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Ridvan : 1992-149BE
Dalla Casa Universale di Giustizia
Ridvan 1992 / 149BE
Ai bahá’í del mondo
Amici amatissimi,

In questa stagione di Ridvan, con i suoi intrinseci splendori e il suo dare inizio a giorni inusuali e densi d’eventi, i nostri cuori hanno un palpito di meraviglia, e noi c’inginocchiamo in omaggio al Re della Gloria per la Cui grazia siamo giunti ad una felice occasione nella storia della Sua Causa.

Dalla trionfale vetta del Piano di Sei Anni, che ora finisce, giungiamo alle soglie dell'Anno Santo, che ora incomincia, sgomenti al solo pensiero degli incomparabili significati della commemorazione di quella santificata circostanza quando cent'anni or sono Bahá'u'lláh, il Promesso di tutti i tempi, Si accomiatò da questa vita terrena. Ma il Sole della Verità doveva tramontare solo per rifulgere in perpetuo dal "Regno di gloria imperitura" onde irradiare sul mondo intero il Suo potere rigeneratore. Se n’era andato da questo piano Colui Che è l'Autore di una rivelazione dì "inconcepibile grandezza", nella quale "tutte le Dispensazioni del passato hanno raggiunto il loro compimento supremo e finale"; l'Originatore di un nuovo Ciclo Universale "che deve durare per un periodo di almeno cinquecentomila anni"; il Fondatore di un Ordine Mondiale, un "Sistema... di cui occhio mortale non ha mai visto l'eguale". Egli era altresì l'Alba del Giorno di Dio, "il Giorno in cui i più eccellenti favori di Dio sono stati dispensati agli uomini". Tali sono le superlative realtà sulle quali si concentrano le nostre contemplazioni in questo speciale anniversario che ricorre in questo momento cruciale delle vicende umane Siamo così presi dai sacri ricordi evocati dall'Anno Santo, che vogliamo almeno invitare tutti voi a fermarvi un momento per entrare in questo periodo di riflessione, questo tempo di riconsacrazione, questo stadio di preparazione a compiti ancora da svolgere, ad altezze ancora da raggiungere, a splendori ancora da svelare. E infatti mentre ripensiamo a cent'anni di una storia incomparabile di progresso ininterrotto, volgiamo anche uno sguardo d'attesa sui lunghi secoli di sbocciante adempimento dello scopo divino - un adempimento che, come l’esperienza ha dimostrato, si esplica in modo sempre più, completo nei sistematici progressi dei Piani e nei portentosi balzi, e avanzamenti delle epoche.

In verità, il portale che c’introduce direttamente in questo propizio Anno Santo è la visione dei nuovi orizzonti aperti dal trionfo del Piano di Sei Anni, che è coinciso con la fase iniziale della quarta epoca dell'Età formativa della nostra Fede. Complessivamente, non è tanto un trionfo per i risultati numerici, sebbene in molti luoghi e in particolari momenti l'espansione abbia assunto dimensioni straordinarie. E' un trionfo che si è estrinsecato in una nuova varietà di vittorie, in nuovi inizi, recenti iniziative e maturi sviluppi istituzionali, tali da apporre il suggello del successo sui sette maggiori obiettivi del Piano. Pur nell’impossibilità di enumerare in queste poche pagine i risultati del Piano, tuttavia gli aspetti principali degli sviluppi in questo periodo straordinariamente dinamico meritano di essere illustrati. Negli ultimi sei anni la comunità Bahá’í è significativamente cambiata. I principali segni sono senza dubbio evidenti agli amici dappertutto e possono essere cosi riassunti:

