutti gli amici del re. 3I Bábilonesi avevano un idolo chiamato Bel, al quale offrivano ogni

giorno dodici sacchi di fior di farina, quaranta pecore e sei barili di vino. 4Anche il re venerava questo idolo e

andava ogni giorno ad adorarlo. Daniele però adorava il suo Dio e perciò il re gli disse: "Perché non adori Bel?".

5Daniele rispose: "Io non adoro idoli fatti da mani d'uomo, ma soltanto il Dio vivo che ha fatto il cielo e la terra e

che è signore di ogni essere vivente". 6"Non credi tu - aggiunse il re - che Bel sia un dio vivo? Non vedi quanto beve

e mangia ogni giorno?". 7Rispose Daniele ridendo: "Non t'ingannare, o re: quell'idolo di dentro è d'argilla e di fuori è

di bronzo e non ha mai mangiato né bevuto". 8Il re s'indignò e convocati i sacerdoti di Bel, disse loro: "Se voi non

mi dite chi è che mangia tutto questo cibo, morirete; se invece mi proverete che è Bel che lo mangia, morirà Daniele,

perché ha insultato Bel". 9Daniele disse al re: "Sia fatto come tu hai detto". Isacerdoti di Bel erano settanta, senza

contare le mogli e i figli. 10Il re si recò insieme con Daniele al tempio di Bel 11e i sacerdoti di Bel gli dissero: "Ecco,

noi usciamo di qui e tu, re, disponi le vivande e mesci il vino temperato; poi chiudi la porta e sigillala con il tuo

anello. Se domani mattina, venendo, tu riscontrerai che tutto non è stato mangiato da Bel, moriremo noi, altrimenti

morirà Daniele che ci ha calunniati". 12Essi però non se ne preoccuparono perché avevano praticato un passaggio

segreto sotto la tavola per il quale passavano abitualmente e consumavano tutto.

13Dopo che essi se ne furono andati, il re fece porre i cibi davanti a Bel: 14Daniele ordinò ai servi del re di portare un

po' di cenere e la sparsero su tutto il pavimento del tempio alla presenza soltanto del re; poi uscirono, chiusero la

porta, la sigillarono con l'anello del re e se ne andarono. 15I sacerdoti vennero di notte, secondo il loro consueto, con

le mogli, i figli, e mangiarono e bevvero tutto. 16Di buon mattino il re si alzò, come anche Daniele. 17Il re domandò:

"Sono intatti i sigilli, Daniele?". "Intatti, re" rispose. 18Aperta la porta, il re guardò la tavola ed esclamò: "Tu sei

grande, Bel, e nessun inganno è in te!". 19Daniele sorrise e, trattenendo il re perché non entrasse, disse: "Guarda il

pavimento ed esamina di chi sono quelle orme". 20Il re disse: "Vedo orme d'uomini, di donne e di ragazzi!".

21Acceso d'ira, fece arrestare i sacerdoti con le mogli e i figli; gli furono mostrate le porte segrete per le quali

entravano a consumare quanto si trovava sulla tavola. 22Quindi il re li fece mettere a morte, consegnò Bel in potere

di Daniele che lo distrusse insieme con il tempio.

23Vi era un gran drago e i Bábilonesi lo veneravano. 24Il re disse a Daniele: "Non potrai dire che questo non è un dio

vivente; adoralo, dunque". 25Daniele rispose: "Io adoro il Signore mio Dio, perché egli è il Dio vivente; se tu me lo

permetti, o re, io, senza spada e senza bastone, ucciderò il drago". 26Soggiunse il re: "Te lo permetto". 27Daniele

prese allora pece, grasso e peli e li fece cuocere insieme, poi ne preparò focacce e le gettò in bocca al drago che le

inghiottì e scoppiò; quindi soggiunse: "Ecco che cosa adoravate!".

28Quando i Bábilonesi lo seppero, ne furono molto indignati e insorsero contro il re, dicendo: "Il re è diventato

Giudeo: ha distrutto Bel, ha ucciso il drago, ha messo a morte i sacerdoti". 29Andarono da lui dicendo: "Consegnaci

Daniele, altrimenti uccidiamo te e la tua famiglia!". 30Quando il re vide che lo assalivano con violenza, costretto

dalla necessità consegnò loro Daniele.

31Ed essi lo gettarono nella fossa dei leoni, dove rimase sei giorni. 32Nella fossa vi erano sette leoni, ai quali

venivano dati ogni giorno due cadaveri e due pecore: ma quella volta non fu dato loro niente perché divorassero

Daniele.

33Si trovava allora in Giudea il profeta Àbacuc il quale aveva fatto una minestra e spezzettato il pane in un recipiente

e andava a portarlo nel campo ai mietitori. 34L'angelo del Signore gli disse: "Porta questo cibo a Daniele in Bábilonia

nella fossa dei leoni". 35Ma Àbacuc rispose: "Signore, Bábilonia non l'ho mai vista e la fossa non la conosco".

36Allora l'angelo del Signore lo prese per i capelli e con la velocità del vento lo trasportò in Bábilonia e lo posò

sull'orlo della fossa dei leoni. 37Gridò Àbacuc: "Daniele, Daniele, prendi il cibo che Dio ti ha mandato". 38Daniele

esclamò: "Dio, ti sei ricordato di me e non hai abbandonato coloro che ti amano". 39Alzatosi, Daniele si mise a

mangiare, mentre l'angelo di Dio riportava subito Àbacuc nel luogo di prima.

40Il settimo giorno il re andò per piangere Daniele e giunto alla fossa guardò e vide Daniele seduto. 41Allora esclamò

ad alta voce: "Grande tu sei, Signore Dio di Daniele, e non c'è altro dio all'infuori di te!". 42Poi fece uscire Daniele

dalla fossa e vi fece gettare coloro che volevano la sua rovina ed essi furono subito divorati sotto i suoi occhi.

Osea
1

1Parola del Signore rivolta a Osea figlio di Beerì, al tempo di Ozia, di Iotam, di Acaz, di Ezechia, re di Giuda, e al

tempo di Geroboàmo figlio di Ioas, re d'Israele.

2Quando il Signore cominciò a parlare a Osea, gli disse:

"Va', prenditi in moglie una prostituta
e abbi figli di prostituzione,
poiché il paese non fa che prostituirsi
allontanandosi dal Signore".

3Egli andò a prendere Gomer, figlia di Diblàim: essa concepì e gli partorì un figlio. 4E il Signore disse a Osea:

"Chiamalo Izreèl, perché tra poco
vendicherò il sangue di Izreèl sulla casa di Ieu
e porrò fine al regno della casa d'Israele.
5In quel giorno

io spezzerò l'arco d'Israele nella valle di Izreèl".

6La donna concepì di nuovo e partorì una figlia e il Signore disse a Osea:

"Chiamala Non-amata,
perché non amerò più
la casa d'Israele,
non ne avrò più compassione.
7Invece io amerò la casa di Giuda
e saranno salvati dal Signore loro Dio;

non li salverò con l'arco, con la spada, con la guerra,

né con cavalli o cavalieri".

8Dopo aver divezzato Non-amata, Gomer concepì e partorì un figlio. 9E il Signore disse a Osea:

"Chiamalo Non-mio-popolo,
perché voi non siete mio popolo
e io non esisto per voi".
2
1Il numero degli Israeliti
sarà come la sabbia del mare,
che non si può misurare né contare.
Invece di sentirsi dire:
"Non siete mio popolo",
saranno chiamati figli del Dio vivente.
2I figli di Giuda e i figli d'Israele
si riuniranno insieme,
si daranno un unico capo
e saliranno dal proprio territorio,
perché grande sarà il giorno di Izreèl!
3Dite ai vostri fratelli: "Popolo mio"
e alle vostre sorelle: "Amata".
4Accusate vostra madre, accusatela,
perché essa non è più mia moglie
e io non sono più suo marito!

Si tolga dalla faccia i segni delle sue prostituzioni

e i segni del suo adulterio dal suo petto;
5altrimenti la spoglierò tutta nuda
e la renderò come quando nacque
e la ridurrò a un deserto, come una terra arida,
e la farò morire di sete.
6I suoi figli non li amerò,
perché sono figli di prostituzione.
7La loro madre si è prostituita,
la loro genitrice si è coperta di vergogna.
Essa ha detto: "Seguirò i miei amanti,
che mi danno il mio pane e la mia acqua,
la mia lana, il mio lino,
il mio olio e le mie bevande".
8Perciò ecco, ti sbarrerò la strada di spine
e ne cingerò il recinto di barriere
e non ritroverà i suoi sentieri.
9Inseguirà i suoi amanti,
ma non li raggiungerà,
li cercherà senza trovarli.
Allora dirà: "Ritornerò al mio marito di prima
perché ero più felice di ora".
10Non capì che io le davo
grano, vino nuovo e olio
e le prodigavo l'argento e l'oro
che hanno usato per Baal.
11Perciò anch'io tornerò a riprendere
il mio grano, a suo tempo,
il mio vino nuovo nella sua stagione;
ritirerò la lana e il lino
che dovevan coprire le sue nudità.
12Scoprirò allora le sue vergogne
agli occhi dei suoi amanti
e nessuno la toglierà dalle mie mani.
13Farò cessare tutte le sue gioie,

le feste, i noviluni, i sabati, tutte le sue solennità.

14Devasterò le sue viti e i suoi fichi,
di cui essa diceva:
"Ecco il dono che mi han dato i miei amanti".
La ridurrò a una sterpaglia
e a un pascolo di animali selvatici.
15Le farò scontare i giorni dei Baal,
quando bruciava loro i profumi,
si adornava di anelli e di collane
e seguiva i suoi amanti
mentre dimenticava me!
- Oracolo del Signore.
16Perciò, ecco, la attirerò a me,
la condurrò nel deserto
e parlerò al suo cuore.
17Le renderò le sue vigne
e trasformerò la valle di Acòr
in porta di speranza.
Là canterà
come nei giorni della sua giovinezza,
come quando uscì dal paese d'Egitto.
18E avverrà in quel giorno
- oracolo del Signore -
mi chiamerai: Marito mio,
e non mi chiamerai più: Mio padrone.
19Le toglierò dalla bocca
i nomi dei Baal,
che non saranno più ricordati.
20In quel tempo farò per loro un'alleanza
con le bestie della terra
e gli uccelli del cielo
e con i rettili del suolo;
arco e spada e guerra
eliminerò dal paese;
e li farò riposare tranquilli.
21Ti farò mia sposa per sempre,
ti farò mia sposa
nella giustizia e nel diritto,
nella benevolenza e nell'amore,
22ti fidanzerò con me nella fedeltà
e tu conoscerai il Signore.
23E avverrà in quel giorno
- oracolo del Signore -
io risponderò al cielo
ed esso risponderà alla terra;
24la terra risponderà con il grano,
il vino nuovo e l'olio
e questi risponderanno a Izreèl.
25Io li seminerò di nuovo per me nel paese
e amerò Non-amata;
e a Non-mio-popolo dirò: Popolo mio,
ed egli mi dirà: Mio Dio.
3

1Il Signore mi disse ancora: "Va', ama una donna che è amata da un altro ed è adultera; come il Signore ama gli

Israeliti ed essi si rivolgono ad altri dèi e amano le schiacciate d'uva".

2Io me l'acquistai per quindici pezzi d'argento e una misura e mezza d'orzo 3e le dissi: "Per lunghi giorni starai calma

con me; non ti prostituirai e non sarai di alcun uomo; così anch'io mi comporterò con te.

4Poiché per lunghi giorni
staranno gli Israeliti
senza re e senza capo,
senza sacrificio e senza stele,
senza efod e senza terafim.
5Poi torneranno gli Israeliti
e cercheranno il Signore loro Dio,
e Davide loro re
e trepidi si volgeranno al Signore
e ai suoi beni, alla fine dei giorni".
4
1Ascoltate la parola del Signore, o Israeliti,
poiché il Signore ha un processo
con gli abitanti del paese.
Non c'è infatti sincerità né amore del prossimo,
né conoscenza di Dio nel paese.
2Si giura, si mentisce, si uccide,
si ruba, si commette adulterio,
si fa strage e si versa sangue su sangue.
3Per questo è in lutto il paese
e chiunque vi abita langue
insieme con gli animali della terra
e con gli uccelli del cielo;
perfino i pesci del mare periranno.
4Ma nessuno accusi, nessuno contesti;
contro di te, sacerdote, muovo l'accusa.
5Tu inciampi di giorno
e il profeta con te inciampa di notte
e fai perire tua madre.

6Perisce il mio popolo per mancanza di conoscenza.

Poiché tu rifiuti la conoscenza,
rifiuterò te come mio sacerdote;
hai dimenticato la legge del tuo Dio
e io dimenticherò i tuoi figli.
7Tutti hanno peccato contro di me;
cambierò la loro gloria in vituperio.
8Essi si nutrono del peccato del mio popolo
e sono avidi della sua iniquità.

9Il popolo e il sacerdote avranno la stessa sorte;

li punirò per la loro condotta,
e li retribuirò dei loro misfatti.
10Mangeranno, ma non si sazieranno,
si prostituiranno, ma non avranno prole,
perché hanno abbandonato il Signore
per darsi alla prostituzione.
11Il vino e il mosto tolgono il senno.
12Il mio popolo consulta il suo pezzo di legno
e il suo bastone gli dà il responso,
poiché uno spirito di prostituzione li svia
e si prostituiscono, allontanandosi dal loro Dio.
13Sulla cima dei monti fanno sacrifici
e sui colli bruciano incensi
sotto la quercia, i pioppi e i terebinti,
perché buona è la loro ombra.
Perciò si prostituiscono le vostre figlie
e le vostre nuore commettono adulterio.

14Non punirò le vostre figlie se si prostituiscono,

né le vostre nuore se commettono adulterio;
poiché essi stessi si appartano con le prostitute
e con le prostitute sacre offrono sacrifici;
un popolo, che non comprende, va a precipizio.
15Se ti prostituisci tu, Israele,
non si renda colpevole Giuda.
Non andate a Gàlgala,
non salite a Bet-Avèn,
non giurate per il Signore vivente.

16E poiché come giovenca ribelle si ribella Israele,

forse potrà pascolarlo il Signore
come agnello in luoghi aperti?
17Si è alleato agli idoli Èfraim,
18si accompagna ai beoni;
si son dati alla prostituzione,
han preferito il disonore alla loro gloria.
19Un vento li travolgerà con le sue ali
e si vergogneranno dei loro sacrifici.
5
1Ascoltate questo, o sacerdoti,
state attenti, gente d'Israele,
o casa del re, porgete l'orecchio,
poiché contro di voi si fa il giudizio.
Voi foste infatti un laccio in Mizpà,
una rete tesa sul Tabor
2e una fossa profonda a Sittìm;
ma io sarò una frusta per tutti costoro.
3Io conosco Èfraim e non mi è ignoto Israele.
Ti sei prostituito, Èfraim!
Si è contaminato Israele.
4Non dispongono le loro opere
per far ritorno al loro Dio,
poiché uno spirito di prostituzione è fra loro
e non conoscono il Signore.
5L'arroganza d'Israele testimonia contro di lui,
Israele ed Èfraim cadranno per le loro colpe
e Giuda soccomberà con loro.
6Con i loro greggi e i loro armenti
andranno in cerca del Signore,
ma non lo troveranno:
egli si è allontanato da loro.
7Sono stati sleali verso il Signore,
generando figli bastardi:
un conquistatore li divorerà
insieme con i loro campi.
8Suonate il corno in Gàbaa
e la tromba in Rama,
date l'allarme a Bet-Avèn,
all'erta, Beniamino!
9Èfraim sarà devastato
nel giorno del castigo:
per le tribù d'Israele
annunzio una cosa sicura.
10I capi di Giuda sono diventati
come quelli che spostano i confini
e su di essi come acqua verserò la mia ira.

11Èfraim è un oppressore, un violatore del diritto,

ha cominciato a inseguire le vanità.
12Ma io sarò come una tignola per Èfraim
e come un tarlo per la casa di Giuda.
13Èfraim ha visto la sua infermità
e Giuda la sua piaga.
Èfraim è ricorso all'Assiria
e Giuda si è rivolto al gran re;
ma egli non potrà curarvi,
non guarirà la vostra piaga,
14perché io sarò come un leone per Èfraim,
come un leoncello per la casa di Giuda.
Io farò strage e me ne andrò,
porterò via la preda e nessuno me la toglierà.
15Me ne ritornerò alla mia dimora
finché non avranno espiato
e cercheranno il mio volto,
e ricorreranno a me nella loro angoscia.
6
1"Venite, ritorniamo al Signore:
egli ci ha straziato ed egli ci guarirà.
Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà.
2Dopo due giorni ci ridarà la vita
e il terzo ci farà rialzare
e noi vivremo alla sua presenza.
3Affrettiamoci a conoscere il Signore,
la sua venuta è sicura come l'aurora.
Verrà a noi come la pioggia di autunno,

come la pioggia di primavera, che feconda la terra".

4Che dovrò fare per te, Èfraim,
che dovrò fare per te, Giuda?
Il vostro amore è come una nube del mattino,
come la rugiada che all'alba svanisce.
5Per questo li ho colpiti per mezzo dei profeti,
li ho uccisi con le parole della mia bocca
e il mio giudizio sorge come la luce:
6poiché voglio l'amore e non il sacrificio,
la conoscenza di Dio più degli olocausti.
7Ma essi come Adamo hanno violato l'alleanza,
ecco dove mi hanno tradito.
8Gàlaad è una città di malfattori,
macchiata di sangue.
9Come banditi in agguato
una ciurma di sacerdoti
assale sulla strada di Sichem,
commette scelleratezze.
10Orribili cose ho visto in Betel;
là si è prostituito Èfraim,
si è contaminato Israele.
11Anche a te, Giuda, io riserbo una mietitura,
quando ristabilirò il mio popolo.
7
1Mentre sto per guarire Israele,
si scopre l'iniquità di Èfraim
e la malvagità di Samaria,
poiché si pratica la menzogna:
il ladro entra nelle case
e fuori saccheggia il brigante.
2Non pensano dunque
che io ricordo tutte le loro malvagità?
Ora sono circondati dalle loro azioni:
esse stanno davanti a me.
3Con la loro malvagità rallegrano il re,
rallegrano i capi con le loro finzioni.
4Tutti bruciano d'ira, ardono come un forno
quando il fornaio cessa di rattizzare il fuoco,
dopo che, preparata la pasta,
aspetta che sia lievitata.
5Nel giorno del nostro re
i capi lo sommergono negli ardori del vino,
ed egli si compromette con i ribelli.
6Il loro cuore è un forno nelle loro trame,
tutta la notte sonnecchia il loro furore
e la mattina divampa come fiamma.
7Tutti ardono come un forno
e divorano i loro governanti.
Così sono caduti tutti i loro sovrani
e nessuno si preoccupa di ricorrere a me.
8Èfraim si mescola con le genti,
Èfraim è come una focaccia non rivoltata.
9Gli stranieri divorano la sua forza
ed egli non se ne accorge;
la canizie gli ricopre la testa
ed egli non se ne accorge.
10L'arroganza d'Israele
testimonia contro di loro,
non ritornano al Signore loro Dio
e, malgrado tutto, non lo ricercano.
11Èfraim è come un'ingenua colomba,
priva d'intelligenza;
ora chiamano l'Egitto, ora invece l'Assiria.
12Dovunque si rivolgeranno
stenderò la mia rete contro di loro
e li abbatterò come gli uccelli dell'aria,
li punirò nelle loro assemblee.
13Guai a costoro, ormai lontani da me!
Distruzione per loro,
perché hanno agito male contro di me!
Li volevo salvare,
ma essi hanno proferito menzogne contro di me.
14Non gridano a me con il loro cuore
quando gridano sui loro giacigli.
Si fanno incisioni per il grano e il mosto
e intanto si ribellano contro di me.
15Eppure io ho rafforzato il loro braccio,
ma essi hanno tramato il male contro di me.
16Si sono rivolti ma non a colui che è in alto,
sono stati come un arco fallace.
I loro capi cadranno di spada
per l'insolenza della loro lingua
e nell'Egitto rideranno di loro.
8
1Da' fiato alla tromba!
Come un'aquila sulla casa del Signore...
perché hanno trasgredito la mia alleanza
e rigettato la mia legge.
2Essi gridano verso di me:
"Noi ti riconosciamo Dio d'Israele!".
3Ma Israele ha rigettato il bene:
il nemico lo perseguiterà.
4Hanno creato dei re
che io non ho designati;
hanno scelto capi
a mia insaputa.
Con il loro argento e il loro oro
si sono fatti idoli
ma per loro rovina.
5Ripudio il tuo vitello, o Samaria!
La mia ira divampa contro di loro;
fino a quando non si potranno purificare
6i figli di Israele?
Esso è opera di un artigiano,
esso non è un dio:
sarà ridotto in frantumi
il vitello di Samaria.
7E poiché hanno seminato vento
raccoglieranno tempesta.
Il loro grano sarà senza spiga,
se germoglia non darà farina,
e se ne produce, la divoreranno gli stranieri.
8Israele è stato inghiottito:
si trova ora in mezzo alle nazioni
come un vaso spregevole.
9Essi sono saliti fino ad Assur,
asino selvaggio, che si aggira solitario;
Èfraim si è acquistato degli amanti.
10Se ne acquistino pure fra le nazioni,
io li metterò insieme
e fra poco cesseranno
di eleggersi re e governanti.
11Èfraim ha moltiplicato gli altari,
ma gli altari sono diventati per lui
un'occasione di peccato.
12Ho scritto numerose leggi per lui,
ma esse son considerate come una cosa straniera.
13Essi offrono sacrifici
e ne mangiano le carni,
ma il Signore non li gradisce;
si ricorderà della loro iniquità
e punirà i loro peccati:
dovranno tornare in Egitto.
14Israele ha dimenticato il suo creatore,
si è costruito palazzi;
Giuda ha moltiplicato le sue fortezze.
Ma io manderò il fuoco sulle loro città
e divorerà le loro cittadelle.
9
1Non darti alla gioia, Israele,
non far festa con gli altri popoli,
perché hai praticato la prostituzione,
abbandonando il tuo Dio,
hai amato il prezzo della prostituzione
su tutte le aie da grano.
2L'aia e il tino non li nutriranno
e il vino nuovo verrà loro a mancare.
3Non potranno restare nella terra del Signore,
ma Èfraim ritornerà in Egitto
e in Assiria mangeranno cibi immondi.
4Non faranno più libazioni di vino al Signore,
i loro sacrifici non gli saranno graditi.
Pane di lutto sarà il loro pane,
coloro che ne mangiano diventano immondi.
Il loro pane sarà tutto per loro,
ma non entrerà nella casa del Signore.
5Che farete nei giorni delle solennità,
nei giorni della festa del Signore?
6Ecco sono sfuggiti alla rovina,
l'Egitto li accoglierà,
Menfi sarà la loro tomba.
I loro tesori d'argento passeranno alle ortiche
e nelle loro tende cresceranno i pruni.
7Sono venuti i giorni del castigo,
sono giunti i giorni del rendiconto,
- Israele lo sappia:
un pazzo è il profeta,
l'uomo ispirato vaneggia -
a causa delle tue molte iniquità,
per la gravità del tuo affronto.

