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Lettere all'Assemblea Nazionale Italo-Svizzera 1953-1957
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Shoghi Effendi : Con tutto il mio cuore - lettere alla Svizzera
CON TUTTO IL MIO CUORE
Lettere del Custode ai Bahá'í della Svizzera
INDICE
INTRODUZIONE

Un vero fratello 1

27 FEBBRAIO 1922

Lettera del Custode al Prof. Auguste Forel 4

12 DICEMBRE 1942
Agli amici Bahá'í svizzeri che partecipa-
rono alla prima scuola estiva Bahá'í

della Svizzera 6

24 OTTOBRE 1943
Ai cari amici Bábá'í riuniti in casa dei
sigg. Semle in occasione della scuola estiva

Bahá'í il 2 agosto 1943 8

23 Mirza 1949
Ai giovani partecipanti al primo simposio

della gioventù a Berna 9

7 SETTEMBRE 1951

All'Assemblea Spirituale dei Bahá'í di Zurigo 10

15 Mirza 1955
All'Assemblea Spirituale dei Bahá'í

d’Italia e Svizzera 11

- Acquisto del Centro Nazionale Bahá’í
- Pionieri svizzeri in Corsica
- Nostro "divorzio" dall’Italia
- L'azione attira la confermazione
- L'effetto degli incontri sugli amici
- Opuscoli in romancio
30 LUGLIO 1955

All'Assemblea Spirituale dei Bahá’í d’Italia e Svizzera 15

- Consacrazione e fedeltà
- Solo l'Africa supera
la consacrazione individuale
- Apertura dei territori vergini
- Acquisto degli Hazíratu’l-Quds
di Berna e Roma
- Letteratura
- Il ritiro dalla Chiesa
- I compiti della seconda fase
del Piano Decennale
- Le persecuzioni in Iran devono stimolare
i nostri sforzi
29 GENNAIO 1956
Alla signora Anna Kunz, segretaria dell'Assemblea

Spirituale Nazionale 20

- Il ruolo dell'Hazíratu'l-Quds di Berna
7 FEBBRAIO 1956
Ai Bahá’í che parteciparono alla scuola invernale

Italo-Svizzera a La Punt 22

- Gioventù Bahá'í
26 MAGGIO 1956
Alla signora Anna Kunz, segretaria dell'Assemblea

Spirituale Nazionale 23

- Necessità di formare gruppi e Assemblee,
e di insegnare la Fede
7 GIUGNO 1956

All'Assemblea Spirituale dei Bahá’í d'Italia e Svizzera 24

- Gioiosi risultati
- I progressi della Fede in Italia ed in Svizzera
- La segreteria nazionale deve stabilirsi a Berna
27 GIUGNO 1956

All'Assemblea Spirituale dei Bahá’í d’Italia e Svizzera 27

- La terza fase del Piano Decennale
- Le mete raggiunte devono essere consolidate
- Registrazione delle Assemblee
- Dotazioni
- Egli confida in noi
- La nostra occasione
4 GENNAIO 1957
Ai Bahá’í che parteciparono alla seconda scuola

invernale annuale in Svizzera 30

- Gioventù Bahá’í
- Una nuova razza di conquistatori
9 APRILE 1957
Alla signora Anna Kunz, segretaria dell'Assemblea

Spirituale Nazionale 32

- Il primo pellegrinaggio di Bahá’í svizzeri
- Il terreno del Tempio Bahá'í svizzero
12 AGOSTO 1957

All'Assemblea Spirituale dei Bahá’í d’Italia e Svizzera

- Principato del Liechtenstein
- Dono del terreno destinato alla costruzione
del Tempio Bahá’í svizzero

- Post Scriptum personale e manoscritto 34

- Caratteristiche degli ambienti in cui noi lavoriamo

- Il seme germoglierà nel tempo dovuto
- Il Piano Triennale
- Il contatto individuale: dispersione
- Ciò che è stato realizzato fino ad oggi
- Progressi insufficienti nell'insegnamento
- Il risveglio delle masse

- Come attingere alla sorgente del Potere invisibile

- Non lasciamoci distrarre
- I desideri del Custode

BIBLIOGRAFIA 42

INTRODUZIONE
Un vero fratello

"Vostro vero fratello...": È con queste parole, piene di umiltà e di amore, che Shoghi Effendi, molto spesso, concludeva i suoi consigli ed i suoi incoraggiamenti alle comunità bahá'í. Ed è in questo modo che egli inoltre firmava la maggior parte delle lettere che inviava alla Svizzera.

Sono settant'anni, quest'anno, che "l'Età Formativa" è succeduta al periodo eroico ed apostolico della Nuova Dispensazione. Nel novembre 1921 Shoghi Effendi accedeva al Ministero del Custodiato. In qualità di Custode della Causa egli ne diveniva suo interprete, suo protettore, suo mentore, ma soprattutto architetto del suo Ordine Amministrativo. Designato dal proprio nonno, 'Abdu'l-Bahá, Shoghi Effendi assicurò la continuazione del Patto Divino, rivelato da Bahá'u'lláh, particolarmente nel Libro delle Leggi, nel Libro del Patto e nella Tavola del Carmelo e perpetuato dal Centro stesso di questo possente Patto nel suo Testamento.

Dal "cuore e centro nevralgico" di questo nascente Ordine Amministrativo, sul Monte Carmelo, fino al suo improvviso trapasso, nel 1957 a Londra, Shoghi Effendi si rivolse alle comunità Bahá'í di tutto il mondo con pazienza, saggezza, amore ed autorità. Guida spirituale, fissò le norme di comportamento e i piani di lavoro degli artefici dell'Ordine embrionale di Bahá'u'lláh.

Anche il nostro Paese ha avuto il privilegio di ricevere i consigli

del beneamato Custode. Prima che le istituzioni Bahá'í fossero stabilite in Svizzera, poco dopo la visita di 'Abdu'l-Bahá a Ginevra, l'Ufficio Internazionale Bahá'í agi, dal 1925 al 1957, da collegamento tra i Bahá’í in numerosi Paesi.

Nel 1926, sotto l'ègida del Professor Auguste Forel, divenuto Bahá’í dopo una corrispondenza con 'Abdu'l-Bahá, fu fondata a Losanna la prima Assemblea Spirituale Locale. Solo vent'anni dopo si costituirono altre Assemblee (a Ginevra e a Berna nel 1948, a Zurigo nel 1950). La prima scuola estiva ebbe luogo a Zurigo nel 1941, durante la guerra, seguita da un altro incontro simile nel 1943, a Wolfhalden. Durante il Secondo Piano Settennale furono poste le basi dell'Ordine Amministrativo.

Nel 1953 fu eletta la prima Assemblea Spirituale Nazionale Italo-Svizzera. L'elezione della prima Assemblea Spirituale Nazionale dei Bahá’í della Svizzera avvenne nel 1962.

Nel 1955 fu acquistato I' Hazíratu’l-Quds ( Centro nazionale in via Dufour a Berna).

Il Custode seguì attentamente tutti questi sviluppi, dando aiuto e consigli. Nel pieno della Crociata Decennale (1953-1963) donò alla Svizzera la somma necessaria all'acquisto del terreno per il futuro Tempio Bahá’í svizzero, a Rumlingen ( Berna), di fronte alle Alpi Bernesi che tanto gli erano care.

Egli amava la Svizzera, la sua "seconda dimora". Vi si ritirava per riprendere forza o per scrivere. In una foto ingiallita lo vediamo accanto alla sua bicicletta, in cima ad un colle alpestre. Al Museo degli Archivi Internazionali, sul Monte Carmelo, troviamo un astuccio consunto contenente delle matite svizzere che aveva acquistato in un grande magazzino a Berna. Le usava per annotare i progressi, su grandi carte, dei piani successivi che aveva elaborato e promosso: i due Piani dei sette anni e quello dei dieci anni, la Crociata Mondiale, che sfociò, nel 1963, nell'elezione della Casa Universale di Giustizia.