Primo: la Fede di Bahá'u'lláh è rappresentata in tutti i paesi della terra. L'improvviso cambiamento del clima politico, indubbiamente per intervento del Grande Piano di Dio, ha aperto alla penetrazione degli insegnamenti divini vaste regioni, principalmente nell'ex Unione Sovietica e negli ex paesi del Blocco Orientale. Le opportunità create da questo cambiamento, hanno consentito l’insediamento di Cavalieri di Bahá'u'lláh negli ultimi territori vergini dalla Crociata Mondiale Decennale di Shoghi Effendi. Esse hanno anche sollecitato, nel Ridvan 1990, il lancio del Piano Biennale sussidiario per quelle regioni. Questo Piano supplementare è stato un successo spettacolare, non solo in termini di espansione nei numerosi paesi interessati, ma anche per le diversità degli strati sociali rappresentati dai nuovi credenti in quei paesi, per il volume e la varietà della letteratura Bahá’í pubblicata e per la schiera di istituzioni Bahá’í fondate durante quel breve periodo. Il mondo Bahá’¡ è stato molto stimolato da questi sviluppi ed altri paesi hanno registrato significativi successi nel lavoro di insegnamento. Cifre già disponibili al Centro Mondiale indicano che durante il Piano di Sei Anni sono entrate nella Causa oltre un milione e mezzo di anime. Di particolare interesse è stato lo speciale progetto triennale di insegnamento in Guyana, che ha portato un aumento della comunità Bahá’í fino a farla diventare circa il sei per cento della popolazione del Paese. Secondo: la proclamazione della Fede nel mondo raggiunto uno stadio completamente nuovo. La campagna di proclamazione lanciata nel 1967, ispirata al centenario della Proclamazione di Bahá'u'lláh ai sovrani e ai governanti del mondo, ulteriormente rafforzata nel 1979 dall'ondata di persecuzioni contro la comunità Bahá’í iraniana, ora acquisiva una dimensione molto più vasta con la distribuzione della "Promessa della Pace Mondiale". Re, regine, presidenti, primi ministri, legislatori, giuristi, accademici, svariate istituzioni e organizzazioni sono venuti a conoscenza del Messaggio di Bahá'u'lláh.

Le energie creative messe a punto da comunità in tutto il mondo nel trasmettere la Causa, sono divenute una delle forze trainanti del Piano e hanno sollecitato non poco l'interesse di organizzazioni, leader nel pensiero e mass-media verso le risoluzioni che la Fede ha da offrire a un mondo inusitatamente sconvolto. Ispirate dall'impatto delle misure da loro adottate per la proclamazione della Fede, nonché da quello dei loro continui sforzi per difendere la comunità Bahá’í iraniana duramente perseguitata, Assemblee Spirituali Nazionali e Locali hanno dato e continuano a dar prova di considerevole audacia e originalità nel trattare con il pubblico. Lo dimostrano i loro innumerevoli contatti con funzionari governativi di ogni livello, la loro associazione con una serie sempre più ampia di organizzazioni e la crescente facilità dei loro contatti con i mass-media.

Terzo: nel dicembre 1986 la consacrazione al culto del Tempio Madre del Subcontinente Indiano ha introdotto una forza nelle attività d’insegnamento e proclamazione della fede. Edificio di rara bellezza e perfezione Il "Tempio a Fiore di loto" ha raccolto vasti consensi, esercitando nel contempo uno straordinario richiamo su grandi masse di visitatori. La sua fama di meraviglia dell'architettura si è diffusa rapidamente assieme alla sua influenza spirituale. Non è esagerato dire che, fra tutte le Case di Culto Bahá'í, questo Tempio è oggi il più efficace insegnante silenzioso della Fede, attraendo ogni anno più visitatori, ad una media di 20.000 al giorno, dì tutti gli altri Templi Bahá'í messi assieme. Fra i suoi visitatori, provenienti da molti paesi, vi sono alcune elle più eminenti personalità del mondo. Oggetto di grande interesse per i mass-media, il Tempio ha avuto parti di primo piano in programmi televisivi, perfino in Russia e in Cina. L'influenza del suo successo sotto questi aspetti ha immensamente contribuito a diffondere ampiamente fra la gente, la conoscenza della Fede.

Quarto: l’ulteriore emersione della Fede dall'oscurità si è evidenziata in modi caratteristici. Sempre più spesso in ambienti intellettuali, in opere di consultazione, nei mass-media si parla della Fede come di una religione mondiale "principale o grande". Grazie all'intensificarsi degli sforzi degli amici nelle attività di proclamazione, nei mass-media sono cospicuamente aumentate le cronache sulle attività della Fede, ma - cosa più importante - i mass-media mostrano un interesse indipendente verso la comunità Bahá’í e in varie parti del mondo incominciano a mettersi in contatto con essa.