8Sentinella di Èfraim è il profeta con il suo Dio;

ma un laccio gli è teso su tutti i sentieri,
ostilità fin nella casa del suo Dio.
9Sono corrotti fino in fondo,
come ai giorni di Gàbaa:
ma egli si ricorderà della loro iniquità,
farà il conto dei loro peccati.
10Trovai Israele come uva nel deserto,
riguardai i vostri padri
come fichi primaticci al loro inizio;
ma essi appena arrivati a Baal-Peòr
si consacrarono a quell'infamia
e divennero abominevoli
come ciò che essi amavano.
11La gloria di Èfraim volerà via come un uccello,
non più nascite, né gravidanze, né concepimenti.
12Anche se allevano figli,
io li eliminerò dagli uomini;
guai a loro, se io li abbandono.
13Èfraim, lo vedo, ha fatto dei figli una preda
su luoghi verdeggianti.
Èfraim tuttavia condurrà i figli al macello.
14Signore, da' loro... Che darai?
Un grembo infecondo e un seno arido!

15Tutta la loro malizia s'è manifestata a Gàlgala,

è là che ho preso a odiarli.
Per i loro misfatti
li scaccerò dalla mia casa,
non avrò più amore per loro;
tutti i loro capi sono ribelli.
16Èfraim è stato percosso,
la loro radice è inaridita,
non daranno più frutto.
Anche se generano, farò perire
i cari frutti del loro grembo.
17Il mio Dio li rigetterà
perché non gli hanno obbedito;
andranno raminghi fra le nazioni.
10
1Rigogliosa vite era Israele,
che dava frutto abbondante;
ma più abbondante era il suo frutto,
più moltiplicava gli altari;
più ricca era la terra,
più belle faceva le sue stele.
2Il loro cuore è falso;
orbene, sconteranno la pena!
Egli stesso demolirà i loro altari,
distruggerà le loro stele.
3Allora diranno: "Non abbiamo più re,
perché non temiamo il Signore.
Ma anche il re che potrebbe fare per noi?".
4Dicono parole vane, giurano il falso,
concludono alleanze:
la giustizia fiorisce come cicuta
nei solchi dei campi.
5Gli abitanti di Samaria trepidano
per il vitello di Bet-Avèn,
ne fa lutto il suo popolo
e i suoi sacerdoti ne fanno lamento,
perché la sua gloria sta per andarsene.
6Sarà portato anch'esso in Assiria
come offerta al gran re.
Èfraim ne avrà vergogna,
Israele arrossirà del suo consiglio.
7Perirà il re di Samaria
come un fuscello sull'acqua.
8Le alture dell'iniquità, peccato d'Israele,
saranno distrutte,
spine e rovi cresceranno sui loro altari;
diranno ai monti: "Copriteci"
e ai colli: "Cadete su di noi".
9Fin dai giorni di Gàbaa
tu hai peccato, Israele.
Là si fermarono, e la battaglia
non li raggiungerà forse in Gàbaa
contro i figli dell'iniquità?
10Io verrò a colpirli:
si raduneranno i popoli contro di loro
perché sono attaccati alla loro duplice colpa.
11Èfraim è una giovenca addestrata
cui piace trebbiare il grano.
Ma io farò pesare il giogo
sul suo bel collo;
attaccherò Èfraim all'aratro
e Giacobbe all'erpice.
12Seminate per voi secondo giustizia
e mieterete secondo bontà;
dissodatevi un campo nuovo,
perché è tempo di cercare il Signore,
finché egli venga
e diffonda su di voi la giustizia.
13Avete arato empietà e mietuto ingiustizia,
avete mangiato il frutto della menzogna.
Poiché hai riposto fiducia nei tuoi carri
e nella moltitudine dei tuoi guerrieri,

14un rumore di guerra si alzerà contro le tue città

e tutte le tue fortezze saranno distrutte.
Come Salmàn devastò Bet-Arbèl
nel giorno della battaglia
in cui la madre fu sfracellata sui figli,
15così sarà fatto a te, gente d'Israele,
per l'enormità della tua malizia.
All'alba sarà la fine del re d'Israele.
11
1Quando Israele era giovinetto,
io l'ho amato
e dall'Egitto ho chiamato mio figlio.
2Ma più li chiamavo,
più si allontanavano da me;
immolavano vittime ai Baal,
agli idoli bruciavano incensi.
3Ad Èfraim io insegnavo a camminare
tenendolo per mano,
ma essi non compresero
che avevo cura di loro.
4Io li traevo con legami di bontà,
con vincoli d'amore;
ero per loro
come chi solleva un bimbo alla sua guancia;
mi chinavo su di lui
per dargli da mangiare.
5Ritornerà al paese d'Egitto,
Assur sarà il suo re,
perché non hanno voluto convertirsi.
6La spada farà strage nelle loro città,
sterminerà i loro figli,
demolirà le loro fortezze.
7Il mio popolo è duro a convertirsi:
chiamato a guardare in alto
nessuno sa sollevare lo sguardo.
8Come potrei abbandonarti, Èfraim,
come consegnarti ad altri, Israele?
Come potrei trattarti al pari di Admà,
ridurti allo stato di Zeboìm?
Il mio cuore si commuove dentro di me,
il mio intimo freme di compassione.
9Non darò sfogo all'ardore della mia ira,
non tornerò a distruggere Èfraim,
perché sono Dio e non uomo;
sono il Santo in mezzo a te
e non verrò nella mia ira.
10Seguiranno il Signore
ed egli ruggirà come un leone:
quando ruggirà, accorreranno
i suoi figli dall'occidente,
11accorreranno come uccelli dall'Egitto,
come colombe dall'Assiria
e li farò abitare nelle loro case.
Oracolo del Signore.
12
1Èfraim mi raggira con menzogne
e la casa d'Israele con frode.
Giuda è ribelle a Dio
al Santo fedele.
2Èfraim si pasce di vento
e insegue il vento d'oriente;
ogni giorno moltiplica menzogne e violenze;
fanno alleanze con l'Assiria
e portano olio in Egitto.
3Il Signore è in lite con Giuda
e tratterà Giacobbe secondo la sua condotta,
lo ripagherà secondo le sue azioni.
4Egli nel grembo materno soppiantò il fratello
e da adulto lottò con Dio,
5lottò con l'angelo e vinse,
pianse e domandò grazia.
Ritrovò Dio in Betel
e là gli parlò.
6"Signore, Dio degli eserciti,
Signore" è il suo nome.
7Tu ritorna al tuo Dio,
osserva la bontà e la giustizia
e nel tuo Dio poni la tua speranza, sempre.
8Canaan tiene in mano bilance false,
ama frodare.
9Èfraim ha detto: "Sono ricco,
mi son fatto una fortuna;
malgrado tutti i miei guadagni
non troveranno motivo di peccato per me".
10Eppure io sono il Signore tuo Dio
fin dal paese d'Egitto.
Ti farò ancora abitare sotto le tende
come ai giorni del convegno.
11Io parlerò ai profeti,
moltiplicherò le visioni
e per mezzo dei profeti parlerò con parabole.
12Se Gàlaad è una colpa,
essi non sono che menzogna;
in Gàlgala si sacrifica ai tori,
perciò i loro altari saranno
come mucchi di pietre
nei solchi dei campi.
13Giacobbe fuggì nella regione di Aram,
Israele prestò servizio per una donna
e per una moglie fece il guardiano di bestiame.
14Per mezzo di un profeta il Signore
fece uscire Israele dall'Egitto
e per mezzo di un profeta lo custodì.
15Èfraim provocò Dio amaramente,
il Signore gli farà cadere addosso
il sangue versato
e lo ripagherà del suo vituperio.
13
1Quando Èfraim parlava, incuteva terrore,
era un principe in Israele.
Ma si è reso colpevole con Baal
ed è decaduto.
2Tuttavia continuano a peccare
e con il loro argento si sono fatti statue fuse,
idoli di loro invenzione,
tutti lavori di artigiani.
Dicono: "Offri loro sacrifici"
e mandano baci ai vitelli.
3Perciò saranno come nube del mattino,
come rugiada che all'alba svanisce,
come pula lanciata lontano dall'aia,
come fumo che esce dalla finestra.
4Eppure io sono il Signore tuo Dio
fin dal paese d'Egitto,
non devi conoscere altro Dio fuori di me,
non c'è salvatore fuori di me.
5Io ti ho protetto nel deserto,
in quell'arida terra.
6Nel loro pascolo si sono saziati,
si sono saziati e il loro cuore si è inorgoglito,
per questo mi hanno dimenticato.
7Perciò io sarò per loro come un leone,
come un leopardo li spierò per la via,
8li assalirò come un'orsa privata dei figli,
spezzerò l'involucro del loro cuore,
li divorerò come una leonessa;
li sbraneranno le bestie selvatiche.
9Io ti distruggerò, Israele,
e chi potrà venirti in aiuto?
10Dov'è ora il tuo re, che ti possa salvare?
Dove sono i capi in tutte le tue città
e i governanti di cui dicevi:
"Dammi un re e dei capi"?
11Ti ho dato un re nella mia ira
e con sdegno te lo riprendo.
12L'iniquità di Èfraim è chiusa in luogo sicuro,
il suo peccato è ben custodito.
13Dolori di partoriente lo sorprenderanno,
ma egli è figlio privo di senno,
poiché non si presenta a suo tempo
all'uscire dal seno materno.
14Li strapperò di mano agli inferi,
li riscatterò dalla morte?
Dov'è, o morte, la tua peste?
Dov'è, o inferi, il vostro sterminio?
La compassione è nascosta ai miei occhi.
15Èfraim prosperi pure in mezzo ai fratelli:
verrà il vento d'oriente,
si alzerà dal deserto il soffio del Signore
e farà inaridire le sue sorgenti,
farà seccare le sue fonti,
distruggerà il tesoro di tutti i vasi preziosi.
14
1Samaria espierà,
perché si è ribellata al suo Dio.
Periranno di spada,
saranno sfracellati i bambini;
le donne incinte sventrate.
2Torna dunque, Israele, al Signore tuo Dio,
poiché hai inciampato nella tua iniquità.
3Preparate le parole da dire
e tornate al Signore;
ditegli: "Togli ogni iniquità:
accetta ciò che è bene
e ti offriremo il frutto delle nostre labbra.
4Assur non ci salverà,
non cavalcheremo più su cavalli,
né chiameremo più dio nostro
l'opera delle nostre mani,
poiché presso di te l'orfano trova misericordia".
5Io li guarirò dalla loro infedeltà,
li amerò di vero cuore,
poiché la mia ira si è allontanata da loro.
6Sarò come rugiada per Israele;
esso fiorirà come un giglio
e metterà radici come un albero del Libano,
7si spanderanno i suoi germogli
e avrà la bellezza dell'olivo
e la fragranza del Libano.
8Ritorneranno a sedersi alla mia ombra,
faranno rivivere il grano, coltiveranno le vigne,
famose come il vino del Libano.
9Èfraim, che ha ancora in comune con gl'idoli?
Io l'esaudisco e veglio su di lui;
io sono come un cipresso sempre verde,
grazie a me si trova frutto.
10Chi è saggio comprenda queste cose,
chi ha intelligenza le comprenda;
poiché rette sono le vie del Signore,
i giusti camminano in esse,
mentre i malvagi v'inciampano.
Gioele
1

1Parola del Signore, rivolta a Gioele figlio di Petuèl.

2Udite questo, anziani,

porgete l'orecchio, voi tutti abitanti della regione.

Accadde mai cosa simile ai giorni vostri
o ai giorni dei vostri padri?
3Raccontatelo ai vostri figli
e i figli vostri ai loro figli
e i loro figli alla generazione seguente.

4L'avanzo della cavalletta l'ha divorato la locusta,

l'avanzo della locusta l'ha divorato il bruco,
l'avanzo del bruco l'ha divorato il grillo.
5Svegliatevi, ubriachi, e piangete,
voi tutti che bevete vino, urlate
per il vino nuovo che vi è tolto di bocca.
6Poiché è venuta contro il mio paese
una nazione potente, senza numero,
che ha denti di leone, mascelle di leonessa.
7Ha fatto delle mie viti una desolazione
e tronconi delle piante di fico;
li ha tutti scortecciati e abbandonati,
i loro rami appaiono bianchi.
8Piangi, come una vergine che si è cinta di sacco
per il fidanzato della sua giovinezza.
9Sono scomparse offerta e libazione
dalla casa del Signore;
fanno lutto i sacerdoti, ministri del Signore.
10Devastata è la campagna,
piange la terra,
perché il grano è devastato,
è venuto a mancare il vino nuovo,
è esaurito il succo dell'olivo.
11Affliggetevi, contadini,
alzate lamenti, vignaiuoli,
per il grano e per l'orzo,
perché il raccolto dei campi è perduto.
12La vite è seccata,
il fico inaridito,
il melograno, la palma, il melo,
tutti gli alberi dei campi sono secchi,
è inaridita la gioia tra i figli dell'uomo.
13Cingete il cilicio e piangete, o sacerdoti,
urlate, ministri dell'altare,
venite, vegliate vestiti di sacco,
ministri del mio Dio,
poiché priva d'offerta e libazione
è la casa del vostro Dio.
14Proclamate un digiuno,
convocate un'assemblea,
adunate gli anziani
e tutti gli abitanti della regione
nella casa del Signore vostro Dio,
e gridate al Signore:
15Ahimè, quel giorno!
È infatti vicino il giorno del Signore
e viene come uno sterminio dall'Onnipotente.
16Non è forse scomparso il cibo
davanti ai nostri occhi
e la letizia e la gioia
dalla casa del nostro Dio?
17Sono marciti i semi
sotto le loro zolle,
i granai sono vuoti,
distrutti i magazzini,
perché è venuto a mancare il grano.
18Come geme il bestiame!
Vanno errando le mandrie dei buoi,
perché non hanno più pascoli;
anche i greggi di pecore vanno in rovina.
19A te, Signore, io grido
perché il fuoco ha divorato
i pascoli della steppa
e la vampa ha bruciato
tutti gli alberi della campagna.
20Anche le bestie della terra
sospirano a te,
perché sono secchi i corsi d'acqua
e il fuoco ha divorato i pascoli della steppa.
2
1Suonate la tromba in Sion
e date l'allarme sul mio santo monte!
Tremino tutti gli abitanti della regione
perché viene il giorno del Signore,
perché è vicino,
2giorno di tenebra e di caligine,
giorno di nube e di oscurità.
Come l'aurora, si spande sui monti
un popolo grande e forte;
come questo non ce n'è stato mai
e non ce ne sarà dopo,
per gli anni futuri di età in età.
3Davanti a lui un fuoco divora
e dietro a lui brucia una fiamma.

Come il giardino dell'Eden è la terra davanti a lui

e dietro a lui è un deserto desolato,
non resta alcun avanzo.
4Il loro aspetto è aspetto di cavalli,
come destrieri essi corrono.
5Come fragore di carri
che balzano sulla cima dei monti,
come crepitìo di fiamma avvampante
che brucia la stoppia, come un popolo forte
schierato a battaglia.
6Davanti a loro tremano i popoli,
tutti i volti impallidiscono.
7Corrono come prodi,
come guerrieri che scalano le mura;
ognuno procede per la strada,
nessuno smarrisce la via.
8L'uno non incalza l'altro,
ognuno va per il suo sentiero.
Si gettano fra i dardi, ma non rompono le file.
9Piombano sulla città, si precipitano sulle mura,

salgono sulle case, entrano dalle finestre come ladri.

10Davanti a loro la terra trema,
il cielo si scuote,
il sole, la luna si oscurano
e le stelle cessano di brillare.

11Il Signore fa udire il tuono dinanzi alla sua schiera,

perché molto grande è il suo esercito,
perché potente è l'esecutore della sua parola,
perché grande è il giorno del Signore
e molto terribile: chi potrà sostenerlo?
12"Or dunque - parola del Signore -
ritornate a me con tutto il cuore,
con digiuni, con pianti e lamenti".
13Laceratevi il cuore e non le vesti,
ritornate al Signore vostro Dio,
perché egli è misericordioso e benigno,
tardo all'ira e ricco di benevolenza
e si impietosisce riguardo alla sventura.
14Chi sa che non cambi e si plachi
e lasci dietro a sé una benedizione?
Offerta e libazione per il Signore vostro Dio.
15Suonate la tromba in Sion,
proclamate un digiuno,
convocate un'adunanza solenne.
16Radunate il popolo, indite un'assemblea,
chiamate i vecchi,
riunite i fanciulli, i bambini lattanti;
esca lo sposo dalla sua camera
e la sposa dal suo talamo.
17Tra il vestibolo e l'altare piangano
i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano:
"Perdona, Signore, al tuo popolo
e non esporre la tua eredità al vituperio
e alla derisione delle genti".
Perché si dovrebbe dire fra i popoli:
"Dov'è il loro Dio?".
18Il Signore si mostri geloso per la sua terra
e si muova a compassione del suo popolo.
19Il Signore ha risposto al suo popolo:

"Ecco, io vi mando il grano, il vino nuovo e l'olio

e ne avrete a sazietà;
non farò più di voi il ludibrio delle genti.

20Allontanerò da voi quello che viene dal settentrione

e lo spingerò verso una terra arida e desolata:

spingerò la sua avanguardia verso il mare d'oriente

e la sua retroguardia verso il mare occidentale.
Esalerà il suo lezzo, salirà il suo fetore,
perché ha fatto molto male.
21Non temere, terra,
ma rallegrati e gioisci,
poiché cose grandi ha fatto il Signore.
22Non temete, animali della campagna,
perché i pascoli del deserto hanno germogliato,
perché gli alberi producono i frutti,
la vite e il fico danno il loro vigore.
23Voi, figli di Sion, rallegratevi,
gioite nel Signore vostro Dio,
perché vi da' la pioggia in giusta misura,
per voi fa scendere l'acqua,

la pioggia d'autunno e di primavera, come in passato.

24Le aie si riempiranno di grano
e i tini traboccheranno di mosto e d'olio.
25"Vi compenserò delle annate
che hanno divorate la locusta e il bruco,
il grillo e le cavallette,
quel grande esercito
che ho mandato contro di voi.
26Mangerete in abbondanza, a sazietà,
e loderete il nome del Signore vostro Dio,
che in mezzo a voi ha fatto meraviglie.