A Glion, sul lago di Ginevra, il Custode verrà a meditare sulla tomba di Dagmar Dole, pioniera Bahá’í di origini danesi-americane che aveva risposto all'appello del Custode per introdurre la Fede in Europa e deceduta improvvisamente nel 1952 durante una convalescenza. "Ella fu la prima a donare la propria vita per la Causa nel progetto europeo" dirà in seguito il Custode. Morì in "tenuta da combattimento".

I gruppi Bahá’í erano, a quel tempo, rari e numericamente modesti. Composti da credenti devoti e motivati, provenienti dai più diversi ambienti e di varia nazionalità, queste piccole comunità furono galvanizzate nell'azione comune e nell'unità da Shoghi Effendi. In questa raccolta di lettere abbiamo riunito brani scelti di interesse generale per tutti i credenti. Queste lettere conservano tutta la loro attualità. Esse ispireranno e motiveranno le future generazioni di Bahá’í grazie alla visione che infondono. Oltre all'interesse storico o all'analisi di un argomento particolare, queste lettere rivestono un valore profetico. Se rivelano tutto l'affetto che il beneamato Custode nutriva nei confronti del nostro Paese, ci collegano anche strettamente alla costruzione dell'Ordine Amministrativo, che fu lo scopo della sua vita, e al Centro Mondiale, centro amministrativo e spirituale che è la sorgente della nostra Fede.

Il titolo di questo libro è una testimonianza dell'affetto che il beneamato Custode portava nel suo cuore per i membri della comunità Bahá’í della Svizzera. Esso riflette le ultime parole che rivolse nel suo messaggio di grande portata, datato 12 agosto 1957, appena tre mesi prima di lasciare questo mondo, dopo che il suo cuore aveva donato tutto quanto aveva potuto donare.

Assemblea Spirituale Nazionale
dei Bahá’í della Svizzera
Lettera del Custode al Prof. Auguste Forel
Haifa, Palestina, 27 febbraio 1922
Egregio Signore,

È con rammarico e tristezza che le trasmetto finalmente le tanto procrastinate traduzioni della risposta di 'Abdu'l-Bahá alla Sua lettera. Il Suo improvviso trapasso nel Grande Aldilà ci ha colmati tutti di profondo cordoglio ed ha considerevolmente aumentato il peso delle nostre preoccupazioni e delle nostre responsabilità. Fortunatamente, tuttavia, la risposta completa alla sua missiva era stata già scritta e firmata di Suo pugno molti giorni prima del Suo trapasso, e, non fosse stato per il desiderio di tradurla adeguatamente in inglese e francese, la avrebbe raggiunta molto prima. Poichè non sono certo del suo attuale indirizzo, allego una copia del testo originale con la Sua firma, nella speranza di poterle inviare il testo non appena in possesso del suo recapito esatto.

Le trasmetto, inoltre, una copia della versione inglese indirizzata al sig. A. Isfahani, un nostro amico Bahá’í che, credo, ha avuto il piacere ed il privilegio di incontrarla in più di un'occasione e che, sono certo, la sottoporrà alla sua attenzione, nel caso questa lettera non arrivasse a destinazione.

I Bahá’í di tutto il mondo saranno felici di poter disporre delle copie della risposta di 'Abdu'l-Bahá alla Sua lettera, poichè essa è, sotto molti aspetti, unica e notevole per la sua natura e la sua ampia portata. Non ho ancora dato loro delle copie, poichè desideravo prima una Sua autorizzazione. Essendo una lettera perso-

nale, ho pensato fosse doveroso da parte mia informarLa e chiedere un Suo parere in proposito.

Nella speranza di ricevere presto Sue notizie, le porgo i miei migliori auguri e i più rispettosi saluti.

Sinceramente Suo
Shoghi Rabbani
(nipote di 'Abdu'l-Bahá)
Agli amici Bahá’í svizzeri che parteciparono
alla prima scuola estiva Bahá’í della Svizzera
Haifa, Palestina, 12 dicembre 1942
Cari amici bahá'í,

la vostra lettera del 31 agosto è giunta ieri sera. Il Custode è stato molto felice di riceverla e mi ha incaricato di rispondervi in sua vece.

E' stato felicissimo di apprendere che la prima scuola estiva della Svizzera ha avuto successo ed è molto fiero di questo risultato. Esso segna l'inizio di una nuova era nello sviluppo e nella diffusione della Fede in Svizzera. Egli spera che questa scuola venga organizzata ogni anno, ed in questo modo sia mantenuta questa importante istituzione bahá'í, che dopo tutto, non è che una forma embrionale delle future istituzioni Bahá'í per l'insegnamento e l'educazione superiore, il bisogno delle quali, con il passar del tempo, si svilupperà in tutto il mondo.

Gli svizzeri si distinguono per la loro indole pacifica, la loro coerenza e il loro senso del progresso, e il Custode spera che la Causa avrà un grande avvenire in questo Paese. Sebbene possano essere cauti nell'accettare una nuova Fede, egli è certo che, una volta che vi si siano radicati, si riveleranno tra i suoi più fedeli e capaci sostenitori.

Egli assicura, ad ognuno di voi tutti, le sue affettuose preghiere per il successo del vostro lavoro di insegnamento e per il consolidamento di questa nuova istituzione, che voi avete così corag-giosamente fondato in questi tempi oscuri.

Con affetto Bahá’í
R. Rabbani
(scritto di suo pugno)

Possa il Beneamato benedirvi, proteggervi e sostenervi nei vostri costanti e meritori sforzi per lo sviluppo della Sua Fede, e possa Egli assistervi nello sviluppo dell'istituzione che avete inaugurato e nella costituzione di un'Assemblea Spirituale, che segnerà davvero una conquista storica in questo Paese.

Vostro vero e grato fratello
Shoghi

Ai cari amici Bahá’í riuniti in casa dei sigg. Semle

in occasione della scuola estiva Bahá’í il 2 agosto 1943

Haifa, 24 ottobre 1943
Cari amici Bahá'í,

il Custode ha appena ricevuto il vostro affettuoso messaggio da Wolfhaden, del 2 agosto, e mi ha incaricato di rispondervi in sua vece.

Egli è stato veramente felice di apprendere che eravate riuniti in un tale spirito di amore e unità nell'ospitale casa della cara famiglia Semle e spera che, anno dopo anno, questa istituzione di una scuola estiva bahá'í, sebbene sia al momento allo stato embrionale, si sviluppi fino a diventare una delle più conosciute e preparate nel mondo Bahá’í.

È giusto ed appropriato che la Svizzera, un Paese di tali nobili ideali, produca, con il passar del tempo, una comunità Bahá’í esemplare.

Egli assicura, ad ognuno di voi tutti, le sue affettuose preghiere per voi e per il successo del vostro lavoro d'insegnamento.

Con cordiali saluti
R. Rabbani
(scritto di suo pugno)

Possa l'Onnipotente benedirvi e sostenervi nel vostro storico lavoro; possa Egli moltiplicare il vostro numero, aiutarvi a consolidare l'istituzione che avete fondato e permettervi di rendere un servizio memorabile alla nostra Fede gloriosa.

Vostro vero e grato fratello
Shoghi
(ricevuta il 13 novembre 1943)
Ai giovani partecipanti al primo simposio
della gioventù a Berna
Haifa, 23 Mirza 1949
Cari amici bahá'í,

la vostra cartolina di saluti, datata 13 Mirza, è pervenuta al nostro beneamato Custode ed egli desidera che vi invii queste poche righe, in sua vece, per assicurarvi di quanto sia felice di apprendere di questa nuova attività, poichè egli dà grande importanza al lavoro della gioventù Bahá’í per la Fede.

Egli pregherà alle Sacre Tombe per il vostro successo.