L'esposizione di importanti fasce del pubblico a idee Bahá’í su temi come la pace, l'ambiente, la condizione femminile, l'educazione e l’alfabetizzazione, ha suscitato una risposta che sempre più spesso induce i Bahá'í a partecipare assieme agli altri ad una serie di progetti associati con i governi o con organizzazioni non governative.

Inoltre, tal esposizione sta creando nell'opinione pubblica la consapevolezza che la Fede dà risposte ai problemi attuali e pertanto anche l'aspettativa che la comunità Bahá’í partecipa più attivamente agli affari del mondo. Il, notevole successo delle attività dell'Ufficio per l'ambiente della Comunità Internazionale Bahá'í, aperto durante il Piano, illustra ampiamente la natura di questi sviluppi. Inoltre, i rapporti formali che la Comunità Internazionale Bahá'í ha stretto con la Rete Conservazione e Religione del WWF e con la Conferenza Mondiale sulla Religione e la Pace, assieme ai numerosi rapporti similari stabiliti da Assemblee Spirituali Nazionali e Locali nelle rispettive giurisdizioni, riflettono una tendenza all'emersione della Fede come entità con cui confrontarsi. Complessivamente, la spinta dell'articolata campagna di proclamazione ha prodotto una risonanza pubblica attorno alla Fede, che può dirsi ora conosciuta dalle più importanti istituzioni pubbliche e dalle più illustri personalità del mondo.

Quinto: i progetti Bahá’í di sviluppo sociale ed economico si sono moltiplicati portando molto credito alla comunità per gli esempi di efficacia delle iniziative di gruppo e delle azioni consultate volontarie che sono stati dati in molti luoghi. Questo tipo di attività ha comportato oltre mille progetti nel campo dell'educazione, agricoltura, salute, alfabetizzazione, ambiente e miglioramento della condizione femminile. Talvolta i progetti si sono avvalsi della collaborazione o dell'assistenza di enti governativi e di organizzazioni non Governative internazionale, come per esempio i progetti per il miglioramento della condizione femminile intrapresi da cinque Assemblee Spirituali Nazionali con l'assistenza economica del Fondo per lo Sviluppo delle Donne delle Nazioni Unite (UNIFEM) e progetti d'altro genere sostenuti dai governi canadese, indiano, norvegese e tedesco. Talvolta ì risultati sono stati così brillanti che alcuni progetti sono stati portati all'attenzione del pubblico grazie a citazioni e premi di enti governativi e non Governativi.

Sesto: le attività giovanili hanno assunto un carattere speciale, modellato sull’idea dell'anno di servizio della gioventù. Il coinvolgimento dei giovani nel Piano di Sei Anni nel pionierismo a breve termine, nell'insegnamento viaggiante e nei vari progetti, ha avuto una profonda influenza sul lavoro di insegnamento complessivamente e nel sostenere gli sforzi di sviluppo sociale ed economico compiuto da un crescente numero di comunità nazionali e locali.

Essi hanno avuto una parte importante nelle numerose vittorie negli ex paesi comunisti. Talvolta il loro lavoro nei progetti di sviluppo sociale ed economico ha attratto l'attenzione di governi e organizzazioni per lo sviluppo.

La creazione del Consiglio Europeo dei Giovani Bahá'í ha stimolato le attività dei giovani, i quali negli ultimi anni del Piano hanno molto rafforzato la spinta all'insegnamento in quel continente. Un'importante caratteristica delle attività dei giovani è stata la loro partecipazione, come volontari a breve termine da tutte le parti del pianeta, al lavoro del Centro Mondiale Bahá'í, dove hanno reso servigi di inestimabile valore.