27Voi riconoscerete che io sono in mezzo ad Israele,

e che sono io il Signore vostro Dio,
e non ce ne sono altri:
mai più vergogna per il mio popolo.
3
1Dopo questo,
io effonderò il mio spirito
sopra ogni uomo

e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie;

i vostri anziani faranno sogni,
i vostri giovani avranno visioni.
2Anche sopra gli schiavi e sulle schiave,
in quei giorni, effonderò il mio spirito.
3Farò prodigi nel cielo e sulla terra,
sangue e fuoco e colonne di fumo.
4Il sole si cambierà in tenebre
e la luna in sangue,
prima che venga il giorno del Signore,
grande e terribile.
5Chiunque invocherà il nome del Signore
sarà salvato,
poiché sul monte Sion e in Gerusalemme
vi sarà la salvezza, come ha detto il Signore,

anche per i superstiti che il Signore avrà chiamati.

4
1Poiché, ecco, in quei giorni e in quel tempo,
quando avrò fatto tornare i prigionieri di Giuda
e Gerusalemme,
2riunirò tutte le nazioni
e le farò scendere nella valle di Giòsafat,
e là verrò a giudizio con loro
per il mio popolo Israele, mia eredità,
che essi hanno disperso fra le genti
dividendosi poi la mia terra.

3Hanno tirato a sorte il mio popolo e hanno dato un fanciullo in cambio di una prostituta, han venduto una fanciulla

in cambio di vino e hanno bevuto.

4Anche voi, Tiro e Sidòne, e voi tutte contrade della Filistea, che siete per me? Vorreste prendervi la rivincita e

vendicarvi di me? Io ben presto farò ricadere sul vostro capo il male che avete fatto. 5Voi infatti avete rubato il mio

oro e il mio argento, avete portato nei vostri templi i miei tesori preziosi; 6avete venduto ai Greci i figli di Giuda e i

figli di Gerusalemme per mandarli lontano dalla loro patria. 7Ecco, io li richiamo dalle città, dal luogo dove voi li

avete venduti e farò ricadere sulle vostre teste il male che avete fatto. 8Venderò i vostri figli e le vostre figlie per

mezzo dei figli di Giuda, i quali li venderanno ai Sabei, un popolo lontano. Il Signore ha parlato.

9Proclamate questo fra le genti:
chiamate alla guerra santa,
incitate i prodi,
vengano, salgano tutti i guerrieri.
10Con le vostre zappe fatevi spade
e lance con le vostre falci;
anche il più debole dica: io sono un guerriero!
11Svelte, venite, o genti tutte, dai dintorni
e radunatevi là!
Signore, fa' scendere i tuoi prodi!
12Si affrettino e salgano le genti
alla valle di Giòsafat,
poiché lì siederò per giudicare
tutte le genti all'intorno.
13Date mano alla falce,
perché la messe è matura;
venite, pigiate,
perché il torchio è pieno
e i tini traboccano...
tanto grande è la loro malizia!
14Folle e folle
nella Valle della decisione,
poiché il giorno del Signore è vicino
nella Valle della decisione.
15Il sole e la luna si oscurano
e le stelle perdono lo splendore.
16Il Signore ruggisce da Sion
e da Gerusalemme fa sentire la sua voce;
tremano i cieli e la terra.
Ma il Signore è un rifugio al suo popolo,
una fortezza per gli Israeliti.
17Voi saprete che io sono il Signore
vostro Dio
che abito in Sion, mio monte santo
e luogo santo sarà Gerusalemme;
per essa non passeranno più gli stranieri.
18In quel giorno
le montagne stilleranno vino nuovo
e latte scorrerà per le colline;
in tutti i ruscelli di Giuda
scorreranno le acque.
Una fonte zampillerà dalla casa del Signore
e irrigherà la valle di Sittìm.
19L'Egitto diventerà una desolazione
e l'Idumea un brullo deserto
per la violenza contro i figli di Giuda,
per il sangue innocente sparso nel loro paese,
20mentre Giuda sarà sempre abitato
e Gerusalemme di generazione in generazione.

21Vendicherò il loro sangue, non lo lascerò impunito

e il Signore dimorerà in Sion.
Amos
1

1Parole di Amos, che era pecoraio di Tekòa, il quale ebbe visioni riguardo a Israele, al tempo di Ozia re della

Giudea, e al tempo di Geroboàmo figlio di Ioas, re di Israele, due anni prima del terremoto.

2Egli disse:
"Il Signore ruggisce da Sion
e da Gerusalemme fa udir la sua voce;
sono desolate le steppe dei pastori,
è inaridita la cima del Carmelo".
3Così dice il Signore:
"Per tre misfatti di Damasco
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perché hanno trebbiato
con trebbie ferrate Gàlaad.
4Alla casa di Cazaèl darò fuoco
e divorerà i palazzi di Ben-Hadàd;
5spezzerò il catenaccio di Damasco,
sterminerò gli abitanti di Biqat-Avèn
e chi detiene lo scettro di Bet-Eden
e il popolo di Aram andrà schiavo a Kir",
dice il Signore.
6Così dice il Signore:
"Per tre misfatti di Gaza
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perché hanno deportato popolazioni intere
per consegnarle a Edom;
7appiccherò il fuoco alle mura di Gaza
e divorerà i suoi palazzi,
8estirperò da Asdòd chi siede sul trono
e da Ascalòna chi vi tiene lo scettro;
rivolgerò la mano contro Ekròn
e così perirà il resto dei Filistei",
dice il Signore.
9Così dice il Signore:
"Per tre misfatti di Tiro
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perché hanno deportato popolazioni intere a Edom,
senza ricordare l'alleanza fraterna;
10appiccherò il fuoco alle mura di Tiro
e divorerà i suoi palazzi".
11Così dice il Signore:
"Per tre misfatti di Edom
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perché ha inseguito con la spada suo fratello
e ha soffocato la pietà verso di lui,
perché ha continuato l'ira senza fine
e ha conservato lo sdegno per sempre;
12appiccherò il fuoco a Teman
e divorerà i palazzi di Bozra".
13Così dice il Signore:
"Per tre misfatti degli Ammoniti
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perché hanno sventrato le donne incinte di Gàlaad
per allargare il loro confine;
14appiccherò il fuoco alle mura di Rabbà
e divorerà i suoi palazzi
tra il fragore di un giorno di battaglia,
fra il turbine di un giorno di tempesta;
15il loro re andrà in esilio,
egli insieme ai suoi capi",
dice il Signore.
2
1Così dice il Signore:
"Per tre misfatti di Moab
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perché ha bruciato le ossa del re di Edom
per ridurle in calce;
2appiccherò il fuoco a Moab
e divorerà i palazzi di Keriòt
e Moab morirà nel tumulto,
al grido di guerra, al suono del corno;
3farò sparire da lui il giudice
e tutti i suoi capi ucciderò insieme con lui",
dice il Signore.
4Così dice il Signore:
"Per tre misfatti di Giuda
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perché hanno disprezzato la legge del Signore
e non ne hanno osservato i decreti;
si son lasciati traviare dai loro idoli
che i loro padri avevano seguito;
5appiccherò il fuoco a Giuda
e divorerà i palazzi di Gerusalemme".
6Così dice il Signore:
"Per tre misfatti d'Israele
e per quattro non revocherò il mio decreto,
perché hanno venduto il giusto per denaro
e il povero per un paio di sandali;
7essi che calpestano come la polvere della terra
la testa dei poveri
e fanno deviare il cammino dei miseri;
e padre e figlio vanno dalla stessa ragazza,
profanando così il mio santo nome.
8Su vesti prese come pegno si stendono
presso ogni altare
e bevono il vino confiscato come ammenda
nella casa del loro Dio.

9Eppure io ho sterminato davanti a loro l'Amorreo,

la cui statura era come quella dei cedri,
e la forza come quella della quercia;
ho strappato i suoi frutti in alto
e le sue radici di sotto.
10Io vi ho fatti uscire dal paese di Egitto
e vi ho condotti per quarant'anni nel deserto,
per darvi in possesso il paese dell'Amorreo.
11Ho fatto sorgere profeti tra i vostri figli
e nazirei fra i vostri giovani.
Non è forse così, o Israeliti?".
Oracolo del Signore.
12"Ma voi avete fatto bere vino ai nazirei
e ai profeti avete ordinato: Non profetate!
13Ebbene, io vi affonderò nella terra
come affonda un carro
quando è tutto carico di paglia.
14Allora nemmeno l'uomo agile potrà più fuggire,
né l'uomo forte usare la sua forza;
il prode non potrà salvare la sua vita
15né l'arciere resisterà;
non scamperà il corridore,
né si salverà il cavaliere.
Il più coraggioso fra i prodi
fuggirà nudo in quel giorno!".
Oracolo del Signore.
3
1Ascoltate questa parola
che il Signore ha detto riguardo a voi,
Israeliti,
e riguardo a tutta la stirpe
che ho fatto uscire dall'Egitto:
2"Soltanto voi ho eletto
tra tutte le stirpi della terra;
perciò io vi farò scontare
tutte le vostre iniquità".
3Camminano forse due uomini insieme
senza essersi messi d'accordo?
4Ruggisce forse il leone nella foresta,
se non ha qualche preda?
Il leoncello manda un grido dalla sua tana
se non ha preso nulla?
5Cade forse l'uccello a terra,
se non gli è stata tesa un'insidia?
Scatta forse la tagliola dal suolo,
se non ha preso qualche cosa?
6Risuona forse la tromba nella città,
senza che il popolo si metta in allarme?
Avviene forse nella città una sventura,
che non sia causata dal Signore?
7In verità, il Signore non fa cosa alcuna
senza aver rivelato il suo consiglio
ai suoi servitori, i profeti.
8Ruggisce il leone:
chi mai non trema?
Il Signore Dio ha parlato:
chi può non profetare?
9Fatelo udire nei palazzi di Asdòd
e nei palazzi del paese d'Egitto e dite:
Adunatevi sui monti di Samaria
e osservate quanti disordini sono in essa,
e quali violenze sono nel suo seno.
10Non sanno agire con rettitudine,
dice il Signore,
violenza e rapina accumulano nei loro palazzi.
11Perciò così dice il Signore Dio:
Il nemico circonderà il paese,
sarà abbattuta la tua potenza
e i tuoi palazzi saranno saccheggiati.
12Così dice il Signore:
Come il pastore strappa dalla bocca del leone
due zampe o il lobo d'un orecchio,

così scamperanno gli Israeliti che abitano a Samaria

su un cantuccio di divano
o su una coperta da letto.
13Ascoltate e attestatelo nella casa di Giacobbe,
dice il Signore Dio, Dio degli eserciti:
14Quando farò giustizia
dei misfatti d'Israele,
io infierirò contro gli altari di Betel;
saranno spezzati i corni dell'altare
e cadranno a terra.
15Demolirò la casa d'inverno
insieme con al sua casa d'estate
e andranno in rovina le case d'avorio
e scompariranno i grandi palazzi.
Oracolo del Signore.
4
1Ascoltate queste parole,
o vacche di Basàn,
che siete sul monte di Samaria,
che opprimete i deboli, schiacciate i poveri
e dite ai vostri mariti: Porta qua, beviamo!
2Il Signore Dio ha giurato per la sua santità:
Ecco, verranno per voi giorni,
in cui sarete prese con ami
e le rimanenti di voi con arpioni da pesca.
3Uscirete per le brecce, una dopo l'altra
e sarete cacciate oltre l'Ermon,
oracolo del Signore.
4Andate pure a Betel e peccate!
A Gàlgala e peccate ancora di più!
Offrite ogni mattina i vostri sacrifici
e ogni tre giorni le vostre decime.
5Offrite anche sacrifici di grazie con lievito
e proclamate ad alta voce le offerte spontanee
perché così vi piace di fare, o Israeliti,
dice il Signore.
6Eppure, vi ho lasciato a denti asciutti
in tutte le vostre città
e con mancanza di pane
in tutti i vostri villaggi:
e non siete ritornati a me,
dice il Signore.
7Vi ho pure rifiutato la pioggia
tre mesi prima della mietitura;
facevo piovere sopra una città
e non sopra l'altra;
un campo era bagnato di pioggia,
mentre l'altro, su cui non pioveva, seccava;
8due, tre città si muovevano titubanti
verso un'altra città per bervi acqua,
senza potersi dissetare:
e non siete ritornati a me,
dice il Signore.
9Vi ho colpiti con ruggine e carbonchio,
vi ho inaridito i giardini e le vigne;

i fichi, gli oliveti li ha divorati la cavalletta:

e non siete ritornati a me,
dice il Signore.
10Ho mandato contro di voi la peste,
come un tempo contro l'Egitto;
ho ucciso di spada i vostri giovani,
mentre i vostri cavalli diventavano preda;
ho fatto salire il fetore dei vostri campi
fino alle vostre narici:
e non siete ritornati a me,
dice il Signore.
11Vi ho travolti
come Dio aveva travolto Sòdoma e Gomorra;
eravate come un tizzone
strappato da un incendio:
e non siete ritornati a me
dice il Signore.
12Perciò ti tratterò così, Israele!
Poiché questo devo fare di te,
prepàrati all'incontro con il tuo Dio, o Israele!
13Ecco colui che forma i monti e crea i venti,
che manifesta all'uomo qual è il suo pensiero,
che fa l'alba e le tenebre
e cammina sulle alture della terra,
Signore, Dio degli eserciti è il suo nome.
5
1Ascoltate queste parole,
questo lamento che io pronunzio su di voi,
o casa di Israele!
2È caduta, non si alzerà più,
la vergine d'Israele;
è stesa al suolo,
nessuno la fa rialzare.
3Poiché così dice il Signore Dio:
La città che usciva con mille uomini
resterà con cento
e la città di cento
resterà con dieci, nella casa d'Israele.
4Poiché così dice il Signore alla casa d'Israele:
Cercate me e vivrete!
5Non rivolgetevi a Betel,
non andate a Gàlgala,
non passate a Bersabea,
perché Gàlgala andrà tutta in esilio
e Betel sarà ridotta al nulla.
6Cercate il Signore e vivrete,
perché egli non irrompa come fuoco
sulla casa di Giuseppe e la consumi
e nessuno spenga Betel!
7Essi trasformano il diritto in veleno
e gettano a terra la giustizia.
8Colui che ha fatto le Pleiadi e Orione,
cambia il buio in chiarore del mattino
e stende sul giorno l'oscurità della notte;
colui che comanda alle acque del mare
e le spande sulla terra,
Signore è il suo nome.
9Egli fa cadere la rovina sulle fortezze
e fa giungere la devastazione sulle cittadelle.
10Essi odiano chi ammonisce alla porta
e hanno in abominio chi parla secondo verità.
11Poiché voi schiacciate l'indigente
e gli estorcete una parte del grano,
voi che avete costruito case in pietra squadrata,
non le abiterete;
vigne deliziose avete piantato,
ma non ne berrete il vino,
12perché so che numerosi sono i vostri misfatti,
enormi i vostri peccati.

Essi sono oppressori del giusto, incettatori di ricompense

e respingono i poveri nel tribunale.
13Perciò il prudente in questo tempo tacerà,
perché sarà un tempo di sventura.
14Cercate il bene e non il male,
se volete vivere,
e così il Signore, Dio degli eserciti,
sia con voi, come voi dite.
15Odiate il male e amate il bene
e ristabilite nei tribunali il diritto;
forse il Signore, Dio degli eserciti,
avrà pietà del resto di Giuseppe.
16Perciò così dice il Signore,
Dio degli eserciti, il Signore:
In tutte le piazze vi sarà lamento,
in tutte le strade si dirà: Ah! ah!
Si chiamerà l'agricoltore a fare il lutto

e a fare il lamento quelli che conoscono la nenia.

17In tutte le vigne vi sarà lamento,
perché io passerò in mezzo a te,
dice il Signore.

18Guai a coloro che attendono il giorno del Signore!

Che sarà per voi il giorno del Signore?
Sarà tenebre e non luce.
19Come quando uno fugge davanti al leone
e s'imbatte in un orso;
entra in casa, appoggia la mano sul muro
e un serpente lo morde.
20Non sarà forse tenebra e non luce
il giorno del Signore,
e oscurità senza splendore alcuno?
21Io detesto, respingo le vostre feste
e non gradisco le vostre riunioni;
22anche se voi mi offrite olocausti,
io non gradisco i vostri doni
e le vittime grasse come pacificazione
io non le guardo.
23Lontano da me il frastuono dei tuoi canti:
il suono delle tue arpe non posso sentirlo!
24Piuttosto scorra come acqua il diritto
e la giustizia come un torrente perenne.
25Mi avete forse offerto vittime
e oblazioni nel deserto
per quarant'anni, o Israeliti?
26Voi avete innalzato Siccùt vostro re
e Chiiòn vostro idolo,
la stella dei vostri dèi che vi siete fatti.
27Ora, io vi manderò in esilio
al di là di Damasco, dice il Signore,
il cui nome è Dio degli eserciti.
6
1Guai agli spensierati di Sion
e a quelli che si considerano sicuri
sulla montagna di Samaria!
Questi notabili della prima tra le nazioni,
ai quali si recano gli Israeliti!
2Passate a Calnè e guardate,
andate di lì ad Amat la grande
e scendete a Gat dei Filistei:
siete voi forse migliori di quei regni
o è più grande il vostro territorio del loro?
3Voi credete di ritardare il giorno fatale
e affrettate il sopravvento della violenza.

4Essi su letti d'avorio e sdraiati sui loro divani

mangiano gli agnelli del gregge
e i vitelli cresciuti nella stalla.
5Canterellano al suono dell'arpa,
si pareggiano a David negli strumenti musicali;
6bevono il vino in larghe coppe
e si ungono con gli unguenti più raffinati,
ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.
7Perciò andranno in esilio in testa ai deportati
e cesserà l'orgia dei buontemponi.
8Ha giurato il Signore Dio, per se stesso!
Oracolo del Signore, Dio degli eserciti.
Detesto l'orgoglio di Giacobbe,
odio i suoi palazzi,
consegnerò la città e quanto contiene.

9Se sopravviveranno in una sola casa dieci uomini,

anch'essi moriranno.

10Lo prenderà il suo parente e chi prepara il rogo,

portando via le ossa dalla casa,
egli dirà a chi è in fondo alla casa:
"Ce n'è ancora con te?".
L'altro risponderà: "No".
Quegli dirà: "Zitto!": non si deve menzionare
il nome del Signore.
11Poiché ecco: il Signore comanda
di fare a pezzi la casa grande
e quella piccola di ridurla in frantumi.
12Corrono forse i cavalli sulle rocce
e si ara il mare con i buoi?
Poiché voi cambiate il diritto in veleno
e il frutto della giustizia in assenzio.
13Voi vi compiacete di Lo-debàr dicendo:

"Non è per il nostro valore che abbiam preso Karnàim?".

14Ora ecco, io susciterò contro di voi, gente d'Israele,

- oracolo del Signore, Dio degli eserciti -
un popolo che vi opprimerà dall'ingresso di Amat
fino al torrente dell'Araba.
7

1Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: egli formava uno sciame di cavallette quando cominciava a

germogliare la seconda erba, quella che spunta dopo la falciatura del re. 2Quando quelle stavano per finire di

divorare l'erba della regione, io dissi: "Signore Dio, perdona, come potrà resistere Giacobbe? È tanto piccolo". 3Il

Signore si impietosì: "Questo non avverrà", disse il Signore.

4Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore Dio chiamava per il castigo il fuoco che consumava il grande

abisso e divorava la campagna. 5Io dissi: "Signore Dio, desisti! Come potrà resistere Giacobbe? È tanto piccolo". 6Il

Signore se ne pentì: "Neanche questo avverrà", disse il Signore.

7Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio: il Signore stava sopra un muro tirato a piombo e con un piombino in

mano. 8Il Signore mi disse: "Che cosa vedi, Amos?". Io risposi: "Un piombino". Il Signore mi disse: "Io pongo un

piombino in mezzo al mio popolo, Israele; non gli perdonerò più. 9Saranno demolite le alture d'Isacco e i santuari

d'Israele saranno ridotti in rovine, quando io mi leverò con la spada contro la casa di Geroboàmo".

10Amasia, sacerdote di Betel, mandò a dire a Geroboàmo re di Israele: "Amos congiura contro di te in mezzo alla

casa di Israele; il paese non può sopportare le sue parole, 11poiché così dice Amos: Di spada morirà Geroboàmo e

Israele sarà condotto in esilio lontano dal suo paese". 12Amasia disse ad Amos: "Vattene, veggente, ritirati verso il

paese di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, 13ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il

santuario del re ed è il tempio del regno". 14Amos rispose ad Amasia:

"Non ero profeta, né figlio di profeta;
ero un pastore e raccoglitore di sicomori;
15Il Signore mi prese
di dietro al bestiame e il Signore mi disse:
Va', profetizza al mio popolo Israele.

16Ora ascolta la parola del Signore: Tu dici: Non profetizzare contro Israele, né predicare contro la casa di Isacco.