Con cordiali saluti
Al vostro servizio
R. Rabbani
(scritto di suo pugno)
Cari e stimati collaboratori,

sono veramente fiero, e profondamente grato, di questi recenti segni di devozione e di determinazione che animano i pionieri e i nuovi credenti registrati a Berna, e apprezzo il messaggio che la gioventù della comunità mi ha inviato. Penserò a voi tutti nelle mie preghiere e meditazioni presso le Sacre Tombe, e seguirò con vivo interesse i progressi delle vostre attività.

Perseverate nel vostro grande e storico compito e siate fiduciosi e felici.

Vostro vero fratello
Shoghi
All'Assemblea Spirituale dei Bahá’í di Zurigo
presso sig. Hassan Afnan, tesoriere
7 settembre 1951
Cari fratelli e sorelle Bahá’í,

la vostra lettera del 31 luglio è arrivata ed il beneamato Custode

vi ringrazia per i gentili contributi per il Mausoleo, inviati a nome dei credenti di Zurigo. Allego per essi una ricevuta.

Egli è molto commosso nel vedere con quale devozione i Bahá’í di laggiù sostengano la sacra impresa che si sta sviluppando ad Haifa.

I rapidi progressi fatti in Svizzera sono per lui fonte di grande gioia, ed egli è particolarmente lieto del fatto che ora Zurigo ha un'Assemblea unita, attiva e devota, che sostiene il lavoro colà svolto.

Egli vi manda i suoi più cordiali saluti.
Con affetto Bahá’í
R. Rabbani
(scritto di suo pugno)

Possa l'Onnipotente ricompensarvi per i molteplici segni della vostra devozione alla Sua Fede, guidare ogni vostro passo nel cammino del Suo servizio, rimuovere ogni ostacolo dalla vostra via, permettervi di accrescere continuamente la portata delle vostre splendide attività e farvi ottenere grandi e memorabili vittorie per le Sue nascenti istituzioni.

Vostro vero e grato fratello
Shoghi
All'Assemblea Spirituale dei Bahá’í
dell'Italia e della Svizzera
sig.ra Anna Kunz, segretaria
Haifa, 15 Mirza 1955
Acquisto del Centro Nazionale Bahá’í
Cara sorella Bahá’í,

le lettere della vostra Assemblea in data 11 giugno, 2 e 31 luglio, 23 e 31 agosto, 16 settembre, 22 ottobre, 2 e 12 novembre e 20 dicembre 1954, 18 febbraio e 3 Mirza 1955, con i vari allegati, alcune di esse scritte da lei e alcune dalla redattrice dei verbali, sono state tutte ricevute dal diletto Custode, ed egli mi ha dato istruzioni di rispondervi a suo nome.

Il recente acquisto del Centro Nazionale per la Svizzera nella capitale, Berna, è stato motivo di grande soddisfazione per lui; egli vorrebbe che la vostra Assemblea esprimesse, al caro Bahá'í persiano che così generosamente ha assistito nel rendere possibile tale acquisto, il suo profondo apprezzamento, non soltanto per il suo atto, ma per lo spirito di devozione alla Fede che lo ha animato.

Il Custode è stato contento di vedere dalle fotografie che si tratta di un edificio dignitoso e adatto; esso sarà certamente causa di grande gioia per i Bahá’í Italo-Svizzeri quando terranno la loro prima Convenzione in questa importante istituzione, la quarta di questo genere sul suolo Europeo

Egli spera che non passerà molto tempo prima che i Bahá’í di

Roma possano trovare un locale da usare come Hazíratu’l-Quds per i credenti italiani. Mentre si rende conto che sarà difficilissimo nella grande metropoli trovare locali a prezzo ragionevole, sollecita il presidente della vostra Assemblea, Dr. Giachery, a perseverare nella sua ricerca. A causa delle limitazioni dei fondi a disposizione dei Bahá’í in tutto il mondo, e al largo numero di edifici che debbono essere acquistati in diversi continenti, prima che questa fase del Piano Decennale sia completata, è necessario che l’Hazíratu’l-Quds di Roma non sia di prezzo esorbitante. Egli è certo che si troverà sicuramente una proprietà adatta.

Pionieri svizzeri in Corsica

E’ stato lieto di sentire che il Sig. e la Sig.ra Meier sono arrivati in Corsica e vi si sono fermati come pionieri. Questo dovrebbe essere motivo di gioia per i Bahá’í svizzeri, poichè dimostra la vitalità della Comunità dato che è in grado di mandare insegnanti all'estero. Egli spera che molti altri, nel corso dei prossimi anni, seguiranno le orme di questi devoti Bahá’í svizzeri.

Quando ci volgiamo al recente passato, e consideriamo il fatto che praticamente non vi erano Bahá’í né in Italia né in Svizzera, è veramente straordinario il progresso che è stato raggiunto, e ciò deve immensamente incoraggiare gli amici e stimolarli a levarsi per raggiungere sempre maggiori altezze.

Nostro “divorzio” dall'Italia

Più presto aumenterà il numero delle Assemblee Italiane, e similmente si moltiplicherà il numero delle Assemblee Spirituali Svizzere, prima arriverà il giorno in cui questi due importanti Paesi europei avranno le loro Istituzioni Nazionali indipendenti. Sebbene la loro collaborazione sia stata così fortunata sotto ogni punto di vista fino ad oggi, e stia compiendo un così meraviglioso lavoro per la Fede, il loro "divorzio", quando avrà luogo, porterà ancora maggiori prove della loro forza e capacità a servire

la Causa di Dio. In quel momento esse diverranno pilastri indipendenti, capaci di dare direttamente il loro sostegno alla Casa Internazionale di Giustizia.

L'azione attira la confermazione

Egli spera che gli amici svizzeri e italiani facciano tutto il possibile per aprire nuovi centri l'anno prossimo, e che essi tengano in mente che, ovunque vi sia un'Assemblea Spirituale fermamente stabilita con pochi membri votanti oltre quelli eletti nell'Assemblea stessa, gli altri dovrebbero essere incoraggiati a disperdersi, per aiutare lo stabilirsi di nuove Assemblee Spirituali e Gruppi. Le azioni attraggono benedizioni dall'alto.

L'effetto degli incontri sugli amici

Egli è stato anche lieto di sapere che la scuola estiva tenuta a Bex, per non parlare della Convenzione dell'anno scorso a Lugano, e l'incontro degli amici nel mese di ottobre che ebbe luogo a Zurigo, sono tutte manifestazioni avvenute con successo. Ogni riunione stimola gli amici e li rafforza nel servizio alla Causa; dà loro una nuova visione della sua immensità e del lavoro che hanno dinanzi; li porta più vicino l'uno all'altro, e li assiste nel trascurare le differenze personali e i problemi meschini, di fronte all'audace impresa di portare la Causa di Dio ai popoli del mondo.

Opuscoli in romancio

Egli è stato molto felice di ricevere gli opuscoli in lingua

Romancia, e ha messo alcuni di questi nella biblioteca della

Magione di Bahá'u'lláh a Bahjí.

E' stato pure assai lieto di ricevere il primo pellegrino Italiano che abbia visitato la Terra Santa da quando s'inaugurò il lavoro in Europa dopo la seconda Guerra Mondiale, e spera che la sua

visita sia un preludio a quelle che in futuro faranno molti dei cari credenti di questi due Paesi.

Il Custode è compiaciuto del progresso che sta facendo la vostra Assemblea nello svolgere i suoi compiti, ed è anche felice della devozione, dell'energia e perseveranza dimostrate dai Bahá’í sia in Svizzera che in Italia. Egli vi assicura, e per mezzo vostro tutti gli amici, delle sue amorosissime preghiere per il vostro successo.

Con i più caldi saluti Bahá’í
R. Rabbani

P.S. Dopo che fu scritto quanto sopra, sono state ricevute le lettere della vostra Assemblea in data Mirza 1955, 23 e 25 maggio, firmate da voi e un'altra in data 11 Mirza dalla redattrice dei verbali (con allegati), ed anche una lettera firmata da Elsa Steinmetz, in data 5 luglio.