Settimo: i progressi nel consolidamento del sistema amministrativo Bahá’í sono evidenziati dal notevole miglioramento nello sviluppo interno e negli sforzi di collaborazione dei due rami. Le amate ed intrepide Mani della Causa di Dio, fedeli alla loro lealtà verso il loro amato Custode, perseverano nei loro ineguagliabili servigi, meravigliando la comunità con i loro poteri inesauribili. La crescita della forza dei Corpi dei Consiglieri e dei loro ausiliari e della fiducia in essi, sostenuti da un rafforzato e vigoroso Centro internazionale per l'Insegnamento, ha assicurato alle Assemblee Spirituali che essi sono incaricati di spronare e consigliare un sostegno indispensabile alla salute dell'intero sistema; mentre l'ampliamento delle attività delle Assemblee Spirituali Nazionali e Locali, che hanno il compito di guidare i destini delle rispettive comunità, ha significativamente allargato la base di quel sistema. Parallelamente, il lavoro di queste istituzioni ha facilitato e promosso l'evoluzione dell'Ordine Amministrativo. Di più: esse hanno dimostrato un’energia che è di buon auspicio per la loro continua maturazione.

Ottavo: i grandi progetti di costruzione sulla Montagna di Dio previsti da Bahá’u’lláh nella Tavola del Carmelo, iniziati da Abdu'l Bahá con la costruzione della Tomba del Báb e proseguiti con i piani di Shoghi Effendi, sono entrati in un nuovo stadio. Nel maggio 1990 sono incominciati i lavori di rafforzamento e ampliamento della terrazza principale del Mausoleo del Báb, un primo passo verso la visione architettonica che Abdu'l Bahá aveva delle Terrazze che si estenderanno dai piedi fino alla cima della montagna. Nel settembre dell'anno successivo erano già incominciati gli scavi per la costruzione del Centro per lo Studio dei Testi e per l'ampliamento dell'Edificio degli Archivi Internazionali, cui seguirà la costruzione degli altri edifici sull'Arco, e cioè: gli edifici del Centro Internazionale per l'Insegnamento e, successivamente la Biblioteca Internazionale Bahá'í.

Tutti questi sviluppi hanno reso evidente che il potenziale accumulato per un ulteriore progresso della comunità Bahá’í è incalcolabile. La mutata situazione all'interno delle nazioni e nelle loro relazioni e i numerosi problemi che affliggono la società amplificano questo potenziale.

L'impressione prodotta da questi cambiamenti è di un maggior avvicinamento della Pace Minore. Ma vi è stata una contemporanea recrudescenza di forze contrapposte. Alla nuova ventata di libertà politica, conseguente al crollo delle roccaforti del comunismo, è seguita un’esplosione di nazionalismo.

La concomitante ondata di razzismo in molte regioni è divenuta motivo di seria preoccupazione in tutto il mondo. Questi sono aggravati da rigurgiti di fondamentalismo religioso che avvelenano le sorgenti della tolleranza.

Il terrorismo dilaga. La generale incertezza sulle condizioni dell'economia denuncia un profondo disordine nella gestione degli affari materiali del pianeta, situazione che può solo esacerbare il sentimento di frustrazione e futilità che affligge il mondo politico. Le peggiorate condizioni dell'ambiente e della salute di enormi popolazioni sono motivo di allarme. E tuttavia fra gli elementi di questo mutamento vi è uno stupefacente progresso nella tecnologia della comunicazione che consente la rapida trasmissione di informazioni e idee da una parte all'altra del mondo. Nel contesto di questi processi simultanei di ascesa e di caduta, di integrazione e di disintegrazione, di ordine e di caos, con le loro continue reciproche reazioni" si presentano una miriade di nuove opportunità per il prossimo stadio nello sviluppo del Piano Divino dell'amato Maestro.