17Ebbene, dice il Signore: Tua moglie si prostituirà nella città, i tuoi figli e le tue figlie cadranno di spada, la tua terra

sarà spartita con la corda, tu morirai in terra immonda e Israele sarà deportato in esilio lontano dalla sua terra".

8
1Ecco ciò che mi fece vedere il Signore Dio:
era un canestro di frutta matura.
2Egli domandò: "Che vedi Amos?".
Io risposi: "Un canestro di frutta matura".
Il Signore mi disse:
È maturata la fine per il mio popolo, Israele;
non gli perdonerò più.
3In quel giorno urleranno le cantanti del tempio,
oracolo del Signore Dio.
Numerosi i cadaveri, gettati dovunque. Silenzio!
4Ascoltate questo, voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese,
5voi che dite: "Quando sarà passato il novilunio
e si potrà vendere il grano?

E il sabato, perché si possa smerciare il frumento,

diminuendo le misure e aumentando il siclo
e usando bilance false,
6per comprare con denaro gli indigenti
e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del grano".
7Il Signore lo giura per il vanto di Giacobbe:
certo non dimenticherò mai le loro opere.
8Non forse per questo trema la terra,
sono in lutto tutti i suoi abitanti,
si solleva tutta come il Nilo,
si agita e si riabbassa come il fiume d'Egitto?
9In quel giorno - oracolo del Signore Dio -
farò tramontare il sole a mezzodì
e oscurerò la terra in pieno giorno!
10Cambierò le vostre feste in lutto
e tutti i vostri canti in lamento:
farò vestire ad ogni fianco il sacco,
renderò calva ogni testa:
ne farò come un lutto per un figlio unico
e la sua fine sarà come un giorno d'amarezza.
11Ecco, verranno giorni,
- dice il Signore Dio -
in cui manderò la fame nel paese,
non fame di pane, né sete di acqua,
ma d'ascoltare la parola del Signore.
12Allora andranno errando da un mare all'altro
e vagheranno da settentrione a oriente,
per cercare la parola del Signore,
ma non la troveranno.
13In quel giorno appassiranno le belle fanciulle
e i giovani per la sete.
14Quelli che giurano per il peccato di Samaria
e dicono: "Per la vita del tuo dio, Dan!"
oppure: "Per la vita del tuo diletto, Bersabea!",
cadranno senza più rialzarsi!
9

1Vidi il Signore che stava presso l'altare e mi diceva:

"Percuoti il capitello
e siano scossi gli architravi,
spezza la testa di tutti
e io ucciderò il resto con la spada;
nessuno di essi riuscirà a fuggire,
nessuno di essi scamperà.
2Anche se penetrano negli inferi,
di là li strapperà la mia mano;
se salgono al cielo, di là li tirerò giù;
3se si nascondono in vetta al Carmelo,
di là li scoverò e li prenderò;
se si occultano al mio sguardo in fondo al mare,
là comanderò al serpente di morderli;
4se vanno in schiavitù davanti ai loro nemici,
là comanderò alla spada di ucciderli.
Io volgerò gli occhi su di loro
per il male e non per il bene".
5Il Signore, Dio degli eserciti,
colpisce la terra ed essa si fonde
e tutti i suoi abitanti prendono il lutto;
essa si solleva tutta come il Nilo
e si abbassa come il fiume d'Egitto.
6Egli costruisce nel cielo il suo soglio
e fonda la sua volta sulla terra;
egli chiama le acque del mare
e le riversa sulla terra;
Signore è il suo nome.
7Non siete voi per me come gli Etiopi,
Israeliti? Parola del Signore.

Non io ho fatto uscire Israele dal paese d'Egitto,

i Filistei da Caftòr e gli Aramei da Kir?
8Ecco, lo sguardo del Signore Dio
è rivolto contro il regno peccatore:
io lo sterminerò dalla terra,
ma non sterminerò del tutto la casa di Giacobbe,
oracolo del Signore.
9Ecco infatti, io darò ordini
e scuoterò, fra tutti i popoli, la casa d'Israele
come si scuote il setaccio
e non cade un sassolino per terra.

10Di spada periranno tutti i peccatori del mio popolo,

essi che dicevano: "Non si avvicinerà,
non giungerà fino a noi la sventura".
11In quel giorno rialzerò la capanna di Davide,
che è caduta;
ne riparerò le brecce, ne rialzerò le rovine,
la ricostruirò come ai tempi antichi,
12perché conquistino il resto di Edom
e tutte le nazioni
sulle quali è stato invocato il mio nome,
dice il Signore, che farà tutto questo.
13Ecco, verranno giorni,
- dice il Signore -
in cui chi ara s'incontrerà con chi miete
e chi pigia l'uva con chi getta il seme;
dai monti stillerà il vino nuovo
e colerà giù per le colline.
14Farò tornare gli esuli del mio popolo Israele,
e ricostruiranno le città devastate
e vi abiteranno;
pianteranno vigne e ne berranno il vino;
coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto.
15Li pianterò nella loro terra
e non saranno mai divelti da quel suolo
che io ho concesso loro,
dice il Signore tuo Dio.
Abdia
1Visione di Abdia.
Così dice il Signore Dio per Edom:
Udimmo un messaggio da parte del Signore
e un araldo è stato inviato fra le genti:
"Alzatevi, marciamo contro Edom in battaglia".
2Ecco, ti faccio piccolo fra le nazioni,
tu sei molto spregevole.
3L'orgoglio del tuo cuore ti ha esaltato,
tu che abiti nei crepacci rocciosi,
delle alture fai la tua dimora
e dici in cuor tuo:
"Chi potrà gettarmi a terra?".
4Anche se t'innalzassi come un'aquila
e collocassi il tuo nido fra le stelle,
di lassù ti farei precipitare,
dice il Signore.
5Se entrassero da te ladri o predoni di notte,
- come sarebbe finita per te! -
non ruberebbero quanto basta loro?
Se vendemmiatori venissero da te,

non ti lascerebbero forse se non qualche grappolo?

6Come è stato perquisito Esaù,
come sono stati scovati i suoi nascondigli!
7Ti hanno cacciato fino alla frontiera,
tutti i tuoi alleati ti hanno ingannato,
i tuoi amici ti hanno vinto,
quelli che mangiavano il tuo pane
ti hanno teso tranelli:
in lui non c'è senno!
8Forse in quel giorno, dice il Signore,
non disperderò i saggi da Edom
e l'intelligenza dal monte di Esaù?
9Saranno fiaccati i tuoi prodi, o Teman,
e sarà sterminato ogni uomo dal monte di Esaù.
Per la carneficina 10e la violenza
contro Giacobbe tuo fratello
la vergogna ti coprirà
e sarai sterminato per sempre.
11Poiché tu eri presente
quando gli stranieri ne deportavano le ricchezze,
quando i forestieri entravano per le sue porte
e gettavano le sorti su Gerusalemme,
anzi ti sei comportato come uno di loro.

12Non guardare con gioia al giorno di tuo fratello,

al giorno della sua sventura.
Non gioire dei figli di Giuda
nel giorno della loro rovina.
Non spalancare la bocca
nel giorno della loro angoscia.
13Non varcare la soglia del mio popolo
nel giorno della sua sventura,
non guardare con compiacenza la sua calamità;
non stendere la mano sui suoi beni
nel giorno della sua sventura.
14Non appostarti ai crocicchi delle strade,
per massacrare i suoi fuggiaschi;
non far mercato dei suoi superstiti,
nel giorno dell'angoscia.
15Perché è vicino il giorno del Signore
contro tutte le genti.
Come hai fatto tu, così a te sarà fatto,

ciò che hai fatto agli altri ricadrà sul tuo capo.

16Poiché come avete bevuto sul mio monte santo
così berranno tutte le genti senza fine,
berranno e tracanneranno:
e saranno come se non fossero mai stati.

17Ma sul monte Sion vi saranno superstiti e saranno santi

e la casa di Giacobbe avrà in mano i suoi possessori.

18La casa di Giacobbe sarà un fuoco
e la casa di Giuseppe una fiamma,
la casa di Esaù sarà come paglia:
la bruceranno e la consumeranno,
non scamperà nessuno della casa di Esaù,
poiché il Signore ha parlato.
19Quelli del Negheb possederanno il monte d'Esaù
e quelli della Sefèla il paese dei Filistei;
possederanno il territorio di Èfraim e di Samaria
e Beniamino il Gàlaad.
20Gli esuli di questo esercito degli Israeliti
occuperanno Canaan fino a Sarèfta
e gli esuli di Gerusalemme, che sono in Sefaràd,
occuperanno le città del Negheb.
21Saliranno vittoriosi sul monte Sion
per governare il monte di Esaù
e il regno sarà del Signore.
Giona
1

1Fu rivolta a Giona figlio di Amittai questa parola del Signore: 2"Alzati, va' a Ninive la grande città e in essa

proclama che la loro malizia è salita fino a me". 3Giona però si mise in cammino per fuggire a Tarsis, lontano dal

Signore. Scese a Giaffa, dove trovò una nave diretta a Tarsis. Pagato il prezzo del trasporto, s'imbarcò con loro per

Tarsis, lontano dal Signore.

4Ma il Signore scatenò sul mare un forte vento e ne venne in mare una tempesta tale che la nave stava per sfasciarsi.

5I marinai impauriti invocavano ciascuno il proprio dio e gettarono a mare quanto avevano sulla nave per

alleggerirla. Intanto Giona, sceso nel luogo più riposto della nave, si era coricato e dormiva profondamente. 6Gli si

avvicinò il capo dell'equipaggio e gli disse: "Che cos'hai così addormentato? Alzati, invoca il tuo Dio! Forse Dio si

darà pensiero di noi e non periremo". 7Quindi dissero fra di loro: "Venite, gettiamo le sorti per sapere per colpa di

chi ci è capitata questa sciagura". Tirarono a sorte e la sorte cadde su Giona.

8Gli domandarono: "Spiegaci dunque per causa di chi abbiamo questa sciagura. Qual è il tuo mestiere? Da dove

vieni? Qual è il tuo paese? A quale popolo appartieni?". 9Egli rispose: "Sono Ebreo e venero il Signore Dio del cielo,

il quale ha fatto il mare e la terra". 10Quegli uomini furono presi da grande timore e gli domandarono: "Che cosa hai

fatto?". Quegli uomini infatti erano venuti a sapere che egli fuggiva il Signore, perché lo aveva loro raccontato.

11Essi gli dissero: "Che cosa dobbiamo fare di te perché si calmi il mare, che è contro di noi?". Infatti il mare

infuriava sempre più. 12Egli disse loro: "Prendetemi e gettatemi in mare e si calmerà il mare che ora è contro di voi,

perché io so che questa grande tempesta vi ha colto per causa mia". 13Quegli uomini cercavano a forza di remi di

raggiungere la spiaggia, ma non ci riuscivano perché il mare andava sempre più crescendo contro di loro. 14Allora

implorarono il Signore e dissero: "Signore, fa' che noi non periamo a causa della vita di questo uomo e non

imputarci il sangue innocente poiché tu, Signore, agisci secondo il tuo volere". 15Presero Giona e lo gettarono in

mare e il mare placò la sua furia. 16Quegli uomini ebbero un grande timore del Signore, offrirono sacrifici al Signore

e fecero voti.
2

1Ma il Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre del pesce tre giorni e tre notti.

2Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore suo Dio 3e disse:

"Nella mia angoscia ho invocato il Signore
ed egli mi ha esaudito;
dal profondo degli inferi ho gridato
e tu hai ascoltato la mia voce.
4Mi hai gettato nell'abisso, nel cuore del mare
e le correnti mi hanno circondato;
tutti i tuoi flutti e le tue onde
sono passati sopra di me.
5Io dicevo: Sono scacciato
lontano dai tuoi occhi;
eppure tornerò a guardare il tuo santo tempio.
6Le acque mi hanno sommerso fino alla gola,
l'abisso mi ha avvolto,
l'alga si è avvinta al mio capo.
7Sono sceso alle radici dei monti,
la terra ha chiuso le sue spranghe
dietro a me per sempre.
Ma tu hai fatto risalire dalla fossa la mia vita,
Signore mio Dio.
8Quando in me sentivo venir meno la vita,
ho ricordato il Signore.
La mia preghiera è giunta fino a te,
fino alla tua santa dimora.
9Quelli che onorano vane nullità
abbandonano il loro amore.

10Ma io con voce di lode offrirò a te un sacrificio

e adempirò il voto che ho fatto;
la salvezza viene dal Signore".

11E il Signore comandò al pesce ed esso rigettò Giona sull'asciutto.

3

1Fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore: 2"Alzati, va' a Ninive la grande città e annunzia loro

quanto ti dirò". 3Giona si alzò e andò a Ninive secondo la parola del Signore. Ninive era una città molto grande, di

tre giornate di cammino. 4Giona cominciò a percorrere la città, per un giorno di cammino e predicava: "Ancora

quaranta giorni e Ninive sarà distrutta". 5I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il

sacco, dal più grande al più piccolo. 6Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si

coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. 7Poi fu proclamato in Ninive questo decreto, per ordine del re e dei

suoi grandi: "Uomini e animali, grandi e piccoli, non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. 8Uomini e

bestie si coprano di sacco e si invochi Dio con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla

violenza che è nelle sue mani. 9Chi sa che Dio non cambi, si impietosisca, deponga il suo ardente sdegno sì che noi

non moriamo?". 10Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si impietosì

riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.

4

1Ma Giona ne provò grande dispiacere e ne fu indispettito. 2Pregò il Signore: "Signore, non era forse questo che

dicevo quand'ero nel mio paese? Per ciò mi affrettai a fuggire a Tarsis; perché so che tu sei un Dio misericordioso e

clemente, longanime, di grande amore e che ti lasci impietosire riguardo al male minacciato. 3Or dunque, Signore,

toglimi la vita, perché meglio è per me morire che vivere!". 4Ma il Signore gli rispose: "Ti sembra giusto essere

sdegnato così?".

5Giona allora uscì dalla città e sostò a oriente di essa. Si fece lì un riparo di frasche e vi si mise all'ombra in attesa di

vedere ciò che sarebbe avvenuto nella città. 6Allora il Signore Dio fece crescere una pianta di ricino al di sopra di

Giona per fare ombra sulla sua testa e liberarlo dal suo male. Giona provò una grande gioia per quel ricino.

7Ma il giorno dopo, allo spuntar dell'alba, Dio mandò un verme a rodere il ricino e questo si seccò. 8Quando il sole si

fu alzato, Dio fece soffiare un vento d'oriente, afoso. Il sole colpì la testa di Giona, che si sentì venir meno e chiese

di morire, dicendo: "Meglio per me morire che vivere".

9Dio disse a Giona: "Ti sembra giusto essere così sdegnato per una pianta di ricino?". Egli rispose: "Sì, è giusto; ne

sono sdegnato al punto da invocare la morte!". 10Ma il Signore gli rispose: "Tu ti dai pena per quella pianta di ricino

per cui non hai fatto nessuna fatica e che tu non hai fatto spuntare, che in una notte è cresciuta e in una notte è perita:

11e io non dovrei aver pietà di Ninive, quella grande città, nella quale sono più di centoventimila persone, che non

sanno distinguere fra la mano destra e la sinistra, e una grande quantità di animali?".

Micea
1

1Parola del Signore, rivolta a Michea di Morèset, al tempo di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda. Visione che

egli ebbe riguardo a Samaria e a Gerusalemme.
2Udite, popoli tutti!
Fa' attenzione, o terra,
con quanto contieni!
Il Signore Dio sia testimone contro di voi,
il Signore dal suo santo tempio.
3Poiché ecco, il Signore esce dalla sua dimora
e scende e cammina
sulle alture del paese;
4si sciolgono i monti sotto di lui
e le valli si squarciano
come cera davanti al fuoco,
come acque versate su un pendio.
5Tutto ciò per l'infedeltà di Giacobbe
e per i peccati della casa di Israele.
Qual è l'infedeltà di Giacobbe?
Non è forse Samaria?
Qual è il peccato di Giuda?
Non è forse Gerusalemme?

6Ridurrò Samaria a un mucchio di rovine in un campo,

a un luogo per piantarvi la vigna.
Rotolerò le sue pietre nella valle,
scoprirò le sue fondamenta.
7Tutte le sue statue saranno frantumate,
tutti i suoi doni andranno bruciati,
di tutti i suoi idoli farò scempio
perché messi insieme a prezzo di prostituzione
e in prezzo di prostituzione torneranno.
8Perciò farò lamenti e griderò,
me ne andrò scalzo e nudo,
manderò ululati come gli sciacalli,
urli lamentosi come gli struzzi,
9perché la sua piaga è incurabile
ed è giunta fino a Giuda,
si estende fino alle soglie del mio popolo,
fino a Gerusalemme.
10Non l'annunziate in Gat,
non piangete in Acri,
a Bet-le-Afrà avvoltolatevi nella polvere.
11Emigra, popolazione di Safìr,
nuda, nella vergogna;
non è uscita la popolazione di Zaanàn.
In lutto è Bet-Èsel;
egli vi ha tolto la sua difesa.
12Si attendeva il benessere
la popolazione di Maròt,
invece è scesa la sciagura
da parte del Signore
fino alle porte di Gerusalemme.
13Attacca i destrieri al carro,
o abitante di Lachis!
Essa fu l'inizio del peccato
per la figlia di Sion,
poiché in te sono state trovate
le infedeltà d'Israele.
14Perciò sarai data in dote a Morèset-Gat,
le case di Aczìb saranno una delusione
per i re d'Israele.
15Ti farò ancora giungere un conquistatore,
o abitante di Maresà,
egli giungerà fino a Adullàm,
gloria d'Israele.
16Tagliati i capelli, rasati la testa
per via dei tuoi figli, tue delizie;
renditi calva come un avvoltoio,
perché vanno in esilio
lontano da te.
2
1Guai a coloro che meditano l'iniquità
e tramano il male sui loro giacigli;
alla luce dell'alba lo compiono,
perché in mano loro è il potere.
2Sono avidi di campi e li usurpano,
di case, e se le prendono.
Così opprimono l'uomo e la sua casa,
il proprietario e la sua eredità.
3Perciò così dice il Signore:
"Ecco, io medito contro questa genìa
una sciagura da cui non potran sottrarre il collo
e non andranno più a testa alta,
perché sarà quello tempo di calamità.
4In quel tempo
si comporrà su di voi un proverbio
e si canterà una lamentazione: "È finita!",
e si dirà: "Siamo del tutto rovinati!
Ad altri egli passa l'eredità del mio popolo;
- Ah, come mi è stata sottratta! -
al nemico egli spartisce i nostri campi".
5Perciò non ci sarà nessuno
che tiri la corda per te,
per il sorteggio nell'adunanza del Signore.
6"Non profetizzate!" - "Ma devono profetizzare".
"Non profetizzate riguardo a queste cose!"
- "Ma non si terrà lontano l'obbrobrio".
7È forse già cosa detta, o casa di Giacobbe?
È forse stanca la pazienza del Signore,
o questo è il suo modo di agire?
Non sono forse benefiche le sue parole
per chi cammina con rettitudine?
8Ma voi come nemici
insorgete contro il mio popolo.
Da chi è senza mantello
esigete una veste,
dai passanti tranquilli,
un bottino di guerra.
9Cacciate le donne del mio popolo
fuori dalla casa delle loro delizie,

e togliete ai loro bambini il mio onore per sempre.

10Su, andatevene,
perché questo non è più luogo di riposo.
Per una inezia esigete un pegno insopportabile.
11Se uno che insegue il vento
e spaccia menzogne dicesse:

"Ti profetizzo in virtù del vino e di bevanda inebriante",

questo sarebbe un profeta
per questo popolo.
12Certo ti radunerò tutto, o Giacobbe,
certo ti raccoglierò, resto di Israele.

Li metterò insieme come pecore in un sicuro recinto,

come una mandria in mezzo al pascolo,
dove muggisca lontano dagli uomini.
13Chi ha aperto la breccia li precederà;
forzeranno e varcheranno la porta
e usciranno per essa;
marcerà il loro re innanzi a loro
e il Signore sarà alla loro testa.
3
1Io dissi:
"Ascoltate, capi di Giacobbe,
voi governanti della casa d'Israele:
Non spetta forse a voi conoscere la giustizia?
2Nemici del bene e amanti del male,
voi strappate loro la pelle di dosso
e la carne dalle ossa".
3Divorano la carne del mio popolo
e gli strappano la pelle di dosso,
ne rompono le ossa e lo fanno a pezzi

come carne in una pentola, come lesso in una caldaia.