All'Assemblea Spirituale dei bahá'í
dell'Italia e della Svizzera
30 luglio 1955
Post Scriptum alla lettera datata 15 Mirza 1955
(scritta a mano da Shoghi Effendi)
Cari e stimati collaboratori,

i magnifici risultati conseguiti dalle comunità Bahá’í italiana e svizzera, da quando i loro destini sono stati legati insieme con il propizio emergere poco più di due anni orsono dell'Assemblea Spirituale Nazionale Italo-Svizzera, e le festività mondiali che commemoravano il centenario della nascita della Missione di Bahá'u'lláh, sono stati tali da arricchire in non piccola misura, sia per propositi che per qualità, gli annali di questa Fede nel corso dei primi anni del secondo secolo bahá'í.

Consacrazione e fedeltà

Le loro comunità sorelle in ambedue gli Emisferi, ed anch'io, osservando con grato orgoglio i grandi passi compiuti dagli eletti rappresentanti nazionali di queste comunità del mondo bahá'í, strettamente unite, promettentissime, riccamente dotate e giovanili, ne hanno tratto duratura soddisfazione, ed abbiamo sperimentato sentimenti di intensa gioia, alle ripetute notevoli prove dello zelo, della tenacia, della fedeltà e consacrazione dimostrate dai loro valenti membri, nell'adempimento delle loro ardue e molteplici responsabilità, in accordo con le disposizioni del Piano Decennale.

Solo l'Africa supera la consacrazione individuale

In nessun altro luogo, tranne che in Africa, i sostenitori della Fede di Bahá'u'lláh, che prendono parte alla crociata nel Suo nome e per la gloria della Sua Fede invincibile, hanno dimostrato nella loro consacrazione individuale, così come attraverso i loro sforzi collettivi, un sì puro spirito di devozione, o conseguito tali eccezionali risultati entro un periodo così breve, e dinanzi a così tanti ostacoli e problemi.

Apertura dei territori vergini

L'apertura dei territori vergini loro assegnati nel Piano Decennale, è stata conseguita con successo nel corso della fase iniziale della Crociata Spirituale che abbraccia il mondo. L'estensione e il consolidamento delle loro attività amministrative, sebbene meno spettacolari, in ambedue i loro fronti interni, sono stati costantemente mantenuti e meritano particolare elogio.

Acquisto degli Hazíratu’l-Quds di Berna e di Roma

La scelta e l'acquisto di due Hazíratu’l-Quds nazionali nelle città capitali dell’Italia e della Svizzera - arduo processo lungamente protratto, che ha duramente messo alla prova lo spirito e le risorse di ambedue queste comunità, ed ha offerto ai loro membri una splendida opportunità per dimostrare la loro inflessibile determinazione, il loro autosacrificio, la loro solidarietà ed esemplare devozione - costituisce ancora un altro raggiungimento che segna una pietra miliare di grande significato storico sia nella storia Bahá'í italiana che svizzera.

Letteratura

La loro valida e sostanziale collaborazione con le comunità

sorelle nell'Emisfero occidentale per la traduzione della

Letteratura bahá'í, merita inoltre speciale menzione e lode, ed è

benvenuta quale ulteriore prova della loro sollecitudine per la rapida prosecuzione del Piano Decennale.

Il ritiro dalla Chiesa

La natura della loro risposta all'appello, che costituiva una sfida, di staccarsi nelle loro relazioni ufficiali dalle Chiese cristiane in ambedue i Paesi ha inoltre confermato la mia ammirazione per la solidità della loro fede e la tenacia delle loro convinzioni - ammirazione che i loro collaboratori in tutto il mondo Bahá’í condividono largamente.

Molto, invero, è stato conquistato da queste comunità virili, sveglie, in rapida espansione e costante consolidamento che stanno nel cuore dell'Europa e sulle sue sponde meridionali. Il lavoro che è stato iniziato in maniera così ammirevole, ed è così vigorosamente proseguito, deve essere arricchito ulteriormente per mezzo del dispiegamento di un ancor più nobile spirito di consacrazione e di una ancor più ferma determinazione di dare degnamente compimento alla storica missione intrapresa così spontaneamente, mentre l'ultimo anno della seconda fase del Piano Decennale sta passando rapidamente.

I compiti della seconda fase del Piano Decennale

L'acquisto del terreno del Tempio Madre d'Italia sta anzitutto fra le imprese che rimangono ancora inadempiute.

L'aumento del numero dei sostenitori dichiarati e attivi della Fe-de, la rapida moltiplicazione dei centri isolati, dei gruppi e delle assemblee locali, è un altro compito che non tollera ritardo. Il riconoscimento di assemblee locali fermamente stabilite, deve similmente essere seriamente considerato e rapidamente realiz-zato. Lo stabilirsi delle dotazioni nazionali, in anticipazione del-la formazione di Assemblee Spirituali Nazionali in Svizzera e in Italia, è ancora un altro compito che dovrebbe essere portato a

termine prima della fine del corrente anno. La salvaguardia delle vittorie conquistate così notevolmente nei territori vergini assegnati a queste comunità, è una responsabilità ad un tempo sacra, vitale ed inevitabile.

La traduzione, la pubblicazione e la diffusione della letteratura Bahá’í in tedesco, francese ed italiano - processo al quale la pubblicazione dell'Iqán in italiano ha recentemente conferito un grande impulso - debbono al pari essere vigorosamente stimolate, come appoggio valido e altamente meritorio al lavoro in cui l'Assemblea Spirituale Nazionale di Germania e il Comitato Europeo d'insegnamento dell'Assemblea Spirituale Nazionale Americana sono così attivamente impegnati.

Le persecuzioni in Iran devono stimolare i nostri sforzi

I recenti avvenimenti nella terra natale di Bahá'u'lláh, così improvvisi, così tragici, così ingiustificabili, così carichi di terribili conseguenze, lungi dal far rallentare i loro sforzi, o distrarre la loro attenzione, o spegnere il loro spirito, dovranno spronarli ad ancor più eroici sforzi, sì che essi possano compensare col carattere dei loro conseguimenti, le dolorose perdite inevitabilmente sostenute dalla Fede nella terra della sua nascita.

La loro è un'opportunità che essi debbono afferrare senza esitazione e utilizzarla al massimo. Scalando maggiori altezze di eroismo, il che comprende l'estensione del raggio delle loro attività e il consolidamento delle loro recenti conquiste sia sul fronte interno che nei territori appena aperti affidati alla loro cura, essi possono donare un po' di conforto, assai necessario e duraturo, ai cuori dei loro fratelli sofferenti che, per più di un secolo, hanno resistito all'urto degli attacchi dei nemici della Fede di Bahá'u'lláh. E invero in loro facoltà di agire in tal modo da fornire una prova irrefutabile dell'incorruttibilità della loro Fede, del suo indomabile spirito, e dell'inesauribile carattere di quelle sorgenti nascoste di forza celestiale di cui essa si alimenta, e dalle quali debbono dipendere la sua definitiva emancipazione e il suo trionfo.

I membri delle comunità italiana e svizzera, caramente amati, dotati di grande cuore e protesi nella marcia avanzante, possano nei più prossimi anni a venire, mentre procedono faticosamente, sondare maggiori profondità di eroismo e nobilitare con le loro Comuni conquiste gli annali dell'immortale Fede di Dio.

Shoghi
Alla signora Anna Kunz, segretaria
dell'Assemblea Spirituale Nazionale
29 gennaio 1956
Signora Anna Kunz,

il beneamato Custode mi ha incaricato di scriverle riguardo l'uso dell'Hazíra a Berna.