La sbocciante influenza della Rivelazione di Bahá'u'lláh sembrava, nell'imminenza dell'Anno Santo, aver assunto i tratti di un vento impetuoso che spazzava le arcaiche strutture del vecchio ordine, abbattendo possenti colonne e sgomberando il terreno a nuovi concetti di organizzazione sociale. Da molte parti si sentono inviti all'unità, a un nuovo ordine mondiale. Il cambiamento della società mondiale è caratterizzato da una straordinaria velocità. Tipica di questo cambiamento è una subitaneità, o una precipitazione, che pare conseguenza di una forza esuberante e misteriosa. Fra gli aspetti positivi del cambiamento vi sono un'inusuale apertura a concezioni di globalità, uno spostamento verso la collaborazione internazionale e regionale, un'inclinazione di parti contendenti a optare per risoluzioni pacifiche, una ricerca di valori spirituali. La stessa Comunità del Più Grande Nome avverte i vigorosi effetti di questo vento vivificatone che mette in discussione i modi di pensare di tutti noi, rinnovando, chiarendo e ampliando, la nostra visione sullo scopo dell'Ordine di Bahá'u'lláh davanti alle sofferenze e ai tumulti dell'umanità.

La situazione del mondo, nel lanciarci una acuta sfida della massima urgenza, ci ricorda l'incoraggiante visione globale che Shoghi Effendi aveva nell'avvenire dell'Ordine Amministrativo nel secondo secolo dell'Era Bahá'í, alla cui meta ci stiamo rapidamente avvicinando. Nel 1946 egli scrisse:

"Il secondo secolo è destinato a testimoniare un massiccio spiegamento e un notevole consolidamento delle forze operanti per lo sviluppo mondiale di quell’Ordine, nonché i primi passi di quell’Ordine Mondiale, del quale l'attuale Sistema Amministrativo è contemporaneamente precursore, nucleo e modello - un Ordine che, man mano che andrà lentamente concretandosi e che irradierà la sua benefica influenza sull'intero pianeta, proclamerà ad un tempo il compimento dell'intera razza umana e la maturità della Fede, che in quell'Ordine è la genitrice."

L'occuparci delle speciali occasioni dell'Anno Santo sicuramente ci preparerà a svolgere gli urgenti compiti dello stadio successivo nell'evoluzione del Piano Divino. Questo periodo commemorativo traccia una degna demarcazione fra le glorie e i trionfi degli ultimi cent'anni e i fulgidi premi ancora da raccogliere. Incominciamo accogliendo con cuori gioiosi e grati l'ulteriore espansione e consolidamento dell'Ordine Amministrativo che deriverà da questo Ridvan di dodici Assemblee Spirituali Nazionali e Regionali.

E' sorprendente che il numero di queste Assemblee sia lo stesso che il numero totale delle Assemblee Spirituali Nazionali che esistevano nel 1953, quando fu lanciata la Crociata Mondiale Decennale! E' un gratificante segno della rapidità dell'espansione dell'Ordine Amministrativo in meno di quarant’anni.

Con queste nuove Assemblee, e tenendo conto dell'assorbimento del Sikkim da parte dell'India e dello smembramento dell'Amministrazione Bahá'í in Liberia a causa della situazione instabile, le Assemblee Spirituali Nazionali che il prossimo Ridvan parteciperanno alla settima Convenzione Internazionale Bahá'í saranno centossesantacinque.

Siamo lieti di annunciare che le seguenti Mani della Causa di Dio parteciperanno, come nostri rappresentanti, a sei delle Convenzioni costituenti. Amatu'l Bahá Rúhíyyih Khánum parteciperà alle Convenzioni della Bulgaria e della Polonia; il signor 'Alí Akbar Furútan a quelle degli Stati Baltici e dell'Ungheria; il dott. 'Alí Mluhammad Varqá a quelle della Groenlandia e dell'Ucraina, Bielorussia e Moldavia.

Alle altre Convenzioni saremo rappresentati da Consiglieri: il signor George Allen, nella Repubblica del Congo; il dottor Farzam Arbab, in Asia Centrale; il signor Rolf von Czékus, in Angola; la signora Parvín Djoncidi, nel Niger; il signor Hartmut Grossman, in Albania; il signor Mas'úd Khamsí in Azerbaijan.