4Allora grideranno al Signore,
ma egli non risponderà;
nasconderà loro la faccia, in quel tempo,
perché hanno compiuto cattive azioni.
5Così dice il Signore

contro i profeti che fanno traviare il mio popolo,

che annunziano la pace
se hanno qualcosa tra i denti da mordere,
ma a chi non mette loro niente in bocca
dichiarano la guerra.
6Quindi per voi sarà notte
invece di visioni,
tenebre per voi invece di responsi.
Il sole tramonterà su questi profeti
e oscuro si farà il giorno su di essi.
7I veggenti saranno ricoperti di vergogna
e gli indovini arrossiranno;
si copriranno tutti il labbro,
perché non hanno risposta da Dio.
8Mentre io son pieno di forza
con lo spirito del Signore,
di giustizia e di coraggio,
per annunziare a Giacobbe le sue colpe,
a Israele il suo peccato.

9Udite questo, dunque, capi della casa di Giacobbe,

governanti della casa d'Israele,

che aborrite la giustizia e storcete quanto è retto,

10che costruite Sion sul sangue
e Gerusalemme con il sopruso;
11i suoi capi giudicano in vista dei regali,
i suoi sacerdoti insegnano per lucro,
i suoi profeti danno oracoli per denaro.
Osano appoggiarsi al Signore dicendo:
"Non è forse il Signore in mezzo a noi?
Non ci coglierà alcun male".
12Perciò, per causa vostra,
Sion sarà arata come un campo
e Gerusalemme diverrà un mucchio di rovine,
il monte del tempio un'altura selvosa.
4
1Alla fine dei giorni
il monte del tempio del Signore
resterà saldo sulla cima dei monti
e s'innalzerà sopra i colli
e affluiranno ad esso i popoli;
2verranno molte genti e diranno:
"Venite, saliamo al monte del Signore
e al tempio del Dio di Giacobbe;
egli ci indicherà le sue vie
e noi cammineremo sui suoi sentieri",
poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
3Egli sarà arbitro tra molti popoli
e pronunzierà sentenza fra numerose nazioni;
dalle loro spade forgeranno vomeri,
dalle loro lame, falci.

Nessuna nazione alzerà la spada contro un'altra nazione

e non impareranno più l'arte della guerra.
4Siederanno ognuno tranquillo sotto la vite
e sotto il fico
e più nessuno li spaventerà,

poiché la bocca del Signore degli eserciti ha parlato!

5Tutti gli altri popoli
camminino pure ognuno nel nome del suo dio,
noi cammineremo nel nome del Signore Dio nostro,
in eterno, sempre.
6"In quel giorno - dice il Signore -
radunerò gli zoppi,
raccoglierò gli sbandati
e coloro che ho trattato duramente.
7Degli zoppi io farò un resto,
degli sbandati una nazione forte.
E il Signore regnerà su di loro
sul monte Sion,
da allora e per sempre.
8E a te, Torre del gregge,
colle della figlia di Sion, a te verrà,
ritornerà a te la sovranità di prima,
il regno della figlia di Gerusalemme".
9Ora perché gridi così forte?
Non c'è forse nelle tue mura alcun re?
I tuoi consiglieri sono forse periti,
perché ti prendono i dolori come di partoriente?

10Spasima e gemi, figlia di Sion, come una partoriente,

perché presto uscirai dalla città
e dimorerai per la campagna
e andrai fino a Bábilonia.
Là sarai liberata,
là il Signore ti riscatterà
dalla mano dei tuoi nemici.
11Ora si sono adunate contro di te
molte nazioni
che dicono: "Sia profanata
e godano i nostri occhi
alla vista di Sion".
12Ma esse non conoscono
i pensieri del Signore
e non comprendono il suo consiglio,
poiché le ha radunate
come covoni sull'aia.
13Alzati e trebbia, figlia di Sion,
perché renderò di ferro il tuo corno
e di bronzo le tue unghie
e tu stritolerai molti popoli:
consacrerai al Signore i loro guadagni
e le loro ricchezze al padrone di tutta la terra.
14Ora fatti incisioni, o figlia dell'orda,
han posto l'assedio intorno a noi,
con la verga percuotono sulla guancia
il giudice d'Israele.
5
1E tu, Betlemme di Efrata

così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda,

da te mi uscirà colui
che deve essere il dominatore in Israele;
le sue origini sono dall'antichità,
dai giorni più remoti.
2Perciò Dio li metterà in potere altrui
fino a quando colei che deve partorire partorirà;

e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli di Israele.

3Egli starà là e pascerà con la forza del Signore,

con la maestà del nome del Signore suo Dio.
Abiteranno sicuri perché egli allora sarà grande
fino agli estremi confini della terra
4e tale sarà la pace:
se Assur entrerà nella nostra terra
e metterà il piede sul nostro suolo,
noi schiereremo contro di lui
sette pastori e otto capi di uomini,
5che governeranno la terra di Assur con la spada,
il paese di Nimròd con il suo stesso pugnale.
Ci libereranno da Assur,
se entrerà nella nostra terra
e metterà piede entro i nostri confini.
6Il resto di Giacobbe
sarà, in mezzo a molti popoli,
come rugiada mandata dal Signore
e come pioggia che cade sull'erba,
che non attende nulla dall'uomo
e nulla spera dai figli dell'uomo.
7Allora il resto di Giacobbe sarà,
in mezzo a popoli numerosi,
come un leone tra le belve della foresta,
come un leoncello tra greggi di pecore,
il quale, se entra, calpesta e sbrana
e non c'è scampo.
8La tua mano si alzerà
contro tutti i tuoi nemici,
e tutti i tuoi avversari
saranno sterminati.
9In quel giorno - dice il Signore -
distruggerò i tuoi cavalli in mezzo a te
e manderò in rovina i tuoi carri;
10distruggerò le città della tua terra
e demolirò tutte le tue fortezze.
11Ti strapperò di mano i sortilegi
e non avrai più indovini.
12Distruggerò in mezzo a te
le tue sculture e le tue stele,
né più ti prostrerai
davanti a un'opera delle tue mani.
13Estirperò da te i tuoi pali sacri,
distruggerò i tuoi idoli.
14Con ira e furore,
farò vendetta delle genti,
che non hanno voluto obbedire.
6
1Ascoltate dunque ciò che dice il Signore:
"Su, fa' lite con i monti
e i colli ascoltino la tua voce!
2Ascoltate, o monti, il processo del Signore

e porgete l'orecchio, o perenni fondamenta della terra,

perché il Signore è in lite con il suo popolo,
intenta causa con Israele.
3Popolo mio, che cosa ti ho fatto?
In che cosa ti ho stancato? Rispondimi.
4Forse perché ti ho fatto uscire dall'Egitto,
ti ho ridi schiavitù
e ho mandato davanti a te
Mosè, Aronne e Maria?
5Popolo mio, ricorda le trame
di Balàk re di Moab,
e quello che gli rispose
Bàlaam, figlio di Beor.
Ricordati di quello che è avvenuto
da Sittìm a Gàlgala,
per riconoscere
i benefici del Signore".
6Con che cosa mi presenterò al Signore,
mi prostrerò al Dio altissimo?
Mi presenterò a lui con olocausti,
con vitelli di un anno?
7Gradirà il Signore
le migliaia di montoni
e torrenti di olio a miriadi?
Gli offrirò forse il mio primogenito
per la mia colpa,
il frutto delle mie viscere
per il mio peccato?
8Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono
e ciò che richiede il Signore da te:
praticare la giustizia,
amare la pietà,
camminare umilmente con il tuo Dio.
9La voce del Signore grida alla città!
Ascoltate tribù
e convenuti della città:
10Ci sono ancora nella casa dell'empio
i tesori ingiustamente acquistati
e le misure scarse, detestabili?
11Potrò io giustificare
le false bilance
e il sacchetto di pesi falsi?
12I ricchi della città sono pieni di violenza
e i suoi abitanti dicono menzogna.
13Anch'io ho cominciato a colpirti,
a devastarti per i tuoi peccati.
14Mangerai, ma non ti sazierai,
e la tua fame rimarrà in te;
metterai da parte, ma nulla salverai

e se qualcuno salverai io lo consegnerò alla spada.

15Seminerai, ma non mieterai,
frangerai le olive, ma non ti ungerai d'olio;
produrrai mosto, ma non berrai il vino.
16Tu osservi gli statuti di Omri
e tutte le pratiche della casa di Acab,
e segui i loro propositi,
perciò io farò di te una desolazione,
i tuoi abitanti oggetto di scherno
e subirai l'obbrobrio dei popoli.
7
1Ahimè! Sono diventato
come uno spigolatore d'estate,
come un racimolatore dopo la vendemmia!
Non un grappolo da mangiare,
non un fico per la mia voglia.
2L'uomo pio è scomparso dalla terra,
non c'è più un giusto fra gli uomini:
tutti stanno in agguato
per spargere sangue;
ognuno da' la caccia con la rete al fratello.
3Le loro mani son pronte per il male;
il principe avanza pretese,
il giudice si lascia comprare,
il grande manifesta la cupidigia
e così distorcono tutto.
4Il migliore di loro non è che un pruno,
il più retto una siepe di spine.
Il giorno predetto dalle tue sentinelle,
il giorno del castigo è giunto,
adesso è la loro rovina.
5Non credete all'amico,
non fidatevi del compagno.
Custodisci le porte della tua bocca
davanti a colei che riposa vicino a te.
6Il figlio insulta suo padre,
la figlia si rivolta contro la madre,
la nuora contro la suocera
e i nemici dell'uomo
sono quelli di casa sua.
7Ma io volgo lo sguardo al Signore,
spero nel Dio della mia salvezza,
il mio Dio m'esaudirà.
8Non gioire della mia sventura,
o mia nemica!
Se son caduta, mi rialzerò;
se siedo nelle tenebre,
il Signore sarà la mia luce.
9Sopporterò lo sdegno del Signore
perché ho peccato contro di lui,
finché egli tratti la mia causa
e mi renda ragione,
finché mi faccia uscire alla luce
e io veda la sua giustizia.
10La mia nemica lo vedrà
e sarà coperta di vergogna,
lei che mi diceva:
"Dov'è il Signore tuo Dio?".
I miei occhi gioiranno nel vederla
calpestata come fango della strada.
11È il giorno in cui le tue mura
saranno riedificate;
in quel giorno più ampi saranno i tuoi confini;
12in quel giorno si verrà a te
dall'Assiria fino all'Egitto,
dall'Egitto fino all'Eufrate,
da mare a mare, da monte a monte.
13La terra diventerà un deserto
a causa dei suoi abitanti,
a motivo delle loro azioni.
14Pasci il tuo popolo con la tua verga,
il gregge della tua eredità,
che sta solitario nella foresta
in mezzo ai giardini;
pascolino in Basàn e in Gàlaad
come nei tempi antichi.
15Come quando sei uscito dall'Egitto,
mostraci cose prodigiose.
16Vedranno le genti e resteranno deluse
di tutta la loro potenza.
Si porranno la mano sulla bocca,
i loro orecchi ne resteranno assorditi.
17Leccheranno la polvere come il serpente,
come i rettili della terra;
usciranno tremanti dai loro nascondigli,
trepideranno e di te avranno timore.
18Qual dio è come te,
che toglie l'iniquità e perdona il peccato
al resto della sua eredità;
che non serba per sempre l'ira,
ma si compiace d'usar misericordia?
19Egli tornerà ad aver pietà di noi,
calpesterà le nostre colpe.

Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati.

20Conserverai a Giacobbe la tua fedeltà,
ad Abramo la tua benevolenza,
come hai giurato ai nostri padri
fino dai tempi antichi.
Naum
1

1Oracolo su Ninive. Libro della visione di Naum da Elcos.

2Un Dio geloso e vendicatore è il Signore,
vendicatore è il Signore, pieno di sdegno.
Il Signore si vendica degli avversari
e serba rancore verso i nemici.
3Il Signore è lento all'ira, ma grande in potenza
e nulla lascia impunito.
Nell'uragano e nella tempesta è il suo cammino
e le nubi sono la polvere dei suoi passi.
4Minaccia il mare e il mare si secca,
prosciuga tutti i ruscelli.
Basàn e il Carmelo inaridiscono,
anche il fiore del Libano languisce.
5Davanti a lui tremano i monti,
ondeggiano i colli;
si leva la terra davanti a lui,
il mondo e tutti i suoi abitanti.
6Davanti al suo sdegno chi può resistere
e affrontare il furore della sua ira?
La sua collera si spande come il fuoco
e alla sua presenza le rupi si spezzano.
7Buono è il Signore, un asilo sicuro
nel giorno dell'angoscia:
8conosce quelli che confidano in lui
quando l'inondazione avanza.
Stermina chi insorge contro di lui
e i suoi nemici insegue nelle tenebre.
9Che tramate voi contro il Signore?
Egli distrugge:
non sopravverrà due volte la sciagura,
10poiché come un mucchio di pruni
saranno consunti, come paglia secca.
11Da te è uscito colui che trama

il male contro il Signore, il consigliere malvagio.

12Così dice il Signore:
Siano pure potenti, siano pure numerosi,
saranno falciati e spariranno.
Ma se ti ho afflitto, non ti affliggerò più.
13Ora, infrangerò il suo giogo che ti opprime,
spezzerò le tue catene.
14Ma contro di te ecco il decreto del Signore:
Nessuna discendenza porterà il tuo nome,
dal tempio dei tuoi dèi farò sparire
le statue scolpite e quelle fuse,
farò del tuo sepolcro un'ignominia.
2
1Ecco sui monti i passi d'un messaggero,
un araldo di pace!
Celebra le tue feste, Giuda, sciogli i tuoi voti,
poiché non ti attraverserà più il malvagio:
egli è del tutto annientato.
2Il Signore restaura la vigna di Giacobbe,
come la vigna d'Israele;
i briganti l'avevano depredata,
ne avevano strappato i tralci.
3Contro di te avanza un distruttore:
montare la guardia alla fortezza,
sorvegliare le vie, cingerti i fianchi,
raccogliere tutte le forze.
4Lo scudo dei suoi prodi rosseggia,
i guerrieri sono vestiti di scarlatto,
come fuoco scintillano i carri di ferro
pronti all'attacco; le lance lampeggiano.
5Per le vie tumultuano i carri,
scorazzano per le piazze,
il loro aspetto è come di fiamma,
guizzano come saette.
6Si fa l'appello dei più coraggiosi
che accorrendo si urtano:
essi si slanciano verso le mura,
la copertura di scudi è formata.
7Le porte dei fiumi si aprono,
la reggia è in preda allo spavento.
8La regina è condotta in esilio,
le sue ancelle gemono come con voce di colombe
percuotendosi il petto.
9Ninive è come una vasca d'acqua agitata
da cui sfuggono le acque.
"Fermatevi! Fermatevi!" ma nessuno si volta.
10Saccheggiate l'argento, saccheggiate l'oro,

ci sono tesori infiniti, ammassi d'oggetti preziosi.

11Devastazione, spogliazione, desolazione;
cuori scoraggiati, ginocchia vacillanti,
in tutti i cuori è lo spasimo
su tutti i volti il pallore.
12Dov'è la tana dei leoni,
la caverna dei leoncelli?
Là si rifugiavano il leone e i leoncelli
e nessuno li disturbava.
13Il leone rapiva per i suoi piccoli,
sbranava per le sue leonesse;

riempiva i suoi covi di preda, le sue tane di rapina.

14Eccomi a te, dice il Signore degli eserciti,
manderò in fumo i tuoi carri
e la spada divorerà i tuoi leoncelli.
Porrò fine alle tue rapine nel paese,
non si udrà più la voce dei tuoi messaggeri.
3
1Guai alla città sanguinaria,
piena di menzogne,
colma di rapine,
che non cessa di depredare!
2Sibilo di frusta, fracasso di ruote,
scalpitio di cavalli, cigolio di carri,
3cavalieri incalzanti, lampeggiare di spade,
scintillare di lance, feriti in quantità,
cumuli di morti, cadaveri senza fine,
s'inciampa nei cadaveri.
4Per le tante seduzioni della prostituta,
della bella maliarda, della maestra d'incanti,
che faceva mercato dei popoli con le sue tresche
e delle nazioni con le sue malìe.
5Eccomi a te, oracolo del Signore degli eserciti.
Alzerò le tue vesti fin sulla faccia
e mostrerò alle genti la tua nudità,
ai regni le tue vergogne.
6Ti getterò addosso immondezze,
ti svergognerò, ti esporrò al ludibrio.
7Allora chiunque ti vedrà, fuggirà da te

e dirà: "Ninive è distrutta!". Chi la compiangerà?

Dove cercherò chi la consoli?
8Sei forse più forte di Tebe,
seduta fra i canali del Nilo,
circondata dalle acque?
Per baluardo aveva il mare
e per bastione le acque.
9L'Etiopia e l'Egitto erano la sua forza
che non aveva limiti.
Put e i Libi erano i suoi alleati.
10Eppure anch'essa fu deportata,
andò schiava in esilio.
Anche i suoi bambini furono sfracellati
ai crocicchi di tutte le strade.
Sopra i suoi nobili si gettarono le sorti
e tutti i suoi grandi furon messi in catene.
11Anche tu berrai fino alla feccia e verrai meno,
anche tu cercherai scampo dal nemico.
12Tutte le tue fortezze sono come fichi
carichi di frutti primaticci:
appena scossi, cadono i fichi
in bocca a chi li vuol mangiare.
13Ecco il tuo popolo: in te vi sono solo donne,
spalancano la porta della tua terra ai nemici,
il fuoco divora le tue sbarre.

14Attingi acqua per l'assedio, rinforza le tue difese,

pesta l'argilla, impasta mattoni, prendi la forma.

15Eppure il fuoco ti divorerà,
ti sterminerà la spada,
anche se ti moltiplicassi come le cavallette,
se diventassi numerosa come i bruchi,
16e moltiplicassi i tuoi mercenari
più che le stelle del cielo.
La locusta mette le ali e vola via!
17I tuoi prìncipi sono come le locuste,
i tuoi capi come sciami di cavallette,
che si annidano fra le siepi quand'è freddo,
ma quando spunta il sole si dileguano
e non si sa dove siano andate.
18Re d'Assur, i tuoi pastori dormono,
si riposano i tuoi eroi!
Il tuo popolo vaga sbandato per i monti
e nessuno lo raduna.
19Non c'è rimedio per la tua ferita,
incurabile è la tua piaga.
Chiunque sentirà tue notizie batterà le mani.
Perché su chi non si è riversata
senza tregua la tua crudeltà?
Abacuc
1
1Oracolo che ebbe in visione il profeta Abacuc.
2Fino a quando, Signore, implorerò
e non ascolti,
a te alzerò il grido: "Violenza!"
e non soccorri?
3Perché mi fai vedere l'iniquità
e resti spettatore dell'oppressione?
Ho davanti rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.
4Non ha più forza la legge,
né mai si afferma il diritto.
L'empio infatti raggira il giusto
e il giudizio ne esce stravolto.
5Guardate fra i popoli e osservate,
inorridite e ammutolite:
c'è chi compirà ai vostri giorni una cosa
che a raccontarla non sarebbe creduta.
6Ecco, io faccio sorgere i Caldei,
popolo feroce e impetuoso,
che percorre ampie regioni
per occupare sedi non sue.
7Egli è feroce e terribile,
da lui esce
il suo diritto e la sua grandezza.
8Più veloci dei leopardi sono i suoi cavalli,
più agili dei lupi della sera.
Balzano i suoi destrieri, venuti da lontano,
volano come aquila che piomba per divorare.
9Tutti avanzano per la rapina.

La loro faccia è infuocata come il vento d'oriente,

ammassano i prigionieri come la sabbia.
10Egli dei re si fa beffe,
e dei capi si ride;
si fa gioco di ogni fortezza,
assale una città e la conquista.
11Poi muta corso il vento: passa e paga il fio.
Questa la potenza del mio Dio!
12Non sei tu fin da principio, Signore,
il mio Dio, il mio Santo?
Noi non moriremo, Signore.
Tu lo hai scelto per far giustizia,
l'hai reso forte, o Roccia, per castigare.
13Tu dagli occhi così puri
che non puoi vedere il male
e non puoi guardare l'iniquità,
perché, vedendo i malvagi, taci
mentre l'empio ingoia il giusto?
14Tu tratti gli uomini come pesci del mare,
come un verme che non ha padrone.
15Egli li prende tutti all'amo,
li tira su con il giacchio,
li raccoglie nella rete,
e contento ne gode.
16Perciò offre sacrifici alla sua rete
e brucia incenso al suo giacchio,
perché fanno grassa la sua parte
e succulente le sue vivande.
17Continuerà dunque a vuotare il giacchio
e a massacrare le genti senza pietà?
2
1Mi metterò di sentinella,
in piedi sulla fortezza,
a spiare, per vedere che cosa mi dirà,
che cosa risponderà ai miei lamenti.
2Il Signore rispose e mi disse:
"Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette
perché la si legga speditamente.
3È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà".
4Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede.