Il ruolo dell'Hazíratu'l-Quds di Berna

Egli crede che questo Hazíra nazionale debba divenire la sede dell'Assemblea Spirituale Nazionale dei Bahá’í dell’Italia e della Svizzera e che tutte le sue attività debbano diffondersi da lì. Esso dovrebbe essere l'ufficio della segreteria nazionale e la residenza della segreteria nazionale, se possibile. In altre parole, poichè lei è la segretaria, egli pensa che potrebbe farne la sua dimora, così come il suo ufficio ed il quartier generale dell'Assemblea. Può anche essere, che non sia possibile per il segretario abitarvi, ma d'ora innanzi esso deve essere il centro da cui si diffondono tutte le attività amministrative.

Il Custode è certo che l'Assemblea Nazionale farà del suo meglio per risolvere questi problemi, nel minor tempo possibile.

Egli invia i suoi saluti affettuosi a tutti i membri dell'Assemblea e li incoraggia con le sue preghiere.

Distinti saluti
Leroy Ioas
Sig.ra Anna Kunz,
Segretaria dell'Assemblea Spirituale Nazionale.

P.S. Quando l'ufficio della segreteria sarà insediato a Berna, provvederete naturalmente all'istituzione di un indirizzo telegrafico.

Ai Bahá’í che parteciparono alla scuola invernale
Italo-Svizzera a La Punt
Haifa, Israele, 7 febbraio 1956
Gioventù Bahá’í
Cari amici bahá'í,

il beneamato Custode ha ricevuto la vostra lettera datata 31 dicembre e mi ha pregato di rispondere in sua vece.

Egli è stato molto lieto di apprendere che così tanti giovani Bahá’í si siano riuniti per discutere sulla Fede e gioire della comunione Bahá’í in altre attività.

Egli ritiene che questo segni un importante passo avanti nel lavoro sia dell'Italia che della Svizzera; la gioventù deve essere sempre il fondamento di ogni attività, perchè il futuro dipenderà in larga misura dai suoi sforzi.

Egli spera che ognuno di voi sarà attivo nell'insegnamento della Fede ad altri giovani, ovunque voi sarete, e che qualcuno di voi diventi pioniere bahá'í.

Egli pregherà per voi tutti presso le Sacre Tombe.

Con caldi saluti Bahá’í
R. Rabbani
(Scritto di suo pugno)

Possa l'Onnipotente benedirvi, guidarvi e sostenervi, e possa aiutarvi ad ampliare continuamente la portata dei vostri servigi ed ottenere grandi vittorie nei giorni a venire.

Vostro vero fratello
Shoghi
Alla signora Anna Kunz, segretaria
dell'Assemblea Spirituale Nazionale
26 maggio 1956
Cara sorella bahá'í,

la sua lettera del 17 maggio è regolarmente arrivata e il suo contenuto è stato inoltrato al beneamato Custode.

Egli è stato veramente felicissimo di sapere delle tante vittorie conseguite dall'Assemblea Spirituale Nazionale Italo-Svizzera, durante lo scorso anno, nella divulgazione della Fede in nuove località in Italia e Svizzera.

Egli spera sinceramente che le mete appena raggiunte non siano vane, ma piuttosto che i gruppi diventino Assemblee, che i centri isolati diventino gruppi e che vengano istituiti altri nuovi centri.

Necessità di formare gruppi ed Assemblee, e d'insegnare la Fede

Questa è la necessità più urgente in questo momento: più centri bahá'í, più Bahá’í. Ognuno deve dedicarsi a questo grande compito, e se ognuno insegnerà individualmente, organizzerà dei "firesides", rafforzerà altre persone, la Fede si svilupperà rapidamente. Egli è lieto di apprendere che la segreteria nazionale sarà situata a Berna, nell'Hazíra. Questo è un momento storico, che permetterà allo spirito di Bahá'u'lláh di penetrare ancora più profondamente in questi Paesi, poichè unirà il centro fisico e quello spirituale in seno al Sacro Ovile.

Il Custode assicura all'Assemblea le sue preghiere e le invia i suoi affettuosi saluti.

Leroy Ioas
All'Assemblea Spirituale dei Bahá’í
dell'Italia e della Svizzera
Haifa, Israele, 7 giugno 1956
Cari amici Bahá’í,

le vostre comunicazioni con gli allegati sono state tutte regolarmente ricevute dal diletto Custode; e mi ha dato istruzioni di rispondervi a suo nome e di accusare ricevuta delle vostre lettere in data 17 e 31 agosto, 11 ottobre, 23 novembre 1995, e 19 febbraio, 6 Mirza, 22 aprile 1956.

Gioiosi risultati

Il numero e la diversità delle attività intraprese dalle comunità svizzera e italiana durante l'anno scorso sono stati sorgente di grande soddisfazione per lui, e la sua fiducia è incrollabile nei futuri destini di queste comunità.

L'acquisto dell'Hazíratu'l-Quds di Roma e del terreno del Tempio a Roma; la riuscita scuola estiva e la Conferenza Nazionale d'Insegnamento tenuta in autunno; la pubblicazione dell'Iqán in italiano con l'illustrazione della bella Tavola; i molti viaggi d'insegnamento intrapresi da diversi membri delle comunità svizzera e italiana; l'aumento dei Centri Bahá’í in ambedue i Paesi; l'inizio dato alla registrazione legale delle Assemblee Spirituali in Svizzera, sono tutte conquiste di cui la vostra Assemblea può giustamente essere orgogliosa.

Sul fronte interno, eccetto per la moltiplicazione delle Assem-

blee e dei Gruppi durante i prossimi anni, e l'acquisto di terreni di dotazione, la maggior parte degli obiettivi del Piano Decennale direttamente attribuiti alla comunità Italo-Svizzera, sono stati raggiunti.

I progressi della Fede in Italia e in Svizzera

Un inizio altamente promettente è stato fatto in Sicilia - invero la formazione dell'Assemblea in quel posto, ha superato di molto le speranze del Custode, e lo ha veramente reso assai felice. Similmente Monaco sembra essere stata posta permanentemente e sicuramente sulla carta geografica bahá’í, e poggiare su di una salda base con la sua Assemblea.

Però la situazione nel Liechtenstein, a Rodi, San Marino, e in modo particolare in Sardegna, è lungi dall'essere soddisfacente; egli sollecita la vostra Assemblea a fare qualunque cosa sia in vostro potere, nei prossimi mesi, per rinforzare il lavoro dei pionieri nei tre territori dove risiedono, e di ottenere che qualcuno si stabilisca in Sardegna. E’ un gran peccato che gli amici svizzeri, che così devotamente si erano levati per raggiungere questo obiettivo, non siano stati in grado, a causa delle circostanze, di completare la loro missione.

La segreteria nazionale deve stabilirsi a Berna

Un altro compito su cui è richiamata l'attenzione della vostra Assemblea, e che presumibilmente non è difficile da raggiungere, è di stabilire la segreteria nazionale all'Hazíratu'l-Quds a Berna. Sebbene possa essere in un certo senso scomodo, è il suo luogo logico, e in effetti, una delle ragioni per l'acquisto del Centro Nazionale.

I lavori devoti e colmi di autosacrificio dei membri della vostra Assemblea, così come quelli dei Bahá’í in Italia e in Svizzera, sono stati molto profondamente apprezzati dal Custode. Egli è

certo che nuove vittorie vi attendono nei prossimi mesi, e che lo Spirito di Bahá'u'lláh riverserà nuove benedizioni sugli amici nella misura in cui essi si leveranno per far avanzare la Sua Fede.

Durante le sue visite alle Sacre Tombe, egli vi ricorderà tutti nelle sue preghiere e supplicherà per il successo dell'importante lavoro che state facendo.

Con caldo affetto Bahá’í
R. Rabbani
All'Assemblea Spirituale dei Bahá’í
dell’Italia e della Svizzera
27 giugno 1956
Post Scriptum alla lettera datata 7 giugno 1956
(scritta a mano da Shoghi Effendi)
Cari e stimati collaboratori,

il mio cuore si rallegra e la mia anima si esalta mentre ricordo gli splendidi servizi resi negli anni recenti dalle giovani, valorose e altamente promettenti comunità Bahá’í Italo-Svizzere, i cui membri hanno, sin dall'inizio del lancio del Piano Decennale, contribuito sì notevolmente al progresso della Crociata Spirituale Mondiale, nella quale è ora impegnata l'intera comunità dei seguaci della Fede di Bahá'u'lláh.