Fra poche settimane, nei sacri recinti del Mausoleo di Bahá'u'lláh, avrà luogo una riunione con il solenne scopo di commemorare il centenario dell'Ascensione del Desiderio delle Nazioni. La pergamena sulla quale è iscritto l'Albo d'Onore dei Cavalieri di Bahá'u'lláh sarà posta la mattina prima, il 28 maggio, secondo le indicazioni del nostro Amato Custode, alla porta d'ingresso del Santuario interno del Più Santo Mausoleo, per rimanervi quale simbolo della storica vittoria che ha premiato l'incrollabile determinazione degli amanti della Bellezza Benedetta i quali, rispondendo all'appello della possente Crociata Decennale, piantarono il vessillo della Sua Fede in territori vergini di tutto il mondo.

Successivamente, in novembre, nel secondo Congresso mondiale Bahá'í, gli eserciti di Bahá si riuniranno a migliaia a New York per esprimere, in un gesto altamente simbolico a nome dei loro fratelli di tutto il mondo, l'ossequio al Patto trasmesso per testamento da Bahá'u'lláh e per rievocare la memoria dì Colui Che ne fu nominato Centro e Che esaltò quella metropoli conferendole il titolo di "Città del Patto". Essi vi dimostreranno anche il potere dell'unità che il Patto è chiamato ad assicurare a tutti i popoli del mondo. Sarà un momento di capitale importanza per la comunità Bahá’í sotto gli sguardi di tutto il mondo.

Su questi due eventi internazionali sono imperniate riunioni con analoghi intenti alle quali parteciperanno gli amici in ogni angolo del mondo. Il carattere spirituale e il modo dignitoso con cui essi parteciperanno, attrarranno sicuramente confermazioni dall'alto e influenzeranno profondamente le forze costruttive all'opera in tutta la terra.

Diverrà manifesta anche un'altra sorgente di benedizioni sulla quale abbiamo per lungo tempo puntato le speranze. Bahá'u'lláh ha scritto: "Mentre Ci trovavamo in prigione, abbiamo rivelato un Libro che abbiamo intitolato 'Il Libro Più Santo'. Abbiamo in esso emanate leggi e l'abbiamo adornato coi comandamenti del tuo Signore Che impera su tutti coloro che sono nei cieli e sulla terra". Quindi, con piena consapevolezza del suo significato sconvolgente per il mondo, vi informiamo che nel corso dell'anno, sarà pubblicata la traduzione in inglese annotata del Kitáb-i-Aqdas, la Carta della futura civiltà mondiale che Bahá'u'lláh rivelò nello Casa di 'Udì Khammár in 'Akká centoventi anni or sono.

E ora, in questo momento di trepida attesa dei due maggiori eventi commemorativi e dell’imminente pubblicazione del Libro Madre della Rivelazione Bahá'í, la Legge dell'Huqúqú'lláh entra in vigore come parte delle costanti pratiche dei membri della nostra intera comunità mondiale. Possano le grazie divine promesse associate con l'attivazione di questa santa legge riversarsi sugli amati del Signore in ogni terra.

Un anno denso di avvenimenti di tale sacra importanza è destinato a produrre conseguenze d'inimmaginabile potenza. E tuttavia non è possibile né prevedere l'effetto immediato né speculare utilmente su di esso. Dobbiamo invece rivolgere il pensiero verso il significato della solenne occasione per la cui commemorazione quest'anno è stato tenuto distinto. E infatti lo scopo dell'Anno Santo non è raggiunto solo con le pubbliche commemorazioni per quanto adeguate siano. Essenziale per quello scopo è l'opportunità di intima riflessione che offre a ogni singolo Bahá'í. In verità, è un momento speciale per un convegno. Dell’anima con la sua Fonte dì luce e di guida, un momento per rivolgersi verso Bahá’u’lláh, per cercare di conseguire una più profonda comprensione del suo scopo per rinnovarGli fedeltà. È un momento per ritirarsi nel proprio più intimo essere, la dimora dello Spirito di Bahá, quell'intimo cui Egli ci invita quando ci dice: "Rivolgi lo sguardo in te stesso così che tu Mi possa trovare dentro di te, forte, possente e sufficiente a tutto." E' un momento per riaffidarsi al Patto, per riconsacrarsi al dovere, per rivitalizzare le energie per l'insegnamento, "la ,più meritevole di tutte le azioni .