5La ricchezza rende malvagi; il superbo non sussisterà;

spalanca come gli inferi le sue fauci
e, come la morte, non si sazia,
attira a sé tutti i popoli,
raduna per sé tutte le genti.
6Forse che tutti non lo canzoneranno,
non faranno motteggi per lui?
Diranno:
Guai a chi accumula ciò che non è suo,
- e fino a quando? -
e si carica di pegni!

7Forse che non sorgeranno a un tratto i tuoi creditori,

non si sveglieranno i tuoi esattori
e tu diverrai loro preda?
8Poiché tu hai spogliato molte genti,
gli altri popoli spoglieranno te,
a causa del sangue umano versato,
della violenza fatta alla regione,
alla città e ai suoi abitanti.

9Guai a chi è avido di lucro, sventura per la sua casa,

per mettere il nido in luogo alto,
e sfuggire alla stretta della sventura.
10Hai decretato il disonore alla tua casa;
hai soppresso popoli numerosi,
hai fatto del male contro te stesso.
11La pietra infatti griderà dalla parete
e dal tavolato risponderà la trave.
12Guai a chi costruisce una città sul sangue
e fonda un castello sull'iniquità.
13Non è forse volere del Signore degli eserciti
che i popoli fatichino per il fuoco
e le nazioni si stanchino per un nulla?
14Poiché, come le acque colmano il mare,
così la terra dovrà riempirsi
di conoscenza della gloria del Signore.
15Guai a chi fa bere i suoi vicini
versando veleno per ubriacarli
e scoprire le loro nudità.
16Ti sei saziato di vergogna, non di gloria.
Bevi, e ti colga il capogiro.

Si riverserà su di te il calice della destra del Signore

e la vergogna sopra il tuo onore,

17poiché lo scempio fatto al Libano ricadrà su di te

e il massacro degli animali ti colmerà di spavento,

a causa del sangue umano versato,
della violenza fatta alla regione,
alla città e a tutti i suoi abitanti.
18A che giova un idolo
perché l'artista si dia pena di scolpirlo?
O una statua fusa o un oracolo falso,
perché l'artista confidi in essi,
scolpendo idoli muti?
19Guai a chi dice al legno: "Svegliati",
e alla pietra muta: "Alzati".
Ecco, è ricoperta d'oro e d'argento
ma dentro non c'è soffio vitale.
20Il Signore risiede nel suo santo tempio.
Taccia, davanti a lui, tutta la terra!
3

1Preghiera del profeta Àbacuc, in tono di lamentazione.

2Signore, ho ascoltato il tuo annunzio,
Signore, ho avuto timore della tua opera.
Nel corso degli anni manifestala
falla conoscere nel corso degli anni.
Nello sdegno ricordati di avere clemenza.
3Dio viene da Teman, il Santo dal monte Paràn.
La sua maestà ricopre i cieli,
delle sue lodi è piena la terra.
4Il suo splendore è come la luce,
bagliori di folgore escono dalle sue mani:
là si cela la sua potenza.
5Davanti a lui avanza la peste,
la febbre ardente segue i suoi passi.
6Si arresta e scuote la terra,
guarda e fa tremare le genti;
le montagne eterne s'infrangono,
e i colli antichi si abbassano:
i suoi sentieri nei secoli.

7Ho visto i padiglioni di Cusàn in preda a spavento,

sono agitate le tende di Madian.
8Forse contro i fiumi, Signore,
contro i fiumi si accende la tua ira
o contro il mare è il tuo furore,
quando tu monti sopra i tuoi cavalli,
sopra i carri della tua vittoria?

9Tu estrai il tuo arco e ne sazi di saette la corda.

Fai erompere la terra in torrenti;
10i monti ti vedono e tremano,
un uragano di acque si riversa,
l'abisso fa sentire la sua voce.
In alto il sole tralascia di mostrarsi,
11e la luna resta nella sua dimora,
fuggono al bagliore delle tue saette,
allo splendore folgorante della tua lancia.
12Sdegnato attraversi la terra,
adirato calpesti le genti.
13Sei uscito per salvare il tuo popolo,
per salvare il tuo consacrato.
Hai demolito la cima della casa dell'empio,
l'hai scalzata fino alle fondamenta.

14Con i tuoi dardi hai trafitto il capo dei suoi guerrieri

che irrompevano per disperdermi
con la gioia di chi divora il povero di nascosto.
15Hai affogato nel mare i suoi cavalli
nella melma di grandi acque.
16Ho udito e fremette il mio cuore,
a tal voce tremò il mio labbro,
la carie entra nelle mie ossa
e sotto di me tremano i miei passi.
Sospiro al giorno dell'angoscia
che verrà contro il popolo che ci opprime.
17Il fico infatti non germoglierà,
nessun prodotto daranno le viti,
cesserà il raccolto dell'olivo,
i campi non daranno più cibo,
i greggi spariranno dagli ovili
e le stalle rimarranno senza buoi.
18Ma io gioirò nel Signore,
esulterò in Dio mio salvatore.
19Il Signore Dio è la mia forza,
egli rende i miei piedi come quelli delle cerve
e sulle alture mi fa camminare.
Per il maestro del coro. Su strumenti a corda.
Sofonia
1

1Parola del Signore rivolta a Sofonìa figlio dell'Etiope, figlio di Godolia, figlio di Amaria, figlio di Ezechia, al tempo

di Giosia figlio di Amon, re di Giuda.
2Tutto farò sparire dalla terra.
Oracolo del Signore.
3Distruggerò uomini e bestie;

sterminerò gli uccelli del cielo e i pesci del mare,

abbatterò gli empi; sterminerò l'uomo dalla terra.

Oracolo del Signore.
4Stenderò la mano su Giuda
e su tutti gli abitanti di Gerusalemme;
sterminerò da questo luogo gli avanzi di Baal
e il nome stesso dei suoi falsi sacerdoti;
5quelli che sui tetti si prostrano
davanti alla milizia celeste
e quelli che si prostrano davanti al Signore,
e poi giurano per Milcom;

6quelli che si allontanano dal seguire il Signore,

che non lo cercano, né si curano di lui.
7Silenzio, alla presenza del Signore Dio,
perché il giorno del Signore è vicino,
perché il Signore ha preparato un sacrificio,
ha mandato a chiamare i suoi invitati.
8Nel giorno del sacrificio del Signore,
io punirò i prìncipi e i figli di re
e quanti vestono alla moda straniera;
9punirò in quel giorno chiunque salta la soglia,
chi riempie di rapine e di frodi
il palazzo del suo padrone.
10In quel giorno - parola del Signore -
grida d'aiuto verranno dalla Porta dei pesci,
ululati dal quartiere nuovo
e grande fragore dai colli.
11Urlate, abitanti del Mortaio,
poiché tutta la turba dei trafficanti è finita,
tutti i pesatori d'argento sono sterminati.
12In quel tempo
perlustrerò Gerusalemme con lanterne
e farò giustizia di quegli uomini
che riposando sulle loro fecce
pensano:
"Il Signore non fa né bene né male".
13I loro beni saranno saccheggiati
e le loro case distrutte.
Hanno costruito case ma non le abiteranno,
hanno piantato viti, ma non ne berranno il vino.
14È vicino il gran giorno del Signore,
è vicino e avanza a grandi passi.
Una voce: Amaro è il giorno del Signore!
anche un prode lo grida.
15"Giorno d'ira quel giorno,
giorno di angoscia e di afflizione,
giorno di rovina e di sterminio,
giorno di tenebre e di caligine,
giorno di nubi e di oscurità,
16giorno di squilli di tromba e d'allarme
sulle fortezze
e sulle torri d'angolo.
17Metterò gli uomini in angoscia
e cammineranno come ciechi,
perché han peccato contro il Signore;
il loro sangue sarà sparso come polvere
e le loro viscere come escrementi.
18Neppure il loro argento, neppure il loro oro
potranno salvarli".
Nel giorno dell'ira del Signore
e al fuoco della sua gelosia
tutta la terra sarà consumata,
poiché farà improvvisa distruzione
di tutti gli abitanti della terra.
2
1Radunatevi, raccoglietevi,
o gente spudorata,
2prima di essere travolti
come pula che scompare in un giorno;
prima che piombi su di voi
la collera furiosa del Signore.
3Cercate il Signore
voi tutti, umili della terra,
che eseguite i suoi ordini;
cercate la giustizia,
cercate l'umiltà,
per trovarvi al riparo
nel giorno dell'ira del Signore.
4Gaza infatti sarà desolata
e Ascalòna ridotta a un deserto.
Asdòd in pieno giorno sarà deportata
ed Ekròn distrutta dalle fondamenta.
5Guai agli abitanti della costa del mare,
alla gente dei Cretei!
La parola del Signore è contro di te,
Canaan, paese dei Filistei:
"Io ti distruggerò privandoti di ogni abitante.
6Diverrai pascoli di pastori
e recinti di greggi".
7La costa del mare
apparterrà al resto della casa di Giuda;
in quei luoghi pascoleranno e a sera
nelle case di Ascalòna prenderanno riposo,
quando il Signore loro Dio li avrà visitati
e avrà restaurato le loro sorti.
8"Ho udito l'insulto di Moab
e gli oltraggi degli Ammoniti,
con i quali hanno insultato il mio popolo
gloriandosi del loro territorio.
9Perciò, com'è vero ch'io vivo,

- parola del Signore degli eserciti Dio d'Israele -

Moab diventerà come Sòdoma
e gli Ammoniti come Gomorra:
un luogo invaso dai pruni, una cava di sale,
un deserto per sempre.
I rimasti del mio popolo li saccheggeranno

e i superstiti della mia gente ne saranno gli eredi".

10Questo accadrà ad essi per la loro superbia,
perché hanno insultato, hanno disprezzato
il popolo del Signore.
11Terribile sarà il Signore con loro,
poiché annienterà tutti gli idoli della terra,

mentre a lui si prostreranno, ognuno sul proprio suolo,

i popoli di tutti i continenti.
12"Anche voi, Etiopi,
sarete trafitti dalla mia spada".
13Stenderà la mano anche al settentrione
e distruggerà Assur,
farà di Ninive una desolazione,
arida come il deserto.
14Alloggeranno in mezzo a lei, a branchi,
tutti gli animali della valle.
Anche il pellicano, anche il riccio
albergheranno nei suoi capitelli;

il gufo striderà sulle finestre e il corvo sulle soglie.

15È questa la città gaudente
che si sentiva sicura
e che pensava:
"Io e non altri all'infuori di me"?
Come mai è diventata un deserto,
un rifugio di animali?
Chiunque le passa vicino fischia e agita la mano.
3
1Guai alla città ribelle e contaminata,
alla città prepotente!
2Non ha ascoltato la voce,
non ha accettato la correzione.
Non ha confidato nel Signore,
non si è rivolta al suo Dio.
3I suoi capi in mezzo ad essa
sono leoni ruggenti,
i suoi giudici sono lupi della sera,
che non hanno rosicchiato dal mattino.
4I suoi profeti sono boriosi,
uomini fraudolenti.
I suoi sacerdoti profanano le cose sacre,
violano la legge.
5In mezzo ad essa il Signore è giusto,
non commette iniquità;
ogni mattino da' il suo giudizio,
come la luce che non viene mai meno.
6Ho sterminato le nazioni,
le loro torri d'angolo sono state distrutte;
ho reso deserte le loro strade
sì che non c'è alcun passante;
sono state depredate le loro città
e nessuno più le abita.
7Io pensavo: "Almeno ora mi temerà!
Accoglierà la correzione.
Non si cancelleranno dai suoi occhi
tutte le punizioni che le ho inflitte".
Ma invece si sono affrettati
a pervertire di nuovo ogni loro azione.
8Perciò aspettatemi - parola del Signore -
quando mi leverò per accusare,
perché ho decretato di adunare le genti,
di convocare i regni,
per riversare su di essi la mia collera,
tutta la mia ira ardente:
poiché dal fuoco della mia gelosia
sarà consumata tutta la terra.
9Allora io darò ai popoli un labbro puro
perché invochino tutti il nome del Signore
e lo servano tutti sotto lo stesso giogo.
10Da oltre i fiumi di Etiopia
fino all'estremo settentrione,
i miei supplicanti mi porteranno offerte.
11In quel giorno non avrai vergogna
di tutti i misfatti commessi contro di me,
perché allora eliminerò da te
tutti i superbi millantatori
e tu cesserai di inorgoglirti
sopra il mio santo monte.
12Farò restare in mezzo a te
un popolo umile e povero;
confiderà nel nome del Signore
13il resto d'Israele.
Non commetteranno più iniquità
e non proferiranno menzogna;
non si troverà più nella loro bocca
una lingua fraudolenta.
Potranno pascolare e riposare
senza che alcuno li molesti.
14Gioisci, figlia di Sion,
esulta, Israele,
e rallegrati con tutto il cuore,
figlia di Gerusalemme!
15Il Signore ha revocato la tua condanna,
ha disperso il tuo nemico.
Re d'Israele è il Signore in mezzo a te,
tu non vedrai più la sventura.
16In quel giorno si dirà a Gerusalemme:

"Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!

17Il Signore tuo Dio in mezzo a te
è un salvatore potente.
Esulterà di gioia per te,
ti rinnoverà con il suo amore,
si rallegrerà per te con grida di gioia,
18come nei giorni di festa".
Ho allontanato da te il male,
perché tu non abbia a subirne la vergogna.
19Ecco, in quel tempo io sterminerò
tutti i tuoi oppressori.
Soccorrerò gli zoppicanti, radunerò i dispersi,
li porrò in lode e fama

dovunque sulla terra sono stati oggetto di vergogna.

20In quel tempo io vi guiderò,
in quel tempo vi radunerò
e vi darò fama e lode
fra tutti i popoli della terra,
quando, davanti ai vostri occhi,
ristabilirò le vostre sorti, dice il Signore.
Aggeo
1

1L'anno secondo del re Dario, il primo giorno del sesto mese, questa parola del Signore fu rivolta per mezzo del

profeta Aggeo a Zorobabele figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, e a Giosuè figlio di Iozedàk, sommo

sacerdote.

2Così parla il Signore degli eserciti: Questo popolo dice: "Non è ancora venuto il tempo di ricostruire la casa del

Signore!". 3Allora questa parola del Signore fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo: 4"Vi sembra questo il tempo di

abitare tranquilli nelle vostre case ben coperte, mentre questa casa è ancora in rovina? 5Ora, così dice il Signore

degli eserciti: riflettete bene al vostro comportamento. 6Avete seminato molto, ma avete raccolto poco; avete

mangiato, ma non da togliervi la fame; avete bevuto, ma non fino a inebriarvi; vi siete vestiti, ma non vi siete

riscaldati; l'operaio ha avuto il salario, ma per metterlo in un sacchetto forato. 7Così dice il Signore degli eserciti:

Riflettete bene al vostro comportamento! 8Salite sul monte, portate legname, ricostruite la mia casa. In essa mi

compiacerò e manifesterò la mia gloria - dice il Signore -. 9Facevate assegnamento sul molto e venne il poco: ciò

che portavate in casa io lo disperdevo. E perché? - dice il Signore degli eserciti -. Perché la mia casa è in rovina,

mentre ognuno di voi si da' premura per la propria casa. 10Perciò su di voi i cieli hanno chiuso la rugiada e anche la

terra ha diminuito il suo prodotto. 11Ho chiamato la siccità sulla terra e sui monti, sul grano e sul vino nuovo,

sull'olio e su quanto la terra produce, sugli uomini e sugli animali, su ogni prodotto delle mani".

12Zorobabele figlio di Sealtièl, e Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote, e tutto il resto del popolo ascoltarono la

parola del Signore loro Dio e le parole del profeta Aggeo, secondo la volontà del Signore che lo aveva loro inviato, e

il popolo ebbe timore del Signore. 13Aggeo, messaggero del Signore, rivolto al popolo, disse secondo la missione del

Signore: "Io sono con voi, oracolo del Signore". 14E il Signore destò lo spirito di Zorobabele figlio di Sealtièl

governatore della Giudea e di Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote, e di tutto il resto del popolo ed essi si

mossero e intrapresero i lavori per la casa del Signore degli eserciti. 15Questo avvenne il ventiquattro del sesto mese

dell'anno secondo del re Dario.
2

1Il ventuno del settimo mese, questa parola del Signore fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo: 2Su, parla a

Zorobabele figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, a Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote, e a tutto il

resto del popolo: 3Chi di voi è ancora in vita che abbia visto questa casa nel suo primitivo splendore? Ma ora in quali

condizioni voi la vedete? In confronto a quella, non è forse ridotta a un nulla ai vostri occhi? 4Ora, coraggio,

Zorobabele - oracolo del Signore - coraggio, Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote; coraggio, popolo tutto del

paese, dice il Signore, e al lavoro, perché io sono con voi - oracolo del Signore degli eserciti - 5secondo la parola

dell'alleanza che ho stipulato con voi quando siete usciti dall'Egitto; il mio spirito sarà con voi, non temete.

6Dice infatti il Signore degli eserciti: Ancora un po' di tempo e io scuoterò il cielo e la terra, il mare e la terraferma.

7Scuoterò tutte le nazioni e affluiranno le ricchezze di tutte le genti e io riempirò questa casa della mia gloria, dice il

Signore degli eserciti. 8L'argento è mio e mio è l'oro, dice il Signore degli eserciti. 9La gloria futura di questa casa

sarà più grande di quella di una volta, dice il Signore degli eserciti; in questo luogo porrò la pace - oracolo del

Signore degli eserciti -.

10Il ventiquattro del nono mese, secondo anno di Dario, questa parola del Signore fu rivelata per mezzo del profeta

Aggeo: 11Dice il Signore degli eserciti: Interroga i sacerdoti intorno alla legge e chiedi loro: 12Se uno in un lembo del

suo vestito porta carne consacrata e con il lembo tocca il pane, il companatico, il vino, l'olio o qualunque altro cibo,

questo verrà santificato? No, risposero i sacerdoti. 13Aggeo soggiunse: "Se uno che è contaminato per il contatto di

un cadavere tocca una di quelle cose, sarà essa immonda?" "Sì", risposero i sacerdoti, "è immonda". 14Ora riprese

Aggeo: "Tale è questo popolo, tale è questa nazione davanti a me - oracolo del Signore - e tale è ogni lavoro delle

loro mani; anzi, anche ciò che qui mi offrono è immondo".

15Ora, pensate, da oggi e per l'avvenire: prima che si cominciasse a porre pietra sopra pietra nel tempio del Signore,

16come andavano le vostre cose? Si andava a un mucchio da cui si attendevano venti misure di grano e ce n'erano

dieci; si andava a un tino da cinquanta barili e ce n'erano venti. 17Io vi ho colpiti con la ruggine, con il carbonchio e

con la grandine in tutti i lavori delle vostre mani, ma voi non siete ritornati a me - parola del Signore -. 18Considerate

bene da oggi in poi (dal ventiquattro del nono mese, cioè dal giorno in cui si posero le fondamenta del tempio del

Signore), 19se il grano verrà a mancare nei granai, se la vite, il fico, il melograno, l'olivo non daranno più i loro frutti.

Da oggi in poi io vi benedirò!

20Il ventiquattro del mese questa parola del Signore fu rivolta una seconda volta ad Aggeo: 21"Parla a Zorobabele,

governatore della Giudea, e digli: Scuoterò il cielo e la terra, 22abbatterò il trono dei regni e distruggerò la potenza

dei regni delle nazioni , rovescerò i carri e i loro equipaggi: cadranno cavalli e cavalieri; ognuno verrà trafitto dalla

spada del proprio fratello. 23In quel giorno - oracolo del Signore degli eserciti - io ti prenderò, Zorobabele figlio di

Sealtièl mio servo, dice il Signore, e ti porrò come un sigillo, perché io ti ho eletto, dice il Signore degli eserciti".

Zaccaria
1

1Nell'ottavo mese dell'anno secondo del regno di Dario, fu rivolta questa parola del Signore al profeta Zaccaria figlio

di Barachia, figlio di Iddò: 2"Il Signore si è molto sdegnato contro i vostri padri. 3Tu dunque riferirai loro: Così parla

il Signore degli eserciti: Convertitevi a me - oracolo del Signore degli eserciti - e io mi rivolgerò a voi, dice il

Signore degli eserciti. 4Non siate come i vostri padri, ai quali i profeti di un tempo andavan gridando: Dice il

Signore degli eserciti: Tornate indietro dal vostro cammino perverso e dalle vostre opere malvage. Ma essi non

vollero ascoltare e non mi prestarono attenzione, dice il Signore. 5Dove sono i vostri padri? I profeti forse vivranno

sempre? 6Le parole e i decreti che io avevo comunicato ai miei servi, i profeti, non si sono forse adempiuti sui padri

vostri? Essi si sono convertiti e hanno detto: Quanto il Signore degli eserciti ci aveva minacciato a causa dei nostri

traviamenti e delle nostre colpe, l'ha eseguito sopra di noi".