Lo spirito di devozione che le anima così potentemente, la loro determinazione a raggiungere gli scopi, la loro lealtà esemplare verso le dottrine e i principi della loro Fede, i loro sforzi persistenti e uniti - sia nelle sfere dell'insegnamento che nell'amministrazione delle attività Bahá'í sono tutte prove di una sana e vigorosa crescita che è di buon auspicio per l'avvenire, e che evoca in me sentimenti di profonda e durevole ammirazione.

La terza fase del Piano Decennale

Il compito che ora essi hanno dinanzi, mentre entrano nella terza fase del Piano Decennale, è immenso e incita altamente all'azione. Le fondamenta che le loro mani hanno posto in tutta la lunghezza e l'ampiezza della Confederazione Elvetica e della

Penisola Italiana, così come anche in alcune delle isole e principati d'Europa, debbono essere mantenute e salvaguardate con occhio vigile, continuamente ed adeguatamente ampliate e rinforzate.

Le mète raggiunte devono essere consolidate

Deve essere esercitato dai rappresentanti eletti così come anche da tutti i membri di queste comunità, il massimo sforzo per accrescere rapidamente e sistematicamente, e con tutti i mezzi possibili, il numero degli adepti dichiarati della Fede, per ispirare tutti i nuovi credenti a levarsi e prendere parte attiva alla sua propagazione, ed assumere la loro parte di responsabilità nel sostenere gli interessi di questa prima storica impresa collettiva lanciata simultaneamente in tutti i continenti del globo.

Registrazione delle Assemblee

Parallelamente alla moltiplicazione dei singoli aderenti della Fede, dovrebbe essere esercitato uno sforzo più determinato per aumentare il numero dei centri isolati, dei gruppi e delle Assemblee che costituiscono il fondamento della struttura dell'Ordine Amministrativo della Fede.

Sulla scia di questa moltiplicazione di istituzioni amministrative bahá’í dovrà far seguito il riconoscimento giuridico di Assemblee fermamente stabilite - impresa che aumenterà considerevolmente il prestigio della Fede e provvederà una base legale per le sue nascenti istituzioni.

I suoi territori aperti, assegnati alla vostra Assemblea, debbono essere preservati ad ogni costo, e ogni sforzo dovrebbe essere fatto per estendere e consolidare entro i loro confini lo storico lavoro, iniziato a prezzo di sì grande sacrificio personale.

Dotazioni

I terreni di dotazione nazionale debbono simultaneamente essere rapidamente acquistati in ambedue i Paesi, così da adempiere un altro aspetto del compito loro assegnato nel Piano Decennale.

Le responsabilità che i membri delle due comunità così giovani e già tanto dinamiche condividono, sono invero tali da far tremare, considerando l'esiguità del loro numero, la loro relativa inesperienza, le loro risorse estremamente limitate e i formidabili ostacoli che si frappongono sul loro sentiero.

Egli confida in noi

La misura dei loro conseguimenti, raggiunti durante un periodo così breve e in un campo d'attività così vasto, giustifica ampiamente la speranza e rafforza la fiducia che i membri caramente amati, altamente stimati e d'alto intelletto di ambedue queste comunità, continueranno a percorrere con eguale risoluzione e chiara visione, il sentiero che li condurrà verso il raggiungimento dei loro alti destini.

La nostra occasione

Una Provvidenza vigile, pienamente conscia e compiaciuta degli splendidi risultati conseguiti, si tiene pronta ad accordare il Suo aiuto e a far scendere le Sue molteplici benedizioni sui loro sforzi individuali e collettivi.

Loro è l'opportunità di attrarre, come una calamita, con le loro azioni e specialmente con lo spirito che anima le loro attività, una misura senza precedenti di questa promessa grazia, ed essere così fortificati per accelerare la loro marcia in avanti, per elevare ad una qualità ancor più alta il livello dei loro comuni servizi, e per raggiungere rapidamente il brillante scopo per essi stabilito da un Piano che non ha precedenti, per la sua portata, nell'intera durata della storia Bahá’í.

Shoghi
Ai Bahá’í che parteciparono alla seconda
scuola invernale annuale in Svizzera
Haifa, Israele, 4 gennaio 1957
Cari amici Bahá’í

la vostra lettera del 27 dicembre è pervenuta ed il beneamato Custode è stato molto lieto di sapere che così tanti giovani si siano riuniti per studiare la Fede e consultarsi su come poterla meglio servire in futuro.

Gioventù Bahá’í

Come sapete, egli dà grandissima importanza a tre cose: l'istituzione della Fede in territori vergini, la conservazione delle Assemblee Spirituali già esistenti e l'aumento del numero di gruppi, così che si possano formare rapidamente nuove Assemblee.

Una nuova razza di conquistatori

Egli vi esorta a fare tutti gli sforzi possibili per organizzare la vostra vita e le vostre attività future in modo tale da poter servire la Fede, e attraverso ciò l'umanità, che in questo momento tanto ha bisogno di una guida, di ispirazione e forza morale.

Egli vi ricorderà tutti nelle sue preghiere, alle Sacre Tombe, e spera che tra i giovani Bahá’í si sviluppi una nuova razza di "conquistatori", che in futuro porti avanti il lavoro della Causa.

Con caldi saluti Bahá’í
R. Rabbani
(scritto di suo pugno)

Possa l'Onnipotente benedire e rinforzare i vostri nobili sforzi, guidare ogni vostro passo sulla via del servizio, rimuovere ogni ostacolo dal vostro cammino e permettervi di realizzare ogni desiderio formuliate per lo sviluppo della Sua Fede.

Vostro vero fratello
Shoghi
Alla signora Anna Kunz, segretaria
dell'Assemblea Spirituale Nazionale
9 aprile 1957
Cara sorella Bahá’í,

il beneamato Custode mi ha pregato di scrivere alla vostra Assemblea che egli, in occasione del primo pellegrinaggio Bahá’í da parte di Bahá’í della Svizzera, desidera avviare l'importantissimo progetto della costruzione di una Casa di Culto Bahá’í in Svizzera.

Il primo pellegrinaggio di Bahá’í svizzeri

Il primo Mashríqu'l-Adhkár della Svizzera sarà sempre associato allo storico pellegrinaggio dei sigg. Ott, i primi pellegrini svizzeri della Svizzera.

Il terreno del Tempio Bahá’í svizzero

Il Custode desidera che la vostra Assemblea crei un comitato per il Tempio Nazionale che effettuerà delle ricerche per trovare una collocazione adeguata per il Tempio, alle porte di Berna, diciamo circa 10 - I 5 chilometri dalla città stessa.

Il requisito fondamentale per il luogo è che sia su una collina e vi si possa godere una bella vista sulla Jungfrau.

Il Custode ritiene che, per l'immediato futuro, basti acquistare un lotto di 1000 - 2000 mq, nella prospettiva però che possano esserne acquistati altri più avanti.

Il Custode stesso pagherà per questo primo lotto e, non appena

sia stato trovato, si sia stabilito il prezzo etc., dovrete informare il Custode dell'importo, che egli provvederà ad inviarvi.

Egli ritiene non sia necessario dire a cosa è destinato il terreno e, se necessario o consigliabile, esso può essere intestato ad una terza persona.

Il Custode ha approfonditamente discusso dell'argomento con i sigg. Ott, che vi faranno un dettagliato rapporto in proposito.

Il Custode vi assicura le sue preghiere e vi invia i suoi amorevoli saluti.

Fedelmente vostro
Leroy Ioas
Copia ai sigg. Ott.