Come principale aiuto nelle vostre riflessioni e azioni, indubbiamente attingerete alla visione e all'ispirazione che scaturiscono da Sue parole come queste: "Io sono il Sole della Saggezza e l'oceano del Sapere. Do coraggio ai pavidi e vita ai morti: sono il Faro che rischiara il cammino. "Per la Mia vita! Non Mi sono rivelato per Mia Propria volontà, ma Dio, di Sua scelta, Mi ha manifestato. "Sono venuto all'ombra delle nubi di gloria e Dio Mi ha investito di sovranità invincibile. "Colui che non ha Me è privo di tutto. Discostatevi da tutto ciò che è sulla terra e non cercate altri Che me. "AmaMi acciocché i possa amarti. Se tu non M’ami, il Mio amore non potrà mai raggiungerti. Sappilo, o Mio servo." "La Bellezza Antica ha consentito di essere incatenata perché l'umanità si liberi dalla schiavitù ed ha accettato di essere fatta prigioniera in questa formidabile Fortezza perché il mondo intero possa ottenere la vera libertà. Ha bevuto sino alla feccia il calice del, dolore perché tutti i popoli della terra raggiungano la gioia eterna e siano colmi di felicità."

Qualunque cosa le riflessioni private o la risposta al dovere ci portino a fare, di una cosa dobbiamo essere certi: che il Nome di Colui che da vita al Mondo divenga noto in tutta la terra fra grandi e umili. Considerato che è già trascorso un intero secolo da quando la Bellezza Benedetta è ascesa, e dato lo schiacciante peso dei mali che opprimono i popoli del mondo, e che un vero grido di angoscia si leva sempre più forte dai cuori di coloro che bramano un po' di speranza e di sollievo, noi, Suoi devoti servitori, non possiamo né esitare né fallire in questo dovere primario e urgente. Infatti Egli, Bahá'u'lláh, è la Suprema Manifestazione, l'Unificatore e il Redentore di tutta l'umanità, la Sorgente della Giustizia, l'immortale Benamato; e, secondo la Sua infallibile proclamazione, "Colui Che è l'Incondizionato è giunto in nuvole di luce, per vivificare tutte le cose create con le brezze del Suo Nome, il Misericordiosissimo, e unificare il mondo, e riunire tutti gli uomini attorno a questa Tavola che è stata inviata dal cielo". Portiamo con dignità il Suo Nome a coloro che devono sentirlo, offriamolo come un tesoro a coloro che devono riceverlo, menzioniamolo con amore a coloro che devono abbracciarlo.

Come sarebbe lodevole se ciascuno di noi, pervaso da questo desiderio di dar lustro al Su Nome, e per dimostrare il proprio speciale amore per la Bellezza di Abhá, organizzasse una campagna personale d'insegnamento, così che la forza e i risultati collettivi di queste campagne in tutto il mondo portassero a una clamorosa conclusione i sacri adempimenti di quest'Anno Santo e preparassero la scena per il lancio Piano Triennale nel Ridvan 1993!.

Infine, è del tutto appropriato alla circostanza di ricordare le parole con cui Bahá'u'lláh espresse nel Più Santo Libro la Sua volontà sulla natura della nostra reazione al Suo trapasso:

"Non angosciatevi, o popoli del mondo, quando tramonterà la stella mattutina della Mia beltà e il cielo del Mio tabernacolo sarà occultato ai vostri occhi. Levatevi a secondare la Mia Causa e ad esaltare il Mio Verbo fra gli uomini. Noi saremo sempre con voi e vi rafforzeremo col potere della verità. Noi siamo invero onnipotenti. Chi ha riconosciuto Me, si leverà a servirmi con tale risolutezza che le forze della terra e del cielo saranno incapaci a sconfiggere il suo proponimento." Amati amici, non dimenticheremo di supplicare alla Santa Soglia che dal Suo recesso d'imperituro splendore la Bellezza Benedetta colmi l'anima di ciascuno di voi con l'alito vivificante del Suo potere celestiale.

Dalla Casa Universale di Giustizia

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