7Il ventiquattro dell'undecimo mese, cioè il mese di Sebàt, l'anno secondo di Dario, questa parola del Signore si

manifestò al profeta Zaccaria, figlio di Iddò. 8Io ebbi una visione di notte. Un uomo, in groppa a un cavallo rosso,

stava fra i mirti in una valle profonda; dietro a lui stavano altri cavalli rossi, sauri e bianchi. 9Io domandai: "Mio

signore, che significano queste cose?". L'angelo che parlava con me mi rispose: "Io t'indicherò ciò che esse

significano". 10Allora l'uomo che stava fra i mirti prese a dire: "Essi sono coloro che il Signore ha inviati a

percorrere la terra". 11Si rivolsero infatti all'angelo del Signore che stava fra i mirti e gli dissero: "Abbiamo percorso

la terra: è tutta tranquilla". 12Allora l'angelo del Signore disse: "Signore degli eserciti, fino a quando rifiuterai di aver

pietà di Gerusalemme e delle città di Giuda, contro le quali sei sdegnato? Sono ormai settant'anni!". 13E all'angelo

che parlava con me il Signore rivolse parole buone, piene di conforto. 14Poi l'angelo che parlava con me mi disse:

"Fa' sapere questo: Così dice il Signore degli eserciti: Io sono ingelosito per Gerusalemme e per Sion di gelosia

grande; 15ma ardo di sdegno contro le nazioni superbe, poiché mentre io ero un poco sdegnato, esse cooperarono al

disastro. 16Perciò dice il Signore: Io di nuovo mi volgo con compassione a Gerusalemme: la mia casa vi sarà

riedificata - parola del Signore degli eserciti - e la corda del muratore sarà tesa di nuovo sopra Gerusalemme. 17Fa'

sapere anche questo: Così dice il Signore degli eserciti: Le mie città avranno sovrabbondanza di beni, il Signore avrà

ancora compassione di Sion ed eleggerà di nuovo Gerusalemme".

2

1Poi alzai gli occhi ed ecco, vidi quattro corna. 2Domandai all'angelo che parlava con me: "Che cosa sono queste?".

Ed egli: "Sono le corna che hanno disperso Giuda, Israele e Gerusalemme". 3Poi il Signore mi fece vedere quattro

operai. 4Domandai: "Che cosa vengono a fare costoro?". Mi rispose: "Le corna hanno disperso Giuda a tal segno che

nessuno osa più alzare la testa e costoro vengono a demolire e abbattere le corna delle nazioni che cozzano contro il

paese di Giuda per disperderlo".

5Alzai gli occhi ed ecco un uomo con una corda in mano per misurare. 6Gli domandai: "Dove vai?". Ed egli: "Vado a

misurare Gerusalemme per vedere qual è la sua larghezza e qual è la sua lunghezza". 7Allora l'angelo che parlava

con me uscì e incontrò un altro angelo 8che gli disse: "Corri, va' a parlare a quel giovane e digli: Gerusalemme sarà

priva di mura, per la moltitudine di uomini e di animali che dovrà accogliere. 9Io stesso - parola del Signore - le farò

da muro di fuoco all'intorno e sarò una gloria in mezzo ad essa.

10Su, su, fuggite dal paese del settentrione - parola del Signore - voi che ho dispersi ai quattro venti del cielo - parola

del Signore. 11A Sion mettiti in salvo, tu che abiti ancora con la figlia di Bábilonia! 12Dice il Signore degli eserciti

alle nazioni che vi hanno spogliato: 13Ecco, io stendo la mano sopra di esse e diverranno preda dei loro schiavi e voi

saprete che il Signore degli eserciti mi ha inviato.

14Gioisci, esulta, figlia di Sion,
perché, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te
- oracolo del Signore -.

15Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore

e diverranno suo popolo ed egli dimorerà in mezzo a te

e tu saprai che il Signore degli eserciti
mi ha inviato a te.
16Il Signore si terrà Giuda
come eredità nella terra santa,
Gerusalemme sarà di nuovo prescelta.
17Taccia ogni mortale davanti al Signore,
poiché egli si è destato dalla sua santa dimora".
3

1Poi mi fece vedere il sommo sacerdote Giosuè, ritto davanti all'angelo del Signore, e satana era alla sua destra per

accusarlo. 2L'angelo del Signore disse a satana: "Ti rimprovera il Signore, o satana! Ti rimprovera il Signore che si è

eletto Gerusalemme! Non è forse costui un tizzone sottratto al fuoco?". 3Giosuè infatti era rivestito di vesti immonde

e stava in piedi davanti all'angelo,4il quale prese a dire a coloro che gli stavano intorno: "Toglietegli quelle vesti

immonde". Poi disse a Giosuè: "Ecco, io ti tolgo di dosso il peccato; fatti rivestire di abiti da festa". 5Poi soggiunse:

"Mettetegli sul capo un diadema mondo". E gli misero un diadema mondo sul capo, lo rivestirono di candide vesti

alla presenza dell'angelo del Signore. 6Poi l'angelo del Signore dichiarò a Giosuè: 7"Dice il Signore degli eserciti: Se

camminerai nelle mie vie e osserverai le mie leggi, tu avrai il governo della mia casa, sarai il custode dei miei atri e

ti darò accesso fra questi che stanno qui.

8Ascolta dunque, Giosuè sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni che siedono davanti a te, poiché essi servono da

presagio: ecco, io manderò il mio servo Germoglio. 9Ecco la pietra che io pongo davanti a Giosuè: sette occhi sono

su quest'unica pietra; io stesso inciderò la sua iscrizione - oracolo del Signore degli eserciti - e rimuoverò in un sol

giorno l'iniquità da questo paese. 10In quel giorno - oracolo del Signore degli eserciti - ogni uomo inviterà il suo

vicino sotto la sua vite e sotto il suo fico".
4

1L'angelo che mi parlava venne a destarmi, come si desta uno dal sonno, 2e mi disse: "Che cosa vedi?". Risposi:

"Vedo un candelabro tutto d'oro; in cima ha un recipiente con sette lucerne e sette beccucci per le lucerne. 3Due olivi

gli stanno vicino, uno a destra e uno a sinistra". 4Allora domandai all'angelo che mi parlava: "Che cosa significano,

signor mio, queste cose?". 5Egli mi rispose: "Non comprendi dunque il loro significato?". E io: "No, signor mio".

6Egli mi rispose: "Questa è la parola del Signore a Zorobabele: Non con la potenza né con la forza, ma con il mio

spirito, dice il Signore degli eserciti! 7Chi sei tu, o grande monte? Davanti a Zorobabele diventa pianura! Egli

estrarrà la pietra, quella del vertice, fra le acclamazioni: Quanto è bella!".

8Mi fu rivolta questa parola del Signore: 9"Le mani di Zorobabele hanno fondato questa casa: le sue mani la

compiranno e voi saprete che il Signore degli eserciti mi ha inviato a voi. 10Chi oserà disprezzare il giorno di così

modesti inizi? Si gioirà vedendo il filo a piombo in mano a Zorobabele. Le sette lucerne rappresentano gli occhi del

Signore che scrutano tutta la terra". 11Quindi gli domandai: "Che significano quei due olivi a destra e a sinistra del

candelabro? 12E quelle due ciocche d'olivo che stillano oro dentro i due canaletti d'oro?". 13Mi rispose: "Non

comprendi dunque il significato di queste cose?". E io: "No, signor mio". 14"Questi, soggiunse, sono i due consacrati

che assistono il dominatore di tutta la terra".
5

1Poi alzai gli occhi e vidi un rotolo che volava. 2L'angelo mi domandò: "Che cosa vedi?". E io: "Vedo un rotolo che

vola: è lungo venti cubiti e largo dieci". 3Egli soggiunse: "Questa è la maledizione che si diffonde su tutta la terra:

ogni ladro sarà scacciato via di qui come quel rotolo; ogni spergiuro sarà scacciato via di qui come quel rotolo. 4Io

scatenerò la maledizione, dice il Signore degli eserciti, in modo che essa penetri nella casa del ladro e nella casa

dello spergiuro riguardo al mio nome; rimarrà in quella casa e la consumerà insieme con le sue travi e le sue pietre".

5Poi l'angelo che parlava con me si avvicinò e mi disse: "Alza gli occhi e osserva ciò che appare". 6E io: "Che cosa è

quella?". Mi rispose: "È un'efa che avanza". Poi soggiunse: "Questa è la loro corruzione in tutta la terra". 7Fu quindi

alzato un coperchio di piombo; ecco dentro all'efa vi era una donna. 8Disse: "Questa è l'empietà!". Poi la ricacciò

dentro l'efa e ricoprì l'apertura con il coperchio di piombo. 9Alzai di nuovo gli occhi per osservare e vidi venire due

donne: il vento agitava le loro ali, poiché avevano ali come quelle delle cicogne, e sollevarono l'efa fra la terra e il

cielo. 10Domandai all'angelo che parlava con me: "Dove portano l'efa costoro?". 11Mi rispose: "Vanno nella terra di

Sènnaar per costruirle un tempio. Appena costruito, l'efa sarà posta sopra il suo piedistallo".

6

1Alzai ancora gli occhi per osservare ed ecco quattro carri uscire in mezzo a due montagne e le montagne erano di

bronzo. 2Il primo carro aveva cavalli bai, il secondo cavalli neri, 3il terzo cavalli bianchi e il quarto cavalli pezzati.

4Domandai all'angelo che parlava con me: "Che significano quelli, signor mio?". 5E l'angelo: "Sono i quattro venti

del cielo che partono dopo essersi presentati al Signore di tutta la terra. 6I cavalli neri vanno verso la terra del

settentrione, seguiti da quelli bianchi; i pezzati invece si dirigono verso la terra del mezzogiorno. 7Essi fremono di

percorrere la terra". Egli disse loro: "Andate, percorrete la terra". Essi partirono per percorrere la terra; 8Poi mi

chiamò e mi disse: "Ecco, quelli che muovono verso la terra del settentrione hanno fatto calmare il mio spirito su

quella terra".

9Mi fu rivolta questa parola del Signore: 10"Prendi fra i deportati, fra quelli di Cheldài, di Tobia e di Iedaià, oro e

argento e va' nel medesimo giorno a casa di Giosia figlio di Sofonìa, che è ritornato da Bábilonia. 11Prendi

quell'argento e quell'oro e ne farai una corona che porrai sul capo di Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote.

12Gli riferirai: Dice il Signore degli eserciti: Ecco un uomo che si chiama Germoglio: spunterà da sé e ricostruirà il

tempio del Signore. 13Sì, egli ricostruirà il tempio del Signore, egli riceverà la gloria, egli siederà da sovrano sul suo

trono. Un sacerdote sarà alla sua destra e fra i due regnerà una pace perfetta. 14La corona per Cheldài, Tobia, Iedaià e

Giosia, figlio di Sofonìa, resterà di ricordo nel tempio del Signore. 15Anche da lontano verranno a riedificare il

tempio del Signore. Così riconoscerete che il Signore degli eserciti mi ha inviato a voi. Ciò avverrà, se ascolterete la

voce del Signore vostro Dio".
7

1L'anno quarto di Dario, il quarto giorno del nono mese, detto Casleu, la parola del Signore fu rivolta a Zaccaria.

2Betel aveva inviato Sarèzer alto ufficiale del re con i suoi uomini a supplicare il Signore 3e a domandare ai sacerdoti

addetti al tempio del Signore degli eserciti e ai profeti: "Devo io continuare a far lutto e astinenza nel quinto mese,

come ho fatto in questi anni passati?".

4Allora mi fu rivolta questa parola del Signore: 5"Parla a tutto il popolo del paese e a tutti i sacerdoti e di' loro:

Quando avete fatto digiuni e lamenti nel quinto e nel settimo mese per questi settant'anni, lo facevate forse per me?

6Quando avete mangiato e bevuto non lo facevate forse per voi? 7Non è questa forse la parola che vi proclamava il

Signore per mezzo dei profeti del passato, quando Gerusalemme era ancora abitata e in pace ed erano abitate le città

vicine e il Negheb e la pianura?". 8Questa parola del Signore fu rivolta a Zaccaria: 9"Ecco ciò che dice il Signore

degli eserciti: Praticate la giustizia e la fedeltà; esercitate la pietà e la misericordia ciascuno verso il suo prossimo.

10Non frodate la vedova, l'orfano, il pellegrino, il misero e nessuno nel cuore trami il male contro il proprio fratello".

11Ma essi hanno rifiutato di ascoltarmi, mi hanno voltato le spalle, hanno indurito gli orecchi per non sentire.

12Indurirono il cuore come un diamante per non udire la legge e le parole che il Signore degli eserciti rivolgeva loro

mediante il suo spirito, per mezzo dei profeti del passato. Così si accese un grande sdegno da parte del Signore degli

eserciti. 13Come al suo chiamare essi non vollero dare ascolto, così quand'essi grideranno, io non li ascolterò, dice il

Signore degli eserciti. 14 "Io li ho dispersi fra tutte quelle nazioni che essi non conoscevano e il paese si è desolato

dietro di loro, senza che alcuno lo percorresse; la terra di delizie è stata ridotta a desolazione".

8

1Questa parola del Signore degli eserciti mi fu rivolta: 2"Così dice il Signore degli eserciti:

Sono acceso di grande gelosia per Sion,
un grande ardore m'infiamma per lei.

3Dice il Signore: Tornerò a Sion e dimorerò in Gerusalemme. Gerusalemme sarà chiamata Città della fedeltà e il

monte del Signore degli eserciti Monte santo". 4Dice il Signore degli eserciti: "Vecchi e vecchie siederanno ancora

nelle piazze di Gerusalemme, ognuno con il bastone in mano per la loro longevità. 5Le piazze della città

formicoleranno di fanciulli e di fanciulle, che giocheranno sulle sue piazze". 6Dice il Signore degli eserciti: "Se

questo sembra impossibile agli occhi del resto di questo popolo in quei giorni, sarà forse impossibile anche ai miei

occhi?" - dice il Signore degli eserciti -.
7Così dice il Signore degli eserciti:
"Ecco, io salvo il mio popolo
dalla terra d'oriente e d'occidente:
8li ricondurrò ad abitare in Gerusalemme;
saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio,
nella fedeltà e nella giustizia".

9Dice il Signore degli eserciti: "Riprendano forza le vostre mani. Voi in questi giorni ascoltate queste parole dalla

bocca dei profeti; oggi vien fondata la casa del Signore degli eserciti con la ricostruzione del tempio.

10Ma prima di questi giorni
non c'era salario per l'uomo,
né salario per l'animale;
non c'era sicurezza alcuna
per chi andava e per chi veniva
a causa degli invasori:
io stesso mettevo gli uomini l'un contro l'altro.
11Ora invece verso il resto di questo popolo
io non sarò più come sono stato prima
- dice il Signore degli eserciti -.
12È un seme di pace:
la vite produrrà il suo frutto,
la terra darà i suoi prodotti,
i cieli daranno la rugiada:
darò tutto ciò al resto di questo popolo.

13Come foste oggetto di maledizione fra le genti, o casa di Giuda e d'Israele, così quando vi avrò salvati, diverrete

una benedizione. Non temete dunque: riprendano forza le vostre mani".

14Così dice il Signore degli eserciti: "Come decisi di affliggervi quando i vostri padri mi provocarono all'ira - dice il

Signore degli eserciti - e non mi lasciai commuovere, 15così invece mi darò premura in questi giorni di fare del bene

a Gerusalemme e alla casa di Giuda; non temete. 16Ecco ciò che voi dovrete fare: parlate con sincerità ciascuno con

il suo prossimo; veraci e sereni siano i giudizi che terrete alle porte delle vostre città. 17Nessuno trami nel cuore il

male contro il proprio fratello; non amate il giuramento falso, poiché io detesto tutto questo" - oracolo del Signore -.

18Mi fu ancora rivolta questa parola del Signore degli eserciti: 19"Così dice il Signore degli eserciti: Il digiuno del

quarto, quinto, settimo e decimo mese si cambierà per la casa di Giuda in gioia, in giubilo e in giorni di festa, purché

amiate la verità e la pace".

20Dice il Signore degli eserciti: "Anche popoli e abitanti di numerose città si raduneranno 21e si diranno l'un l'altro:

Su, andiamo a supplicare il Signore, a trovare il Signore degli eserciti; ci vado anch'io. 22Così popoli numerosi e

nazioni potenti verranno a Gerusalemme a consultare il Signore degli eserciti e a supplicare il Signore".

23Dice il Signore degli eserciti: "In quei giorni, dieci uomini di tutte le lingue delle genti afferreranno un Giudeo per

il lembo del mantello e gli diranno: Vogliamo venire con voi, perché abbiamo compreso che Dio è con voi".

9
1Oracolo.
La parola del Signore è sulla terra di Cadràch
e si posa su Damasco,
poiché al Signore appartiene la perla di Aram
e tutte le tribù d'Israele;
2anche Amat sua confinante
e Sidòne, che è tanto saggia.
3Tiro si è costruita una fortezza
e vi ha accumulato argento come polvere
e oro come fango delle strade.
4Ecco, il Signore se ne impossesserà,
sprofonderà nel mare le sue ricchezze
ed essa sarà divorata dal fuoco.
5Ascalòna vedrà e ne sarà spaventata,
Gaza sarà in grandi dolori,
come anche Ekròn,
perché svanirà la sua fiducia;
scomparirà il re da Gaza
e Ascalòna rimarrà disabitata.
6Bastardi dimoreranno in Asdòd,
abbatterò l'orgoglio del Filisteo.
7Toglierò il sangue dalla sua bocca
e i suoi abomini dai suoi denti.
Diventerà anche lui un resto per il nostro Dio,
sarà come una famiglia in Giuda
ed Ekròn sarà simile al Gebuseo.
8Mi porrò come sentinella per la mia casa
contro chi va e chi viene,
non vi passerà più l'oppressore,
perché ora io stesso sorveglio con i miei occhi.
9Esulta grandemente figlia di Sion,
giubila, figlia di Gerusalemme!
Ecco, a te viene il tuo re.
Egli è giusto e vittorioso,
umile, cavalca un asino,
un puledro figlio d'asina.
10Farà sparire i carri da Èfraim
e i cavalli da Gerusalemme,
l'arco di guerra sarà spezzato,
annunzierà la pace alle genti,
il suo dominio sarà da mare a mare
e dal fiume ai confini della terra.

11Quanto a te, per il sangue dell'alleanza con te,

estrarrò i tuoi prigionieri dal pozzo senz'acqua.

12Ritornate alla cittadella, prigionieri della speranza!

Ve l'annunzio fino da oggi:
vi ripagherò due volte.
13Tendo Giuda come mio arco,
Èfraim come un arco teso;

ecciterò i tuoi figli, Sion, contro i tuoi figli, Grecia,

ti farò come spada di un eroe.
14Allora il Signore comparirà contro di loro,
come fulmine guizzeranno le sue frecce;
il Signore darà fiato alla tromba
e marcerà fra i turbini del mezzogiorno.
15Il Signore degli eserciti li proteggerà:

divoreranno e calpesteranno le pietre della fionda,

berranno il loro sangue come vino,

ne saranno pieni come bacini, come i corni dell'altare.

16Il Signore loro Dio

in quel giorno salverà come un gregge il suo popolo,

come gemme di un diadema
brilleranno sulla sua terra.
17Quali beni, quale bellezza!
Il grano darà vigore ai giovani
e il vino nuovo alle fanciulle.
10

1Chiedete al Signore la pioggia tardiva di primavera;

è il Signore che forma i nembi,
egli riversa pioggia abbondante
da' il pane agli uomini,
a ognuno l'erba dei campi.
2Poiché gli strumenti divinatori dicono menzogne,
gli indovini vedono il falso,
raccontano sogni fallaci,
danno vane consolazioni:
per questo vanno vagando come pecore,
sono oppressi, perché senza pastore.
3Contro i pastori divampa il mio sdegno
e contro i montoni dirigo lo sguardo,
poiché il Signore visiterà il suo gregge
e ne farà come un cavallo da parata.
4Da lui uscirà la pietra d'angolo,
da lui il chiodo, da lui l'arco di guerra,
da lui tutti quanti i condottieri.
5Saranno come prodi che calpestano
il fango delle strade in battaglia.
Combatteranno perché il Signore è con loro

e rimarranno confusi coloro che cavalcano i destrieri.