P.S. Ho pregato il sig. Ott di consegnare questa lettera all'Assemblea Spirituale Nazionale, dopo avervi spiegato i desideri e le indicazioni del Custode circa questo importantissimo e storico passo per lo sviluppo della Fede in Svizzera.

All'Assemblea Spirituale dei Bahá’í
dell'Italia e della Svizzera
Signora Anna Kunz
12 agosto1957
Cara sorella bahá'í,

le sue comunicazioni, con gli allegati e il materiale inviato in plico a parte, sono arrivate regolarmente, e il beneamato Custode mi ha dato istruzioni di rispondere a suo nome e confermarvi ricevuta delle vostre lettere in data 19 giugno, una non datata, una datata semplicemente agosto, altra 27 novembre 1956, 10 febbraio (firmata da Elsa Steinmetz), 6 maggio (due) 20 giugno e 2 luglio e quella del 25 giugno 1957 (firmata da Elsa Steinmetz).

Poichè un certo numero di domande da voi rivolte nelle vostre lettere hanno ricevuto risposta, non ne parlerò nuovamente in questa lettera.

Il lavoro compiuto in Italia e in Svizzera durante l'anno scorso è stato altamente soddisfacente, in particolare in Svizzera. Il Custode si rende conto che la comunità italiana, che vive in condizioni interamente diverse, e disseminata su di un territorio molto più vasto, deve far fronte ad ostacoli che i Bahá’í della Svizzera non hanno, e perciò il lavoro in quel Paese è più lento. Comunque, malgrado gli ostacoli, essi sono riusciti a stabilire un'Assemblea così importante come quella di Milano, raggiungimento che ha fatto grandemente gioire il suo cuore. Egli spera che durante l'anno prossimo, a seguito del Piano dei Tre Anni, nel quale la vostra Assemblea si è imbarcata così valorosamente

di propria iniziativa, voi riuscirete a rafforzare là il numero di Assemblee Spirituali, fondamento sul quale l'Assemblea Spirituale Nazionale d'Italia deve poggiare, e l'aumento delle quali è il mezzo più sicuro per affrettare il giorno in cui quel Corpo sarà formato, e metterà in grado similmente anche la Svizzera di avere la propria Assemblea Nazionale.

Il Custode sarebbe assai lieto di sapere che Mantova è stata aperta alla Fede, poichè questa è una città molto storica ed importante.

Principato del Liechtenstein

Egli spera che il lavoro nel Liechtenstein sarà attentamente sorvegliato malgrado il fatto che Hushmand Manutcheri sia partito per frequentare la scuola a Zurigo. Il Liechtenstein, egli si rende conto pienamente, è uno dei luoghi più difficili d'Europa per stabilirvi la Fede, ma questo dovrebbe rendere il compito tanto più sfidante e stimolante.

San Marino pure, dovrebbe essere seguito attentamente, e in nessuna circostanza si deve permettere di perderlo. Il lavoro dei Payman dovrebbe essere rafforzato, almeno per mezzo di insegnati in visita, ogni volta che fosse possibile. Similmente il lavoro in Corsica dovrebbe ricevere la speciale attenzione della vostra Assemblea. E' stato un gran peccato che i devoti pionieri svizzeri, che si sono levati per servire in quel luogo, non abbiano potuto rimanervi, e il Custode spera che si possa trovare qualcun altro che prenda il loro posto.

Il lavoro in Sicilia, Sardegna e Rodi deve similmente e persistentemente essere sorvegliato e rafforzato. La Sardegna in particolare, ha bisogno di aiuto, ed egli spera che si trovi qualcuno che possa andare là, almeno per un periodo di mesi, ad assistere nei suoi sforzi volti ad attrarre e convertire nuove persone, quella pioniera solitaria. Sorgente di grande felicità per il Custode è stato avere come suoi ospiti il Dr. e la Sig.ra Ott; essi hanno fatto sentire vicino il lavoro della comunità svizzera, ed ha aumentato la sua ammirazione per i raggiungimenti dei Bahá’í della Svizzera e per lo spirito che li anima.

Dono del terreno destinato alla costruzione del Tempio Bahá’í svizzero

Come egli ha spiegato al Dott. Ott, è molto ansioso che la Svizzera acquisti un appezzamento di terreno, anche se di piccole dimensioni e modesto come inizio, per il futuro Mashríqu’l-Adhkár di quel Paese.

Egli pensa che questo dovrebbe trovarsi nei sobborghi di Berna, e dominare l'Oberland Bernese, ed è assai lieto di poter donare lui stesso questo terreno alla comunità svizzera. Nessuna pubblicità di alcun genere dovrebbe essere data a questo acquisto per non provocare, fra l'elemento ortodosso di Berna, un'opposizione simile a quella che si è levata in Germania. Quando il comitato responsabile per trovare questo terreno avrà individuato un appezzamento adatto, egli desidererebbe che la vostra Assemblea lo informasse dei dettagli.

È stato anche molto felice di avere qui questo inverno alcuni dei Bahá’í italiani e di sentire da loro direttamente sul progresso del lavoro a Roma e Firenze, due centri tanto importanti e storici.

Potete star certi che è con il più grande orgoglio ed interesse che il Custode osserva il progresso della Fede in questi due Paesi i cui popoli sono cari al suo cuore e che egli ammira molto, ciascuno di loro per le proprie eccezionali caratteristiche.

Assicura ciascuno e tutti delle sue affettuose preghiere per il successo del vostro lavoro e perchè possiate essere guidati e rafforzati nel suo svolgimento.

Con caldo affetto Bahá’í
R. Rabbani
Post Scriptum personale e manoscritto
Cari e stimati collaboratori,

il costante progresso compiuto negli anni recenti da ambedue le comunità italiana e svizzera, che operano unite con fedeltà e devozione esemplari per la propagazione della Fede di Bahá'u'lláh, mi ha grandemente incoraggiato e recato gioia al mio cuore ed ha, senza dubbio, riscosso l'ammirazione delle loro comunità sorelle per il modo con cui esse stanno assolvendo i loro ardui e sacri compiti.

Caratteristiche degli ambienti in cui noi lavoriamo

Nella loro costante preoccupazione di illuminare i cuori dei loro conterranei con lo splendore della Rivelazione di Bahá'u'lláh, e con il contatto giornaliero con genti intensamente conservatrici per natura, immerse nella tradizione e legate per la maggior parte dai vincoli dell'ortodossia religiosa, sprofondate nel materialismo e pienamente soddisfatte del livello che hanno raggiunto, i membri di queste comunità debbono necessariamente trovare il lavoro al quale essi si sono dedicati, penosamente lento, estremamente arduo e sovente molto scoraggiante.

Il seme germoglierà nel tempo dovuto

I semi che essi stanno comunque spargendo - e a questo particolare compito essi debbono nei giorni a venire dedicarsi con raddoppiato vigore e rinnovata consacrazione, malgrado le preoccupazioni giornaliere e la cura costante dell'espansione e consoli-damento della struttura amministrativa della Fede - questi semi germineranno al momento determinato, sotto l'attenta cura della Provvidenza e come conseguenza delle tribolazioni che una ge-nerazione incurante dovrà presto o tardi sperimentare, e produr-ranno un raccolto di tali proporzioni che li colmerà di stupore.

lì Piano Triennale

Il Piano dei Tre Anni che i sempre vigili rappresentanti eletti di queste valide comunità hanno così spontaneamente formulato dovrà essere risolutamente perseguito negli anni che stanno immediatamente dinanzi a noi, unitamente al Piano Decennale nel quale essi si sono già impegnati.

Il contatto individuale: dispersione

Una ben più estesa dispersione dei semi che essi stanno gettando nei cuori degli uomini; un contatto più stretto da parte dei singoli promotori della Fede, con tutte le classi della società in cui vivono; una ancor maggiore dispersione destinata ad una rapida moltiplicazione dei centri amministrativi bahá’í; una maggiore misura di forza d'animo, di pazienza, di ostinata perseveranza - un fermo rifiuto, invero, a scoraggiarsi o piegarsi in qualsiasi circostanza per quanto avversa; una più profonda consacrazione e una più completa dedizione agli ideali e ai principi della Causa che essi hanno abbracciato e ai molteplici compiti che essi si sono impegnati a svolgere - queste debbono essere considerate le esigenze prime ed essenziali dell'attuale ora cruciale.

L'acquisto del terreno per il futuro Tempio-Madre della Svizzera nelle vicinanze della sua capitale, seguito così da vicino dall'acquisto di un terreno simile nelle vicinanze di Roma per l'erezione, negli anni futuri, del primo Mashríqu'l-Adhkár della Penisola Italiana, dovrebbe recare un formidabile impulso agli sforzi che d'ora innanzi dovranno essere esercitati per affrontare le vitali necessità che ho enunciato.

Ciò che è stato realizzato fino ad oggi

Il levarsi e lo stabilirsi dell'Ordine Amministrativo della Fede in ambedue questi Paesi, sin dall'inaugurazione del Secondo Piano Settennale, e in particolare come risultato del lancio della Crociata Spirituale Mondiale è stato, a dir poco, altamente soddisfacente sotto tutti gli aspetti. La formazione di un'Assemblea Spirituale Regionale con un'area di giurisdizione che abbraccia sia la Svizzera che l'Italia; le Convenzioni Annuali tenute successivamente a Firenze e a Berna; lo stabilirsi e l'efficiente funzionamento d'una serie di comitati nazionali destinati a venire incontro alle necessità di un Ordine Amministrativo in espansione; l'istituzione di scuole estive progettate allo scopo di approfondire le conoscenze dei partecipanti e la loro comprensione della storia Bahá’í e degli insegnamenti bahá’í; l'acquisto di un Hazíratu’l-Quds nazionale nella capitale di ognuno di questi Paesi; l'acquisto di terreni di dotazione nazionale; il riconoscimento giuridico di non meno di quattro Assemblee Spirituali Locali nelle città principali della Svizzera; l'inizio di Fondi nazionali ed anche di Fondi locali; la convocazione di un numero di conferenze d'insegnamento nazionali e regionali; la traduzione e pubblicazione di letteratura Bahá’í in italiano, francese, tedesco e romancio; la posa delle fondamenta della Struttura Amministrativa della Fede in parecchi principati e isole assegnati ai rappresentanti eletti delle comunità Bahá’í svizzera e italiana; l'acquisto di un terreno per il Tempio-Madre d’Italia e, più recentemente, l'acquisto di un secondo terreno per il Mashríqu'l-Adhkár della Svizzera - queste possono essere considerate come prove chiare e inconfutabili del rapido sorgere dell'ordine embrionico mondiale di Bahá'u'lláh in ambedue questi Paesi, e dimostrare il suo costante consolidamento in maniera convincente.

Progressi insufficienti nell'insegnamento

Meno sostanziale è stato, però, il progresso conseguito nel campo estremamente importante dell'insegnamento, e di gran lunga inferiore l'accelerazione del processo vitale di conversione individuale per il quale l'intera struttura dell'Ordine Amministra-tivo è stata primariamente e tanto laboriosamente eretta.

Il risveglio delle masse

Mentre la Crociata Spirituale Mondiale segue rapidamente il suo corso destinato, e si avvicina alla metà del suo cammino, l'attenzione dei membri infaticabili di queste comunità ben sveglie deve convergere sui modi e sui mezzi che, non assicureranno soltanto in un grado senza precedenti il risveglio dell'interesse delle masse nella Rivelazione di Bahá'u'lláh, ma porteranno anche un aumento sostanziale nel numero degli aderenti che si leveranno volontariamente a proclamare le sue verità, a sostenere con tutto il cuore le sue istituzioni, e a promuoverne efficacemente gli interessi.

Come attingere alla sorgente del Potere Invisibile

Una concentrazione spalleggiata dall'intera compagnia dei fedeli e, particolarmente, dei loro rappresentanti eletti, sia su scala locale che regionale, volta verso questo preminente dovere d'importanza trascendentale e di estrema urgenza, non potrebbe, in quest'ora, mancare di attrarre dalla Sorgente del Potere Invisibile del Regno di Abhá una misura di benedizioni tali da sostenere fortemente i portatori delle liete novelle del Nuovo Giorno ai popoli e alle razze di un continente crudelmente afflitto, e permettere loro di raccogliere in questo campo particolare - le cui possibilità purtroppo non sono state sufficientemente sfruttate - un tale raccolto che stupirà non soltanto loro stessi, ma anche i loro conterranei.

In un futuro non molto lontano, un rapido, decisivo e brillante successo in una vasta zona che si estende dai confini meridionali della Germania fino all'estremo mezzogiorno della Penisola Italiana, abbracciando la Corsica e la Sardegna ad occidente, la Sicilia a Sud e Rodi a est della Penisola, avrà tale ripercussione da svegliare dal loro letargo i potenziali avversari della Fede, appartenenti alle comunioni cattolica e protestante, precipitando così in una contesa spirituale che, per la sua stessa natura, come

'Abdu'l-Bahá ha ripetutamente affermato ai credenti americani, offrirà lo spunto per il lancio di una campagna pubblicitaria che con tutte le forze a loro disposizione queste due comunità non potrebbero mai riuscire ad avviare e a condurre; questo sarà a sua volta accompagnato da una corrispondente, eccezionale effusione delle misteriose forze latenti nella Fede, che le solleveranno fuori dalle ombrose vallate dell'oscurità fino alle assolate alture della fama, della prosperità e del trionfo.

Non lasciamoci distrarre

Loro dovere, nell'ora attuale, per quanto poco propizie e poco promettenti possano apparire le prospettive immediate, è di continuare a lavorare assiduamente, fiduciosi, senza risparmiare gli sforzi di ogni giorno, con chiara visione, sempre all'erta e consci della sublimità del loro richiamo e della futura gloria della loro Missione, senza lasciarsi distrarre da meschine occupazioni e dalle tentazioni dell'ambiente in cui vivono, esercitando al massimo le loro capacità e facendo ognuno la propria parte sia indipendentemente che per mezzo dei loro sforzi concentrati, così da affrettare l'avvento di quel giorno in cui la loro amata Fede avrà finalmente rivelato la piena misura delle sue potenzialità e si sarà librata - come destinato dalla Provvidenza - a nuove altezze di potere, di distinzione e di gloria.

I desideri del Custode

Possano i membri di queste comunità sorelle ora unite da legami di fratellanza spirituale in questo stadio iniziale dell'evoluzione delle loro Missioni separate, essere destinate ad esercitare, mentre esse maturano e seguono indipendentemente il sentiero del servizio alla loro amata Causa, una profonda e durevole influenza sulle fortune della Fede in Europa e al di là dei suoi confini, in virtù della posizione che esse occupano e per la fama acquisi-ta dai loro Paesi quali sedi di potenti istituzioni sia religiose che

secolari. Possano i membri di queste comunità rispondere adeguatamente alla sfida lanciata nell'ora presente e levarsi come un sol uomo a compiere ognuna delle mète poste loro dinanzi: questa è la preghiera che io non manco di pronunziare e la speranza che nutro con tutto il mio cuore.

Shoghi
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BIBLIOGRAFIA

"La Perle Inestimable" di Ruhiyyih Rabbani (Maison d'èditions bahá’í es, Bruxelles)

"The Guardian of the Bahá’í Faith" di Ruhiyyih Rabbani ( Bahá’í Publishing Trust, London)

"Shoghi Effendi" ricordi del Dr. Ugo Giachery (George Ronald, Oxford)

"Lettere di Shoghi Effendi all'Assemblea Spirituale Nazionale Bahá’í Italo-Svizzera 1953 - 1957" (Casa Editrice Bahá’í, Roma 1969)

"Europa" compilazione della Casa Universale di Giustizia (Casa Editrice Bahá’í, Roma 1991)

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