6Io rafforzerò la casa di Giuda
e renderò vittoriosa la casa di Giuseppe:

li ricondurrò in patria, poiché ne ho avuto pietà;

saranno come se non li avessi mai ripudiati,
poiché io sono il Signore loro Dio
e li esaudirò.
7Saranno come un eroe quelli di Èfraim,
gioirà il loro cuore come inebriato dal vino,
vedranno i loro figli e gioiranno
e il loro cuore esulterà nel Signore.
8Con un fischio li chiamerò a raccolta
quando li avrò riscattati
e saranno numerosi come prima.
9Dopo essere stati dispersi fra i popoli,
nelle regioni remote, si ricorderanno di me,
alleveranno i figli e torneranno.
10Li farò ritornare dall'Egitto,
li raccoglierò dall'Assiria,
per ricondurli nella terra di Gàlaad e del Libano
e non basterà per loro lo spazio.
11Attraverseranno il mare verso Tiro,
percuoteranno le onde del mare,
saranno inariditi i gorghi del Nilo.
Sarà abbattuto l'orgoglio di Assur
e rimosso lo scettro d'Egitto.
12Li renderò forti nel Signore
e del suo nome si glorieranno.
Parola del Signore.
11
1Apri, Libano, le tue porte,
e il fuoco divori i tuoi cedri.
2Urla, cipresso, perché il cedro è caduto,
gli splendidi alberi sono distrutti.
Urlate, querce di Basàn,
perché la foresta impenetrabile è abbattuta!
3Si ode il lamento dei pastori,
perché la loro gloria è distrutta!
Si ode il ruggito dei leoncelli,
perché è devastata la magnificenza del Giordano!

4Così parla il Signore mio Dio: "Pasci quelle pecore da macello 5che i compratori sgozzano impunemente, e i

venditori dicono: Sia benedetto il Signore, mi sono arricchito, e i pastori non se ne curano affatto. 6Neppur io

perdonerò agli abitanti del paese. Oracolo del Signore. Ecco, io abbandonerò gli uomini l'uno in balìa dell'altro, in

balìa del loro re, perché devastino il paese - non mi curerò di liberarli dalle loro mani".

7Io dunque mi misi a pascolare le pecore da macello da parte dei mercanti di pecore. Presi due bastoni: uno lo

chiamai Benevolenza e l'altro Unione e condussi al pascolo le pecore. 8Nel volgere d'un sol mese eliminai tre

pastori. Ma io mi irritai contro di esse, perché anch'esse si erano tediate di me. 9Perciò io dissi: "Non sarò più il

vostro pastore. Chi vuol morire, muoia; chi vuol perire, perisca; quelle che rimangono si divorino pure fra di loro!".

10Presi il bastone chiamato Benevolenza e lo spezzai: ruppi così l'alleanza da me stabilita con tutti i popoli. 11Lo

ruppi in quel medesimo giorno; i mercanti di pecore che mi osservavano, riconobbero che quello era l'ordine del

Signore. 12Poi dissi loro: "Se vi pare giusto, datemi la mia paga; se no, lasciate stare". Essi allora pesarono trenta

sicli d'argento come mia paga. 13Ma il Signore mi disse: "Getta nel tesoro questa bella somma, con cui sono stato da

loro valutato!". Io presi i trenta sicli d'argento e li gettai nel tesoro della casa del Signore. 14Poi feci a pezzi il

secondo bastone chiamato Unione per rompere così la fratellanza fra Giuda e Israele. 15Quindi il Signore mi disse:

"Prenditi gli attrezzi di un pastore insensato, 16poiché ecco, io susciterò nel paese un pastore, che non avrà cura di

quelle che si perdono, non cercherà le disperse, non curerà le malate, non nutrirà le affamate; mangerà invece le

carni delle più grasse e strapperà loro perfino le unghie.

17Guai al pastore stolto che abbandona il gregge!
Una spada sta sopra il suo braccio
e sul suo occhio destro.
Tutto il suo braccio si inaridisca
e tutto il suo occhio destro resti accecato".
12

1Oracolo. Parola del Signore su Israele. Dice il Signore che ha steso i cieli e fondato la terra, che ha formato lo

spirito nell'intimo dell'uomo: 2"Ecco, io farò di Gerusalemme come una coppa che da' le vertigini a tutti i popoli

vicini e anche Giuda sarà in angoscia nell'assedio contro Gerusalemme. 3In quel giorno io farò di Gerusalemme

come una pietra da carico per tutti i popoli: quanti vorranno sollevarla ne resteranno sgraffiati; contro di essa si

raduneranno tutte le genti della terra. 4In quel giorno - parola del Signore - colpirò di terrore tutti i cavalli e i loro

cavalieri di pazzia; mentre sulla casa di Giuda terrò aperti i miei occhi, colpirò di cecità tutti i cavalli delle genti.

5Allora i capi di Giuda penseranno: La forza dei cittadini di Gerusalemme sta nel Signore degli eserciti, loro Dio. 6In

quel giorno farò dei capi di Giuda come un braciere acceso in mezzo a una catasta di legna e come una torcia

ardente fra i covoni; essi divoreranno a destra e a sinistra tutti i popoli vicini. Solo Gerusalemme resterà al suo

posto. 7Il Signore salverà in primo luogo le tende di Giuda; perché la gloria della casa di Davide e la gloria degli

abitanti di Gerusalemme non cresca più di quella di Giuda. 8In quel giorno il Signore farà da scudo agli abitanti di

Gerusalemme e chi tra di loro vacilla diverrà come Davide e la casa di Davide come Dio, come l'angelo del Signore

davanti a loro. 9In quel giorno io m'impegnerò a distruggere tutte le genti che verranno contro Gerusalemme.

10Riverserò sopra la casa di Davide e sopra gli abitanti di Gerusalemme uno spirito di grazia e di consolazione:

guarderanno a colui che hanno trafitto. Ne faranno il lutto come si fa il lutto per un figlio unico, lo piangeranno

come si piange il primogenito. 11In quel giorno grande sarà il lamento in Gerusalemme simile al lamento di Adad-

Rimmòn nella pianura di Meghìddo. 12Farà il lutto il paese, famiglia per famiglia:

la famiglia della casa di Davide a parte
e le loro donne a parte;
la famiglia della casa di Natàn a parte
e le loro donne a parte;
13la famiglia della casa di Levi a parte
e le loro donne a parte;
la famiglia della casa di Simeì a parte
e le loro donne a parte;
14così tutte le altre famiglie a parte
e le loro donne a parte".
13

1In quel giorno vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme una sorgente zampillante per lavare il

peccato e l'impurità. 2In quel giorno - dice il Signore degli eserciti - io estirperò dal paese i nomi degli idoli, né più

saranno ricordati: anche i profeti e lo spirito immondo farò sparire dal paese. 3Se qualcuno oserà ancora fare il

profeta, il padre e la madre che l'hanno generato, gli diranno: "Tu morirai, perché proferisci menzogne nel nome del

Signore", e il padre e la madre che l'hanno generato lo trafiggeranno perché fa il profeta. 4In quel giorno ogni profeta

si vergognerà della visione che avrà annunziata, né indosserà più il mantello di pelo per raccontare bugie. 5Ma

ognuno dirà: "Non sono un profeta: sono un lavoratore della terra, ad essa mi sono dedicato fin dalla mia

giovinezza". 6E se gli si dirà: "Perché quelle piaghe in mezzo alle tue mani?", egli risponderà: "Queste le ho ricevute

in casa dei miei amici".
7Insorgi, spada, contro il mio pastore,
contro colui che è mio compagno.
Oracolo del Signore degli eserciti.
Percuoti il pastore e sia disperso il gregge,
allora volgerò la mano sopra i deboli.
8In tutto il paese,
- oracolo del Signore -
due terzi saranno sterminati e periranno;
un terzo sarà conservato.
9Farò passare questo terzo per il fuoco
e lo purificherò come si purifica l'argento;
lo proverò come si prova l'oro.
Invocherà il mio nome e io l'ascolterò;
dirò: "Questo è il mio popolo".
Esso dirà: "Il Signore è il mio Dio".
14

1Ecco, viene un giorno per il Signore; allora le tue spoglie saranno spartite in mezzo a te. 2Il Signore radunerà tutte

le genti contro Gerusalemme per la battaglia; la città sarà presa, le case saccheggiate, le donne violate, una metà

della cittadinanza partirà per l'esilio, ma il resto del popolo non sarà strappato dalla città. 3Il Signore uscirà e

combatterà contro quelle nazioni, come quando combattè nel giorno della battaglia. 4In quel giorno i suoi piedi si

poseranno sopra il monte degli Ulivi che sta di fronte a Gerusalemme verso oriente, e il monte degli Ulivi si fenderà

in due, da oriente a occidente, formando una valle molto profonda; una metà del monte si ritirerà verso settentrione e

l'altra verso mezzogiorno. 5Sarà ostruita la valle fra i monti, poiché la nuova valle fra i monti giungerà fino ad Asal;

sarà ostruita come fu ostruita durante il terremoto, avvenuto al tempo di Ozia re di Giuda. Verrà allora il Signore

mio Dio e con lui tutti i suoi santi. 6In quel giorno

non vi sarà né luce né freddo, né gelo: 7sarà un unico giorno, il Signore lo conosce; non ci sarà né giorno né notte;

verso sera risplenderà la luce. 8In quel giorno acque vive sgorgheranno da Gerusalemme e scenderanno parte verso il

mare orientale, parte verso il Mar Mediterraneo, sempre, estate e inverno. 9Il Signore sarà re di tutta la terra e ci sarà

il Signore soltanto, e soltanto il suo nome. 10Tutto il paese si trasformerà in pianura da Gàbaa fino a Rimmòn nel

Negheb; Gerusalemme si eleverà e sarà abitata nel luogo dov'è, dalla porta di Beniamino fino al posto della prima

porta, cioè fino alla porta dell'Angolo, e dalla torre di Cananeèl fino ai torchi del re. 11Ivi abiteranno: non vi sarà più

sterminio e Gerusalemme se ne starà tranquilla e sicura.

12Questa sarà la piaga con cui il Signore colpirà tutti i popoli che avranno mosso guerra a Gerusalemme:

imputridiranno le loro carni, mentre saranno ancora in piedi; i loro occhi marciranno nelle orbite; la lingua marcirà

loro in bocca. 13In quel giorno vi sarà per opera del Signore un grande tumulto tra di loro: uno afferrerà la mano

dell'altro e alzerà la mano sopra la mano del suo amico. 14Anche Giuda combatterà in Gerusalemme e là si

ammasseranno le ricchezze di tutte le nazioni vicine: oro, argento e vesti in grande quantità. 15Di piaga simile

saranno colpiti i cavalli, i muli, i cammelli, gli asini e tutte le bestie degli accampamenti. 16Allora fra tutte le genti

che avranno combattuto contro Gerusalemme, i superstiti andranno ogni anno per adorare il re, il Signore degli

eserciti, e per celebrare la solennità delle capanne. 17Se qualche stirpe della terra non andrà a Gerusalemme per

adorare il re, il Signore degli eserciti, su di essa non ci sarà pioggia. 18Se la stirpe d'Egitto non salirà e non vorrà

venire, sarà colpita dalla stessa pena che il Signore ha inflitta alle genti che non sono salite a celebrare la festa delle

capanne. 19Questo sarà il castigo per l'Egitto e per tutte le genti che non saliranno a celebrare la festa delle capanne.

20In quel tempo anche sopra i sonagli dei cavalli si troverà scritto: "Sacro al Signore", e le caldaie nel tempio del

Signore saranno come i bacini che sono davanti all'altare. 21Anzi, tutte le caldaie di Gerusalemme e di Giuda saranno

sacre al Signore, re degli eserciti; quanti vorranno sacrificare verranno e le adopereranno per cuocere le carni. In

quel giorno non vi sarà neppure un Cananeo nella casa del Signore degli eserciti.

Malachia
1

1Oracolo. Parola del Signore a Israele per mezzo di Malachia. 2Vi ho amati, dice il Signore. E voi dite: "Come ci hai

amati?". Non era forse Esaù fratello di Giacobbe? - oracolo del Signore - Eppure ho amato Giacobbe 3e ho odiato

Esaù. Ho fatto dei suoi monti un deserto e ho dato la sua eredità agli sciacalli del deserto. 4Se Edom dicesse: "Siamo

stati distrutti, ma ci rialzeremo dalle nostre rovine!", il Signore degli eserciti dichiara: Essi ricostruiranno: ma io

demolirò. Saranno chiamati Regione empia e Popolo contro cui il Signore è adirato per sempre. 5I vostri occhi lo

vedranno e voi direte: "Grande è il Signore anche al di là dei confini d'Israele".

6Il figlio onora suo padre e il servo rispetta il suo padrone. Se io sono padre, dov'è l'onore che mi spetta? Se sono il

padrone, dov'è il timore di me? Dice il Signore degli eserciti a voi, sacerdoti, che disprezzate il mio nome. Voi

domandate: "Come abbiamo disprezzato il tuo nome?". 7Offrite sul mio altare un cibo contaminato e dite: "Come ti

abbiamo contaminato?". Quando voi dite: "La tavola del Signore è spregevole" 8e offrite un animale cieco in

sacrificio, non è forse un male? Quando voi offrite un animale zoppo o malato, non è forse un male? Offritelo pure

al vostro governatore: pensate che l'accetterà o che vi sarà grato? Dice il Signore degli eserciti.

9Ora supplicate pure Dio perché abbia pietà di voi! Se fate tali cose, dovrebbe mostrarsi favorevole a voi? Dice il

Signore degli eserciti. 10Oh, ci fosse fra di voi chi chiude le porte, perché non arda più invano il mio altare! Non mi

compiaccio di voi, dice il Signore degli eserciti, non accetto l'offerta delle vostre mani! 11 Poiché dall'oriente

all'occidente grande è il mio nome fra le genti e in ogni luogo è offerto incenso al mio nome e una oblazione pura,

perché grande è il mio nome fra le genti, dice il Signore degli eserciti. 12Ma voi lo profanate quando dite: "La tavola

del Signore è contaminata e spregevole ciò che v'è sopra, il suo cibo". 13Voi aggiungete: "Ah! che pena!". Voi mi

disprezzate, dice il Signore degli eserciti, e offrite animali rubati, zoppi, malati e li portate in offerta! Posso io

gradirla dalle vostre mani? Dice il Signore. 14Maledetto il fraudolento che ha nel gregge un maschio, ne fa voto e poi

mi sacrifica una bestia difettosa. Poiché io sono un re grande, dice il Signore degli eserciti, e il mio nome è terribile

fra le nazioni.
2

1Ora a voi questo monito, o sacerdoti. 2Se non mi ascolterete e non vi prenderete a cuore di dar gloria al mio nome,

dice il Signore degli eserciti, manderò su di voi la maledizione e cambierò in maledizione le vostre benedizioni.

Anzi le ho già maledette, perché nessuno tra di voi se la prende a cuore.

3Ecco, io spezzerò il vostro braccio
e spanderò sulla vostra faccia escrementi,
gli escrementi delle vittime
immolate nelle vostre solennità,
perché siate spazzati via insieme con essi.

4Così saprete che io ho diretto a voi questo monito,

perché c'è anche un'alleanza fra me e Levi,
dice il Signore degli eserciti.
5La mia alleanza con lui
era alleanza di vita e di benessere
e io glieli concessi; alleanza di timore

ed egli mi temette ed ebbe riverenza del mio nome.

6Un insegnamento fedele era sulla sua bocca,
né c'era falsità sulle sue labbra;
con pace e rettitudine ha camminato davanti a me
e ha trattenuto molti dal male.
7Infatti le labbra del sacerdote
devono custodire la scienza
e dalla sua bocca si ricerca l'istruzione,

perché egli è messaggero del Signore degli eserciti.

8Voi invece vi siete allontanati dalla retta via
e siete stati d'inciampo a molti
con il vostro insegnamento;
avete rotto l'alleanza di Levi,
dice il Signore degli eserciti.
9Perciò anch'io vi ho reso spregevoli
e abbietti davanti a tutto il popolo,
perché non avete osservato le mie disposizioni
e avete usato parzialità riguardo alla legge.

10Non abbiamo forse tutti noi un solo Padre? Forse non ci ha creati un unico Dio? Perché dunque agire con perfidia

l'uno contro l'altro profanando l'alleanza dei nostri padri? 11Giuda è stato sleale e l'abominio è stato commesso in

Israele e in Gerusalemme. Giuda infatti ha osato profanare il santuario caro al Signore e ha sposato le figlie d'un dio

straniero! 12Elimini il Signore chi ha agito così dalle tende di Giacobbe, il testimone e il mallevadore, e colui che

offre l'offerta al Signore degli eserciti.

13Un'altra cosa fate ancora; voi coprite di lacrime, di pianti e di sospiri l'altare del Signore, perché egli non guarda

all'offerta, né la gradisce con benevolenza dalle vostre mani. 14E chiedete: Perché? Perché il Signore è testimone fra

te e la donna della tua giovinezza, che ora perfidamente tradisci, mentr'essa è la tua consorte, la donna legata a te da

un patto.

15Non fece egli un essere solo dotato di carne e soffio vitale? Che cosa cerca quest'unico essere, se non prole da

parte di Dio? Custodite dunque il vostro soffio vitale e nessuno tradisca la donna della sua giovinezza. 16Perché io

detesto il ripudio, dice il Signore Dio d'Israele, e chi copre d'iniquità la propria veste, dice il Signore degli eserciti.

Custodite la vostra vita dunque e non vogliate agire con perfidia.

17Voi avete stancato il Signore con le vostre parole; eppure chiedete: Come lo abbiamo stancato? Quando affermate:

Chiunque fa il male è come se fosse buono agli occhi del Signore e in lui si compiace; o quando esclamate: Dov'è il

Dio della giustizia?
3

1Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore, che

voi cercate; l'angelo dell'alleanza, che voi sospirate, ecco viene, dice il Signore degli eserciti. 2Chi sopporterà il

giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei

lavandai. 3Siederà per fondere e purificare; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano

offrire al Signore un'oblazione secondo giustizia. 4Allora l'offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore

come nei giorni antichi, come negli anni lontani. 5Io mi accosterò a voi per il giudizio e sarò un testimone pronto

contro gli incantatori, contro gli adùlteri, contro gli spergiuri, contro chi froda il salario all'operaio, contro gli

oppressori della vedova e dell'orfano e contro chi fa torto al forestiero. Costoro non mi temono, dice il Signore degli

eserciti.
6Io sono il Signore, non cambio;

voi, figli di Giacobbe, non siete ancora al termine.

7Fin dai tempi dei vostri padri
vi siete allontanati dai miei precetti,
non li avete osservati.
Ritornate a me e io tornerò a voi,
dice il Signore degli eserciti.
Ma voi dite:
"Come dobbiamo tornare?".
8Può un uomo frodare Dio?
Eppure voi mi frodate
e andate dicendo:
"Come ti abbiamo frodato?".
Nelle decime e nelle primizie.
9Siete già stati colpiti dalla maledizione
e andate ancora frodandomi,
voi, la nazione tutta!
10Portate le decime intere nel tesoro del tempio,
perché ci sia cibo nella mia casa;
poi mettetemi pure alla prova in questo,
- dice il Signore degli eserciti -
se io non vi aprirò le cateratte del cielo

e non riverserò su di voi benedizioni sovrabbondanti.

11Terrò indietro gli insetti divoratori
perché non vi distruggano i frutti della terra
e la vite non sia sterile nel campo,
dice il Signore degli eserciti.
12Felici vi diranno tutte le genti,
perché sarete una terra di delizie,
dice il Signore degli eserciti.

13Duri sono i vostri discorsi contro di me - dice il Signore - e voi andate dicendo: "Che abbiamo contro di te?".

14Avete affermato: "Èinutile servire Dio: che vantaggio abbiamo ricevuto dall'aver osservato i suoi comandamenti o

dall'aver camminato in lutto davanti al Signore degli eserciti? 15Dobbiamo invece proclamare beati i superbi che, pur

facendo il male, si moltiplicano e, pur provocando Dio, restano impuniti".

16Allora parlarono tra di loro i timorati di Dio. Il Signore porse l'orecchio e li ascoltò: un libro di memorie fu scritto

davanti a lui per coloro che lo temono e che onorano il suo nome. 17Essi diverranno - dice il Signore degli eserciti -

mia proprietà nel giorno che io preparo. Avrò compassione di loro come il padre ha compassione del figlio che lo

serve. 18Voi allora vi convertirete e vedrete la differenza fra il giusto e l'empio, fra chi serve Dio e chi non lo serve.

19Ecco infatti sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono

ingiustizia saranno come paglia; quel giorno venendo li incendierà - dice il Signore degli eserciti - in modo da non

lasciar loro né radice né germoglio. 20Per voi invece, cultori del mio nome, sorgerà il sole di giustizia con raggi

benefici e voi uscirete saltellanti come vitelli di stalla. 21Calpesterete gli empi ridotti in cenere sotto le piante dei

vostri piedi nel giorno che io preparo, dice il Signore degli eserciti.

22Tenete a mente la legge del mio servo Mosè,
al quale ordinai sull'Oreb,
statuti e norme per tutto Israele.

23Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga

il giorno grande e terribile del Signore,

24perché converta il cuore dei padri verso i figli

e il cuore dei figli verso i padri;
così che io venendo non colpisca
il paese con lo sterminio.
La Bibbia di Gerusalemme Liber Liber
Pagina 1

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